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2019

GIOVANNI ECCHER
È sceneggiatore di fumetti e
regista per il cinema. Ha firmato
il documentario "Magnus - Il
segno del Viandante".

GIUSEPPE PALUMBO Una pubblicazione di


È stato uno dei disegnatori di
Martin Mystère e dal 2001 disegna
in collaborazione con
Diabolik. Per Comics&Science ha Istituto per le Applicazioni del Calcolo
creato Archimede Infinito 2.0. "Mauro Picone" del CNR (bookshop@cnr.it) e
MM S.p.A.

DIREZIONE EDITORIALE
Roberto Natalini
Andrea Plazzi
LUCA MONTANI
Esperto di relazioni REALIZZAZIONE
Symmaceo Communications (MI)
pubbliche, è il Direttore facebook.com/Symmaceo
della Comunicazione e delle info@comicsandscience.it
Relazioni Istituzionali di MM.
PROGETTO GRAFICO
Lorenzo Ceccotti e Marianna Rossi

IMPAGINAZIONE
Alessio D’Uva
FRANCESCO MEMO
Scrittore e sociologo urbano, IN REDAZIONE
Mattia Di Bernardo, Giovanni Natalini
è responsabile dei servizi
educativi della Centrale COORDINAMENTO PER MM
Francesco Memo, Luca Montani
dell'Acqua di Milano.
HANNO COLLABORATO
Antonio Mirizzi

RINGRAZIAMENTI
FILIPPO DEL CORNO Maurizio Brown, Sara Di Marcello

Musicista, compositore e FOTO E ILLUSTRAZIONI


docente, dal 2013 è Assessore 66colpi pagina 24
Giovanni Dall'Orto pagina 28
alla Cultura del Comune di Fogli del Codice Atlantico pagina 29
Milano.
Illustrazione di copertina di Giuseppe Palumbo

Le cose portate dall'acqua


Testo di Giovanni Eccher
Disegni e colori di Giuseppe Palumbo
STEFANO POLESELLO © 2019 Giovanni Eccher, Giuseppe Palumbo
Ricercatore presso l'Istituto di published under agreement with Symmaceo
Communications Literary Agency
Ricerca sulle Acque del CNR
(CNR-IRSA), studia gli inquinanti
organici nel ciclo delle acque.

ISSN 2532-9103
Prima edizione: Settembre 2019

CLAUDIO SALSI Stampa


A4 Servizi Grafici snc
Docente presso l'Università Chivasso (TO)
Cattolica di Milano, è Direttore
dell'Area Sovrintendenza del Comics&Science
è una co-produzione
Castello Sforzesco. CNR Edizioni e
Symmaceo Communications

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INTRO The
Leonardo
Issue
Prima di diventare la storia a SOMMARIO
fumetti che state per leggere,
Le cose portate dall’acqua è uno
scritto di Leonardo Da Vinci.
Nella sua curiosità feconda e
inesauribile, Leonardo si occupò
molto di idraulica, a partire dal 4
suo arrivo nel 1482 a Milano, città Ti aspettiamo
dove l’uomo aveva rimodellato
caparbiamente il fluire dell'acqua
in Centrale!
LUCA MONTANI
al servizio di una popolazione che
già superava i 100.000 abitanti. E

21
Leonardo osserva l’acqua: la studia
a scopo ingegneristico ma anche
per riprodurla nei suoi dipinti, per
capirne le leggi e come interagisca Le cose portate dal
con l’aria e i raggi della luce. fumetto
Nulla di più naturale che la città a cura di FRANCESCO MEMO
di Milano – per il tramite di MM,
l’azienda cittadina preposta alla
gestione delle risorse idriche –
gli dedichi in collaborazione col 26
CNR questa edizione speciale Milano, città del
di Comics&Science, la collana di Genio
comunicazione scientifica a fumetti
FILIPPO DEL CORNO
di CNR Edizioni.
Leonardo + Milano + acqua = un delitto
sui navigli... in qualche modo,
l’equazione si è presentata naturale
per il fumetto scritto da Giovanni
Eccher e disegnato da Giuseppe
Palumbo. Un poliziesco ante litteram
(ma in che cosa Leonardo non è
stato ante litteram?) che vede il
Genio alle prese con un omicidio
molto milanese, e molto "acquatico".

Roberto Natalini
Andrea Plazzi

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5
LE COSE
PORTATE
DALL'ACQUA
GIOVANNI ECCHER
GIUSEPPE PALUMBO

27
La storia di Milano
galleggia sull'acqua
STEFANO POLESELLO

30
"Le necessità del
tempo di pace, le
necessità del tempo
di guerra"
a cura di FRANCESCO MEMO

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4
4

TI ASPETTIAMO
IN CENTRALE!
LUCA MONTANI
Direttore della Comunicazione e delle Relazioni Istituzionali di MM

Leonardo, l’acqua di Milano, la ricerca, il gioco scientifico, storie


inedite, racconti. Non sono la sintesi di questo bel lavoro che hai
in mano, realizzato da Comics&Science, bensì le tappe di un anno
intero di attività svolte alla Centrale dell’Acqua di Milano.
Un vero Museo di Impresa che in un solo anno ha ospitato 27.000
visitatori. Se non hai ancora messo piede in questa ex centrale
di pompaggio dell’acqua potabile, interamente trasformata e
restaurata, ti invito a farlo perché raramente in Italia si può scovare
un gioiello di storia industriale che offra un palinsesto gratuito di
attività così variegato e per tutte le età.
Ci troverai laboratori, mostre dedicate, concerti, eventi serali di
intrattenimento, corsi sull’acqua e sull’ambiente, giochi tematici,
un bookshop e tanto altro ancora. È un mondo, quello dell’acqua,
che dobbiamo conoscere e saper tutelare perché è un bene comune,
la prospettiva di futuro e di democrazia per l’intero pianeta.
L’acqua che esce dal rubinetto a Milano è una delle migliori
d’Europa: controllata, sicura, preziosa perché praticamente pura,
e noi di MM – la società pubblica che la gestisce – ne andiamo
davvero fieri. Pensa: 1.000 litri d’acqua costano meno di un Euro!
Ecco perché tra le mani hai questo lavoro che esalta l’acqua di
Milano e uno dei protagonisti della sua storia: Leonardo da Vinci.
Il suo genio ha permesso di immaginarne un migliore controllo,
una migliore usabilità in agricoltura, nella difesa delle città, nella
vita di tutti noi. Il 2019 è la sua festa: ricorrono 500 anni dalla sua
morte e tutti noi abbiamo il privilegio di ricordarlo e – insieme a te –
possiamo celebrare l’essenza della nostra stessa vita: l’acqua.
Vieni a trovarci a Milano, in piazza Diocleziano 5, non rimarrai deluso.

