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L'IMPRESA INDIVIDUALE

La costituzione

Prof. Massimo Pico


CARATTERISTICHE

• La ditta individuale (o impresa individuale) prevede la sola figura dell’imprenditore come


titolare. L’imprenditore, infatti, promuove l’attività dell'impresa e, agendo autonomamente, è
l’unico responsabile della gestione. Inoltre, in caso di fallimento o di debiti, il titolare si fa carico di
tutte le obbligazioni derivanti dall’attività, con l’estensione del rischio di impresa a tutto il suo
patrimonio personale: si parla, in questo caso, di responsabilità illimitata.
L’impresa individuale è una delle forme giuridiche più semplici e comuni tra le forme
imprenditoriali previste nel nostro ordinamento. È la più facile da costituire, per quanto riguarda gli
adempimenti burocratici da ottemperare, e contemporaneamente la meno dispendiosa in rapporto
all’impegno economico iniziale. Per le sue caratteristiche l’impresa individuale può essere indicata
in particolare per attività di ridotte dimensioni.

La costituzione dell’impresa individuale


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DIFFERENZA TRA AZIENDA,IMPRESA E DITTA

• Nel linguaggio corrente, i termini “impresa”, “azienda” e “ditta” sono spesso usati come sinonimi.
Nel linguaggio tecnico giuridico tali termini definiscono, invece, concetti assai diversi.

• L’impresa è l’attività svolta dall’imprenditore; l’azienda è il complesso dei beni organizzati


dall’imprenditore per l’esercizio della sua attività di impresa.

• L’azienda è dunque l’organizzazione della quale l’imprenditore si avvale per l’esercizio della sua
attività d’impresa.

• La ditta è invece la denominazione commerciale dell’imprenditore (ad esempio: Bar Sport di


Rossi Mario), cioè il nome con cui egli esercita l’impresa distinguendola dalle imprese concorrenti:
così come le persone devono avere un nome e un cognome, anche l’impresa deve avere una
ditta.

La costituzione della impresa individuale


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LA COSTITUZIONE

Per avviare un’impresa individuale non sono necessarie particolari formalità. La costituzione
avviene attraverso l'apertura della partita IVA e l’iscrizione, entro 30 giorni, presso il Registro
delle Imprese della Camera di Commercio della provincia nella quale si trova la sede legale della
ditta. Per determinate attività può essere inoltre richiesta l’iscrizione presso albi, registri o
elenchi.
L’imprenditore individuale può servirsi, oltre che della propria opera, di dipendenti o di
collaboratori. Nel caso in cui l’imprenditore ricorra alla collaborazione dei propri familiari, la ditta
diviene un’impresa familiare.

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LA COMUNICAZIONE UNICA

Per l’avvio dell’impresa è necessario ricorrere alla Comunicazione Unica, divenuta obbligatoria a
partire dal 1 aprile 2010. Attraverso una procedura telematica, ComUnica, a disposizione delle
imprese, è possibile eseguire i principali adempimenti necessari:

• per la pubblicità legale nel Registro delle Imprese;

• per l'iscrizione all’Albo delle imprese artigiane;

• ai fini fiscali (IVA), previdenziali (INPS) e assicurativi (INAIL).

Nel dettaglio, attraverso ComUnica si può effettuare la presentazione per via telematica delle
domande di iscrizione, variazione e cessazione al Registro delle Imprese, Inps, Inail e Agenzia
delle Entrate.
Le pratiche da presentare al Registro delle Imprese, relative sia alle società che alle ditte
individuali, devono essere inoltrate esclusivamente per via telematica.

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ADEMPIMENTI GIURIDICI E FISCALI

Un soggetto che decide di intraprendere un'attività imprenditoriale deve preliminarmente valtare una serie di
elementi essenziali. Prima di iniziare un'attività d'impresa bisogna, infatti, svolgere appropriate analisi per decidere
il settore in cui operare e il luogo in cui insediare l'azienda.

In relazione alla costituzione di un'impresa è necessario, inoltre, assolvere a una serie di adempimenti giuridici e
fiscali.

Una persona che intende costituire un'impresa commerciale individuale deve preliminarmente:

a) presentare al Comune ove è ubicata l'impresa la dichiarazione d'inizio attività, corredata, anche per mezzo
di autocertificazioni, delle certificazioni e delle attestazioni rischieste dalla normativa vigente. L'attività può essere
iniziata decorsi 30 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione, dandone comunicazione
all'amministrazione competente. Il Comune, in caso di accertata carenza delle condizioni legittimanti, vieta la
prosecuzione dell'attività nel termine di 30 giorni dal ricevimento della comunicazione. In ogni caso l'accesso
all'attività commerciale non è consentito a coloro che sono stati dichiarati falliti o che hanno riportato una
condanna per frode in commercio, ricettazione, usura, emissione di assegni a vuoto o altri delitti analoghi. Per
l'apertura di punti vendita al dettaglio di media e grande dimensione è invece prevista l'autorizzazione comunale,
sia per ragioni di carattere urbanistico, sia per la verifica dell'impatto ambientale ed economico;

