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Umanesimo e Rinascimento

Quando
 Momenti successivi di uno stesso movimento culturale sviluppato in Italia fra 1300-1400 e che
si sviluppa in Europa nel secolo successivo
 perché in Italia e Firenze? Italia era più urbanizzata e culturalmente propensa a questi studi
(grazie a biblioteche e fattori politici si diffonde la cultura)

Cosa e chi
 Umanesimo
 Movimento intellettuale caratterizzato da un atteggiamento nuovo nei confronti del
mondo antico (Grecia e Roma), considerato modello ineguagliabile di cultura cui attingere
e ispirarsi per una nuova concezione del mondo
 Movimento culturale promosso dagli umanisti il cui obiettivo era di migliorare gli uomini
attraverso la cultura  convinzione: un dialogo diretto con l’antichità avrebbe permesso ai
moderni di recuperarne i valori morali e civili  rinascita dopo () di decadenza (Medioevo) 
prodotto riscoprendo, ricercando, rileggendo, i testi antichi x poi studiarli in una nuova ottica
 Umanisti: studiosi delle lingue e delle letterature dell’antichità, specialisti delle opere classiche
 Scopo: ristabilire la verità storica e filologica e contribuire alla vita civile e religiosa
opponendosi alla corruzione della Chiesa
 Ambizioni: essendo che promuovevano una cultura della critica  lavoravano a una
rifondazione della cultura occidentale  la loro aspirazione più grande era di formare un
uomo nuovo: libero dal peso delle verità confezionate, intellettualmente curioso e
socialmente autonomo  ciò fu irrealizzabile a causa del sistema culturale basato sul
mecenatismo (dipendenza dei letterati dal volere del principe e i suoi fondi)  tutto ciò
portò però alla Riforma protestante
 La maggior parte di essi proviene dall’Italia
 Francesco Petrarca (1304-1374)  già alla metà del 1300 invita allo studio dei testi latini e
alla riflessione dei loro contenuti e riscopre la lingua e la cultura greca, mette basi x fil.
 Giovanni Boccaccio  umanista toscano, aveva invitato Leonzio Pilato a insegnare greco
allo Studio di Firenze (università di allora)  1362 LP smette di tradurre i poemi di Omero
in latinopermette la lettura integrale di essi (la maggioranza dei dotti d’Eu conosceva
solo attraverso riassunti)
 Angelo Ambrosini, detto Poliziano, scrive “Le stanze della Giostra”, vive alla corte di
Lorenzo il Magnifico, filologo, scrittore, studioso

La rinascita del latino


 Volevano comporre opere degne degli antichi  imitarono e studiarono le opere antiche  lo
studio fu così attento  portò a scrivere in un latino altrettanto corretto e elegante
 Il latino si era modificato nel tempo  imbastardito attraverso il contatto e la contaminazione
con lingua e cultura dei popoli barbari
 Umanisti riportarono il latino del 1400 alla purezza del latino di Cicerone e lo usarono come
lingua franca per comunicare tra loro in tutta europa
Il volgare
 I dotti sapevano scrivere e parlare un latino colto ma la resurrezione del latino era artificiale 
la gente comune si esprimeva diversamente  essendo l’obiettivo finale degli umanisti
l’educare/migliorare l’umanità capirono che dovevano scrivere in volgare
 Il volgare doveva passare da lingua parlata a lingua codificata (in modo che fosse per tutti
uguale) e doveva diventare la lingua dei colti
 XV Petrarca: Canzoniere, Boccaccio: Decamerone, Dante: Commedia  capolavori in volgare
 con questi testi dimostrano che la lingua volgare può essere in nobiltà letteraria con il latino 
scommessa vinta: il volgare prende piede

La ricerca dei testi perduti


 Nel corso del 1400 le sollecitazioni di Petrarca vengono accolte da diversi uomini cultura 
portano alla luce codici dimenticati da secoli nelle biblioteche monastiche europee e
riscoprono moltissime opere di autori famosi da tempo dimenticate  attività di ricerca
 affrontarono il disagio di viaggi anche molto lunghi oltre gli Apennini (alpi) in paesi stranieri
(terra: elvetica, francese, tedesca) dove era difficile farsi capire
 Uno degli scopi: restituire alla sua purezza la lingua latina  il latino del Medioevo appare
nel XV e XVI secolo molto diverso da quello antico
 Scoperte: numerose in quantità e straordinarie per qualità
 Ciò è la base per la fondazione di una nuova disciplina, la filologia