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Milano, 2 aprile 1486.

State indietro!
Non avete mai visto
un cadavere?

Non sembra Direi proprio di no.


affatto un Gli hanno spaccato
incidente... la testa.

Sarà venuto a cercare


Da come qualche donna facile, Lo immaginavo. Una
è vestito, non è o a sbronzarsi, rapina, senza dubbio...
certo uno del o tutte e due le cose... Diamoci da fare, sono
popolo... convinto che il colpe-
Cosa ci faceva vole non possa essere
da queste parti? Da queste
parti c’è lontano!
solo l’im-
barazzo
della
scelta!

Non ha
nulla con
sé, nemmeno
un bissolo
in tasca.

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La bottega dei
fratelli De Predis
dovrebbe essere
da queste parti,
vicino a Palazzo
Reale...

Nulla, ma mi hanno detto


Sono il luogote- che lo avrei trovato qui.
nente del Capi- Posso parlargli?
tano di Giustizia...
cerco mastro
Da Vinci. Certo, nessun
problema. È solo
che vedendo uno
sbirro pensavo...

Misericor-
dia! Che ha
combinato?

Jacopo da Novara,
C’è una per servirvi.
visita per Ho sentito parlare
voi, mae- di voi come di un
stro! uomo di grande in-
gegno, e vorrei chie-
dervi aiuto per una
questione di
giustizia.

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Siete male in-
formato. Non Ieri mattina è stato
mi occupo di Vi occupate di trovato un uomo ucciso,
giustizia. filosofia natu- nel laghetto di Sant’Eu-
rale, però. E di storgio. Si chiamava Gi-
medicina. Discipli- rolamo Tomassi,
ne di cui io sono di nobile famiglia e servo
digiuno. fedele del reggente
Ludovico...

Del delitto è stato


accusato un certo
Peppino Colombo,
detto il balabiòtt...
Un poveraccio mezzo
matto con preceden-
ti per rapina, ma che
da anni non fa male
a una mosca...

Lo hanno condannato
all’impiccagione, ma io
non credo sia stato lui
a uccidere il Tomassi.
E per scagionarlo, devo
trovare il vero colpe-
vole prima che venga
eseguita la sentenza...

Domani è il Venerdì Mi state chiedendo


Santo, poi ci sarà la Pa- di salvare una vita.
squa e il Lunedì dell’An- e di risolvere un
gelo. Di conseguenza, non complicato enigma...
verrà giustiziato prima
di martedì. Che dite...
volete aiutarmi? Certo che
vi aiuterò.

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Spero che riusciate L’osservazione
a venire a capo di qual- porta sempre Per esempio,
cosa, non è stato facile dei risultati, posso già dire che
ottenere dalla Curia il messer Jacopo. quest’uomo è morto
permesso di disseziona- L’esperienza è il da almeno tre gior-
re il corpo... solo insegnan- ni. Il rigor mortis
te in cui possia- non è più percepibile.
mo confidare.

Potete determinare se la
morte è avvenuta prima
per la botta in testa, o
in conseguenza di questa
ferita da coltello?

È quello che spero


di scoprire... dubito
che la medesima
persona abbia vi-
brato i due colpi.

Il cranio è stato
sfondato con enor-
me forza, usando
un’arma dal profi-
lo oblungo... Mentre
questa coltellata
pare un colpo
molto debole
e superficiale.

Infatti non ha leso


organi vitali... La ferita
non era mortale di
per sé, anche se dev’es-
sere stata dolorosa.

Quindi è sta-
to il colpo
in testa
a ucciderlo?

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Nel laghetto di Acqua! Come
Sant’Eustorgio, tra la immaginavo,
Prima di dirlo
chiusa che porta al Navi- messer Jacopo...
voglio verificare
glio interno e la Vettab- i suoi polmoni ne
una cosa... dopotut-
bia. Se non fosse rimasto sono pieni!
to il corpo è stato
trovato nel Navi- incastrato in una cima
glio, giusto? di ancoraggio, sarebbe
stato portato via dalla
corrente.

Questo significa
che il nostro uomo
è morto affogato, e
il cranio gli è stato
sfondato succes-
sivamente...

State dicendo che l’as-


sassino è sceso in acqua
per sfondare il cranio di
Tomassi, dopo averlo af-
fogato nel Naviglio?

Quest’acqua è pulita...
e nel Naviglio vengono
sversati gli scarichi fetidi
di tutta la città.

No, io credo che


quest’uomo sia sta-
to ucciso altrove, e
poi portato fino a
Milano dalla cor-
rente. Con il disgelo,
le acque si sono
fatte grosse.

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Non credete che In seguito, a
si sarebbe visto cagione dello svi-
galleggiare il cadavere, luppo dei gas per la
marcescenza, esso ri- I dettagli
ben prima che fanno la per-
arrivasse in città? affiora, ed è così che
lo avete trovato! fezione, mes-
ser Jacopo, e
la perfezione
non È un det-
Un corpo, Incredibile... taglio.
appesantito dai da una serie
vestiti e senza di dettagli
aria nei polmoni, insignificanti,
ha quasi il mede- vi state avvi-
simo peso dell’ac- cinando alla
qua stessa. Quindi verità più di
può essere tra- chiunque al-
sportato dalla tro!
corrente senza
galleggiare, ma
rimanendo sotto
la superficie.

Quindi, ci basterà
capire da quale ramifi-
Non disperate,
Ma come cazione tutto ha avuto
messer Jacopo! Il cor-
potremo sco- inizio... e cercare altri
po della vittima ci ha
prire dove si indizi risalendo la
detto tutto ciò che
è consumato corrente.
poteva dire... ma forse
l’omicidio? i suoi vestiti potranno
ancora parlare.
Già, ma... la
corrente di
quale fiume?
Sono molti i
corsi d’acqua
che confluisco-
no nei Navigli.

Come le vene
si diramano per
portare il sangue
agli organi, così
i fiumi si riuni-
scono nel loro
cammino verso
la foce!

