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EPODO 9

METRO: DISTICI (TRIMETRO GIAMBICO + DISTICO GIAMBICO)

Quando io lieto per la vittoria di Cesare,

berrò il cecubo messo da parte per dei banchetti festivi

insieme a te ,o felice , Mecenate nella tua alta casa,

cosi piace a Giove,

mentre la lira suona una musica mista alle tibie,

con questa un carme greco, con l’altra un carme barbaro?

Come è successo poco tempo fa quando il duce di Nettuno ( Sesto Pompeo)

scacciato dal mare fuggì dopo che gli furono bruciate le navi

lui che aveva minacciato le catene alla città che aveva sottratto ai perfidi servi di cui era amico.

Un cittadino romano ahimè voi posteri non ci crederete( i posteri lo negheranno)

fatto schiavo di una donna porta a lei i pali(la palizzata) e le armi

e giunge ad essere schiavo (osa servire) dei famosi eunuchi

e il sole può vedere in mezzo alle insegne

militari una turpe zanzariera.

Ma i Galli che hanno giurato fedeltà Cesare

hanno volto da questa parte 200 frementi(scalpitanti) cavalli

e le poppe delle navi ostili , mosse verso sinistra(lato di cattivo auspicio),

restano nascoste nel porto.

Si, o Trionfo, farai forse attendere l’aureo carro e le vacche senza giogo?

O Trionfo, neanche durante la guerra di Giugurta (giugurtina)

hai visto un tale(pari) condottiero,

nemmeno l’Africano fu pari,

per la cui la virtù fu scavato

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un sepolcro sopra Cartagine.

Il nemico vinto per mare e per terra

indossò il lugubre saio che ha cambiato con la veste rossa(punica).

Egli adesso o sta per andare con venti meno favorevoli

alla nobile Creta dalle 100 città

oppure si dirige verso le Sirti travagliate dal vento Noto

oppure è portato in giro da un mare incerto( non si sa dove è finito Antonio…).

O ragazzo, porta qui delle coppe più larghe(capaci)

e mesci per noi vini di Chio o di Lesbo,

oppure versaci dell’abbondante Cecubo

che ci tenga a freno la nausea che sale( unico riferimento alla nausea provocata dal mare).

E’ bello sciogliere con il dolce Lieo( vino: epiteto rituale di Bacco)

la preoccupazione e la paura che noi abbiamo per le sorti (vicende)di Cesare.

COMMENTO.

E’ un epodo simposiale su nave, nel golfo di Abrace. Il tema simpodiale si incontra all’inizio e alla
fine del componimento. Non si comprende se Cleopatra fosse già morta..infatti il giambo è il metro
delle situazioni irrisolte oltre che dell’invettiva. A tal proposito confrontare l’ode 37 del libro 1, in
cui Cleopatra è descritta come sconfitta e morta con una fine ammirevole di una regina, mentre
nell’epodo è nominata come “femmina”.

E’ un epodo che non esprime l’angoscia dell’epodo 13 ma la guerra ancora non è finita.

Vi è la scelta delle singole parole(non c’è un alto livello lessicale), ma la costruzione sintattica è
raffinata e lo stile ricercato.

La lira è uno strumento tipico greco mentre la tibia è uno strumento a fiato orientale e quindi aveva
ritmo e cadenza che risuonavano come barbari.

Il dux Neptunius è Sesto Pompeo , che aveva occupato il Mediterraneo con un esercito di rivoltosi
facendosi chiamare con tale epiteto e vestendosi sempre di blu con attributi di Nettuno.

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ANALISI GRAMMATICALE.

V1: quando: introduce una interrogativa.

V3: repostum : forma sincopata.

V3: alta domo: è la casa di Mecenate a forma di torre sul monte Esquilino.

V4: beate: ossitonia apparente.

V4: Mecenas: ossitonia apparente.

V5 : lyra: enalge (aggettivo riferito ad un sostantivo diverso rispetto a quello attribuito


logicamente).

V8: ustis : da uro, uris, ussi, ustum, urĕre.

V9: minatos: participio congiunto da minor, minaris.

V9: vincla: forma sincopata.

V10: amicus è un caso di enallage, dovrebbe essere sintatticamente concordato a “servis …


perfidis”.

V11: romanus: Antonio schiavo di Cleopatra come un attendente per un ufficiale dell’esercito

Vv 11-13.: “romanus … miles” : forte iperbato

Antonio viene definito schiavo di una donna, Cleopatra, quasi fosse un personaggio elegiaco che
adopera il servitium amoris. Il più capace generale della scuola di Cesare è grottescamente dipinto
come schiavo degli eunuchi, dei membri della corte egizia.

Il vallo è un elemento delle palizzate che cingevano gli accampamenti .

V24: reportasti sta per reportavisti.

V 37 : Caesaris : genitivo oggettivo.

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