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“Nascondino” è una favola nera sulla difficoltà di essere sé stessi all’interno di un tes-
suto sociale dominato dalle logiche della violenza, dalla promozione della paura, dal
machismo interiorizzato, dalla mancanza di comunicazione che genera solitudine.
Si mescolano i generi, dal thriller al melò, dalla black comedy al racconto di formazione e
si evocano immaginari pop dal mondo delle serie tv, della letteratura e del cinema (Tobia
Rossi).
“Ci sono storie che devono essere raccontate ad una platea più ampia.
Questo il pensiero di Giuseppe Di Falco, produttore dello spettacolo con la Montessori Bres-
cia Società Cooperativa Onlus, che raccoglie la sfida in un momento delicato per tutti.
“Sono molto contenta che come Cooperativa Montessori Brescia siamo riuscite a co-produrre
questo spettacolo e che Brescia sia capofila di un progetto teatrale e pedagogico di questa por-
tata. Ringrazio l’Amministrazione comunale, in particolare l’Assessora Roberta Morelli, per aver
creduto in questa iniziativa. La storia di Gio e Mirko può aiutarci a comprendere quanto deli-
cato sia il mondo emotivo degli adolescenti e quanto profondo possa essere l’abisso che si cela
dietro i loro silenzi. Un aiuto importante che come adulti potremo ricevere grazie ad un’impal -
catura pedagogica di grande valore che accompagnerà il Progetto in ogni sua fase.”
sofferenze. Quello che si mostra nello spazio di questo spettacolo è un microcosmo dell'ado -
lescenza e di tutte le sue difficoltà in un mondo che giudica, etichetta, condanna ma non
capisce e forse soprattutto non ama. Una piccola grande tragedia che unisce e divide due sen-
sibilità attraverso la carnalità delle loro presenze, recuperata e persa al di là dell'invasione
degli schermi”.
Institute, col titolo Hide and seek, con la seguente motivazione della giuria:
fini.”
In occasione delle repliche milanesi, sarà allestita nel foyer del teatro San Babila la mostra
fotografica Being Gio e Mirko. Il lavoro di reportage, svoltosi tra settembre e ottobre 2021,
ha visto l’autore, Marco Foglia (vincitore di “Edition 365”, il concorso indetto da 1854 e dal The
The British Journal of Photography in collaborazione con NewArt.City), alle prese con la documen-
tazione di ogni aspetto di Nascondino, al fine di creare un racconto che potesse parlare sia del
progetto pedagogico-teatrale che dell’adolescenza ai giorni nostri.
NASCONDINO
Teatro San Babila
Corso Venezia, 2/A, 20121 Milano
Biglietteria telefonica:
02 46513734 – dal martedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17
BIGLIETTI
(inclusa prevendita)
Intero - € 27
Over 65 - € 25
Studenti - € 12
Under30 - € 20
Insegnanti di ruolo - € 20
www.nascondinolospettacolo.it
info@teatrosanbabilamilano.it
presentano
NASCONDINO
di Tobia Rossi
con
Foto_Marco Foglia
www.nascondinolospettacolo.it
SINOSSI
Nascondino parla di Gio, un adolescente fermamente convinto che nessuno lo ami. Non i suoi
genitori o i suoi insegnanti, per non parlare dei suoi compagni di scuola, che lo scherniscono
costantemente e lo affliggono con umilianti torture e violenze crudeli.
Decide, quindi, di fuggire da quel mondo ostile e nascondersi nel suo rifugio segreto. Tutti lo
cercano per giorni senza successo, finché Mirko, uno dei suoi compagni di classe, più vicino al
gruppo dei bulli, lo trova per caso durante una passeggiata. Gio lo prega di non rivelare il suo
segreto, rendendolo complice del suo piano, e costringendo la loro relazione a prendere una
svolta inaspettata.