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Potrebbe essere un Questa è arena
Per esempio, questi elemento di indagine... fluviale. deve esser-
sembrano i crini di Ma non ci aiuta a deter- gli entrata nelle
un sauro... il nostro minare il corso d’acqua tasche durante una
uomo deve averne che stiamo cercando! tratta particolar-
cavalcato uno, prima mente turbolenta...
di essere ucciso!

Abbiate Passate-
pazienza, mi il ba-
messer cile e la
Jacopo! brocca.

Mi pare di
aver visto qual-
cosa... E se la mia
supposizione do-
vesse rivelarsi
esatta...

Pagliuzze
d’oro... C’è un
solo fiume che
ne contenga, nei
pressi di Milano.
Ed è da lì che
parte il Naviglio
Grande...

Il Ticino! Lo so
bene, la mia fa-
miglia è di quelle
parti... Do ordine
di preparare
due cavalli
per domattina!

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Il Naviglio
Grande si diparte Ancora non
dal Ticino all’altez- lo so, dovremo far
za della diga del funzionare l’ingegno.
Panperduto, quindi Però una cosa già
dovremo cercare l’abbiamo scoperta:
degli indizi da lì in non è stato quel ba-
su. Ma cosa pensate labiòtt a uccidere il
di trovare, esatta- Tomassi.
mente?

Questo lo
sappiamo noi, ma Innamorato?
È per lui che di milano?
se non troviamo il siete venuto a
vero colpevole, dif- È sporca, umida
Milano, e immersa nel-
ficilmente salvere- non è vero?
mo quel poveraccio la nebbia per la
Per Ludovico, maggior parte
dalla forca. intendo. dell’anno...

Lo immagino...
conosco bene
il reggente.
È un uomo di
potere, e il
potere tende
spesso a por-
re la semplifi-
cazione sopra
la verità.

Intendo dal
punto di vista
ingegneristico.
All’inizio sì,
Tutta la sua idro-
ma non andò
grafia è artificia-
granché bene.
le e non ha eguali
poi, però, mi sono
nella storia
innamorato
della meccanica
della città.
umana.

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Firenze ha l’Arno, So che Ludovico ha in
Roma il Tevere, Ve- progetto di raffor- E per la difesa, l’ir-
nezia... Be’, sull’acqua zare il sistema dei rigazione, la forza
vi è nata. Ma Milano Navigli. Non solo per motrice dei mulini...
i fiumi non li ha mai i trasporti, ma per Non può esistere
avuti... ve li hanno questioni igieniche... una città senz’ac-
portati. qua, così come l’uo-
mo non può farne
a meno per vivere.

Ma certo!
Un mulino... Come Che state
ho fatto a non dicendo, mastro
pensarci? Leonardo? Cosa
c’entrano i mulini,
adesso?

Dobbiamo cercare un grosso mulino!


avete detto di provenire da questa zona...
Spremete la vostra memoria!

Sul Ticino
non ci sono
mulini, ma
mi sta
venendo
un’idea...

La pala di un mulino! È stata quel-


la a sfondare il cranio di messer
Tomassi, mentre veniva trascinato
dal fiume! A quel punto il poveret-
to era già affogato...

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Questo è il quadrio... Uff! Siamo a caval-
un piccolo affluente! lo da ore... e non vi
In questa stagione è sono abituato! Il
abbastanza grosso mio fondoschiena è
da trasportare piatto come l’asse
un cadavere... di una lavandaia!

Coraggio, ancora
un piccolo sforzo!
Siamo quasi arrivati.
Oh, su questo
non ci piove!
Date un’occhia-
ta e ditemi che
ne pensate.

E finalmente mi spiegherete
perché mi avete portato
fin qui... spero CHE ne
sia valsa la pena!

Per Giovanni
il Battista! Ora
capisco... Siete un
uomo di ingegno
brillante, messer
Jacopo!

I mulini di Genate
coprono tutta la larghez-
za del fiume... nulla può
passare senza finire
sotto le loro pale.

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Davvero una
costruzione inte-
ressante, vorrei
studiarla più da
vicino! Ma la no-
stra missione è
prioritaria.

Gli affluenti del bacino che ali-


menta i mulini sono piccoli tor-
renti e ruscelli, non abbastanza
capienti da trascinare un corpo...

Il che significa che


Tomassi potrebbe
essere stato ucci-
so proprio qui. Esatto! Anche
se mi chiedo
perché un
uomo come lui
si trovasse da
queste parti.
Genate è un
villaggio agri-
colo, di pro-
prietà della
famiglia degli
Obertenghi...

Questa è la loro villa... sono gli unici


nobili della zona. Erano molto legati a San-
severino d’Aragona, prima che cadesse
in disgrazia presso Ludovico.

Se il Tomassi è stato
qui, è probabile che si
sia fermato da loro,
anche solo per
porgere omaggio.

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Lo penso anch’io...
Credo sia il caso di Lasciate
fare loro qualche parlare me,
domanda. Ah! Già solo mastro
camminare Leonardo.
sulle proprie Sono certo
gambe è un che ci
sollievo... accoglieranno
con ospitalità.

Sono Jacopo da
Novara, luogote-
Desiderate, nente del Capitano
messeri? di Giustizia di Mila-
no, e lui è mastro
Leonardo da Vinci,
artista fiorentino.

Sono molto spiacente, ma Non c’è nessuno


Siamo in il padrone è in viaggio per della famiglia?
missione per lavoro. Non tornerà pri- Vorremmo...
conto di ma di parecchi giorni.
Sua Signoria
il reggente
Ludovico, e se
possibile...

Falli
entrare,
Antonio!

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Sono
Lucrezia
Obertenghi,
la padrona
di casa. Cosa
posso fare
per voi?

Molto onorato
di fare la vostra
conoscenza, si-
gnora...

Stiamo cercando
un nobiluomo mi-
lanese, Girolamo
Tomassi, e abbiamo
ragione di credere
che possa essere
passato di qui pochi
giorni or sono.

Siete stati Se permettete, ho


mal diretti, signori... rivolto la doman-
Voi siete i primi da alla signora... Da
gentiluomini che quando i domestici
riceviamo da almeno rispondono al posto
due settimane. dei padroni?

Perdonatelo, messeri,
ma ha ragione.
Del resto, mio marito è a
Venezia per affari,
e sarebbe stato sconve-
niente per me ricevere
alcuno in sua assenza.

