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23/11/2021

L’APPARATO DIGERENTE
L’apparato digerente è costituito da un insieme di organi cavi che in continuazione tra loro formano
il canale alimentare o tubo digerente, suddiviso in:
➢ cavità orale o bocca;
➢ istmo delle fauci (rappresenta quel breve
passaggio situato tra il vestibolo della bocca
e l’esofago, tramite faringe)
➢ faringe (organo in comunicazione sia con
l’apparato digerente che con quello
respiratorio)
➢ esofago (lungo tubo di 5 cm entro il quale
scorre il bolo)
➢ stomaco;
➢ intestino tenue: duodeno e intestino tenue
mesenteriale (costituito da digiuno e ileo);
➢ intestino crasso: cieco, colon e retto;
➢ canale anale.
Annesse al canale alimentare, numerose ghiandole
secernono muco e sostanze necessarie per il
completamento della digestione degli alimenti
assunti.
Tali ghiandole sono:
➢ Parotidi, situate nella parte alta del collo, sotto l’orecchio;
➢ Sottomascellari, sulla faccia interna dell’osso mascellare;
➢ Sottolinguali.
Le parotidi sono responsabili della parotite (una malattia virale comunemente chiamata
“orecchioni”) in quanto vi è un’enorme infiammazione di queste ghiandole. È importante
che questa malattia venga presa in età infantile, in quanto conferisce un’immunità
permanente.

Inoltre le ghiandole si suddividono in:


➢ Intraepiteliali: unicellulari, situate nell’epitelio di rivestimento;
➢ Intramurali: pluricellulari, situate nello spessore della parete dell’organo (mucosa e
sottomucosa);
➢ Extramurali: situate all’esterno dell’organo cavo da cui embriologicamente derivano, con il
quale mantengono rapporto tramite il dotto escretore.
Ghiandole annesse al sistema digerente

Disposizione topografica degli organi con le relative principali attività fisiologiche.

La funzione principale dell’assunzione di sostanze nutritive è l’attivazione del metabolismo. I


nutrienti fondamentali per il nostro organismo sono: glucidi, lipidi, proteine e acqua (il corpo umano
ne è formato al 90%).
Il cibo assunto, dopo una prima fase di masticazione (ad opera dei denti) viene trasformato in bolo,
alimentato dalla saliva secreta dalle ghiandole salivari.
Successivamente la faringe e l’esofago spingono il bolo verso lo stomaco, dove viene rimescolato
con il succo gastrico (secreto prodotto dalle ghiandole della parete dello stomaco). Nello stomaco il
bolo viene parzialmente digerito e prende il nome di chimo. Quest’ultimo passa nell’intestino tenue,
all’interno del quale il succo enterico (prodotto dalle ghiandole intestinali), insieme al succo
pancreatico e alla bile, favorisce la frammentazione di molecole complesse (proteine, grassi, ecc) in
elementi più semplici (acidi grassi e glicerolo, aminoacidi) rendendole disponibili all’assorbimento e
al trasferimento nel sangue o nella linfa.
Perché il cibo dev’essere triturato?
Per dare la possibilità a tutti gli enzimi di rendere le macromolecole più piccole possibili, in quanto
quest’ultime devono essere assorbite dal circolo sanguigno.
BOCCA comunica con l’esterno tramite la rima buccale delimitata dalle labbra; prosegue
poi nell’istmo delle fauci e quindi nella faringe.
Nella bocca gli alimenti vengono triturati con i denti,
impastati con la saliva prodotta dalle ghiandole
salivari e , tramite la deglutizione, spinti nella faringe
attraverso l’istmo delle fauci.
Denti e gengive si organizzano in due arcate
gengivodentali (superiore o mascellare, inferiore o
mandibolare). Dunque si identificano due porzioni
della bocca:
➢ Vestibolo della bocca: anteriormente ed
inferiormente, a forma di ferro di cavallo;
➢ Cavità orale o boccale, posteriormente;
comunica con l’istmo delle fauci.

Vestibolo della bocca è una fessura tra le labbra e le guance e le arcate gengivodentali. Essa
comunica con l’esterno mediante l’apertura delle labbra. Le labbra e le guance presentano una faccia
esterna rivestita da cute, e una faccia interna rivestita da tonaca mucosa. La tonaca muscolare delle
labbra e delle guance è costituita da muscolatura striata involontaria.
La cavità orale, insieme al vestibolo della bocca forma la bocca, ovvero la prima porzione del
canale alimentare situata nello splancnocranio.
Essa comprende:
➢ Denti
➢ Gengive
➢ Lingua
➢ Palato
➢ Alcune formazioni ghiandolari
La cavità orale contribuisce alla percezione gustativa (papille gustative nella lingua) e alla difesa
aspecifica e specifica dell’organismo attraverso le tonsille e la secrezione salivare.
Funzioni della cavità orale
INGRESSO PER VIA DIGERENTE Gli alimenti che entrano nella cavità orale vengono triturati per
azione dei denti e mescolati con la saliva per mezzo della lingua. Iniziano cosi le fasi meccanica e chimica della
digestione.

