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CAPITOLO 8--> LA MEMORIA

Gli psicologi fanno tre distinzioni fondamentali a proposito della memoria. La prima riguarda i tre

stadi della memoria: codifica, immagazzinamento, recupero. La seconda relativa ai differenti tipi di

memoria per immagazzinare le informazioni per periodi brevi e lunghi. La terza riguarda i diversi

tipi di informazione.

Tre stadi di memoria: il primo stadio, la codifica, consiste nel posizionare un fatto nella memoria, il

secondo è l’immagazzinamento ovvero la ritenzione del fatto nella memoria. Il terzo stadio, il

recupero, consiste nel riprendere il fatto dal magazzino. La memoria può fallire in un qualsiasi

stadio. Numerosi studi recenti suggeriscono che i diversi stadi ella memoria sono mediati da

differenti strutture cerebrali. Durante la codifica la maggior parte delle aree cerebrali attivate si

trova nell’emisfero sinistro, mentre, durante il recupero, la maggior parte delle aree cerebrali
attivate

si trova nell’emisfero destro. Tre

magazzini di memoria : La memoria agisce in modo differente,nelle situazioni in cui dobbiamo

immagazzinare materiale per meno di un secondo (1),per una questione di secondi (2), per

intervalli che variano da minuti ad anni (3). Nel 1968, Atkinson e Shiffrin hanno formalizzato le basi

per la distinzione tra diverse memorie. I principi della teoria di Atkinson e Shiffrin:

1. L’informazione proveniente dall’ambiente è inizialmente immessa nel magazzino sensoriale.

Esso è ampio che contiene tutte le informazioni che colpiscono l’organo di senso attinente,

temporaneo che varia da pochi decimi di secondo a pochi secondi. Inoltre la porzione di

informazione contenuta nel magazzino sensoriale a cui si decide di prestare attenzione è

trasferita nel successivo compartimento principale del sistema: la memoria a breve termine.

2. La memoria a breve termine può essere identificata con la coscienza,cioè si è consapevoli

dell’informazione nel magazzino a breve termine. E questa informazione è facilmente

accessibile e può essere utilizzata come base per prendere una decisione nell’arco di secondi

o meno. Se tutto rimane inalterato l’informazione decade in circa 20 secondi. È possibile

impedire il decadimento dell’informazione se continuiamo a ripeterla. Per ripetizione di

intende la riproduzione continua di alcune informazioni. L’informazione contenuta può

essere sottoposta ad altri tipi di processi,noti come elaborazione, al momento del

trasferimento dal magazzino a breve termine al terzo deposito dell’informazione: il

magazzino a lungo termine.


3. Il magazzino a lungo termine è il deposito in cui si mantengono tutte le informazioni di cui si

dispone. L’informazione proveniente dal magazzino a breve termine entra in quello a lungo

termine grazie a vari processi elaborativi. La capienza è illimitata,il processo di recupero

permette l’acquisizione dell’informazione dal magazzino a lungo termine e il suo

trasferimento in quello a breve termine,dove può essere manipolata e usata per eseguire il compito.

Studi recenti hanno suggerito che utilizziamo una memoria a lungo termine per immagazzinare i

fatti diversa da quella per immagazzinare le abilità. Il tipo di memoria che comprendiamo meglio è

la memoria esplicita, grazie alla quale una persona ricorda consciamente un evento passato, che si è
verificato in un tempo e in un luogo bene precisi. La memoria implicita, è quella in cui una persona

ricorda inconsciamente vari tipi di informazione.

MEMORIA SENSORIALE

L’informazione inizialmente acquisita dall’ambiente attraverso gli organi di senso è posizionata in

una memoria temporanea della memoria sensoriale. Essa è in grado di tenere un’ampia varietà di

informazioni,mantiene una rappresentazione piuttosto fedele dell’informazione sensoriale ed è di

breve durata. La memoria sensoriale più studiata è la memoria iconica.