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Anche se forse andreb- Già, un ca-
Certamente. be riferito ai rapporti Io...
Mi scuso se sono stato pello rosso,
che Tomassi intrattene- non ca-
inopportuno, signora. di rara bel-
va con la nobiltà lom- pisco! Un
lezza. Pro-
barda... Potete aprire capello?
prio come
questa busta per me, la vostra
madama Obertenghi? chioma, mia
Inopportuno
è l'aggettivo signora...
esatto, messer Sapete da
Jacopo... dove viene?

?!

Dalla giubba di Tomassi!


Altro che cavallo sauro... E l’a- Chiamiamo-
vete portato con voi tutto il la una felice
tempo, mastro Leonardo? intuizione... In
ogni caso è
poco credibile
che un uomo
si ritrovi
i capelli di
una donna
incastrati
nei bottoni,
se non le si è
alquanto avvi-
cinato...

Mia Non svenite proprio adesso... Dovrete


Ooooh... signora! rispondere a molte domande!

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Sì, Tomassi mi amava... O alme-
no, questo era ciò che mi aveva
fatto credere! In realtà vole-
va solo estorcermi informa-
zioni su mio marito...

Immagino che LUDOVICO


sospettasse un possi-
bile tradimento, dato
il vecchio legame di vo-
stro marito con San-
severino d’Aragona!

Quando lo scoprii, l’ira e la


vergogna mi assalirono... Mi
aveva usata, per giunta diso-
norandomi agli occhi di Dio e di
mio marito! Lo pugnalai, e lui
barcollò all’indietro...

Cadde nel lago, e non


riemerse! Quando mi
resi conto di ciò che
avevo fatto mandai
Antonio a cercare il
corpo, inutilmente...

Ma ora
tutto è
perduto...

No, non tutto... Un


uomo sarà salvato dalla
forca, un innocente che
stava per essere condan-
nato a causa vostra!

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Siete un uomo straordInario,
mastro Leonardo!
Domani scorteremo Lucrezia E contro ESSA
a Milano, dove testimonierà stessa! LUDOVICO
a favore del balabiòtt... la farà giustizia-
re... di questo mi
sento responsabi-
le. In fondo è an-
che lei una vitti-
ma della politica
e degli intrighi di
corte.

Non credo che accadrà.


La verità danneggerebbe Quindi sarà
la reputazione DI messo tutto a ta-
LUDOVICO... e giustiziare cere? Non dovrei
una nobildonna dirlo, ma... questo
creerebbe scalpore. mi solleva.

Non ce l’avrei
mai fatta senza
di voi, mastro
Leonardo. Mi
chiedo solo cosa come lo scorrere
vi abbia convinto dell’acqua, Il deside-
ad aiutarmi. rio di conoscere
è naturale, nelle
brave persone...

E voi siete
una brava
persona, mes-
ser Jacopo.

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Perché Leonardo e perché un mistero da risolvere. 21

Perché un fumetto e soprattutto perché l'acqua.


L'acqua di Milano.
Parliamone con gli autori.

Le cose portate
dal fumetto
a cura di FRANCESCO MEMO

Le cose portate dall’acqua è innanzitutto Leonardo e di opere idrauliche. È stato


un racconto storico: l’ambientazione gentilissimo e non solo mi ha riempito
storica è centrale e questo ha richiesto di utilissime nozioni, mappe, link ad
un lavoro di documentazione, sia per articoli e bibliografia, ma mi ha aiutato
la sceneggiatura sia per i disegni. a costruire la trama della detection in
Giovanni, come hai fatto a calarti nella modo che fosse il più possibile realistica
Milano del Quattrocento di Leonardo? (concedendomi alcune licenze). Oggi so a cura di FRANCESCO MEMO | Le cose portate dal fumetto
un sacco di cose in più sulla mia città
Giovanni Eccher Ovviamente per questo e sulla storia millenaria di architettura
lavoro mi sono dovuto documentare e ingegneria idraulica che ne sono alla
parecchio, ma devo dire che la cosa non base. Milano infatti è una città nata ai
mi ha pesato per nulla. Ho scoperto un tempi dell’Impero Romano proprio con la
sacco di cose che non sapevo a proposito costruzione del primo "naviglio" circolare,
di Leonardo, e ho avuto un’ottima e sviluppatasi grazie all’incredibile opera
scusa per muovere il mio sedentario di deviazione dei fiumi e di costruzione
sedere e andare a vedere alcune dei Navigli e di altri canali proseguita
splendide pagine del codice Atlantico, fino al Novecento. Altro che Venezia,
in mostra alla Biblioteca Ambrosiana. lasciatemi essere un po’ campanilista.
Ma soprattutto ho avuto la fortuna di
avere a mia disposizione l’ingegner Giuseppe, la tua formazione di
Maurizio Brown, che ha diretto per anni archeologo ti avrà certamente aiutato
il settore acque reflue di Milano ed è una a condensare nel disegno tanta varietà
vera autorità in materia di Navigli, di di dettagli storici: paesaggi e scorci

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urbani, gli abiti dei personaggi, gli e del grande artista. E quindi alle sue
attrezzi e gli strumenti di bottega. tante rappresentazioni, tra cui ritratti
Addirittura, si riconosce il quadro di attribuzione controversa. Ma anche
che Leonardo sta realizzando quando a riferimenti più popolari: a me, per
Jacopo irrompe nel suo studio... esempio, viene in mente "Non ci resta
che piangere" di Benigni e Troisi.
Giuseppe Palumbo Come sempre Qual è la prima immagine che
ricorro al mio database personale associate a Leonardo?
di ricordi e immagini accumulate in
una vita da curioso (e studioso). Poi, Giuseppe Palumbo Per me è unicamente
ringraziando chi si sa, Internet è la Philippe Leroy, dal celebre sceneggiato
Grande Biblioteca di Babele dove se sai RAI, curato tra l’altro alla grande da
cercare, trovi. Per esempio, avevamo la Cesare Brandi... Poi però, come sempre, ci
difficoltà di rappresentare il Duomo di metto del mio e interpreto.
Milano in costruzione: cerca e ricerca, Mai mi adagio.
ho scovato un dipinto di un anonimo del
Giovanni Eccher Io ho frequentato le
Cinquecento da cui ho tratto tutto quello
elementari alla scuola Leonardo da
che mi serviva. E poi, sì, c’è la Vergine
Vinci di Milano, disseminata ovunque di
delle Rocce... anche quella, scaricata da
Wikipedia e mappata sui miei disegni. sue massime, perfino sui vasi da fiori.
E nell’atrio d’ingresso campeggiava
Quando si parla di Leonardo, tutti una sua immagine, presa dal celebre
tendiamo a pensare non solo al autoritratto che tutti conoscono. Non
personaggio storico ma inevitabilmente solo, la sua presenza si sentiva anche
anche al mito del grande scienziato nell’insegnamento della mia maestra,