MASTICAZIONE Per azione dei muscoli masticatori la mandibola si alza e si abbassa, protrude e viene
ritratta e compie movimenti laterali per permettere la fine triturazione, mentre le guance e le labbra
rimangono contratte per mantenere il cibo tra i denti.
DEGLUTIZIONE Terminati triturazione e impasto (digestione meccanica), la lingua forma un bolo
compatto e umido che spinge oltre l'istmo delle fauci nella faringe e quindi nell'esofago. È costituito da
muscoli volontari striati.

PERCEZIONE GUSTATIVA Poiché la saliva contiene amilasi, inizia la digestione chimica dell'amido, che
viene scisso in maltosio: non è un caso che a mano a mano che si mastica un pezzetto di pane, il suo sapore
divenga sempre più dolce per la liberazione degli zuccheri. La percezione gustativa è garantita dalla presenza
di organi del gusto (calici gustativi) localizzati nelle papille gustative.

I DENTI
Ogni dente è costituito da tre tessuti:
1. LO SMALTO, è una sostanza calcificata che riveste la
corona;
2. LA DENTINA, è il tessuto osseo, le cui cellule si
chiamano odontoblasti;
3. IL CEMENTO, ricopre la radice ed è costituito da tessuto
osseo.
Ogni qualvolta si assumono cibi e/o bevande è sempre opportuno
ricorrere ad una corretta igiene orale, dal momento che il ristagno, soprattutto di materiale zuccherino,
è un materiale dannoso che attacca lo smalto del dente, creando così diverse problematiche a livello
dentale.
I denti compaiono con due successive “eruzioni”:
➢ I DENTI DECIDUI (sono i denti da latte), sono 20 denti che in genere iniziano a crescere al
quinto/sesto mese di vita fino ai tre anni circa;
➢ I DENTI DEFINITIVI o PERMANENTI, sono 32 denti (per ogni arcata gengivodentale
abbiamo: 4 incisivi, 2 canini, anche detti “denti da strappo” data la loro forma appuntita, 4
premolari e 6 molari).
Al momento della nascita si ha già la predisposizione strutturale dei denti definiti, ma la progressiva
e graduale discesa dei denti nelle arcate dentali dipende sempre dal processo che ci permette di parlare
bene, di esprimerci in modo chiaro, e soprattutto ci consente una corretta masticazione, perché una
masticazione non perfettamente uniforme (per problemi legati ad un assetto sbagliato) grava su tutto
l’equilibrio della colonna vertebrale, causando tutta una serie di squilibri posturali che incideranno
poi sul funzionamento generale.
DOMANDA: Perché le infezioni dentali se proseguono a lungo possono essere critiche? Un paziente che deve
operarsi di cuore se ha un infezione a livello dentale, prima deve curare l’infezione e dopo fare l’intervento.
Tutte le infezioni batteriche vicine agli organi vitali possono facilmente andare ad intaccare e danneggiare
tali organi

LA LINGUA è un organo muscolo-mucoso mobile che si trova alla base della cavità orale e
si estende fino alla faringe.
Nella lingua distinguiamo:
➢ una porzione anteriore libera detta CORPO
➢ una porzione posteriore o faringea detta BASE, che in profondità prosegue con la RADICE.
Mediante la radice, la lingua si collega alla mandibola e all’osso ioide (l’osso ioide è quell’osso che
costituisce la base del collo).

DOMANDA: Che funzione può avere l’ugola palatina? In relazione alle allergie l’ugola arrossisce,
si ha il fenomeno della tosse e successivamente si ingrossa. Questo potrebbe essere anche il segno di
uno shock anafilattico.
DOMANDA: Perché i bambini down hanno una parte della lingua che fuoriesce dalla bocca? Perché
geneticamente hanno una costruzione della lingua più grande della bocca e fanno fatica a tenerla nella
sede stessa . Questo fenomeno può avvenire anche nelle cosiddette DISARTRIE( disturbi del
linguaggio )che dipendono da fattori come : Sviluppo della struttura dell’ISTMO e della cavità orale
La deglutizione La masticazione.
APPROFONDIMENTO
La lingua e la parte sublinguale della lingua sono fortemente vascolarizzate. Per esempio le gocce
sublinguali , si mettono sotto la lingua e baypassano il sistema della detossificazione del fegato. In
poche parole il farmaco entra nella vena cava superiore , passa ai polmoni .

