DOMENICA 26 NOVEMBRE 2023
280
Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821
Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281
A Roma sfilano oltre 500 mila persone. Schlein: basta mattanza. Polemica su Hamas, tensione davanti alla sede di Pro Vita
UnamareaperGiuliaeledonne
I cortei in tutta Italia contro la violenza. Mattarella: «No a un’indignazione intermittente» più vulnerabili
QUALCOSA
ÈCAMBIATO
di Barbara Stefanelli
U
n colpo di pistola.
Il batticarne.
Strangolata.
Calci e pugni.
Martellate.
Coltellate — le lame
continueranno a sbucare
nella lista dei «casi».
Abbattuta da tre killer
assoldati dall’ex. Picchiata
e soffocata con un cuscino.
Cosparsa di benzina
e bruciata. Caduta dal
balcone, con soltanto la
canottiera addosso. Ancora
il batticarne. Investita dal
marito di un’amica: l’aveva
convinta a lasciarlo. Finita
con un corpo contundente.
Suicida il giorno dopo aver
denunciato il compagno per
stalking e violenze. Presa
ad accettate. Impiccata.
Sgozzata davanti alla figlia di
tre anni. Strangolata mentre
i tre bambini dormivano
nella camera accanto.
Trovata seminuda in riva
al mare, «accertamenti in
corso». Un pugno, in faccia.
Colpi di accetta, di nuovo —
come per il batticarne,
sembrava impossibile già la
prima volta che lo abbiamo
sentito, la seconda fa venire
il capogiro. Ammazzata dal
padre, a 16 anni, mentre
prova a proteggere la madre.
Uccisa a botte e coltellate alla
testa e al corpo; il cadavere è
stato ritrovato dopo sette
giorni, nascosto da sacchi
di plastica; l’assassino,
il suo ex fidanzato, è fuggito
arrivando fino in Germania,
catturato quando ha finito
soldi e benzina: ha detto
di aver tentato di togliersi
la vita, più volte, non ne ha
avuto il coraggio.
continua a pagina 30
 PADIGLIONE ITALIA di Aldo Grasso IL FILM SUI CRAC BANCARI
IL PATRIOTTISMO DA ROTONDA SUL MARE
C i fermeranno sul bagna-
sciuga! La questione del-
le concessioni balneari è
un garbuglio annoso e anche
un po’ grottesco che nessun
31126
governo è riuscito finora a ri-
solvere: un business redditi-
zio, a fronte di canoni risibili,
che si rinnova di padre in fi-
9 771120 498008
glio contro una direttiva euro-
pea del 2006 che impone al-
l’Italia di aprire il mercato alla
concorrenza. Stiamo sprofon-
dando negli abissi e nel ridico-
lo, con una carambola di sen-
tenze che serve ancora a pren-
www.corriere.it In Italia (con la Lettura) EURO 2,00 ANNO 148 - N.
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FONDATO NEL 1876 mail: servizioclienti@corriere.it
CoppaDavis,Djokovicbattutoduevolte.Oggisfidaconl’Australia
Impresa Sinner, Italia in finale
di Marco Imarisio e Gaia Piccardi alle pagine 44 e 45
COSA È ANDATO STORTO
L’ordine globale
era un’illusione
Ora siamo tutti
di Sabino Cassese
 IN PRIMO PIANO
LA SORELLA, LA LETTERA
«Io, nel vuoto
C he cosa è andato storto
nel mondo? Prima
la pandemia, che
ha rivelato le debolezze
dell’Organizzazione
senza di te» mondiale della sanità.
Poi due conflitti bellici
nel teatro europeo, focolai
di Alice D’Este che potrebbero diventare
e Alessandro Fulloni incendi. Riprendono
vita gli Stati e i conflitti
«T i cerco per
raccontarti quello
che mi succede, dimentico
bellici tra Stati, che
richiederebbero una autorità
superiore, mentre la tanto
che non ci sei più — scrive decantata globalizzazione
Elena, sorella di Giulia — e è assente. Gli scambi
intorno a me c’è il vuoto». si frammentano con una
UNA GIOVANE IN PIAZZA A MILANO PER GIULIA - LUCA BRUNO/AP
a pagina 9 diversificazione delle catene
ESTRADATO IL 22ENNE globali del valore, per porle
al riparo della vulnerabilità
Filippo in cella, politica. Ritornano in auge
le politiche industriali,
guardato a vista lo Stato finanziatore, le
guerre dei sussidi. Il sistema
mondiale rivela tutte
di Cesare Giuzzi
le sue debolezze.
