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La modulazione della memoria

Numerosi sistemi e strutture cerebrali contribuiscono


a connotare i ricordi e a facilitare
o a inibire la loro codifica e la loro rievocazione

di Alberto Oliverio e Claudio Castellano

essun·altra attività deUa mente semplice registrazione degli eventi o che qualcosa di noi possa andare perso.
N conferisce tanto senso alla no-
stra esistenza come la memo-
ria: sono infatti i nostri ricordi a illumi-
delle çapaciti del aostro cervello. Que-
sto doppio aspetto della memoria non
ca.ratterizZa solamente le opposte con-
Malgrado generazioni di filosofi pri-
ma e di psicologi poi abbiano a lungo
discusso sulle caratteristiche della me-
narci sul passato e a indicarci le trasfor- cezioni dei biologi da un lato c degli moria, e malgrado i biologi abbiano
muioni ebe si verificano nel tempo, a psicologi e psicanalisti dall'altro, ma compiuto notevoli passj avanti nel
rappresentare un capitale unico e irripe- anche l'atteggiamento di uno stesso m. chiarire come le esperienze vengano
tibile. Nel parlare deUa memoria non ci dividuo nei conftonti dei ricordi e registrate e depositate nelle trame ner-
riferiamo pctò a un'altività univoca in dell'oblio: pur essendo considerata ro- vose, la dimensione psicologica e quel-
quanto, nelto stesso senso comWle, que.- me un qualche cosa di immateriale che la biologica procedono ancora su buwi
sta attività mentale si manifesta sotto appartiene anche alla sfera dei signifi- separati. in quanto le concezioni neuro-
diversi aspetti che a volte ci appaiono cati e delle emozioni, la memoria può bìologiche sono sovente espresse in
attraverso un'ottica prettamente psi~ apparin: ancbe nei suoi aspetti fisio- tennini troppo lineari e meccanicistici
logica e iDtimistica. e altre attraveno logU:i, un meccanismo che, soprattut- per tJ01er soddisfare una più vasta im-
una biomedica. La prima ~ evidente a to con il trascorrere degli anni, può fi- magme della memoria. Numerosi risul-
tutti e si identifica con la rcmi.Discenza. nire con l'~i, porre dei probl~ tati recenti indicano però che i ricor-
l'anamnesi degli antichi
manda al continuo ac-
area; essa ri- mi e suscitare l inquietante sensazione di non dipendono soltanto da un sem-
cesso a iDfonnazioni ed
esperienze che si situa- MODELLO DEU'INTeRAZIONE lOCAl..E MODELlO DI HEBB
no in una dimensione
temporale prossima o
lontana. a quei ricor-
di ciK: attraverso qual-
che sforzo possiamo fa-
re riaffiorarc anche se
offuscati dall'oblio: si
trana di una dimensio-
ne spesso velata dalla
nostalgia e dal senso di
un tempo perduto che
conferisce significato
alla nostra csistenl.a in
quanto la vita non ba
quasi valore se non vie-
ne riesaminata attraver-
so il filtro del ricordo.
La memoria. però,
ba anche una connota-
2ione utilitaristica in
quanto viene assimilata
Nella mkrofotograft. nella pagfaa a fronte sono vislbiU, lngruditl500 volte, alcuni neuronl tn l mt-
llardJ che ad aostro cervello rormaao reti complesse la cui vengono depositare le memorie. Qulsopra
soao scbematil'ZIId due modelli volti a chiarire O modo ID culle esperienze vengono fissate a Uvello di
ll
a una sorta di IDCCC8Di- reti n~uroaall attnverso mocUftcbe delle slnapsi. Nel modello di Intenzione loctie (qui sopn~ 11 sbtl- J

l
smo che coincide con il .ttnr). la corrùpondeDZa del sito rteettoriale di ua neuroae (sfllapsl con un dea.drite). li verifkaao
concetto di archivio o cambiamend (in colo~) In legUfto a esperienze di appreudlmento. Nel cuo spedftco l'baput di uno
deposito, cioè con una stimolo condlziouto (SC), assodato nel tempo con queDo di uno slimolo non condizionato (SNq, si
dimensione neurofisio- verifica 1u reeettorl adlacentJ (l): per esempio. un segnale neutro (11D suoao) e un premio (per esem-
logiça, mentre la remi-
niscenza si riferisce a
qualcosa di più com-
Pio. dbo) lDvlaao messaggi (bapat) elle sono recepiti da dup.. prossime. L'lnteru:ioae tra t due la-
put si comunica al corpo cdlu.lare (2) ~ iadllt:e modJikbe bloelettrk:be cbe ritomaao, ID modo dfto-
lare (merberazloae)., al sito di Intenzione (3). Nel modello Ideato da Donald O. Hebb (a 4è«tG)
J
plesso e sottile della l camblamead si verilkaao quando l due mpa1 (stimolo condizionato e iJicond.lzl.outo) coinddono. J
62 LB SCIENZE n. J3l, maggio 1996
pUce rneccanismo di registrazione di della memoria. È tramite questo pro- concezioni sulla memoria sono state in-
una singola esperienza nelle trame ner~ cesso di modulazione, estremamente fluenzate dal modello proposto alla fi-
vose, ma da un complesso processo di sfaccettato c legato all'entrata in gioco ne degli anni quaranta dal neurotisiol~
ristrutturazionc che fa si cbe essi abbia~ di singole strutture e funzioni nervose, go Donald O. Hebb, cui si deve la c~
no diverse dimensioni e connotazioni cbe la memoria ~uò acquisire una di~ siddetta ipotesi della doppia traccia: se-
emotive, che evolvano e si trasformino mcnsione più vicUlll a quel ricco mon- condo tale ÌJ?<?tesi, un'esperienza altera
nel tempo e che la loro codificazione e do dei ricordi individuali. alcuni circwti nervosi responsabili di
il loro recupero possano essere facilita~ una codificazione «B breve tennine»
ti o inibiti: la memoria, in altre parole, Le basi biologiche della ntemoria (della durata di pochi secondi o minuti),
ci si presenta come un'attività forte- basata su modifiche dell'attività elettri-
mente individuale che rispecchia sia i La storia deUa ricerca sulle basi bi~ ca di alcune sinapsi, neuroni o circuiti
significati e le interpretazioni che di~ logiche della memoria indica come si nervosi cbe codificano J>infonnazione
scendono dalle singole esperienze e sia verificata una graduale trasfonna~ in una forma precaria e instabile. Se-
daJle storie individuali, sia l'entrata in zione da una concezione iniziale basata condo Hebb, a questo tipo di codifica-
gioco di diverse strutture e funzioni su una puntuaJe e quasi fotografica re- zione subentrerebbe una codificazione
nervose. Questo processo di individua- gistrazione dei ricordi nell'ambito di un stabile, la memoria ((8 lungo tennine>>
lizzazione della memoria e di facilita- gruppo di neuroni o di un cosiddetto (della durata di mesi o anni), legata a
zione e inibizione dei processi mnesti~ «cireuito locale», a una più olistica, ba- modifiche durature della struttura dei
ci ha una connotazione biologica che sata sull'interazione di divmi sistemi e neuroni o dei circuiti nervosi. Le teOrie
si riferisce ai processi di modulazione di differenti meccanismi modulatori. Le formulate da Hebb implicano pertanto

