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Gli psicologi fanno tre distinzioni fondamentali a proposito della memoria. La prima riguarda i tre
stadi della memoria: codifica, immagazzinamento, recupero. La seconda relativa ai differenti tipi di
memoria per immagazzinare le informazioni per periodi brevi e lunghi. La terza riguarda i diversi
tipi di informazione.
Tre stadi di memoria: il primo stadio, la codifica, consiste nel posizionare un fatto nella memoria, il
secondo è l’immagazzinamento ovvero la ritenzione del fatto nella memoria. Il terzo stadio, il
recupero, consiste nel riprendere il fatto dal magazzino. La memoria può fallire in un qualsiasi
stadio. Numerosi studi recenti suggeriscono che i diversi stadi ella memoria sono mediati da
differenti strutture cerebrali. Durante la codifica la maggior parte delle aree cerebrali attivate si
trova nell’emisfero sinistro, mentre, durante il recupero, la maggior parte delle aree cerebrali
attivate
immagazzinare materiale per meno di un secondo (1),per una questione di secondi (2), per
intervalli che variano da minuti ad anni (3). Nel 1968, Atkinson e Shiffrin hanno formalizzato le basi
per la distinzione tra diverse memorie. I principi della teoria di Atkinson e Shiffrin:
Esso è ampio che contiene tutte le informazioni che colpiscono l’organo di senso attinente,
temporaneo che varia da pochi decimi di secondo a pochi secondi. Inoltre la porzione di
trasferita nel successivo compartimento principale del sistema: la memoria a breve termine.
accessibile e può essere utilizzata come base per prendere una decisione nell’arco di secondi
dispone. L’informazione proveniente dal magazzino a breve termine entra in quello a lungo
trasferimento in quello a breve termine,dove può essere manipolata e usata per eseguire il compito.
Studi recenti hanno suggerito che utilizziamo una memoria a lungo termine per immagazzinare i
fatti diversa da quella per immagazzinare le abilità. Il tipo di memoria che comprendiamo meglio è
la memoria esplicita, grazie alla quale una persona ricorda consciamente un evento passato, che si è
verificato in un tempo e in un luogo bene precisi. La memoria implicita, è quella in cui una persona
MEMORIA SENSORIALE
una memoria temporanea della memoria sensoriale. Essa è in grado di tenere un’ampia varietà di
Esperimento di rapporto paziale: nel 1960 Sperling comincia con l’osservazione che,quando si
presenta velocemente una grande quantità di informazione (12 cifre sistemate su tre file e quattro
colonne) le persone sono in grado di riportare solo 4 o 5 cifre. Questo numero di item
quantità massima di informazioni che una persona può acquisire. Tuttavia le persone hanno due
hanno visto e,l’immagine della dimostrazione sembra persistere più a lungo della dimostrazione
stessa. Egli verificò queste intuizioni applicando un’ingegnosa procedura sperimentale denominata
procedura di rapporto spaziale. Si proiettano agli osservatori delle lettere per un breve intervallo
(circa un 20 di secondo),le lettere sono disposte in file e il loro numero è variabile. L’esperimento
riporta semplicemente quante più lettere possibile. Nella condizione di rapporto parziale
l‘osservatore riporta solo una fila di lettere,scelta a caso. Un’indicazione acustica presentata dopo
la dimostrazione dice all’osservatore quale fila deve riportare, un tono alto indica la fila in alto, un
tono medio quello in mezzo e un tono basso la fila in basso. Nella condizione di rapporto parziale,
egli stimò quante lettere l’osservatore avesse a disposizione moltiplicando la quantità media di
lettere che l’osservatore è in grado di riportare della fila indicata per il numero delle file.
nel riportare la localizzazione del punto mancante. Lo stimolo a 24 punti è stato presentato come
due cornici di 12 punti ciascuna, separata nel tempo. Quando l’intervallo tra le cornici è breve ci
sono elevate probabilità di riportare la localizzazione del punto mancante, quando invece
l’intervallo aumenta le prestazioni declinano. Con la riduzione nel tempo della memoria iconica
della prima cornice, essa diviene meno visibile ed è più difficile integrarla con l’immagine della
Busey e Loftus (1994) hanno proposto una teoria per integrare il paradigma di rapporto parziale e
1. Uno stimolo visivo presentato brevemente scatena, nel sistema nervoso, una risposta
sensoriale. Essa può essere concettualizzata come l’intensità dell’attività nervosa, l’intensità
della risposta aumenta alla presentazione dello stimolo, continua ad aumentare per un
2. La quantità di informazione acquisita dallo stimolo è correlata all’area di funzione della risposta
sensoriale.
