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Apparato digerente

• Gli organismi pluricellulari, non potendo assorbire direttamente dall’esterno le sostanze nutritizie,
devono disporre di un adeguato APPARATO in grado di permettere l’assorbimento di sostanze
nutritizie (aminoacidi, monosaccaridi, acidi grassi) necessarie ai vari distretti tissutali.

• Si distingue in un tubo digerente e gli organi annessi al tubo digerente


Funzioni
• Assumere gli alimenti
•  Scomporli fino allo stato molecolare
( DIGESTIONE )
•  Permetterne il passaggio nel sangue ( ASSORBIMENTO )
• Eliminarne i residui non digeriti
Organizzazione
• - Tubo digerente o canale alimentare (formazione tubolare che percorre il corpo dalla bocca all’ano,
lungo ~ 11m )
- Ghiandole esocrine extramurali (le salivari maggiori, il fegato, il pancreas )
- Ghiandole intramurali (poste nella parete )
Tubo digerente : bocca, istmo delle fauci, faringe, esofago, stomaco, intestino (diviso in tenue e
crasso )

IL TUBO DIGERENTE E’ FORMATO DA:


• Cavità buccale (prensione (incameramento cibo) , masticazione, insalivazione, inizio digestione di
glucidi complessi, rilevazione del sapore, fonazione)
• Faringe ed esofago (funzione di trasporto del bolo alimentare)
• Stomaco (deposito intermedio, miscelatore con enzimi digestivi, inizio della digestione di proteine –
chimo liquido)
Intestino tenue (completa la digestione ed assorbe le sostanze nutritizie –vena porta o vasi chiliferi –
fegato o circolo linfatico e poi sanguigno, non al fegato)
• Intestino Crasso (assorbe l’acqua riducendone la perdita, solidifica i residui indigeriti)
• Intestino retto (deposito intermedio di materiali non digeriti da eliminare con la defecazione)
Organi Annessi al tubo digerente
• Denti (per la masticazione, triturazione)
• Lingua (per la miscelazione, gusto, deglutizione e
fonazione)
• Ghiandole salivari (saliva: favorisce la digestione dei glucidi e lo scorrimento del bolo alimentare
ed il gusto)-> prima scissione carboidrati grazie alla produzione di enzimi
• -
Pancreas (secrezioni ricche di HCO che neutralizza i 3 succhi gastrici, enzimi digestivi per lipidi,
glucidi, protidi ed acidi nucleici)
• Fegato (trasforma i prodotti assorbiti, immagazzina glucosio sottoforma di glicogeno, produce la
bile immagazzinata nella cistifellea necessaria per l’assorbimento (emulsione) dei grassi, sintetizza l’urea per
l’escrezione dei residui azotati, svolge un’azione di detossificazione ad es. da farmaci e alcool, produce
proteine es. albumina e fibrinogeno necessarie per una corretta pressione oncotica e la coagulazione .
-> grande immagazzinamento glicosio sottoforma di glicogeno,produce bile che si immagazzina nella
cistifelea,necessaria per l’emulsione dei grassi + azione di detossificazione di farmaci e alcol.

L’origine del canale alimentare va dalla bocca fino a terminare nel retto.
Per calcoli biliari tolgono la cistifelea,poichè non è indispensabile visto che fa solo da deposito

Il tubo digerente è una invaginazione dello spazio esterno, il contenuto nel lume intestinale si trova quindi
all’esterno dell’organismo, il rivestimento epiteliale e le formazioni linfoidi (Barriera/dogana) filtrano e
proteggono l’organismo dalle aggressioni esterne sia di tipo chimico (tossiche), fisico (strofinamento
meccanico) che biologico (patogeni).
Diarrea e vomito sono meccanismi di difesa che allontano sostanze tossiche o patogeni dall’organismo,
evitandone l’assorbimento.
Le sostanze (idrofile) assorbite passano attraverso il fegato che le filtra prima che queste siano utilizzate
dall’organismo .
L’apparato digerente presenta diversi organi deputati a diverse funzioni
• Prensione dei cibi (lingua e labbra)
• Masticazione delle sostanze alimentari (arcate dentarie, mandibola, denti, muscoli per la
masticazione)
• Sensazione del Gusto (papille gustative della lingua) partecipazione alla Fonazione (labbra, lingua e
mandibola)
• Scorrimento dei cibi (saliva delle gh. salivari, secrez. Mucose, movimenti peristaltici fanno
progredire gli alimenti)
• Digestione e rimescolamento (enzimi prodotti dalle ghiandole esocrine, secrezioni sierose, HCl aiuta
la digestione denaturando le proteine, le contrazioni muscolari rimescolano)
• - (ioni carbonato)
Protezione delle mucose del tratto gastro-intestinale (secrezioni mucose, HCO dei
succhi pancreatici tampona l’HCl)
• Assorbimento (epitelio monostr. parete intestinale, enterociti (epielio cilindrico))
• Eliminazione materiali non digeriti (Intestino Retto e Ano)
• difesa immunitaria (-> inizia dalle porzioni superficiali ricche di formazioni linfoidi periferiche
ricche di linfociti, associate al tratto digerente, es. Tonsilla palatina (tonsille), placche del Peyer,
MALT, mucose-associated lymphoid tissue)

Struttura schematica tubo digerente


Organo cavo,lume dove si trova materiale ‘cibo’
Tonaca mucosa- epitelio con membrana basale sopra una tonaca
propria+muscolaris mucosae con ghiandole e noduli di tessuto
linfoide diffuso (MALT, mucose- associated lymphoid tissue o
tessuto linfoide associato alla mucosa)
Tonaca sottomucosa- connettivale a funzione trofica con
ghiandole
Tonaca muscolare- strato circolare interno e longitudinale esterno
(peristalsi)
Tonaca sierosa- epitelio pavimentoso monostrat. + lamina
connettivale con vasi e nervi (o Tonaca Avventizia)- connettivale
che fissa in modo stabile l’organo (visceri) alla parete
addominale.

Nel canale alimentare necessitiamo di aumentare superficie di assorbimento sopratutto negli organi
specializzati nell’assorbimento,si avranno :
• Pliche (estroflessioni della sottomucosa)
• Villi (della mucosa) nel quale si trovno i vasi chiliferi,ciò che tappezza i villi sono cellule
caliciformi mucipare (unicell). Un villo è dotato di capillari-> microvilli sono quelli delle cellule (da
non confondere)
• microvilli od orletto a spazzola (sulla superficie cellulare)

PERITONEO
• 2 foglietti: parietale poggia sulle pareti addominali, viscerale avvolge gli organi
• quando un foglietto ricopre una sola faccia (anteriore) di un organo - retroperitoneale
• il foglietto (viscerale) può avvolgere parzialmente (es. fegato – area
nuda, è il tratto apicale vicino al diaframma) oppure completamente l’organo intraperitoneale
IL PERITONEO
sezione sagittale dell’addome
• TONACA SIEROSA
• 2 foglietti formati da uno strato di cellule epiteliali (pavimentoso monostratificato) poggiante su una
membrana basale
• AVVOLGE GLI ORGANI ADDOMINALI consentendone il reciproco scivolamento
• ANCORA GLI ORGANI ALLA PARETE ADDOMINALE POSTERIORE senza fissarli
Alimentazione
• Serve a rimpiazzare le sostanze sia energetiche che plastiche perse durante l’attività biologica.
• Sostanze energetiche: carboidrati e grassi che vengono bruciati per produrre energia (ATP)
• Sostanze Plastiche: proteine (lipidi e carboidrati) sostanze che andranno a far parte della struttura
della cellula queste vengono perse con le feci o la desquamazione della cute (importanti sono gli
aminoacidi e gli acidi grassi essenziali che non sono sintetizzabili dalle cellule dell’organismo)
• Acidi Nucleici: DNA, RNA (nucleo ribosomi)
• Vitamine, minerali e fibre alimentari
Componenti delle sostanze alimentari (Alimentazione)
• Fibre alimentari (es. cellulosa) non digerite influenzano il passaggio e l’assorbimento di altre
sostanze nell’intestino
• Proteine: strutturali-plastiche (anche energetiche attraverso la deaminazione di alcuni aminoacidi,
neoglucogenesi, es. deperimento da digiuno)
• Acidi Nucleici: strutturali (DNA, RNA nucleo ribosomi)
• Carboidrati: energetici (plastica, glicoproteine)
• Lipidi: energetici e plastici (membrane cellulari)
• Vitamine: coenzimi di sistemi enzimatici degradati con l’uso
• Sali minerali ed oligoelementi: pressione osmotica, potenziale di membrana, attività enzimatiche,
vengono persi con l’urina, feci, sudore, desquamazione della cute

Equilibrio tra ciò che l’organismo cede (sudore, desquamazione, feci, urina, energia) e quello che
assorbe dall’ambiente (alimenti) sia quantitativo che qualitativo (distinguendo le componenti
energetiche da quelle strutturali dell’organismo).

Il fabbisogno energetico dipende dalle prestazioni fisiche individuali.Un ‘alimentazione equilibrata


fornisce all’organismo in termini quantitativi tutte le sostanze necessarie,tale equilibrio è compromess
non solo dalla carenza ma anche dall’eccesso di una componente nutrizionale.

