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Classificazione dei costi

L'azienda che produce un bene o offre un servizio al centro di un processo produttivo; a monte della azienda vi un mercato nel quale l'azienda acquista dei beni di cui ha bisogno, come i capitali, i macchinari, le materie prime, la manodopera, i servizi. Tali acquisti sono dei costi per l'azienda. Fornitori sono coloro che forniscono alla azienda questi beni.

costo

lavorazione

prezzo

Mediante la lavorazione che avviene all'interno della azienda vengono creati nuovi prodotti o si generano nuovi servizi; tali prodotti devono essere venduti ad un prezzo tale che i ricavi totali devono essere superiori ai costi totali sostenuti dall'azienda. A valle della azienda vi un mercato di vendita, nel quale l'azienda colloca i suoi prodotti o i suoi servizi; il mercato costituito da altre aziende, dai grossisti che acquistano grandi quantit di prodotti, dai negozi al dettaglio, che vendono poche quantit di ogni singolo prodotto, dalla grande distribuzione, cio grandi magazzini in grado di vendere notevoli quantit di prodotto ai clienti finali; dalla pubblica amministrazione che acquista notevoli quantit di prodotti o servizi. Clienti sono coloro che acquistano dalla azienda i prodotti. Vi sono diversi tipi di costi che l'azienda sostiene: 1 - Materie prime. Le materie prime sono le parti che compongono il prodotto finito. In una azienda meccanica le materie prime sono le lamiere in metallo, i profilati, i tubi, ecc.; in una azienda elettronica sono i circuiti stampati, i componenti elettronici, circuiti integrati, ecc. 2 - Manodopera diretta. Sono gli operai impiegati per la lavorazione del prodotto finito, cio gli addetti al montaggio, al collaudo,

all'imballaggio ecc. o gli impiegati che offrono il servizio caratteristico dell'azienda, ma non quelli che si occupano della contabilit e della gestione del personale. Il costo della manodopera diretta va inserito nella scheda di costo. La manodopera indiretta costituita dagli operai che non partecipano direttamente al processo produttivo, per esempio coloro che preparano i prototipi, eseguono lavori di manutenzione, operano nei magazzini, svolgono operazioni di carico e scarico, sono addetti alle pulizie, ecc. 3 - Spese generali. Sono tutte le altre spese eccetto le materie prime e la manodopera diretta, ed in particolare: - le spese per manodopera indiretta, cio gli operai che non partecipano al processo produttivo direttamente, e cio quelli che fanno la manutenzione dei macchinari, le operazioni di carico e scarico, si curano delle caldaie, fanno le manutenzioni edili, sono addetti alle pulizie, ecc. - Spese per impiegati e dirigenti addetti alla contabilit, alla gestione del personale, alla gestione finanziaria, marketing, ecc. - Provvigioni a rappresentanti ed agenti di commercio. - Consumi di energia elettrica, metano, acqua, ecc. - Spese per materiali di consumo, cio quelli che non si ritrovano nel prodotto finito, ma sono stati utilizzati nella lavorazione, come lubrificanti, grassi, detergenti, paste di saldatura, ecc. Sono anche materiali di consumo quelli che hanno un basso costo, per cui pur trovandosi nel prodotto finito, non li mettiamo nella scheda di lavorazione tra le materie prime, come viti, bulloni, rondelle, collanti, ecc. - Spese per pagare gli affitti di capannoni, edifici, terreni, macchinari. - Quote di leasing, cio quei particolari contratti di acquisto in cui il bene resta di propriet del venditore, ma viene usato e pagato mediante delle rate annuali o mensili, con possibilit di riscatto, cio di pagamento per acquisire la piena propriet dei macchinari o fabbricati. - Quote di ammortamento.