Esperimento di rapporto paziale: nel 1960 Sperling comincia con l’osservazione che,quando si

presenta velocemente una grande quantità di informazione (12 cifre sistemate su tre file e quattro

colonne) le persone sono in grado di riportare solo 4 o 5 cifre. Questo numero di item

immediatamente richiamabili, noto come span di apprendimento,si assume che rappresenti la

quantità massima di informazioni che una persona può acquisire. Tuttavia le persone hanno due

intuizioni,riescono a vedere più di quanto sappiano riportare me dimenticano velocemente quanto

hanno visto e,l’immagine della dimostrazione sembra persistere più a lungo della dimostrazione

stessa. Egli verificò queste intuizioni applicando un’ingegnosa procedura sperimentale denominata

procedura di rapporto spaziale. Si proiettano agli osservatori delle lettere per un breve intervallo

(circa un 20 di secondo),le lettere sono disposte in file e il loro numero è variabile. L’esperimento

prevede due condizioni di rapporto,nella condizione standard di rapporto completo l’osservatore

riporta semplicemente quante più lettere possibile. Nella condizione di rapporto parziale

l‘osservatore riporta solo una fila di lettere,scelta a caso. Un’indicazione acustica presentata dopo

la dimostrazione dice all’osservatore quale fila deve riportare, un tono alto indica la fila in alto, un

tono medio quello in mezzo e un tono basso la fila in basso. Nella condizione di rapporto parziale,

egli stimò quante lettere l’osservatore avesse a disposizione moltiplicando la quantità media di
lettere che l’osservatore è in grado di riportare della fila indicata per il numero delle file.

Persistenza visibile: esperimento di integrazione temporale

In un paradigma si presentano 24 punti in 24 quadratini su 25, e il compito dell’osservatore consiste

nel riportare la localizzazione del punto mancante. Lo stimolo a 24 punti è stato presentato come

due cornici di 12 punti ciascuna, separata nel tempo. Quando l’intervallo tra le cornici è breve ci

sono elevate probabilità di riportare la localizzazione del punto mancante, quando invece

l’intervallo aumenta le prestazioni declinano. Con la riduzione nel tempo della memoria iconica

della prima cornice, essa diviene meno visibile ed è più difficile integrarla con l’immagine della

seconda cornice. Rapporto parziale

e persistenza visibile: una teoria di integrazione

Busey e Loftus (1994) hanno proposto una teoria per integrare il paradigma di rapporto parziale e

quello di integrazione temporale. I principi fondamentali sono i seguenti:

1. Uno stimolo visivo presentato brevemente scatena, nel sistema nervoso, una risposta

sensoriale. Essa può essere concettualizzata come l’intensità dell’attività nervosa, l’intensità

della risposta aumenta alla presentazione dello stimolo, continua ad aumentare per un

breve periodo successivo e quindi si riduce velocemente fino ad arrivare a zero.

2. La quantità di informazione acquisita dallo stimolo è correlata all’area di funzione della risposta
sensoriale.

3. La visibilità dello stimo è correlata alla velocità con cui l’osservatore acquisisce informazioni

dallo stimolo stesso.

MEMORIA A BREVE TERMINE

Gli studi classico considerano la memoria a breve termine come un magazzino mnemistico. La

visione contemporanea della memoria a breve termine è considerata come uno ‘’ spazio di lavoro

‘’ dove poter effettuare operazioni mentali rilevanti per il compito che si sta svolgendo. Essi

adottano il termine memoria di lavoro al posto che memoria a breve termine per evidenziare il

ruolo attivo invece che di semplice spazio di immagazzinamento.

Codifica

Per codificare le informazioni nella memoria a breve termine bisogna prestare loro attenzione e la

memoria conterrà solo ciò che abbiamo selezionato.