e Alberto Zorzi
Una foto come quella di
C
onsegnato all’Italia Yalta del 1945, con Roosevelt,
in manette e le catene Churchill e Stalin seduti
ai piedi, come usa fare con l’uno accanto all’altro non
i terroristi, Filippo in volo sarebbe più possibile.
non ha detto una parola. L’ordine pensato a San
In cella è guardato a vista. Francisco nel 1945 si è
alle pagine 8 e 9
rivelato illusorio.
di Fiorenza Sarzanini e Elvira Serra da pagina 2 a pagina 9 continua a pagina 30
RILASCIATI 13 ISRAELIANI E 4 STRANIERI L’intervista Crosetto, ministro della Difesa
La lite sugli ostaggi,  GIANNELLI
poi il sì alla liberazione «Gruppi di magistrati
contro il governo»
di Lorenzo Cremonesi e Davide Frattini
A ltri ostaggi sono stati liberati
da Hamas. Tredici sono israeliani e
quattro thailandesi. da pagina 12 a pagina 15
di Paola Di Caro LOLLOBRIGIDA:«NELMIRINO»
governo può es- Il potente
LA GUERRA IN UCRAINA «Q uesto
sere messo a rischio
Kiev sotto attacco:
solo da una fazione antagoni-
sta che ha sempre affossato i
e le scivolate
governi di centrodestra: l’op- di Fabrizio Roncone
tempesta di droni russi posizione giudiziaria — dice il
di Marta Serafini
ministro della Difesa Guido
Crosetto — . Non mi sorpren-
derebbe, da qui alle Europee,
I l treno (e non solo): un
anno di scivolate per il
ministro Lollobrigida. «Sono
P esante attacco russo sull’Ucraina
con i droni. Utilizzati gli Shahed di
fabbricazione iraniana. a pagina 17
che si apra una stagione di at-
tacchi su tale fronte».
pagina 11
nel mirino. Non è vero che
Meloni è arrabbiata».
a pagina 23
Albanese: perché
racconto i truffati
dere e perdere tempo. La Cas-
sazione ha appena annullato
una sentenza del Consiglio di
Stato che bocciava una diretti-
va del governo. È solo una que-
sensato protezionismo, que-
sto capriccio sovranista, que-
sto patriottismo da rotonda
sul mare: rischiamo di blocca-
re lo sviluppo del turismo, la
di Gian Antonio Stella
stione di cavilli, di procedure, cui industria posiziona l’Italia
In ostaggio ma, alla fine, continuiamo a al 7° posto in Europa per inci-
Il caso disattendere la Bolkestein. In- denza del settore sul Pil nazio-
balneari tanto il governo, come ha nale.
scritto Gian Antonio Stella, per Ci sono Paesi che combatto-
che nessun dimostrare che ci sono ancora no contro la lobby del petrolio
governo
è riuscito
finora
molte spiagge libere a disposi-
zione dei cittadini ha trasfor-
mato tratti rocciosi delle no-
o del tabacco; da noi il gover-
no è tenuto in ostaggio da al-
cune corporazioni, tra cui la
I l crac delle banche venete,
Albanese e il film «Cento
domeniche» che racconta la
a risolvere stre coste in arenile caraibico. lobby dell’ombrellone. vergogna dei clienti truffati.
È difficile capire questo in- © RIPRODUZIONE RISERVATA a pagina 26
venga sul sito eurekaddl.sbs
 2 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

Primo piano La violenza sulle donne

I cartelli dei giovani con la scritta «è anche colpa mia»
«Non possiamo stare zitti davanti alle battute sessiste degli amici»
I CORTEI

L’urlodiRomaperGiulia:
di Fiorenza Sarzanini
Slogan e canti, la manifestazione nella Capitale Malika Ayane, afferra lo stri-
scione «transfemministe in-
tra parte del prato ma quando
tira su un pezzo di cartone
contro la violenza sulle donne si trasforma in festa
L
governabili» e chiede cosa de- con il suo slogan, è come se
a marea umana che ve fare; Fiorella Mannoia pas- avesse ascoltato. «È anche
balla sotto il Colosseo
illuminato di rosso
mentre il vento gelido
Tanti gli uomini: noi qui per le nostre figlie e nipoti sa poco lontano e dice: «C’è la
malattia di pensare che la
donna è un possesso. Per cui è
colpa mia», ha scritto. Davve-
ro? «Eh sì perché se vedo i
miei amici che fanno battute

spazza la città dice che sì, Ro-
ma ha risposto all’appello del-
le donne. «Una Roma bellissi-
ma, come non l’abbiamo mai
vista», urla dal carro una delle
attiviste di Non una di meno.
