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- Misinformazione: e’ un’informazione fuorviante, imprecisa o completamente
falsa, che viene diffusa senza l’esplicita intenzione ad ingannare. E’ destinata
ad essere percepita dai destinatari come un’informazione seria e corretta.
LA SCIENZA MODERNA
● Accessibilità
Stampa, lingua volgare, apertura della tecnica
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● Organizzazione
Accademie: luoghi dove viene prodotto e trasmesso il sapere, una delle più
importanti accademie viene fondata a Londra da Newton (ROYAL aSOCIETY,
1962), questa accademia chiede al re di poter mandare lettere gratuitamente
e così si comincia a raccogliere lettere inviate da tutto il mondo, le
informazioni cominciano ad essere discusse, viene creata una tipografia per
stampare il periodico (Philosophical Transactions) a partire dal 1966, così da
diffondere il sapere in tutto il mondo. Rendere le informazioni pubbliche è la
ricompensa del lavoro dello scienziato.
● La conoscenza come impresa collettiva e pubblica
● LETTERE E PERIODICI
1. Marin Mersenne (1588-1648): era un frate e intellettuale, il cui ruolo è quello di
essere un “collettore” di lettere, lui era il mezzo per il quale passava la lettera,
facendo circolare le idee nell’Europa.
2. Benjamin Franklin (1706-1790): famoso come uomo politico nell’America,
tipografo e scrittore, tra le sue imprese editoriali ci sono i periodici e i giornali
(es. Pennsylvania Gazette: giornale che riportava notizie, anche scientifiche,
indirizzate anche ad un pubblico più ampio). ➡ in quel periodo era forte
l’opinione pubblica: idea di cittadini che vogliono essere informati.
● LUOGHI
1. Museo di Ole Worm (1655): Worm era un signore amante della geologia che a
casa sua decise di raccogliere molti oggetti presi nei suoi viaggi o spediti dai
suoi corrispondenti (carapaci di tartaruga, animali, pietre, fossili, vestiti…)
2. Jean Antoine Nollet, Essai sur l'électricité des corps (1746): salotto parigino,
dove venivano approfonditi i fenomeni elettrici, che attiravano l’interesse di
uomini e donne parigini.
3. Caffè del ‘700: il caffè è una bevanda che ha molto successo nel corso del
‘700 e nascono così questi luoghi adibiti alla vendita che diventano poi luoghi
di incontro e scambio culturale nella Francia e nell’Europa.
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LA SCIENZA ACCADEMICA (XIX sec.):
La scienza come professione ➡ le università diventano il centro della promozione
della scienza, si crea la figura del ricercatore e dello scienziato, che viene pagato e
retribuito.
Nella fase accademica, la comunità scientifica è costruita sulla condivisione di
norme e valori che sono istituzionalizzati e che costituiscono l’ethos (etica). I valori
alla base della figura dello scienziato individuati da Robert MERTON sono cinque
(CUDOS: fama, prestigio):
1. Comunitarismo: proprietà comune dei beni, le scoperte sostanziali del mondo
sono un bene collettivo e a disposizione di tutti.
2. Universalismo: norma morale che dice che la verità scientifica va discussa da
chiunque indipendentemente da razza, sesso, credenze ecc…, le carriere sono
aperte a chiunque ne abbia le capacità.
3. Disinteresse: elemento istituzionale di base, l’azione dello scienziato non è
guidata da motivi d interesse personale, uno scienziato può agire per
interesse personale, ma ci sono dei meccanismi della scienza che sono stati
costruiti apposta per cui l’interesse personale non prevalga, perché si passa
sempre sotto la “revisione tra pari” di tutti gli altri colleghi.
4. Originalità: è un valore che è legato ai contenuti tecnici, il plagio viene
condannato.
5. Scetticismo sistematico: l’atteggiamento fondamentale dello scienziato è
quello critico, lo scienziato tende a confutare sempre le idee proprie ed altrui.
MODELLO DIFFUSIONISTA
Modello che si sviluppa a metà dell’800 e si caratterizza per alcuni elementi:
1. Conoscenza scientifica come oggettiva e astorica
2. Scienza come istituzione chiusa
3. Scienza come depositaria di un sapere “alto”
4. Il pubblico è omogeneo e passivo e ha un deficit di conoscenza
5. La comunicazione è un processo unidirezionale
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La scienza è presentata come un’attività largamente indipendente da pressioni
esterne ma fondamentale per il progresso della società.