Codifica acustica: in un esperimento volto a fornire la prova dell’esistenza di un codice acustico,i

ricercatori mostravano rapidamente ai soggetti una lista di sei consonanti,quando le lettre erano
tolte,i soggetti dovevano scriverle tutte e sei in ordine. Quando commetteva errori la lettera

sbagliata tendeva a essere simile per suono a quella giusta. Questa scoperta avvalora l’idea che i

soggetti codificavano ogni lettera da un punto di vista acustico.

Codifica visiva: è possibile usare un codice visivo per il materiale verbale ma tale codice si cancella

rapidamente,se è necessario immagazzinare del materiale non verbale il codice visivo diventa

predominante. Esiste un tipo di memoria chiamata eidetica (o fotografica) grazie alla quale è

possibile descrivere anche i minimi particolari di una fotografia dopo averla vista,essa appartiene

maggiormente ai bambini anche se è piuttosto rara.

Considerazioni attuali della memoria di lavoro

La memoria a breve termine possiede diversi sottosistemi,un sistema chiamato loop articolatorio

immagazzina ed elabora le informazioni in un codice acustico,in questo sistema l’informazione può

essere dimenticata rapidamente ma può anche essere mantenuta per un periodo illimitato

attraverso la ripetizione. Un secondo sistema,chiamato taccuino visuo-spaziale,mantiene ed

elabora informazioni visive o spaziali. I due depositi si trovano in emisferi diversi,per il primo

l’emisfero sinistro per il secondo nell’emisfero destro. Essendo distinti due depositi distinti

Baddeley e Hitch (1974) hanno proposto che comunichino attraverso il sistema esecutivo, il quale

decide quale informazione sarà codifica nei due sottosistemi e quali operazioni mentali verrano

eseguite su tale informazione. Baddeley (2000) ha riconosciuto la necessità di considerare un altro

componente della memoria di lavoro,chiamato buffer episodico che lega o associa i diversi aspetti

del ricordo.

mmagazzinamento

La capacità della memoria di lavoro è molto limitata,per il loop articolatorio è di 7 + - 2,lo span di

memoria di un soggetto è il numero massimo di item che riesce a ricordare nell’ordine esatto.

Chunking: ogni singola unità viene chiamata chunk,esso è il processo tramite cui è possibile aiutare

la memoria a breve termine raggruppando sequenze di lettere e cifre in unità che possono

ritrovare,nella memoria a lungo termine (ad esempio raggruppare una serie di lettere in due

parole).

Oblio: è dovuto al decadimento degli item nel tempo o alla sostituzione da parte di nuovi item.

Recupero: tanti più elementi si trovano nella memoria a breve termine,tanto più lento diventa il

recupero. Esso richiede una ricerca durante la quale gli elementi sono esaminati uno alla volta.

Memoria a breve termine e pensiero


La memoria a breve termine si usa anche per risolvere un’ampia gamma di problemi complessi

come le analogie geometriche e nei processi linguistici come leggere un testo.

Trasferimento dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine

Un’altra funzione della memoria a breve termine è quella di operare come stazione di transito per

la memoria a lungo termine. Fra i modi per attuare il trasferimento,la ripetizione è uno di quelli più

studiati e un esempio di tale funzione sono gli esperimenti sul richiamo libero dove si chiedere di

ricordare liberamente,e non in ordine, i nomi di una lista.

Divisione del lavoro del cervello tra memoria a breve termine e memoria a lungo termine

Strutture differenti del cervello sono implicate nei due tipi di memoria,l’ippocampo è essenziale

per la memoria a lungo termine ma non per quella a breve termine mentre le regioni della

corteccia frontale sono coinvolte nella memoria a breve termine.

MEMORIA A LUNGO TERMINE

La memoria a lungo termine riguarda le informazioni conservate per intervalli di tempo che

variano da alcuni minuti a tutta la vita.