Cinquecentomila persone, di-
cono, forse di più. Doveva es-
sere un corteo, una manife-
stazione, è diventata un festa
incredibile. «Faremo rumo-
re», avevano promesso le as-
sociazioni. E il rumore sono i
canti assordanti che per ore
fanno da colonna sonora a chi
sfila, sono le urla scandite da
87
ragazze e ragazzi, giovani e
vecchi, femmine e maschi che
sono qui «per Giulia, per tut-
te». I volti noti si mescolano a
quelli della gente comune,
qui non c’è qualcuno che può
prevalere, nessuno guida,
nessuno ordina o dispone.
Qui si ricorda chi è stata ucci-
sa, violata, stuprata, aggredi-
ta. Qui si difende chi subisce
in silenzio perché non riesce a
sottrarsi al proprio aguzzino.
E si fa con gli striscioni, i car-
telli scritti con i pennarelli, i
Femminicidi
Sono le donne uccise in
ambito affettivo e familiare
nel nostro Paese da
Capodanno sino a ieri. Se si
considerano tutte le vittime
il bilancio, invece, sale a 107
foglietti che alcune adole-
scenti distribuiscono a chi
passa, le guance segnate da
una riga rossa.
«È anche colpa mia»
L’appuntamento è per le 14.30
al Circo Massimo, ma un’ora
prima il prato è già gremito. Il
programma prevede di parti-
re al più presto per arrivare in
piazza San Giovanni e dare il
via al comizio. Invece tutto
salta, nessuno poteva preve-
dere questa folla. La cantante
molto complicato ma più ne
parliamo e meglio è: così ri-
svegliamo nella mente degli
adolescenti la sensibilità a ri-
conoscere i segnali che sono
sempre gli stessi. Si comincia
con “la tua amica non mi pia-
ce”, poi si finisce a dire “fam-
mi vedere il telefonino”, “tu là
senza di me non ci vai”, per
arrivare all’epilogo che cono-
sciamo ma molto più spesso a
una violenza psicologica. Io
dico scappate, trovate qualcu-
no che vi ami davvero».
Loris ha 29 anni, sta dall’al-
sessiste e rimango in silenzio
io sono colpevole, vedo tanti
amori tossici eppure sto zitto,
quindi sono colpevole».
Uomini e bambini
Mai a una manifestazione di
donne si erano visti tanti uo-
mini. Sono migliaia e parteci-
pano attivamente, c’è chi ab-
braccia la fidanzata, chi aiuta
l’amica a sollevare lo striscio-
ne, chi canta e balla insieme
agli altri. Ci sono papà con i
neonati nei marsupi a proteg-
gerli dal freddo e anche a dire

MILANO
Le piazze In alto, a Milano la manifestazione a Piazza Duomo (LaPresse); qui a fianco, quella
del Circo Massimo a Roma e, in basso, il corteo in Piazza del Plebiscito a Napoli (Ansa)

NAPOLI
Il presidio
A Milano letti i nomi delle donne uccise
di Elvira Serra
«Io stuprata, avrei potuto essere nella lista»
S
carpe rosse, cappotti rossi. Sciarpe ros-
se, berretti rossi. Borse rosse, zaini rossi.
Labbra rosse, nastrini rossi. Calze rosse,
fazzoletti rossi. Daria beve il biberon in
braccio al padre mentre Barbara Pollastrini
legge il primo nome di un lungo elenco, quel-
lo dei femminicidi dall’inizio dell’anno: «Giu-
lia Donato, 23 anni, Genova, uccisa il 4 genna-
io dall’ex compagno Andrea Incorvaia con la
pistola d’ordinanza». Sono le undici e un quar-
to e Largo Cairoli a Milano si è riempito dei 30
mila che vogliono dire basta alla violenza con-
tro le donne. Figlie, mamme, padri, amiche,
bambini, nonne, studentesse, insegnanti.
