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d
i
s
o
p
r
a
v
v
i
v
e
n
z
a
/
g
u
a
s
t
o
L [milioni di cicli]
Vita media
Vita limite
G. Petrucci Lezioni di Costruzione di Macchine
32.7
sopravvivono al crescere della vita richiesta. In fig.9, inoltre, sono mostrate la vita media del lotto di cuscinetti e la
vita limite (rating life) che un parametro definito dall'AFBMA (Anti Friction Bearing Manufactures Association) e
dallISO.
La vita limite o durata nominale L
10
di un gruppo di cuscinetti a sfere apparentemente identici definita come
numero di rotazioni o ore di funzionamento a velocit costante che il 90% dei cuscinetti completa prima che si
manifesti la prima evidenza di fatica, per carico assegnato.
La vita media la media (su vari gruppi) dei mediani (di ciascun gruppo) della vita individuale di ogni cuscinetto
del gruppo. Come mostrato in figura la vita media circa 3-5 volte la vita limite per i cuscinetti a sfere.
Nonostante la definizione di vita limite sia stata standardizzata, alcuni costruttori utilizzano la vita media. Il
problema complicato dal fatto che alcuni costruttore non usano la stessa velocit di prova, per cui il valore della
vita fornito pu subire notevoli variazioni. Attualmente, tuttavia, i costruttori di cuscinetti utilizzano acciai della
stessa composizione (E52100) e li sottopongono a trattamenti termici simili, conseguentemente identici cuscinetti a
sfere di produttori diversi hanno caratteristiche di resistenza praticamente uguali.
Carico e vita
Prove sperimentali mostrano che due gruppi di identici cuscinetti provati sotto differenti carichi F
1
ed F
2
avranno
rispettivamente vite L
1
ed L
2
in accordo con la relazione:
1 2
2 1
a
L F
L F
| |
=
|
\
1
2 1
1 2
a
F L
F L
| |
=
|
\
(32.3)
L: milioni di rotazioni oppure l=(L 10
6
)/(60 n) in ore considerando una velocit costante n [giri/1'] uguale per i
due casi, usualmente si fa riferimento ad L=L
10
;
a: tipicamente vale 3; qualcuno preferisce usare 3.33 per i cuscinetti a rulli ed altri 4.
Carico di catalogo - Carico limite
Tipicamente la durata di riferimento di un cuscinetto fornita dal costruttore sotto forma di carico di catalogo o di
coefficiente di carico (carico limite).
Il carico di catalogo F
R
[kN] il carico corrispondente ad una durata l
R
assegnata (espressa in ore) alla velocit
n
R
assegnata espressa in giri/1', oppure ad una durata L
R
espressa in cicli.
Il coefficiente di carico dinamico introdotto dall'AFBMA, definito come quel carico radiale (assiale) che un
gruppo di cuscinetti radiali (assiali) apparentemente identico pu sopportare per una vita limite di un milione
(1*10
6
) di rotazioni dell'anello interno (carico fisso, anello interno rotante ed anello esterno fisso). un carico di
riferimento, molto elevato, al quale solitamente il cuscinetto non viene assoggettato.
Usando la precedente equazione, ponendo F
1
=F, L
1
=L, F
2
=C ed L
2
=1 per una vita pari a 1*10
6
rotazioni, si
ottiene
1
1
1
a
a
L
C F F L
| |
= =
|
\
(32.4)
Questa relazione permette di ottenere il coefficiente di carico C per carico di progetto F e vita L
10
assegnati. Se si
conosce il coefficiente di carico del cuscinetto, la durata L ad un livello di carico assegnato F diverso da C pu
essere ottenuta invertendo la (4):
( )
a
L C F = (32.5)
I coefficienti di carico sono determinati per via sperimentale, tuttavia sono state messe a punto delle formule
basate sulla teoria relativa alla vita a fatica che permettono ai costruttori di prevederne il valore, in base alle
caratteristiche costruttive del cuscinetto.