Codifica

Codifica del significato: per il materiale verbale la rappresentazione prevalente nella memoria a

lungo termine non è ne acustica né visiva ma si basa sul significato degli elementi. Anche

impressioni visive,gusti e odori sono codificati nella memoria a lungo termine.

Aggiunta di connessioni significative: quanto meglio comprendiamo un certo materiale,tante più

connessioni troviamo fra le sue parti,queste connessioni possono servire da vie di recupero,tanto

meglio capiamo,tanto meglio ricordiamo.

Recupero

Molti casi di oblio da parte della memoria a lungo termine derivano dal mancato accesso alle

informazioni piuttosto che dalla perdita delle informazioni. Quanto migliori sono gli stimoli di

recupero,tanto migliore è la nostra memoria.

Interferenza: esso è il fattore più importante che può pregiudicare il recupero,se associamo diversi

elementi con lo stesso stimolo,quando cerchiamo di usarlo per recuperare uno degli elementi,gli

altri possono attivarsi e interferire con il processo di recupero. Più elementi sono associati a uno

stimolo,tanto più lo stimolo è sovraccarico e tanto meno efficacemente può favorire il recupero.

L’interferenza può agire a vari livelli,incluso quello di interi fatti e può portare a un completo

fallimento di recupero,se gli obbiettivi sono deboli o l’interferenza è molto forte.


Modelli di recupero: alcuni si basano su un processo di ricerca altri su un processo di attivazione.

Organizzazione: quanto più organizziamo il materiale che codifichiamo tanto più è facile

recuperarlo.

Contesto: è più facile recuperare un fatto o un episodio se ci si trova nello stesso contesto in cui si

lo si ha codificato,il contesto non è sempre esterno a chi deve memorizzare ma può includere

quello che accade interiormente perché la memoria è parzialmente dipendente dal nostro stato

interno al momento dell’apprendimento (se si fa imparare una lista a un soggetto sotto effetto di

qualche sostanza è più probabile che la ricordi quando torna in quella condizione).

L’emozione può influenzare la memoria a lungo termine in cinque modi differenti:

RIPETIZIONE: si tende a pensare alle situazioni cariche emotivamente più che a quelle

neutre,ripetiamo e organizziamo i ricordi emozionanti più di quanto si faccia con quelli

meno coinvolgenti.

RICORDI FLASH: esso è la registrazione vivida e relativamente stabile delle circostanze in cui

si ha la notizia di un evento significativo e a forte carica emotiva. Essi sono suscettibili a

decadimento e interferenza come gli altri tipi di memoria.

ANSIA INTERFERENTE CON IL RECUPERO: l’ansia con causa direttamente il deficit

mnemistico ma induce pensieri estranei o si associa ad essi,e questi pensieri causano il

fallimento della memoria interferendo con il processo di recupero.

EFFETTI DEL CONTESTO: se apprendiamo qualcosa quando abbiamo un particolare stato

d’animo è probabile che si ricordino meglio quando proviamo quel determinato stato.

RIMOZIONE: Freud sostenne che alcune esperienze emotive infantili sono così traumatiche

che l’individuo potrebbe essere completamente travolto dall’ansia,se consentisse loro di

entrare nella coscienza anche molti anni più tardi. Si dice che simili esperienze traumatiche

sono immagazzinate nell’incoscio o rimosse e che possono essere recuperato solo quando

l’emozione associata viene in parte ridotta. La rimozione rappresenta l’estremo fallimento

del recupero,l’accesso a ricordi specifici è attivamente bloccato.

MEMORIA IMPLICITA

Memoria nell’amnesia: l’amnesia è la perdita di memoria,ha varie cause e può essere anterograda

e retrograda. Il caso H.M è particolarmente famoso,il paziente affetto da epilessia,a 27 anni è stato

sottoposto a neurochirurgia per rimuovere porzioni del lobo temporale e del sistema limbico su

entrambi i lati del cervello. L’intervento lo rese incapace di costruire nuove memorie ma era in
grado di ricordare gli eventi prima dell’intervento.