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che faceva parecchie lezioni su di lui. iconografia o facendo per così dire
Per non parlare delle gite alle chiuse, a tabula rasa?
Santa Maria delle Grazie... Quindi sono
sempre stato abituato a vedere Leonardo Giovanni Eccher Lo abbiamo
come una figura storica eccezionale, più pensato partendo dai dati storici, ma
che come il personaggio fantasy creato naturalmente nessuno è in grado di
dagli americani. E non parlo solo del ricostruire esattamente come fosse
romanzo di Dan Brown, che è riuscito di persona. Quindi ci siamo presi
nel difficile compito di rendere sciocca e inevitabilmente delle libertà, pur a cura di FRANCESCO MEMO | Le cose portate dal fumetto
banale una delle più grandi personalità restando fedeli a ciò che si sa realmente
di tutti i tempi, ma di tutte le comparsate di lui (e non a ciò che è stato inventato in
inflitte alla sua figura in film orrendi seguito). Un piccolo gioco è stato inserire
come Hudson Hawk o in serie televisive nelle sue battute parecchie citazioni di
che non sto nemmeno a nominare. Ma massime e aforismi che ci sono arrivati
anche io non sono del tutto estraneo a di suo pugno, quindi si può dire che a
questa riduzione pop della figura di Da tratti Leonardo quasi parli con la sua
Vinci... come effettista, mi è capitato anni "vera voce". Con una licenza: non essendo
fa di costruire alcune finte macchine il sottoscritto un Manzoni in grado di
leonardesche per gli spot di una nota riprodurre filologicamente l’italiano
marca di elettrodomestici, che per un (e il milanese) utilizzati all’epoca,
certo periodo utilizzava un Leonardo abbiamo inevitabilmente "modernizzato"
caricaturato come testimonial! il linguaggio, pur lasciando qualche
elemento di colore che dia l’idea di una
A questo punto, come avete costruito il lingua parlata secoli fa: un approccio non
"vostro" Leonardo? Recuperando questa "scientifico" ma, speriamo, espressivo.

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Mi è piaciuto molto il personaggio Mai dire mai quando c’è di mezzo
di Jacopo da Novara, che con la sua Leonardo... Certamente, il fumetto è
umanità e semplicità fa da "mediatore" pervaso dalla forza dell’acqua: inizia
tra il lettore e Leonardo, una figura sul Naviglio, prosegue con l’acqua
così smisurata e geniale che rischia di trovata nei polmoni, e poi arriva al
risultare ingombrante. Ticino e oltre... A proposito, è vero che
nel Ticino si trova l’oro?
Giovanni Eccher Non avendo né il modo
né la capacità di trattare in maniera Giovanni Eccher Nel Ticino si trova l’oro,
veritiera e fedele una personalità tanto che ci sono appassionati che vanno
complessa (ma anche relativamente ancora oggi a setacciarlo, specialmente
poco documentata) come quella dopo il disgelo, quando le acque portano
di Leonardo, ci siamo rifugiati in a valle le pagliuzze provenienti dai
un protagonista inventato e quindi filoni a monte. Anche se credo che
incontrovertibile, lasciando Leonardo nessuno di loro sia mai diventato ricco,
come coprotagonista. Forse è stata una immagino che vestire i panni di Paperon
mossa vigliacca, ma anche di buonsenso de’ Paperoni ai bei tempi del Klondike
(tra queste due cose il confine è sempre sia sempre emozionante. E il Ticino è
labile). Quindi direi che Jacopo è, più che comunque un bellissimo posto dove
un mediatore tra il lettore e una figura passare la giornata con i piedi a mollo.
così smisurata e geniale, un mediatore Il Quadrio, Genate e i suoi mulini (per i
tra noi autori e una figura così smisurata quali ci siamo ispirati in parte ai mulini
e geniale. che si trovano a Valeggio sul Mincio)
sono invece inventati, così come la
Insieme a Milano e a Leonardo, l'altro famiglia degli Obertenghi. Ma tutti gli
grande personaggio della storia è altri riferimenti sono reali, compresa la
l’acqua: come nasce il titolo? diga del Panperduto anche se sembra un
nome uscito dalle pagine di Topolino.
Giovanni Eccher Le cose portate dall'acqua
è il titolo di uno dei capitoli di Del moto E poi la bellissima immagine del
e misura dell’acqua, una celebre opera corso dei fiumi come metafora della
di idraulica di Leonardo. Ci sembrava circolazione sanguigna. È un'idea
un titolo perfetto, quindi gliel’abbiamo chiave, che sintetizza la doppia natura
rubato approfittando del fatto che è di Leonardo: scienziato capace di
morto 500 anni fa e non può reagire. interrogarsi sul mondo fisico e naturale
con analogie artistiche.
La diga di Panperduto