SCIENZA E POLITICA
La scienza in guerra:
Le due guerre mondiali sono determinate da scienza e tecnologie, le nuove
tecnologie determinarono le sorti della guerra:
● Aeroplano
● Sommergibile
● Gas
La seconda guerra mondiale fu ancora più influenzata da queste tecnologie:
● PROGETTO MANHATTAN ➡ progetto sviluppato dagli USA per produrre
l’arma atomica durato dal 1942 - 1946, costò 2 miliardi di dollari e coinvolse
centinaia di scienziati.
VANNEVAR BUSH fu un dirigente del progetto Manhattan, che nel 1945 scrisse un
documento: “Science: the endless frontier”, e in questo documento scrisse cosa,
secondo lui, gli scienziati avrebbero dovuto fare quando la guerra sarebbe finita.
● Parla di come molte tecnologie durante la guerra abbiano salvato molte vite
grazie alla Penicillina (Antibiotico contro le infezioni ) e aiutato a far vincere la
guerra grazie al Radar e la Radio.
● Bush credeva che ci fossero stati tre ingredienti che avevano fatto vincere gli
USA in quegli anni:
1. La democrazia liberale
2. Le risorse naturali
3. Gli avanzamenti della scienza e delle sue risorse
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4. Scienza lasciata autonoma in cosa indagare e ricercare, la politica non deve
entrare in questo campo
5. Le agenzie che allocano le risorse pubbliche devono rispondere ai cittadini
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● La rottura del patto tra giornalisti e scienziati ➡ la stampa e i media
cominciano a dare voce a queste posizioni critiche anche nei confronti di
scienza e tecnologia.
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5. Esperti: valorizzazione dei ricercatori come esperti piuttosto che come
portatori di creatività.
Dagli anni ottanta del ‘900 assistiamo a un’economia di mercato sempre più fondata
sulla conoscenza, nella quale la scienza diventa una merce.
● L’aumento degli investimenti privati nel campo della ricerca scientifica e
tecnologica.
● La nuova geografia della ricerca e il suo nuovo scenario economico mondiale
➡ la Cina investe molti fondi per la ricerca e la scienza, molti stati cominciano
ad investire
● Il caso dell’Italia ➡ era una delle grandi economie mondiali perchè aveva
sviluppato un apparato industriale molto avanzato fatto da piccole-medio
imprese, però nel periodo della società della conoscenza non stava
investendo abbastanza per la ricerca e lo sviluppo della scienza.
1. EDITORIA SCIENTIFICA
● L’aumento della competizione tra scienziati e la spinta a pubblicare.
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● L’esplosione dell’editoria scientifica e il problema dell selezione: impact factor
(l’indice che misura il numero medio di citazioni ricevute in un particolare
anno da articoli pubblicati in una rivista scientifica) e peer-review
(valutazione critica che un lavoro o una pubblicazione riceve da parte di
specialisti, i revisori non vengono pagati).
● L’oligopolio dell’informazione scientifica ➡ poche imprese che producono un
bene.
● Una possibile soluzione: l’open-access ➡ modalità di pubblicazione del
materiale prodotto dalla ricerca scientifica che ne consente accesso libero e
senza restrizione. ➡ creazione di archivi digitali gratuiti.
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● Sostenibilità sociale e ambientale: HDI e impronta ecologica ➡ sta
aumentando l’inquinamento e soprattutto le emissioni di carbonio, con effetti
che sono molto nocivi per la natura e per per l’uomo, con conseguente
riscaldamento globale. La maggior parte delle emissioni provengono dagli
Stati Uniti, Cina, India.
○ L’ HDI (Human Development Index) ➡ è un indicatore che misura: il
reddito, l’aspettativa di vita, l'alfabetizzazione.
LA CITTADINANZA SCIENTIFICA
Noi cittadini siamo direttamente coinvolti in ciò che riguarda scienza e tecnologia.
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○ Morozov vuole mettere i dati nel pubblico, vuole che vengano gestiti
dalle istituzioni, e che siano le istituzioni a decidere chi può usare quei
dati e a quale prezzo, per fare questo però ci vuole un forte rapporto di
fiducia tra noi cittadini e le istituzioni.
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è top-down, cioè da scienziati a cittadini, ma multidirezionale. Quando si parla di
“sapere laico” si intende che gli scienziati sono i religiosi, mentre i cittadini (i non
esperti) sono i laici.
