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ECONOMIA svolgimento di un’attività che punta alla massima utilità delle risorse
scarse
AZIENDALE sistema organizzato finalizzato ad un’attività economica
Attività economica: attività che implica l’utilizzo di beni definiti quali economici,
ossia risorse scarse, in quanto disponibili in quantità limitata. Tale attività è
finalizzata alla massimizzazione dell’utilità che da essi se ne può ricavare.
Per utilità si intende il beneficio , vantaggio economico, che possiamo ottenere dal
consumo di beni o servizi; dallo scambio con altri beni /servizi ; dal risparmio per il
consumo futuro
L’azienda
Art 2555 c c definisce l’azienda “complesso di beni organizzati dall’imprenditore x
l’esercizio dell’impresa” Si tratta, in sostanza, dei mezzi necessari all’imprenditore
per esercitare la propria attività, ovverosia macchinari e altri beni mobili, beni
immobili, servizi e beni immateriali. La loro eterogeneità è ricondotta ad unità dalla
comune destinazione ad uno specifico fine produttivo.
In ottica economica e quindi non solo giuridica:
Azienda: è un sistema di forze (mezzi, persone) organizzate che in autonomia e
professionalmente realizza un’attività economica finalizzata alla produzione e
distribuzione di ricchezza. La stessa è destinata: All’azienda stessa, Ad una
collettività di riferimento;

Il concetto di azienda sottintende:


• lo svolgimento di un’attività che comporta l' individuazione di obiettivi > scelte >
decisioni > attuazioni;
• l’aspetto economico dell’attività (di produzione o di consumo) che comporta la
scelta del rapporto più favorevole fra mezzi e risultati alternativi;
Il concetto di azienda sottintende: • la proiezione nel tempo: ciò che è in atto vive,
diviene, sottintende un passato, è proiettato verso il futuro, sul quale gravano il
rischio e l’incertezza. • Ne discendono: • il carattere previsivo dell’attività, quindi
una condotta pianificata; • il carattere probabilistico dell’attività, causato delle
continue variazioni connesse al trascorrere del tempo, delle condizioni interne ed
esterne in cui opera; • il dinamismo degli elementi, che nel movimento si
trasformano e si rinnovano incessantemente, evolvendosi; • le condizioni di
esistenza: sono condizionate dal verificarsi di condizioni di funzionalità nel medio-
lungo andare connesse al • verificarsi di condizioni di tendenziale equilibrio

➜ L’IMPRESA è l’attività svolta dall’imprenditore


L’imprenditore, stabilisce il codice civile (art. 2082), è chi esercita in modo
professionale un’attività economica organizzata per produrre e per scambiare, cioè
vendere, beni o servizi.
• beni sono le cose che soddisfano i bisogni e che hanno un valore economico; è
imprenditore, per esempio, chi produce per vendere biciclette, automobili,
computer, ortaggi, aeroplani ecc.;
• servizi, invece, sono le attività che soddisfano i bisogni; è imprenditore, pertanto,
anche chi gestisce un campeggio, un cinema, una discoteca, un pub, ma anche una
banca, una linea di trasporti aerei e cosı̀ via. • EƱ fondamentale, per essere
considerati imprenditori, che i beni e i servizi prodotti siano destinati allo scambio,
cioè al mercato. Non è
imprenditore, pertanto, chi ad esempio produce olio, vino, ortaggi per consumo
personale e della propria famiglia. • La qualifica di imprenditore comporta
l’assunzione di specifici obblighi. In particolare, nel nostro ordinamento,
l’imprenditore commerciale