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Giuseppe Palumbo Da buon essere affatto facile da gestire. La sua
rinascimentale Leonardo aveva una omosessualità (o bisessualità), vissuta
visione olistica del mondo e l’Uomo era la in segreto ma senza alcun pentimento,
chiave di lettura del Creato. era una di queste, e se consideriamo
che ancora al giorno d’oggi sarebbe
Giovanni Eccher Esatto, e infatti osteggiata in molti ambiti, possiamo
Leonardo non solo aveva paragonato vedere come il suo pensiero su certe cose
la circolazione sanguigna e il corso dei fosse addirittura più avanzato di quello
fiumi, ipotizzando un "ciclo dell’acqua" odierno. E parliamo di un uomo di cinque
che, a parte un importante dettaglio che secoli fa!
in seguito la scienza ha sconfessato, è
molto simile a quello insegnato oggi nelle Giuseppe Palumbo Confermo. Per parte
scuole, ma aveva studiato ad esempio mia, in questa scena ho cercato di
il moto turbolento dei corsi d’acqua rendere con la recitazione il malcelato
attorno agli ostacoli accostandolo alla disagio di Jacopo davanti a uno
forma dei capelli attorno a spilloni e altri spettacolo che ai suoi occhi appariva non
oggetti usati per fermarli. Ci sono dei solo crudo, ma in effetti quasi al limite
suoi disegni autografi estremamente del sacrilego.
affascinanti su questo argomento.
D’altronde l’uso di questi accostamenti Nel disegnare la storia pensi di avere
non era solo esemplificativo: Leonardo subito in qualche modo l’influenza dei
aveva intuito, in anticipo sui tempi, che disegni vinciani?
molte leggi naturali producono fenomeni
simili in ambiti molto diversi, e cercava Giuseppe Palumbo Ho ovviamente
di interpretarli per similitudine. Anche se tenuto conto di quanto era utile nel
non possiamo dire che il ciclo dell’acqua repertorio vinciano. E poi ho remixato!
sulla Terra sia identico al funzionamento Come dicevo, bisogna sempre metterci
della circolazione sanguigna, è del proprio e interpretare, mai adagiarsi.
innegabile che ci siano molti punti di
contatto, per esempio tra le ramificazioni Quale tecnica hai usato? Lavori su carta
delle vene e quelle dei fiumi. Più che di o esclusivamente in digitale? E come
metafora, infatti, parlerei di similitudine, colori? Mi ha colpito molto l’uso dei
perfetta ai fini narrativi. bianchi, le pupille, i fregi del frontone
della chiesa... a cura di FRANCESCO MEMO | Le cose portate dal fumetto
La scena dell’autopsia: per ottenere
informazioni, Leonardo sfida le Giuseppe Palumbo Una tecnica mista,
convenzioni con una pratica scientifica parte su carta e parte in digitale. In
da molti ritenuta sacrilega. particolare la carta che utilizzo – prodotta
dalla più antica cartiera italiana, la
Giovanni Eccher Dobbiamo considerare Magnani di Pescia (dal 1404), di puro
che Leonardo aveva già avuto guai cotone e con un tono caldo – dona una
a Firenze per fatti analoghi, e anche tinta media che permette di valorizzare
per altri... Ma era un uomo di scienza, proprio i bianchi e le sfumature di nero
e sapeva distinguere tra morale e che poi vado a colorare in digitale. Direi
moralismo. A Milano, città piuttosto una tecnica analogica antica che si
laica, era più facile fare certe cose senza mescola con l’elettronico. Solo così mi
temere l’ingerenza della Chiesa. Però diverto, a giocare col tempo.
certamente le sue idee erano molto
più avanti di quelle della media dei Ed è quello che abbiamo fatto anche noi
suoi contemporanei, il che non doveva nel leggervi!

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Milano, città del Genio


FILIPPO DEL CORNO
Assessore alla Cultura del Comune di Milano

Come Milano ha deciso di celebrare una radice, perfettamente disegnata da


Leonardo da Vinci a 500 anni dalla sua Leonardo e oggi visibile nella Sala delle
morte? Quattro anni dopo la grande Asse. Perché quella radice? Perché ci
mostra realizzata per Expo 2015 a Palazzo permette di vedere come l’atto creativo
Reale, che ha visto la partecipazione di era per Leonardo un modo di conoscere
grandi istituti internazionali, a partire la realtà, di connettere la creatività alla
dal Louvre, abbiamo deciso di adottare conoscenza. Per conoscere bene una cosa
un approccio diverso: chiedere a tutte le non devi fare solo lo sforzo di studiarla,
istituzioni culturali milanesi di lavorare ma devi anche provare a crearla tu
insieme sulla memoria di Leonardo. stesso. L’altro grande insegnamento
Ognuna ha risposto con un progetto riguarda il tema della sostenibilità,
specifico legato alla propria vocazione: ovvero la profonda riflessione che
il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo ha fatto sulla natura. Possiamo
sulla vocazione scientifica, altri sulla dominare la natura, ci dice Leonardo, ma
dimensione artistica dobbiamo esserne allo
e così via. Il risultato stesso tempo alleati.
è "Leonardo 500", un Uno spunto molto
ricchissimo palinsesto rilevante, oggi che siamo
di iniziative che dura da chiamati a misure
più di un anno. urgenti affinché il nostro
Il fulcro delle impatto sulla natura
celebrazioni milanesi non porti addirittura
è stata la riapertura alla scomparsa della
della Sala delle Asse nel specie umana dal
Castello Sforzesco, il pianeta Terra. Ancora,
luogo in cui Leonardo ha "Leonardo 500" ci ha
immaginato, e in parte permesso di scoprire
anche realizzato, un grande progetto di la molteplicità di interessi, di ricerche
pittura su muro. Un progetto che avrebbe e, se vogliamo, di campi di esplorazione
dovuto trasfigurare l’intera sala, ma di coltivati dal grande artista e scienziato.
cui di fatto – in parte per l’impossibilità Un approccio che oggi chiameremmo
in vita di completare l’opera, in parte per multidisciplinare, e che per Leonardo
vicende successive – abbiamo sempre era costitutivo del sapere: non ci si può
avuto una visione molto parziale. Con il più fermare alle delimitazioni di singole
nuovo restauro siamo oggi finalmente in discipline ma bisogna essere in grado di
grado di ricostruire qual era il progetto connettere i vari campi.
originale di Leonardo da Vinci e le tracce Questi tre elementi sono, a mio parere, il
materiali, molto evidenti e forti, che ha lascito più importante di Leonardo, la sua
lasciato sui muri del Castello. eredità alla quale rivolgerci per affrontare
La traccia più potente è a mio parere la complessità contemporanea.

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La Vettabbia romana e le "lordure" dei milanesi. 27

Le acque leonardesche del Battesimo di Cristo e


la benevola solennità della Ciribiciaccola.
Perché da sempre Milano fa rima con "acqua".

