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Ferromagnetici
Materiali ferromagnetici
Mentre in un materiale lineare (non ferromagnetico) il legame tra i due campi 𝐵𝐵 e 𝐻𝐻 è di semplice proporzionalità
𝐵𝐵 = 𝜇𝜇𝐻𝐻 , nei materiali ferromagnetici la relazione non è lineare. I materiali ferromagnetici (ferro e leghe di ferro con
cobalto, tungsteno, nickel, alluminio) sono caratterizzati da un ciclo di isteresi.
Consideriamo un campione di materiale ferromagnetico toroidale e un avvolgimento di 𝑁𝑁 spire distribuite uniformemente,
percorso da una corrente 𝐼𝐼:
Sia 𝑙𝑙 la lunghezza della circonferenza mediana del toro. Dalla legge di Ampere:
Con un generatore imponiamo una corrente 𝐼𝐼 nell’avvolgimento e conseguentemente un campo 𝐻𝐻 . Dalla legge
dell’induzione elettromagnetica:
Supponiamo ora che 𝑖𝑖 𝑡𝑡 sia una corrente sinusoidale. In un periodo il materiale ferromagnetico assorbe energia:
Infatti:
𝑠𝑠𝑠𝑠
Dunque la quantità 𝑊𝑊𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = ∮ 𝐻𝐻𝐻𝐻𝐻𝐻 che si esprime in 𝐽𝐽⁄𝑚𝑚3 è l’energia specifica trasformata in calore. Quindi per il volume
𝑠𝑠𝑠𝑠
di materiale si ha un’energia trasformata in calore pari a 𝑊𝑊𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝑉𝑉𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛 � 𝑊𝑊𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 .
Se consideriamo il provino alimentato da una corrente sinusoidale con frequenza 𝑓𝑓 e periodo 𝑇𝑇, l’energia trasformata in
calore divisa per il periodo è la potenza persa per isteresi:
1. Aumentare la resistività del materiale, aggiungendo una piccola percentuale di silicio al ferro.
2. Costruendo i nuclei con la sovrapposizione di fogli di materiale ferromagnetico isolati tra loro (laminazione):
In questo modo diminuiscono le perdite perché diminuisce l’area investita dal campo:
La potenza persa per correnti parassite è data da
dove 𝑘𝑘𝑐𝑐 è una costante che dipende dal materiale, dal volume e dallo spessore dei lamierini.
I lamierini sono circa 0,5 ÷ 5 mm nelle macchine elettriche e circa 0,01 ÷ 0,5 mm nei dispositivi usati nei circuiti
elettronici.
Le perdite per isteresi e quelle per correnti parassite formano le perdite complessive nel nucleo. Come visto queste
crescono al crescere della frequenza.