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Riassunto e Traduzione Applied

Attention Theory - Primi 3 capitoli


Psicologia Generale
Università degli Studi di Padova (UNIPD)
12 pag.

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(2) Paradigma del mascheramento uditivo (Auditory Shadowing):
teoria della selezione precoce o tardiva (early versus late selection theory)
Viene chiesto al soggetto di ascoltare e ripetere le parole che ascolta ad uno dei due orecchi
senza pause, ignorando le informazioni emesse all’altro orecchio (ascolto dicotico). È stato
osservato che l'attenzione dell'ascoltatore si blocca verso il canale uditivo da ignorare.
Due teorie emergono dai risultati:
> Teoria della selezione Precoce: la selezione dell’informazione avviene parallelamente prima
dell’elaborazione del contenuto semantico (prima del collo di bottiglia), e l’informazione non
rilevante e quindi verso cui non focalizziamo l’attenzione decade progressivamente. (riusciamo a
ricordare solo caratteri elementari: timbro voce).
Le evidenze di Morey (1959) e Treisman (1964) hanno provato che alcuni elementi da ignorare
vengono elaborati anche a livello percettivo e semantico:
- Moray: scoprì che la gente a volte notava il suono del proprio nome nel messaggio
incustodito.
- Treisman (1964) scoprì che il contenuto del messaggio inatteso veniva notato quando si
trattava di materiale concettuale simile, tanto che se una frase era appropriata al contesto del
massaggio da ascoltare veniva ripetuta per errore.

> Teoria della selezione Tardiva: tutti i messaggi, rilevanti e irrilevanti, sono elaborati a livello
semantico. Il filtro selettivo opera solo quando bisogna emettere la risposta. (si presume che il
collo di bottiglia si verifichi dopo la percezione e il riconoscimento dello stimolo).

Automaticità (Automaticity):

I processi messi in atto simultaneamente con precisione e velocità sono possibili quando sono
appresi ed abituali ed avvengono in modo automatico, senza oscillazione d’attenzione.
L'automaticità non emerge dalla sola pratica, ma dalla pratica svolta con un insieme coerente
di stimoli che non variano (se infatti gli stimoli cambiassero di prova in prova aumenterebbe il
tempo di elaborazione di un compito non favorendo l’automaticità del doppio compito) ed è
presente sia nelle abilità cognitive, sia in quelle motorie.
Quando i processi sono meno automatici e si svolge più di un compito ci deve essere una
rapida oscillazione della mente da un compito all'altro, e conseguente aumento di tempo.

La Teoria dell’Automaticità viene Applicata in almeno due aree:


1. Incremento di skills attentive: componenti automatizzate lasceranno più risorse per quei
compiti che non sono automatizzati per mancanza di coerenza (compiti diversi in
successione). Esempio l’automaticità di guida dell’autovettura permette di notare in tempo il
pedone che attraversa la strada. In secondo luogo le componenti automatizzate lasciano
spazio per componenti aggiuntive.
2. La seconda applicazione ella teoria dell'automaticità rivisita l'approccio al modello di timeline
modeling per la previsione del Workload. Un modello che incorpora lo sviluppo di abilità
di automaticità dovrebbe consentire una certa sovrapposizione dei compiti e condivisione del
tempo senza causare sovraccarico.

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3. LA RICERCA VISIVA:
La ricerca visiva viene utilizzata per individuare o localizzare un oggetto la cui presenza o
posizione all'interno del campo di ricerca non è nota a priori (viene applicata ad esempio durante la
pratica di guida, lettura del menù).

> Obiettivo della ricerca visiva può variare in base allo scopo finale:
- Target atteso —> [processi Top-down] caso in cui il target di ricerca è un elemento con
proprietà specifiche ed è atteso (esempio quando il conducente cerca il numero di un’abitazione
specifico).
- Target inatteso —> [processi Bottom-up] caso in cui non viene specificato alcun oggetto
target e il compito è quello di notare gli oggetti di potenziale interesse (alla guida notiamo il
segno di STOP anche se non lo stiamo cercando in modo specifico. Motivo per cui è importante
che, nella creazione di segnaletica, etichette il progettista massimizzi la visibilità bottom-up).

> Compiti di ricerca possono essere caratterizzati dalla struttura spaziale e temporale del
campo di stimolo.
- A livello spaziale —> i compiti di ricerca variano in base a se il campo di ricerca è strutturato
(ben organizzato, ad esempio il menu del ristorante, radiografia) o il campo è libero (casuale,
ad esempio la radiografia dello zaino di un viaggiatore).
- A livello spazio-temporale —> Così, come nella conoscenza anticipata del target: un campo
di stimolo strutturato nello spazio e nel tempo può aiutare a rendere possibile una ricerca
efficiente attraverso la previsione dello stimolo attraverso l'elaborazione top-down.

Un modello di ricerca applicata:

➙ Lo studio sull’abilità di ricerca visiva ha lo scopo di fornire approfondimenti teorici sulle


prestazioni umane al fine di ottimizzare la riuscita di compiti in cui è fondamentale ridurre al
minimo la possibilità di fare errori (esempio -> ricerca di potenziali tumori in una mammografia).
➙ Altro esempio è per esempio ottenere informazioni sul tempo minimo necessario durante la
ricerca visiva prima di prendere una decisione e applicarla (ad esempio, spostando l’attenzione
dalla strada al gps), per definire quando i tempi di ricerca visiva supereranno i limiti di
sicurezza.
Le prove degli studi: comprendono ricerca visiva, processi percettivi, attentivi e decisionali (per
mettere in relazione le prestazioni del mondo reale con i meccanismi percettivi e cognitivi
individuati dalla ricerca di base).

Il MODELLO PROPOSTO sostiene che inizialmente l’osservatore mette in atto un processo


preattentivo dove si orienta sulla disposizione globale degli stimoli, valutando il layout generale,
se il target è altamente visibile, sarà rilevato in questa fase, in caso contrario, l'osservatore
dovrà effettuare una scansione focale dell’immagine. Una volta trovato il target viene fatto un
giudizio mentale, in cui il target estrapolato dal campo di ricerca viene confrontato con la
rappresentazione mentale del target per poi emettere una decisione. Una risposta che definisce
l’assenza dell’target si verifica quando il ricercatore conclude che la probabilità di trovare il
bersaglio supera il costo e lo sforzo di ulteriori ricerche.
Durante questo processo, potrebbe verificarsi una miss (cioè una falsa risposta negativa): il
ricercatore non porta il target all'interno del lobo visivo oppure non riesce a rilevare il target dopo
averlo portato all'interno del lobo visivo.

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