La storia di Milano
galleggia sull'acqua
STEFANO POLESELLO

Siamo nel 1288 e Bonvesin de la Riva, decina di chilometri in uno strato sub-
un frate Umiliato, si aggira per Milano superficiale, dopo avere incontrato
stupendosi per la quantità d'acqua e diversi strati impermeabili lungo il
tessendo le lodi della città in un latino tragitto. La risorgiva e la sua acqua sono
medievale gustoso anche in traduzione: fonte di ricchezza per chi coltiva i campi

STEFANO POLESELLO | La storia di Milano galleggia sull'acqua


o alleva il bestiame. Nel XII secolo, a
Entro la città non sono cisterne né lunghi Sud della cerchia delle mura arrivano
condotti d’acqua; ma acque vive naturali, i monaci di Clairvaux, che drenano i
eccellenti a bere, salubri e così abbondanti terreni saturi di acqua mediante la
in tutte le stagioni che in ogni casa, appena creazione delle rogge, una rete di canali
decente, si trova una fonte d’acqua viva che ancora delimitano i campi nella
chiamata pozzo. "Bassa", la campagna Lombarda.
Nessuna città del mondo è così ricca d’acque: Viene presto scoperto che per tutto l’anno
non esito a proclamare che questo solo e quest’acqua mantiene una temperatura
sì copioso tesoro val più che tutto il vino e costante di 10-12 gradi. Facendola
l’acqua insieme di certe altre città.1 scorrere in un velo sottile sul terreno,
anche nelle settimane più fredde è
Milano città d’acqua, città costruita possibile far crescere l’erba ed effettuare
sull’acqua, città arricchitasi con l’acqua. tre tagli: a maggio, ad agosto e a fine
La sua posizione è poco a monte ottobre. In questo modo nasce la pratica
della linea delle risorgive. Qui l’acqua, redditizia delle marcite, invenzione che
infiltratasi sulle montagne calcaree a cambia (in meglio) la storia economica
Nord, arriva dopo aver percorso qualche dei monaci e di tutta Milano.

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Ma dai canali provenienti da Milano La funzione di principale collettore di
non arriva solo acqua limpida e salubre, scarichi risale ai tempi dei Romani con
come letterariamente descrive il nostro il canale artificiale Vettabbia, un po’ la
Bonvesin. Che fine fanno, infatti, durante Cloaca Maxima dei mediolanensi. La
il Medioevo, gli escrementi e l’urina dei Vettabbia attraversa il centro di Milano
milanesi? Mentre i palazzi più nobili ed esce in campagna, proprio nella
hanno delle fosse settiche, che vanno zona dove i Cistercensi hanno costruito
periodicamente svuotate, il popolo si l’Abbazia di Chiaravalle. Questi unirono
libera delle feci in strada. Al massimo così, al "trucco" delle marcite, la generosa
vengono usati dei cessi soppalcati, che fertilizzazione escrementizia, dono
scaricano nelle strette viuzze tra una gratuito della cittadinanza milanese ai
casa e l’altra, come descritto anche nel monaci di S. Bernardo.
Decameron nella novella di Andreuccio Si arricchiscono quindi i monaci, che
da Perugia. Ed è in questo contesto che costruiscono l’abbazia e chiamano, per
l’abbondanza di acqua che arriva con decorarla di affreschi, artisti toscani,
fiumi e canali, attinta tramite migliaia di stretti collaboratori, se non addirittura
pozzi da una falda ricca e poco profonda, parenti, di Giotto. Ma forse ancora
assume un’altra funzione fondamentale: più bella è la "Ciribiciaccola", com'è
lavare le strade, trascinare via le popolarmente nota la torre campanaria
lordure, evitare la diffusione di malattie. costruita sull’incrocio tra il transetto
È precisamente da qui che prende il e le navate, a segnalare ai viaggiatori
suo nome il Lamber Merdarius, un provenienti da Sud l’arrivo a Milano.
fiumiciattolo che scende dalla estrema Tra questi vi è anche un giovane Leonardo
parte occidentale di Milano e che oggi Da Vinci, che giunge a Milano nel 1482.
è chiamato, in maniera foneticamente Leonardo ama l’acqua, materia sfuggente
simile, Lambro Meridionale. sempre uguale e sempre diversa, fin dai
suoi primi quadri e disegni. Chiamato
Abbazia di Chiaravalle: la celebre torre campanaria
della Ciribiciaccola a terminare il Battesimo di Cristo del
maestro Verrocchio, inonda il quadro di
acqua dipinta: immerge nell’acqua non
solo i piedi di Gesù, ma anche quelli del
Battista, e descrive con minuzia i vortici
e le bollicine che si formano attorno alle
loro caviglie. Quale luogo migliore di
Milano per coltivare lo studio dell'acqua?
Con passione osserva e disegna gorghi,
quasi a cogliere attraverso il disegno
l’essenza del movimento del fluido.
Non vi è differenza per lui tra disegno
artistico e tavola scientifica. Il disegno
è per lui strumento di osservazione e
ricerca. Ma la sua curiosità sull’acqua si
amplia, passando per la progettazione di
nuove chiuse, di canali, fino addirittura
all’idea di trasformare il Lambro in un
fiume navigabile che colleghi Milano al
Lago di Como.
Dalla fisica dell’acqua all’idraulica, dalla
geologia legata ai fiumi all’origine dei
fossili sulle Alpi Lecchesi, passando

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La vite di Archimede e varie ruote da acqua in un scarichi dei Milanesi? Fino al 2003,
disegno leonardesco
in assenza di adeguati impianti di
per letture filosofico-religiose: gli studi trattamento, finivano tutti, direttamente
di Leonardo spaziano incredibilmente. o indirettamente, nel povero fiume
Tutto questo materiale sarebbe dovuto Lambro, vera e propria cloaca a cielo
confluire in un immenso Trattato sulle aperto. A causa della biodegradazione
Acque, ma, come per la maggior parte della materia organica degli escrementi,
delle opere di Leonardo, quest’ultimo non questo utilizzo rese il fiume un
verrà mai terminato. ambiente praticamente abiotico, per
Leonardo fugge da una Milano prima via della privazione di ossigeno e della
duramente sotto assedio da parte concentrazione di ammoniaca, divenuta
delle milizie francesi, che poi la ormai insostenibile.