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ADEMPIMENTI GIURIDICI E FISCALI
b) chiedere, entro 30 giorni dall'inizio attività, l'iscrizione nel Registro delle imprese presso la
CCIAA competente, presentando domanda sull'apposito modulo ufficiale;

c) presentare all'agenzia delle Entrate o a un ufficio provinciale IVA, su apposito modulo, la


dichiarazione IVA di inizio attività e ottenere l‘assegnazione del numero di partita
IVA (rilasciato anch'esso dalla CCIAA attraverso un collegamento telematico e coincidente con il
numero di iscrizione nel Registro delle imprese). Il contribuente può anche presentare la
dichiarazione per via telematica, direttamente o tramite gli intermediari abilitati( dottori
commercialisti, ragionieri professionisti ecc.).
Tutti gli adempimenti relativi alla fase di costituzione dell'impresa possono essere svolti
direttamente presso lo studio di un libero professionista (dottore commercialista o ragioniere).

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GLI APPORTI INIZIALI

Al momento della costituzione dell'azienda, l'imprenditore effettua un apporto iniziale che può
essere costituito da disponibilità liquide e/o beni in natura:

• Disponibilità liquide = denaro, assegni bancari e circolari versati in cassa o fatti affluire sul c/c
intestato alla nuova impresa.

• Beni in natura = fabbricati, arredamento, automezzi, ecc., che entreranno a far parte del
patrimonio dell'impresa insieme ai beni acquistati da terzi. I beni apportati dall'imprenditore sono
soggetti a valutazione in quanto, non essendo stati acquisiti sul mercato con un acquisto, sono
privi di un prezzo che ne indica il valore.

Dopo aver assolto agli adempimenti giuridici, amministrativi e fiscali, e aver effettuato gli apporti,
l'imprenditore può scegliere tra le seguenti alternative:

• - procedere all'acquisto separato (disgiunto) dei beni necessari all'attività dell'impresa;

• - acquistare un'azienda già funzionante, già dotata di una struttura tecnico-organizzativa in


grado di consentirgli immediatamente lo svolgimento dell'attività.

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L’INVENTARIO DI COSTITUZIONE

È il prospetto che mette in evidenza il patrimonio di costituzione.

Patrimonio di costituzione = insieme degli apporti (in denaro e in natura) effettuati


dall'imprenditore al momento della costituzione. Deve essere trascritto nel libro degli inventari di
cui rappresenta la registrazione iniziale.

Nell'inventario di costituzione sono elencati nell'attivo le immobilizzazioni materiali e l'attivo


circolante e nel passivo il Patrimonio Netto.

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ADEMPIMENTI POST - COSTITUZIONE

Dopo aver redatto l'inventario di costituzione occorre:

• - scegliere gli strumenti, i supporti, le procedure, le risorse (hardware, software, modulistica,

organizzazione, personale,ecc.);

• - numerare progressivamente le pagine del libro giornale e del libro degli inventari prima di

metterli in uso (art. 2215 c.c.);

• - predisporre il piano dei conti;

• - intestare i conti di mastro e i sottoconti.

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I COSTI DI IMPIANTO O DI START-UP

I costi d'impianto (o di start-up) sono costi che si sostengono al momento della costituzione di una
azienda a cui sono strettamente collegati.

Sono costituiti da:

• - Costi per la registrazione

• - Oneri tributari (bolli, imposta di registro)

• - Indagini di mercato

• - Onorari per prestazioni professionali (dottore commercialista o ragioniere)

Contabilmente sono:

• - costi a utilità pluriennale

• - fanno parte delle immobilizzazioni immateriali

• - si rilevano nel conto Costi di impianto (conto economico acceso ai costi pluriennali)

• - sono documentati da ricevute e da fatture (parcelle, se emesse da liberi professionisti)

La costituzione di una impresa individuale


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ASPETTI FISCALI DEI COSTI DI IMPIANTO

• Esclusi dall' IVA gli oneri fiscali

• - Soggetto a IVA il compenso al libero professionista (commercialista)

I compensi dei liberi professionisti:

• - sono soggetti ad una ritenuta fiscale d'acconto da operare al momento del pagamento della parcella;

• - tale ritenuta (20%) costituisce un acconto ai fini dell'IRPEF che il professionista potrà portare in detrazione
dell'imposta dovuta nella propria dichiarazione dei redditi;

• L'impresa che opera la ritenuta d'acconto funge da sostituto d'imposta. Ossia deve effettuare la ritenuta sul
compenso pagato e versare la somma trattenuta.

• Contabilmente la ritenuta d'acconto viene rilevata nel conto finanziario Debiti per ritenute da versare che
rappresenta il debito dell'impresa per le ritenute effettuate e da versare.

• Inoltre, l'avvio dell'impresa comporta la stipulazione di contratti riguardanti l'erogazione di taluni servizi (acqua
potabile, gas, energia elettrica, telefono,...) che richiedono il deposito di cauzioni in denaro a favore delle aziende
che forniscono il servizio. La cauzione rappresenta un credito nei confronti di tali aziende e viene rilevato in Dare

del conto finanziario Crediti per cauzioni e in Avere del conto Denaro in cassa se viene pagata in contanti.

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