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Franco Concli
Free University of Bozen-Bolzano
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All content following this page was uploaded by Franco Concli on 08 October 2018.
Gli ingranaggi
PARTE 1
I PROGETTISTI SPESSO SI
TROVANO A DOVER RISOLVERE IL
PROBLEMA DI COME TRASFERIRE
LA POTENZA DA UN ALBERO
AD UN ALTRO VARIANDONE
VELOCITÀ E COPPIA. A TALE
SCOPO NEGLI ANNI SONO STATE
SVILUPPATE VARIE SOLUZIONI CHE
SPAZIANO DALLE TRASMISSIONI
A CINGHIA A QUELLE A CATENA.
QUANDO LE POTENZE IN GIOCO
SONO SIGNIFICATIVE O QUANDO
È RICHIESTA UN’ELEVATA gi si immaginino due cilindri a contatto che trasmettono
PRECISIONE L’UTILIZZO DI RUOTE la coppia per attrito. Nel punto di contatto le velocità tan-
DENTATE SEMBRA ANCORA genziali dei due cilindri sono identiche per cui il rappor-
OGGI ESSERE LA SOLUZIONE PIÙ to tra i due raggi definisce anche il rapporto tra le velocità
INTERESSANTE
I
di rotazione e, quindi, il rapporto di riduzione. Negli ingra-
naggi, esistono due cerchi fittizi a contatto tra loro, detti
cerchi primitivi, che come per i cilindri ad attrito identifi-
l largo utilizzo degli ingranaggi nella meccanica ha porta- cano il rapporto di riduzione della coppia di ruote. La for-
il progettista industriale
to ad un elevato grado di standardizzazione sia per quan- ma più comunemente utilizzata per la definizione del pro-
to riguarda i processi produttivi che per quanto riguarda i filo del dente è detta ad evolvente di cerchio: il profilo può
metodi di calcolo. essere ottenuto immaginando di far rotolare un segmento
Sebbene esistano innumerevoli tipologie di cinematismo su un cerchio, di raggio minore rispetto al primitivo e det-
e configurazioni, oltre il 90% degli ingranaggi prodotti è di to cerchio di base e prendendo il luogo dei punti di una
tipo cilindrico o conico. Quelli conici, a differenza di quel- estremità di tale segmento. La curva, detta appunto evol-
li cilindrici, trasmettono il moto tra due alberi perpendico- vente di cerchio, andrà interrotta in corrispondenza di al-
LUGLIO 2018
lari. Tra gli ingranaggi cilindrici è possibile poi fare una di- tri due circonferenza di diametro maggiore e minore ri-
stinzione tra ingranaggi a denti dritti, più semplici e meno spetto al primitivo, chiamati cerchio di troncatura esterna
performanti ed ingranaggi a denti elicoidali. o di testa e cerchio di troncatura interna o di piede. Figura
Per meglio comprendere il funzionamento degli ingranag- 1 mostra graficamente alcune grandezze caratteristiche.
48
ia
Cerchio di testa Figura 1 -
asc Grandezze
af
ezz caratteristiche
rgh
La degli ingranaggi
cilindrici
ui il rapporto tra i due raggi definisce anche il rapporto tra le velocità di rotazione e,
dum
rto di riduzione. Negli ingranaggi, esistono due cerchi fittizi a contatto tra loro, detti
Adden
iche per cui il rapporto tra i due raggi definisce anche il rapporto tra le velocità di rotazione e,
Cerchio
, che come per i cilindri ad attrito identificano il rapporto di riduzione della coppia di
nte
primitivo
di, il rapporto di riduzione. Negli ingranaggi, esistono due cerchi fittizi a contatto tra loro, detti
del de
a più comunemente utilizzata per la definizione del profilo del dente è detta ad evolvente
cui il rapporto tra i due raggi definisce anche il rapporto tra le velocità di rotazione e,
identiche per cui il rapporto tra i due raggi definisce anche il rapporto tra le velocità di rotazion
Spessore
i primitivi, che come per i cilindri ad attrito identificano il rapporto di riduzione della coppia di
dum
ofilo può essere ottenuto immaginando di far rotolare un segmento su un cerchio, di
orto di riduzione. Negli ingranaggi, esistono due cerchi fittizi a contatto tra loro, detti
del dente
e anche il rapporto tra le velocità di rotazione e, quindi, il rapporto di riduzione. Negli ingranaggi, esistono due cerchi fittizi a contatto tra loro, d
a
. La forma più comunemente utilizzata per la definizione del profilo del dente è detta ad evolvente