La filologia
 Filologia: studio critico di testi, volto alla ricostruzione della loro forma originale (traduzione,
venivano tramandati in maniera scorretta a causa di errori di trascrizione operati da copisti) e
alla loro corretta interpretazione e comprensione, tramite lo studio del greco e latino
 Gli umanisti avevano una tale passione per i testi antichi  li volevano conoscere e
interpretare senza nemmeno un errore  come vennero composti dai loro autori 
secondo teorie e tecniche che in seguito si sarebbe chiamata critica del testo
 È una disciplina autonoma dal suo punto di vista metodologico
 Contributo più importante alla sua elaborazione viene dall’opera (Miscellanea) di Angelo
Ambrosini detto Poliziano  espone i criteri principali dell’esame dei manoscritti (prove
paleografiche, ortgrafia, usus scribendi)
 Secondo Poliziano: la ricostruzione del testo nella sua originalità serve a comprendere in
maniera ottimale il contesto storico nel quale è stato prodotto

Laicizzazione della società


 La società è basata su concetti scientifici e meno sulla religione

Il ritorno della Grecia antica in Europa


 Un altro aspetto essenziale dell’Umanesimo è il ritorno della Grecia antica in Europa (qui era
scomparsa nel Medioevo  persa la conoscenza della lingua e autori solo in parte studiati)
 1438-1442: concilio di Ferrara (trasferito poi a Firenze) nel tentativo di superare lo scisma tra
chiesa cattolica e ortodossa  molti greci eruditi si recano e stabiliscono in Italia portando con
sé molti codici manoscritti di autori dell’età classica (in particolare di Platone)  ampia
diffusione della conoscenza del greco antico
 lo studio del greco proseguì nei decenni seguenti  soprat dopo la conquista di Costant da
parte dei turchi (molti uomini di cultura greca si rifugiano in Italia)
Lorenzo Valla (1405-1457)
 Umanista romano al servizio di Alfonso V d’Aragona
 Secondo LV: lo studio delle opere del passato e l’attività di filologo si intrecciano con l’impegno
nella vita civile e religiosa  sostiene che solo recuperando la versione originale dei testi
antichi (pagani e religiosi) si potesse comprendere appieno e correttamente il significato 
acquisire una cultura umanistica e religiosa più autentica
 Applica lo stesso metodo rigoroso allo studio dei testi sacri eviden le imperfezioni della Vulgata
 Si muovono sulle sue orme in seguito altri umanisti (es. Erasmo da Rotterdam)
Valla e la donazione di Costantino
La donazione di Costantino
 Testo (313) parte di una raccolta di documenti ecclesiastici x tradizione attribuiti ai papi dei
primi secoli
 Secondo la tradizione segna la nascita dello Stato della Chiesa mediante l’atto di cessione di
Roma e del Lazio fatta da Costantino a Papa Silvestro I
 Dall’età carolingia in poi usata come fondamento della legittimità del potere temporale del
papato e della superiorità dell’autorità papale su quella imperiale
 Secondo la leggenda Costantino è malato di lebbra e si converte x guarire  dopo 3 giorni ha
già fatto la donazione, è un documento dichiarato fatto dopo 3 giorni dal battesimo di C
L’analisi
 Lorenzo Valla analizza con il metodo filologico la Donazione di Costantino e confronta varie
fonti  nel 1440 De falso credita et ementita Costantini donactione  la D è un falso, un doc
apocrifo fabbricato più tardi rispetto alla presunta redazione
 La Donazione in realtà risale al periodo tra VIII e IX in cui la chiesa voleva accreditare il proprio
potere temporale in Occidente e il proprio primato religioso rispetto alla chiesa d’oriente
 Prove storico-filologiche (fra i tanti argomenti a cui ricorse questi erano i più persuasivi)
 Presenza di espressioni linguistiche non attestate nel IV secolo ma comuni nel VIII
 Presenza di anacronismi (Cost)
 In particolare nota errori storici e tecnici
 Satrapi nel Senato: non c’erano in realtà, è un termine che arriva più tardi
 Foglio del privilegio: è un nome molto strano, perché avrebbe dovuto chiamarlo così?
 Supporto sul quale è scritto: stranamente un documento così imp è scritto su un foglio e
non su pergamena
 Costantinopoli: all’epoca non si chiamava così (termine del 330), si chiamava Bisanzio
 Tutti già convertiti al cristianesimo: il crist all’inizio è rifiutato, non è possibile che a quella
data siano già tutti convertiti
 Si note come la filologia produsse conseguenze rilevanti fuori dalle cerchie umanistiche 
nello spazio più largo della vita civile e spirituale, istituzionale e religiosa dell’Eu del 1400
La critica
 Dimostrando la falsità del documento la sua critica fu molto più profonda  colpì le pretese
giurisdizionali, politiche e temporali del papato e sostenne che esse avevano distolto l’autorità
religiosa dai suoi veri scopi spirituali e dalla sua missione evangelica  la chiesa rifiuta il doc
 Con la critica realizzò a pieno il duplice compito dell’umanista (vedi sopra: scopi)
Collegamento con Petrarca e l’umanesimo
 Filologia, documenti dell’età antica classica, dialogo con l’antichità
Lezione che ci trasmette Valla
 Interrogare i documenti e non dare nulla per scontato
Erasmo da Rotterdam (1466/69-1536)
 Ha una profonda sensibilità religiosa  si impegna a conciliare le istanze della fede con rigore
intellettuale  movimento dell’umanesimo cristiano di cui è il maggior esponente
 Ritiene la Vulgata (traduzione latina della bibbia usata da 1 millennio) piena di errori dei copisti
 Porta nelle università dell’Europa i suoi studi

