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Tonaca sierosa
Strato muscolare (uno circolare interno e uno longitudinale esterno)
Tonaca sottomucosa
Tonaca mucosa
Ci sono 5 caratteristiche fondamentali associate al canale digerente.
La prima riguarda la tonaca mucosa che è una componente variabile, perché in base alle sezioni
del canale digerente cambia la sua organizzazione e
composizione (ex: stomaco Vs intestino).
La seconda riguarda l’aspetto linfatico del canale digerente. Il
canale digerente è un organo linfatico estremamente
importante per il sistema immunitario perché la lamina propria
della tonaca mucosa contiene tessuto linfatico costituito da
placche di Peyer che contribuiscono alla difesa immunitaria.
(questo perché l’intestino può essere attaccato da diverse
patologie).
La terza caratteristica riguarda la componente cellulare e ghiandolare con funzione endocrina e
paracrina. Le cellule e ghiandole riversano il loro secreto nel sangue ed aggrediscono le cellule
bersaglio: molte di esse si trovano proprio nel canale digerente mentre altre al di fuori. In
particolare, il tratto intestinale è un organo endocrino in cui troviamo ghiandole endocrine.
La quarta caratteristica riguarda la componente nervosa a livello dell’intestino data dal SN
enterico → troviamo nell’intestino un’area di regolazione nervosa organizzata in due plessi, che
regolano l’attività autonoma del SN:
1) Plesso mienterico → localizzato tra i 2 strati della tonaca muscolare; regola l’attività locale;
2) Plesso sottomucoso → regola gli aspetti secretori.
Inoltre, l’innervazione parasimpatica, che avviene tramite il nervo vago (nervo cranico X) e il nervo
pelvico, ha un effetto stimolante la digestione e l’assorbimento.
L’innervazione simpatica è data dalle fibre pregangliari corte che effettuano sinapsi con il ganglio
cervicale superiore e i gangli celiaci e mesenterici e ha funzione inibitoria.
Molte attività del tratto digerente sono controllate a livello locale tramite i riflessi brevi e lunghi
che lavorano all’interno dell’apparato gastrointestinale. I riflessi nascono per caratteristiche
specifiche nel lume del tratto gastrointestinale (ex: caratteristiche chimiche come l’alcalinità e
variazione di sostanze..) che vengono rilevate da chemocettori, meccanocettori, osmocettori che
agiscono via locale interagendo con il SN enterico lavorando sulla componente muscolare e su
quella sottomucosa. Questa rappresenta la via riflessa breve che permette di lavorare in
autonomia.
Un controllo più centrale è dato dalle vie riflesse lunghe che gestiscono alcuni tipi di risposte nel
canale digerente: tramite queste vie riflesse lunghe le funzioni del canale sono influenzate da altri
aspetti come emozioni, vista, gusto, sapore (vista, gusto e sapore rientrano nelle risposte di tipo
anticipatorio, feedforword).
La quinta caratteristica riguarda la muscolatura liscia che è dotata di un’attività spontanea
elettrica. Questa attività è data da cellule poste nel canale che vanno incontro ad una spontanea
depolarizzazione (tramite onde lente o ritmo elettrico di base): se sopra soglia, danno luogo a
modeste contrazioni spontanee della muscolatura; se danno luogo a potenziali di azione allora le
contrazioni aumenteranno. Quindi il nostro canale alimentare ha un’attività elettrica di base
intrinseca e locale che varia in base al tratto gastrointestinale.
Questa attività contrattile del canale è data da cellule che hanno una instabilità della membrana
andando incontro ad una spontanea depolarizzazione → sono cellule intestinali di Cajal e sono
cellule che spontaneamente vanno incontro a depolarizzazione e causano contrazioni nella
muscolatura liscia. [si presume che tale depolarizzazione spontanea nasca da una corrente in
ingresso di ioni Ca2+ all’interno della cellula].
PROCESSI ATTIVI NEL CANALE DIGERENTE
All’interno del canale digerente troviamo 4 processi attivi più comuni:
Digestione
Assorbimento
Motilità
Secrezione
Il controllo di questi processi è dato dal SN e dagli ormoni (collegati tra loro) e il controllo è
attivato da fattori locali che costituiscono lo stimolo principale.
ESOFAGO
Nell’esofago abbiamo come processo attivo
Motilità (con la peristalsi esofagea)
Il bolo entra nell’esofago ed è spinto verso lo stomaco tramite la peristalsi esofagea. A questo
livello abbiamo la seconda fase della deglutizione:
2) Fase esofagea → abbiamo ancora una muscolatura striata.
Questa fase inizia quando si apre lo sfintere esofageo superiore e termina con l’apertura
dello sfintere esofageo inferiore in prossimità dello stomaco. Con l’apertura dello sfintere
esofageo superiore hanno inizio le peristalsi che migrano fino a quello inferiore: le
peristalsi sono dei movimenti propulsivi dati dall’azione coordinata dei due strati di
muscolatura dell’esofago e richiede il controllo da parte del SN enterico (plesso
mienterico).
(in realtà già dalla deglutizione inizia un’onda peristaltica primaria)
La fase esofagea termina con l’apertura dello sfintere esofageo inferiore in cui troviamo
muscolatura liscia.