Gli Ausiliari dell’imprenditore


• L’imprenditore, spesso, è adiuvato nell’esercizio della propria attività da una serie
di collaboratori, sia interni che esterni all’organizzazione. Tali soggetti possono agire
anche in rappresentanza dell’imprenditore
Il Rappresentante
• la rappresentanza diretta (volontaria)
• si ha rappresentanza diretta nell’ipotesi in cui il rappresentante proceda alla
“spendita del nome” (anche detta “contemplatiodomini”), ovvero dichiari di operare
nell’interesse di un diversosoggetto, chiamato “dominus” o, semplicemente,
rappresentato.
• In tale ipotesi, gli effetti di un contratto concluso dal rappresentante, nei limiti
delle facoltà ad egli conferite, si determinano direttamente nellasfera giuridica del
dominus, senza che sia necessario il compimento dialtri atti.
Il falsus procurator
• Ebbene, nell’ipotesi in cui il rappresentante – mandatario agisca senza avere
ricevuto alcun incarico o ecceda i limiti delle facoltà conferitegli, l’ordinamento
prevede come conseguenza l’inefficacia del contratto concluso dal cd “falsus
procurator” (vizio che può anche essere rilevato d’ufficio dal Giudice), salvo che non
intervenga una ratifica ai sensi dell’art. 1399 cod. civ. da parte dell’interessato (cioè
dal dominus) in modo da renderlo efficace (anche) nei suoi confronti
Istituto della ratifica
• il negozio concluso dal falsus procurator costituisce una fattispecie
soggettivamente complessa a formazione successiva, la quale si perfeziona con la
ratifica del dominus e, come negozio in itinere o in stato di pendenza, non è nullo e
neppure annullabile, bensì inefficace nei confronti del dominus sino alla ratifica di
questi
Omessa ratifica
• Tuttavia, qualora il terzo (in buona fede) non fornisca prova dell’intervenuta
ratifica (seppur implicita) o semplicemente perché essa non è mai intervenuta, lo
stesso potrà agire direttamente nei confronti del falsus procurator. Infatti, il
legislatore, all’art. 1398 cod. civ., si è preoccupato di tutelare la posizione del terzo
che ha contrattato con il procuratore fittizio, prevedendo a carico di quest’ultimo
l’obbligo di risarcire gli eventuali danni subiti dalla controparte negoziale.
I collaboratori dell’imprenditore
• Tuttavia con riferimento a talune peculiari figure di collaboratori sono previste
dellenormespeciali di rappresentanza commerciale. Sono soggetti a tali norme
l’institore, i procuratori ei commessi, ovverosia dei collaboratori interni all’impresa
che assumono automaticamenteil potere di rappresentanza dell’imprenditore. La
conclusione di affari con tali soggetti nonnecessita, quindi, della verifica della
sussistenza di un mandato rappresentativo, ma l’unicacosa da accertare è se
l’imprenditore abbia deciso di modificare i confini del loro potere dirappresentanza,
che è tipizzato, mediante uno specifico atto reso pubblico.
Gli ausiliari
• L’institore: “E’ institore colui che è preposto dal titolare all’esercizio di un’impresa
commerciale. La preposizione può essere limitata all’esercizio di una sede
secondaria o di un ramo particolare dell’impresa.
Nel linguaggio comune la figura dell’institore si identifica con il direttore generale
dell’impresa o di una filiale o di un settore produttivo della stessa.
Gli Ausiliari dell’Imprenditore
• Il Procuratore
Le disposizioni degli articoli 2206 e 2207 si applicano anche ai procuratori, i quali in
base a un rapporto continuativo, abbiano il potere di compiere per l’imprenditore gli
atti pertinenti all’esercizio dell’impresa, pur non essendo preposti ad esso”.
I procuratori di conseguenza sono coloro che secondo un rapporto continuativo,
hanno il potere di compiere per l’imprenditore gli atti pertinenti all’esercizio
dell’impresa.
Essi sono quindi ausiliari subordinati e sono di grado inferiore rispetto all’institore
perché a differenza dello stesso, non sono posti a capo dell’impresa o di un ramo di
una sede secondaria, e non sono degli ausiliari con funzioni direttive perché il loro
potere decisionale è circoscritto a un determinato settore dell’impresa.
Costituiscono esempi di procuratori:
il direttore del settore acquisti, il dirigente del personale, il direttore del settore
pubblicità.
• Il Commesso
• L’articolo 2210 del codice civile recita testualmente: “I commessi
dell’imprenditore, salve le limitazioni contenute nell’atto di conferimento della
rappresentanza, possono compiere gli atti che ordinariamente comporta la specie
delle operazioni di cui sono incaricati. Non possono tuttavia esigere il prezzo delle
merci delle quali non facciano la consegna, né concedere dilazioni o sconti che non
sono d’uso, salvo che siano a ciò espressamente autorizzati”.
I commessi sono ausiliari subordinati ai quali sono affidate mansioni esecutive
oppure materiali e si mettono di persona in contatto con i terzi.