L'ammortamento un concetto molto usato nelle aziende, e sta a significare un procedimento contabile che tiene conto sia del costo di acquisto iniziale del bene e sia del costo del bene fino alla sua distruzione, cio alla sua morte. Consideriamo un esempio pratico dell'acquisto di un macchinario, esempio una macchina copiatrice del valore di 1.500,00 Euro + IVA 20%. Poich si presume che la copiatrice debba essere usata per un certo numero di anni, per esempio 5 anni, prima che essa si rovini completamente e non pu pi essere riparata a causa della mancanza dei pezzi di ricambio, non possiamo addebitare il costo di acquisto ad un singolo anno, cio ad un solo esercizio, dove esercizio vuol dire un anno di lavoro o di produzione, ma dobbiamo addebitarla a pi esercizi, nel nostro caso 5 anni, e quindi cinque esercizi.

copiatrice tradizionale Di conseguenza, se si decide di ammortizzare la copiatrice in cinque anni, a quote annuali di ammortamento costanti, sufficiente dividere il costo di acquisto, depurato dell'IVA, in quanto l'IVA detraibile nell'anno di acquisto, in cinque parti. Quindi otteniamo: 1.500/5 = 300 Per cui la quota di ammortamento annuale sar di 300 . In realt il valore da ammortizzare non dovrebbe essere il costo di acquisto, ma dovremmo anche tenere conto del valore della copiatrice al termine dei cinque anni. Se, allora, indichiamo con Vi il valore iniziale del bene acquistato, compreso sia del costo imponibile ricavato dalla fattura, senza IVA, sia

delle spese di trasporto, sia delle spese doganali, sia delle spese di installazione, ecc. Se indichiamo con Vr il valore residuo del bene al termine della sua vita utile, nel nostro caso dopo i cinque anni, che poi il valore a cui potremmo rivenderla come usata, il valore da ammortizzare diventerebbe: V = Vi - Vr Poich, per, difficilmente da prevedere Vr, anche a causa dell'invecchiamento tecnologico, possiamo per semplicit ritenere che Vr = 0 e quindi considerare come valore da ammortizzare il valore iniziale Vi, cio l'intero costo di acquisto del bene. - Le spese postali e telefoniche. - Le spese di cancelleria e stampati, cio quelle per l'acquisto della carta, penne, gomme, ecc. - Le spese di viaggio e per trasporti. - Le spese per le assicurazioni; - Le spese per gli interessi passivi sui mutui, dove mutuo un contratto che si fa con una banca, detta mutuante, la quale concede una somma di denaro per l'acquisto di un bene di grande valore, ad una azienda, detta mutuario, il quale si obbliga a restituire il denaro pi gli interessi passivi, entro un determinato periodo di tempo, a rate mensili o annuali. Si differenzia dal prestito di denaro, in quanto il prestito di poco valore, alcune migliaia di Euro, e non vincolato all'acquisto di un determinato bene. Invece, il mutuo si usa per i fabbricati, i terreni, o i macchinari di grande valore. - Le spese del conto corrente e gli interessi passivi del conto. - Le provvigioni, cio i compensi pagati ai rappresentanti e agenti di commercio. - Tasse, imposte, accise, contributi obbligatori, diritti per la Camera di Commercio, diritti comunali, imposte sulla pubblicit, tariffe smaltimento rifiuti, tariffe occupazione suolo pubblico, (ricordiamo che

in Italia anche parte del suolo privato viene ritenuto pubblico), cio l'insieme di spese che l'azienda deve sostenere per poter esercitare legalmente la propria attivit. Anche se ultime, queste spese, esse rappresentano in Italia i maggiori costi che l'azienda deve sostenere, ed in alcune attivit queste spese rappresentano ben il 70% degli interi costi aziendali. Per ridurre queste cos ingenti spese diverse aziende italiane sono costrette ad emigrare nei paesi stranieri, oppure a creare delle societ fittizie su cui scaricare legalmente queste spese in Italia, tipiche alcune societ di calcio, oppure creare allo scopo dei fondi esteri su cui scaricare ingenti perdite, onde avere un bilancio annuale sempre in passivo, ed evitare di chiudere l'azienda. ..................................................... ....................................................

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