Lf SCIENZE n. 333, maggio 1996 63


lpdlllerno

Un urvdlo umano ton Il rappreantuioae della co~la e UllJ"1U IHI~Witippocamptdù (.pilfolf httliclliD). Le divene for·
del audel sottoeortiatli cbe sono lmpUcatl prenlmtemeate mazlool del sistema llmbk:o utllizzaao mediatori aervosi dlf-
nelle reuloai tmotln. Il sbttnu Jlmbko nerclb un ruolo fercod. Nella HZioae saaJhale di un terVe.llo umano ti nora U
importante nella modululone dd ricordi e iD alcuni dpl di sistema llmbleo toa l suol diveni nucleL Sono aocbe evldeatll
memorie come qaelle spaz:laU. Le sue tamponnU più lmpol'- nuclei del ponte comr U rare e U /ociU t:H,iftiJI c:be fanoo
bnd sono l'lppoeampo, l'unlgdala, U tetto eoa l ••ol nadel e parte della formazione redcolare e elle. come mediatori ner·
alcune dn:oavoluztolll della tortecd• come UgyrrU dlrp1i e voU. utlllzuno rbpettnameatt serotonina e ooradrenallaa.

che i neurorù siano plastici, e ci~ m colpiva selettivllJDentc le esperienze re- me dallo studio degli effeni di sostanze
grado di andare incontro ad alterazioni lative agli eventi immediatamente p~ convulsivanti. corru: la stricnina. cbe in·
deUa loro funzione o strut1Ura tali da cedenti la taap1a elettroconwlsiva. Fa- ducooo una forte eccitazione dei neuro-
comportare riurangiarnenti dcUc: n:tt cendo seguito a queste osservazioni cli- ni, tra cw quelli motori che stimolano
nervose: questo aspetto della fUnzione nù:he, svariati ricercatori appurarono ~iaticamenb: i muscoli periferici
neuronalc. postulato in via aeorica Cir- cbe l'elettroshock interferisce negativa- induceodone la contrazione tonica e to-
ca mezzo secolo fa, ha ricevuto nume- mente sugli apprendimenti oon ancora nico-clonica. l neuroni, infatti, anche
rose confenne sperimentali, a ~ da stabUizzati in quanto impedisce il con- quap® si trovano io una fase di riposo.
quelle ottenute: da diversi psicologi m- solidamento della memoria. l'amnesia sono dotati di una tenue carica eletnica
tomo agli inw del Novectmto, i quali retrograda ~ stara spiegata con la tapa· e producono, pit\ o meno ritmicamente.
avevano sostenuto che la memoria a cità dcll'elettrosbock di turbare i feuo- scariche elettriche di minima intensib\:
breve tcmùne potesse tntsFonnarsi in mmti elettrici - o mtglio bioelettrici - con la loro çapal:ità di al~ l'attività
una forma a hingo termine attraverso il che sono responsabili della codific:azio- di scarica dei neuroni, le sostanze con-
cosiddetto processo di consolidamento. oc delle cspcrienu nella memoria a vulsivanti prodUcono quindi una facili-
e che divmi fc:nomeru potessero inter- bine tcrmiDe, prima che questa venga tazione di quei fenomeni bioelettrici
ferire con questO proccsso, i.n tal modo codificata in fonna stabile. che costituiscono la base del consolida-
impedendo la codificazione delle me- Anche se c:sperimenti successivi han· mento della memoria., mentre l'elettro-
morie in forma slabile e duratura. Per no indicato che l•ctcttroshoc:k può intcr- shock esercita un'azione di tipo oppo-
esempio, era stato osservato che un ap- fcrin: con memorie già consolidate, le sto sul consoJidamento mnestico.
prenclimmto si «con&Olida» se a esso ormai classiche ricercbe di Cbarles P. NeUa sua forma più semplice la mc-
non subentrano nuove esperienze che, Duncan e di James L. Mc:Gaugh sulla morizzazione di un'esperienza compor-
soprattuno quando sono conflinuali col memoria animaJe banno avval011110 l"I- ta quindi alterazioni dcll'atti'Vita elettri-
pnmo apprendimento, possono eserci- potesi sceondo cui la memoria a breve ca dci newoni e deUe siMpsi che im-
tare un 'interfemlza mroaniva tennìne dipende da alterazioni deU'.ui- plkano un tcpotenziamento a luogo b:r-
Oli studi suU'interfcrcnza rcttoatliva vilà bioelettrica dei neuroni Daniele mine» (Long-tcnn Potentiation. LTP)
o retrosrada. cioè sull'amnesia cbe inte- Bovet e i suoi collaboratori banno di- dell'attività elettrica delle siDapsi ner-
ressa gli apprendimenti o stimoli non mostrato oome IJllll serie dì sostanze e vose. In termini informatici. le sinapsi
ancora consolidati sono forma dì me- di trattamenti possano i.nterferirc col nervose ~ venite rappresentate
morie stlbili. vennero ripresi 1ntomo al- consolidamento della mcmona. c come come entità che possono trovarsi in uno
la fine degli BD.Di quaranta da~i psico- vi siano ceppi di topi caratterizzali da stato di scelta binaria, lo stato di attiviti
lo~ sperimentali. suggestiooatl dai dati una maggiore o minore capacità di ri- o lo stato di «attività poreoziath. Una
clinict ottenuti da uno J'S}chiatra italia- oordare le espc:nenze effettuate. simile situazione .si verifica nel corso
oo, Ugo Ccrlctti, cui SI deve l'introdu- L 'ipotesi della doppia traccia della deli'LTP: in seguito a uno stimolo che
zioD.C dell'elettroshock in psid\iùria. memoria - quella a bRvc: termine. lega- &l ripete nel tempo o che sia particolar-
Cetletti aveva notato che i pazienti SOC· ta a pcrtw'beziorri bioelettriche, e ~Ila mente intenso. una sinapsi si porta a un
toposti a elettrQshock praentavano una a lungo tmnine, legata a modifiche livello superiore di risposta (attività po-
amnesia retrograda. ~ un oblio cbc struttumli - ho ricevuto ulteriori coafer- &cmiata), cosicché la sua efficienza au-

