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MECCANISMI DI ALIMENTAZIONE

Alimentarsi di microorganismi
Particelle microscopiche fluttuanti: plancton
Nei primi 100 metri di profondità dell’oceano
Anche detriti organici, decomposizione di piante e animali
Abbondante negli estuari e nelle zone di marea entrante
Fonte alimentare sia per vertebrati che per invertebrati
es: policheti, bivalvi, gamberetti, aringa, fenicottero, balena
Metodo di
alimentazione Alimentazione
più diffuso sospensivora
tramite filtrazione

Fanoni
Altro metodo di
alimentazione alimentazione detritivora
molto diffuso consumo di depositi

Anellidi, emicordati → ingoiano il substrato


Molluschi scafopodi, bivalvi primitivi,
policheti tubicoli → appendici
Alimentazione liquida
Tipica dei parassiti, ma non solo
Endoparassiti: assorbimento passivo oppure alimentazione
attiva (mordono, raschiano, succhiano sangue o si cibano di
nutrienti nell’intestino: es: tenia)
Ectoparassiti: svariati ed efficienti apparati boccali
esempi: sanguisughe, lamprede, crostacei, insetti, aracnidi
I più noti per l’uomo: mosche, zanzare, zecche, pulci e pidocchi
Alimentazione solida
Ha portato all’evoluzione di adattamenti molto peculiari
Predatori: devono localizzare, catturare, trattenere e
inghiottire la preda

Invertebrati: non hanno veri denti, ma


strutture atte a mordere e trattenere la
preda (rostri, denti chitinosi, apparati vari)
Esempio: polichete carnivoro Nereis
(faringe con mascelle chitinose)

Uccelli: non hanno denti, ma becco ricurvo e tagliente


Pesci, anfibi e rettili: denti utilizzati per afferrare la preda e
impedirne la fuga
Serpenti: ingestione di prede enormi (pasti abbondanti, ma
poco frequenti)
Masticazione vera e propria
non semplice lacerazione o frantumazione cibo
Esclusivamente nei mammiferi
- Incisivi → mordere, tagliare, strappare
- Canini → afferrare, perforare, lacerare
4 tipi di denti
- Premolari
→ triturare e frantumare
- Molari
Specializzazioni per abitudini alimentari peculiari

Incisivi modificati
Erbivori → strutture per frantumare e tagliare le piante
Invertebrati: alcuni hanno apparati
boccali raschiatori, con strutture
specializzate → radula (gasteropodi)

Insetti come le locuste:


mandibole molto sviluppate

Mammiferi erbivori:
molari larghi e ricchi di
creste per distruggere
la robusta parete di
cellulosa delle cellule
vegetali → le
convertono in
proteine utilizzabili da
carnivori e onnivori Capriolo
DIGESTIONE ˮTrasporto in pezzi separatiˮ
Macromolecole organiche: spezzettate per via
meccanica e chimica in piccole unità per essere assorbite
Carboidrati scomposti
Proteine prima di essere
Grassi assimilati

Protozoi e spugne: digestione


completamente intracellulare
Particelle incluse mediante fagocitosi in
un vacuolo alimentare
Enzimi digestivi → prodotte sostanze
che vengono assorbite dal citoplasma
cellulare
Limiti: particelle molto piccole e
autonomia cellulare
Evoluzione verso il sistema digerente
Si passa a una digestione extracellulare, anche di grandi
masse alimentari
Specializzazione delle cellule che costituiscono il lume
(cavità) del canale alimentare → produzione di
secrezioni digestive e di assorbimento

Metazoi inferiori: molti


effettuano sia digestione
intracellulare che extracellulare
(es: cnidari, platelminti
turbellari, nemertini)

Artropodi e vertebrati:
digestione quasi totalmente
extracellulare (enzimi digestivi)
Motilità del canale alimentare
Ciglia e muscolatura specializzata: permettono al cibo (bolo
alimentare) di scorrere lungo il canale alimentare
Segmentazione: movimento
più caratteristico dell’intestino
La costrizione
alternata di anelli
di muscolatura
liscia divide e rimescolamento
spinge il
contenuto avanti
e indietro
Peristalsi: spinge il cibo
lungo l’intestino con onde di
contrazione della
muscolatura circolare
scorrimento
ORGANIZZAZIONE DEL CANALE ALIMENTARE
Canale alimentare dei Metazoi: regioni principali

3 Tappe
sequenziali

5
1. Ricezione del cibo
Costituita da strutture per la cattura
e la deglutizione del cibo
Apparato boccale (mandibole,
mascelle, denti, radula, becco)
Cavità boccale - Faringe muscolare

Ghiandole salivari (boccali):


producono secrezioni mucose
lubrificanti (facilitano la deglutizione)
In certi casi secernono enzimi tossici
(immobilizzano la preda) e salivari
Drago di Komodo: 80 tipi (la digeriscono)
diversi di batteri patogeni
(setticemia, shock,..)
1. Ricezione del cibo
Amilasi salivare: enzima presente in
molluschi erbivori, alcuni insetti e primati
→ scompone i carboidrati: idrolisi amidi
vegetali e glicogeno animale
dimero di glucosio: maltosio