Valeria Battazzi ha 27 anni e con una mano
regge un cartello: «Ero vestita così». Così come
è oggi: pantaloni stretti, maglia bianca a mani-
che lunghe, gilet nero, scarponcini. Indossava
questi abiti il 19 marzo dello scorso anno,
Su Corriere.it quando un amico d’infanzia l’ha stuprata per
Leggi le notizie, tre ore nel suo appartamento a Roma. «I nostri
i commenti verbali sono opposti, mi hanno suggerito di la-
e gli approfon- sciar perdere: è il figlio di una famiglia potente
dimenti, della Roma bene». Martedì entrerà in comuni-
guarda i video tà: «Dopo quell’esperienza sono diventata di-
e le fotogallery pendente dall’alcol». Accanto a lei ci sono le
sul sito amiche, e i due alleati più potenti: papà Luca e
del «Corriere» mamma Simona. «Non potevamo non esserci
oggi. Mi sembra incredibile che queste cose
succedano. Io non ho mai mancato di rispetto
a mia moglie», dice lui con un nodo in gola,
mentre guarda la bellissima figlia che ha subi-
to l’incommensurabile. «Spesso ho la sindro-
me dell’impostore», spiega lei con un sorriso
aperto, nonostante tutto: «Penso che al posto
di una delle donne di cui stanno leggendo il
nome potevo esserci io». Ieri ha pubblicato
una poesia su La Rivista Culturale online. Si
intitola: Sulla mia pelle.
Rebecca Zoe De Luca ha 17 anni e ha bigiato
scuola e il compito di fisica per essere qui con
la sua carrozzina. Ha una malattia autoimmu-
 Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
PRIMO PIANO 3
#

NELLE CITTÀ La contestazione e la denuncia di alcune attiviste:

«Noi manganellate dalla polizia davanti alla sede di Pro Vita»

«Siamo in 500 mila»

«io faccio quello che fa mam-
ma». Ci sono maschi con la
guancia segnata dal graffio
rosso simbolo di questa batta-
glia. Un signore che avrà 70
anni ti spiega che «è la prima
volta, mia moglie ha tanto in-
Insieme a famiglie con bambini anche volti noti Nicoletti, invece lo scandisce:
«Un femminicidio ogni tre
immaginare una simile mobi-
litazione e invece adesso biso-
Mannoia: ragazze, riconoscete i segnali e scappate giorni non è una realtà che
possiamo accettare». Arrivano
gna prendere iniziative, dare
risposte. La scelta delle orga-
Anna Foglietta in piazza con i suoi bambini gli attori Luca Zingaretti e Lui-
sa Ranieri, il regista Ferzan
Ozpetek. Pare ci fosse anche
nizzatrici di attaccare Israele e
non Hamas ha scatenato pole-
miche che dovranno essere

sistito, devo farlo per le figlie,
per le nipoti» e capisci che a
lui sembra strano dover mani-
festare «per ottenere che le
donne siano rispettate».
E invece tocca proprio farlo,
esserci, parlare, spiegare. Per-
ché ci sono i casi eclatanti co-
me quello di Giulia Cecchet-
tin e delle altre 86 donne ucci-
se quest’anno, ma poi ci sono
le vittime degli stupri e le
donne che ogni giorno subi-
scono violenze fisiche e psi-
cologiche senza avere la forza,
i mezzi, il coraggio di dire ba-
95
sta. «Se domani tocca a me
voglio essere l’ultima», strilla-
no le ragazze facendo propria
la poesia dell’artista peruvia-
na Cristina Torre Cáceres.
I leader assenti
La segretaria del Pd Elly Sch-
lein è l’unica leader di partito
che sceglie di partecipare
«perché il Paese ci chiede di
fermare la mattanza». Non ci
sono ministri, rappresentanti
del centrodestra e nemmeno
dell’opposizione. Non ci sono
Vittime
Sono quelle di femminicidi
in ambito familiare
e affettivo registrate
nel nostro Paese lo scorso
anno. Erano state,
addirittura, 113 nel 2021
le parlamentari che in questi
giorni di mobilitazione segui-
ta al delitto di Giulia avevano
assicurato impegno e presen-
za. Non ci sono i loro colleghi
che pure avevano promesso di
attivarsi «perché è un’emer-
genza che ci riguarda tutti». Il
sindaco di Roma Roberto
Gualtieri che ieri ha inaugura-
to una casa rifugio alle porte di
Roma e l’ha intitolata alla me-
moria di Giulia sottraendola ai
beni confiscati al cassiere della
banda della Magliana Enrico
Paola Cortellesi. Anna Fogliet-
ta racconta di aver «portato i
figli maschi e alla femmina di-
rei non avere schiavitù mentali
e sii sempre aderente a te stes-
sa che è la cosa più figa del
mondo. E non aspettare a 44
anni come la mamma per es-
sere libera, la vita è un gran bel
viaggio».