LA CAVITà ORALE
Denti,lingua,bocca
Col processo di salivazione e masticazione si crea il bolo alimentare e inzia il suo percorso nella cavità orale
per arrivare dalla faringe fino l’esofago,la digestione dei carbo grazie all’amilasi avviene in bocca.Le papille
e calici gustativi della lingua captano i gusti
Le labbra hanno epitelio esterno e mucosa interna con arcata dentaria superiore e inferiore
Arco palatino o Istmo delle fauci: zone in cui si originano le
tonsille. (Tonsille palatine sono ai lati)
Il palato si divide in palato duro e verso la faringe palato molle.
Il vestibolo della bocca è la zona sottostante le gengive ,vicino
al frenulo

Lingua
Varie percezioni di gusto in base alle papille gustative
Nella lingua si nota l’irrorazione sanguigna di arterie e
vene,molto in superficie,la posizione dei vasi fa si che
alcuni farmaci si possano prendere sotto la
lingua,senza bisogno di prendere l’acqua.
Ghiandole salivari maggiori hanno diversi prodotti:
mista,mucosa o sierosa.
Orifizio del condotto parotideo,condotto lungo che
attraversa il muscolo della guancia (BucCinatore).

MUSCOLIPER LA PRENSIONE E
MASTICAZIONE DEI CIBI
•ORBICOLARE (labbra)
•BUCCINATORE (guance)
•MASSETERE (lateralmente)
•TEMPORALE (superiormente)
•PTERIGOIDEI (internamente)

MOVIMENTI DELLA MANDIBOLA


MUSCOLI PTERIGOIDEI originano dai processi pterigoidei dell’osso sfenoide del cranio
PTERIGOIDEI ESTERNI (APRONO) vanno alla mandibola superiormente all’altezza della articolazione
temporo- mandibolare
PTERIGOIDEI INTERNI (CHIUDONO) vanno alla mandibola inferiormente e medialmente sull’angolo
della mandibola
Entrambi partono dallo sfenoide del cranio.
• Consentono anche movimenti laterali della mandibola
*SLIDE FOTO

Sezione trasversa e frontale della cavità boccale


Trasversale: M.Orbicolare, buccinatore, massetere, M.Palato-glosso, M.Palato faringeo, tonsilla
palatina (tonsilla)
Frontale :M.verticale, trasverso e longit sup della lingua, M.Buccinatore,Gh. sottolinguale e
sottomandibolare (ghiandole salivari).
Saggittale :palato duro (costituito all’interno da tessuto spugnoso,costituito da segmenti osse e
troviamo i processi palatini della mascella), molle, ugola Tonsilla palatina, lingua, epiglottide,
(impo per deglutizione) Faringe: rino( superiore dove c’è tonsilla faringia impo nell’apparato
respiratorio) oro, ipofaringe ,Musc. costrittore superiore, medio e inferiore della faringe
+ ghiandole minori o intramurali presenti lungo la mucosa del palato,delle guance,lingua,labbra e
fino l’istmo delle fauci,faringe e esofago,vanno a secernare muco puro.

LABBRA
Zona di compertura data dall’epitelio (pelle) cheratinizzato,sotto c’è il derma,mentre dentro vi è un
epitelio pavimentoso/squamoso tipico delle mucose.

FARINGE
Ghiandole mucose che hanno anche esse epi. Pavimentoso,vi è un punto di connessione col palato
molle.Epitelio cilindrico pseudostr. e ciliato (rinofar. tratto resp.) Muscolatura Gh. mucose Lamina propria
Epitelio pav. str.

DENTI
Costituita da arcata superiore e inferiore. Durante l’accrescimento si va dai 10 denti decidui (latt del
bimbo) fino 32 compresi terzi molari (giudizio) che crescono dai 17 ai 25 anni.
In una radiografia si nota come spuntati i denti da latte,sono gia presenti le bozze dei denti che
dovranno crescere dopo,quelli definitivi,in più vi è uno psazio per i denti del giudizio,a volte però
non crescono del tutto,si è visto che nel tempo questi tendono a non presentarsi più o a volte la loro
crescita non avviene poichè la bozza di origine non si sono sviluppate in tempo.La radiografia è
anche detta ortopantomogafia. (Dente-> dentina-> tess. osseo acellulare,parte che accomuna parte di
dente che esce dalla gengiva,ovvero la corona (dove c’è smalto) ,il colletto,dove il dente inizia a
addentrarsi nell’alveolo osseo e la parte di radice dove c’è il cemento. L’interno ,la polpa contiene
nervi e vasi sanguigni. Hanno forma diversa in base alla funzione : scalpello (incisivi),a cuspidi
(canini e premolari e molari: con superficie maggiore per masticare,schiacciare) . Le radici possono
essere da 1 a 3

LINGUA
Componente muscolare : funzione di fonazione e di mescolamento degli alimenti
Papille gustativi : per la percezione dei gusti (alcune papille si trovano anche nella mucosa delle
guance fino verso la faringe). Esse possono essere : circumvallate,fogliate,filiformi (le uniche senza
calici gustativi perchè queste hanno un ‘ciuffetto’ che indica una corneificazione ,che è blanda
nell’uomo,ma in animali carnivori sono ben presenti,per portare via il tessuto connettivo di un
pezzo di cibo-> sono le più diffuse.) e fungiformi. Tra esse troviamo i calici gustativi che sono gli
organi gustativi,presenti all’interno del vallo linguale che circonda la parte sferica centrale nella
lingua.

L’EPIGLOTTIDE
Si trova alla radice della lingua ed è una sottile lamina di cartilagine, rivestito da pliche mucose e
che si muove quando il bolo deve arrivare da cavità boccale fino all’esofago.

Muscolatura intrinseca: Muscoli che compongono la lingua


Composto da :
•M. longitudinale superiore •M. long. Inferiore•M. trasverso•M. verticale
Si inseriscono sullo scheletro fibroso connettivale della lingua che va a costituire anche i setti linguali posti
tra i muscoli . Anche il Raf mediano,(il solco mediano linguale),deriva dalla presenza dei muscoli intrinsici.
Muscoli estrinseci: dalla lingua alle ossa vicine (muovono la lingua,vanno dalla lungua alle ossa vicine)
• M.Genio-glosso (prende il nome da apofisi geni della mandibola alla lingua ,dal greco glosso) Avanti-
basso
• M.Io-glosso (da osso ioide a lingua) dietro-basso
• M.Stilo-glosso (da apofisi stiloide del temporale alla lingua) dietro alto
Pavimento cavità buccale:
• M.Milo-ioideo (dalla linea milo- ioidea della mandibola all’osso ioide)
• M.Genio-ioideo (da apofisi geni della mandibola all’osso ioide)
L’osso ioide,è un osso che si trovo intorno alla 4 vertebra cervicale,a differenza delle altre ossa che si
articolano con altre ossa,questo è una piccola lamina che non si dirama e viene sosotenuto da un insieme di
muscoli e creano il pavimento della cavità boccale.

LE GHIANDOLE SALIVARI
Le ghiandole producono 1-1,5 litri di secreto al giorno.
Trovaimo enzimi per la deglutizione, digestione (alfa- amilasi) e difesa (IgA che rappresentano anticorpi
prodotti da plasmacellule che si trovano nel sangue ma sopratutto nelle mucose con funzione di difesa e
lisozima) .IL gusto – le sostanze arrivano disciolte alle papille gustative
Le Ghiandole sono tubulo-acinose composte divise in lobuli .In base al secreto si suddividono in:
- sierose (parotide, ricco di enzimi)
- miste muco e siero (Sottolinguale e sottomandibolare)
- gli adenomeri a forma di acini o semilune sierose (del Giannuzzi) nelle ghiandole miste
Esistono di più tipi:
- Parotide (sierosa: vi è scambio tra bicarbonati e sodio che porta ad addensare la saliva,uno è stressato si
riduce la saliva), medialmente alla articolazione temporo- mandibolare. Il dotto sbocca nel vestibolo (II
molare superiore) —> se si infiamma da gli orecchioni,visto che si trova in quella zona.
- Sottomandibolare, medialmente all’angolo della mandibola. Il dotto nel pavimento cavità orale
(caruncola sottolinguale)
- Sottolinguale sul pavimento della cavità orale dietro la mandibola, presenta vari dotti escretori che
sfociano sotto la lingua
*gh.sierose essendo costituite da enzimi danno maggior colore che si nota nei vetrini (in confronto alle
miste).

ESOFAGO
È compreso tra la 4 vertreba cervicale e la 10 vertebra toracica.Esso segue la faringe e si apre nello stomaco
attraverso il cardias . Il lume dell’esofago non è sempre aperto,ma deve farlo quando deve far passare il bolo
alimentare.
Internamente presenta pieghe mucose longitudinali che chiudono il lume. Struttura a tonache sovrapposte
(organo cavo ):
• Tonaca mucosa ( epitelio pavimentoso stratificato non corneificato, lamina propria e Muscolaris
mucosae)
• Tonaca sottomucosa (connettivo lasso): si solleva in pieghe longitudinali e ospita le ghiandole
esofagee a secrezione mucosa.
•  Tonaca muscolare: strato circolare ( interno ), strato longitudinale ( esterno ).
• Tonaca avventizia ( connettivo ricco di fibre elastiche ) e in parte Tonaca Sierosa.
Il lume a riposo è molto piccolo,lungo e può spostarsi poichè dipende dagli altri organi vicino a cui è
posizionato: nella prima zona si trova l’anello completo di cartilagine cricoidea della laringe,segue l’arco
artico,il bronc sinistro e lo iato esofageo del diaframma. Il diaframma è una lamina muscolare a cupola che
separa cavità toracica da addominale,dove al cnetro ha un centro frenico,di tessuto tendineo,visto che
l’esofago deve passare la cavità addominale passa dal diaframma. Termina col cardias e arriva allo stomaco.
La trachea a differenza dell’esofago è sempre aperta e infatti il lume è maggiore

DEGLUTIZIONE
Cibo triturato e mescolato con saliva crea il bolo.l’Epitelio stratificato che può essere in certi punti
cheratinizzato (non dovrebbe)che dipende dalle sollecitazione a cui è sottoposto, per esempio quando si
bevono bevande molto calde (cosa da evitare),oppure quando si mangia qualcosa non ben masticato se
danneggia l’epitelio esso viene cheratinizzato. (A volte è simbolo di patologie,ma non sempre).
Il palato molle svolge un ruolo impo,il bolo si solleva per sollecitazione della lingua,così facendo chiude la
comunicazione con la rinofaringe superiore (cosa che non succede quando per es beviamo,uno ci fa ridere e
esce dal naso). L’epiglottide chiude invece l’ingresso nella laringe,per portare il bolo solo verso l’esofago.
La contrazione coordinata dei m. costrittori della faringe produce l’elevazione della faringe e della laringe
con la conseguente progressione del bolo alimentare.