Altezz
rispetto al primitivo e detto cerchio di base e prendendo il luogo dei punti di una
Deden
i, che come per i cilindri ad attrito identificano il rapporto di riduzione della coppia di
istono due cerchi fittizi a contatto tra loro, detti cerchi primitivi, che come per i cilindri ad attrito identificano il rapporto di riduzione della copp
chio: il profilo può essere ottenuto immaginando di far rotolare un segmento su un cerchio, di
e segmento. La curva, detta appunto evolvente di cerchio, andrà interrotta in
a più comunemente utilizzata per la definizione del profilo del dente è detta ad evolvente
entificano il rapporto di riduzione della coppia di ruote. La forma più comunemente utilizzata per la definizione del profilo del dente è detta ad e
o minore rispetto al primitivo e detto cerchio di base e prendendo il luogo dei punti di una
a di altri due circonferenza di diametro maggiore e minore rispetto al primitivo, chiamati
Cerchio di base
rofilo può essere ottenuto immaginando di far rotolare un segmento su un cerchio, di
rtella
definizione del profilo del dente è detta ad evolvente di cerchio: il profilo può essere ottenuto immaginando di far rotolare un segmento su un cerchi
mità di tale segmento. La curva, detta appunto evolvente di cerchio, andrà interrotta in
catura esterna o di testa e cerchio di troncatura interna o di piede. Figura 1 mostra
rispetto al primitivo e detto cerchio di base e prendendo il luogo dei punti di una
Cerchio di fondo
za ca
ndo di far rotolare un segmento su un cerchio, di raggio minore rispetto al primitivo e detto cerchio di base e prendendo il luogo dei punti di una
spondenza di altri due circonferenza di diametro maggiore e minore rispetto al primitivo, chiamati
lcune grandezze caratteristiche.
ale segmento. La curva, detta appunto evolvente di cerchio, andrà interrotta in
di base e prendendo il luogo dei punti di una estremità di tale segmento. La curva, detta appunto evolvente di cerchio, andrà interrotta in
Altez
io di troncatura esterna o di testa e cerchio di troncatura interna o di piede. Figura 1 mostra
a di altri due circonferenza di diametro maggiore e minore rispetto al primitivo, chiamati
o evolvente di cerchio, andrà interrotta in
camente alcune grandezze caratteristiche. corrispondenza di altri due circonferenza di diametro maggiore e minore rispetto al primitivo, c
ncatura esterna o di testa e cerchio di troncatura interna o di piede. Figura 1 mostra
ro maggiore e minore rispetto al primitivo, chiamati cerchio di troncatura esterna o di testa e cerchio di troncatura interna o di piede. Figura 1 most
alcune grandezze caratteristiche.
dezze caratteristiche degli ingranaggi cilindrici
troncatura interna o di piede. Figura 1 mostra graficamente alcune grandezze caratteristiche.
a 1 -‐ Grandezze caratteristiche degli ingranaggi cilindrici
La differenza tra il raggio primitivo ed il raggio di testa è naggi e per cui è opportuno un corretto dimensionamen-
detto addendum. Quella tra il raggio di fondo ed il primi- to sono la flessione (rottura a piede dente) e la fatica da
ndezze caratteristiche degli ingranaggi cilindrici
a il raggio primitivo ed il raggio di testa è detto addendum. Quella tra il raggio di fondo ed
tivo è detto dedendum. Il proporzionamentoFigura 1 -‐ Grandezze caratteristiche degli ingranaggi cilindrici
standard tra contatto (vaiolatura del fianco).
etto dedendum. Il proporzionamento standard tra addendum e dedendum è 5:4 così da
addendum e dedendum è 5:4 così da garantire l’assenza Flessione a piede dente
gi cilindrici
ferenza tra il raggio primitivo ed il raggio di testa è detto addendum. Quella tra il raggio di fondo ed
enza di interferenza tra la testa dei denti di una ruota ed il fondo del vano tra i denti della
di interferenza tra la testa dei denti di una ruota ed il fon- La prima tipologia di danneggiamento è sicuramente
mitivo è detto dedendum. Il proporzionamento standard tra addendum e dedendum è 5:4 così da
uesta ingrana.