Fumogeni e manganelli
Quando è sera e il freddo di-
venta quasi insopportabile, la
folla fatica comunque a di-
sperdersi. Nessuno poteva
composte, così come si dovrà
capire che cosa sia successo
davanti alla sede di Pro Vita
dove alcune attiviste, accusate
di aver lanciato bottiglie e fu-
mogeni, hanno denunciato di
essere state «manganellate
dalla polizia». Ma ora si deve
guardare a quello che sarà. «E
dovrà essere subito», perché
come gridano queste giovani
che stanno proprio sotto il
carro «noi continueremo a fa-
re rumore. Ne faremo tanto».
fsarzanini@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATAr

PADOVA
Mobilitazione In alto, il corteo di Padova (Bergamaschi) e, in basso, in piazza della Signoria a
Firenze un manifestante usa il coperchio di una pentola e un cucchiaio per farsi sentire (Ipp)

ne, e non sarebbe il tema del giorno se non
fosse che per lei non è stato facile arrivare in
Largo Cairoli con il minivan di mamma Elena e
i due compagni di classe Riccardo e Flavia.
«Voglio studiare economia», racconta. L’indi-
pendenza come primo strumento di emanci-
pazione e difesa.
Il sindaco Beppe Sala legge il nome di Giulia
Tramontano, 29 anni, uccisa a coltellate a Se-
nago dal suo compagno Alessandro Impagna-
tiello, incinta di sette mesi: il bambino si sa-
rebbe dovuto chiamare Thiago. Una mamma
abbraccia stretta per le spalle la figlia ormai
adulta. Più in là Angela, Anna, Marcella e Flo-
riana, 297 anni insieme, ricordano di quando
andavano a protestare in piazza Fontana, per
chiedere giustizia. Oggi hanno figli e nipoti e
sventolano i loro mazzi di chiavi, per fare ru-
more come ha chiesto Elena, la sorella di Giu-
lia Cecchettin, uccisa barbaramente da Filippo
Turetta l’11 novembre. «Quante volte è stato
detto anche a me e alle mie amiche: “Ora mi
suicido”. Era un ricatto e ci cadevamo tutte.
I volti A Milano: sopra Chiara Ferragni, sotto la coppia
Claudio Santamaria e Francesca Barra (LaPresse)
FIRENZE
Oggi risponderei: “Ucciditi pure”», ricorda
commossa Franca Martini, 68 anni.
Berretto nero, occhiali neri, bomber, Chiara
Ferragni brandisce la scritta: «We should all be
feminists», dovremmo essere tutte femmini-
ste. Intercettata dalle telecamere di LaPresse
ammette di essersi commossa: «Sono vera-
mente felice di essere qui, è stato un momento
importante, penso sia stato così per tutti».
Gioia ha 17 anni e un baffo rosso sulla guan-
cia. Dice: «Ricevo continue molestie, anche
per strada, il catcalling. I miei compagni mi di-
cono che sono complimenti, che non me la
devo prendere». Ma più indietro non la pensa-
no così Giovanni e Marco, 17 e 14 anni, dei licei
Carducci e Donatelli. Il più giovane: «Siamo
colpevoli anche noi, quantomeno dobbiamo
interrogarci». E il maggiore: «A scuola di que-
ste cose non ne parliamo abbastanza. Solo una
professoressa è stata disponibile ad affrontare
il tema anche fuori dall’ora di lezione».
I bambini sono tanti. Luca e Marco, 9 e 6 an-
ni, portati qui da mamma Milena Corona, 43:
«Voglio imprimere nella loro memoria un ri-
cordo». Un seme che germoglierà nel tempo.
La famiglia Diodato, invece, è venuta al com-
pleto: Andrea e Daniela con i figli di sette e tre
anni: «Ci è sembrato importante venire con lo-
ro». Nora ha otto mesi ed è nella carrozzina
con la nonna, ci sono anche sua mamma, la zia
e pure il nonno, anche se ormai i due più an-
ziani hanno divorziato. «Vorremmo per lei un
futuro migliore», sperano. Alice ha 10 anni ed
è qui con la mamma. Ed è incredibile come sia
attenta ai nomi che vengono scanditi sul pal-
co, li sta davvero ascoltando tutti: «Io ho capito
che dal 20 al 28 settembre sono state uccise ot-
to donne. Questo mi fa sentire preoccupata».
Kunda si spaventa, nel suo impermeabilino
rosso: è una dolcissima Springer spaniel ingle-
se che non capisce il rumore che questi trenta-
mila stanno facendo per Giulia. Con lei c’è Bru-
no, che ha perso di vista la moglie e la figlia:
«Lei si chiama Giulia. Non potevamo non esse-
re qui oggi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 4 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
Primo piano La violenza sulle donne
LE REAZIONI
ROMA Papa Francesco affida il
suo messaggio al social X:«La
violenza sulle donne è una ve-
lenosa gramigna che affligge
la nostra società e che va eli-
minata alle radici». Il presi-
dente della Repubblica Sergio
Mattarella scrive una nota isti-
tuzionale che suona come un
monito: «Dietro ogni violenza
c’è il fallimento di una società.
