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PLAUTO

TITO MACCIO PLAUTO

L’dea del comico

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Biografia
Nato a Sarsina nel 258-250 a.C.?
nel periodo delle guerre puniche
A Roma da giovane attore e commediografo
Titus Maccius Plautus
tria nomina? = mimo del teatro
Come commediografo ricavò una grande ricchezza ma
poi indebitatosi fu costretto a girare la macina per
pagare il debito. (Gellio- Noctes Atticae)

Muore a Roma nel 184 a.C.


Epitaffio: Comoedia luget, scaena deserta est

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Nel II sec. si attribuiscono ben 130 commedie

Varrone Reatino nel I sec.


ne indica solo 21 come autentiche
elencate in ordine alfabetico
Canone varroniano

Datazioni?
Miles gloriosus 205?/Sticus 200/
Pseudolus 192/ casina 186/

Il corpus varroniano
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Scrittore di fabulae palliatae
ma ambientate nella società romana

Le commedie sono prive di echi politici ma appare in


controluce un riflesso della polemica antinobiliare
come in Nevio.

Portavoce della tradizione filoromana

Le commedie riflettono i gusti del


pubblico romano dell’epoca.

Plauto nel suo tempo


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Trame fissate dalla
commedia nuova greca ragazza

Schema di fondo: Antagonista


contrasto tra due personaggi Un lenone o un
padre
sottrazione di un bene
oggetto del desiderio (quasi Servus callidus
sempre una donna)
Giovane
Antagonista/Servus calludus innamorato

Struttura drammaturgica
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Commedie della BEFFA
Asinaria, Persa, Casina
Commedie del BEFFA/ROMAZESCO
Mercator, Mostellaria
Commedie della AGNIZIONE
Cistellaria, Poenulus, Epidicus, Curculio
Commedie dei SIMILLIMI
Amphitruo, Menaechmi, Bacchides
Commedie della CARICATURA
Miles gloriosus, Truculentus, Pseudolus,
Commedie COMPOSITE
Aulularia, Rudens, Captivi
Classificazione secondo le trame
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1. della beffa: la vera protagonista è la beffa che spesso il giovane e
il servo astuto organizzano contro un anziano parte familias. in
questo tipo sono organizzati scherzi e beffe, bonari o meno;

2. del romanzesco: caratterizzate da intrecci complessi e


avvincenti;

3. dell'Agnizione: alla fine di questo tipo di commedie avviene un


riconoscimento improvviso ed imprevedibile dell'identità di un
personaggio;

4. dei Simillini: riguarda lo scambio di persona, dello specchio e del


doppio;

5. della caricatura: contenenti una rappresentazione iperbolica,


esagerata di un personaggio;

6. composita: che racchiude al suo interno uno o più elementi delle


sopraccitate tipologie.
PROLOGO: espositivo/narrativo
ACTIO : SUCCESSIONE DI SCENE
si alternano
PARTI RECITATE (senari giambici)
RECITATIVI (settenari-ottonari trocaici)
e
parti cantate
CANTICA- arie (numeri innumeri = metri vari)

EPILOGO: scioglimento
(CORO = solo funzione scenica)

Struttura della commedia 8


La musica presente nella commedia greca è
usata solo nei cori come momento di
intermezzo tra una scena e l’altra.

In Plauto il coro è solo scenografico ma la musica


accompagna anche i momenti recitati, come i
monologhi e i deverbia.

Spesso la musica è usata per individuare un personaggio.

MUSICA NELLA COMMEDIA PLAUTINA


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CIC. De oratore: Plauto modello di eleganza linguistica
Lingua: elemento centrale comicità plautina

Sermo cotidianus medio


Lessico ricchissimo: arcaismi, neologismi, giochi di parole e
fonetici, grecismi, formule giuridiche e sacrali, cumulatio.
Sintassi: libera e vivace, mimesi del parlato: paratassi con incisi,
anacoluti
Stile articolato: sublime, parodico, paratragico (ornatus molto
vario)
Uso dei microlinguaggi: lessico specialistico, militare, lingua
dell’eros
Nomi parlanti

LINGUA, STILE, METRICA


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 Plauto utilizza un tipo di
prologo espositivo o
informativo: esso narra
l’antefatto dell’azione
drammatica e talora ne
anticipa gli sviluppi per
favorire la comprensione
dell’intreccio da parte del
pubblico.

 Talora il prologo è affidato ad


una divinità, in altri casi lo
recita uno dei personaggi
che agirà successivamente
sulla scena.

 In alcune commedie è il
capocomico che recita il
prologo.