ra il raggio primitivo ed il raggio di testa è detto addendum. Quella tra il raggio di fondo ed
do del vano tra i denti della ruota con cui questa ingrana. quella più pericolosa in quanto porta a cedimenti improv-
La differenza tra il raggio primitivo ed il raggio di testa è detto addendum. Quella tra il raggio di
ntire l’assenza di interferenza tra la testa dei denti di una ruota ed il fondo del vano tra i denti della
etto dedendum. Il proporzionamento standard tra addendum e dedendum è 5:4 così da
Un altro parametro fondamentale che definisce la dimen- visi con distacco dell’intero dente con conseguenze cata-
metro fondamentale che definisce la dimensione della ruota è il modulo.
sta è detto addendum. Quella tra il raggio di fondo ed Esso è definito
sione della ruota è il modulo. Esso è definitoil primitivo è detto dedendum. Il proporzionamento standard tra addendum e dedendum è 5:4
con cui questa ingrana. come il rap- strofiche.
enza di interferenza tra la testa dei denti di una ruota ed il fondo del vano tra i denti della
to tra il diametro primitivo ed il numero
o standard tra addendum e dedendum è 5:4 così da d i denti.
porto tra il diametro primitivo ed il numero di denti. garantire l’assenza di interferenza tra la testa dei denti di una ruota ed il fondo del vano tra i de
questa ingrana.
tro parametro fondamentale che definisce la dimensione della ruota è il modulo. Esso è definito
enti di una ruota ed il fondo del vano tra i denti della ruota con cui questa ingrana.
La teoria alla base del dimensionamento dei denti a fles-
𝑑𝑑%
il rapporto tra il diametro primitivo ed il numero d i denti.
𝑚𝑚" =
metro fondamentale che definisce la dimensione della ruota è il modulo. Esso è definito
sione idealizza il dente come una trave a sezione variabile Figura 2 -
𝑧𝑧 Un altro parametro fondamentale che definisce la dimensione della ruota è il modulo.
incastrata ad una estremità e caricata in punta. Lo sfor- Danneggiamento
Esso è de
rto tra il diametro primitivo ed il numero di denti. 𝑑𝑑%
dimensione della ruota è il modulo. 𝑚𝑚" = tracome il rapporto tra il diametro primitivo ed il numero
Esso è definito loro, devono zo massimo si avrà in corrispondenza della sezione
uote riescano ad ingranare tra loro, devono necessariamente avere lo stesso modulo.
Affinché due ruote riescano ad ingranare di denti.
critica di una unità
mero di denti. necessariamente avere lo stesso 𝑑𝑑%modulo. 𝑧𝑧 motrice a causa
individuabile tramite opportuna procedura normata 𝑑𝑑% [ISO del cedimento di
𝑚𝑚 =
namento la trasmissione della potenza avviene mediante contatto tra i fianchi dei denti.
"
ché due ruote riescano ad ingranare tra loro, devono necessariamente avere lo stesso modulo.
Durante l’ingranamento la trasmissione 𝑧𝑧 della potenza av- 6336:2006] alla base del dente. 𝑚𝑚" = un dente
𝑑𝑑% 𝑧𝑧
gi cilindrici a denti dritti, la linea di contatto si muove lungo una retta detta delle pressioni
= viene mediante contatto tra i fianchi dei denti. Negli in-
uote riescano ad ingranare tra loro, devono necessariamente avere lo stesso modulo.
nte l’ingranamento la trasmissione della potenza avviene mediante contatto tra i fianchi dei denti.
𝑧𝑧
one si indica con la lettera greca 𝛼𝛼 e viene definita angolo di pressione. Tramite l’angolo di
granaggi cilindrici a denti dritti, la linea di contatto Affinché due ruote riescano ad ingranare tra loro, devono necessariamente avere lo stesso mod
si muo-
ingranaggi cilindrici a denti dritti, la linea di contatto si muove lungo una retta detta delle pressioni
ve lungo una retta detta delle pressioni la cui inclinazio-
ssibile legare il diametro del cerchio di base al diametro del cerchio primitivo
devono necessariamente avere lo stesso modulo.
anamento la trasmissione della potenza avviene mediante contatto tra i fianchi dei denti.
ne si indica con la lettera greca e viene definita Durante l’ingranamento la trasmissione della potenza avviene mediante contatto tra i fianchi d
inclinazione si indica con la lettera greca 𝛼𝛼 e viene definita angolo di pressione. Tramite l’angolo di
angolo
gi cilindrici a denti dritti, la linea di contatto si muove lungo una retta detta delle pressioni
𝑑𝑑
di pressione. Tramite l’angolo( di pressione èNegli ingranaggi cilindrici a denti dritti, la linea di contatto si muove lungo una retta detta delle
nza avviene mediante contatto tra i fianchi dei denti.