Scelta del cuscinetto
In definitiva, nelleffettuare la scelta del cuscinetto risultano assegnati i seguenti parametri:
1. F
il carico di esercizio (kN),
2. L la durata richiesta in Milioni di rotazioni,
oppure
2. l, n la durata richiesta in ore e la velocit di esercizio in giri/1'.
La relazione tra la vita L in milioni di cicli e la vita l in ore alla velocit n data da
6
60
1 10
l n
L =
(32.6)
Se il costruttore fornisce i carichi limite C, quello di riferimento pu essere ottenuto tramite le (4) e (6).
Se il catalogo fornisce i carichi di catalogo F
R
(kN), quello di riferimento si ottiene dalla (3) scrivendo
G. Petrucci Lezioni di Costruzione di Macchine
32.8
1 1
a a
R
R R R
L l n
F F F
L l n
| | | |
= =
| |
\ \
(32.7)
Alcuni costruttori riferiscono il coefficiente di carico a L
10
=9*10
7
cicli. Applicando la (4) si vede che tale
coefficiente risulta 3.86 volte minore di quello riferito a 10
6
cicli.
Affidabilit
La scelta del cuscinetto in base al coefficiente di carico assicura una probabilit del 90% che la durata sia quella
specificata; questo perch le espressioni (4-7) fanno riferimento alla vita L
10
. In questo caso si dice che laffidabilit
R
10
=90/100=0.9. Nel caso in cui su una macchina siano montati n cuscinetti, laffidabilit della stessa legata
direttamente alla probabilit di cedimento del primo cuscinetto. Dato che, prima del cedimento, il comportamento di
ciascun cuscinetto indipendente da quello degli altri, laffidabilit dellinsieme dei cuscinetti R
n
data dal prodotto
delle affidabilit dei singoli. In pratica si ha R
n
=(R
10
)
n
<R
10
; il valore ottenuto, in molti casi, pu essere insufficiente.
Se si desidera che la macchina nel suo complesso abbia una affidabilit R
n
per la durata L, i singoli cuscinetti
devono avere, per quella durata, una affidabilit R=R
n
1/n
>R
n
. In questo caso la vita di progetto L L
(1-R)100
e non pu
essere introdotta direttamente nelle (4-7), perch il coefficiente di carico che si otterrebbe, relativo a una vita L
10
,
garantirebbe unaffidabilit del singolo cuscinetto R=0.9. Ovviamente se la scelta del cuscinetto viene effettuata
introducendo nelle (4-7) una durata L
10
maggiore di quella di progetto L, per tale vita, si ottiene una affidabilit
R>R
10
. In definitiva il problema pu essere ricondotto alla determinazione di un coefficiente di carico (per ciascun
cuscinetto) relativo ad una vita L
10
maggiore della vita L effettivamente richiesta e determinata in modo opportuno.