Drammatici fatti di cronaca
scuotono le coscienze del Pae-
se. Una società umana, ispira-
ta a criteri di civiltà, non può
accettare, non può sopportare
lo stillicidio di aggressioni al-
le donne, quando non il loro
assassinio. Serve quindi un
rinnovato impegno, non ba-
sta l’indignazione a intermit-
tenza».
È diverso questo 25 novem-
bre. Le piazze si sono riempite
come non mai, anche la gior-
nata si è riempita di dichiara-
zioni e quelle istituzionali so-
no entrate nel merito del pro-
blema della violenza contro le
donne. Il capo dello Stato ha
invocato «lo spirito della Con-
venzione di Istanbul» per co-
struire «una via in cui le don-
ne conquistano l’uguaglianza
perché libere di crescere, libe-
re di sapere, libere di essere li-
bere». Libertà è anche il mes-
saggio della premier Giorgia
Meloni: «Siamo libere e nes-
suno può toglierci quella li-
bertà, nessuno può pensare
che siamo nel loro possesso.
In questa giornata voglio dire
alle donne italiane che non
sono sole e che quando han-
no paura il 1522 è il numero
da chiamare, in qualsiasi mo-
mento, per avere aiuto imme-
diato».
Ha scritto questo messag-
gio sui social, la premier, e
poi non ha più risposto alle
provocazioni arrivate da di-
verse parti. A cominciare dalla
segretaria dem Elly Schlein,
che dalle file del grande cor-
teo di Roma si è rivolta diret-
tamente a lei: «Bisogna bat-
tersi per le altre donne. Il sof-
fitto di cristallo non si abbatte
da solo, con un unico punto di
pressione, non si rompe per-
ché sei arrivata tu se le altre
donne del Paese non arrivano
neanche a vederlo».
 La parola
CONVENZIONE
DI ISTANBUL
È il trattato internazionale
contro la violenza sulle
donne e quella domestica,
approvato dal Comitato
dei ministri del Consiglio
d’Europa il 7 aprile 2011 e
aperto alla firma l’11
maggio 2011 a Istanbul (la
Turchia fu il primo Paese a
ratificarlo ma nel 2021
Erdogan ha revocato la
partecipazione). Il trattato
mira a prevenire la violen-
za, favorire la protezione
delle vittime e impedire
l’impunità dei colpevoli.
Il 10 maggio il Parlamento
europeo ha votato sì
all’adesione dell’Ue: FdI e
Lega si sono astenuti
5
#
Il Papa: la violenza è una gramigna, va estirpata
E il presidente M5S: aumentiamo il reddito di libertà
La giornata La segretaria del Pd Elly Schlein, 38 anni, ieri al Circo Massimo al corteo di Non una di meno contro la violenza sulle donne. A destra le manifestanti davanti al Colosseo (Ansa, Agf)
Mattarella: un fallimento della società
L’appello di Schlein e Conte a Meloni
LaleaderpdinpiazzanellaCapitale Anche Giuseppe Conte,
presidente del M5S ha scelto
e Ape sociale e aumentato
l’Iva sugli assorbenti, tagliato i
contro la violenza, insieme al
segretario di Sinistra italiana
«Bisognabattersiperlealtredonne» l’appello diretto: «Chiedo a
Giorgia Meloni di incremen-
fondi su prevenzione della
violenza, almeno su questo ci
Nicola Fratoianni che proprio
a Perugia sta tenendo il con-
Ilpostdellapremier:nonsietesole tare il reddito di libertà, noi
proponiamo 1.200 euro. Dopo
dai una risposta?»
Conte ha partecipato a Pe-
gresso, mentre Angelo Bonel-
li, leader dei Verdi, è andato al
aver sabotato Opzione donna rugia alla manifestazione corteo di Messina per un im-
pegno sul ponte sullo Stretto,
quindi le loro non sono sem-
brate forme alternative di pro-
testa al corteo di Roma dove la
piattaforma contro Israele ha
creato fratture. E dove alla fi-
ne Giorgia Meloni non è an-
data: «Ognuno si assume le
proprie responsabilità», ha
commentato il segretario del-
la Cgil Maurizio Landini.
Ma al corteo di Roma non
sono andate altre donne. Ma-
ria Elena Boschi, Iv, per via
delle «parole deliranti sui
Israele scelte dalla piattafor-
ma della manifestazione». E
Mara Carfagna, presidente di
Azione, il partito che ha orga-
nizzato manifestazioni in 19
città con lo slogan «Non è
normale che sia normale».