Tobia Rossi (Ovada, 1986) è drammaturgo e sceneggiatore. Tra i suoi testi premiati: “Portami
in un posto carino” (finalista al Premio Hystrio Scritture per la Scena 2012), “La Cosa
Brutta”(menzione al Premio Hystrio Scritture per la Scena 2016), “Freddy Aggiustatutto”
(scritta con Lorenzo Riopi, testo vincitore del Concorso “Una Commedia in Cerca d’Autore”
2017), “Nascondino” (Premio Mario Fratti 2019). Collabora con diversi teatri milanesi (Teatro
Libero, Teatro Elfo Puccini, Campo Teatrale, Teatro OutOff, Teatro Leonardo, Teatro Martinitt),
è autore del libretto dell’opera lirica Troposfera (prodotta nel 2016 dalla Biennale Musica di
Venzia) e dei musical Come Erika e Omar – è tutto uno show! ( prodotto e diretto da Enzo Iac-
chetti nel 2014) e Smack! (2019)
Si diploma alla Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino nel 2003.
Lavora in teatro con M.Avogadro nel Fantasio di A.De Musset e in Affittasi di O.Yula. Con Clau-
dio Longhi ne La peste di A.Camus e con Carmelo Rifici ne I giusti, sempre di A.Camus.
Conosce Edoardo Sanguineti in occasione del progetto In forma di parole, una riscrittura della
Divina Commedia, e incontra H.Brockhaus con il Don Chisciotte di Cervantes. Partecipa al cast
di Peccato che fosse puttana, di J.Ford, per il maestro Luca Ronconi.
Al cinema ha lavorato con Giuliano Montaldo ne I demoni di San Pietroburgo e ne L’industriale,
con Peter Greenaway ne Walking to Paris e in televisione con Liliana Cavani in Einstein.
Dal 2010 firma le sue prime regie, confrontandosi con il riadattamento e la riscrittura di testi
classici e contemporanei. Da Liolà di L.Pirandello a Seguendo il sentiero dei nidi di ragno di F.S-
carrone. Da Giselda: un amore di Verga di A.Cirami (commedia prodotta dalla Provincia di
Catania per Le Verghiane 2010) a L’ultima illusione, un'opera Progressive Rock di Euthymia
Project. Successivamente affronta un altro testo di Pirandello, Non si sa come, in collabo-
razione con la Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte.
Nel 2017 scrive il testo Entusiasmozero, vince il Premio InediTo 2017 per la drammaturgia e
mette in scena lo spettacolo.
Nel 2011 inizia la sua avventura come produttore con il film The Repairman, uscito nelle sale
italiane nel 2015 e ora in dvd. Il film ha all'attivo quattro importanti festival internazionali:
Raindance Film Fest (Londra), TFF (Torino), SFF (Shanghai) e RIFF (Mosca).
Dal 2009 insegna recitazione in collaborazione con varie realtà teatrali tra cui la Società Filo-
Studia per 11 anni pianoforte e consegue la licenza di solfeggio presso il Conservatorio "Um-
berto Giordano" di Foggia. Si laurea presso l’Università degli Studi di Firenze con 110/110 in
Progettazione e Gestione di Eventi e imprese dell’Arte e dello Spettacolo. Segue l’ufficio pro-
duzione dello spettacolo "I Promessi Sposi - Opera Moderna" di Michele Guardì e Pippo Flora.
Successivamente perfeziona le competenze in ambito artistico-manageriale presso il Conserva-
torio Boccherini di Lucca, conseguendo il Master in "Direzione artistica e management musi-
cale" grazie al quale ha l’occasione di prendere parte come tirocinante alla 60° edizione del
Festival Pucciniano di Torre del Lago Puccini, sotto la direzione artistica di Daniele de Plano.