La funzione del prologo


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 Il servus è una delle figure più largamente utilizzate da Plauto nelle sue
commedie, esso ha doti che lo fanno diventare eroe e beniamino
dell'autore oltre che degli spettatori; esistono varie tipologie di servus:
 il servus currens: l'attore che interpreta questo tipo di servo entra in
scena di corsa e mantiene un atteggiamento trafelato finché rimane sul
palcoscenico, Plauto lo utilizza come parodia del messaggero, infatti porta
sempre qualche lettera o informazione che è di vitale importanza per
l'avanzamento della commedia;
 il servus callidus: è un tipo di servo la cui qualità più spiccata è appunto
la calliditas (= astuzia), ordisce inganni benevoli/malevoli sia a favore che
contro il protagonista ( Nello Pseudolus ad esempio il servo è centrale ed
è colui che organizza la truffa);
 il servus imperator: appare nella commedia Persa, è una tipologia di
servo che sfoggia una parlantina che utilizza parole che derivano dal
gergo militare e un'incredibile sfoggio di superbia. Parla di ciò che fa come
se si rivolgesse a una truppa in partenza per una guerra.

LA COMMEDIA DEL SERVO


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• È possibile individuare tipi e maschere fisse nel teatro
plautino
• Il senex, spesso un vecchio libertino che non disdegna
avventure con cortigiane ma perseguitato da una moglie
bisbetica e ricca che lo tiene in pugno.
• Il giovane innamorato spesso squattrinato e pronto a far
tutto pur di conquistare la fanciulla amata.
• Il lenone, cioè il ruffiano , il commerciante di prostitute e
schiave figura negativa.
• Il servus callidus è la maschera centrale su cui si
sofferma la vis comica di plauto.
• Personaggi secondari sono: la matrona spesso autoritaria,
il miles gloriosus il soldato fanfarone destinato a essere
messo in ridicolo. Il parassita lo scroccone che si mette a
servizio di qualcuno per ottenere cibo e protezione.

I PERSONAGGI DI PLAUTO
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 Un altro elemento
strutturale di grande
importanza nelle
commedie di Plauto è il
riconoscimento finale
(agnitio), grazie al quale
vicende ingarbugliate
trovano la loro fortunosa
soluzione e ragazze che
compaiono in scena come
cortigiane o schiave
recuperano la loro libertà
e trovano l'amore.

EPILOGO
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Meccanismi con Motore
schema fisso dell’intreccio

 inganno/beffa  amore

 Equivoco  denaro

 agnizione  cibo

Meccanismi e motori dell’intreccio


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La comicità è generata da elementi fissi
1. Scontro tra personaggi quasi sempre maschili
2. Figli che beffano il padre con l’aiuto del servo
3. Rovesciamento carnevalesco dei ruoli
4. Lessico quotidiano
5. Commedia degli equivoci e scambi di persona
6. Riferimenti a temi comuni con intento satirico
7. Uso del sermo familiaris caricato di
neologismi, lessico volgare, espressioni dal
doppio senso.

LA VIS COMICA
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IMITAZIONE CREATIVA = VERTERE - RIELABORAZIONE

commedia nuova greca


autori di riferimento: Menandro, Filemone, Difili, Demofilo

contaminatio + atellana, fescennini, mimo


1. Ritmi scenici incalzanti, struttura drammatica incalzante
2. Gusto per l’improvvisazione
3. Tensione comica risum movere affidata alla parola

 Mentre il testo greco approfondisce l’introspezione


psicologica dei personaggi utilizzando una comicità
umoristica, Plauto propone intrecci conosciuti ma con
personaggi caricati al massimo di ridicolo e dissacrazione
soprattutto delle figure tradizionali e sacre del mondo
romano come il padre gabbato o il soldato smargiasso.

RAPPORTO CON I MODELLI GRECI


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 Diversità di pubblico nella
commedia greca vi è un pubblico
di cultura superiore
 Diversità delle occasioni delle
rappresentazioni: in Grecia sono
feste religiose a Roma sono
anche occasioni come la vittoria
di una guerra.
 La commedia latina attinge
molto dalle Atellane e fescennini
cioè uso dell’ italicum acetum.
Uso della scurrilità, oscenità,
tipici del teatro popolare.
 Uso del metateatro

Perché questa differenza?


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• Plauto sottolinea spesso il carattere fittizio dell’evento teatrale.
• Rottura dell’illusione scenica: l’autore svela al pubblico la finzione
scenica e lo invita spesso ad intervenire nell’azione. Per esempio nel finale
con l’espressione plaudite spectatores. il pubblico co-protagonista

• Sfruttamento del METATEATRO: cioè il teatro che parla di se stesso e lo fa


con il gusto di non prendersi troppo sul serio.

• Attacchi ai greci sulla scorta della tradizione catoniana di critica al


filoellenismo.

• Plauto non vuole ammaestrare, educare il pubblico lo vuole divertire.


Anche il rovesciamento della realtà non è un atteggiamento critico contro
le regole sociali vigenti ma è il tipico atteggiamento del carnevalesco
sottolineato da Bacthin con il quale si denuda il re, si ride dell’autorità, ci
si scambia i ruoli e tutti per un solo giorno sono uguali e senza regole
come nel Carnevale (Saturnalia).

Il METATEATRO
e antropologia commedia plautina
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Obiettivo principale è risum movere non fare dell’umorismo
che prevede una certa riflessione e cultura del pubblico.

 Non intende fare morale né sovvertire l’ordine precostituito

 Intende divertire il pubblico come momento di catarsi e


ironia sull’ordine costituito dai prisci mores

A-moralità del teatro plautino


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