STOMACO
•  Sacca dilatata asimmetricamente che occupa l’ipocondrio di sx (porzione superiore sinistra della
cavità addominale) e in parte l’epigastrio (porzione superiore mediale) .
•  Capacità media di circa 1200 cc, appiattito a digiuno.
• Formato da 3 porzioni: fondo, corpo, parte pilorica ( con lo sfintere pilorico ).
• Organo intraperitoneale: - legamento epato-gastrico (piccola curvatura, piccolo omento)
- legamento gastro-colico (grande curvatura, grande omento)
• Invia sangue refluo alle vene che fanno capo al sistema della vena porta.
Superficie interna: di color roseo-grigiastra diventa rossa durante la digestione per l’afflusso
maggiore di sangue. Presenta pieghe longitudinali che scompaiono con il
riempimento e la distensione.
A completa distensione sono identificabili, grazie alla presenza di solchi, le areole gastriche che
presentano infossature dette fossette gastriche
(ghiandole)
È costituito da tessuto connettivo dove si trovano vasi arteriosi e venosi,e come nel sistema linfaticoda
cisterna di piquet ci sia una zona ricca di linfonodi. L’esofago si collega allo stomaco che attraverso il piloro
che sfocia nel duodeno che si unisce all’intestino crasso fino a terminare nel retto.

La muscolatura liscia riveste parete degli


organi cavi,gli strati si sovrappongono in
strati diversi: longitudinali,circolari e
obliquo. Per far muovere bene il bolo si
notano quetsi tre strati.

Nella radiografia ,(oggi si usa la visita


gastroscopia). Qui il chimo si sposta
nello stoamco fino al piloro che col suo
sfintere (più sottile,poichè il passaggio
del chimo acido che si forma nello
stomaco passa per 3 mm per volta nel
duodeno) lo immette nel duodeno.
Struttura dello stomaco :
- Costituito da tonache: mucosa,sottomucosa,muscolare,sierosa
T.mucosa: epitelio batiprismatico (cilindrico) semplice con cellule che producono muco (a funzione
protettiva dal succo gastrico acido); sotto c’è la tonaca propria, piuttosto spessa per la presenza di ghiandole
gastriche (GG) e scarso connettivo, che sboccano in depressioni della tonaca chiamate fossette gastriche
(FG). La muscularis mucosae (MM) è formata da fascetti muscolatura liscia mobilizza la mucosa e facilita
l’espulsione del secreto ghiandolare).
T. sottomucosa: formata da connettivo lasso che interconnette la mucosa con la Muscolare e ospita le
strutture nervose del Plesso di Meissner e vasi
T. muscolare: consta di tre strati di tessuto muscolare liscio (dall’esterno all’interno: longitudinale, circolare,
obliquo) in varie direzioni. Accoglie il plesso nervoso di Auerbach
T. sierosa: data dal peritoneo viscerale che avvolge lo stomaco,poichè stomaco è organo peritoneale.

- Presenta l’epitelio atiprismatico (o cilindrico) semplice con cellule secernenti muco neutro che crea un
film protettivo verso l’acidità acida. L’epitelio poggia su una lamina propria di connettivo lasso che ospita
le ghiandole intramurali dello stomaco. Il connettivo lasso contiene anche il plesso nervoso sottomucoso
di Meissner che insieme al plesso mucoso di Auerbach crea il sistema nervoso enterico (adetti all’avvio
della peristalsi). Infatti quando si è nervosi capita di avere dolori addominali. È costituito da uno strato
longitudinale esterno ,uno strato circolare ispessito a livello dello sfintere pilorico e da uno strato obliquo
interno a livello del fondo e del corpo. Troviamo infine il peritoneo costituito da foglietti di tipo viscerale.
Lo stoamco infine è costituto da piche gastriche.
Nella paret gastriche si nota la mucosa gastrica con fossette ghiandole gastriche ,insieme ad un follicolo
linfatico (quello blu scuro in slide) che appartiene al MALTO,essendo il canale alimentare è un
invaginazione dell’ambiente esterno,questi elemnti ci aiutano a difenderci da organismi che potrebbero
arrivare dall’esterno. Le fossette gatsriche sono invaginazioni che scompaiono sotto la superficie in modo
irregolare,nell’intestino crasso sono più visibili,mentre nella mucosa gastrica sono più superificiali.

Grazie alla presenza dei tre strati muscolari (di diversi tipi) permettono id rimescolare il cibo con i succhi
gastrici e rendere ottimale la prima fase della digestione.

Le ghiandole intramurali dello stomaco


• Ghiandole cardiali ( 1 sfintere : cardia ): g. tubolo-acinose composte a secrezione mucosa neutra.
•  Ghiandole gastriche propriamente dette ( corpo, fondo ): g. tubolari semplici.
•  Ghiandole piloriche ( 2 sfintere : regione pilorica ): esso immette il chimo acido nel deudeno -> g.
tubolari ramificate a secrezione mucosa neutra

Ghiandole gastriche
- cellule del colletto (secrezione mucosa neutra)
- cellule di rivestimento o parietali : HCl, fattore intrinseco x Vit. B12
- cellule principali o adelomorfe : pepsinogeno, rennina (caseina)
- cellule argentaffini o enterocromaffini (significato endocrino)
L’EPITELIO GASTRICO si riproduce velocemente e si rinnova completamente ogni 3 giorni. Questa
caratteristica rende queste cellule particolarmente sensibili ai CHEMIOTERAPICI

Ghaindole cardiali e piloriche aiutano nello scorrimento del cibo e nel suo mescolamento e sono neutre
poichè l’ambiente dello stomaco che è acido. Ciò che da acidità allo stomaco sono le ghaindole gastriche
propriamente dette . Le cellule dello stomaco hanno un ‘turn over’ un rinnovo ogni tre giorni,che vengono
eliminati con le feci,in quasi in tutte le terapie infatti si danno termoprotettori,poichè le cellule dello tomaco
sono particolarmente sensibili ai farmaci.

Le ghiandole propriamente dette si trovano all’interno della fossetta gastricache a loro volta originano
dall’alveola gastrica,dove le cellule dei folletti producono muco, le cellule parietali di rivestimento
producono l’acido cloridrico e fattore intrinseco gastrico impo per assormibemnto vit B12 e quelle principali
che producono (blu,azzzurre) pepsinogeno,che ini seguito all’interazione con acido cloridrico diventa
pepsina e rennina enzima indispensabile nella digestione della caseina. Nel fondo e nel corpo vi sono
ghiandole tubolari costituite da : cellule principali.parietali,cell. del colletto ,cell di rigenerazione (per il
rinnovamento cellulare ogni 3 dì) e cell. argentaffini che producono somatostatina,serotonina,istamina e
gastrina.

Le ghaindole si attivano e funzione di successive fasi :


1) Cefalica : stimoli dovuto per es ad un odore,la visione di un cibo che ci piace che attraverso nervo vago
stimola la secrezione di HCl nel fondo e di gastrina nella parte del piloro,dopo aver assunto del cibo
passo alla fase gastrica
2) Gastrica : il cibo arriva allo stomaco che dilata le piche,lo stimolo produce altro HCl e gastina,
3) Intestinale : parte del chimo acido passa dal piloro al deudeno,questo passaggio produce i vari enzini
(serotonina etc..) che stimolano le ghiandole del fondo e interrompono la produzione di HCl,mentre la
secretina va a interrompere la produzione di enzimi.
Il vomito e diarrea, sono meccanismi che vanno ad eliminare materiale dannoso per l’organismo. Il vomito
stimola il centro del vomito seguendo varie vie: infiammazioni ,vertiggini,compressione celebrale (come se
si batte la testa) forte dolore,stimolo ottico (cose digustose),situazioni olfattive,gravidanza ( perchè c’è
distorsione e limite di espansione dello stomaco nelle ultime fasi)-> portano al limite minimo la nausea.

INTESTINO
Suddiviso in :
Tenue : a sua volta costituito da : deudeno e intestino tenue mesenteriale (digiuno+ileo).
Il deudeno ha una forma di ‘c’ ,posto nell’epigastrio,è in parte (solo in parte) retroperitoneale e segue la
valvola pilorica. Qui si aprono i dotti escretori del fegato (il coledoco,che porta la bile (percorre tutto il
pancreas) che avevamo fin’ora nella cistifellea) e del pancreas (dotto pancreatico maggiore e minore
rispettivamente nelle papille maggiori e minori). Il tenue menteriale è ripiegato in una seri edi anse (creano
matassa intestinale) ed è completamente avvolto dal peritoneo (mesentere).il dotto coledoco raggiunge lo
sinfetere di Oddi (quello muscolare in slide),attraverso papilla è impo per regolazione bile che entra nel
deudeno dopo pasti abbondanti di grassi .Essendo muscolo liscio,,non è volontario,viene regolato durante la
digestione .Arriva ad essere 7 metri
Crasso : a sua volta diviso in : cieco (appendice vermiforme),colon e retto.

Il mesentere,è una lamina. Nel 2017


presentano il mesentere come vero e proprio
organo perchè analizzandolo esso oltre ad
essere una lamina di connessione tra
visceri,esso ècompos to da linfonodi
linfatici,quindi può essere considerato organo.

