Sei sulla pagina 1di 2

Landolfo Rufolo (Boccaccio) Analisi

Riassunto Landolfo Rufolo un mercante di Ravello, una piccola cittadina sulla costa dAmalfi. Bench ricchissimo, egli desidera raddoppiare i suoi averi, per questo motivo acquista una gran nave da mercanzia in cui carica varie merci da rivendere a Cipri. Arrivato a destinazione si accorge di non aver tenuto conto della concorrenza che lo obbliga a rivendere le sue mercanzie ad un prezzo estremamente basso, ritrovandosi in miseria. Essendo partito con lo scopo di raddoppiare la sua ricchezza, Landolfo, non pu permettersi di tornare da poveraccio. Decide, allora, di vendere la sua nave per acquistarne una agile e veloce adatta alla pirateria. Incomincia a saccheggiare navi, soprattutto arabe, e nel giro di un anno arriva ad accumulare averi di gran lungo superiori alle sue aspettative iniziali. Soddisfatto del guadagno preferisce far ritorno a casa con la barchetta. Quand ormai nei pressi dellarcipelago delle isole eoliche si scatena una tempesta alla quale limbarcazione non pu resistere. Non gli resta che approdare su di unisola ed aspettare che il vento si plachi. Da l a poco trovano riparo nel medesimo luogo delle navi mercantili genovesi. I mercanti capiscono immediatamente chi Landolfo e conoscono le sue ricchezze; passano, quindi, allattacco dellimbarcazione saccheggiandola e facendo prigioniero il comandante. Il d seguente, il tempo migliora e le navi genovesi proseguono il loro viaggio, ma verso sera il mare grosso le sorprende nuovamente e limbarcazione, in cui era tenuto prigioniero Landolfo, urta violentemente un bassofondo. La nave affonda e il mercante riesce ad aggrapparsi ad una cassa. La mattina seguente si perviene al litorale dellisola di Gurfo dove una giovane donna lo vede e lo trascina a riva. Accorta delle sue condizioni lo ospita in casa e lo rimette in sesto. Dopo qualche giorno Landolfo ha recuperato le forze e sta per partire per casa, ma la buona donna gli restituisce la cassa che lo ha salvato. Decide allora di aprirla e allinterno trova pietre preziose in gran quantit. Con molta cautela riparte per la via di casa. Arriva, costeggiando la costa sino a Trani dove incontra dei concittadini che per carit lo rivestono e gli donano un cavallo con il quale pu far ritorno alla citt natale. Tornato a Ravello esamina attentamente il contenuto di quella cassa e smerciando le pietre ne ricava una somma doppia al patrimonio iniziale. Manda una gran somma di denari alla donna che lo aveva aiutato dopo in naufragio e ai concittadini che lo avevano aiutato nel ritorno a casa. Con il resto dei valori vivr per tutta la vita senza dover pi lavorare. Commento La novella di Giovanni Boccaccio intitolata Landolfo Rufolo ha una morale, un significato molto chiaro: luomo con la propria abilit e astuzia pu ben poco di fronte al caso. Landolfo ha, infatti, perso per due volte i suoi averi e per altre due volte ha recuperato un patrimonio doppio e, bench lotti in tutti i modi, sempre la casualit che prevale sul risultato dogni azione. Egli sfida la fortuna, come

ogni buon mercante dellepoca, ed essa lo ricompensa, finalmente, aiutandolo. Da questo e da altri aneddoti, presenti nella novella, si possono percepire le origini da mercante di Boccaccio: in poche righe descrive minuziosamente, ma con molta semplicit, la situazione di Landolfo quando perde, per la prima volta, i suoi denari per colpa di una concorrenza spietata. La novella ci propone fin dal titolo l'identificazione del protagonista con le sue motivazioni economiche: nell'essere impoverito di Landolfo e nel suo tornar ricco, Boccaccio indica i due termini tra cui si svolge il racconto, l'inizio cio delle peripezie e la loro conclusione. Per Landolfo Rufolo il denaro la ragione stessa del vivere ( questo l'attributo che lo caratterizza); a viver povero non si rassegna, come ci detto a un certo punto esplicitamente: ...veggendosi di ricchissimo uomo in brieve tempo quasi povero divenuto, pens o morire o rubando ristorare i danni suoi, acci che l onde ricco partito s'era povero non tornasse

Potrebbero piacerti anche