ione è possibile legare il diametro del cerchio di base al diametro del cerchio primitivo
possibile le-
one si indica con la lettera greca 𝛼𝛼 e viene definita angolo di pressione. Tramite l’angolo di
= cos 𝛼𝛼
ontatto si muove lungo una retta detta delle pressioni
𝑑𝑑%
gare il diametro del cerchio di base al diametro la cui inclinazione si indica con la lettera greca 𝛼𝛼 e viene definita angolo di pressione. Tramite l’
del cer-
ossibile legare il diametro del cerchio di base al diametro del cerchio primitivo
chio primitivo 𝑑𝑑(
viene definita angolo di pressione. Tramite l’angolo di = cos 𝛼𝛼 pressione è possibile legare il diametro del cerchio di base al diametro del cerchio primitivo
olte grandezze, come ad esempio addendum e dedendum, vengono normalizzate rispetto
𝑑𝑑%
il progettista industriale
di base al diametro del cerchio primitivo
𝑑𝑑(
grandezze normalizzate vengono chiamate fattore di addendum ℎ
= cos 𝛼𝛼 ∗
- e fattore di dedendum
𝑑𝑑(
𝑑𝑑%
amente molte grandezze, come ad esempio addendum e dedendum, vengono normalizzate rispetto = cos 𝛼𝛼
ente. I loro valori nel proporzionamento standard sono pari a 1 ed 1.25 rispettivamente. 𝑑𝑑%
= cos 𝛼𝛼
odulo. Le grandezze normalizzate vengono chiamate fattore di addendum ℎ ∗
Tipicamente molte grandezze, come ad esempio adden-
molte grandezze, come ad esempio addendum e dedendum, vengono normalizzate rispetto - e fattore di dedendum
ento di massima dum e dedendum, vengono normalizzate rispetto Tipicamente molte grandezze, come ad esempio addendum e dedendum, vengono normalizzat
pettivamente. I loro valori nel proporzionamento standard sono pari a 1 ed 1.25 rispettivamente.
al mo- ∗ e fattore di dedendum
grandezze normalizzate vengono chiamate fattore di addendum ℎ - ∗
ddendum e dedendum, vengono normalizzate rispetto
dulo. Le grandezze normalizzate vengono chiamate fatto- al modulo. Le grandezze normalizzate vengono chiamate fattore di addendum ℎ - e fattore di d
ente. I loro valori nel proporzionamento standard sono pari a 1 ed 1.25 rispettivamente.
anneggiamento più comuni negli ingranaggi e per cui è opportuno un corretto
nsionamento di massima
amate fattore di addendum ℎ e fattore di dedendum ℎ/∗ rispettivamente. I loro valori nel proporzionamento standard sono pari a 1 ed 1.25 rispettiva
re di addendum -∗ e fattore di dedendum rispettiva-
nto sono la flessione (rottura a piede dente) e la fatica da contatto (vaiolatura del fianco).
mente. I loro valori nel proporzionamento standard sono
ento standard sono pari a 1 ed 1.25 rispettivamente.
ento di massima
omeni di danneggiamento più comuni negli ingranaggi e per cui è opportuno un corretto
LUGLIO 2018
𝜎𝜎1-2 = 𝑌𝑌
𝑏𝑏𝑏𝑏 8
𝐹𝐹? 6
Fatica da contatto Fatica da contatto 𝐹𝐹? 6
𝜎𝜎1-2 = 𝑌𝑌8 𝜎𝜎1-2 = 𝑌𝑌8 Fatica da contatto
𝑌𝑌8 𝑏𝑏𝑏𝑏 𝐹𝐹? 6 𝑏𝑏𝑏𝑏
𝜎𝜎1-2 = Il danneggiamento dovuto alla fatica da contatto è meno catastrofico delle rotture a piede dente in
𝑌𝑌
Il danneggiamento dovuto alla fatica da contatto è meno catastrofico delle rotture a piede dente in
𝑏𝑏𝑏𝑏 8 Il danneggiamento dovuto alla fatica da contatto è meno catastrofico delle rottu
quando porta solo ad un progressivo danneggiamento del fianco sui cui appaiono dei crateri sempre più
quando porta solo ad un progressivo danneggiamento del fianco sui cui appaiono dei crateri sempre più
Fatica da contatto Fatica da contatto quando porta solo ad un progressivo danneggiamento del fianco sui cui appaion
profondi che inducono vibrazioni e favoriscono l’emissione acustica. Fino ad un certo livello, fortemente
profondi che inducono vibrazioni e favoriscono l’emissione acustica. Fino ad un certo livello, fortemente
atto è meno catastrofico delle rotture a piede dente in
Il danneggiamento dovuto alla fatica da contatto
Il danneggiamento dovuto alla fatica da contatto è meno catastrofico delle rotture a piede dente in è meno
profondi che inducono vibrazioni e favoriscono l’emissione acustica. Fino ad un c
dipendente dall’applicazione, però, questo tipo di danneggiamento può essere accettato.