3. La visibilità dello stimo è correlata alla velocità con cui l’osservatore acquisisce informazioni
Gli studi classico considerano la memoria a breve termine come un magazzino mnemistico. La
visione contemporanea della memoria a breve termine è considerata come uno ‘’ spazio di lavoro
‘’ dove poter effettuare operazioni mentali rilevanti per il compito che si sta svolgendo. Essi
adottano il termine memoria di lavoro al posto che memoria a breve termine per evidenziare il
Codifica
Per codificare le informazioni nella memoria a breve termine bisogna prestare loro attenzione e la
ricercatori mostravano rapidamente ai soggetti una lista di sei consonanti,quando le lettre erano
tolte,i soggetti dovevano scriverle tutte e sei in ordine. Quando commetteva errori la lettera
sbagliata tendeva a essere simile per suono a quella giusta. Questa scoperta avvalora l’idea che i
Codifica visiva: è possibile usare un codice visivo per il materiale verbale ma tale codice si cancella
rapidamente,se è necessario immagazzinare del materiale non verbale il codice visivo diventa
predominante. Esiste un tipo di memoria chiamata eidetica (o fotografica) grazie alla quale è
possibile descrivere anche i minimi particolari di una fotografia dopo averla vista,essa appartiene
La memoria a breve termine possiede diversi sottosistemi,un sistema chiamato loop articolatorio
essere dimenticata rapidamente ma può anche essere mantenuta per un periodo illimitato
elabora informazioni visive o spaziali. I due depositi si trovano in emisferi diversi,per il primo
l’emisfero sinistro per il secondo nell’emisfero destro. Essendo distinti due depositi distinti
Baddeley e Hitch (1974) hanno proposto che comunichino attraverso il sistema esecutivo, il quale
decide quale informazione sarà codifica nei due sottosistemi e quali operazioni mentali verrano
componente della memoria di lavoro,chiamato buffer episodico che lega o associa i diversi aspetti
del ricordo.
mmagazzinamento
La capacità della memoria di lavoro è molto limitata,per il loop articolatorio è di 7 + - 2,lo span di
memoria di un soggetto è il numero massimo di item che riesce a ricordare nell’ordine esatto.
Chunking: ogni singola unità viene chiamata chunk,esso è il processo tramite cui è possibile aiutare
la memoria a breve termine raggruppando sequenze di lettere e cifre in unità che possono
ritrovare,nella memoria a lungo termine (ad esempio raggruppare una serie di lettere in due
parole).
Oblio: è dovuto al decadimento degli item nel tempo o alla sostituzione da parte di nuovi item.
Recupero: tanti più elementi si trovano nella memoria a breve termine,tanto più lento diventa il
recupero. Esso richiede una ricerca durante la quale gli elementi sono esaminati uno alla volta.
Un’altra funzione della memoria a breve termine è quella di operare come stazione di transito per
la memoria a lungo termine. Fra i modi per attuare il trasferimento,la ripetizione è uno di quelli più
studiati e un esempio di tale funzione sono gli esperimenti sul richiamo libero dove si chiedere di
Divisione del lavoro del cervello tra memoria a breve termine e memoria a lungo termine
Strutture differenti del cervello sono implicate nei due tipi di memoria,l’ippocampo è essenziale
per la memoria a lungo termine ma non per quella a breve termine mentre le regioni della
La memoria a lungo termine riguarda le informazioni conservate per intervalli di tempo che
Codifica
Codifica del significato: per il materiale verbale la rappresentazione prevalente nella memoria a
lungo termine non è ne acustica né visiva ma si basa sul significato degli elementi. Anche
connessioni troviamo fra le sue parti,queste connessioni possono servire da vie di recupero,tanto
Recupero
Molti casi di oblio da parte della memoria a lungo termine derivano dal mancato accesso alle
informazioni piuttosto che dalla perdita delle informazioni. Quanto migliori sono gli stimoli di
Interferenza: esso è il fattore più importante che può pregiudicare il recupero,se associamo diversi
elementi con lo stesso stimolo,quando cerchiamo di usarlo per recuperare uno degli elementi,gli
altri possono attivarsi e interferire con il processo di recupero. Più elementi sono associati a uno
stimolo,tanto più lo stimolo è sovraccarico e tanto meno efficacemente può favorire il recupero.
L’interferenza può agire a vari livelli,incluso quello di interi fatti e può portare a un completo
Organizzazione: quanto più organizziamo il materiale che codifichiamo tanto più è facile
recuperarlo.
Contesto: è più facile recuperare un fatto o un episodio se ci si trova nello stesso contesto in cui si
lo si ha codificato,il contesto non è sempre esterno a chi deve memorizzare ma può includere
quello che accade interiormente perché la memoria è parzialmente dipendente dal nostro stato
interno al momento dell’apprendimento (se si fa imparare una lista a un soggetto sotto effetto di
qualche sostanza è più probabile che la ricordi quando torna in quella condizione).
RIPETIZIONE: si tende a pensare alle situazioni cariche emotivamente più che a quelle
meno coinvolgenti.