La C deudenale ha :
- Parte superiore
- Parte discendente
- Parte Orizzonatale
- Parte ascendente che continuanel digiuno

Nell’organo retroperitoneale si nota la


presenza del grande omento è costituito da
una larga piega del peritoneo a partenza dalla
grande curvatura dello stomaco, contenente
tessuto adiposo tra una doppia lamina
peritoneale, mobile e ben vascolarizzato, posto a ventaglio davanti agli organi addominal

Duodeno e Dotti pancreatici e epatici


Dotto pancreatico maggiore insime al dotto della cistifellea sfocia nella papilla di vater (doudenale
maggiore) che da la possibilita al coledoco che al dotto pancreatico maggiore di entrare nel deudeno
La cistifellea raccoglie bile,prodotta dal fegato.
Il dotto pancreatico accessorio è verso la papilla minore.
STRUTTURA INTESTINO TENUE

• Tonaca mucosa: presenta un epitelio batiprismatico semplice ricco di cellule mucipare. L’epitelio è
formato da enterociti con superficie luminale provvista di orletto a
spazzola microvillare ( microvilli ). La lamina propria ospita le ghiandole intestinali di Galeazzi
( tubolari semplici con cellule del Paneth) che producono enzimi proteolitici e batteriostatici
( lisozima ), ma amche molecole dette difensine (impo per difesa) ormoni (elementi endocrini) e
noduli linfatici.
• Tonaca sottomucosa: formata da connettivo lasso; ospita il plesso sottomucoso di Meissner.
Accoglie le ghiandole duodenali di Brunner ,tipiche del deudeno,( tubolari composte a secrezione
mucosa neutrao alcalina,per tamponare acidità del chimo dello stomaco).
• Tonaca muscolare: strato circolare ( interno), strato longitudinale ( esterno ). Responsabile dei
movimenti peristaltici. -> permettono movimento del chimo
• Tonaca sierosa: formata da peritoneo. -> essendo seriosa e vasta può dividersi in parti specifiche :
mesentere,piccolo e grande omento e mesocolon trasverso
La tonaca sottomucosa si solleva in pieghe ( pieghe semicircolari ) a direzione perpendicolare rispetto
all’asse longitudinale dell’organo; anche la tonaca mucosa presenta estroflessioni digitiformi, i villi
intestinali, che insieme alle pieghe semicircolari ed ai microvilli degli enterociti aumentano notevolmente la
superficie di assorbimento. -> lo aumenta di almeno 100 volte. La plica è disseminata di villi,ogni parte della
superficie della mucosa ha villi e ognuno è costituito da enterociti,a volte cell mucipare,e ogni enterociti
hanno i loro propri villi che espandono a loro volta. L’intestino tenue è specializzato all’assorbimento,anche
se alcune sostanze come l’acool possono essere assorbite anche nello stomaco,poichè la mucosa si
vascolarizza e attraverso un assorbimento dai capillari presenti nello stomaco.
Anche gli enterociti replicano molto velocemente e perciò sono sensibili ai chemoterapici .
-Le ghiandole della mucosa intestinale ,sono gh. tubulari semplici (di Galeazzi) che secernono enzimi
proteolitici e batteriostatici, come lisozima. Sono dette anche Cripte intestinali.

CANALE ALIMENTARE

Strutturadell’intestino tenue Tonaca sottomucosa nel duodeno


Tonaca mucosa -Ghiandole di Brunner tubulari composte a
-Epitelio cilindrico semplice -enterociti secrezione mucosa
-cellule caliciformi mucipare Tonaca muscolare
-cellule argentaffini -strato interno circolare
-Lamina propria -strato esterno longitudinale
-ghiandole intestinali -asse del villo intestinale Tonaca sierosa
-noduli linfatici -peritoneo viscerale
- Muscolaris mucosae
Tonaca MUCOSA
- Epitelio batiprismatico semplice
costituto da enterociti, cellule
caliciformi (producono muco) e cellule
enterocromaffini.
- La lamina basale contiene le ghiandole
del Galeazzi (o cripte) producono
parte del succo enterico (muco+enzimi),
si aprono alla base dei villi e sono
formate da:
- cellule di rigenerazione,
- cellule caliciformi mucipare (metà
superiore)
Tonaca mucosa
Ghiandole del Galeazzi
- cellule di Paneth che producono
enzimi proteolitici, come lisozima
(antibatterico).
La muscularis mucosae è ben sviluppata
ed invia elementi all’asse dei villi per
movimento,
contatto con il
cibo.
Tonaca SOTTOMUCOSA
Nel duodeno contiene le ghiandole di Brunner: gh. tubulo acinose composte che
producono muco con funzione di neutralizzare l’acidità del chimo proveniente
dallo stomaco.
Le pliche, i villi ed i microvilli sono strutture che aumentano notevolmente la
superfiicie di contatto tra le sostanze alimentari e le pareti dell’intestino,
consentendo un assorbimento ottimale delle sostanze nutritizie .In ogni villo si
presenta un vaso arterioso,uno venoso e tra i due una rete capillare un vaso
chilifero (linfatico) che trasporta linfa che arriverà alla cisterna di piquet che è
ricca di grassi dovuta alla vicinanza all’intestino.

L’intestino si divide in : Deudeno,digiuno e ileo -> tra questi due ultimi non c’è
demarcazione precisa,ma ci sono delle differenze che caratterizzano le due parti.
L’ileo è più piccolo e più chiaro e ha più noduli linfatici, mentre nel deudeno si
notano le cellule di Brunner.

TENUE MESENTERICO
Lungo sette metri,ma digiuno un poco più lungo dell’ileo.
Nella sottomucosa non sono presenti ghaindole nella sottomucosa,ma è ricco di
follicoli linfatici nella lamina propria della mucosa.
Notiamo la presenza dei vasi,e il mesentere (lamina) per l’ancoraggio dei visceri addominali alla parete
addominale posteriore (a livello lombare) e consente mobilità ai visceri,che permette uno step importante per
la digestione.

Base INTESTINO CRASSO


Villo intestinale
-ghiandole intestinali (di Galeazzi) con attività Asse
replicativa delle cellule estroflessione della lamina propria -vaso chilifero
-Cellule di Paneth con granuli di lisozima con -capillari sanguigni
attività antibatterica -fibrocellule muscolari lisce dalla muscolaris
mucosae
• Segue l’ileo, iniziando con la valvola ileo-ciecale, e termina aprendosi all’esterno con l’orifizio
anale. Qui si completano i processi di assorbimento (prevalenza di acqua) con la formazione delle
feci.
•  Esternamente presenta sporgenze rotondeggianti, le gibbosità, separate da solchi trasversali; queste
strutture formano nella superficie interna le tasche o austra (concavità) e le pieghe longitudinali.
•  Diviso in cieco, colon, e retto.
Tenie: formazione non continua,ma 3 formazioni nastriformi muscolari esterne a decorso
longitudinale (quello che rimane dello strato longitudinale esterno della tonaca muscolare).
• È più piccolo del tenue: 3 metri.
- splenica : milza
- sigmoideo: perchè a sigma,sinuoso

Nell’immagine notiamo che l’ileo sfoca attraverso la valvola ileocecale nel cieco,questa non ha l’aspetto di
uno sfintere ,ma ha la sua funzionalità,per non far ritornare le feci all’ileo.La sua apertura perfette passaggio
poco a poco. L’appendice vermiformeè il punto d’origine delle tenie muscolari e fa da appendice con piccola
cavità all’interno,si definisce anche tonsilla addominale,poichè si è mostrato che c’è molto tessuto
linfoidi,altri dicono essere punto (avendo cavità) dove si replicano i batteri della flora intestinale. La flora è
bene si prospera ,ma è da tenere sottocontrollo poichè devono essere un numero preciso.

Le appendici epiploiche,tendono ad aumentare con l’età ,sono frammenti ,porzioni


di peritoneo,ricche di lipidi,la loro funzione non è chiara,ma a volte si possono
infiammare e danno origine a specifiche patologie.
Tutto il canale digestivo è ricco di tessuto linfoide che difende l’organismo
dall’ingresso di agenti patogeni esterni (barriera immunitaria). Sotto la valvola
ileocecale ,si trovano molti follicoli linfoidi.

COLON
diviso in colon ascendente sul lato dx dell’addome, colon trasverso, colon discendente a livello della fossa
iliaca sx, e colon sigmoideo che, con decorso ondulato (a S), si porta medialmente e termina nel retto.
- Tonaca mucosa: sono assenti i villi ed è rivestita da un epitelio batiprismatico semplice con microvilli
ricco di cellule mucipare,favoriscono uscita feci. La lamina propria ospita numerose g. tubolari semplici
mucipare e noduli linfatici.
- Tonaca sottomucosa: costituita da connettivo lasso che si solleva in pieghe a decorso circolare.
- Tonaca muscolare: strato circolare; strato longitudinale ( tenie ).
- Tonaca sierosa: peritoneo e avventizia nella faccia posteriore del colon ascendente e
discendente
I villi intestinali scompaiono e le pliche sono più larghe (rimangono i microvilli).
Si riduce così anche l’assorbimento dei materiali nutritizi.
A questo livello si assorbono principalmente acqua, sali minerali. Le feci si solidificano.

