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Esperimento di Oersted

La seguente esperienza di laboratorio è rivolta agli studenti delle classi III di una
scuola secondaria di I grado durante il I quadrimestre.

Identificazione dell’area: Scienze


Nucleo fondante: fisica (La materia e l’energia)
Periodo: I quadrimestre, classe III, scuola secondaria di I grado
Spazi utilizzati: aula / laboratorio
Prima di inizio 800′ i fenomeni di natura elettromagnetica erano considerati distinti e
così inquadrati:

● “elettrici”, ovvero quelli di natura elettrostatica;


● “magnetici, ovvero quelli di natura magnetostatica;

Nel 1820 Hans Christian Oersted eseguì un importante esperimento che dimostrò


che esisteva una connessione tra l'elettricità e il magnetismo. Il fisico stava
preparando un esperimento di elettrodinamica per i suoi studenti costruendo un
circuito elettrico sul suo tavolo da laboratorio; inavvertitamente, accanto ad una
sezione del circuito, era presente un ago magnetico. Alla chiusura del circuito, Ørsted
notò uno strano fenomeno: l’ago magnetico, da parallelo che era al tratto di circuito,
deviò in direzione ortogonale. Lo scienziato ne dedusse quindi che un tratto di
circuito percorso da corrente elettrica genera un campo magnetico, ed iniziò ad
indagarne a natura proprio mediante degli aghi magnetici. Questa sensazionale
scoperta permise alla fisica di collegare due ambiti che precedentemente si pensavano
slegati l’uno dall’altro: il mondo dei fenomeni elettrici e quello del magnetismo.
Interazioni elettriche possono produrre forze magnetiche e viceversa: per questo, da
allora, si parla di elettromagnetismo.

L’attività laboratoriale è preceduta da una fase di brainstorming che prevede


l’accertamento dei seguenti prerequisiti:
● La corrente continua: come si genera e come si misura la sua intensità.
● Le leggi di Ohm.
● Conduttori in serie ed in parallelo.
● Caratteristiche del campo magnetico generato da magneti permanenti.
● Magnetismo terrestre e funzionamento della bussola.

In questa prima fase viene costruita, insieme agli alunni, una mappa concettuale in
modo da permettere a tutti di ripassare gli argomenti principali.
Obiettivi di apprendimento
● Effetto magnetico della corrente elettrica.
● Caratteristiche del campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da
corrente.
● L’importanza dell’esperimento di Oersted per lo sviluppo
dell’elettromagnetismo
Dotazione di sicurezza
Nessuna.
Prestare solo attenzione a non usare correnti di intensità troppo elevata, che
surriscalderebbero il filo di rame se di sezione piccola.

Materiali:
● Tavoletta di base con fori per fare passare e fissare le astine (indicativamente
1 cm x 20 cm x 30 cm)
● 2 astine di acciaio filettate (h=20 cm, diametro 10mm) con bulloni e rondelle
serrafilo da montare sulla tavoletta
● Batteria di pile (3 pile in serie da 4.5 volt l’una) o, alternativamente, un
alimentatore in corrente continua da 12V/5A
● Filo di rame verniciato con morsetti (lunghezza 80 cm e diametro 2 mm)
● 3 fili elettrici ricoperti con morsetti (ognuno di 30 cm)
● Interruttore a pulsante
● Comune bussola
Procedura:
Si fissano sulla tavoletta di legno le astine di acciaio con i bulloni e si dispone
orizzontalmente il filo di rame verniciato, fisssandolo tra i bulloni. Si pongono gli
estremi del filo di rame "spelati" in contatto elettrico con i cavetti di collegamento
alla pila e all’interruttore, servendosi di "coccodrilli". Si dispone l’astina con l’ago
magnetico girevole sotto il filo teso: essa indicherà con il suo nord il nord geografico
terrestre ovvero il sud magnetico terrestre..
Risultati:
● Facendo passare corrente nel filo, l’ago magnetico devierà fino a disporsi, per
correnti di qualche ampere, praticamente perpendicolare al filo stesso.
● Aprendo il circuito l’ago tornerà parallelo al filo.
● Invertendo il verso della corrente, l’ago devierà dalla parte opposta.
● Appoggiando l’ago su un sostegno più elevato si può provare a disporlo sopra
il filo: l’effetto sarà ancora di rotazione, ma con verso opposto.
.
Conclusioni:
Dall’esperienza di Oersted si deduce che un filo percorso da corrente si comporta
come un magnete e produce attorno a sé un campo magnetico le cui linee di campo
sono delle circonferenze concentriche al filo stesso. Infatti Oersted si accorse che
spargendo della limatura di ferro attorno al filo percorso da corrente, i grani di ferro
si disponevano lungo circonferenze concentriche al filo stesso.

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