RICORDI FLASH: esso è la registrazione vivida e relativamente stabile delle circostanze in cui
d’animo è probabile che si ricordino meglio quando proviamo quel determinato stato.
RIMOZIONE: Freud sostenne che alcune esperienze emotive infantili sono così traumatiche
entrare nella coscienza anche molti anni più tardi. Si dice che simili esperienze traumatiche
sono immagazzinate nell’incoscio o rimosse e che possono essere recuperato solo quando
MEMORIA IMPLICITA
Memoria nell’amnesia: l’amnesia è la perdita di memoria,ha varie cause e può essere anterograda
e retrograda. Il caso H.M è particolarmente famoso,il paziente affetto da epilessia,a 27 anni è stato
sottoposto a neurochirurgia per rimuovere porzioni del lobo temporale e del sistema limbico su
entrambi i lati del cervello. L’intervento lo rese incapace di costruire nuove memorie ma era in
grado di ricordare gli eventi prima dell’intervento.
Abilità e priming: non tutti i tipi di memoria sono danneggiati e ciò suggerisce l’esistenza di una
memoria per i fatti diversa da quella per le abilità. La memoria esplicita e implicita sembrano
essere due sistemi differenti. Le abilità non coinvolte dall’amnesia includono le abilità motorie e
percettive. Gli amnesici migliorano con la pratica alla stessa velocità dei soggetti normali anche se
Amnesia infantile: tale amnesia è comuni a tutte le persone poiché non si è in grado di ricordare
gli eventi dei primi anni di vita. Il primo a studiarla fu Freud. EX: a 20 soggetti venivano fatte
domande su un evento infantile che si sapeva essere accaduto e i dettagli quindi potevano essere
verificati. Se gli eventi sono successi prima di quando il soggetto aveva 3 anni non è in grado di
ricordare nulla,se è avvenuto dopo il ricordo aumenta con l’età. Questo suggerisce un’amnesia
quasi totale nei primi 3 anni di vita. Una spiegazione può essere che essa sia dovuta ad una
profonda differenza tra il modo in cui i bambini piccoli codificano le esperienze e il modo in cui gli
adulti organizzano i ricordi. Gli adulti strutturano i propri ricordi in categorie e schemi, i bambini
senza particolari associazioni.
Varietà dei sistemi mnestici: la memoria si divide in esplicita e implicita. La prima si suddivide in
Memoria implicita in soggetti normali: sembrano esserci differenze fondamentali nel modo in cui
memoria implicita e esplicita sono implementati nel cervello. Studi di neuroimaging su individui
MEMORIA COSTRUTTIVA
sistematicamente dalla realtà obbiettiva da cui origina,sia nel momento in cui si forma sia in
seguito.
Processi costruttivi al momento della codifica mnemistica
evento nella memoria a lungo termine. La codifica ha due stadi: la percezione iniziale
(trasferimento dell’informazione nel deposito a breve termine) e quindi il processo implicato nel
costruzione di falsi ricordi si può verificare in uno di questi due stadi o in entrambi.
Percezione costruttiva: ciò che percepiamo forma la base della memoria iniziale,se ciò che
colui che percepisce e i suoi ricordi successivi saranno probabilmente distorti. EX: noto come
interferenza percettiva e descritto nel 1964. Gli sperimentatori mostrano agli osservatori fotografie
di oggetti comuni e chiedevano di denominare l’oggetto. Gli oggetti inizialmente non erano a fuoco
e piuttosto irriconoscibili che poi venivano gradatamente messi a fuoco. Era presenti due
condizioni,una in cui gli oggetti erano molto sfocati e una in cui lo erano moderatamente. Coloro
nella prima condizione hanno più opportunità di costruire ipotesi scorrette rispetto agli
percezione scorretta e quindi avrà bisogno di un livello di fuoco più elevato per il riconoscimento
corretto. Generazione di
inferenze: la percezione non è sufficiente a formare memorie ma è necessario che si verifico altri
processi per trasferire l’informazione dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine ed è
possibile che tali processi costruttivi prendano la forma di inferenze. C’è una difficoltà a tenere
Inferenze generate internamente: gli osservatori possono costruire inferenze su ciò che deve
essere accaduto e incorporano i risultati di tali interferenze nella loro memoria dell’evento. Le
inferenze possono essere costruite anche sulla base di schemi (rappresentazioni mentali di una
classa di persone,oggetti ecc) e quindi tramite stereotipi. Bartlett (1932) ha suggerito che,quando
tentiamo di far corrispondere i racconti agli schemi,possono verificarsi distorsioni nella memoria
molto simili a quelle che avvengono quando facciamo corrispondere le persone agli stereotipi.