Nuova concezione della politica e della storia


 Studio dell’antichità alimenta in interesse per la storia soprattutto politica  le vicende del
passato sono confrontate con la realtà contemporanea  ricerca di modelli che valgano come
punto di riferimento
 Niccolò Macchiavelli: zoom+info

La scoperta dell’individuo, l’interiorità


 Il Rinascimento segna la scoperta dell’individuo  grazie alla rivoluzione scientifica
 Medioevo: l’esistenza dei singoli è definita dall’appartenenza a un gruppo
 Da Rin in poi: ogni uomo comincia a sentirsi vivere come un essere a sé stante, separato e
distinto dal gruppo di riferimento
 Tra chi sa scrivere molti ebbero l’idea di scrivere appunti, pensieri, ricordi  convinzione:
anche l’esigenza della gente comune merita di essere registrata, raccontata, pubblicata
 A ognuno è riconosciuto un modo personale di vivere le cose della vita (anche le faccende di
tutti i giorni)

La scoperta dell’individuo, l’esteriorità


 In un mondo che sta scoprendo l’individuo, l’aspetto fisico assume un’importanza nuova
 Gli uomini ricchi (che possono permetterselo) si offrirono un ritratto, vogliono riconoscersi nel
risultato finale, vogliono che sia somigliante
 Jan van Eyck dipinge agli inizi del Quattrocento Giovanni Arnolfini (mecenate italiano di Lucca)
 il pittore non ha addolcito i tratto del viso  GA teneva: posteri lo ricordassero com’era

Niccolò Machiavelli (1469-1527)