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menta fino a due volte e mezzo. Questo cando ci~ una memoria a breve o a mnestica. Gli psicobiologi ritenevano
incremento deli' attività elettrica della lungo termine: la reazione di abituazia. infatti che. una volta consolidala. la mc-
sinapsi si sviluppa entro pochi minuti ne a breve termine dipcnck da modifi- moria non potesse essere più turbata da
dallo stimolo iniziale e rimane relativa- che transitorie di canali ionici, e quindi quei trattamenti, come l'elettroshock.
mente stabile per lungo tempo, In alcu· della funzione bioelettrica deiJe smapsi che provocano un dissesto deì fenomeni
ne condizioni per varie settimane. J.n so- nervose, mentre le reazioni di abitua- bioelettrici che sono alla base della me-
stanza. quando uno stimolo di un qual- zione più durature possono dipende- moria brwe e che, attraveno l'LTP,
che rilievo perviene a un neuronc, come re dalla stabilizmzione delle 1ìnapsi, e portano aUa memoria a lungo termine.
avviene nel caso degli stimoli che s1 quindi dalla fonnazione di un cin:Wto Il fatto elle l'elettroshock agisca a di-
susseguono ripetutamente nel corso di locale: modifiche che, come si è visto, stanza di mcs1 sia su memorie di ti-
esperienze quali l'abituazione o il con- sono tipiche deii'LTP. n processo di po associativo su•- nel caso dell'uomo-
dizionamento, si può verificare un au- fonmwone dì nuove sinapsi comporta su vere e proprie memorie di tipo c~
mento dell'efficienza delle sue sinapai un aumento della sintesi delle proteine gnitivo, cancellando parte dei ricordi
e. col tempo. si possono fonnare sinapsi che fonnano lo «scheletro» delfe minu- già registnlti. indica che la memoria è
nuove che contribuiscono a connette- scole propaggini sinapricbe attravel'50 suscettibile di rimanegi.amenti e rie-
re tra di loro i oeuroni in un nuovo cir- cui i neuroni prendono concatto e in- laboraziooi. A questo proposito Gcrald
cuito, il cosiddetto «cin:uito locale», re- staW1ll1o connessioni in catena. Edelman ha ipoiJUato cbe i ricordi ven-
sponsabile della codificazione di una Gli studi di Kandel su Aplpia hanno gano continuamente sottoposti a un
specifica esperienza o memoria.: da una fortemente influenzato le teorie suJAie processo di riorpnizzazione indotto
iniziale alterazione di tipo funzionale basi biologiche della memoria. indu- dalle cosiddette infonnazioni estrinse-
(l'attività elettrica) i neuroni vanno cosi cendo numerosi neuroscienziati ad asi- che e intrinseche; le prime sono nuove
incontro a modifiche di tipo strutturale milare le basi biologiche della memoria informazioni cbe possono interferire
Oa formazione di sinapsi che allacciano col! il concetto di circuito locale: se con quelle gilt registrate o modi fica mc
tra di loro i neuroni). però è vero che questo approc:cio ridu- la rappresentazione cognitiva; le secon-
Lo sviluppo del concetto di circuito zionistico ba una sua funzionalit!. diffi- de. definile da Edelrnan infonnazioni di
locale è strettamente tesaro alle riccrc:be cilmente esso può venire generalizzato rientro. farebbero capo a una «circola-
sul comportamento di ApiJ1Sia CGlifornt- atl'intero processo della memorizzazio- rità» delle esperienze e delle memorie:
ca. un mollusco marino dotato di un si- ne, dell'apprendimento e ai meccanismi ~i nuova esperienza o informazione
stema nervoso primitivo dle gli consen- di gcncralizzazjone, catcg<~rizzazionc c d1 tipo sensorialc verrebbe confronta-
te risposte rinessc:. per esempio retrarre reminiscenza. Un primo aspetto che si ta con analoghi schemi preesisU!nli o
una parte del corpo (il sifone) quando oppone a questa concezione riguarda la successivi. attraverso una sorta di conti-
viene sfiorato da un oggetto o da un get- mutevolezza della memoria nel tempo, nuo lavorio della mente che paragona i
to d'acqua localjzzato. Ap(vsia, come ha cioè l'esistenza di un continuo processo vecchi schemi coi puovi. eventualmente
appurato il neuroscienziato atnei'ÌC$lo di rimaneggiamento della memoria. Per riaggiomando i primi.
Erik Kandel, è però in grado di modifi- esempio, Lany R. Squire ba indicato Della mutevolezza dei ricordi nel
care questo tipo di risposta riflessa nel come l'elettroshock non agisca soltanto tempo testimoniano anche le analisi di
corso dell'abituazione: essa smette in- sul processo di consolidamento dcUa riCCJ"Cbe suJie autobiografie, raccolte a
fatti di reagire se lo stimolo si ripete nel memoria. cioè sulla trasfonnaz:ione da distanza di 2. Se lO anni da C. R. Bar-
tempo. memoria a bn:ve termine a memoria a clay e H. M. Wellman. Anche in questo
Questo fenomeno di abituazione.. che lungo tenninc, ma anche sulle memorie caso si nota come la penristetmt nel
viene considerato come una delle fonne già consolidate, il che contraddice in tempo di alcuni ricordi o esperienze che
più elementari di apprendimento, pu6 qualche misura un vecchio «dogma» re- vengono ritenuti fondamentali da una
essere di breve o di lunga durata, impli- lativo al consolidamento deUa tra~o.-Qa delenninata persona, in quanto pietre

Qui sopra, Immagine PET dell'emisfero destro dt un cervello mentre ricorda c:lè ebe ha letto In preeeckaza. SI ~no osser-
umano mentre ric:orda le parole dJ un eleam letto In pi'K'edeo- vare tla l'emisfero dfttro (R) Ila quello slohtro (L). È evidente
za. Le aree cerebralf pfù attive -.Jno quelle la oolorl più ac~ ua'lnteua attivazione dell'lppoC1liDpo di destra in quanto que--
(gillllo e ro.vo). Risaltano In maniera partkolart l'lppocampo e sto embfero ~ partloolarmente coinvolto neUe memorie di tipo
alcune IIft del lobo froalalr. A destra è invece rappretellbl- visivo (ouen'Uione. parole scrtne eccetera) meatre quello lllnl-
ta una seziooe traJvenak del c:ervello dello ateuo togetto stro Il omapa del linguaggio e delllgnlfkato delle parole lette.