Quando ci sono fornite informazioni su una persona,a volte ne facciamo uno stereotipo e
combiniamo insieme l’informazione ricevuta con quella presente nel nostro stereotipo. Il nostro
ricordo così è in parte costruito sullo stereotipo e può essere tanto più distorto quanto meno lo
stereotipo si adatta a quella persona.
fornite dagli altri. EX: Loftus e Palmer (1974). Si mostra ad un gruppo il filmato di un incidente
stradale,e si pongono domande su ciò che hanno visto. I soggetti vengono divisi in due gruppi
trattati uguali,con l’unica differenza che a uno si chiede la velocità della macchina quando ha
urtato l’altra,e all’altro gruppo di usa il termine schiantarsi. Il secondo gruppo fornisce una stima
più elevata della velocità dell’automobile e una settimana dopo si chiede se erano presenti vetri
rotti nel video,i primi rispondo di no i secondi maggiormente di si. ‘’schiantarsi’’ costituisce
un’informazione post-fattuale e costruiscono il loro ricordo in modo che sia coerente con l’idea di
un incidente violento. In alcune ricerche è stato dimostrato che dei soggetti (25%) sembrano
utilizzare le informazioni post-fattuali fornite dagli sperimentatori per creare ricorsi di interi eventi
La memoria costruttiva è particolarmente importante nel sistema legale poiché le cause di basano
il ricordo sia accurato,un testimone che afferma di essere sicuro al 100% e più credibile di uno che
afferma di esserlo al 75%. Se le circostanze in cui si è formato il ricordo originale sono buone e ci
sono poche ragioni di ricostruzione mnemistica post-fattuale si può accettare più ragionevolmente
l’elevata sicurezza come prova di accuratezza della memoria. Se le circostanze sono cattive e ci
dovrebbe considerare l’elevata sicurezza del testimone come indice di accuratezza della memoria.
esterne e in alcuni casi è così grave che nemmeno gli esperti sono in grado di capire quali ricordi si
basano sull’esperienza reali e quali sulle suggestioni post-fattuali forniti magari non
Confessioni forzate: le tecniche di interrogatorio utilizzate dalla polizia e altri investigatori sono in
grado di produrre ricordi o confessioni genuinamente falsi di crimini che i sospettati possono
in realtà mai avvenuti. Una delle più studiate è l’effetto DRM in cui ai partecipanti vengono
presentate delle liste di parole e dopo ne viene richiesta la rievocazione. Le parole all’interno di
ogni lista sono semanticamente associate le une alle altre e ad una parola che rappresenta il tema
centrale di riferimento ma che non viene presentata. Le persone ricordano più facilmente la parola
tema non presentata rispetto alle parole effettivamente presentate. Un’altra illusa sono gli errori di
congiunzione,ai partecipanti vengono presentati degli item da ricordare e poi viene loro dato un
test di riconoscimento in cui sono inclusi nuovi item costruiti unendo parti di item
precedentemente studiati. Essi hanno una forte tendenza ad affermare che questi nuovi item
attribuzione delle informazioni in memoria alla loro fonte,esso stabilisce la fonte più probabile di
un’informazione in modo inferenziale. Dal momento che questo processo si basa su delle
inferenze,a volte può fallire,portando ad avere ricordi inaccurati della fonte in questione.
Chunking e ampiezza della memoria: per la maggior parte delle persone la memoria a breve
termine non può essere aumentata oltre 7 +\- 2 chunk ma si può aumentare la grandezza di un
chunk ovvero il numero degli item contenuti nel nostro span di memoria. EX: un soggetto compie
un esperimento per ampliare la propria memoria da 7 a quasi 80 cifre randomizzate. Per un anno e
mezzo si impiegò in un lavoro di ampliamento della memoria in media da 3 a 5 ore alla settimana,
Egli sviluppò una strategia di ricodificare gruppi di 4 cifre nei tempi delle corse.
Immaginazione e codifica: un famoso sistema mnemonico è chiamato metodo dei loci,esso opera
particolarmente bene con una sequenza ordinata di elementi arbitrari come parole non collegate.
Si affida alla memoria una sequenza ordinata di punti,ci si forma un’immagine che colleghi la prima
parola al primo punto,un’altra immagine al secondo punto e così via. Una volta memorizzati gli
passeggiata mentale.
Elaborazione e codifica: quanto più si rielaborano gli elementi tanto più li possiamo richiamare e
riconoscere,più numerose sono le connessioni che stabiliamo fra gli elementi tanto più è grande la
possibilità di recupero.
Contesto e recupero: si può migliorare la memoria richiamando il contesto in cui ha avuto luogo
l’apprendimento.
memorizzavano liste di parole non collegate organizzando le parole di ogni lista in una storia,
quando erano valutati il ricordo delle parole superava il 90%. I soggetti di un gruppo di controllo
che non usavo una strategia di tipo organizzativo ricordavano più del 10% delle parole. Inoltre