Abilità e priming: non tutti i tipi di memoria sono danneggiati e ciò suggerisce l’esistenza di una

memoria per i fatti diversa da quella per le abilità. La memoria esplicita e implicita sembrano

essere due sistemi differenti. Le abilità non coinvolte dall’amnesia includono le abilità motorie e

percettive. Gli amnesici migliorano con la pratica alla stessa velocità dei soggetti normali anche se

non ricordano di aver partecipato a precedenti esercitazioni. Quando la memoria si esprime

implicitamente,come nel priming,la presentazione degli amnesici è normale ma quando sono

testati esplicitamente mostrano un priming sostanzialmente inferiore rispetto ai soggetti normali.

Amnesia infantile: tale amnesia è comuni a tutte le persone poiché non si è in grado di ricordare

gli eventi dei primi anni di vita. Il primo a studiarla fu Freud. EX: a 20 soggetti venivano fatte

domande su un evento infantile che si sapeva essere accaduto e i dettagli quindi potevano essere

verificati. Se gli eventi sono successi prima di quando il soggetto aveva 3 anni non è in grado di

ricordare nulla,se è avvenuto dopo il ricordo aumenta con l’età. Questo suggerisce un’amnesia

quasi totale nei primi 3 anni di vita. Una spiegazione può essere che essa sia dovuta ad una

profonda differenza tra il modo in cui i bambini piccoli codificano le esperienze e il modo in cui gli

adulti organizzano i ricordi. Gli adulti strutturano i propri ricordi in categorie e schemi, i bambini
senza particolari associazioni.

Memoria implicita concettuale

Anche i concetti possono essere immagazzinati implicitamente o attivati incosciamente.

Varietà dei sistemi mnestici: la memoria si divide in esplicita e implicita. La prima si suddivide in

episodica,si riferisce al ricordo di episodi personali,e in memoria semantica al ricordo di fatti e

verità generali. La seconda si suddivide in abilità,priming,condizione e memoria non associativa.

Memoria implicita in soggetti normali: sembrano esserci differenze fondamentali nel modo in cui

memoria implicita e esplicita sono implementati nel cervello. Studi di neuroimaging su individui

normali dimostrano che la memoria esplicita è caratterizzata dall’aumento dell’attività neurale in

determinate regioni cerebrali,mentre la memoria implicita è caratterizzata da una riduzione

dell’attività neurale nelle regioni critiche.

MEMORIA COSTRUTTIVA

La memoria è un processo costruttivo e ricostruttivo,la memoria di un evento può divergere

sistematicamente dalla realtà obbiettiva da cui origina,sia nel momento in cui si forma sia in

seguito.
Processi costruttivi al momento della codifica mnemistica

La codifica mnemistica si riferisce al processo necessario a stabilire la rappresentazione di qualche

evento nella memoria a lungo termine. La codifica ha due stadi: la percezione iniziale

(trasferimento dell’informazione nel deposito a breve termine) e quindi il processo implicato nel

trasferimento dell’informazione dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine. La

costruzione di falsi ricordi si può verificare in uno di questi due stadi o in entrambi.

Percezione costruttiva: ciò che percepiamo forma la base della memoria iniziale,se ciò che

originariamente percepito differisce sistematicamente dal mondo oggettivo,la memoria iniziale di

colui che percepisce e i suoi ricordi successivi saranno probabilmente distorti. EX: noto come

interferenza percettiva e descritto nel 1964. Gli sperimentatori mostrano agli osservatori fotografie

di oggetti comuni e chiedevano di denominare l’oggetto. Gli oggetti inizialmente non erano a fuoco

e piuttosto irriconoscibili che poi venivano gradatamente messi a fuoco. Era presenti due

condizioni,una in cui gli oggetti erano molto sfocati e una in cui lo erano moderatamente. Coloro