● La storia del film Dallas Buyers Club: racconta di un malato di AIDS ed è
ambientato all’inizio della ricerca e quindi non esistono farmaci e vaccini. Il
protagonista si cura con farmaci provenienti dal Messico, perché non serviva
la ricetta per quei farmaci, quindi non segue i protocolli della scienza,
guarisce e lo consiglia anche ad altri pazienti e così nascono i conflitti tra
istituzioni e i pazienti.
Un tipo di scienza collaborativa è Wiki Science: un'enciclopedia scientifica che deriva
da Wikipedia che è il frutto di un’impresa collaborativa in cui parteciparono i cittadini
e gli scienziati. Un altro esempio è la Citizen science: che si è sviluppata grazie alle
ICT ed è la partecipazione dei cittadini alla ricerca scientifica facendo esperimenti
scientifici, oppure risolvendo problemi di matematica messi in rete o con delle
associazioni come la European Citizen Science Association ➡ dove i fondatori sono
direttori dei musei, perché lì si può vedere e fare scienza.
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il progetto, a meno che esistano motivi di sicurezza o privacy che lo
impediscano.
8. Il contributo delle persone coinvolte in progetti di Citizen Science viene
riconosciuto ufficialmente nei risultati dei progetti e nelle pubblicazioni.
9. I programmi di Citizen Science vengono valutati per il loro risultato scientifico,
per la qualità dei dati, l’esperienza dei partecipanti e l’ampiezza dell’impatto
sociale e sulle politiche di settore.
10. I responsabili di progetti di Citizen Science prendono in considerazione aspetti
legali ed etici relativi a copyright, proprietà intellettuale, accordi sulla
condivisione dei dati, confidenzialità, attribuzione e impatto ambientale di
ogni attività.
Focus groups
● Partecipanti: piccoli gruppi da 5 a 12 persone selezionate dal pubblico.
● Durata: un solo incontro di un paio di ore.
● Caratteristiche: discussione libera su specifici argomenti da parte del
moderatore, usati per valutare opinioni e atteggiamenti.
● Esempi: sono stati usati in diversi paesi per esempio in Inghilterra sul rischio
alimentare.
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2. Lo spostamento dell’interesse dai media dalle scienze fisiche alla biomedica
➡ si sposta l’attenzione sulle scienze della vita, ma a volte i media pongono
ancora attenzione alle scienze fisiche (es. studio dello spazio).
3. Sui media sembra prevalere un’immagine positiva della scienza ➡ la scienza
viene trattata dai media con immagine positiva.
4. L’immagine ambivalente dello scienziato e della sua conoscenza: il
Frankenstein di Mary Shelley ➡ romanzo del 1816, Frankenstein è uno
scienziato e in laboratorio prende pezzi di corpi di cadaveri e riesce a dar vita
ad un corpo inanimato. La scienza in questo romanzo va oltre ai limiti.
GIORNALISMO SCIENTIFICO
I modi in cui i media possono influenzare l’opinione pubblica sono due: AGENDA
SETTING (la teoria delle comunicazioni che ipotizza la possibile influenza dei
mass-media sull'audience in base alla scelta delle notizie) e FRAMING (processo di
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influenza selettiva, sulla percezione dei significati che un individuo attribuisce a
parole o frasi).
La pretesa di controllo da parte degli scienziati sul processo comunicativo è uno dei
maggiori terreni di scontro con i giornalisti, i quali si considerano responsabili di ciò
che scrivono e ritengono gli scienziati delle fonti da trattare con lealtà e niente più.
IL CLIMA
I negoziati sul cambiamento climatico:
1. Nel 1972: si svolge a Stoccolma la conferenza delle Nazioni Unite
sull’ambiente, questa è la prima grande conferenza su questioni climatiche
internazionali e segna la svolta nello sviluppo della politica ambientale.
2. Nel 1988: viene creato il Gruppo Intergovernativo di esperti sul cambiamento
climatico (IPCC), che è un’istituzione scientifica che offre al mondo una
visione scientifica chiara dell’attuale stato del cambiamento climatico e le
rispettive ripercussioni.
3. Nel 1995: a Berlino si svolge la prima Conferenza delle Parti (i governi), che
stabiliscono un processo per negoziare gli impegni più incisivi.
4. Nel 1997: viene adottato il Protocollo di Kyoto, che è il primo trattato al mondo
sulla riduzione delle emissioni dei gas serra.