Tonaca MUCOSA
- epitelio batiprismatico semplice con microvilli
- nella lamina propria sono presenti le ghiandole del Galeazzi
con cellule specializzate nell’assorbimento di H2O
con cellule caliciformi (mucipare) per lubrificare il passaggio delle feci - la muscularis mucosae è ben
sviluppata
Tonaca SOTTOMUCOSA
- assenza di ghiandole del Brunner a secrezione mucosa
- Connettivo moderatamente denso (con nervi, vasi)

Tonaca MUSCOLARE
Uno strato circolare interno, mentre lo strato longitudinale esterno non forma una lamina continua, ma 3
bande longitudinali (nastriformi) dette tenie .
I microvilli ,sono estroflessioni citoplasmatiche dell’epitelio della mucosa,sono presenti sia nel tenue che nel
crasso

MOVIMENTI PERISTALTICI
Si originano da contrazione muscolare seguito da rilasciamento longitudinale,per poi aver un rilasciamento
circolare e infine una contrazione circolare. Riguardano tutto il canale alimentare.
Per evitare la perdita d’acqua avviene un riassorbimento di quest’ultima per svolgere le variefunzioni degli
organi:
- intestino crassi-> per non dare troppa solidificare le feci
- Cistifellea-> per la concentrazione della bile
- Midollo renale-> per la concentrazione di urina

RETTO
segue il colon sigmoideo (III vertebra sacrale), sito nel piano mediano, si apre all’esterno con l’orifizio anale.
Formato da 2 porzioni: porzione pelvica (ampolla rettale); porzione perineale(canale anale).
- Ampolla rettale: zona di deposito delle feci, 3 pieghe trasversali (sup., media e inf.), superiormente avvolta
quasi interamente da peritoneo (relativamente mobile).
- Canale anale: colonne rettali di Morgagni (sporgenze longitudinali) alla cui base si possono osservare delle
pliche orizzontali a nido di rondine (valvole semilunari); muscolo sfintere interno (muscolo liscio
involontario) ed esterno (striato volontario)

Tonaca mucosa: stesse caratteristiche del colon fino a circa 1 cm dall’orifizio anale dove l’epitelio diviene
pavimentoso stratificato corneificato per proseguire poi nella cute dell’orifizio anale dove sono presenti peli,
ghiandole sebacee e sudoripare.
Tonaca sottomucosa: connettivo lasso
Tonaca muscolare: 2 strati con ispessimento dello strato circolare a livello anale (sfinteri anali) e delle pieghe
trasversali (ampolla rettale).
Tonaca sierosa superiormente ed avventizia inferiormente

Grazie alla capacità di assorbimento di questo tratto intestinale si possono somministrare alcuni farmaci
(supposte per via rettale)
L’ampolla è la zona di deposito delle feci. La struttura del retto è fatta per assorbiemnto dell’acqua per
favorire la fuoriuscita delle feci facilemente.
Alternate alle colonne rettali, che sono sporgenze longitudinali della mucosa, troviamo le Valvole semilunari,
pliche orizzontali a nido di rondine al fondo di esse si trovano gli sbocchi di ghiandole, la cui secrezione ha
funzione lubrificante .
Il sistema della vena porta che collega il canale gastrointerico al fegato e collega anche la circolazione dalla
milza.Trasporta sangue con poco ossigeno al fegato ,ma ricco di sostanze nutritizie ,senza passare dal grande
circolo.

FEGATO
Il fegato ha il compito di produrre la bile (per emulsione,quindi impo alla digestione e assorbimento dei
grassi). —> questa poi si depositerà nella cistifellea.
Non solo il pancreas che produce insulina e glucagone è fondamentale per la regolazione della glicemia ,ma
anche il fegato che svolge ruoli importanti a riguardo: interviene nella glicogenosintesi-> produzione del
glicogeno a partire dal glucosio,quando ce ne è troppo (come nel fegato e muscoli) + glicogenolisi-> quando
glicogeno nel sangue è poco si avvia questa fase e gluconeogenesi-> produzione molecole di glucosio a
partire da grassi e proteine.

- ha azione detossificante -> da farmaci,inattiva farmaci,anche da alcool—> producendo urea


- Sintesi proteica (del fibrinogeno impo per la coagulazione ,o l’albumina per la pressione oncotica
- Funzione filtrante -> grazie alle cellule di Kupffer,queste fagocitano batteri ,eritrociti secenescenti (che
stanno invecchiando)
- È sede di accumolo vitaminico (A,D,E,B12) e del ferro (ferritina)
- Fa anche da serbatoio del sangue,è organo vascolarizzato,da 500 a 1500 ml al minuto+ nel feto ha
funzione emapoietica ( che cessa alla nascita,poichè la funzione passa al midollo)
Struttura:
Situato nella cavità addominale h acolore rosso-bruno e superficie liscia lucente;avvolto da peritoneo.
La presenza di solchi individua 4 lobi:lobodx,lobosx,lobocaudato,loboquadrato.
Circolazione: è intercalato tra il circolo refluo dallo stomaco,intestino e milza e la vena cava inferiore
( sistema portale epatico ). In questo modo si pone da “filtro” per i metaboliti assorbiti a livello intestinale. Al
fegato arriva 3⁄4 sangue venoso (vena porta con sostanze nutritizie)e 1⁄4 sangue arterioso(arteria epatica ricco
di ossigeno); il deflusso avviene attraverso le vene epatiche che si aprono nella vena cava inferiore.
Il metabolismo è insieme di processi di anabolismo quidni si sintesi di sostanze ,mentre i catabolismo è
l’eliminazione di essi.
Il fegato si torva nella cavità addominale ed occupa la porzione sovramesocolica ,l’ipocondrio di dx e
l’epigastrio + si nota vicino al diaframma—> mediastino ,zona compresa tra i due polmoni dove si intravede
anche il fegato. Trovo parenchima e non più tonache poichè mi trovo in un organo pieno e non cavo.
Tutti gli organi con cui lascia a contatto il fegato,lasciano delle imppronte che influenzano la funzione del
fegato.
L’ilo del fegato,zona che ha un avvallamento dove passano vasi arteriosi e venosi ,nervi, dotti escritori.
Infine omento,lamine del peritoneo (tessuto adiposo) che si collega all’inetstino.

Il fegato come abbiamo visto ha due facce: una anteriore liscia dove si nota una area nuda vicino al
diaframma dove non c’è rivestimento del peritoneo. Il legamento rotondo si intravede insieme alla cistifellea.
Nella faccia posteriore noto la cistifellea, il lobo sinistro e destro,la vena cava,la vena porta e la arteria
epatica,il lobo caudato e quadrato,il legamento rotondo. Infina la parte di fegato connessa al diaframma. L’ilo
è circondato da tessuto connettivo,vicino alla cistifellea. Tutta la parte posteriore non è liscia poichè ha tutte
le impronte degli organi vicini : impronta
esofagea,gastrica,surrenale,renale,duodenale e colica.

Il fegato cambia forma in base all’aspetto della persona:


I SISTEMI
VASCOLARI E
CONDOTTI
INTRAEPATICI
Permetta al fegato di ottenere sangue ricco di sostanze digerite nel canale alimentare.
La vena epatica ,raccoglie il sangue
refluo che viene dalla vena porta ,la
quale è in relazione con l’arteria
epatica e il condotto epatico,una forte
realzione che si trova nell’ilo epatico.
Nella distribuzione dei condotti si
nota come siano sempre associati tra
loro,fino a che non si arriva alla
struttura del singolo lobo. Il sangue
refluo,che deve andare alla vena cava
,va dalla periferia al centro . Nella
triade (verde,viola,rossa), nella viola
e rossa il flusso va verso gli epatociti
(costituiscono parenchima del fegato)
,quello verde va uin senso
opposto,trasporta bile che è prodotta
da epatociti e deve essere portata alla
cistifellea. Dentro al fegato si
trovano quidni dei centri lobulari

LOBULO EPATICO
È una sorta di cilindro,nel quale vi sono triadi portalie patociti distibuiti in lamine,nelle quali si presentali i
‘sinusoidi’ vasi che permettono uno scambio tra ciò che è contenuto nel sinusoide e le cellule vicine
(epatociti).
Nei vertici del lobulo troviamo il ramo dell’arteria epatica triade portale ,il ramo della vena porta della triade
portale e i condottini biliari della triade portale.(si ripete per ogni vertice) Le lamine delle cellule epatiche
tengono insieme gli epatociti . Una volta che il sangue misto arriva al sinusoide (quello ricco di sistemi
nutritizi dalla vena porta e quello arterioso),il sangue nella vena centrolobulare deve essere drenato che poi
sfoceranno nella venna cava superiore.
Il lobulo ha diametro di un mm,con altezza di 2mm,la sua forma è di esagono con ai vertici i canalicoli
biliari,la vena interlobulare e l’arteria intralobulare,la vena centrolobulare è dentro. Dai vertici c’è una
diramazione verso l’interno.
I capillari biliari nascono tra lamine degli epatociti (gli
epatociti creano delle lamine che si dispongono in mezzo ai
sinusoidi),essi non hanno una propria parete,ma ce l’hanno
quando diventano dei duttoli biliari detti ‘colangioli’. Poichè
nascono tra epatociti vicini,la bile al’inizio di dispone
all’esterno degli epatociti ,solo dopo due epatociti vicini
creano un area che raccoglie la bile,che solo dopo sarà messa
in vasi più grandi e questti ‘colangioli’ che la trasporteranno
verso il dotto biliare.dalle triadi portali.
Nel sinusoide si trovano le cellule Kupfer(distribuite nel suo
endotelio) ,sono cellule macrofagi fisse nel fegato,di tipo
stellato,sono tante e svolgono funzione di pulizia del sangue
refluo che arriva dal canle digerente,che è comunque un
invaginazione dell’ambiente esterno,quindi potrebbe avere
patogeni esterni.

Il parenchima del fegato è rinchiuso in una capsula fibrosa detta capsula di Glisson e sostenuto da una trama
connettivale.
I capillari biliari convergono verso la periferia del lobulo canalicoli biliari ( spazi portali ) condotti biliari
intraepatici ( ilo del fegato )
Spazio perisinusoidale di Disse: spazio sottoendoteliale dove avvengono gli scambi funzionali tra epatociti e
plasma. Il plasma filtrato potrà poi scambiare materiale con gli epatociti che si trovano nella zona
opposta,attraverso le fenestrature.