Lingua: innovazione dei vertebrati


Scopi
➢ manipolazione cibo
➢ deglutizione
➢ cattura
➢ olfatto
2. Conduzione e deposito
Esofago: trasferimento cibo verso la regione digerente;
presente in vertebrati e in molti invertebrati
In molti animali si espande in un gozzo (uccelli) o in una
ingluvie (insetti) → cibo immagazzinato prima della digestione

Negli uccelli il gozzo


serve anche per
ammorbidire il cibo
(es: semi), prima di
farlo passare nello
stomaco,
fermentarlo e
rigurgitarlo
(nutrizione piccoli)
3. Sminuzzamento e prima digestione
Stomaco: qui comincia la digestione in quasi tutti i vertebrati
e in alcuni invertebrati
Altre funzioni: immagazzinamento cibo e suo rimescolamento
con succhi digestivi

Erbivori: frantumazione meccanica della


cellulosa anche nello stomaco, tramite
strutture trituranti e macinanti:
- Ventriglio (oligocheti terrestri,
artropodi, uccelli) → coadiuvato da
sassi, sabbia, denti chitinosi
proventricolo (insetti) e denti calcarei
dello stomaco dei crostacei

Diverticoli digestivi: integrano le funzioni dello stomaco in


alcuni invertebrati (anellidi, bivalvi)
Vertebrati erbivori
Cellulosa avvolge cellule vegetali e può essere digerita solo
tramite un enzima specifico: cellulasi
Non può essere prodotto direttamente dai metazoi
Strategia: utilizzo di microorganismi che la fermentano,
producendo grassi e zuccheri usufruibili dagli erbivori

Struttura fondamentale per la fermentazione

Stomaco
pluricamerato
dei ruminanti
(animali poligastrici)
Vertebrati carnivori
Stomaco: tubo muscolare a forma di U
Ghiandole: producono enzimi proteolitici e
acidi forti per uccidere la preda e bloccare attività batterica
Cardias: sfintere muscolare → accesso cibo nello stomaco
Onde peristaltiche spingono il cibo verso il duodeno

Ghiandole tubulari: rilasciano succo gastrico (circa 2 l/dì)

Costituite da 2 tipi di cellule:


- Principali → secernono pepsinogeno → pepsina (proteasi)
- Parietali → secernono acido cloridrico
Mucina: secrezione, protegge la mucosa da acidi
Helicobacter pylori→ ulcera gastrica
4. Digestione terminale e assorbimento: intestino
Funzione diversa a seconda dei gruppi animali
Vertebrati: strutture che ne aumentano la superficie, assenti
negli invertebrati
Allungamento e avvolgimento: in tutti gli animali, massima
espressione nei mammiferi (fino a 8 volte lunghezza corpo)

da Stevens and
Hume (1998)
4. Digestione terminale e assorbimento: intestino
Strategie negli invertebrati: tiflosole (oligocheti terrestri)

Lamprede e squali: pieghe


longitudinali o a spirale
Altri vertebrati: pieghe elaborate
e minuscole proiezioni digitiformi
→ villi (aspetto vellutato)
Cellule intestino con microvilli
Digestione nell’intestino tenue dei vertebrati

Piloro: sfintere muscolare che permette l’ingresso del cibo nel


tenue e gli acidi gastrici nel duodeno

Qui sono immesse 2 secrezioni: succo pancreatico e bile


Contengono bicarbonato
→ neutralizza acidi gastrici
Chimo: cibo a pH=7 che
entra nel duodeno
Enzimi pancreatici:
digestione delle proteine
Enzimi di membrana:
digestione dei carboidrati
Bile: assorbimento dei
grassi
Assorbimento
Nello stomaco solo una piccola parte del cibo è assorbita
(esempi: farmaci, alcool)
Maggior parte molecole digerite → assorbite nel tenue
Villi: consentono passaggio
dal lume intestinale al circolatorio

Carboidrati: assorbiti come zuccheri semplici


(glucosio, fruttosio e galattosio)
Proteine: assorbite come subunità di aminoacidi
Grassi: emulsionati dai sali biliari e digeriti dalla lipasi pancreatica
Trigliceridi → scomposti in acidi grassi e monogliceridi
Trasporto passivo e attivo nel sangue
5. Assorbimento dell’acqua e concentrazione di solidi

Residui indigeribili dei cibi: consolidati tramite riassorbimento


dell’acqua e formazione di feci solide o semisolide, rimosse
con la defecazione

avviene nell’intestino crasso


Fondamentale per insetti in ambienti secchi: ghiandole rettali

In rettili e uccelli (feci secche): acqua


riassorbita nella cloaca
Feci biancastre e pastose (rifiuti
indigeriti + acido urico)

Nell’uomo: enorme numero di batteri nel colon (bacilli, cocchi)


Degradano i rifiuti organici e sintetizzano alcune vitamine (K, B)

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