UMANESIMO E RINASCIMENTO
L’EPOCA E LE IDEE
STORIA E SOCIETÀ
Nel Quattrocento i grandi poteri universali, l’Impero e
la Chiesa, entrano definitivamente in crisi.
L’Impero d’Occidente
L’Impero d’Occidente è un potere fortemente indebolito
perché ormai si stanno affermando sempre di più
le monarchie in Francia, Inghilterra e in Spagna.
Le nuove nazioni controllano meglio i loro territori, riescono
In Europa si affermano a far pagare le tasse e a mantenere degli eserciti stabili.
le monarchie nazionali,
ma l’Italia rimane In questo quadro fa eccezione la penisola italiana che
divisa in tante rimane divisa in vari Stati più piccoli, le Signorie,
Signorie.
che si erano rafforzate grazie all’invenzione e creazione
delle banche e ai commerci nel Mediterraneo e con l’Oriente.
Nessuna delle Signorie italiane riesce però a prevalere
sulle altre e a creare così uno Stato nazionale
della grandezza degli altri Stati europei.
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Umanesimo
e Rinascimento
Le corti italiane dove fiorirono Umanesimo e Rinascimento
Milano Mantova
• corte dei Visconti • corte dei Gonzaga
e poi degli Sforza
Venezia
• Repubblica retta dal Doge
Ferrara
• corte degli Este
Urbino
Firenze • corte dei Montefeltro
• repubblica oligarchica
• dal 1434 Signoria dei Medici
Roma
• curia pontificia
come una corte
Napoli
• corte degli Aragonesi
La Chiesa
Anche l’altro potere, il Papato, perde progressivamente
la fiducia del popolo soprattutto per lo stile di vita 1517
Riforma di Lutero,
del clero che è sempre più legato allo sfarzo e al denaro.
la Chiesa si divide.
Questa perdita di fiducia porterà alla Riforma di Lutero
del 1517 e alla fine dell’unità della Chiesa.
LA CULTURA
L’Umanesimo e il Rinascimento
UMANESIMO
In questo periodo soprattutto in Italia c’è un nuovo il termine deriva
clima culturale. Si afferma l’Umanesimo che si fonda dall’espressione latina
su una nuova fiducia nelle possibilità dell’uomo. studia umanitatis usata
da Cicerone per indicare
Gli umanisti non accettano più le verità rivelate della Chiesa quelle discipline
filosofiche e letterarie
ma vogliono conoscere il mondo attraverso scienze come
che servivano a educare
la geografia, l’astronomia, la medicina e la biologia, ma l’uomo sul piano morale
anche con discipline come la grammatica, la filosofia e intellettuale.
e la retorica. Al centro degli studi c’è l’uomo considerato
il centro dell’universo.
E questo spiega anche l’importanza che gli umanisti
attribuivano all’insegnamento.
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Unità 3
La FILOLOGIA
In questa prospettiva aumenta l’interesse per il recupero e
è la disciplina che lo studio delle opere classiche nelle loro versioni originali.
vuole ricostruire Nasce quindi una nuova scienza, la filologia, che serve
la versione originale
a ricostruire i testi originali (spesso perduti) partendo
dei testi antichi.
Infatti nell’antichità e dalle loro copie, a volte piene di errori.
nel Medioevo i testi Già Petrarca aveva cominciato a recuperare i testi originali
venivano copiati delle opere antiche e questo spiega l’enorme successo
a mano e i copisti
del poeta in questo periodo.
facevano degli errori o
dei cambiamenti che
A partire della seconda metà del Quattrocento e fino
si trasmettevano
da una copia all’altra. alla metà del Cinquecento si afferma un nuovo movimento
culturale, il Rinascimento, caratterizzato appunto
dal “rinascere”, dal rifiorire delle arti e delle lettere.
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Umanesimo
e Rinascimento
I GENERI
La prosa
La prosa inizialmente viene usata soprattutto nei testi che
servono ad approfondire gli studi umanistici.
Il recupero dei testi classici porta a riscoprire la Storia
e la cultura dell’antichità greca e romana.
I letterati del Quattrocento si sentono i continuatori
di quella cultura e nasce l’idea che il Medioevo (i secoli
Durante l’Umanesimo
compresi tra l’antichità e il Quattrocento) siano stati
la produzione in prosa
“secoli bui” di arretramento politico e culturale. è soprattutto
non letteraria.
I generi più usati in prosa sono:
La poesia
Nel Quattrocento e Cinquecento non si scrivono molte
poesie. Si possono comunque individuare due tendenze:
Petrarchismo, poesie scritte in volgare che imitano
il Canzoniere di Petrarca;
anticlassicismo, poesie che riprendono la tradizione
burlesca. Sono versi comici che criticano la società POESIE BUCOLICHE
del tempo e sono in polemica con il Petrarchismo. poesie ambientate
nelle campagne
Nel Cinquecento avranno molto successo le poesie bucoliche e nella natura.
e i poemi cavallereschi.