nella prima condizione hanno più opportunità di costruire ipotesi scorrette rispetto agli

altri,quando l’oggetto diventa sempre meno sfuocata l’osservatore continuerà a trattenere la

percezione scorretta e quindi avrà bisogno di un livello di fuoco più elevato per il riconoscimento

corretto. Generazione di

inferenze: la percezione non è sufficiente a formare memorie ma è necessario che si verifico altri

processi per trasferire l’informazione dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine ed è

possibile che tali processi costruttivi prendano la forma di inferenze. C’è una difficoltà a tenere

separato ciò che è stato realmente presentato da ciò che si è aggiunto.

Ricostruzione mnestica post-fattuale

Inferenze generate internamente: gli osservatori possono costruire inferenze su ciò che deve

essere accaduto e incorporano i risultati di tali interferenze nella loro memoria dell’evento. Le

inferenze possono essere costruite anche sulla base di schemi (rappresentazioni mentali di una

classa di persone,oggetti ecc) e quindi tramite stereotipi. Bartlett (1932) ha suggerito che,quando

tentiamo di far corrispondere i racconti agli schemi,possono verificarsi distorsioni nella memoria

molto simili a quelle che avvengono quando facciamo corrispondere le persone agli stereotipi.

Quando ci sono fornite informazioni su una persona,a volte ne facciamo uno stereotipo e

combiniamo insieme l’informazione ricevuta con quella presente nel nostro stereotipo. Il nostro

ricordo così è in parte costruito sullo stereotipo e può essere tanto più distorto quanto meno lo
stereotipo si adatta a quella persona.

Suggestioni interne: le ricostruzioni post-fattuali possono anche essere il risultato di informazioni

fornite dagli altri. EX: Loftus e Palmer (1974). Si mostra ad un gruppo il filmato di un incidente

stradale,e si pongono domande su ciò che hanno visto. I soggetti vengono divisi in due gruppi

trattati uguali,con l’unica differenza che a uno si chiede la velocità della macchina quando ha

urtato l’altra,e all’altro gruppo di usa il termine schiantarsi. Il secondo gruppo fornisce una stima

più elevata della velocità dell’automobile e una settimana dopo si chiede se erano presenti vetri

rotti nel video,i primi rispondo di no i secondi maggiormente di si. ‘’schiantarsi’’ costituisce

un’informazione post-fattuale e costruiscono il loro ricordo in modo che sia coerente con l’idea di

un incidente violento. In alcune ricerche è stato dimostrato che dei soggetti (25%) sembrano

utilizzare le informazioni post-fattuali fornite dagli sperimentatori per creare ricorsi di interi eventi

che non si sono mai verificati.

Memoria costruttiva e sistema legale

La memoria costruttiva è particolarmente importante nel sistema legale poiché le cause di basano

sulla testimonianza di ciò che è o non è accaduto.

Sicurezza e accuratezza: il principale indicatore dell’attendibilità di un testimone è la sicurezza che

il ricordo sia accurato,un testimone che afferma di essere sicuro al 100% e più credibile di uno che

afferma di esserlo al 75%. Se le circostanze in cui si è formato il ricordo originale sono buone e ci

sono poche ragioni di ricostruzione mnemistica post-fattuale si può accettare più ragionevolmente

l’elevata sicurezza come prova di accuratezza della memoria. Se le circostanze sono cattive e ci

sono fonti apparenti di ricostruzione mnemistica post-fattuale potenzialmente falsa,non si

dovrebbe considerare l’elevata sicurezza del testimone come indice di accuratezza della memoria.

Suggestioni esterne e ricordi infantili: i bambini piccoli,specialmente quando interrogati (come

testimoni di un crimine ad esempio),sembrano essere particolarmente suscettibili alle suggestioni

esterne e in alcuni casi è così grave che nemmeno gli esperti sono in grado di capire quali ricordi si

basano sull’esperienza reali e quali sulle suggestioni post-fattuali forniti magari non

intenzionalmente da coloro che lo hanno interrogato.