l.S SCIEN7.l\ n. 33l.IDII88ÌO 1996 65


miliari deUa sua vita, sia Mt'altro che selettiva dei ricordi depositati ael sist~ mediatori nervosi sotto<:orticali. A par-
stabile: lo stesso evento vicoe namto in ma nervoso. In particolare. gli studi di tire da questi dati t stato affrontato il
modo diverso.. i particolari cambiano, Mortimer Mishltin e di altri ricercatori problema della moduluione della me-
muta il suo stesso sisnificato, come se indicano che gli stati amnesticì dii)Cil- moria, in quanto la codificazione o il n-
la memoria. anziché co!Npondcte a dooo pm<alcntcmeme da due ti i di le- chiami) (retrieval) di un'esperien:za vie--
una precisa fotografia della realtà. rosse sioni cerebrali: dalle lesioni delfe strut- ne racilirato o inibito da strunure oervo-
un pezw di plastilina che graduaJmeo. ture colin~cbe che degenemno nel se del sistema limbiro o della corteccia
te si modifica nella forma. D'aJcronde. morbo di Alzheimer e in altre malattie cerebmle cbe sono fonnate prevalente--
che la memoria non consista soltanto in neurologiche della veubiaia, e dalle t~ mente da oeuroni che utilizzano un par-
un ~le e meccanico proc~o di sioni che colpi!iCOno il lobo temporale ticolare mediatore nervoso, çome race--
iscnzione di un particolare ricordo nel- e il sistema limbico, ippocampo e amig- tilc:oliaa, la noradrcnalma o il GABA. o
le trame nervose lo si desume anche dala. ln questi casi si verifica un'am- dai peptidi che svolgono un ruolo deter-
dall'importanza dei proceui di modu- nesia che colpisce essenzialmente la minante nell'emozione, neUe risposte
lazione della memona: questi possono memoria di tipo semantico (la memona allo stress e cosi via. Le riCletchc con-
amplific:are, ridurre o deformare i meç- linguistica, fondamentale nella specie dotte nell'arco di più di un ventcnnio
canismi del consolidamento cbe. per umana), ma non queUa di lipo associa- dal nostro gruppo banno affrontaro qu~
amore di esemplificazione, sono stati fi- tivo o procedunùe la quale, b'a l'altro, è sto problema utilizzando ceppi iniocro-
nora descritti in forma schematica ed responsabile di quegli automatismi che ciari di topi che,. a~to per le loro ca·
essenziale. ci consentono di camminare, di vestin:i nltteristiche genet1che, presenrano forti
Un aspetto importante della modula- eccetera. difTereme a Uvello deUa struttura c del-
zione deUa memoria riguarda l'emozio- Gli studi di tipo clinico luumo quindi la funzione di differenti sistemi cere-
ne. Molti stUdi in quest'ambito si rif&- indicato che un'attività prenamente co- brali di mediatori nervost: gli studi suJ
riscono al ruolo esen:italO da strutture gnitiva c-Ome la memona non è legata ruolo dei diveni mediatori nervosi e di
del sistema limbico che, com·~ noto, è so11.Bnloa strutture: corticali, ma anche diverse sostanze che agiscono sul loro
~namente coinvolto neU'emozione. a numerose strutture, nuclei e sùtemi di metabolismo hanno indicato la com~
Generalmente si tende a scp~ plcssifà dei processi di modula-
queste strutture -c:be fanno parte zione della memoria.
del paleoencel"alo o cerwllo anti-
co - da quell~ cortìeati - apparte- DIREZIONE DELLA
nenti al neoencefalo o cervello
PROPAGAZIONE DEU.'IMPUI.SO u strutture colinergiche

!
nuovo - pio reçenti in lemlini di Queste stru~ utilizzano
storia naturale del sistema nervo- come mediatore nervoso l'ace-
so; in modo sçbematico, le prime tilcolina che agisce su due di-
vengono associate all'emozione, verse famiglie di reccttori., quel·
le seconde alle attività çognitive. li nicotinici (stimolati daUa ni-
Ma. oltre al s1stema limbiço, an- cotina) e quelli muscarinici (sti-
che le strutture sottocorticali del molati dalla muscarùJD. la so-
sistema proseocefalico, stretta- stanza isolata dal fuDgo Ama-
mente integrate con la corteccia, nita muscaria}. Il ruolo del-
esercitano un ruolo imponaote l'acetilcolina in rapporto alla
sulla memoria. In queste regioni memoria è conosciuto da tem-
profonde del cervello sono infat- po, ma gli studi sulla malattia di
ti localizzati nw:lci nervosi for- Alzheimer hallDo ulterionnente
mati da neurom golincrgici (dle indicato l'impo:rtanza della fun-
producono il mediatore nervo~ zione colinergica, cbe &i dete-
so acetilcolina), fortemente lfn.. riora nel corso della malattia
plkati ne~'appn:ndimento e nel- producendo gravi deficit cogni-
lamemona. tivi e della memoria. Nel morbo
Numerosi siUdi di neuroanato- di Alrlteimer si verifica una de-
mia e neurofisiologia sottolinea- genent.zlone dei ocuroni, e~
no come le strutture e l nu<:lei di delle vie nervose colinergi-
nervosi che fanoo parte sia del ,;. che, che sono particolumente
stema lìmbico sia del prosence- rappresentate a livello di alca-
faJo siano strettamente allaccia- ni nuclei del cervello. soprattut-
ti con la corteccia, il che ùnplica S.::hema di una siDapli oenO!Ill e dd mediatori che to il nucleo di Meynert, la banda
uno stretto scambio di informa- vengono rilucbld da un neurone (pminaptko) per at- di Broca e il seno. e che proietta-
zioni c di interdipendenzc lùo- tivare un neoroue .tdao (postsioaptko). l mediatori no le loro film all'ìppocampo e
zionali. In particolare. l'ippo- nervosi sono c:onttnud In vesdcole (A) dle vengono alla corteccia: cweste strutture
campo, l'amigdala e il nucleo di convogliate -veno la anapsf dove liberano U medbtore svolgono un ruolo importante
Meynert proiettano fibre efferen- nervoso (B) nella fessura siuptka, attivando cosi i n- nelle memorie spaziali e, nel ca-
ti Ver50 la corteccia ma ricevo- cdtori pomlnapdcl. Dlnnl fannad, sped.fld per ogni so della cortecCUL, nelle funzioni
no anche afferenze oonicaJi: ciò singolo mediatore. modificano la neurotrasmwlone in ·uve.
spiega il motivo per cui i vari nu- quauto pouono Ubrrare Il mediatol'f all'interno del roe' ri~be sul c:oiovolgimen-
clei del sistema limbico posso- neurone agendo soDe Vt!!Klc:olr 1inaptiw (A.), rtla- to dell'acetilcolina nella memo-
no esercitare un ruolo critico non !lt'.iaJKIG U mediaton~ fuori delle veldcolt (B). IJioccaD. ria hanno utilizzato inlbitori del-
solo nell'ambito dell'emozione. ®ne la Hberazione aU'lntemo deDa llnapsl {C), fDi. t•enzima acetih:olinestemsi (ehe
ma anche in quello dei proces- bendo Klf enzimi che lo lllntetizzano (D). Impedendone degrada l'acetilcolina inattivan-
SJ ~gnitivi. la rkaptulone (E), la degradu.ione (f) o bloccando dola), come la fisostigmina e il
E noto dalla casistica clinica nrecettore (G). Alcool farmaci possono inoltre Influi- DPF, o aJtre sostanze colinomi-
che le lesioni a carico di aJtune re mi proceul meubotlcl dclbi cdlllla, lnvaUdando metiehe. come la nicotina, l'are-
di queste diverse strutture nervo- l'uiooe dtl mediatore sal reuttore (Il), l farntKI ck colina o l'oxotrmnorlna. cbe. sti-
se comportano degli snui amne- modulano la memoria agbcono sui mediatori oeno- molando i recettori dell'acetilco-
stici. cioè la perdita più o meno si iD questi dJvenl std del aeurone e della abulpsl. lina, simulano uno stato di ani-