STOMACO
È una struttura a sacco formata da molti strati, in particolare la tonaca muscolare ha 3 strati: (1)
circolare interno (2) longitudinale esterno (3) obliquo.
Lo stomaco si divide in 3 porzioni principali, diverse tra loro sia dal punto di vista funzionale che
secretorio:
PANCREAS ESOCRINO
Il pancreas è una ghiandola complessa che presenta una componente endocrina e una esocrina. La
componente esocrina è tubulo-acinosa: la parte tubulare produce HCO3- che tampona l’acidità
gastrica, mentre la parte acinosa produce enzimi digestivi.
Gli enzimi pancreatici aggrediscono le molecole non ancora abbastanza ridotte per l’assorbimento
e tra questi enzimi troviamo:
Amilasi
Carbossipeptidasi
Lipasi pancreatica → (tutti) formano il succo pancreatico che ha funzione digestiva
Ribonucleasi
Questi enzimi sono secreti come zimogeni e sono
contenuti in vescicole secretorie: vengono liberati a livello
del duodeno tramite esocitosi.
La secrezione pancreatica è strettamente regolata e
stimolata dalla presenza del contenuto duodenale.
1) Via attiva sulla secrezione enzimatica
(componente acinosa) → è controllata dalla CCK
2) Via attiva sulla secrezione di HCO3- (componente
duttale) → è controllata dalla secretina.
Entrambe queste vie lavorano tramite un controllo a
feedback. La presenza di un contenuto non digerito (ex: acidi grassi) è uno stimolo per la
produzione delle CCK: sono ormoni proteici liberati nel sangue e agiscono a livello del pancreas
promuovendo la secrezione di enzimi pancreatici che vengono riversati nel duodeno per la
digestione. Quando sono rimosse le sostanze, sarà arrestata la produzione di CCK e l’interno
processo si arresterà.
La via attiva sulla secrezione di HCO3- è importante perché l’ambiente acido dello stomaco è
sfavorevole all’azione di alcuni enzimi: è necessaria la secrezione di HCO3- da parte delle cellule
pancreatiche a livello del dotto pancreatico tramite uno scambiatore che porta HCO3- nel lume
della cellula e permette l’ingresso di Cl- nella cellula per poi riuscire tramite un trasportatore.
[HCO3- è sempre prodotto con la reazione H2O+CO2 → H2CO3 → HCO3- + H+]
La secrezione di HCO3- è controllata tramite feedback attraverso la liberazione della secretina, un
ormone proteico prodotto dalle cellule S dell’intestino tenue per via dell’ambiente acido dello
stomaco. La secretina induce il pancreas a produrre HCO3- in modo da trasportarlo nel duodeno e
bloccare tale processo per effetto della neutralizzazione. (si tratti di un controllo a feedback che
dipende dal pH).
FEGATO
Il fegato è responsabile della secrezione biliare per l’assorbimento dei lipidi. Anche il fegato è una
ghiandola che presenta una componente endocrina e una componente esocrina.
La bile è una sostanza formata da acqua, Sali biliari, lecitina,
colesterolo e bilirubina.
La bilirubina è un prodotto di scarto che proviene dalla
distruzione dei globuli rossi, in particolar modo proviene dal
gruppo eme.
I Sali biliari sono prodotti direttamente dal fegato tramite
manipolazione del colesterolo. Hanno una porzione idrofilica
e una idrofobica molto importante per lo svolgimento della
loro funzione. I Sali biliari aderiscono alle gocce lipidiche
frammentandole, rendendole aggredibili dagli enzimi pancreatici in modo da liberare acidi grassi
→ bile + enzimi pancreatici hanno un’azione sinergica.
La lecitina e il colesterolo sono due componenti della bile che permettono la mobilitazione, la
digestione e l’assorbimento dei grassi. Le gocce lipidiche frammentate devono essere trasferite
per poi essere assorbite a livello intestinale e questo trasferimento è permesso da strutture dette
micelle, che sono formate da Sali biliari, lecitina e colesterolo. Le micelle permettono sia il
trasporto delle sostanze verso la mucosa intestinale ma ne permettono anche l’assorbimento.
Quindi la bile ha una funzione completa in ambito digestivo e di assorbimento:
Funzione detergente delle gocce lipidiche
Funzione di trasporto per facilitare l’assorbimento
Come è prodotta la bile? → dagli epatociti ed è riversata nei canalicoli biliari e decorre verso il
dotto biliare per poi formare un dotto più grande che converge nel duodeno (tramite la papilla
duodenale) e nella colecisti. La bile, in realtà, è prodotta in modo continuo dal fegato ma se non è
utilizzata, viene immagazzinata nella colecisti.
COLECISTI
La colecisti è un piccolo sacco che non contiene bile così come è stata prodotta ma effettua delle
modifiche. La bile presente nella colecisti è più concentrata rispetto a quella prodotta dal fegato,
perché è stata rimossa dall’acqua → questo è favorito dalla presenza di scambiatori che utilizzano
la pompa Na+/K+ per creare un gradiente osmotico.
Più la bile rimane nella colecisti maggiore sarà la sua concentrazione.
Inoltre, i Sali biliari oltre ad essere immagazzinati nella cistifellea vengono recuperati tramite un
circolo enteroepatico (tra intestino tenue e fegato).