Confessioni forzate: le tecniche di interrogatorio utilizzate dalla polizia e altri investigatori sono in

grado di produrre ricordi o confessioni genuinamente falsi di crimini che i sospettati possono

obbiettivamente provare di non aver commesso.

Errori di memoria e memoria normale


Le illusioni di memoria occorrono quando le persone ricordano con sicurezza eventi che non sono

in realtà mai avvenuti. Una delle più studiate è l’effetto DRM in cui ai partecipanti vengono

presentate delle liste di parole e dopo ne viene richiesta la rievocazione. Le parole all’interno di

ogni lista sono semanticamente associate le une alle altre e ad una parola che rappresenta il tema

centrale di riferimento ma che non viene presentata. Le persone ricordano più facilmente la parola

tema non presentata rispetto alle parole effettivamente presentate. Un’altra illusa sono gli errori di

congiunzione,ai partecipanti vengono presentati degli item da ricordare e poi viene loro dato un

test di riconoscimento in cui sono inclusi nuovi item costruiti unendo parti di item

precedentemente studiati. Essi hanno una forte tendenza ad affermare che questi nuovi item

fossero effettivamente stati visti in precedenza.

Il processo di monitoraggio della fonte è un processo mnemistico responsabile della corretta

attribuzione delle informazioni in memoria alla loro fonte,esso stabilisce la fonte più probabile di

un’informazione in modo inferenziale. Dal momento che questo processo si basa su delle

inferenze,a volte può fallire,portando ad avere ricordi inaccurati della fonte in questione.

MIGLIORAMENTO DELLA MEMORIA

Chunking e ampiezza della memoria: per la maggior parte delle persone la memoria a breve

termine non può essere aumentata oltre 7 +\- 2 chunk ma si può aumentare la grandezza di un

chunk ovvero il numero degli item contenuti nel nostro span di memoria. EX: un soggetto compie

un esperimento per ampliare la propria memoria da 7 a quasi 80 cifre randomizzate. Per un anno e

mezzo si impiegò in un lavoro di ampliamento della memoria in media da 3 a 5 ore alla settimana,

Egli sviluppò una strategia di ricodificare gruppi di 4 cifre nei tempi delle corse.

Immaginazione e codifica: un famoso sistema mnemonico è chiamato metodo dei loci,esso opera

particolarmente bene con una sequenza ordinata di elementi arbitrari come parole non collegate.

Si affida alla memoria una sequenza ordinata di punti,ci si forma un’immagine che colleghi la prima

parola al primo punto,un’altra immagine al secondo punto e così via. Una volta memorizzati gli

elementi in questo modo,è possibile richiamarli nell’ordine semplicemente rifacendo la

passeggiata mentale.

Elaborazione e codifica: quanto più si rielaborano gli elementi tanto più li possiamo richiamare e

riconoscere,più numerose sono le connessioni che stabiliamo fra gli elementi tanto più è grande la

possibilità di recupero.

Contesto e recupero: si può migliorare la memoria richiamando il contesto in cui ha avuto luogo
l’apprendimento.

Organizzazione: l’organizzazione durante la codifica migliora il successivo recupero. EX: i soggetti

memorizzavano liste di parole non collegate organizzando le parole di ogni lista in una storia,

quando erano valutati il ricordo delle parole superava il 90%. I soggetti di un gruppo di controllo

che non usavo una strategia di tipo organizzativo ricordavano più del 10% delle parole. Inoltre

quando l’organizzazione è fatta direttamente da coloro che devono ricordare il materiale,la

memoria sembra beneficiarne al massimo.

Esercizi di recupero mnemistico: un metodo per migliorare il recupero è di esercitarlo,cioè porsi

delle domande su ciò che si sta cercando di imparare.

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