59
Unità 3
Il teatro
Durante il Rinascimento si scrivono molte tragedie e
commedie. Nella tragedia si cerca di imitare, con scarso
successo, le opere dei grandi autori greci.
Invece le commedie sono spesso scritte in dialetto
e hanno già le caratteristiche della futura Commedia
dell’arte italiana.
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Rispondi alle domande
LA LETTERATURA MEDICEA
I TEMI
La famiglia de’ Medici controlla Firenze dal 1434.
Lorenzo de’ Medici, che sale al potere nel 1469, è un grande
mecenate e ospita alla sua corte molti grandi artisti. mecenate, persona che
Per soddisfare le esigenze di intrattenimento della corte protegge e finanzia
letterati e artisti.
e il gusto per le espressioni artistiche raffinate,
la letteratura medicea produce poesie eleganti e
componimenti comici o parodie.
GLI AUTORI
Lorenzo de’ Medici
Lorenzo (1449-1492) fa di Firenze il centro della cultura
umanistica. La sua produzione letteraria tratta temi
e generi molto diversi ed è influenzata dalla tradizione
classica e volgare.
Tuttavia per Lorenzo la scrittura è solo un modo
per evadere dagli impegni politici.
61
Unità 3
Angelo Poliziano
Poliziano (1454-1494) entra al servizio di Lorenzo de Medici
nel 1473 e diventa il poeta simbolo dell’Umanesimo.
Oltre a tradurre testi greci e latini, scrive opere in latino,
sia in versi che in prosa.
IL POEMA CAVALLERESCO
I CANTARI: LE STORIE IN VERSI DI CARLO MAGNO E
DI RE ARTÚ
Dalla seconda metà del Trecento, le storie di Carlo Magno e
di re Artù vengono rielaborate in chiave popolare e recitate
per strada nella forma dei cantari.
Luigi Pulci
Pulci (1432-1484) fa parte della cerchia di Lorenzo de’ Medici PARODIA
e rappresenta la cultura popolaresca toscana. è un’imitazione
che esagera
La sua opera più famosa è Morgante, pubblicata nel 1478.
le caratteristiche
È una parodia del mondo cavalleresco. di un genere o
La sua comicità si basa sull’assurdità delle vicende raccontate di un personaggio.
e sul carattere eccessivo e irrazionale dei personaggi.
Il poema, scritto in ottave, racconta la storia del gigante
Morgante, che accompagna Orlando nelle sue avventure. IPERBOLE
espressione che esagera
Il linguaggio, caricaturale e pieno di iperboli, mescola
alcune caratteristiche.
aspetti colti ed elementi popolareschi. Ad esempio, “Marco è
alto come un palazzo”.
Matteo Maria Boiardo
Boiardo (1441-1494) lavora presso la corte estense di Ferrara.
L’opera più conosciuta di Boiardo è L’innamoramento di
Orlando che poi prenderà il titolo di Orlando innamorato.
Si tratta di un poema incompiuto che si ispira
alla tradizione dei romanzi cavallereschi.
L’autore però si distacca dagli antichi poemi cavallereschi
perché mette in primo piano il tema dell’amore ed elimina
gli elementi etici e religiosi. Boiardo mescola argomenti
del ciclo carolingio (come la guerra tra musulmani e cristiani),
con elementi del ciclo bretone (l’amore e la magia).
Anche lo stile è il risultato della fusione tra piano colto STUDIO ATTIVO
(la metrica in ottave) e piano popolare (sintassi semplice e
Nell’Orlando
lessico del parlato). innamorato, Boiardo
un grande successo.
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Unità 3
LA TRATTATISTICA RINASCIMENTALE
Il trattato è un testo che si occupa di un determinato
argomento, spesso affrontato attraverso la forma del dialogo,
così da mettere a confronto opinioni diverse.
Nel Rinascimento si scrivono trattati sia in latino che
in volgare. Il latino viene usato per le opere filosofiche
o scientifiche mentre in volgare si compongono trattati
per indicare come si comporta il perfetto gentiluomo, come
si scrive un testo letterario, in cosa consiste l’amore ecc.
IL PETRARCHISMO
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Umanesimo
e Rinascimento
Isabella di Morra
Scrive versi tristi sulla sua vita da esiliata;
Gaspara Stampa
Dedica gran parte delle Rime al suo amore per
Collatino di Collalto. I suoi versi, pur rimandando a Petrarca,
sono più vitali e meno legati agli schemi che seguivano
gli altri poeti petrarchisti.