Nella piazza di Roma Carfa-
gna era con i giovani: sono
stati letti i 106 nomi delle vitti-
me di femminicidio in questo
2023.
Alessandra Arachi
“Creation”
Wildlife Photographer © RIPRODUZIONE RISERVATA
of the Year 2021
Grand Title winner
L’incontro
© Laurent Ballesta
Mantovano
contro la tratta
A Fifty Fathoms is for eternity.
Launched in 1953, the Fifty Fathoms is the first
modern diver’s watch. Created by a diver and Mantovano e don Buonaiuto (fotoCico)
I
chosen by pioneers, it played a vital role in the
development of scuba diving. It is the catalyst
of our commitment to ocean conservation.
eri il sottosegretario
Alfredo Mantovano è
andato da don Aldo
Buonaiuto, alla comunità
Papa Giovanni XXIII, dove
si assistono donne vittime
di tratta e di sfruttamento
della prostituzione, quella
che lui ha definito «una
violenza trascurata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 6 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
Primo piano La violenza sulle donne
LA POLEMICA
ROMA Ci sono anche le ban-
diere palestinesi tra le miglia-
ia che sventolano nel fucsia
della manifestazione contro
la violenza sulle donne a Ro-
ma. Un corteo trasversale che
vuole unire, ma diviso sul te-
ma della guerra in Israele. Ci
sono stati anche attimi di ten-
sione quando, in più di un’oc-
casione, tra le manifestanti
c’è stato chi ha chiesto di ri-
spettare la mobilitazione
apartitica. Maya Issa, presi-
dente del movimento degli
studenti palestinesi, ha an-
che denunciato un’aggressio-
ne: «Una donna mi ha chiesto
L’intervista
di Elisa Messina
MILANO «Provo imbarazzo per
quei passaggi contro Israele
contenuti nel messaggio sulla
piattaforma di Non una di
meno. Il testo che annunciava
la manifestazione di ieri an-
dava focalizzato sulla violenza
contro le donne e basta. Per-
ché questo è il tema sul quale
bisogna raccogliere sempre
più consensi. Invece è stato
scelto di coinvolgere temati-
che non coerenti, tra cui la
condanna di Israele senza ci-
tare la violenza di Hamas». È
netta la filosofa Adriana Cava-
rero, studiosa di filosofia po-
litica, appassionata del pen-
siero femminista e autrice di
saggi come Le politiche fem-
ministe e Donne che allattano
cuccioli di lupo. La polemica
che la imbarazza è quella in-
nescata dai riferimenti a Isra-
ele e alla sua politica «colo-
nialista e razzista tesa a can-
cellare il popolo palestinese»
presenti nel comunicato
 Il post di Salvini
LA LITE
SUI VIDEO
Il vicepremier Matteo
Salvini ha postato sui
social un video con insulti
a Israele, dicendo che
arrivavano dalla piazza
contro la violenza sulle
donne: «Vergogna». Ma il
video ritrarrebbe alcuni
palestinesi che a Milano
protestano ogni weekend.
A Roma simboli pro Palestina
Nel corteo tensioni tra manifestanti
di togliere la bandiera — rac-
conta —, quando ho detto no,
me l’ha strappata, mi ha dato
calci e urlato terrorista».
Tutto inizia con l’associa-
zione promotrice del corteo,
Non una di meno, che sulla
sua piattaforma si schiera con
la Palestina, parlando di ge-
nocidio da parte di Israele. La
polemica divampa immedia-
ta, un caso che rischia per
molti di spostare l’attenzione
dal fenomeno dei femminici-
di. «Chi si mobilita contro la
violenza sulle donne non può
tacere sugli stupri di Hamas,
sulle donne ebree aggredite»
«Condannare Israele
e non citare Hamas
Un errore imbarazzante»
La filosofa Cavarero: c’è una deriva ideologica
l’accusa di Victor Fadlun, pre-
sidente della Comunità ebrai-
ca di Roma. Da Non una di
meno la precisazione: «Siamo
contro uno Stato colonialista
che invade Gaza, non contro
le donne israeliane». E poi
anche ieri, a margine della
marea fucsia furente e molto
numerosa, il nuovo tentativo
di spiegarsi. «Diamo solida-
rietà anche alle donne israe-
liane che sono state aggredite
e stuprate — la parole di una
delle coordinatrici del corteo
romano —. Abbiamo citato la
Palestina perché è in atto una
feroce aggressione ai civili. È
Studentessa denuncia: aggredita per la bandiera
Le promotrici: stupro usato da tutti gli eserciti
in atto un’occupazione da an- stato certamente fatto da Ha- la manifestazione. «Il silenzio
ni. E che Israele sia uno Stato mas, ma anche da altri eserci- è complice», questo il nome
di occupazione lo definisce ti. Come il nostro in Soma- dell’installazione creata all’ex
l’Onu. La guerra è l’espressio- lia». A ricordare le donne Ghetto per denunciare «l’in-
ne più alta del patriarcato. israeliane vittime di violenza, differenza sulle violenze per-
Dove lo stupro viene usato è stata invece la Comunità petrate dai terroristi palesti-
per il controllo. E questo è ebraica di Roma, lontana dal- nesi contro le donne. «È co-
me se il Me too per le israelia-
Tra la folla ne non ci fosse. Nessuno per
Una bandiera queste donne ha detto nulla.
