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Il ‘700: L’epoca delle rivoluzioni

Il 1700 è stato indubbiamente un secolo fondamentale per la storia dell’essere umano. Per quanto
esso sia chiamato più volentieri con l’appellativo di Illuminismo, io credo che questo secolo sia
molto “romantico”. Ovviamente questa è una mia personale considerazione, ma penso che ci sia
tanto romanticismo in un secolo in cui è il lume della ragione a guidare gli uomini. Mi riferisco,
sotto questo aspetto, alle numerose rivoluzioni che si sono susseguite nel corso di quest’epoca:
rivoluzioni che hanno cambiato per sempre il mondo in cui tutt’oggi viviamo.
In primo luogo, troviamo quella che è la rivoluzione in assoluto più importante della storia: La
Rivoluzione Francese. Essa è avvenuta, come data significativa, il 14 luglio 1792, anche se i
preparativi e le cause risalgono all’intera situazione francese precedente. Di fatto, l’assolutismo che
governava la Francia cominciava a venir meno a favore delle idee illuministe di libertà, uguaglianza
e fratellanza, portando il terzo stato, composto dal popolo, la maggioranza dello stato stesso, alla
ribellione contro le classi più alte, la nobiltà e il clero. Nonostante alla base ci fossero le convinzioni
illuministe sopra citate, credo fortemente nella componente romantica del popolo francese che
inseguiva un sogno, quello della libertà e l’indipendenza dal potere e dall’oppressione dei re e degli
imperatori.
Come prima rivoluzione tra queste che hanno cambiato il nostro mondo, non per importanza, cito
quella Americana, anche chiamata “Guerra di Indipendenza Americana”, avvenuta tra il 1775 e il
1783, in cui la data che spicca è quella del 4 luglio 1776, giorno in cui venne firmata la
dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America dalla madrepatria, l’Inghilterra, che
aveva inizialmente colonizzato, insieme a Francia e Spagna, l’America del Nord. Il processo di
questa rivoluzione appare piuttosto semplice, in quanto le colonie Americane, ormai sotto il
controllo inglese per quanto riguarda la lingua, le merci e l’economia, decidono che è arrivato il
momento di staccarsi da questo monopolio, che le lascia in povertà a beneficio dell’Inghilterra
stessa, che si arricchisce e prospera grazie alle colonie. Vediamo quindi che i nativi e i numerosi
immigrati del Nord America fomentano l’odio e il desiderio di libertà, che si tramuta poi in quello
che conosciamo oggi come “sogno americano”, che rappresenta il forte sogno di libertà degli
americani dall’Inghilterra. Questo, secondo me, è il vero senso della rivoluzione: il fatto che un
popolo voglia possedere una propria identità distinta da altri, e questo è un po’ anche quello che
cerco di fare io ogni giorno, perché avendo un’identità che è solo mia posso sapere chi sono e
quindi essere felice.

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