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Seconda immagine
- Célia Villatte
RUBRICA: ARS LONGA, VITA BREVIS ballerina del locale (con un'espressione
di Räd quasi caricaturale). E poi ovviamente c'è
lei, la maschera inquetante della città
contemporanea in primo piano a destra: con
IL BALLO IN MASCHERA: AU un volto stralunato, angosciante, due occhi
MOULIN ROUGE penetranti e orrorifici. Secondo la
testimonianza di un amico pittore di
Toulouse-Lautrec, Maurice Doyant, essa
(sì, "essa", perchè è un mostro deforme che
nasce dal fetore e dallo smog dei peggiori
arrondissements di Parigi) è stata aggiunta
appena nel 1895. Dopodichè – e non c'è
invero da stupirsene – l'artista o un
venditore decisero, in un momento non
definito e forse per vendere meglio, di
tagliare la tela per rimuovere quella figura:
nel 1914 le due parti furono però riunite,
cosicchè oggi possiamo godere del senso
originale e voluto di questo quadro
importantissimo.
– Avete fatto un lungo viaggio per me e il – Cosa può avere quella donna che vi rende
minimo che possa fare è ospitarvi. Vi prego, così di malumore?
lasciatemi sdebitare in qualche modo.
– Oh, ma non state a rivolgergli la parola,
Mi arresi e annuii. signore! Parlate con me, col vostro Batille,
che su questo sa tutto! Il mio padrone,
– Ancora qui, Batille? Va’. invece, non vi direbbe niente, nemmeno
– Signore, perdonate, ma perché non avete sotto tortura… è troppo orgoglioso.
invitato monsieur Dumas al ballo in – Batille, rispetta chi ti dà da mangiare!
maschera dei Vendramin Calergi?
– Padrone, vi rispetto, ma sono anch’io un
– Zitto, ti prendi delle libertà che non hai! essere umano, e come tale ho dei
A uno scrittore come il nostro ospite non sentimenti e mi piace raccontare storie.
può interessare una mondanità simile. Signor Dumas… avvicinatevi… quella
– Io credo che se sapesse della donna donna è ricercata in tutto il mondo,
misteriosa, il suo amico verrebbe. soprattutto dal vostro amico… mi
intendete?
– Va’, Batille!
– No, non ti intende perché stai dicendo
– Ma, signore, vengono da tutto il mondo a così tante sciocchezze che ti dovrei solo
cercare di vedere questa donna! spaccare la schiena!
– Di cosa parla il vostro domestico? – Lo vedete come mi tratta quando si parla
– Di sciocchezze. di lei?
E sul tavolo di quegli eleganti signori, – Siete uno scrittore e sono abbastanza
ritrovai il medesimo formaggio, così scelsi misteriosa da farvi crescere la curiosità e
di soddisfare il vizio del gusto solo col buon intrattenere.
vino e dell’uva; vidi però una mano gentile
– Per voi quindi è solo un gioco?
e minuta, tipicamente femminile, che prese
un pezzo di formaggio e lo avvicinò alla – Oh, mio signore, parlare con Alexandre
bocca. Dumas è uno dei privilegi che capita una
sola volta nella vita.
– Quindi è ammirazione? – Non vi manderei mai via.
né invidio più la chiara fama di qualcun dagli occhi sgranati sul pubblico attonito
altro. che a stento credeva a quello spettacolo,
(No, non grido con rabbia queste cose; ma le e il sangue cantava, cantava grondando:
dico
“Se solo sapeste, o gente in ascolto,
senza alcuna ferocia o autentica
intenzione.) che questo vegliardo trafitto dai chiodi
non è il nuovo Cristo ma un demone La gente accorreva d’intorno a raccoglierli,
infame,
e intanto il demente fuggiva e gridava,
e che a crocifiggersi è stato lui stesso!
girando l’angolo della strada:
Blasfemo, voleva compire il miracolo,
“Ho ancora un chiodo nel mio cervello!
voleva mutarsi nel nuovo Messia:
Ho ancora un chiodo nel mio cervello!”
ha preso due rami di antica betulla,
e con quei due rami ha fatto una croce
Ma mentre la gente ancora si affanna
a cui s’è piantato con chiodi e martello,
attorno ai chiodi gettati dal vecchio,
e quegli spunzoni sul corpo straziato
depone i suoi lacci il fantoccio di stracci:
parevano fiori appena sbocciati.
ha udito la musica della fanfara…
Ma il Padre non volle il suo sacrificio;
L’amico ha capito il richiamo e si precipita
così, dopo un anno di tale supplizio,
verso il giallo crepuscolo, senza sputi né
senza che il demone fosse nemmeno applausi.
riuscito a morire, il Padre gli dice: Il vecchio è ormai scomparso nell’altra
direzione
“Sei un vecchio ridicolo, via da quel legno!
e resta solamente il sapore della vertigine
Non morirai, non risorgerai,
nelle ossa, un galeone di spuma nel
ma sempre inchiodato alla tua bestemmia cervello.
sarai per le genti oggetto di scherno”.
Ma il vecchio risponde: “Taci, mio sangue! Un turbinio si avverte nell’aria
Invece, lo vedi, ho compiuto il miracolo: di garrote fumose e di alabarde,
mi sono salvato, mi sono schiodato! ma con un bastone d’osso e d’avorio
Papà non mi vuole, lo so, ma che importa? scaccerò i cani lungo il cammino.
Mi sono salvato e l’ho fatto da solo!