Tipi di lobuli :
• Lobulo Classico, vena centrolobulare al centro e spazi portali alla periferia (flusso ematico)
• LobuloPortale,dotti biliari negli spazi portali al centro e 3 vene centrolobulari alla periferia (flusso
biliare) .la bile fluisce verso il dotto biliare ,lo spazio portale è il centro.
• AcinoPortale,struttura a rombo con i vertici formati da 2 vene centrolobulari e 2 spazi portali
(ossigenazione, nutrienti) . Il sangue ossigenato fluisce dall’arteria epatica e i nutrienti alla vena porta.

Il sangue passando dalla periferia del lobulo verso la vena centrolobulare attraverso i sinusoidi cede
progressivamente l’ossigeno ed i nutrienti (3 zone).
Le aree centrali del lubulo classico, periferiche nell’acino, sono meno ossigenate, le prime a soffrire nel caso
in cui una patologia ne riduca l’ossigenazione

Vie biliari extraepatiche: dall’ilo origina un dotto epatico comune che si divide
nel dotto cistico (verso la cistifellea) e nel dotto coledoco. Questo insieme al
dotto pancreatico principale si aprono nella papilla maggiore del duodeno. La
bile (prodotta in continuazione) viene raccolta e concentrata (10X) nella
cistifellea (serbatoio di raccolta della bile).
BILE: liquido giallo-verde composto maggiormente da H2O, sali biliari e
pigmenti biliari (bilirubina).
Azione: agisce da tensioattivo (sali biliari) in quanto facilita l’emulsione dei
grassi in micelle, piccole goccioline di grasso facilmente aggredibili dalle lipasi.
Con la loro elevata superficie favoriscono anche l'assorbimento da parte degli
enterociti.

CISTIFELLA
Cistifellea: lunga 7 cm e grande 3. È un sacco muscolare nella quale si concentra la
bile ,che in seguito all’assorbimento di acqua viene messa nel deudeno. Ha una capacità di 100ml ,essa viene
concentrata 5-10 volte attraverso un processo attivo ,poichè l’acqua riassorbita viene drenata dal plesso
capillare presente nella lamina propria della mucosa .
Struttura:
Tonaca mucosa: della cistifellea è estroflessa in pieghe che possono assumere anche un aspetto ramificato,ha:
- epitelio di rivestimento : cilindro semplice con cell. Provviste di microvilli
- Lamina propria: connettivo lasso ricco di fibre elastiche
Tonaca fibro.muscolare: costituita da fibrocellule muscolari lisce disposte in più piani inframmezzate da
tessuto connettivo fibro elastico
Tonaca sierosa peritoneale all’esterno.

La tonaca mucosa sembra assomigliare ai villi intestinali del intestino tenue ,ma qui manca la muscolaris
mucosae e una sottomucosa.
Quando bisogna mettere la bile nel deudeno,quando per es nel deudeno arrivano lipidi da pasto troppo
grasso,si produce la colecistochinina che va a stimolare la muscolatura liscia della parete della cistifellea e va
a sfingere la bile concentrata. La colecistochinina,incita la concentrazione nella colecisti,e avvia la
secrezione della bile nel deudeno. A volte con problemi digestivi,legata all’assorbimento e digestione dei
grassi si usano sostanze di tipo:
-colagoghe : stimola secrezione bile
-coleretiche : stimolano produzione della bile

Circolazione entero-epatica
La vena porta conduce il sangue al fegato (sangue da intestino),torna al fegato anche acidi o sali biliari, che
gli epatociti che ripodurranno ancora la bile.(situazione di riciclo)

PANCREAS
Posizione Struttura
PANCREAS
Ghiandola esocrina che presenta “isole” di tessuto endocrino sparse nel suo parenchima
Epigastrio, retroperitoneale
TESTA, CORPO, CODA 15-20 cm di lunghezza 2-3 cm di spessore
80 gr di peso
colore grigioroseo, friabile
Pancreas esocrino: Ghiandola tubolo-acinosa composta a secrezione sierosa che produce il succo pancreatico
ricco di enzimi ( proenzimi ) indispensabili per la digestione

Pancreas endocrino:
intestinale. Struttura: acini ( cellule centroacinose ) condotti preterminali dotti escretori intralobulari
interlobulari dotti escretori principale ed accessorio. Isole di Langerhans che producono ormoni ( insulina,
glucagone, somatostatina ) i quali intervengono
prevalentemente nel metabolismo del glucosio ( omeostasi degli zuccheri ).
Pancreas endocrino (isole del Langerhans)
• Cellule alfa - glucagone, ormone iperglicemizzante
• Cellule beta - insulina unico ormone ipoglicemizzante (diabete, attività fisica)
• Cellule delta -somatostatina, ormone iperglicemizzante, blocca la digestione gastrica (inibendo la
produzione di Gastrina, e quindi di HCl) e gli effetti del GH
Apparato endocrino
È  Costituito da ghiandole a secrezione interna, organi pieni o gruppi di cellule sparse in vari organi.
 Producono ormoni che vengono immessi nel sangue (secrezione endocrina) e inviati tramite questo alle
cellule e organi bersaglio
La loro azione consiste nel modificare l’attività delle cellule, influire sulla loro crescita e sul loro tasso di
proliferazione e/o modificarne il metabolismo .Poiché un organismo funzioni come un insieme integrato, i
suoi organi devono comunicare reciprocamente e coordinare le loro attività. Nell’uomo due entità sono
preposte a svolgere queste funzioni di integrazione e controllo:
-  Il sistema nervoso
-  L’apparato endocrino :
La principale differenza con il sistema endocrino sta nel tipo di risposta: la risposta del sistema nervoso è una
risposta a breve termine, rapida di breve durata che termina con la cessazione dello stimolo (messaggio
elettrico). Le risposte endocrine sono invece più lente, di durata maggiore e stabili nel tempo (risposta a
lungo termine; messaggi chimici: ormoni). La comunicazione chimica avviene nell’endocrino fra parti più o
mneo distanti dell’organismo e per la regolazione e armonizzazione omeostatica delle funzioni. Sono
generalmente presenti negli organi pieni,nelle cellule sparse in vari organi (sistema endocrino diffuso)

FORMAZIONE DEGLI EPITELI


- Tutti gli epiteli originano come epiteli semplici. (Potrebbero poi essere stratificati)
- Si differenziano in epiteli di rivestimento e ghiandolari.
- Durante la formazione di una ghiandola endocrina le cellule di connessione, che altrimenti formano il dotto,
scompaiono

GHIANDOLE ENDOCRINE
Quando una ghiandola perde il dotto escretore e quindi il contatto con l’epitelio di origine, viene definita
endocrina.
Le secrezioni di queste ghiandole, chiamate ormoni, diffondono nel torrente sanguigno agendo su tessuti
distanti da quello di origine. Ne sono un esempio il pancreas, la tiroide e l’ipofisi.
 Le ghiandole endocrine sono spesso formate da raggruppamenti, detti cordoni, o da follicoli di cellule
secernenti circondati da una ricca rete di vasi sanguini al cui interno vengono riversati gli ormoni.
a) La maggior parte delle ghiandole endocrine è costituita da cordoni di cellule attraversate da vasi
sanguigni.
b) Le cellule della tiroide formano vescicole cave, i follicoli, all’interno delle quali si accumula l’ormone che
all’occorrenza viene riassorbito e riversato nei capillari.
c) Sistema endocrino diffuso (cellule c della tiroide (struttura follicolare); cellule enteroendocrine del tratto
gastrointestinale, cellule interstiziali del testicolo, cellule neurosecretorie dell’ipotalamo...) .
- l’epifisi,paratiroide,surrene e ipofisi sono es di struttura cordonale.
Dal punto di vista chimico gli ormoni possono essere di 4 tipi:
- Ormoni peptidici: rappresentano la maggior parte degli ormoni (tipo ipofisari,ipotalamici,insulina..) e sono
formati da catene di amminoacidi
- Amminoacidi modificati: derivano dagli aminoacidi (es tiroxina che si forma dalla tirosina)
- Ormoni steroidei (derivano dal colesterolo e comprendono gli ormoni sessuali e quelli della corteccia
surrenale
- Prostaglandine: sono sintetizzate a partire da acidi grassi a 20 atomi di carbonio.

LE CELLULE ENDOCRINE E LE CELLULE BERSAGLIO


Con cellula bersaglio si intende ciò che accade quando un ormone viene riconosciuto solo da cellule aventi
specifici recettori per quell’ormone,poichè la forma del recettore indica come può reagire l’ormone sulle
cellule.La funzione del sistema endocrino é di mantenere l’omeostasi dell’ambiente interno attraverso la
liberazione nel sangue degli ormoni.
Per esercitare loro azione, gli ormoni devono essere trasportati in circolo dalle proteine plasmatiche che
fungono da carrier e, infine interagire con specifici recettori presenti sugli organi bersaglio affinché
avvenga la trasduzione del segnale (Modalita d'azione di ormoni e neurormoni). Gli ormoni non steroidei si
legano a recettori posti sulla membrana plasmatica delle cellule dell’organo bersaglio. Da quest’ interazione
si scaturisce una serie di eventi molecolari che porta all’attivazione di una proteina di membrana (proteinu
G) da cui dipende la formazione di un secondo messaggero (i più conosciuti sono |’ adenosin monofosfato
ciclico o cAMP, l’inositolo trifosfato o IP3 e il diacilglicerolo) che agisce all’interno della cellula per indurre
la risposta biologica (per esempio, l’attivazione o l’ibizione di un enzima). Questa cascata di eventi
all’interno della cellula bersaglio consente anche un’amplificazione degli effetti indotti dalla stimolazione
ormonale. Gli ormoni steroidei derivano dal colesterolo e hanno un diverso meccanismo d’azione. Per la loro
liposolubilita attraversano facilmente le membrane citoplasmatiche. II loro recettore, infatti, si trova
solitamente nel citoplasma(il complesso ormone-recettore migra poi nel nucleo) o direttamente nel nucleo.
Quest’ interazione induce la trascrizione di mRNA, con effetti specifici ma non immediati, dal momento che
implica no una sintesi proteica. Per le loro piccole dimensioni, anche gli ormoni tiroidei agiscono solamente
su recettori specifici posti nel nucleo della cellula bersaglio.