 La sua esistenza fu divisa in 2 parti
 Uomo politico fiorentino, segretario della cancelleria della repubblica durante le prime 2 fasi
delle guerre d’Italia  visti i suoi incarichi  testimone diretto della vita politica dell’epoca
 1512 cade Firenze e torna il potere ai Medici fu imprigionato e costretto a ritirarsi dalla vita pub
 Si dedica a scrittura e studio, cerca tramite conoscenze di rientrare nelle grazie dei Medici e
avere altri incarichi politici
 Nelle 2 opere tornando alcuni temi chiave
 La natura degli uomini è sempre uguale
 Le istituzioni seguono un destino ciclico (nascere, evolversi, dissolversi)
 La capacità e le scelte dei singoli (la virtù) determinano il loro (in)successo di fronte angli eventi
esterni (fortuna) ma possono anche essere sconfitte all’improvviso mutare delle cose
 Per affrontare le difficoltà che possono mettere a rischio/provocare la rovina degli stati la
storia antica/contemp fornisce esempi da cui imparare l’arte della politica  richiede studio e
fredde analisi delle situazioni  essenziale: capacità di decidere in base al contesto e sfruttare
le debolezze degli uomini senza lasciarsi vincolare da valori morali/etici
 Debolezza politica italiana  incolpa la frammentazione territoriale e il ruolo del papato 
avevano impedito il prevalere in Italia di una monarchia nazionale
 Le interpretazioni suoi testi  XVI nascita del machiavellismo: dà una visione riduttiva della
sua riflessione  strategia per la conquista e il mantenimento del potere con ogni mezzo
Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio (1513-21)
 1° progetto  prende spunto dalla storia romana regni e repubbliche antiche  riporta
sempre il confronto al presente evid analogie
 Per educare alla politica riflette su: Stato e sua organizzazione, rapporti con il potere religioso,
politica estera e militare, ruolo delle scelte individuali, principi nella vita politica
Il principe (1513)
 Opera più breve dedicata ai Medici
 Intento: esame realistico della politica del suo tempo (in part. della situazione italiana)
 Capitoli: come si ottiene il potere, come lo si conserva, quali virtù deve avere il principe
 Consiglia un comportamento spregiudicato  ogni mezzo è giusto per raggiungere il vero fine
della politica: stabilità e sicurezza dello Stato
 Propone una nuova visione di politica e storia  la vita degli stati è governata dall’influsso
della Provvidenza ma anche da elementi come la fortuna e la sfortuna, la capacità o incapacità
di stringere alleanze, il coraggio e la vigliaccheria dei singoli  a vivere sulla terra si è nella
mani di Dio ma anche in quelle degli uomini
Analisi
 Verità effettuale: perseguita da M: ci sono esempi concreti della società e non solo teoria
(immaginazione, società ideale)  parla della società vera e propria che è contrapposta a
quella ideale, immaginaria che non esiste (perché la gente ha tante sfaccettatura diverse) 
per questo motivo è meglio degli altri libri
 I rischi dei un comportamenti solo ispirato al bene: porta alla rovina dello stato  il principe
non può governare solo con la bontà perché non tutti sono buoni e possono approfittarne
 Le qualità che deve possedere un principe: più possibili e deve sapere quale utilizzare  non
bisogna essere solo buoni  da qui nasce “il fine giustifica i mezzi”
 La finalità ultima del principe: benessere della società e mantenere il suo potere
 il principe può fare quello che vuole, l’importante è che il suo comportamento non si ripercuota
sullo stato  se cade in “vizi” ma questo non fa male alla società e al suo potere allora va bene

 L’amore va bene ma il timore è ancora meglio  se tutti fossero buoni, farsi amare = la cosa
migliore  non è così  è meglio farsi temere  così sei intoccabile ma non bisogna essere
odiati  se lo sei, il popolo non risponde quando hai bisogno
 Il principe può anche uccidere qualcuno ma deve fare attenzione al bene dei sudditi

 In un principe deve coesistere il lato umano e animalesco  centauro: ½ uomo, ½ cavallo


 Il principe deve essere forte (leone) ma anche furbo, astuto (volpe)  solo così può
 raggiungere il suo fine ultimo  mantenere il potere