dipendente dall’applicazione, però, questo tipo di danneggiamento può essere accettato.
atastrofico delle rotture a piede dente in catastrofico delle rotture a piede dente in quando porta
giamento del fianco sui cui appaiono dei crateri sempre più
alla fatica da contatto è meno catastrofico delle rotture a piede dente in
quando porta solo ad un progressivo danneggiamento del fianco sui cui appaiono dei crateri sempre più dipendente dall’applicazione, però, questo tipo di danneggiamento può essere a
LUGLIO 2018
imo varrà
𝑀𝑀/ 𝐹𝐹6 cos 𝛼𝛼7" ℎ8
𝜎𝜎1-2 = =
𝑊𝑊/ 1 =
𝑏𝑏𝑠𝑠
6 8
esenta la forza normale nel punto di contatto singolo più esterno (punto in cui si ha una
denti a contatto e che trasferisce quindi tutta la coppia ed in cui il braccio di flessione è
è l’angolo di inclinazione della forza rispetto alla normale all’asse del dente, ℎ8 è la
punto di applicazione della forza e la sezione critica, 𝑏𝑏 è lo spessore assiale del dente e 𝑠𝑠8"
dente.
tutti i parametri in un fattore detto di forma 𝑌𝑌8 , l’espressione dello sforzo massimo
𝐹𝐹? 6
𝜎𝜎1-2 = 𝑌𝑌
𝑏𝑏𝑏𝑏 8
atto
ento dovuto alla fatica da contatto è meno catastrofico delle rotture a piede dente in
solo ad un progressivo danneggiamento del fianco sui cui appaiono dei crateri sempre più
nducono vibrazioni e favoriscono l’emissione acustica. Fino ad un certo livello, fortemente
Sebbene la normativa di riferimento per il calcolo e la verifica degli ingranaggi [ISO 6336:2006] permetta
ll’applicazione, però, questo tipo di danneggiamento può essere accettato.
di arrivare ad un altissimo livello di dettaglio, quando un ingegnere si trova di fronte al problema di
dover fare il dimensionamento di massima della trasmissione, le formule ultra dettagliate non si
neggiamento per pitting (o vaiolatura) rendono molto utili. I dati a disposizione sono spesso pochi mentre i vincoli geometrici, dimensionali ecc.
molti per cui prima di arrivare ad una soluzione che garantisca i requisiti richiesti potrebbero volerci
mento a pitting si basa sulla teoria di Hertz che stabilisce come la pressione nominale di
molti tentativi. In questa fase si rendono assai utili i cosiddetti fattori sintetici. Non sono altro che due
nzione di molti fattori geometrici (coefficienti 𝑍𝑍), della forza tangenziale 𝐹𝐹 ? , del diametro
parametri basati sui fattori di influenza principali come larghezza di fascia, dimensione delle ruote
ruota 𝑑𝑑%A , della larghezza di fascia 𝑏𝑏 e del rapporto di riduzione 𝑢𝑢.
(attraverso il modulo), forze da trasmettere e rapporto di trasmissione (rapporto tra il numero di denti)
e per i quali si trovano tabellati dei valori di “buon senso”. I due fattori sintetici sono legati alle due
principali forme di danneggiamento. Scegliendo dei valori
𝐹𝐹? 𝑢𝑢 + 1
principali forme di danneggiamento. Scegliendo dei valori ragionevoli per i due parametri
ragionevoli per i due parametri
𝜎𝜎CD = 𝑍𝑍C 𝑍𝑍E 𝑍𝑍F 𝑍𝑍G H
𝑑𝑑%A 𝑏𝑏 𝑢𝑢
𝐹𝐹?