La registrazione
• Art. 2195. Imprenditori soggetti a registrazione. • Sono soggetti all'obbligo
dell'iscrizione, nel registro delle imprese gli imprenditori che esercitano: • 1)
un'attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi; • 2) un'attività
intermediaria nella circolazione dei beni; • 3) un'attività di trasporto per terra, per
acqua o per aria; • 4) un'attività bancaria o assicurativa; • 5) altre attività ausiliarie
delle precedenti. • Le disposizioni della legge che fanno riferimento alle attività e
alle imprese commerciali si applicano, se non risulta diversamente, a tutte le attività
indicate in questo articolo e alle imprese che le esercitano.
REGISTRO DELLE IMPRESE
Il Registro Imprese è un registro pubblico che, già previsto dal CC, ha avuto
completa attuazione a partire dal 1996, con la Legge relativa al riordino delle
Camere di Commercio e con il successivo Regolamento di attuazione.
La Legge sopracitata ha istituito presso ciascuna Camera di Commercio l'Ufficio del
Registro Imprese, che ha le seguenti caratteristiche: ha competenza provinciale; è
gestito secondo tecniche informatiche;
REGISTRO DELLE IMPRESE
• la sua tenuta è affidata alla locale Camera di Commercio, sotto la vigilanza di un
giudice, delegato dal Presidente del Tribunale del capoluogo di Provincia;
• E’ retto da un Conservatore nominato dalla giunta nella persona del Segretario
Generale ovvero di un dirigente della Camera di Commercio che assicura la corretta
tenuta del Registro Imprese in osservanza delle disposizioni in materia e delle
decisioni del Giudice del Registro.
REGISTRO DELLE IMPRESE
• Il Registro Imprese può essere definito come l'anagrafe delleimprese: vi si trovano
infatti i dati (costituzione, modifica, cessazione) di tutte le imprese con qualsiasi
forma giuridica e settore di attività economica, con sede o unità locali sul
territorionazionale, nonché gli altri soggetti previsti dalla legge.
REGISTRO DELLE IMPRESE
• Il Registro Imprese fornisce quindi un quadro completodella situazione giuridica di
ciascuna impresa ed è unarchivio fondamentale per l'elaborazione di indicatori di
sviluppo economico ed imprenditoriale in ogni area di appartenenza.

Classificare le aziende
Secondo la FINALITA’ aziendale:
• IMPRESA, o AZIENDA di PRODUZIONE: è a fini di lucro, si rivolge al mercato, non
sopravvive senza raggiungere l’obbiettivo economico
• NON IMPRESA, o AZIENDA di EROGAZIONE: non è a fini di lucro; tende a soddisfare
bisogni umani mediante il consumo diretto, può sopravvivere anche “in perdita”
Secondo la DIMENSIONE:
Media impresa:
 ha meno di 250 dipendenti;
 ha un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di euro, oppure ha un totale
di bilancio annuo non superiore a 27 milioni di euro;
 il capitale o i diritti di voto non sono detenuti per il 25% o più da una sola o,
congiuntamente, da più imprese non conformi alla definizione di PMI (fanno
eccezione le società finanziarie pubbliche e le società di partecipazione al
capitale di rischio o, purché non esercitino alcun controllo, gli investitori
istituzionali; la soglia del 25% può inoltre essere superata se il capitale è
disperso in modo tale che sia impossibile determinare da chi è detenuto e se
l’impresa dichiara di poter legittimamente presumere che non è detenuto per
il 25% o più da una o più imprese non conformi alla definizione di PMI)
Piccola impresa:
 ha meno di 50 dipendenti;
 ha un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro, oppure ha un totale
di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di euro;
 il capitale o i diritti di voto non sono detenuti per il 25% o più da una sola o,
congiuntamente, da più imprese non conformi alla definizione di piccola
impresa (fanno eccezione le società finanziarie pubbliche e le società di
partecipazione al capitale di rischio o, purché non esercitino alcun controllo,
gli investitori istituzionali;
Classificare le aziende
• La FORMA GIURIDICA:
• Aziende private (persone fisiche o giuridiche regolate dal diritto privato)
• Aziende pubbliche, che sono persone giuridiche di diritto pubblico