E ancora ho la forza di andare correndo, Andiamo. Tu voli e mi guidi; ogni passo
a tutti mostrando il mio grande coraggio, risuona dell’oro che è stato e sarà.
e di bestemmiare il nome del Padre! La luna si scuote, comincia ad accendersi,
Ma no, non è vero: ho ancora un chiodo risveglia una sfera nel fondo degli occhi.
piantato al centro del mio cervello, Vorrei dire ancora qualcosa di triste,
e questo chiodo non si può strappare! ma ho spento il fuoco sul carro del fieno…
Sia stramaledetto assieme al mio orgoglio! La strada è lunga, e porta dove?
Amici, accorrete, prendete i miei chiodi: Il tempo è molto, e finisce quando?
lo so, dopotutto son perle ai porci, Ma adesso, ti supplico, non ti allarmare.
ma meglio a voi che a chi non li vuole!” Io devo andare, la scena è conclusa,
E i chiodi gettava per terra, nel fango. lontano mi chiama la musica amica,
il sole è scuro, la notte è un pesce – e ancora sarà estate, ma non quella
non sono affatto simile a voi. e ancora sarò io, un cielo senza luna
per poter sognare di domani
- Artur Arturovič Kljaksa e far innamorare chi si è perso di giorno,
o per chi è come me
e vorrebbe affogare di nuovo
LIVESTREAM
in quella quotidianità
(Vaporwave Sadness)
che sapeva di casa,
piuttosto che una vita imprevista.
C'è qualcuno qui
“Dov'è? Dov'è però quella notte
che si ricorda di me?
che vorrei al posto di ogni alba?
Ricordate com'ero,
Non conosco
com'era estate e come vivevo
questo presente…”
di cio che ora rimpiango?
Voglio solo
„Riportatelo a casa!“
tornare a casa
Vi prego, voglio solo tornare a casa.
per sentirmi ancora mio.
Ho pianto per il tempo
che non c'è più
Mi sento perso in questa vita,
per lasciare spazio al presente
ma so che lei c'è
nonostante i migliori momenti
per ricordarmi chi sono –
siano ricordi di già.
e cosa faccio –
Sono di gente nuova ora,
in questo spettacolo
mi rimangono solo flash
senza un calo del sipario certo,
di ricordi di vita
senza pubblico pagante,
di quel mondo
senza applausi:
che chiamavo mio, che era casa.
e così, nonostante tutto cambia
Dov'è la gente che era la mia famiglia,
brucia e mi trafigge,
dov'è ora quella macchina
penso a cosa voglio essere
di cui ero il cuore
per sopravvivere con me stesso
che non batte più.
e questi giorni che fuggono
Dov'è? Dov'è?
La cosa peggiore dei ricordi
„Presto!“
è poter solo ricordarli.
E presto perderò ancora
- Räd
e ancora lascerò indietro pezzi di me
LOLITA Mambo italiano
I versi iniziali sono tuttavia ciò che lascia While the Moms and Brads are away
più il segno:
Mentre le Mamme e i Brad sono via
To fall in love and fall in debt
“I’m the son of Rage and Love
Innamorarsi e indebitarsi
Sono il figlio dell’Ira e dell’amore
To alcohol and cigarettes
The Jesus of Suburbia
All’alcol e alle sigarette
Il Cristo dei Sobborghi
And Mary Jane to keep me insane
And the Bible of
Doing someone else’s cocaine”
E la bibbia di
None of the above
“Holiday” si tuffa a bomba nella critica
Nessuno dei precedenti politica, che ha il suo culmine nella parte
On a steady diet of centrale, nella quale viene denunciato
esplicitamente l’intervento Americano in
A dieta di Iraq, avvenuto secondo la band per scopi
Soda pop and Ritalin puramente legati alle basi petrolifere della
zona. Viene deriso persino il tentativo di
Soda Pop e Ritalin silenziare le “Eiffel Towers” (gli oppositori
politici, ma è anche un chiaro riferimento
No one ever died for my sins in Hell alle Torri Gemelle).
Nessuno è mai morto per i miei peccati all’
Inferno
L’opera si conclude con il ritorno a casa del
As far as I can tell, protagonista, dopo aver perso tutto ciò a cui
Per quanto posso dire teneva (“Wake me up When September
Ends”, dedicata al padre di Billie Joe morto
Least the ones I’ve got away with di cancro quando egli era molto giovane, e
And there’s nothing wrong with me, alle famiglie delle vittime dell’ attentato del
2001; e “Homecoming”, simboleggiante il
E non c’è nulla di sbagliato in me ritorno a casa e la crescita di Jimmy). La
ciliegina sulla torta è la melanconica e
This is how I’m supposed to be circolare “Whatsername”, letteralmente
Questo è come dovrei essere “Qual’èilsuonome”, in cui tempo dopo la
fine della loro relazione, il ricordo della
In a land of make believe ragazza amata da da Jimmy sta iniziando a
svanire nella sua mente, simbolo della sua
In una terra di credo
maturazione e del suo pentimento per gli
That don’t believe in me” errori commessi in precedenza, lasciando
l’ascoltatore con i versi:
Che non crede in me
Get my television fixed “And in the darkest night
Riparatemi la televisione
If my Memory serves me right
I’ll never turn back time
Forgetting you, but not the time”
“E nella notte più buia
Se la mia memoria non mi gioca scherzi
Non riavvolgerò il tempo
Dimenticherò te, ma non il nostro tempo”
- Emily Veznaver