𝑈𝑈K =
i Fattori sintetici 𝑏𝑏𝑚𝑚"
Sebbene la normativa di riferimento per il calcolo e la ve- 𝐹𝐹? 𝑧𝑧A Tabella 1 - range
rifica degli ingranaggi [ISO 6336:2006] permetta di arri- 𝐾𝐾 = M1 − O accettabili per i
𝑏𝑏𝑑𝑑A 𝑧𝑧= fattori sintetici
vare ad un altissimo livello di dettaglio, quando un inge-
è quindi possibile, a seconda dei dati a disposizione, fare un primo dimensionamento di massima che
gnere si trova di fronte al problema di
dover fare il dimensionamento di mas-
dovrebbe superare tutte le verifiche successive senza che si debba stravolgere completamente il
Finitura Finitura
sima della trasmissione, le formule ultra Mat. pignone Mat. ruota K [MPa] UL [MPa]
progetto. pignone ruota
dettagliate non si rendono molto utili. I
dati a disposizione sono spesso Tabella 1 -‐
pochi range accettabili per i fattori sintetici
mentre i vincoli geometrici, dimensiona- Cementato HRC 62 Cementato HRC 62 rettifica rettifica 5.6-10 50-70
Mat. pignone
li ecc. molti per cui prima di arrivare ad Mat. ruota Finitura Finitura K UL
una soluzione che garantisca i requisiti pignone ruota [MPa] [MPa]
richiesti potrebbero volerci molti tentati- il progettista industriale
vi. In questa fase si rendono assai utili i Cementato HRC 62 Temprato HRC 55 rettifica fresatura 3.6-6.3 50-70
Cementato HRC 62
cosiddetti fattori sintetici. Non sono al-
Cementato HRC rettifica rettifica 5.6-‐10 50-‐70
tro che due parametri basati sui fatto- 62
ri di influenza principali come larghez-
Temprato HRC 55 Temprato HRC 55 fresatura fresatura 2.8-5 50-70
Cementato HRC 62
za di fascia, dimensione delle ruote (at- Temprato HRC 55 rettifica fresatura 3.6-‐6.3 50-‐70
traverso il modulo), forze da trasmette-
LUGLIO 2018
𝑢𝑢 +1
si determina quindi il modulo arrivando così ad avere i parametri di massima dell’ingranagg
si determina quindi il modulo arrivando 𝐹𝐹? così ad avere i pa- 𝐹𝐹?
si determina quindi il modulo arrivando così ad avere i parametri di massima dell’ingranaggi 𝑈𝑈K =
Conclusioni
𝑈𝑈 K =
rametri di massima dell’ingranaggio. 𝑏𝑏𝑚𝑚"
𝐹𝐹??
𝐹𝐹 𝑏𝑏𝑚𝑚"
𝑈𝑈 𝑏𝑏𝑚𝑚
=Conclusioni
𝑈𝑈KK =
In questa prima puntata dedicata agli ingranaggi sono state richiamate le grandezze princip
𝑏𝑏𝑚𝑚 " si determina quindi il modulo arrivando così ad avere i parametri di m
si determina quindi il modulo arrivando così ad avere i parametri di massima dell’ingranagg
" Conclusioni
caratteristiche degli ingranaggi cilindrici e si è mostrato come effettuare un primo dimensio
In questa prima puntata dedicata agli ingranaggi sono state richiamate le grandezze principa
mentre quello della ruota condotta come
mentre quello
mentre quello della ruota condotta come della ruota condotta come In questa prima puntata dedicata agli ingranaggi sono
sulla base dei fattori sintetici.
Conclusioni
Conclusioni
caratteristiche degli ingranaggi cilindrici e si è mostrato come effettuare un primo dimension
state richiamate le grandezze principali caratteristiche de-
𝑑𝑑%=
𝑑𝑑 %= = 𝑢𝑢Nella prossima puntata verrà presentata nel dettaglio la procedura di verifica della resisten
𝑢𝑢 ∙∙ 𝑑𝑑 %A
= sulla base dei fattori sintetici.
𝑑𝑑%A In questa prima puntata dedicata agli ingranaggi sono state richiamate
gli ingranaggi cilindrici e si è mostrato come effettuare un
In questa prima puntata dedicata agli ingranaggi sono state richiamate le grandezze princip
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