Amore
Io son da l’aspettar omai sì stanca e attesa
che lei, che ’l mondo impalidisce e ’mbianca che invoco come un sollievo la morte,
con la sua falce e dà l’ultimo fio, colei che con la sua falce fa impallidire
chiamo talor per refrigerio mio, tutto il mondo e infligge l’ultima pena,
sì ’l dolor nel mio petto si rinfranca. perché diminuisca il dolore nel mio cuore.
Così col pianto, ond’ho gli occhi miei molli, Così col mio pianto che mi riempie gli occhi,
fo pietose quest’onde e questo mare; io commuovo queste onde e questo mare
ed ei si vive lieto ne’ suoi colli. mentre lui se ne sta lieto sulle sue colline.
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Unità 3
L’ANTICLASSICISMO
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Umanesimo
e Rinascimento
GENERI E AUTORI
Gli autori anticlassicisti usano vari generi letterari per
criticare il modello classicista e le sue numerose regole:
la lirica, con Francesco Berni (1497 ca-1535) e
Burchiello (1404-1449), che scrive poesie fatte
di versi paradossali e che sembrano senza senso;
la trattatistica, con Pietro Aretino (1492-1556);
l’epica, con Teofilo Folengo (1491-1544);
il teatro, con Ruzante (1496 ca-1542), che scrive varie
commedie, tra cui il Parlamento.
Teofilo Folengo
È un monaco benedettino famoso per avere inventato
il maccheronico, un linguaggio misto, che inserisce parole
del volgare nella sintassi del latino.
L’effetto è particolarmente comico, anche perché Folengo
usa il maccheronico in generi letterari classici, come
il poema epico.
Il suo capolavoro, Baldus, fa la parodia del poema
cavalleresco rovesciando lo stile classico con un linguaggio Ritratto di Teofilo Folengo
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Petrarchismo Anticlassicismo
LUDOVICO ARIOSTO
LA VITA
Ludovico Ariosto nasce a Reggio Emilia nel 1474 da
una famiglia nobile di Ferrara. Il padre era funzionario
a servizio dei duchi d’Este, la famiglia regnante a Ferrara.
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Umanesimo
e Rinascimento
LE OPERE
Ariosto pubblica l’Orlando Furioso, il suo capolavoro,
nel 1516. L’opera ha un enorme successo in tutta Europa.
Si tratta di un poema cavalleresco in ottave.
ORLANDO FURIOSO
LA COMPOSIZIONE
L’Orlando furioso è un lungo poema cavalleresco, che
riprende i temi di Boiardo. È scritto in ottave, cioè strofe
di otto versi (endecasillabi). Racconta storie di dame,
cavalieri e battaglie ambientate all’epoca di Carlo Magno
e in particolare narra la follia per amore del paladino Orlando.
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Unità 3
LA STRUTTURA E LO STILE
L’Orlando furioso è il seguito dell’Orlando innamorato
di Boiardo. Ariosto, infatti, riprende la storia del paladino
cristiano Orlando dal punto in cui era arrivato Boiardo.
Inoltre inserisce temi sia del ciclo carolingio (i cavalieri e
le armi) che del ciclo bretone (gli eroi innamorati, la magia
e la ricerca dell’avventura) e a questi aggiunge storie riprese
Elegiaco
viene da ELEGIA, dall’epica classica (Omero e Virgilio).
poesia di tono Il poema usa diversi tipi di stili narrativi, alternando
melanconico, triste. quello epico, quello elegiaco e quello comico.
Nell’Orlando furioso
GLI ARGOMENTI
è più importante
il tema dell’amore che Le donne e l’amore sono argomenti centrali del poema.
quello della guerra. Ariosto non descrive la donna come un elemento
di perfezione morale o spirituale, ma enfatizza
gli aspetti naturali dell’amore, come la passione,
il turbamento, il dolore, la gelosia.
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Umanesimo
e Rinascimento
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ORLANDO FURIOSO
DENTRO IL TESTO
Nelle prime due ottave viene annunciato l’argomento che sarà raccontato
nel poema.
Nella seconda ottava Ariosto annuncia che il poema narrerà anche la follia
del più valoroso dei paladini di Francia, Orlando.
In questa ottava c’è anche un’invocazione alla “musa” ispiratrice, cioè a colei che
ha ispirato la composizione del poema. Nelle opere classiche le invocazioni erano
rivolte a delle divinità, qui invece è rivolta alla donna amata.
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Umanesimo
e Rinascimento
Parafrasi
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73
Follia e
disperazione La pazzia di Orlando
d’amore
ceppi, base dei tronchi che rami e ceppi e tronchi e sassi e zolle
gittare, buttare non cessò di gittar ne le bell’onde,
sommo, punto più alto fin che da sommo ad imo sì turbolle,
imo, punto più basso che non furo mai più chiare né monde.
turbolle, la rese torbida E stanco al fin, e al fin di sudor molle,
monde, pulite poi che la lena vinta non risponde
lena, forza allo sdegno, al grave odio, all’ardente ira,
cade sul prato, e verso il ciel sospira.