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Definizione civilistica art 2555 c.c. : “complesso di beni organizzati dall’imprenditore
x l’esercizio dell’impresa “ Complesso misurabile, delimitabile dal punto di vista fisico
o giuridico. Delineabilità per farlo circolare con destrezza (sapere cosa vendi o non
vendi)
Organizzati: ciò che partecipa all’attività dell’azienda
Imprenditore : att gestoria : prende decisioni e le realizza
Art 2082 : chi esecita in modo professionale un’attività economica organizzata per
produrre beni o servizi
Requisiti:
- Onorabilità (es non aver fallito)
- Tecnici (es licenza )
- La non occasionalità
x l’esercizio dell’impresa : il cc non da definizioni ma si presume dal contesto
“attività svolta dall’imprenditore mediante l’azienda “
vedere ultima ora di lezione
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Trinità :
Azienda: strumento per esercitare l’impresa
Imprenditore ente che prende le decisioni
Impresa: l’attività
Per prendere decisioni aziendali bisogna avere informazioni . ci sono settori semplici
ove non c’è bisogno, come il bar
Come rischio e tempo, cosa si deve aspettare l’imprenditore ?
Bisogna fare un BUSINESS PLAN : documento non ufficiale , informativo x
l’imprenditore e soggetti terzi (finanziatori) su cosa si aspetterà, esperienza, tipi di
interventi…
Devo sapere affinché l’impresa sia sostenibile quanto incassare giornalmente,
mensilmente
Ec Az: scienza che studia i fenomeni economici. Economico: fenomeno dove
vengono gestite risorse scarse
All’interno dell’ec az vi è una branca che è la Ragioneria: come vengono rilevate le
informazioni (sia per legge sia per l’imprenditore)
Si cerca la soluzione più efficace per minimizzare il rischio
L’imprenditore investe il suo capitale e si aspetta un ritorno, per 3 motivi:
- Xk rishia
- Xk se ne priva
- Xk rinuncia ad investirlo in qualcos’altro
Nelle società di capitali il capitalista investe acquistando le azioni della società ed è
proprietario per questa parte, più la società è grande più pagherà dei manager
professionisti per dirigere l’azienda: demanda un terzo nella gestione amministrativa
supponendo che prenda buone decisioni in quanto professionista
Si aspetta un ritorno, senò non lo farebbe essendo razionale, per convincere
l’investitore abbiamo bisogno di informazioni acquisite mediante registrazioni
contabili = Sistema in parte numerico in parte descrittivo
Azienda non impresa principalmente ente pubblico
Sia pubblico che privato rilevano fatti contabili
L’imprenditore è interessato a misurare l’utile di esercizio o la perdita. Che i ricavi
siano maggiori dei costi. Misurato in un certo esercizio (periodo di tempo che
coincide con l’anno solare). Risultato di queste informazioni si concretizzerà nel
BILANCIO D’ESERCIZIO
Il pubblico è interessato a misurare le uscite e le entrate di cassa, sa già di operare in
perdita, anche se deve operare secondo il vincolo del pareggio di bilancio ci sono
settori in cui c’è bisogno di più investimento
Il privato (tranne alcuni specifici casi) rileva la propria contabilità secondo un pr di
competenza economica : rileva atti e fatti attribuendoli all’es in cui sono avvenuti .
costo del ’23 se contrattualmente ricevuti nel ’23 nche se li paga il 2024
Il pubblico rileva la propria contabilità secondo un pr di cassa: registra ciò che entra
e cio che esce . per il pubblico è un’uscita del 2024
[ci sono contratti consensuali contratto perfezionato al momento della volontà delle
parti e contratti reali dove c’è bisogno della consegna dei beni ES MUTUO]
La necessità informativa del pr e del pubblico è sostanzialmente diversa
Nel pubblico il momento clou è l’approvazione del bilancio di previsione che ha
funzione autorizzatoria , momento dell’espressione politica: si propone come
destinare le risorse e chiede approvazione all’esecutivo, se una spesa non è prevista
nel bilancio non la posso fare xk non autorizzata. Il pubblico può spendere solo soldi
coperti DA ENTRATE O TRASFERIMENTI .
Nel privato non vi è nessun documento obbligatorio sulla previsione, le grandi