Machiavelli non fu machiavellico: vedi appunti

La stampa a caratteri mobili


 A partire dal 1200 si era cominciato a fabbricare carta
 Inventata tradizionalm leggendaria a Magonza a metà del 1400 dall’orafo Johann Gutenberg
(1400-1468) ma l’uso di un nuovo metodo di stampa è già attestato in un periodo precedente a
artigiano olandesi, le tecniche erano già note in estremo oriente  inventa la tipografia
 L’attività degli stabilimenti tipografici (qui si realizza in poche ore il libro)
 Medioevo: libri scritti a mano su pergamena, operazione lenta e molto costosa  solo
sovrani, monasteri e pochi ricchi possedevano manoscritti
 G si mise a scolpire i caratteri (lettere dell’alfabeto in rilievo sulla testa di bastoncini di
metallo, riusabili)  messi uno accanto  formare parole di senso compiuto  caratteri
accostati in modo da formare delle righe  righe disposte in una cornice rettagolare 
sulla pagina di metallo così preparata viene steso un velo d’inchiostro  si preme con
l’aiuto di un torchio un foglio di carta bianca => revisione del 1° foglio stampato e ev
correzione errori e ristampare il N voluto di copie tutte identiche e senza errori
 Conseguenze culturali, sociali e politiche
 Ha un ruolo fond in diffusione e circolazione delle idee umanistiche e rinascimentali in Eu
 facilitata la circolazione e la vendita in maniera inusitata
 Quantità di libri prodotti e prezzo
 Il libro smette di essere un articolo di lusso  diventa qlc che tanti potevano comprare 
persino chi non sa leggere può interessarsi: libro è illustrato (può guardare) o farsi leggere

La visione del mondo


 La riflessione sui testi antichi comporta l’elaborazione di una visione del mondo profon diversa
rispetto a quella medievale
 Centralità di Dio  elaborazione dell’ideale ascetico caratterizzato da: vita contemplativa e
ritirata dal mondo, rinuncia ai beni terreni e distacco dalle passioni, destini determinati dalla
volontà di Dio, l’artista lavora per gloria di Dio: raffigura temi religiosi, la preoccupazione
costante dell’uomo è il raggiungimento del Paradiso
 Cultura umanistica  elabora un ideale caratterizzat da un nuovo atteggiamento verso la vita:
l’uomo è in contatto con i propri simili nell’esercizio di molte attività (politiche, milit, culturali,
ludiche) che contribuiscono a sviluppare le qualità proprie della sua natura  l’uomo rinasc è
artefix suae fortunae (artefice del proprio destino e delle proprie fortune, anche materiali)

Élite creativa
 È un gruppo di intellettuali, artisti, hanno la funzione di ridare valore alla cultura e all’arte dai
quali sdradicano dei pregiudizi, era una classe privilegiata formata princ da nobili e borghesi

Arti decorative e arti applicate


 La voglia di fare, l’orgoglio degli umanisti erano contagiosi  non si rimase confinati
nell’universo della scrittura e della parola  estensione alle forme più varie di espressione
dell’umana creatività
 Fra l’inizio del 1400 e prima ½ 1500 operarono in Italia uomini dal grande talento artistico 
pittori e scultori: Donatello, Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio, Michelangelo Buonarroti
raggiunsero una tale potenza d’arte che il Rinascimento ci appare ineguagliabile
 Si sviluppa una cultura laica: non si crea più soltanto per gloria di Dio ma anche per sé, convinti
di fare un’opera bella  il committente paga sia per l’interpretazione di temi sacri ma anche
per temi profani  nasce il mecenatismo moderno
 Oltre a figure religiose si rappresenta sempre più spesso nell’Italia rinascimentale eroi storici e
mitologici del mondo greco e latino (dei e dee pagane, filosofi,…)
 Palazzo ducale di Urbino, principe Federico di Montefeltro: pareti dello studiolo
 Parte superiore: uomini illustri  il principe voleva ricordare a se stesso e ospiti varietà della
galleria da cui egli traeva ispirazione nella sua pratica di governo e scelte di politica culturale
 Parte inferiore: superfici in legno intarsiate con un delicato effetto ottico con finti armadi,… 
l’artigiano le cose più importanti agli occhi del principe  tre virtù cristiane (fede, speranza,
carità), doti militari (elmo e corazza), letteratura (libri), scienza (clessidra)
 Principi, singori, ma anche gente comune si sente in gara con gli uomini antichi illustri 
vogliono anche loro una fama così gloriosa e duratura
La nascita della Venere, Botticelli
 Si collega al Rinascimento  esempio di bellezza ideale, donna ideale (secondo la leggenda
nasce dalla schiuma del mare e la sua ancella le porta un mantello per coprirsi)
 Sa che la sua opera poteva venir criticata  nuda, gli angeli fanno riferimento alla sessualità e
fisicità  allora riprende l’antichità aggiungendo simboli cristiani  questo quadro può
simboleggiare il battesimo di Costantino: conchiglia-mezzo con cui si rovescia l’acqua in testa al
battesimo, nudità-purezza