CIRCUITI RETROGRADI O FEEDBACK


- Feedback positivo: la secrezione di un ormone produce un incremento della secrezione dell’ormone
stesso.
Es slide: il bambine nutrendosi del latte materno stimola il capezzolo,ciò invia degli impulsi
all’ipotalamo,l’ipotalamo rilascia ossitocina nell’ipofisi posteriore,l’ossitocina rilasciata in cricolo stimola la
secrezione di latte della ghiandola mammaria,rilasciato il latte il bambino continua a nutrirsene.
Feedback negativo: un ormone, raggiunta una certa concentrazione nel sangue, agisce sulle cellule che lo
producono inibendo la propria secrezione. —> equilibrio
Un esempio del controllo ipotalamico sull’adenoipofisi è dato dal ciclo sessuale di molti vertebrati che sono
stagionali e regolati dalla luce diurna. La luce genera impulsi nervosi che stimolano alcuni neuroni
dell’ipotalamo a liberare RH che, attraverso il sistema portale ipotalamoipofisario, raggiungono
l’adenoipofisi, dove inducono la liberazione di gonadotropine. Allo stesso modo, una diminuzione della
temperatura rallenta l'attivita della ghiandola tiroide e, quindi, il metabolismo degli animali a sangue caldo.
La secrezione di ormoni adenoipofisari è altresì un controllodi feedback da parte degli organi bersaglio.
Per esempio, un aumento della concentrazione degli ormoni tiroidei nel sangue è percepita da recettori
ipotalamici, i quali inibiscono il rilascio di TRH. Allo stesso modo agiscono gli ormoni di altre ghiandole. |
nuclei ipotalamici sono a loro volta controllati da fibre nervose di varia provenienza : aree corticali, sistema
limbico, formazione reticolare e afferenze sensitive.C’é integrazione fra stimoli nervosi e sistema endocrino
e si può individuare un asse corteccia-ipotalamo-ipofisi-organo periferico, con reciproche influenze.

IPOTALAMO & IPOFISI


Ipotalamo ed ipofisi attraverso il sistema portale ipofisario, costituiscono un sistema di controllo in grado di
regolare gran parte delle funzioni endocrine.
L’ipotalamo è il pavimento del diencefalo ed insieme al talamo di destra e di sinistra ospita il III ventricolo
encefalico; svolge molte delle sue funzioni regolatorie attraverso l’ipofisi.
Produce sei ormoni che regolano l’attività dell’ipofisi anteriore:
4 sono ormoni di rilascio che stimolano l’attività della adenoipofisi
2 sono ormoni inibitori

ORMONI IPOTALAMICI
-  TRH – Ormone di rilascio della tireotropina (promuove la secrezione dell’ormone stimolante la tiroide e
della prolattina)
-  CRH – Ormone di rilascio della corticotropina (promuove la secrezione dell’ormone adrenocorticotropo)
-  GnRH – Ormone di rilascio della gonadotropina (promuove la secrezione dell’ormone follicolo-
stimolante (FSH) e dell’ormone luteinizzante-LH)
- GHRH – Ormone di rilascio dell’ormone delle crescita (promuove la secrezione dell’ormone della
crescita)
- GHIH – Ormone di inibizione dell’ormone della crescita (inibisce la secrezione dell’ormone della crescita
e dell’ormone stimolante la tiroide)
- PIH – Ormone di inibizione delle prolattina (inibisce la secrezione di prolattina)
IPOFISI
 E’ localizzata nella sella turcica dell’osso sfenoide . Ha forma ovale. È impari e mediana.
 E’ attaccata all’ipotalamo con il quale comunica attraverso il peduncolo ipofisario: i capillari primari sono
localizzati nel peduncolo, quelli secondari nell’adenoipofisi; i capillari sono tutti fenestrati per favorire il
passaggio degli ormoni nel sangue
Funzionalmente si compone di due porzioni:
-  Ipofisi anteriore o adenoipofisi: formata di una pars distalis (o anteriore) e una pars tuberalis che si
avvolge attorno al peduncolo. E’ collegata all’ipotalamo dal sistema portale.
-  Ipofisi posteriore o neuroipofisi
- Intermedia: si pensa crei l’ormone MH ma ncora non è precisa la funzione.

NEUROIPOFISI
Rappresenta la parte nervosa dell’ipofisi; costituita da un intreccio di fibre nervose amieliniche sostenute da
cellule gliali (pituiciti) e da uno stroma connettivale
• Le fibre nervose sono i prolungamenti dei neuroni magnocellulari neurosecernenti dell’ipotalamo
(dei nuclei sopraottico e paraventricolare)
• Ormoni neuroipofisari (prodotti nell’ipotalamo): vasopressina o ormone antidiuretico (ADH, stimola
il riassorbimento di acqua a livello renale) e ossitocina (stimola la contrazione della muscolatura
liscia dell’utero al momento del parto)

ADENOIPOFISI
 Costituita da nidi e cordoni cellulari sostenuti da uno stroma reticolare
Costituita da diversi tipi cellulari che producono ormoni differenti
 L’ipofisi anteriore secerne 6 ormoni: 4 sono chiamati trofici perché stimolano la crescita di altre cellule
endocrine; di questi FSH ed LH sono chiamate gonadotropine perché hanno come organi bersaglio le gonadi:
-  FSH (ormone follicolostimolante)
- LH (ormone luteinizzante)
- TSH (ormone tireostimolante o tireotropo)
-  ACTH (ormone adrenocorticotropo)
- PRL (prolattina)
-  GH (ormone della crescita)

ORMONI prodotti dall’IPOFISI


•  FSH: è una gonadotropina che stimola lo sviluppo e la maturazione dei follicoli e degli ovociti e la
produzione degli spermatozoi
• LH: è una gonadotropina che induce l’ovulazione nell’ovaio e la produzione di testosterone nel testicolo
• TSH: stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei
• ACTH: stimola la corticale del surrene a produrre glucocorticoidi
•  PRL: dà inizio alla produzione del latte subito dopo il parto e ne mantiene la produzione durante
l’allattamento
• GH: favorisce lo sviluppo somatico agendo su muscolatura, cartilagine e osso. La sua carenza durante la
crescita porta al nanismo, mentre il suo eccesso determina gigantismo
I neuroni a rilascio diretto di ormoni arrivano nell’ipofisi posteriore e vanno a produrre l’ossitocina (donne:
muscolatura liscia dell’utero e cell mioepiteliali della ghaindola mammaria—-maschi: andrà nella
muscolatura liscia del dotto deferente e della prostata),ADH.
Gli ormoni provenienti dall’adenoipofisi,ho ancora ormoni regolatori da controllo diretto: ACTH (ghiandola
surrenale—> creano glucorticoidi,ormoni steroidei e adrenalina e noradrenali),TSH (tiroide),GH (ossa e
muscoli) ,PRL (ghiandola mammaria),FSH (testicolo -> a loro volta produrrano testosterone e inibine e nelle
donne le ovaie—> con roduzione di estrogeni,iibina e progesterone,insime all’ LH )e MSH (melanociti)

SISTEMA PORTALE IPOTALAMO-IPOFISARIO


I neuroni parvocellulari dell’ipotalamo producono ormoni che agiscono sulle diverse famiglie di cellule
dell’adenoipofisi, stimolandone o inibendone il rilascio ormonale.
TRH – Ormone di rilascio della tireotropina (promuove la secrezione dell’ormone stimolante la tiroide e
della prolattina) CRH – Ormone di rilascio della corticotropina (promuove la secrezione dell’ormone
adrenocorticotropo)
GnRH – Ormone di rilascio della gonadotropina (promuove la secrezione dell’ormone follicolo-stimolante e
dell’ormone luteinizzante)
GHRH – Ormone di rilascio dell’ormone delle crescita (promuove la secrezione dell’ormone della crescita)
GHIH – Ormone di inibizione dell’ormone della crescita (inibisce la secrezione dell’ormone della crescita e
dell’ormone stimolante la tiroide)
PIH – Ormone di inibizione delle prolattina (inibisce la secrezione di prolattina)

TIROIDE
 Ghiandola follicolare a forma di farfalla .Impari e mediana .Si trova nella regione anteriore del collo.
Deve il suo nome alla vicinanza con cartilagine tiroidea della laringe. Presenta due lobi uniti da un ristretto
ponte chiamato istmo. Le cellule follicolari producono T3 e T4, che accelerano il metabolismo, aumentano il
consumo di ossigeno e di ATP e innalzano la temperatura corporea.
Le cellule C (perchè Chiare), cellule meno intensamente colorabili, secernono la calcitonina che stimola la
deposizione di calcio all’interno dell’osso,sono intercalate nella parenchima della tiroide,dietro il follicolo.
L’ipofisi regola l’attività della tiroide tramite il TSH.
Le cell della tiroide sono molto polarizzate,la parte apicale e basale infatti sono diverse .
I follicoli contengono un liquido denso, la colloide, dove vengono immagazzinati in forma inattiva gli
ormoni T3 e T4.

La tireoglobulina,arricchita da ioduro (iodio impo per tiroide) che si lega ai residui di tirosina vengono
trasportati nel follicolo tiroideo.La tireoglobulina nel follicolo viene sinstetizzata e poi si legano residui
glucidici (diventa glicoproteina),viene poi associata allo iodio . Si crea T3 e T4 e si legano a gruppi di due
iodato o tre dipende se T4 o T3, l’insieme si attraverso un processo di ‘endocitosi’ si depositano nel tireocita.