66 .LE SOENlf.. n. 311, maggio 1996


vazione del sistema coli- a (l) Il,!) Mesencefalo
nergico. Queate sostanze.
in particolare la flsostig-
mina e la niçotina., miglio-
rano i processi di consoli-
damento della mcmor:ia.
cioè la trasformazione del-
le memorie a bnwc termi-
ne in memorie durature e
stabili. L 'oxotremoriua si lpotalamo
rivela partioolannente effi-
cace nel potenziare la me-
moria nel ceppo di topi EMiliiFERI CQtURAU POIIftE E MESENCEFALO
DBA/2 (DBA) c:be in con~
DIENCEFALO
fronto ad altri ceppi, come
il C578U6, ~ earatterixato da un siste- Sono qui mestrad l diveni sistemi di m~
ma colinergico più attivo, come bauno diatori e moduialorl aenosl ~brali.
indicato ricerche condotte in collabora- Nella sezione saglttale del .:ervello eH un
zione con l'Università di Lipsia. D ruo- roditore (a) 50DD visibili le tre maggiori
lo deJI'acetilcoUna nella memoria è BO- suddivisioni del cervello: ponte e mesen-
che evidente utilizzando degli antagoni- eefalo., diencefalo ed emls&rt Le Hnee
sti del sistema colinergico, come l'atro- tratteggiate separano lf suddivisioni e le
pina e la scopolamina, che, al contrario relatin ltrutture. Nell'uomo 1a corteccia
degli agonisti, inibìsçono il processo di è molto pli'l espansa e avvolge il diencefa-
consolidamento. lo e il mesenttfalo. la b li 05SI!rvaoo i
neuroal e te vie Den'Oif coliaergkhe: l
Le strutture dopamminergiC'he neuroal, situati tra il nucleo di Meyaert
(M) e il setto (S}, ti proiettuo veno bul-
Il sistema dopamminergico cerebrale bo olfattl\lo, amigdala e ipponmpo (H).
è formato da un insieme di nuc;lei che In c 50Do evidenziati l nearonl e le vie
svolgono il loro ruolo a livello dei gan- nervose dopammlnergiche: i Detli'ODi so-
gli della base (sistema nigro.strialale) e no per lo più loatlbzatl nella !lllbskuriÌII
a livello del sistema limbico (sistema lligr8 (SN) e Inviano prulaJool al corpo
mesolimbico) intervenendo negli auto- striato (CS) e alla oortettia (CC). In d
matismi motori e nei processi di moti- vediamo l oeuroai e le vie nenose aora-
vazione e di emotività. Le strutture do.. drenerglcbe: la maggior parte del neuro-
pamminergicbe possono quindi interve- nl ti trovano nel ltH:AS COf.'nlletu (LC) e
nire sia aumentando l'attenzione agli proiettano verso 111 cortecda. Ucervellet-
stimoli, sia agendo sui sistemi di rinfor- to (CB). lo striato eU bulbo olfatthro.ln e
m (ebe sono associati a uno stato di be- d vedoao l neuronl e le vie nerv- sero-
nessere quando vengono portate a •- toainergicbe: la maggior parte dei aeu-
mine azioni che soddisfano le attese roal è localimlta nel nuclei del rare
(RN)
deU 'organismo, siano esse concrete o a- e IDvla prolezloa.l verso oortecda., striato
stratte) sia suUa componente emotiva e cervelletto; Ee ooa~trazloal di seroto-
della memoria. Anche la dopammina a- olna sono molto elevate aeU'amJgdala,
gisce su differenti tipi di recettori, siti a aeD'ipotalamo e nel setto. In f vediamo l
livello delle siMpsi o della membrana aeuonl mdorflnergkl. pe-r lo più loca-
cellulare, di cui sono da tempo noti i~ lizzati nel meseacefalo. nell'ipotala.mo e
cettori Dl-04. Ognuno di questi recet- aelklltrblto. la tali strutture \'i tono an-
tori viene stimolato o inibito da sostan- cbe De1U'Oill clle conteagoDo encefaUDe.
ze agoniste o antasoniste: per esempio i
recettori Dl hanno come agonism. una
sosta.nza nota come SKF 38393, mentre CS1, çaratterizzati da una distribuzio- volte nei processi emotivi può ttadur.;i
i 02 possiedono I"LY 171555; al con- ne c da un tipo di recettori diversi da in un effetto sui sistemi e sulle funzioni
trario i DI hanno come antagonista queUi dei DBA. Ulteriori studi banno di tipo copitivo.
I'SCH 2339, e i D2 la levo-sulpiride. dim.O$b'atO che potenziando o iniben~
Utilizzando queste sostanze è stato di- do il sistema dopamminergico si posso- Le st1'11t/J4re nortldrenf!f'glche
mostrato che l'azione degli agonjsti fa- no verificare interazioni con il Sistema e adrenergiche
cilita la memorizzazione, mentre quel- colinergico. Ad esempio, glj agonisti
la degli antagonisti ~ disturba. Anche dei n:eettori dopamminergici potcozia.. L 'attivazione e l'emozione esercita-
queste ricerthc, in collaborazione con no l'effetto degli agonisti dei recettori no un effetto positivo sulla memoria
Simona Cabib, Vincenzo Cestari, An. niootinici nel ceppo CS?, mentre si os- quando 9t~este funzioni non si verifi-
drea Mele e Stefano Puglisi-Allegra. si servano, come m precedenza. risultati cano a livelli eccessivi, assUIIlelldo il
sono basate sull'uso di ceppi dì topi ca- opposti nel ceppo DBA. carattere di una con1ù$ione c: di una
ratterizzati da una differente distribu- Queste interazioni dipendono dal fat- emozione troppo forte. La noradrenali-
zione cerebrale dei recettori dopammi- to che gli agonisti dei recettori dopam- na e l'adrenaJina modulano in tal mo-
nergici. lo tal modo è stato provato che minergici inducono una liberazione di do la memoria ~uando queste monoam-
g1i agonisti dei recettori DI e 02 haono acetilcolina m alcune strutture coliner- mine vengono liberate sia a livetlo cen-
un effetto negativo suDa memorizzazio- giche. come l'~ e il nucleo trale sia a liveUo periferico, come av-
ne del ceppo DBA. menll'e gli antagoni- caudato, le quali, a loro volta, possono viene quando l'organismo viene atti-
sti banno un effetto positivo sullo stesso stimolare i neuroni colinergici deUa vato dalla liberazione di adrenalina da
ceppo. Risultati opposti sono stati otto- cottcccia, Ancora una volta ciò dimo- parte della midollare deUe ghiandole
nutl su animali appartenenti al ceppo stra cbe l'attivazione di strutture coin~ surrenali.