azienda lo pubblicano : doc previsionali chiamati budget , importante pianificare a
comunicarla agli stakeholder
Mentre il pr è obbligato al bilancio consultivo: c’è la pubblicità, necessita pubblicarlo
nel registro delle imprese
Orientati al consultivo soprattutto xk i soci possono nel momento del bilancio
consultivo deliberare la distribuzione dei dividendi oppure di lasciare tutto
nell’azienda
Devono coesistere 3 equilibri:
- ECONOMICO: ricavi > costi
- PATIMONIALE: se le risorse non sono mie ma finanziate dalla banca , sono in
eq finchè continuo a pagare la banca
- FINANZIARIO: se i debitori sono regolari nel pagare i debiti , lo sarò anch’io a
mia volta. Le mie disponibilità liquide devono essere sufficienti a pagare i miei
debiti a breve
Magrini di rischio: ogni eq mi esprime un rischio
- Rischio del troverò qualcun altro
- Se non pago tutto il ricavato dell’immobile va alla banca
- Non vengo pagato dai debitori e a mia volta
Regime contabile: descrivere in maniera più o meno sintetica l’andamento
dell’attività d’impresa
Fare attività d’impresa : operare delle trasformazioni
Trasformazione fisica: trasformare fisicamente fattori produttivi (materie prime
/semilavorati) e li trasforma in un prodotto teoricamente con un valore aggiunto
(impresa industriale)
Trasformazione spaziale : non comporta trasformazione fisica , mi da assordimento
(impresa commerciale
Trasformazione temporale : la forniscono quando mi serve (Banca/istituti finanziari
vivono di questi)
Azienda : insieme di beni fotografati momento per momento
Immobile è mio o in leasing ? devo trovare una risposta al dove proviene : azienda
conferimento dei soci o dei debitori
 AZIENDA = ATTIVO PATRIMONIALE Non ci dice niente sui flussi
 DA DOVE PROVIENE = PASSIVO
 CONTO ECONOMICO = RICAVI E COSTI UTILE E PERDITA DEVONO
ESSERE UGUALI
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Imprenditore figura professionale che opera on continuità la gestione dei beni
d’impresa : l’azienda
Stakeholders: portatori di interesse, coloro destinatari d’informazioni sulle quali
fanno affidamento
Shareholders: azionisti
Stakeholders interni: dipendenti, manager (alta dirigenza che gestisce il patrimonio
dell’azienda), owners
stakeholders esterni: fornitori (fanno una dilazione facendo affidamento che
l’azienda pagherà), creditori, governi, shareholders, clienti
IMPRESA FAMILIARE
Fino al ’75 il lavoro a casa non era considerato (’76 riforme sul diritto di famiglia): è
giusto riconoscere un reddito anche a coloro a casa
È nata l’impresa familiare, impresa individuale nella quale i familiari partecipanti
possono beneficiari degli utili prodotti pur restando a casa. possono partecipare
all’impresa familiare: il Coniuge, gli affini fino al II° e i parenti fino al III°
La costituzione dell’impresa familiare avviene per atto pubblico: dal notaio
A differenza dalla scrittura privata autenticata l’atto pubblico , attesta la veridicità di
quanto contenuto (fondamentale nelle società di capitali x garantire l’autonomia
patrimoniale dei soci)
L’imprenditore può distribuire fino a l 49% dell’utile
I familiari non hanno doveri a coprire le perdite ma hanno diritto a percepire gli
utili : la responsabilità è sempre a capo dell’imprenditore. Se l’impresa fallisce non
falliscono i collaboratori perché è sempre un’impresa individuale
Se l’imprenditore vuole vendere, il collaboratore dev’essere interpellato, anche se si
possa non tenerne conto, ed ha diritto a percepire gli incrementi patrimoniali
avvenuti dalla costituzione alla cancellazione.
Come si scioglie un’impresa familiare? X 4 cause:
- Fallimento
- Divorzio (non separazione) perchè fa cessare gli effetti del matrimonio.
Separazione legale se il coniuge fallisce a tutela dell’altro
- Cessazione attività.
- Morte
Comunione incidentale: in caso di più eredi ,l’impresa cade in una c.d. comunione
incidentale: gli eredi hanno una quota di x% dell’impresa , che è una sorta di società
di fatto che poi dev’essere regolarizzata . a menocè nel testamento nn si disponga
diversamente
vantaggi sono la parte fiscale e previdenziale che prima non esistevano
IMPRESE COLLETTIVE