Le PAPILLE LINGUALI sono una serie di piccole protuberanze situate sulla superficie dorsale della
mucosa linguale, all’interno delle quali si trovano i bottoni
gustativi.
Le papille possono essere di forma diversa a seconda della
funzione:
➢ Papille circumvallate: zona di percezione del sapore
amaro;
➢ Papille fungiformi: zona di percezione del sapore salato;
➢ Papille filiformi: zona di percezione del sapore dolce.
Queste papille non sono altro che bottoni sinaptici, caratterizzati
da particolari strutture che attivano le ghiandole salivari; questi bottoni gustativi sono innervati da
fibre nervose, le quali trasmettono la sensibilità gustativa alla corteccia cerebrale: nel momento in cui
noi introduciamo il cibo, lo gustiamo, ne traiamo beneficio, mandiamo un segnale positivo al nostro
cervello.

LE GHIANDOLE SALIVARI si trovano all’interno della mucosa del palato, delle


guance e del pavimento della lingua, producono saliva e la riversano attraverso un dotto escretore
all’interno della bocca.
Alla cavita orale sono annesse:
➢ La ghiandola parotide
➢ La ghiandola sottomandibolare
➢ La ghiandola sottolinguale

Le ghiandole salivari elaborano la SALIVA, che contribuisce all’iniziale digestione del cibo e alla
formazione del bolo.
La saliva è ricca di importanti enzimi:
▪ La ptialina, è un’amilasi che scinde (digerisce) gli amidi in carboidrati semplici
▪ Immunoglobuline, lisozima e mucina.
▪ Contiene ioni Na, K, Cl, etc.
ISTIMO DELLE FAUCI
L’istmo delle fauci è il breve tratto del canale alimentare che mette in comunicazione la cavità orale
con la faringe.
È delimitato inferiormente dalla base della lingua con la tonsilla linguale e superiormente dal palato
molle con l’ugola.
In basso sono alloggiate le tonsille palatine, costituite da tessuto linfoide (può succedere che
conseguentemente ad una infezione alle tonsille, si decida di asportarle chirurgicamente al fine di
prevenire eventuali problemi futuri).
FARINGE
La faringe è un organo cavo disposto dietro la cavità orale che si estende dalla base del cranio fino
alla sesta vertebra cervicale. Presenta 4 diverse aperture:
➢ due anteriormente che ne permettono la comunicazione con le cavità nasali;
➢ una che permette la comunicazione con l’istmo delle fauci;
➢ una inferiormente la collega al tratto successivo del canale digerente, la laringe.
La faringe fa parte di due apparati: l’apparato digerente e quello respiratorio, tant’è vero che attraverso
quest’organo transitano sia il bolo, proveniente dalla bocca e sospinto tramite la deglutizione verso
l’esofago, sia l’aria, convogliata poi verso la laringe.
La faringe è inoltre collegata con la tuba di Eustachio (sono le tube uditive che la mettono in
comunicazione con l’orecchio medio) consentendo quindi la regolazione della pressione vigente
all’interno dell’orecchio.
A livello della volta faringea è presenta la tonsilla faringea (è un accumulo di tessuto linfoide) che
quando va incontro ad ipertrofia, nei bambini in particolar modo, dà origine alle cosiddette
vegetazioni adenoidi, che provocano disturbi della respirazione.
L’insieme della tonsilla faringea, delle tonsille tubariche, delle due tonsille palatine e della tonsilla
linguale costituisce L’ANELLO LINFATICO DI WALDEYER, il quale è un importante presidio
immunologico situato all’ingresso delle prime vie aree e digestive.
La faringe è irrorata da rami dell’arteria carotide esterna, il flusso venoso è tributario della vena
giugulare interna.
I muscoli striati della faringe sono:
➢ I muscoli costrittori
➢ I muscoli elevatori
La loro azione combinata consente l’atto volontario della deglutizione.
Nella faringe abbiamo già il cibo deglutito che viene convertito e indirizzato a livello
dell’esofago. Tutto quello che domina il nostro canale alimentare è un fenomeno
controllato dal nostro sistema nervoso periferico (che si chiama peristalsi: ovvero un
movimento ritmico che avviene all’interno dell’apparato digerente, favorito da un
processo peristalsi.

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