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Umanesimo
e Rinascimento
Parafrasi
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Afflitto e stanco al fin cade ne l’erba,
ficca, fissa e ficca gli occhi al cielo, e non fa motto.
fa motto, dice parola Senza cibo e dormir così si serba,
si serba, rimane che ’l sole esce tre volte e torna sotto.
cessò, finì Di crescer non cessò la pena acerba,
che fuor del senno al fin l’ebbe condotto.
Il quarto dì, da gran furor commosso,
maglie e piastre, e maglie e piastre si stracciò di dosso.
parti della corazza
DENTRO IL TESTO
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Umanesimo
e Rinascimento
Parafrasi
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77
Unità 3
NICCOLÒ MACHIAVELLI
LA VITA
Niccolò Machiavelli nasce a Firenze nel 1469 da
una famiglia borghese.
La sua famiglia non è molto ricca, ma Machiavelli riesce
ad avere una buona educazione umanistica.
I TEMI
L’autoritratto
Machiavelli scrive molte lettere nelle quali descrive
sé stesso e parla di politica, la sua unica vera passione.
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Umanesimo
e Rinascimento
La forma di governo
Anche se pensa che una forma di governo perfetta
non esista, Machiavelli preferisce la repubblica, perché
è in grado di coinvolgere nella gestione del potere anche
il popolo. La forma di governo deve comunque adattarsi
alle circostanze del momento. E secondo Machiavelli
l’Italia dei suoi tempi ha bisogno di un principe,
per unire il Paese e sconfiggere la corruzione.
Pessimismo
Machiavelli ha un’immagine dell’uomo diversa da quella
del Rinascimento.
Infatti ritiene l’uomo malvagio e corrotto.
Solo singoli individui particolarmente determinati
nel realizzare i propri scopi possono emergere sugli altri.
LE OPERE
Machiavelli scrive
Le opere politiche
le sue opere
Nel primo periodo le opere di Machiavelli sono legate più importanti
alla sua attività politica. In queste opere nate da viaggi, dopo aver lasciato
discorsi e incontri, si sviluppano le prime originali idee la vita politica.
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Unità 3
Le opere letterarie
Machiavelli ritiene Machiavelli scrive anche opere letterarie tra cui
lo Stato della Chiesa componimenti in versi, poemi, novelle.
responsabile della
mancata unificazione Fra le opere letterarie spicca La mandragola: scritta
italiana che sarebbe nel 1518, è una commedia considerata tra le più importanti
stata necessaria
del teatro comico italiano del Cinquecento.
perché l’Italia
potesse competere Machiavelli mette in scena una umanità plebea e volgare,
con le altre nazioni. criticando l’ipocrisia dei comportamenti umani.
L’opera si ispira al genere della presa in giro dello sciocco.
La storia è in 5 atti ed è ambientata a Firenze.
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Umanesimo
e Rinascimento
IL PRINCIPE
I TEMI
Il Principe è composto da 26 capitoli brevi che affrontano
quattro temi:
Nel Principe,
i vari tipi di principato; Machiavelli
l’ordinamento delle milizie; non fa un trattato
le qualità di un principe; sulle qualità ideali
di un principe ma
la situazione italiana.
descrive la lotta
politica così com’è.
Prima del Principe tanti libri hanno trattato il tema
delle qualità necessarie a un principe per prendere e
mantenere il potere; ma erano opere che descrivevano
le caratteristiche morali ideali.
Il testo di Machiavelli invece descrive la realtà brutale
della lotta politica così come è.
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Unità 3
IL LINGUAGGIO
Machiavelli usa uno stile argomentativo, ordinato e
razionale, che rende la scrittura chiara e facile da leggere.
La prosa non ha abbellimenti ed è molto espressiva grazie
all’uso di un linguaggio molto vario.
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Rispondi alle domande
1. Machiavelli scrive:
solo opere politiche.
opere politiche, storiche e letterarie.
3. Machiavelli ritiene che la forma di governo più adatta per l’Italia sia:
il principato. la repubblica.
5. Machiavelli condanna:
la violenza fine a se stessa.
l’uso razionale della forza.
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Il dissidio tra
In che modo i Principi devono
morale e
tener fede alla parola data politica
di Niccolò Machiavelli, da Il Principe, XVIII
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Unità 3
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Umanesimo
e Rinascimento
VERIFICA
Rispondi alle domande
2. Secondo Machiavelli, “un signore che sia saggio deve mantere la parola data”:
a ogni costo.
quando ciò non gli crea danno.
3. Machiavelli afferma che “chi inganna troverà sempre chi si lasci ingannare”
perché:
la natura dell’uomo è quella di essere ingenuo.
l’uomo è naturalmente buono.
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