SOCIETà DI CAPITALI SOCIETà DI PERSONE


s.p.a. s.s.
s.a.p.a. s.n.c.
s.r.l. s.a.s.
spa calusole d’ingresso x nuovi soci più restrittive tutte considerate
personali xk la gestione e il .
patrimonio sociale è confuso col patrimonio .
personale

S.P.A.
Si divide in 2 macrogruppi:
Società CHIUSE: pochi azionisti che gestiscono di comune accordo. Circoscrivo i
diritti degli azionisti in termini di circolazione delle azioni (in termini di voto ad es).
es società familiari, hanno regolate per cui anche in successione le azioni non
vengono distribuite a terzi. Società che non apra a terzi soci
Società APERTE: costituite con pubblica costituzione (con scopi diversi, politici):
ognuno si presenta dal notaio e versa la propria quota, il notaio raccoglie tutte le
firme e si costituisce la società . Necessitano di avere un partner di azionisti più alto
possibile, per visibilità maggiore .
(Società aperte possono anche non essere quotate in borsa )
Società aperta che fa ricorso al mercato del capitale di rischio: società con azioni
diffuse tra il pubblico in maniera rilevante .. vuole recuperare gli inv fatti all’inizio
per la creazione del brand, per non andare dalle banche o intermediari finanziari ,
allora chiedo al mercato. Per quotarsi in borsa devi passare attraverso garanzie,
parametri fissati dal reg.to Consolo
Qualcuno accellera queste garanzie: Spac (special proposal acquisation company):
società quotate
Sia le società chiuse che aperte nascono con atto pubblico, contratto di costituzione
di società certifica che la società ha autonomia patrimoniale perfetta con un cap
sociale minimo di €50 000. Distingue il suo patrimonio personale dal patrimonio
sociale.
Unico motivo per cui azionista attinge al proprio patrimonio è : se tra LA
COSTITUZIONE E REGISTRAZIONE DELLA SOCIETà FACCIO DEGLI ATTI RISPONDO
ILLIMITATAMENTE.
Il capitale dev’essere integralmente versato quando c’è un unico socio, oppure
quando c’è una pluralità di soci può essere versato fino al 25% (mal segno voce
nell’attivo credito v/soci per quote sottoscritte ma non liberate)
Contenuti dell’atto pubblico:
- Oggetto
- Parti
- Nome: ragione sociale x distinguerlo da altre società , 2 nomi non possono
coesistere, x concorrenza
- CP
- Autorizzazioni
Ogni azione rappresenta una quota di cap sociale
Il cap sociale lo possiamo versare in più modi: conferimenti in denaro, conferimento
in natura (perizia per verificare che immobile, brevetto abbia quel valore)
Termine per l’iscrizione: 90 gg entro cui deve avere luogo l’iscrizione nel R.I. dalla
stipula dell’atto costitutivo o dal rilascio delle autorizzazioni
Termine di durata nell’atto costitutivo: una volta le società avevano durata limitata
nel tempo,
ragione di estinzione di una società :
- fallimento
- raggiungimento scopo sociale
- fusione
ad oggi ci sono anche società che non hanno termine di durata --> generano
nell’azionista il diritto di recedere
LE AZIONI
Il capitale sociale è diviso in azioni, solitamente in valore nominale , è possibile
emettere azioni anche senza l’indicazione del valore nominale (comunque ricavabile
da ammontare cap/n azionisti). È possibile attribuire alle azioni valore doppi (Doppio
diritto di voto in capo all’azionista) in un unico caso quando parto con società con
diritti particolari e la fondo con una società quotata
Ogni azione rappresenta una quota di partecipazione al cap sociale ma anche la
fotografia della quota di patrimonio netto della mia società
Differenza tra cs e pn?
A-P=PN
PN negativo non c’è motivo di continuità aziendale
LA NOSTRA AZIONE VALORE DEL CS Più TUTTO IL RESTO CHE STA ALL’INTENO DEL
PN (RISERVE, RISERVE DI UTILI NN DISTRIBUITI, RISERVE DI SOVRAPPREZZO..)
AZIONI PROPRIE: Azione che le società quotate in borsa che tolgono dal mercato x
un periodo di tempo x stabilizzare il titolo prima delle assemblee , quota che non
può sforare un tot % del cs, a quel punto ne deriverebbe un atto illecito e che può
essere accantonata nel nostro PN . Possono essere anche oggetto di
