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SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

Le scritture di assestamento sono le rilevazioni che si compongono a fine periodo per


trasformare i valori di conto in valori di bilancio, cioè in valori che consentono la
determinazione del reddito d'esercizio e del collegato patrimonio di funzionamento.
Sono necessarie perché per alcuni costi e ricavi vi è uno sfasamento temporale tra la manifestazione
finanziaria e la competenza economica.
I valori di conto sono rilevati durante l'esercizio nel momento della manifestazione finanziaria delle
varie operazioni.
A fine esercizio, in sede di assestamenti si pone invece il problema della competenza economica.

Il principio della competenza economica è previsto dal Codice Civile all’art. 2423 bis relativo ai
Principi di redazione del bilancio che recita al Punto3:
“Nella redazione del bilancio si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza
dell’esercizio, indipendetemente dal loro incasso o dal loro pagamento” , ossia indipendentemente
dalla loro manifestazione finanziaria.

Pertanto un costo già pagato, quindi rilevato perchè ha già avuto manifestazione finanziaria, può
non essere tutto di competenza dell'anno in chiusura perché il fattore produttivo acquistato che ha
originato il costo non è stato ancora completamente utilizzato.
Es: fitto passivo anticipato. ( fitto pagato 1/9/n per un anno)
Al contrario vanno rilevati costi di competenza non ancora rilevati perché non si è ancora verificata
la loro manifestazione finanziaria.
Es: interessi passivi posticipati su un mutuo (interessi annui posticipati su un mutuo contratto 1/9/n)

Le scritture d’esercizio si effettuano dall’1/1 al 31/12 sulla base dei documenti di prova (rilevati in
base alla data di ricevimento o di emissione)
Le scritture di assestamento:
- si rilevano tutte in data 31/12
- il documento di prova può essere ricostruito internamente dall’azienda attraverso il
responsabile.
- Scopo: far rispettare il principio della competenza (previsto dal C.C.) secondo il quale a
formare il reddito d’esercizio devono contribuire solo i costi di competenza cioè i costi
secondo l’utilità data oppure i costi che hanno avuto il correlativo ricavo; e solo i ricavi di
competenza, ossia i ricavi che hanno avuto il correlativo costo o che sono maturati
economicamente nell’esercizio.

Classificazione scritture di assestamento:


1) completamento
2) integrazione
3) rettifica
4) ammortamento

1) scritture di COMPLETAMENTO:
rilevano costi e ricavi interamente di competenza dell'esercizio ma non ancora contabilizzati perché
il loro importo esatto si conosce solo dopo il termine del periodo amministrativo ( nei primi giorni
dell'anno successivo)
Esempio di scrittura di completamento: la rilevazione delle competenze della banca ossia la
rilevazione degli interessi dell’ultimo periodo (ott-dic) per i quali si riceve scalare interessi a
gennaio anno successivo

2) scritture di INTEGRAZIONE:
rilevano i costi e i ricavi di competenza che avranno manifestazione finanziaria futura.
Sono misurati da valori finanziari presunti: fatture da ricevere, fatture da emettere, ratei, fondi rischi
e oneri futuri
Sono scritture di integrazione: Ratei, Svalutazione crediti, Fatture da ricevere o da emettere

3) scritture di RETTIFICA:
si rinviano al futuro costi e ricavi già rilevati in quanto già manifestati finanziariamente che però
sono di competenza dell'esercizio futuro ---> costi da rinviare al futuro: costi sospesi; ricavi da
rinviare in futuro: ricavi sospesi.
Sono scritture di rettifica quelle relative ai risconti (rimanenze contabili) e alle rimanenze di
magazzino.

Es. 1/3 e 1/9 ho pagato e perciò rilevato un costo per l’assicurazione semestrale
L’importo di 3000 euro pagato 1/3 per il periodo 1/3-1/9 è tutto di competenza,
ma l’importo di 3000 euro pagato 1/9 per il periodo 1/9/n - 1/3/n+1 non è tutto di
competenza: devo perciò rettificare il costo rilevato l’1/9.

Devo rilevare una rettifica: rinvio al futuro il costo per il periodo successivo al 31/12
ossia il costo dal 31/12/n al 1/3/n+1

4) scritture di AMMORTAMENTO:
attribuiscono all'esercizio quote di costi pluriennali da considerare di competenza dello stesso.

Secondo il Codice civile, i beni strumentali sono iscritti in bilancio al Costo storico (dato dal
costo di acquisto più tutti gli oneri accessori sostenuti fino a quando il bene non entra in funzione)
diminuito degli ammortamenti.I costi dei beni strumentali devono essere ammortizzati in modo che
in bilancio siano iscritti ad un valore che riflette la residua possibilità di utilizzo

AMMORTAMENTO secondo i principi contabili (OIC) si determina prendendo in considerazione


la vita utile cioè la vita fisica ed economica del bene strumentale. (si deve considerare anche
l’obsolescenza -invecchiamento tecnologico -del bene.
Il valore da ammortizzare = costo storico meno il valore di recupero (spesso considerato pari a zero)

In ogni esercizio si calcola l’ammortamento.


L’ammortamento = esprime utilità data nell’esercizio e corrisponde alla perdita di valore del
bene in quanto nell’esercizio è stato utilizzato

La somma degli ammortamenti dei vari esercizi (fondo ammortamento) esprime utilità data nei
diversi esercizi dal bene strumentale ovvero quanto è diminuito complessivamente il suo valore per
l’utilità data.
Valore residuo = costo storico – fondo ammortamento
Caso

1/2 /09 si stipula contratto di acquisto di un bene strumentale del costo di euro 90.000 con
l’azienda Gamma. Alla stipulazione stacchiamo un assegno pari al 10% + Iva.
La relativa fattura viene emessa il 2/2, la consegna del bene è prevista per il 31/3
31/3 Si riceve fattura da Gamma relativa alla fornitura del macchinario.
In fattura sono addebitate spese collaudo per euro 1000 e di trasporto per euro 2000

31/12/09 si effettua scrittura di ammortamento con aliquota annuale 20% (valore recupero = 0)
31/12/10 si effettua scrittura di ammortamento con aliquota annuale 20%
31/12/11 si effettua scrittura di ammortamento con aliquota annuale 20%
1/3/12 vendita del macchinario per sostituirlo a prezzo di vendita di euro 40.000

Calcoli

Data Costo Storico Mesi aliquota annua ammortamento


31/12/09 93.000 9 20% 13.950 ( 93.000 x 20% x 9/12)
31/12/10 93.000 12 20% 18.600
31/12/11 93.000 12 20% 18.600

1/3/ 12 93.000 2 20% 3100 (93.000 x 20% x 2/12)

Vendita

Fondo Ammortamento = somma ammortamenti = 13950 + 18600 + 18600 + 3100 = 54250

Valore residuo = costo storico – fondo ammortamento= 93.000 - 54250 = 38750

Valore residuo = 38.750 Prezzo di vendita = 40.000 Plusvalenza = 1250

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