5. Nel 2001: il presidente USA Bush ritira gli Stati Uniti dal processo di Kyoto.
6. Nel 2015: viene adottato l’Accordo di Parigi sul clima, questo è il primo
accordo globale sul clima legalmente vincolante e universale della storia, mira
a controllare il picco delle emissioni di gas serra e bilanciare le emissioni.
7. Nel 2017: il presidente Trump annuncia l’intenzione di ritirare gli USA
dall’Accordo di Parigi.
8. Nel 2019: la Commissione Europea presenta il GREEN DEAL, c’è intende far
diventare l’Europa climaticamente neutra entro il 2050.
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I DATI:
● Aumento della temperatura globale di 1,5 gradi tra il 2030 e il 2050 (IPCC
2018).
● Per il 97% degli scienziati del clima l’attuale riscaldamento ha un origine
antropogenica.
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SHARM EL-SHEIK CONFERENZA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO (COP 27, 2022)
I leader mondiali si sono riuniti a Sharm el-Sheikh a novembre in occasione della 27a
conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 27).
L'UE era rappresentata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Nel suo
intervento il presidente ha posto l'accento sull'urgenza di un'azione immediata in
materia di cambiamenti climatici, riconoscendo che la guerra della Russia contro
l'Ucraina ha reso la situazione più complessa.
In tale contesto, ha sottolineato che l'UE mantiene il suo fermo impegno a favore
della neutralità climatica, nonostante le sfide poste dalla crisi energetica.
LA DEFINIZIONE DI RISCHIO
● PERICOLO: è una proprietà, una modalità dannosa di una macchina, di
un'attrezzatura, di una sostanza o dell’ambiente in cui si opera (es. un vulcano
attivo è pericoloso).
● RISCHIO: situazione che si manifesta quando vi è una contemporanea
presenza di un pericolo e di qualcuno o qualcosa esposto ad esso, il concetto
di rischio riguarda la probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno
nelle condizioni di esposizione ad un determinato fattore.
NON è il pericolo in quanto tale che può provocare un danno, ma l’esposizione ad
esso.
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3. La relazione di fiducia tra istituzioni e cittadini: la popolazione si deve fidare
delle istituzioni e di ciò che comunicano.
4. La comunicazione del rischio deve essere trasparente (dire tutto) e
tempestiva (dire le cose senza ritardarle).
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● Copertura di gregge: percentuale di persone vaccinate sopra la quale si può
stare tranquilli che la malattia non circoli, perché il virus viene bloccato dalle
persone che sono vaccinate. (Intorno al 90-95% di persone vaccinate).
Gli inviti delle autorità sanitarie ai genitori di vaccinare i propri figli non funzionano, e
nel 2017 il governo decide di emanare una legge introducendo l’obbligo di
vaccinazione per diverse malattie.
● Dai zero ai sedici anni vanno fatti vaccini obbligatori come:
1. Anti-tetanica
2. Anti-epatite
3. Anti-morbillo
4. Anti-varicella
Se non venivano vaccinati i propri figli venne inserito il divieto ai bambini piccoli di
entrare nelle strutture scolastiche d’infanzia. (Come per il Green Pass, che vietava
l’ingresso in determinati contesti a persone non vaccinate).
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● Esistono meccanismi che “giocano” nella mente di tutti noi (Bias cognitivi),
includendo anche i rischi per la salute.
1. I bias cognitivi sono delle distorsioni che le persone attuano nelle valutazioni
di fatti e avvenimenti. Tali distorsioni ci spingono a ricreare una propria
visione soggettiva che non corrisponde fedelmente alla realtà, i bias cognitivi
rappresentano il modo con cui il nostro cervello distorce la realtà.
2. Il bias di conferma è una strategia per cui noi tendenzialmente preferiamo
cose che sono in accordo con quello che è il nostro pensiero.
3. Il bias di ancoraggio si basa sulla semplificazione, consideriamo solo alcuni
elementi nel prendere la nostra decisione.
4. Il bias di omissione è una tendenza a preferire scelte che comportano
l’omissione piuttosto che l’azione. (questo ha a che fare con i vaccini perché
molti pensano che sia meglio non vaccinare i propri figli, piuttosto che gli
venga fatto il vaccino ma che abbia controindicazioni).
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NOTIZIE FALSE DURANTE LA PANDEMIA
“Fare gargarismi con la candeggina, assumere acido acetico o steroidi, utilizzare oli
essenziali e acqua salata protegge dall’infezione del nuovo coronavirus”.