remunerazione del Management attraverso le stock option : la mia azione sul
mercato vale 100 ma voglio premiare CEO ,ovvero l’amministratore delegato , con
una remunerazione in parte fissa a 100 , in parte variabile 50 e in parte stock option
30= vengono attribuite azioni per un valore in un determinato momento, vengono
accantonate quando o viene a maturare il suo diritto vengono attribuite le azioni col
valore originario e il di più come bonus del valore che è salito)
Categorie delle azioni:
- di serie A o ordinarie: ogni azione incardina 3 diritti : diritto di voto, di
intervento e di partecipazione agli utili/perdite. Il diritto di voto partecipo alla
votazione di una delibera, il diritto di intervento è il diritto di partecipazione
all’assemblea
- di serie B non prevedono il diritto di voto , non determinante neanche per la
det del quorum
- azioni in cui non hanno nemmeno il diritto di partecipazione, ma devono
essere remunerate un po di più rispetto ai soci di serie A.
- emissioni gratuite: emetto €10000 az gratis per il personale dipendente fringe
benefit
2 strumenti finanziari oltre la quotazione in borsa:
obbligazioni: titoli di credito nelle quali per un determinato progetto, o x necessità
finanziaria vado a emettere un bound che è un prestito sottoscritto da terz parti che
può essere emesso tranquillamente dalle spa (srl solo tramite banche) , ---> diritto al
rimborso e soprattutto agli interessi . l’obbligazione può essere convertita in azione ,
mi diventa capitale di rischio e dovò adeguare il capitale sociale
strumenti finanziari partecipativi: titolo di crediti che vengono attribuiti che vengono
attribuiti in forma di partecipazione anche agli utili a soggetti che finanziano
l’impresa. Non hanno diritto di voto ma + tutelati rispetto ai soci perché sono titolo
di credito lo pone in condizione di garanzia rispetto all’azionista , il quale è un
capitale di rischio, il secondo è un capitale finanziario . non diventerà mai azione
altra forma di finanziamento della società è il patrimonio DESTINATO, parte che sta
a bilancio che nasce per una determinata attività che vogliamo staccare
completamente rispetto all’attività della nostra società: rischio limitato a quel
patrimonio
non posso emettere obbligazioni x una forma eccedente il doppio del cap sociale, la
legge esclude la leva finanziaria per il doppio del CS
ORGANI DEPUTATI A GESTIRE E DELIBERARE:
con la riforma del 2003 sono stati introdotti dei modelli rispetto a quello tradizionale
- MONISTICO (derivazione anglossasone) prevede un consiglio di amm, dove
all’interno c’è un comitato di controllo (anche loro stesse caratteristiche dei
revisori contabili) e l’assemblea dei soci.
- DUALISTICO (derivazione germanica) prevede un’assemblea dei soci, che
nomina un cosniglio di sorveglianza composto da soggetti che hanno le
caratteristiche d’indipendenza simili a quella del collegio sindacale, nomina il
comitato di gestione (organo operativo).
- TRADIZIONALE: assemblea degli azionisti, consiglio di amministrazione o
amministratore, organi di controllo e collegio sindacale (non solo controllo dei
numeri ma anche il rispetto dello statuto, della legge e sul controllo di merito
della gestione)
TUTTI E 3 HANNO IN COMUNE: un assemblea degli azionisti: organo volitivo,
determina la loro esistenza )
Sia nel modello tradizionale che nel modello duale è obbligatoria la presenza
della società di revisione perchè spacca in due quello che è il controllo contabile
da quello che è il controllo di gestione. La società di revisione controlla che i
bilanci siano veri, corretti e gli effettivi risultato aziendali
Necessità dei due modelli di introdurre una sempre più marcata la differenza tra
quello che fa il socio e quello che fa il consiglio di amm. Ad es nelle società chiuse
i soci possono influenzare l’agire degli amm e non fa più la volonta dell’impresa
ma la volontà dei soci che cozza con gli interessi collettivi

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