LI! SCiaw> n. 333. magio 1996 67


P Gold e J. L McQaugh hanno os- V8Dii, cbe facilibmo l process1 eçcitatori rienza dì alcune situazioni che mcutono
servato per primi come il cervello no- dei neuroni, luumo eHètti positivi sul avversione. come la paura di un am-
ti che «il suo corpo» è emozionato per- consolidamento della memoria. Ad biente fortemente illuminato. fosse le-
che nel sangue cin:ola una magiore esempio la stricnina c la pierotossina gala alla s~ di una protema specifi-
quantità di adrenalina. la quale però non migliorano l'apprendimento in quanlo ca, la scolofobina, nel cavello dei rodi·
può raggiungere il cervello in quamo favoriscono il consolidamento. IOri. Allri rken:atori ritennero che l'ap--
viene bloccala dalla cosiddetta barriera La picrotossina è 1m antagonista dcJ prendimento di alcune espenenze com-
cmatocncefalica. Gold e McOaugh ave- OABA (acido gamma--amminobwini-- ~rtas5e la sinlesi di certe proteine che.
vano infatti notato che negli animali co) usato appunto dai neuroni GABAer- Iniettate in animaii inesperti. sarebbero
sottoposti a blandi stress., e quindi con gici cbe esercitano un effetto inibitorio state m grado di trasmettere loro la me-
una rnagsiare quanliti di adrenalìna cir- rallentando la coPdl!Zione nervosa e moria di esperienze compiute da altri.
colante, 1 processi di memorizzazione quindi rendendo meno attivi alcuni cir- La tesi secoudo cui la codificazione di
erano più attivi. Questo effcno del- cuiti del sistema nervoso. Gli agonisti memorie specifiche conispondc alla
l'adrenalina, cbe, come si è detto. non dei recettori di lipo GABA-A (come il sintesi di proteine specifiche si è in se-
mggiunge il cervello, dipende dall'atti- lliUSCimolo) c GABA-B (come i1 baclo- guito rivelata falsa e improntata a un
vazione dì nx:ettori F.ferici. che in- tèn) esercitano un effetto negativo. men- semplicistico cletenninismo. l risullati
v;ano i loro messaggJ al cerveno attra- tre l'antagonista dei receuori GABA-A. onenuli da alcuni ricercatori possono
verso il nervo vago. la bicucullina. esercita effetti positivi sul nmavia essere spiegati col fano che la
[\ ruolo della noradrenalina e delle consolidamento mnestico. Esperimenti memoria e l'appnmdimento sono mo-
strut:ture noradrencrgichr: i: stato prova- rcx.:enti banno dimostmto çhc le sostanu: dulati da alcuni pcptidi. fi'ammenti di
to da una serie di studi che banno dimo- GABAergiche influenmno la memoria proteine che vengono t'_fOdotti m situa-
strato i.l ruolo di due importanti struttu- i.nteragendo con il sistema colinergico: zioni di stress, in seguato a emozioni o
re nervose che contengono noradrenali- infatti gli effetti amnestici di muscimolo eventi che suscitano sensazioni di be-
na, il focus co~ruleus e l'amigdala. IJ e baclofen m questi esperimenti sono nessere antagonizzando il dolore o altri
primo ~ sitwlto nel tronco cerebra1e e ba stati antagonizzati dalla sostanza coli- aspetti del disagio psicofisico.
Ucompito di attivan= i1 sistema nervoso. nergica oxotremorina. Uno dei peptidi piu studiati in rap--
come, per esempio, avviene quando si Ricerehe condoue sui ceppi puri di porto alle interazioni che esistono fia
assume una sostanza stimolante quale topi DBA e C57 hanno dimostrato che stress e memoria è stato l'ACTH (l'or-
l'anfetamina; l'amigdala fa parte del si- musçimolo e baclofcn disturbano il mone ipofisario che stimola la cortec-
stema limbico ed entra in gioco in nu- consolidamento della memoria nel se- cia IMl'C!UÙe). Com'e noto, gli psicolo-
merose azioni istintive che si accom- condo ceppo mentre lo migliorano nel gi banno indicato cbe un buon livello di
pagnano a coJTClati emotivi, come i primo. Inoltre picrotossina e bicuculli- attivazione del sLStema nervoso favori-
c;mnpormmenti di predazione eccetera. na hanno migliorato la memoria nel sce la rnemoritzazione. menlre llveJli
Qtwldo il Jocu.v coemleus viene teso si ceppo C57 e l'hanno disturbala nel cep- più elevati, come quelli che si verifica-
verifica un ritardo del consolidamento po DBA. Le differenze fra i due ceppi no negli stress piu intens1, possono in-
della memoria. in quanto la memoria a di U?Pi sono attribuibili a una diffcren· terferire negativamente con la memo-
breve termine sa trasforma più lenta- te dt&tribuz:iouc di OABA nelle loro ria. B stato osservaro negli animali che
mente in memoria a loogo termine. Du- aree cerebnùi; è s111to inoltre osservaro l' AClll. il peptide ipofisario rilasciato
rante questa fàse il processo di consoli- cbc, rispetto ai topi OBA, i topi C57 più intensamente in condizioni di stress,
damento può essere dilìturbato da una p.resentano più elevate concentrazioni influenza la ritenzione di uu'esperieoza
serie di fattori come l'clettroshOC!k. il di GABA in amigdala. 111fe e 1ppocam· m maniera dose-dipeodeote: dosi basse
quale normalmente agi.sQe so1bulto oel· po, e concenlmZioni pià buse del neu· e intennedie ne mìglionmo la ritenzio-
la fase che segue immediatamente Wlll romedìatore nel tubercolo olfattorio e ne, menlre dosi più elevate lo disturba·
espericoza. ma non a distanza di tempo, nella corteccia fiontale. no. Ulteriori studi banno dimostrato cbe
quando questa è stata già consolidata. l'azione dell' ACTH -somministrato spe-
cioè tmsfonnata in memona a lungo Peptidi e memoria rimentalmente ad animali attraverso i~
termine Anche a livello umano k lesio- niozioni st somma a quella dell' ACTH
ni del focus coeruleu~ si traducono in 11 quadro deUa modulazione della endogeoo e che questo effetto di modtJ..
n.lterazioni della memoria, il che spie- memoria si rivela più complesso di !azione della memoria dipende m gran
ga perché la stimolazione dell'amigdala quanto non appaia in quei modelli in vi- parte da]Ja liberazione di corticosterone
con agonisti della funzione DOllldrener- tro o i'n vivo che rispondOllQ alla teoria da parte della coJ1ecda surrerutle
gica migliori la ritcnzione della mema.- del cosiddetto circuito IO<:ale e che con- Gli studi condotti n:ccntcmcnte dal
ria. Ad esmnpio il clenbuterolo e altre siderano sollanlo gli aspetti essenziali nostro gru:ppo, in collaborazione con il
sostanze banno effetto positivo, menlre deUa ~one nelle ttame nervose gruppo di Luciano AngcJua::i, hanno di·
iJ propranololo, che è un antagonista di espenenze massicce e ripetirìve, co- mostrato che la somministrazione di
della noradrenalina, esercita un effetto me avviene nel caso dell'abìtuazione in corticosterone migliora il consolida-
amnestico. Aplysìa o di alcuni modelli di Imprin- mento di un apprendimento nei topi del
ting nel pulcino. Nella realtà, come ab- ceppo CS7, mentre ha un effetto negati-
k stnltture GAJJA.ergiche biamo visto, anche altri sistemi e so- vo in quelli del ceppo DBA. e che quo-
stanze modulatrici interv~ nel sti effetti del corticost.emne di~
Abbiamo osservato come gli studi processo mnestico: tra questi. diversi no dalla stimolazione di recetton situa-
sul consolidamento della memoria di- peptidi prodotti dall'ipofisi o dal siste- ti sulla membrana di certi oeuroni, in
mostrino che il passaggio dalla memo- ma nervoso centrale. Concettualmente particolare di quelli dell'ippocampo, la
ria a breve termine a quella a lungo ter- gli studi sui peptidi risalgono alla fine struttura del sistema timbico che, come
mine rappresenti una fase suscettibile di degli anni sessanta. quando alcuni ricer- abbiamo visto. gioca un ruolo particola-
alterazioni sia_ in positivo çhe m oegati- catori ritennero erroncamc:nlc dm certe re nei processi mnestici.
vo. L 'elettroshock, disturbando i feno- specifiche esperienze potessero essere AJlri peptidi ipotisari, come la vaso-
meni elettrici cerebrall, blocca pertaoi.O codificate da specifiche proteine o acidi pressioa e l'oxitocioa. secrctt dalla neu-
il consolidamento e produce un'amne- nucleici, in maniera simile a quanto si roipoftsi, esercitano un'azione op~ta
sia delle esperienze che si sono verifi- verifica per i meccanismi della memo- sulla memoria: la vasopressina la faci-
cate nelle fasi immediatamente pmce- ria genetica. Ad esempio, in alcuni e- lita, l'oxitocina la disturba. Partendo
dcnti l'elettroshock stesso. All'opposto sperimenti che suscitarono notevoli po- do.lla vasopressina sono stati effettua-
dell'elettroshock le sostanze convulsi- lemiche. V. Ungar sostenne che Pespe- ti esperimenti sull'azione di frammenti