Durante i primi mesi della pandemia sui giornali si parlava di come evitare il
contagio, ma anche di come curare la malattia, dopo un po’ venne fuori il farmaco
“Remdesivir”, nel New England Journal of Medicine venne scritto:
“Our data show that Remdesivir was superior to placebo in shortening the time to
recovery in adults who were hospitalized with Covid-19 and had evidence of lower
respiratory tract infection”. (Ottobre 2020)
Nel novembre 2020, AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) formula espressamente
una raccomandazione negativa sul Remdesivir.
RICERCA DI OBSERVA
● Attraverso quali canali siamo informati del coronavirus?
- Quasi la metà degli italiani si è informata attraverso i media tradizionali:
televisione, radio, canali web delle istituzioni.
● Di quali fonti si sono fidati i cittadini su quali precauzioni adottare?
- Quasi la metà degli italiani ha seguito le indicazioni delle istituzioni: Regione,
Ministero.
● Qual è la fonte in cui noi abbiamo dato la nostra fiducia?
- Medici e operatori sanitari, scienziati, autorità sanitarie.
- Ai giornalisti viene data la minore fiducia.
● Qual è il giudizio sulla comunicazione degli esperti?
- Per più della metà degli italiani, gli esperti hanno creato confusione.
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1. Primo gruppo: il 43% degli italiani si informa tramite televisione e canali web
istituzionali, si fida e giudica positivamente l’operato, a questo gruppo
appartengono soprattutto i giovani.
2. Terzo gruppo: ha un giudizio prevalentemente negativo sull’operato e la
comunicazione degli scienziati.
● Roberto Burioni: è stato uno degli esperti più importanti nella comunicazione
della pandemia in Italia. All’inizio fu protagonista di una polemica con Ilaria
Capua, dove polemizzarono sul Coronavirus portando due pareri diversi.
- Nel febbraio 2020 Burioni disse: “in Italia in questo momento il rischio di
contrarre il virus è zero”.
- Nel marzo 2020 lo accusarono e disse: “io sono un medico, non un veggente”.
Barbara Saracino dice: “le istituzioni di ricerca hanno ancora l'obiettivo di un forte
accento sulla diffusione dei risultati (modello diffusionista), con l'obiettivo di
coinvolgere attivamente il pubblico”.
Dice inoltre che il dibattito tra gli scienziati non deve tradursi in disorientamento e
confusione informativa.
De Fabris dice che autorevolezza e fiducia devono essere chiavi fondamentali della
comunicazione scientifica, secondo lui l’esperto dovrebbe dire solo cose verificate e
non lasciarsi andare all’ipotesi.
AIRCAMPUS
È il progetto che AIRC ha pensato per gli studenti universitari. L’iniziativa prevede una
serie di lezioni su tematiche collegate all’attività della Fondazione e alle materie di
diversi corsi di studio. Partecipano relatori con competenze specifiche, che danno
agli studenti la possibilità di approfondire contenuti di loro interesse.
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Nel 2022 hanno messo a disposizione della comunità più di 136 milioni di euro per
garantire continuità al lavoro di oltre 5.000 ricercatori, impegnati a trovare le migliori
soluzioni per ogni tipo di tumore. L’investimento sostiene 741 progetti di ricerca, 93
borse di studio, 22 programmi speciali e lo sviluppo delle attività di IFOM, centro di
eccellenza internazionale per lo studio dell’oncologia molecolare.
● 20 mila volontari.
● 4,5 milioni di sostenitori.
● 5 mila ricercatori.
● 154 dipendenti.
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I GIORNI DELLA RICERCA
AIRC grazie alla Rai, da 25 anni cancella il tabù della parola cancro in TV. Con la Rai
arriva nelle case degli italiani parlando di cancro nei programmi più seguiti e con il
coinvolgimento di volti amati informando hanno raccolto donazioni per oltre 137
milioni di euro per sostenere i ricercatori.
TAKEAWAYS
La comunicazione è un lavoro di squadra, ognuno ha un proprio ruolo. Bisogna
mantenere i rapporti con gli interlocutori tutto l'anno.
AIRC si concentra sui ricercatori e li aiuta a diventare comunicatori. I vari
comunicatori vengono testati per vedere se c’è margine per lavorare sulle campagne.
AIRC usa come comunicatori coloro che hanno beneficiato delle cure e i ricercatori.
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