Quando serve l’ormone tiroideo attivo,il tireocita capta la zona che ne necessia e grazie a particolari lisosomi
scindono la tireoglobulina nei suoi elemnti attivi T3 e T4 che verranno poi immessi nel sangue.

Una malformazione dell’epitelio parenchimatico della tiroide dovuto a un sosseguirsi di cellule o piatte
(diminuiscono il volume della tiroide-> se l’ormone tireotropo è scarso /assente—> ipofunzionalità della
tiroide ) o cilindriche (aumentano il volume—> aumento ormone tireotropo—> iperfunzionalità
tiroide),porta ad un malfunzionamento della tiroide

PARATIROIDI
Le ghiandole paratiroidi (4 piccole ghiandole dalla forma di lenticchie site posteriormente alla tiroide)
secernono il paratormone, antagonista della
calcitonina che in risposta a bassi livelli del calcio
nel sangue, stimola l’azione degli osteoclasti,
favorendo la demineralizzazione ossea. Le cellule
delle paratiroidi sono organizzate in nidi o cordoni

GHIANDOLE SURRENALI
Localizzate sulla sommità di ciascun rene Organi
retroperitoneali
Formati da una corticale e da una midollare:
Corticale: secerne corticosteroidi, ormoni con
struttura simile al colesterolo (cortisolo,
aldosterone, piccole quantità di estrogeni o di
androgeni).
Midollare: secerne adrenalina, noradrenalina e
dopamina che simulano l’azione del SN simpatico
La corticale è a sua volta suddivisa in tre regioni:
Glomerulare ,Fascicolata, Reticolare
Le ghiandole surrenali sono nella porzione apicale del rene.
La corticale è costituita da Glomerale per il 15% ,dalla Fascicolata: 80%,e Reticolare: 5%
Capsula connettivale di tipo denso,che poi diventa lasso nel parenchima della ghiandola.
La facsicolata ha fasci ordinati mentre nella glomerale si notano bene i glomeri di cellule.

La circolazione reflua di sangue che deve uscira da ghiandola in basso.


Nel preparato istologico la parte midollare è al di sopra della zona reticolare.

SPECIALIZZAZIONE DELLE MEMBRANE

*Assorbimento : omeostasi dell’organismo

PANCREAS
Principalmente ghiandola esocrina annessa al duodeno, produce succhi pancreatici che aiutano la digestione.
- Ghiandola allungata di consistenza spugnosa è localizzata al di sotto e dietro lo stomaco.
- Costituito da una testa e da una coda; la testa è accolta all’interno del duodeno.
- Presenta dei raggruppamenti di cellule endocrine chiamate isole pancreatiche o isole di Langerhans,
costituite da 4 tipi di cellule:

Pancreas endocrino : 97-99% in cui l’84 % è la componente secretoria,mentre l’altra parte comprende
dotti,vasi e connettivo
Pancreas esocrino : 1-3% rappresentato da isolotti di langherans-> cell che appaiono più chiare con zone a
rosetta che si presentano all’interno dell’esocrino e sono più o meno 1-2 milioni,sopratutto nel corpo e nella
coda (ogni isola ha 2500 cellule).
ISOLE DI LANGHERANS: piccole masse sferoidali di tessuto endocrino in cui sono presenti numerosi
capillari sanguigni, sparse all’interno del parenchima esocrino e isolate da esso da una sottile capsula
connettivale.
Cellule di tipo : alpha,beta,D e ‘phi’: ognuna secerna ormoni diverse —> alpha e beta producono
insulina(beta) e glucagone (alpha) indispensabili per la calcimia.
Delta: somatostatina
Phi: polipeptide pancreatico-> prodotto da cell poste a limite tra i due tipi di pancreas
—- in side si nota il tessuto

Cellule α: 10-20% → GLUCAGONE (numerose e periferiche)


Cellule β: 75-80% → INSULINA (le più numerose e distribuite centralmente)
Cellule δ: 3-4% → SOMATOSTATINA (rare, distribuite uniformemente)
Cellule φ (o PP): 1-2% → POLIPEPTIDE PANCREATICO (molto rare, spesso in una singola zona
periferica)

Tra le cellule esiste una fitta rete di capillari


Insulina e glucagone sono coinvolti nell’omeostasi glicemica
La secrezione di insulina dalle cellule β del pancreas avviene in seguito a aumento della concentrazione
ematica di glucosio Quando la concentrazione ematica di glucosio diminuisce viene inibita la secrezione di
insulina dalle cellule β e viene stimolata la secrezione di glucagone dalle cellule α .
L’INSULINA:
1) ↑ il trasporto del glucosio nelle cellule
2) ↑ la conversione di glucosio in glicogeno (glicogenesi)
3) ↓glicogenolisi e gluconeogenesi, ↑ la lipogenesi
4) ↑ il trasporto di aminoacidi dal sangue alle cellule e la sintesi proteica nelle cellule
— ciò porta a diminuire la % di glucosio nel sangue,sotto un determinato range ,il glucosio se è basso e porta
le cell alpha a produrre glucagone che a sua volta creano.effetti su fegato dove glicogeno diventa
glucosio,poi induce glucogenolisi e il glucosio arriva nel sangue.
* se invece è troppo si produce l’insulina dalle cellule beta

IL GLUCAGONE
1) Fegato: il glicogeno viene trasformato in glucosio (glicogenolisi)
2) Fegato: vari nutrienti vengono trasformati in glucosio (gluconeogenesi)
3) Il glucosio passa nel sangue

La somatostatina
La somatostatina è un ormone polipeptidico prodotto dalle cellule δ del pancreas, ma anche dall’ipotalamo e
dal tratto gastro-intestinale.
La presenza di elevate concentrazioni di glucosio, aminoacidi e acidi grassi nel plasma sanguigno induce la
secrezione di somatostatina dalle cellule δ.
• La somatostatina inibisce la secrezione di glucagone, GH ed insulina, e anche la secrezione e la motilità del
sistema gastrointestinale
• L’effetto finale è la riduzione dell’assorbimento intestinale e l’inibizione dei processi anabolici
Il polipeptide pancreatico
Il polipeptide pancreatico è prodotto dalle cellule φ del pancreas.
Ha effetti simili alla somatostatina: riduce la motilità intestinale nonché lo svuotamento gastrico; inibisce la
secrezione acida gastrica indotta dalla gastrina e inibisce la secrezione esocrina del pancreas.

GONADI
le gonadi producono gameti femminili e maschili,impo ruolo endocrinotessuto interstiziale del testicolo
cellule leydig: 20 micron, poliedriche ma anche allungate e affusolate .
sotto stimolazione lh producono testosterone, captato dalle cellule del sertoli che lo converte (con enzimi) in
androgeni più potenti: dht (diidrotestosterone)
— le cell del sertoli sono necessarie nella formazione della spermasi

REGOLAZIONE ENDOCRINA DEL TESTICOLO


— Regolazione per opera di ipotalamo e ipofisi
Le cellule del Sertoli producono ‘inibine’ che agiscono come fattori di regolazione della Secrezione
LH: stimola cellule interstiziali
ABP: proteina legante gli androgeni
Quindi controllo di tipo feedback negativo.

Nelle ovaie ,avviene la produzione di progesterone e estrogeni da parte delle ghiandole.


La parte esterna le ovaie presentano una tunica fibrosa detta ‘albuginea’ rivestita esternamente da un epitelio
cuboidale.
La componente endocrina è data da:
Cellule della granulosa
Cellule dello stroma (che si dispongono attorno a granulosa formando la TECA del FOLLICOLO)
Cellule tecali producono testosterone sotto lo stimolo di LH
Il testosterone viene trasferito alle cellule della granulosa circostanti ove (sotto stimolo FSH) testosterone è
convertito in ESTRADIOLO
Avvenuta ovulazione, cellule granulosa e tecali danno luogo al CORPO LUTEO , che incrementa i livelli di
PROGESTERONE .

Nel grafico si notano le variazioni degli ormoni

Evoluzione del follicolo OOFORO DURANTE LA PRIMA META’ del CICLO OVARICO
a)  f. primordiale
b)  F. primario
c)  F. secondario
d)  + e) f. vescicoloso
(produzione liquor)
f) f. vescicoloso GRAAF con cumulo ooforo
PANCREAS ESOCRINO
— Ghiandola tubulo-acinosa composta
Formata da acini sierosi, stipati nei lobi e lobuli della ghiandola
La parte esocrina rappresenta la parte prevalente
Il pancreas esocrino produce succo pancreatico—> Proteasi (protiene)
Ribonucleasi (acidi nucleici)
Lipasi (Lipidi)
Amilasi (glucidi)
Bicarbonati (pH alcalino)
L’ENZIMA ENTEROCHINASI nel duodeno scinde il tripsinogeno in tripsina che poi attiva tutti gli altri
proenzimi

FASI DELLA SECREZIONE PANCREATICA


ES : Piante medicinali Colagoghe Rabarbaro, Boldo, Carciofo, Cardo mariano, Aloe, cicoria, Tarassaco,
rosmarino
Si definisce colagogo qualsiasi farmaco, droga o principio attivo che agevola la produzione e l'escrezione
della bile, con conseguente effetto benefico sul fegato
Farmaci che provocano un aumento della produzione di bile stimolandone la secrezione da parte delle cellule
epatiche. Posseggono attività coleretica numerose sostanze: la bile e i sali biliari stessi, alcune droghe
vegetali e vari composti di sintesi
Catalogo sostanza che stimola l’espulsione della bile
Coleretico: che stimola il fegato a produrre bile

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