68 u SCtllN2E n. 333, mqaio 1996


La sperlmentazione sugli an ·mali
perimentalmente si è osservata una relazione tra
S sistema dopamminerglco e memoria. L'uso di di~
verse dosi di cocaina, uno stimolante del sistema do-
pammlnerglco che agisce da agonista dei recettori 01 !200
e 02, generalmente potenzia il consolidamento della ~ C518l/6 ~1110
memoria, ossia Il passaggio dalla memoria a breve ter~ w
mine a quella a lungo termine. Gli agonisti dopamm~ ~
nergicf possono però produrre effetti diven;;i a seconda ~ i c(
120
della distribuzione e del numero dei rec:ettori nelle di-- ~
~ su
versa strutture dopamrniner~:~iche (si veda l'illustrazione ~
a pagina 61). Per esempio, nel ceppo di topi C51BU6
l'attivazione dopamminergica con cocaina migliora la ~ 40
memorfzzazlone, mentre essa ha un effetto negativo
sul ceppo DBA/2.
Nella fase di consolidamento diversi trattamenti pos-- 0 1.0 2.5 s.o Contmlll 0,25 0.-50 1 00
COCAINA (rng/IIQ} l • '
sono bloccare o potenziare la fonnazione di memorie PICROTOSStNA (mglkg)
stabili turbando l renomeni bioelettriC1 che hanno luogo
a livello delle slnapsi e tendOno a
stabilizzare un circuito nervoso
responsabile della codificazione 100
di un'esperienza. Nel diagramma AGONISTA
OOPAA!MINt:RGICO
a barre (in alto a deslra) diverse
doei di un convulsiVante simile at-

/
ta stricnlna, la plcrotossina, ~ 50
tenzlano Il consolidamento della
memoria rispetto a un gruppo di ~
topi di controllo: tanto maggiore ~
è la tatenza (tn secondi) tanto 'f.!. o
pfù consolidato è l'apprendlmen- a: ....._,_____.__ _.__....____....
to. Subito dopo un'esperienza di c
apprendimento {consistente nel- o 1oo - - -- - -
l'Imparare a evitare una piccola ~ AGONfSTA AGONISTA
punizione). gli animali ricevono :J NORADRENERGICO ENOORFINERGICO
una iniezione di picrotosslna e
vengono controllati nuovamente
24 ore dopo: poiché la sostanza
viene iniettata dopo la prima ~
sperienza, Il miglioramento della
memorta non dipende da un effet-
to della picrotossine sulle presta- 3 1 3 5
Zioni degli animali durante la se--
GIORNI
duta. D'altra parta, la picrotosslna
non agisce nemmeno sull'esecu-
Zione del test effettuato 24 ore
dopo, In quanto viene rapidamente eliminata dall'orga-
nismo. L'effetto della plcrotosslna sul consolidamento
delia memoria è legato alla sua azione sui neuroni che
contengono GABA, caratterizzati da effetto lnibltorlo.
Diversi sistemi di mediatori modulano il processo di
codificazione e consolidamento della memoria interve-
nendo su processi aspecifici come l'attenzione, la moti-
vazione, l'emozione e cosi via. Agonisti colinergici oo-
me la fisostigmlna (0,05 mglkg), agonisti dopammtner-
gicl come la cocaina (5,0 mglkg). agonisti noradrenergl-
co-dopamminergicl come l'anfetamina (1,0 mglkg), a~
nisti GABAerglcl come Il muscimolo (1 ,0 mglkg) e lnft..
ne la beta--endorfina (0, 1 mcglkg) modificano apprendi-
mento e memoria rispeUO a quanto si verifica in condi-
zioni di base (apprendimento tipo). Questi dati, che siri-
feriscono a una serie di esperimenti condotti su topi sot-
toposti a un test di evitamento attivo (risposte condizio-
nate nella gabbia di Warner), dimostrano come t vari si-
stemi di mediatori modulino la memoria, amplificandola
o rlducendola. L'Importanza di questo processo di mcr
dulazione non viene colta quando Il sistema nervoso è
primltfVo - come nel caso dell'Aplysia- o quando si ha a
che fare con esperienze massicce, come In alcuni mo- Attnveno la PET sono st•te evidenziate in questo urvello di caria le aree
delli studiati in laboratorio sia In vivo che in vltro. {ilf colort p/M vivo) In euJ l recenort per gli oppioidl sono più concentrati.