Il primo passo per la scelta dei cuscinetti , quindi, la determinazione di L
10
>L a partire da L ed R. Questa pu
essere derivata per via teorica dalla conoscenza della distribuzione di probabilit di cedimento dei cuscinetti
mostrata in fig.9. A partire da tale distribuzione, nel caso di cuscinetti a sfera/rulli e cuscinetti a rulli conici
rispettivamente, le espressioni dellaffidabilit R in funzione del rapporto L/L
10
risultano essere le seguenti:
1.483
10
0.02
exp
4.439
L L
R
(
| |
=
(
|
\
(
1.5
10
exp
4.48
L L
R
(
| |
=
(
|
\
(
(32.8,9)
In fig.10 mostrato landamento (quasi coincidente!) della (8) e della (9). Le (8,9) possono essere esplicitate
rispetto ad L
10
e utilizzate imponendo la vita di progetto L e laffidabilit richiesta R:
( )
10 0.667
0.02 4.48 log 1
L
L
R
=
( +
( )
10 0.667
4.48 log 1
L
L
R
=
(
(32.10,11)
Introducendo queste espressioni nella (4) o nella (7) si ottiene il coefficiente di carico cercato. Ad esempio
( )
1
0.674
1
0.02 4.439 ln 1
a
R
R
L
F F
L
R
| |
|
=
|
( +
\
( )
1
0.667
1
4.48 ln 1
a
R
R
L
F F
L
R
| |
|
=
|
(
\
(32.12,13)
In molti casi non esistono cuscinetti aventi esattamente il carico di catalogo F
R1
(o il coefficiente di carico)
determinato, cui corrisponde laffidabilit richiesta R
1
. Ovviamente si devono scegliere cuscinetti disponibili aventi
coefficiente di carico molto prossimo o superiore a F
R1
. Nel caso in cui si voglia conoscere laffidabilit R
2
che si
ottiene col cuscinetto selezionato avente diverso carico F
R2
, per durata assegnata, possibile utilizzare le seguenti
espressioni ricavate dalle (12) e (13):
( )
1.483
2 1
0.02
4.439
2
R R
a
F F
R e
(
(
(
(
=
( )
1.5
2 1
4.48
2
R R
a
F F
R e
(
(
(
(
= (32.14,15)
In alternativa alle (12,13), per tenere conto della necessit di una affidabilit richiesta R>0.9, leq.(7) pu essere
corretta in modo pi semplice moltiplicando la vita L
R
per un fattore K
R
ottenibile da un diagramma K
R
-R:
1
1
a
R
R R
L
F F
K L
| |
=
|
\
1 a
R R
R
F
L K L
F
| |
=
|
\
(32.16,17)
Nel caso in cui si voglia conoscere laffidabilit che si ottiene scegliendo un cuscinetto con diverso coefficiente
di carico, per durata assegnata, sufficiente determinare il nuovo coefficiente K
R2
mediante la seguente relazione:
G. Petrucci Lezioni di Costruzione di Macchine
32.9
2
2
1
a
R
R
R
F
K
F
| |
=
|
\
(32.18)
e da esso, utilizzando il diagramma in modo inverso, determinare la nuova affidabilit.
Vita con cicli a velocit e carico variabili
Gruppi di cicli ad ampiezze di carico differenti
Nel caso in cui il cuscinetto sia sottoposto a gruppi di l
i
cicli con ampiezze di carico F
i
differenti tra loro, la vita
complessiva L in numero di cicli pu essere ottenuta con utilizzando una regola analoga a quella di Palgrem-Miner:
1
i i i
i i
i i
l n t
D
L L
= = =
(32.19)
nella quale D il danno, L
i
la durata relativa al carico F
i
ottenibile mediante la (5) e t
i
il tempo nel quale il
cuscinetto ha ruotato a velocit n
i
. Ovviamente si ha
i
i
L l =
. Utilizzando la (5), la (19) pu essere riscritta come
( )
1
1
a
a i i i
i i i a a a
i
i i
i
l F l
D F n t
C C
C F
= = = =
(32.20)
da cui
1 1
a a
a a
i i i i i
i i
C F l F n t
| | | |
= =
| |
\ \
(32.21)
Introducendo le aliquote di cicli p
i
effettuati al livello di carico F
i
, cos definite
i i
p l L = (32.22)
la (21) pu essere riscritta come
( ) ( )
1 1
1
a a
a a a
i i i i
i i
C L F p L F p = =
(32.23)
Introducendo il carico costante equivalente F
ce
definito con la seguente espressione
1 a
a
ce i i
i
F F p
| |
=
|
\
(32.24)
la (23) pu essere esplicitata rispetto ad L ottenendo
a
ce
C
L
F
| |
=
|
\
a
R
R
ce
F
L L
F
| |
=
|
\
(32.25a,b)
Queste relazioni possono essere utilizzate per valutare L o C (o F
R
) a seconda della necessit.