Cura la produzione e l’organizzazione di diversi spettacoli tra cui: "Ladies - La Commedia Musi-
cale" nelle stagioni 2013-2014, "Volta La Carta - Spettacolo Omaggio a Fabrizio De André" nel
2015. Dal 2014 si occupa di organizzazione, produzione e ufficio stampa nella compagnia "I
perFORMErs - Produzioni Artistiche". Dal 2015 collabora attivamente con la compagnia "All
Crazy Art & Show" per il format “C'Era Una Volta Le Favole" in qualità di distribuzione, pro -
mozione, responsabile tecnico e creatore delle videoproiezioni. E’ aiuto regia di Sandro Querci
nello spettacolo "Polvere Di Stelle - Tra Passato e Eternità" e ne "La Congiura, Firenze 1478" di
Riz Ortolani al Teatro dell’Opera di Firenze, a giugno 2017. Cura la produzione esecutiva, la dis-
tribuzione, la direzione tecnica e la promozione del pluripremiato musical "Disincantate! Le Più
Str0nze Del Reame". E’ promotore del MINDIE, il primo Festival del Teatro Musicale Indipen-
dente, a Firenze, Roma e Torino. E’ tour manager degli spettacoli "Jesus Christ Superstar" con
Ted Neeley, di "Belle Ripiene" e di "School Of Rock", prodotti dalla PeepArrow Entertainment e
dal Teatro Sistina di Roma, con la regia di Massimo Romeo Piparo. E’ il produttore dello spetta -
colo “L’ascensore - un thriller sentimentale” per la prima volta in Italia.
16 anni, Roma
LAVORI REALIZZATI :
Febbraio 2021 -Maggio 2021: figurazione Serie
Tv Halloweird , prodotto Stand by me ,
regia : Giorgio Romano; Agosto 2020 protago-
nista minore serie Tv Jems 3 , prodotto tans by
me , Regia :Alessandro Celi Emanuele Pisano
Gennaio 2020 serie Tv cavalieri di Castel corvo,
produzione Stand by me, Disney plas, regia: Ric-
cardo Antonaroli e Alessandro Celli
Settembre 2019 doppiaggio film Chaky. Con
Andrea Ward
Giugno 2019 pubblicità Ferrarelle. Regia
Giuseppe Capotondi
Febbraio / Maggio 2019 protagonista nel musical
at The Carlyle -Regia George “School of Rook” tour Nazionale ,
Clooney. Produzione Lotus regia MassimoRomeo Piparo, produzione
PeepArrow.
Luglio /Agosto 2018 Figurazione nel film Always
Maggio 2018 : Protagonista pubblicità Poste Italiane. Regia Stefano Alpini .
Aprile 2018 doppiaggio Film Creators Andrea Ward .
Marzo 2018 film The New Pope - Regia Paolo Sorrentino . Figurazione Novembre/
Dicembre 2018 piccolo Ruolo film The ten Miracole (priduzione Inglese ) Produzione
Lotus
Agosto /Ottobre 2017 ,Serie Tv Trust Figurazione - Regia Danny Boyle.
Giugno 2017 protagonista in un corto - regia: Alice di Falco .
15 anni, Genova
NOTE DELL’AUTORE
Capita, a volte, di incontrare creature in grado di dirci qualcosa di noi, di farci scoprire una
nuova fibra del nostro essere, di rivelarci qualità e aspetti della nostra persona sopiti e fino a
quel momento inimmaginabili.
Questa scoperta può essere commovente, sconvolgente, inquietante.
È quello che accade a Mirko, il giovanissimo protagonista di questa storia.
In una buia caverna, isolata dal mondo, incontra Gio, che da quel mondo è fuggito, dopo
aver progettato ad arte la sua sparizione per attirare l’attenzione su di sé e provocare lo
sgomento e l’angoscia di famigliari e conoscenti che, a suo dire, non lo amano abbas-
tanza.
Grazie a Gio, Mirko contatta il suo sé più profondo e fa una scoperta importante sulla
propria affettività e il proprio orientamento sessuale.