U. SC IEN7.E n. l]J maggJO 1996


peptidici più piccoli, quali l'esapeptide de da un complesso gi~ di modula- sono caratterizzati da un elevato livello
pGiu-As-Cys(Cysl-Pro-Arg-Giy-NH! e zione dei processi mnestici, che è a sua di memorie spaziaJi.
altri, cbe si sono dimostrati più poten- volta le~to al diverso ruolo esen:ita- In sostanza gli studi sulle basi biolo-
ti del peptide origìDario nel faciJitan: to dai s1stemi di modulazione. in par- giclte della memoria indicano come da
la memoria. Questi peptidi sono molto ticolare da quelli del sistema limbi- un lato questa funzione mentale sia ben
attivi quando sono iniettati in corri- co. Una serie di risultati onnai classi· più complessa di quanto risultasse in
spondenza di varie strutture del sistema ci indica che l'ìppocampo esercita un quei modelli originari cbe tendevano a
limbico e mesencefillico, in particolare ruolo critico sia nelle memorie procc- rappresemarla essenzialmente in termi-
l'ippocampo dorsale e voatrale. durali-spazi.ali, quali queUc che coin- ni di archiviazione in un cin:uito nervo-
Fm i peptidi studiati, gli oppiacei - volgono l'orientamento o alcune atti- so centrale e. dall'altro, come diveni si-
cioè i derivati dell'oppio, come la mor- vità motorle come l'andare in biciclet- stemi e funzioni conrribuiscano alle di-
fina - e gli oppioìdi - peptidi endogeni ta. sia nelle memorie di tipo semantic:o, verse dimensioni dei prQCCSSi mnesti·
che rassomigliano alla 11Klrfina nella lo- come gran parte delle memorie uma- ci, da quelli relativi all'acquisizione a
ro az:,:;.::;:!fesica .
lo fo
un
svolgono ruo-
e in rapporto al processo
ne legare al linguaggio. Larry Sqaùre c
Stuart Zola Morgan hanno dimostrato
queiJj relativi al reperimento dell'infor-
mazione, a quelli di generalizzazione e
di memorizzazione. che nei primati le lesioni dell'ippocam- categorizzazione. Gli approcci di tipo
Lo siUdio dei peptidi oppioidi (ence- po e dei lobi temporali a esso connessi genetico, enfatizzando alcuni aspetti
faline ed cndorf'ine) ba avuto inizio a producono amnesia, cosi come è stato delle djfferenze individuali a livello
seguito di osservazioni condotte dal no- osservato nell'uomo da Brenda Milner. strutturale e funzionale. provano come
stro gruppo di ricerca sugli effutti della Anche altre strutture del sistema limbi- una serie di fattori centmli e periferici,
morfina, che esercita un'azione negati- co - per esempio, l'amigdala, attivata da quelli legati atl'attivaziooe a quelli
va sulla memorizzazione degli animali da affenmze di tipo noradrmergico e legati all'emozione, corrispondano a di-
e anche su quella umana. Al contrario, inibita dagli oppioidi - i nuclei donali verse forme e aspetti della memoria e
gli antagonisti della morfina, come il del talamo o i corpi mammillari del della sua modulazione.
naloxone, possono non soltanto bloc- diencefalo esercitano un ruolo di nore- Se alcuni modelli improntati ai prin-
can: l'effetto IUJlneStWo degli oppiacei. vole importanza nei processi mnestici. cipi dell'intelligenza artificiale pos-
ma anche csen:itare un effetto faciJitan- Il maggtore o minor ruolo esercitalo da sono perciò rendere conto delle analo-
te. Sia gli oppiacei che gli oppioidi en- queste singole strutture può pertanto gie che esistono fra l'isçrizione del-
dogeni agiscono a livello del sistema connotare le caratteristìcbe della me- l'informazione nelle trame nervose e
limbico, c in particolare deU'amigdala. moria di un singolo individuo o ceppo nei ciTcuiti elettronici, altre analogie
inibendo l'aZione dei sistemi dopam- animale. di stampo infonnatico risultano spes-
minergico e noradreoergico cbe sono Questo aspetto è stato chiaramente il- so improprie in quanto ignomno un
attivi nel consolidamento. Gli oppioidi lustrato in una serie di ricerche condotte principio fondamentale dell' intelligen-
endogeni sono diffusi in rutto il mon- da Martine Ammassari-Teule sull'ap- za e della memoria biologica: Ja loro
do animale, dai mammiferi agli anfibi. prendimento spaziale di ceppi inincro- estrema variabilità individuale in ter-
Tutti questi peptidi, come per esempio cìati di topi. Per esempio, nel ceppo mini di strutture e di funzioni, ulterior-
la dermorfina, un eptapc:ptide scoperto CS7. caratterizzato da un'elevata me- mente complicata dalla dimensione e-
da Vittorio Erspamer e dotato di un'at- moria ~iale, lesioni sia dell'ippo- volutiva dei ricordi. Modulati dall'e-
tività oppiaceo-simile, disturbano la ri- campo sta dell'amigdala interferiscono mozione, rimaneggiati dal susseguir-
tenzione ®Ila memoria. come è stato con l'acquisizione e l'accesso alla me- si delle esperienze, intaccati dall'oblio,
indicato da ricerche condotte in colla- moria: al contrario, nel ceppo DBA, che contaminati dal succedersi di sem-
bomzione con lo stesso .Erspamer, Pie- è caratterizzato da un basso liveUo di pre nuove informazioni, i ricordi ci ap-
tro Melchiorri e Flaminia Pavone. memoria spaziale, soltanto le lesioni paiono oggi come entilà dinamiche,
l'lll]tagonismo sul1a memoria eserci- dell"ippocampo interferiscono con ru- caratterizzate da un'esclusiva indivi-
tato da oppiacei e oppioidi endogeni è ~uisizione, ma non con il recupero del- dualità. da un'lni~bile mestotan-
legato alla capacità di queste sostanze l informazione, il che sta a indtcare che za di esperienze e mterazioni elle di·
di agire su speçifici rwcttori llCJVO!ii un o:utggior numero di strutture del SI- mostrano come una lettura della m~
che sono particolannente concenrrati stema limbico controlla l'apprendimen- moria di tipo biologico sia tutt'altro
nel sistema limbico: tuttavia Ja distribu- to spaziaJe in quei ceppi o individui che cbe deterministica.
zione dei recettori delle endorfine è
estremamente variabile da individuo a
individuo, da ce~ a ceppo. le nostre
ricerche banno dimostrato che m 9uei
ceppi di animali che hanno un mmor ALBERTO OLIVERlO ~professore di psicobiologia all'Università di Roma «la
numero di recettori degli oppioidi nel- Sapienza>> c dirige l'Istituto di psicobiologia e psicofiumacologia del CNR. Lavora
lo striato e in altre strutture nervose, co- nel campo delle basi biologiche del comportamento ed ~autore di numerose pubbli-
me per esempio il ceppo di topi OBA. cazioni scientifiche e saggi. Tra gli ultimi: Ricordi individuali e memorie collettive,
l'azione amnestica di queste sostanze è Einaudi 1994 e Biologia eflsitJ/ogia della mente, Laterza 1995.
più forte. Gli oppioidi vengono prodotti
non solo nelle situazioni di dolore e ClAUDIO CASTELLANO è riceroatore presso l'l.stituto di psicobiologia e psi·
stress, ma anche in queUe che si accom- cofarmacologia del CNR. Svolge la sua attività nel caq1po della biologia della me-
pagnano a disagio psichico, e la loro moria e dei corMiati neurochimici del comportamento. E autore di numerose pubbli-
azione amncstica può essere spiegata cazioni e saggi, fra cui La memoria, Editori Riuniti 1987.
con il fatto che in tennini evolutivi es-
si rappresentano «mmlecole dell'oblio», OLIVERIO A CASTELLANO C. e Pl.IGLlSl·AlLEGRA S., Psychobio/ogy of Opioùls in
cbe consentono di minimizzare il ruolo (clnternational Review of Neutobiology», a cura di J. R. Smytbies e R. J. Bradley,
di esperienze spaacevoli. Academic Press, New Ymk, 2S, pp. 217-337, 1984.
OLIVERIO A., Comparalive Approache.s lo Memory: {!uantiliJiive and Qua/ikltive
La Wlriabilitd individuo/e DijfenmCtJS in «Ricerche di psicologia».. 18. pp. 7-23, 1994.
CASTBLJ...ANO C.. CABIB S. e PUOUSI·AUEGRA S., Psychophormaco/ogy ofMemory
Ogni ìndivtduo ba una memoria di- Modulolion: Evidence Jor Mldtl.p/~ lnteraclion among NeurotriJnsmittm and Hor.
versa dal punto di vista sia quantitativo mones in <<BebaviounafBra.in Resean:h», 75, pp. 150-171. 1996.
sia qualimtivo. Questa variabililà dipcn-

70 LI! SCI1!NZE a. 333, magio t 996

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