La rivalutazione dei mestieri


 Viene rivalutato il mercante, l’artista, l’artigiano  prima c’erano dei pregiudizi perché in una
società di nobili che vivono di rendita, il lavoro manuale e il loro guadagno è disprezzato

Gli splendori dell’artigianato


 Il Rinascimento fu una stagione eccezionalmente creativa nell’ambito delle arti applicate 
l’artigianato produce meraviglie di ogni genere
 Cesellatori: medaglie, orafi: gioielli, botteghe: battere e poi decorare corazze e armi usate nelle
parate, nei tornei equestri, nei campi di battaglia, nelle case/chiese/piazze/oggetti di uso
quotidiano/oggetti di devozione la civiltà italiana rinascimentale lascia un segno

I palazzi dei principi


 I palazzi principeschi persero l’aspetto del castello medievale su un colle solitario  in città,
davanti a grandi piazze, in mezzo alla gente, coperti di marmi, con grandi finestre a vetri,
aspetto elegante e raffinato, sale ricche di arazzi e affreschi, ferri battuti, ceramiche decorate,
mobili preziosi, scolpiti e intarsiati: queste prodezze artistiche hanno un significato ideologico
 si sta affermando un nuovo modo di guardare i rapporti dell’uomo con Dio, natura e storia
 Tra i principi delle corti italiane  gara di magnificenza e per dimostrarsi degni eredi dei
maggiori uomini antichi

Leonardo da Vinci (1452-1519)


 Pittore (capolavoro: Gioconda), scultore, architetto, ingegnere, scrittore  max espressione
del rinascimento artistico
 Nutre grande fiducia nelle capacità dell’uomo, che mette al centro di tutto
 È mosso da una curiosità insaziabile verso ogni aspetto della realtà che lo circonda (ciò è
testimoniato dai suoi disegni)
 Secondo LDV: l’uomo deve perseguire la conoscenza non mutandola dagli scritti degli antichi,
ma attraverso l’osservazione diretta della natura
 Le varie nozioni (in diversi campi) tratte dall’esame dei fenomeni fisici  progetti di macchine
 Crea l’uomo vitruviano (uomo perfettamente geometrico e proporzionato, max espressione
dell’uomo perfetto, cerchio: cielo – quadrato: terra  simbolo: l’uomo oltre a essere il centro
della terra è anche la sua misura)

L’artista
 All’interno del mondo rinascimentale gli spetta un luogo privilegiato  per la prima volta
conquista rispetto e prestigio nella società
 A partire dal XVI si afferma l’idea per cui artista può e deve lavorare in solitudine seguendo i
desideri del committente ma anche la sua ispirazione  lavoro dell’artista accostato a quello
delle arti liberali, considerato un’attività di alto valore intellettuale
 La svolta nella pubblica considerazione verso gli artisti è anche la sempre maggiore qualificaz
che serve per concepire e realizzare le opere desiderate dai grandi mecenati dell’epoca
 Committenti delle principali opere del XV e XVI: pontefici

I centri
 I centri da cui irradi ala cultura rinascimentale sono in primo luogo le corti principesche italiane
 Visconti e poi Scorza a Milano, Este a Ferrara, Gonzaga a Mantova, Medici a Firenze,
Montefeltro e poi Della Rovere a Urbino

La condizione delle donne nel Rinascimento


 Durante Rinascimento non ci fu alcun contributo all’emancipazione delle donne
 Su esse  pregiudizio negativo  risale alle origini della cultura giudaico-ebraica
 La presunta inferiorità  sancita dal sistema giuridico  non considerate legalmente respons
per le loro azioni  l’uomo rispondeva per loro
 La fatica♀️<♂ campagna: pagate ½ e nutrite con cibo più scarso, città: retribuz 0/minima
 Molte da ricordare: pers illustri, sante, avevano reputaz per la loro intelligenza e personalità
 Comuni: chiuse in casa/monastero nell’Eu 1400/1500 non poterono migliorare la loro condiz