Cicli a velocit ed ampiezza variabili nel tempo
La relazione (19) pu essere modificata per tenere conto di casi in cui la velocit di rotazione n(t) e il carico F(t)
sono variabili istante per istante con legge nota. Il danno dD(t) provocato nellintervallo dt pu essere espresso
come:
( )
( )
( )
( )
( )
a
a a
n t dt F t
dD t n t dt
C
C F t
= =
(
(32.26)
In questi casi, tipicamente, la storia di carico periodica e si conosce landamento del carico F(t) e della velocit
n(t) nel periodo T. Se n
T
il numero di cicli effettuato nel periodo T ed N
T
il numero di ripetizioni del periodo T, la
vita del cuscinetto, sempre espressa in numero di cicli, pu essere ottenuta come
L=N
T
n
T
(32.27)
La (19) pu essere modificata, in base alla (26), ottenendo
G. Petrucci Lezioni di Costruzione di Macchine
32.10
( ) ( ) ( )
0
0
1
T
T
a
T
T a
N
D N dD t n t F t dt
C
= = =
(32.28)
La (28) pu gi essere esplicitata per calcolare C o N
T
. Inoltre, introducendo il carico costante (nel periodo T)
equivalente F
Te
definito come
( ) ( )
1
0
a
T
a
Te
T
n t F t dt
F
n
(
(
=
(
(
(32.29)
si pu scrivere
1
a
Te
T T a
F
D N n
C
= = (32.30)
e, ricordando la (27), si ottiene
a
Te
C
L
F
| |
=
|
\
a
R
R
Te
F
L L
F
| |
=
|
\
(32.31a,b)
Queste relazioni possono essere utilizzate per calcolare L o C (o F
R
).
Carico combinato assiale-radiale
Molti cuscinetti a sfere operano sottoposti ad un carico determinato dalla somma di una componente radiale F
r
e una
assiale F
a
e frequentemente si trovano applicazioni nelle quali ruota la ralla esterna o entrambe. A causa di queste
condizioni variabili di applicazione conveniente definire un carico radiale equivalente F
re
come quel carico
radiale calcolato che avr sulla vita del cuscinetto lo stesso effetto dei carichi applicati, essendo considerate anche le
ralle in rotazione. L'AFBMA stabilisce che il carico radiale equivalente il massimo fra i due valori:
re r
F V F =
re r a
F V X F Y F = + (32.32,33)
con:
F
r
- carico radiale applicato,
F
a
- carico assiale applicato,
V - fattore di rotazione,
X - fattore di carico radiale,
Y - fattore di carico assiale.
V: il fattore V dipende dalle varie condizioni di rotazione: per ralla interna rotante V=1, per ralla esterna
rotante V=1.2; l'ultimo valore dovuto al fatto che la vita a fatica si riduce sotto queste condizioni. I cuscinetti
autoallineanti costituiscono una eccezione perch per essi si ha V=1 per qualsiasi rotazione degli anelli.
X, Y: I fattori X ed Y dipendono dalla geometria del cuscinetto, incluso il numero ed il diametro delle sfere. Essi
sono forniti dal costruttore e si scelgono in relazione al rapporto tra i carichi agenti F
a
/F
r
ed una variabile e di
riferimento fornita dai costruttori a sua volta dipendente dal rapporto F
a
/C
0
fra il valore della componente
assiale F
a
ed il coefficiente di carico statico C
0
. Il carico C
0
tabulato assieme al carico dinamico C nel
catalogo. Poich C
0
dipende dal cuscinetto si deve procedere per tentativi con la seguente procedura:
1. si sceglie un valore Y
1
intermedio tra quelli tabellati e il corrispondente X,
2. si calcola F
re
con la (32),
3. si calcola C inserendo F
re
nella (4) e si sceglie il cuscinetto in base a C,
4. si legge il C
0
del cuscinetto sulla tabella, si determina e sulla tabella in base a F
a
/C
0
,
5. se F
a
/F
r
<e sufficiente utilizzare la (31), viceversa si determina Y in base ad e,
6. se Y molto diverso da Y
1
si ripete il procedimento a partire dal passo 2.