STEFANO POLESELLO | La storia di Milano galleggia sull'acqua


saccheggiarono ferocemente. Dopo Per fortuna, dal 2005 sono attivi tre
questi eventi drammatici, inizia il impianti che depurano gli scarichi di
decadimento della città: vengono perse le Milano, e il Lambro lentamente sta
preziose conoscenze tecnologiche legate recuperando le sue caratteristiche
all’agricoltura e all’allevamento, e la città di ecosistema fluviale. Uno di questi
diventa facile preda delle pestilenze, che impianti è stato costruito proprio nei
danno il colpo di grazia. La presenza dei campi all’ombra della Ciribiciaccola. Uno
canali, dei fiumi e dei fossati romani e schema di ricircolo, basato su vasche
medievali funge, nei secoli successivi, di digestione aerobica e anaerobica,
da sistema fognario di drenaggio delle produce acqua depurata, che viene
acque piovane e reflue. Una situazione immessa nella Vettabbia e usata come
che dura fino al 1868, quando, sotto il acqua irrigua di buona qualità.
nuovo Regno d’Italia, viene pianificato Un circolo che si chiude sotto il vigile
un sistema completo di fognature sguardo del campanile e dei suoi 700 anni.
sotterranee miste, nell’ambito di un
1
Bonvesino dalla Riva, Le meraviglie di Milano;
ambizioso progetto di risanamento delle
traduzione dal testo latino, introduzione e
principali città italiane. commenti di Ettore Verga
Ma dove finiscono oggi tutti gli (Milano, L. F. Cogliati, 1921 – LXII, pagina 95).

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30 Leonardo alla corte sforzesca:
un momento cruciale e complesso della sua vita.
Ce ne parla Claudio Salsi, Direttore dell'Area
Sovrintendenza del Castello Sforzesco di Milano.

"Le necessità del tempo di pace,


le necessità del tempo di guerra"
a cura di FRANCESCO MEMO

Com’era la Milano di fine Quattrocento qua crescevano le migliore biade e i


che accolse Leonardo da Vinci? migliori foraggi d’Italia, come diceva già
Bonvesin della Riva, perché le marcite,
Milano era una città per quei tempi tra che erano state realizzate dai monaci,
le più avanzate d’Italia, insieme a Napoli. fornivano erba fresca tutto l’anno,
Era un centro commerciale e produttivo favorendo le colture e l’allevamento.
importante per alcuni beni di lusso, come La cosa importante da capire è questa: a
gli abiti tessuti di seta con fili d’oro e Milano c’era già un substrato. Leonardo
d’argento, chiamati auroserici. non sarebbe stato un personaggio,
Dal punto di vista culturale, Milano, era non dico geniale (quello lo diamo per
una città vivissima, piena di scambi scontato), ma talmente innovativo se non
internazionali. Basti pensare che le avesse goduto di un substrato civile e
maestranze del Duomo avevano maestri culturale come quello che Milano offriva
che venivano dalla Germania. Abbiamo all’epoca.
dei documenti che testimoniano come
gli approvvigionamenti di materie Che ruolo aveva la corte sforzesca in
particolari, come i pigmenti per la questo sviluppo della città?
decorazione dei palazzi, venissero da
Norimberga. E lo stesso Leonardo aveva a Dobbiamo considerare l’importanza
servizio nella propria bottega dei maestri dei cenacoli intellettuali e umanistici,
d’oltralpe. da cui era nata una cultura di corte
Milano aveva inoltre il privilegio di raffinatissima, che aveva propri
trovarsi al centro della pianura irrigua: codici linguistici e artistici. La famosa

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"Academia Leonardi Vinci", della quale Abbiamo delle lettere che testimoniano
abbiamo testimonianza nelle stampe i dissapori tra i due, legati ai compensi
dei "nodi vinci" presso la Biblioteca per i lavori e le committenze. Tanto che il
Ambrosiana, divenne una vera e propria Moro a un certo punto voleva sostituire
moda presso la corte sforzesca, per Leonardo con Pietro Perugino, ma non lo
esempio nei ricami delle dame, con trovò e quindi si accontentò, per così dire,
tracce che dalla Sala delle Asse arrivano di riprendere a servizio Leonardo.
fino alla Gioconda. Poeti, letterati e Insomma, era un rapporto sicuramente
artigiani di livello, insieme agli artisti, si privilegiato ma non necessariamente
ritrovavano al Castello. E Leonardo era idilliaco. E certamente non era un
diventato il loro punto di riferimento. rapporto alla pari. Il Duca era di
un’ambizione e di un egocentrismo
Quando Leonardo arrivò a Milano venne smisurati, ed era già tanto che Leonardo
quindi riconosciuto subito per il genio avesse il privilegio di poterci discutere.
che era? Si inserì senza problemi? E il destino volle che entrambi finissero
i loro giorni in Francia a poca distanza,
No, si inserì progressivamente. Si a poco più di dieci anni l’uno dall’altro. Il
presentò come un artista, un artigiano, Moro si spense nel 1508 e Leonardo nel
un ingegnere, un musico... come una 1519; uno a Loches, nella Valle della Loira
personalità poliedrica capace di fare e l’altro ad Amboise.
tante cose secondo le diverse necessità:
"Farò cose per le necessità del tempo Per concludere, quale eredità ci

a cura di FRANCESCO MEMO | "Le necessità del tempo di pace, le necessità del tempo di guerra"
di pace e per le necessità del tempo consegna Leonardo?
di guerra". Un biglietto da visita che
voleva dire che era capace di far di tutto. La sua curiosità insaziabile. Una
"Tempo di pace" voleva dire: feste, pitture, caratteristica rara, perché davvero
decorazioni e via dicendo; "tempo di lui era entusiasta della vita, aveva
guerra", invece, progettare armi difensive continuamente bisogno di approfondire,
e offensive. non si accontentava mai. Si poneva
Ci mise comunque qualche anno prima domande su tutto. Anche quando giunse
di riuscire a entrare a far parte della al Castello disse "tutto mi piace", perché
cerchia assai ristretta degli artisti di tutto lo interessava. Gli piaceva tutto e
corte. E nel Codice Trivulziano troviamo tutto voleva conoscere e approfondire.
le cosiddette liste di parole, che sono
citazioni di frasi trascritte da testi Ritratto di Ludovico il Moro di Giovanni Ambrogio
de Predis (dal codice "Grammatica Sforza")
letterari o da codici che erano parte
della sua biblioteca privata. Lo scopo
era imparare un lessico scientifico e
umanistico adeguato, per far fronte
alla raffinatezza dell’entourage nel
quale Leonardo si stava inserendo.
Ricordiamoci che lui era un ex-ragazzo
di bottega, e a Milano si ritrovò in un
ambiente estremamente più complesso
di quello dal quale proveniva, in un certo
senso senza rete.

Quindi possiamo dire che anche


Leonardo doveva studiare... Ma cosa
sappiamo dei rapporti tra lui e il Moro?

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