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BIOGRAFIA PLAUTO

Tito Maccio Plauto nacque a Sarsina e il suo nome d’arte è composto da Tito , nome associato al suo modo buffo di camminare, Maccio,
associato ad una maschera della fabula atellana , Plauto , associato alla caratteristica fisica dei piedi piatti. Plauto era un plebeo, poiché investì
nel commercio il denaro ricavato dal suo lavoro di attore , di conseguenza perse tutto e finì per girare la macina in un mulino per pagare i debiti.
Inizia a scrivere commedie proprio in questo periodo, dove scrisse l’Addictus e il Saturio. Plauto era un attore professionista che praticava la
fabula atellana (teatro popolare). Così va a formarsi il mestiere dell’attore ; quindi Plauto iniziò a comporre opere più impegnative basate sulle
radici del teatro popolare italico. La sua carriera si estende per oltre trent’anni; inoltre il suo successo continua dopo la sua morte , infatti si
crearono dei falsi , ma l’opera di Varrone Reatino servì per recuperare le opere originali di Plauto; rimasero 21 commedie.

IL TEATRO PLAUTINO
Plauto , nel suo teatro, muove i personaggi sulla scena per creare un gioco di illusioni dove prevalgono libertà e fantasia. Il teatro di Plauto ha
una complicata elaborazione artistica , dove a far ridere il pubblico sono la somma degli elementi diversi del suo teatro, i quali sono:

Gli intrecci sorprendenti

Il ritmo incalzante dell’azione

L’inserimento di diverse gags

Un linguaggio pieno di vivacità

La musica

I personaggi cantano e ballano sulla scena , come un vero e proprio musical. Egli era anche un importante compositore musicale ; questo venne
capito grazie alla sua elaboratissima metrica e varia dei suoi “cantica”.

Plauto, pertanto, doveva rivolgersi a un pubblico popolare romane; egli andò a creare situazioni tipiche del quotidiano della società romana,
aggiungendo i tipi caratteristici; con questi crea giochi di parole , rendendo più vivace il dialogo , composto da molti colpi di scena , che troviamo
spesso in Plauto.

Le trame di Plauto sono riprese da commediografi greci ; andava a creare delle commedie “palliate” , cioè latine ma con ambientazione greca.
I PERSONAGGI DI PLAUTO
I personaggi di Plauto sono dei tipi fissi e i principali sono:

Il vecchio: parodia del pater familias : severo, ricco, capace d’intimidire i figli . Perseguitato da una moglie orribile. Vanesio che si innamora di
ragazze. Raggirato dal servo, uscendo perdente dalla trama comica.

Lo schiavo: è astuto ed è al servizio del padrone per aiutarlo anche in situazioni amorose. Sulla scena dirige gli intrighi, risolvendo con prontezza
le situazioni più imbrogliate. Personaggio del popolo che ha una visione diversa dall’aristocratico.

Il giovane: giovanotto che è spesso innamorato, ma ingenuo e senza soldi per colpa del pater familias. E’ insicuro , incerto e spaventato e senza
l’aiuto dei servi non saprebbero affrontare diverse situazioni.

Il parassita : cerca con ogni mezzo di farsi invitare a cena con qualche compromesso o vantaggio personale.

Lo sfruttatore di prostitute: losco immorale che commercia ragazze , cercando di non farle innamorare dei giovani. Personaggio non accettato.

Vergini, mogli e meretrici: Moglie, donna perbene , che si dedica alla famiglia ; autoritaria. Vergine , ragazza da sposare con un animo fedele ,
innamorata dei giovani. Meretrice, raggira i vecchi ricchi , predisposta a soddisfare i pensieri amorosi dei giovani.

L’avaro, il soldato spaccone, la servetta e il cuoco: Avaro, vecchio in genere tirchio. Servetta, collabora con la padrona per organizzare truffe. Il
soldato spaccone si da grande arie ed è sfortunato in amore. Il cuoco irrompe sulla scena per preparare il banchetto.

TRAMA DEL DOPPIO


In questa trama due persone dall’aspetto identico , vengono scambiate l’una all’altra , andando a creare una serie di equivoci che si risolvono alla
fine della commedia , quando finiscono per riconoscersi.

Menecmi,Anfitrione,Bacchidi.
IL MONDO COMICO DI PLAUTO
Le commedie di Plauto hanno un prologo che è rivolto agli spettatori. Si interrompe la quarta parete , che divide gli attori dagli spettatori. Ad
esempio nei Captivi il Prologo parla al pubblico, dicendo che i due captivi che si trovano sul palcoscenico, copiano le persone infondo alla sala
che non hanno trovato posto.

Il metateatro: teatro nel teatro, dove i personaggi parlano della trama stessa della commedia . Ad esempio quando si scherza sugli oggetti di
scena; nel Poeunulus un personaggio mostra delle finte monete , che in realtà sono dei lupini, in una borsa .

Plauto descrive i suoi personaggi pieni di vizi e difetti, rendendoli moralmente bassi. Il suo scopo, alla fine , è quello di far ridere il pubblico .
Mantiene sempre un registro basso e colloquiale tipico del comico.

In plauto non troviamo l’idea che invece troviamo in Menandro: egli dice che i difetti del carattere fanno parte dell’essere umano e vanno
considerati. In Plauto invece alcuni vincono e altri perdono: non vincono i buoni , ma i cattivi.

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