Mentre all’esterno Mirko continua ad indossare la maschera di “piccolo uomo” e ad obbedire
alla fitta rete di convenzioni sociali che lo vedono subordinato agli ordini di Kevin, piccolo
despota di paese, sottoterra, nella buca, in quel luogo del possibile, un po’ caverna platonica
un po’ tana del Bianconiglio, esprime il vero sé, riversa tutto quello che nella vita-al-di-fuori-
rimuove: l’istinto, il sesso, la violenza, ma anche la dolcezza, la fragilità.
Tobia Rossi
NOTE DI REGIA
Gio è uno dei tanti giovani la cui fine rimane avvolta nel mistero. Il testo di Tobia, lineare e
stratificato, è anche il possibile disvelamento di questo mistero: cosa è accaduto a Gio prima
che il suo corpo sia ritrovato?
Giò scappa scegliendo un luogo, la caverna, che gli è presagio di morte certa e vicina nel
tempo. La sua è una scelta che pare irreversibile: abbandonare una realtà che lo ha relegato a
vittima sacrificale di troppi aguzzini senza nome. Ma all'arrivo di Mirko, Gio capisce che la sua
fine può essere diversa, migliore di come lui l'abbia desiderata.
L'amicizia, l'amore, il sesso, fino a questo momento tanto desiderati, sembrano essere
venuti a lui per salvarlo. O per illuderlo. O per dargli una morte felice.
Nascondino è una storia estrema, senza giri di parole, vera come la vita. Per questo credo
valga la pena di essere raccontata.
Il punto di vista della scomparsa e dell'isolamento di Gio come ricerca della morte, permette
di estremizzare tutto ciò che avviene sin dalle prime battute del testo. Ogni battuta, infatti,
potrebbe essere l'ultima prima della fine.
L'idea è quella di tenere alta la tensione sin dall'inizio - non mettendo però in scena un
“thriller” - e distendere l'atmosfera con toni più leggeri, da commedia - che può virare in trage -
dia nel giro di pochi attimi - durante il lungo momento di conoscenza tra Gio e Mirko. I person-
aggi sono molto complessi, non sono delle macchiette. Sono realistici. A tratti, volutamente,
faremo sì che essi stessi giochino ad essere sopra le righe, per esaltare l'aspetto (auto) ironico
che il testo già possiede.
Ma, in una condizione come questa, estrema appunto, essi non potranno tenere a lungo
la loro maschera, non avendo più nulla da perdere e non avendo spettatori (altri person-
aggi) da cui difendersi. Una storia complessa come questa che tratta di due ragazzi così
giovani, di
una fuga, di un amore, di voglia di rivalsa, di desiderio di vita e di morte, di scoperta di sé e di
sesso, deve essere trattata quasi “chirurgicamente”: sotto ogni battuta c'è un mondo emotivo
che, se ben esplorato, porterà alla luce tutte le molteplici sfumature che nel testo sono latenti.
Fabio Marchisio
Credo che le musiche di scena di questo spettacolo debbano riuscire a descrivere un con-
testo, più che una narrazione, un contesto fisico da un lato, un luogo vero e proprio, e un
contesto emotivo dall’altro, la dialogia emozionale che si instaura tra i due protagonisti che
percorrono passato, presente e futuro con parole e azioni, talvolta semplici e lineari, talvolta
difficili o ineluttabili.
Per questo motivo c’è la grotta da una parte, espressa attraverso un suono continuo, recon -
dito, opaco ed esile, e i due protagonisti dall’altra, narrati dalla musica attraverso temi gestuali
che lavorano in una mistura elettroacustica di suoni concreti e suoni astratti, impastati nell’in-
tenzione di generare un ascolto immersivo che vuole agire soprattutto a livello subliminale,
nell’intenzione da un lato di essere ausiliare al dialogo, abbracciandolo con una temperatura
emotiva, e dall’altro di far smarrire riferimenti temporali, come se la grotta diventasse un con-
tenitore di storie e di suoni, che cattura, assorbe e conserva vibrazioni e le rifrange se vuole,
come vuole, e chissà quando.
Eleonora Beddini