I progressi della scienza


 Conseguenza dell’individualismo rinascimentale  volontà di pensare e fare da sé e non fidarsi
dei libri  si inizia a compiere esperimenti
 Sfidando il divieto della chiesa (il corpo intero è necessario per il giudizio universale) 
dissezione anatomica: x meglio capire i segreti del corpo umano, maestro: Andrea Vesalio
(1543 pubblica a Venezia il primo trattato moderno di anatomia fabbrica del corpo umano)
 Leonardo da Vinci la fa a scopi scientifici e artistici
 Prima il corpo è visto in modo filosofico (tutto dipende dai 4 fluidi, legano la malattia con lo
stato d’animo) ma con il metodo scientifico si vogliono delle prove pratiche, bisogna
dimostrare le teorie  nascono le tavole anatomiche e gli esami anatomici
 Volontà di rappresentare la natura come si presentava realmente
 LDV: seziona corpi  conosce bene l’anatomia  dipinge fedelm i corpi dei suoi soggetti
 Albrecht Dürer e Pisanello: disegni di piante e animali studiati dal vero con tanta attenzione
 Artisti e architetti: trattati di prospettiva
 Nuovo spirito scientifico  alimenta la passione di raccogliere e classificare piante e animali 
sorgono i primi orti botanici e musei naturalistici
 Teorie astronomiche  giuste: tolomeo (terra fissa al centro di universo, intorno a lei ruotano
gli astri)  1500 astronomo polacco Niccolò Copernico dimostra che la terra e gli altri pianeti
ruotano intorno al sole  rivoluzione copernicana: capovolgimento completo nel guardare la
posizione dell’uomo nel cosmo  opposizione della Chiesa a ciò (segue alla lettera la Bibbia)
 Galileo Galilei dimostra l’eliocentrismo grazie al cannocchiale  mette in discussione la bibbia
 condannato dalla Chiesa per eresia
 Mix culturale e spirituale  collegamento tra astronomia e astrologia  nel Medioevo gli
scrittori cristiani hanno fatto propria la teoria di Aristotele (cieli=strumenti del volere divino) 
lo spirito scientifico del Rinascimento non cancella la convinzione che dall’influenza degli astri
dipendesse ogni azione umana  nonost le condanne della chiesa agli astrologi erano sempre
richiesti oroscopi: annunciano x tempo le insidie del futuro  tutta la società ci crede

La progettazione di nuove macchine


 Inventiva dei rinascimentali si applica anche alla tecnica  dal 1400 in poi si progettano
macchine per risolvere una serie di problemi concreti  è sopratt l’Italia a eccellere
 LDV in part immagina macchine e meccanismi di ogni tipo, i suoi studi spaziano in molti ambiti

Le armi da fuoco
 Invenzione del rinascimento: polvere da sparo, attribuita al tedesco Berthold Schwarz vissuto
XIV e fu applicata alle armi a partire dal 1300, solo lentamente acquista importanza
 polvere pirica era stata scoperta nei secoli prima in Cina, usata x i fuochi d’artificio
 Trasformazioni più importanti della tecnica militare: determinate da artiglieria (armi da fuoco
pesanti, es. piccoli e grandi cannoni montati su ruote) che era costosa  solo i principati più
ricchi se ne possono permettere in grande quantità  adf: imprecise ma molto distruttive
 Nonostante i molto difetti si affermarono grazie ai vari vantaggi che portavano
 Colpire l’avversario da più distante che con le armi da taglio
 Per maneggiarle non occorrevano lunghi addestramenti
 Non servono coraggio né abilità

L’arte della guerra


 Smette di essere patrimonio quasi esclusivo dei cavalieri (larga parte Medioevo)  a partire da
Rinascimento con diffusione di armi da fuoco  crisi progressiva della società cavalleresca 
democratizzazione della guerra
 Con lo schieramento dei cannoni i castelli medievali non sono più insepugnabili  lo sviluppo
in altezza diventa svantaggio  allarga il bersaglio  costruzione di fortezze con torrioni corti
e larghi e mura basse rinforzate da terrapieni e (più tardi) introdotti i bastioni ( a più punte)
 Nuove tecniche di guerra  dimensioni degli eserciti (anche oltre 100000 soldati)
 I diversi stati d’Europa  sempre più bellicosi  guerre sempre più spesso e più lunghe 
speranza: aumentata capacità distruttiva degli eserciti=>facili conquiste militari

Documenti 1, 2, 3
 appunti

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