palestinese “Faremo rumore”, ma qui il
al corteo contro rumore non c’è stato», ha sot-
la violenza tolineato con rammarico la
sulle donne vicepresidente della Comuni-
organizzato ieri tà ebraica della Capitale Anto-
a Roma da Non nella Di Castro.
una di meno Valeria Costantini
(LaPresse) © RIPRODUZIONE RISERVATA
stampa del movimento tran-
sfemminista Non una di me-
no dove si annunciava la ma-
nifestazione nazionale del 25
novembre e si invitava alla
partecipazione. «Si tratta di
un riferimento fuori contesto
che finisce per innescare inu-
tili polemiche e indebolisce
l’attenzione al tema della vio-
lenza sul quale vediamo un
accordo trasversale», osserva
la studiosa.
Basta vedere il voto al-
l’unanimità sul nuovo dise-
gno di legge contro la vio-
lenza che c’è stato giovedì
scorso al Senato.
«Certo, ma più in generale
citare i palestinesi senza cita-
re i crimini di Hamas è un er-
rore storico, è divisivo dal
punto di vista politico ed è
sbagliato anche dal punto di
vista femminista».
In che senso?
«Quello della violenza sulle
donne nelle guerre, degli stu-
pri come arma, è, da sempre,
un argomento forte del pen-
siero femminista, ovvero pun-

Il femminismo
Facendo distinguo
si indebolisce il tema
femminista degli stupri
come arma in guerra
tare l’attenzione su come vie-
ne trattato il corpo delle don-
ne durante i conflitti. Ne ab-
biamo parlato e continuiamo
a parlarne, per esempio, an-
che per la guerra in Ucraina.
Ma ora facendo un distinguo
così partigiano, ovvero omet-
tendo gli stupri di Hamas, si
finisce per indebolirlo e smi-
nuirlo».
Perché questo errore? Su-
perficialità politica?
«Parlerei di deriva ideolo-
gica. Un modo sbagliato e di-
visivo di fare politica. Concen-
triamoci sul tema, adesso,
tutto il resto sono divagazioni
che indeboliscono la battaglia
contro la violenza. L’orrenda
uccisione di Giulia Cecchettin
ha avuto e sta avendo un’enor-
me attenzione mediatica e ha
portato sul tema della violen-
za un’attenzione trasversale
che non si era mai vista pri-
ma. Ieri si scendeva in piazza
per questo e non per altro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023 7
#
 8 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
Primo piano La violenza sulle donne
Sguardonelvuoto,èarrivatodallaGermaniasuunaereomilitare
Ilnodopremeditazione:vicinoallavittimaunrotolodisacchineri
L’assassino Filippo Turetta, 22 anni (Ansa)
Filippo sorvegliato a vista in carcere
«È molto provato e disorientato»
Turetta nel penitenziario di Verona: l’incontro con l’avvocato. Martedì l’interrogatorio di garanzia
dal nostro inviato a Venezia Cesare Giuzzi
e Alberto Zorzi
Dall’alto sfiora Vigonovo,
dove viveva Giulia e dove l’ha
colpita per la prima volta.
Lambisce l’area industriale di
Fossò, dove l’ha inseguita
A Venezia Gli agenti scortano Filippo Turetta appena arrivato con un volo militare da Francoforte
mentre cercava disperata di
salvarsi. Vede le strade che ha
percorso di notte, puntando
verso il confine. Fuggendo con
il corpo di Giulia, quando or-
mai «il bravo ragazzo» di Tor-
reglia era diventato un assassi-
no. Torna nella Giornata con-
tro la violenza sulle donne, Fi-
lippo Turetta. Arriva due
settimane dopo l’uccisione
dell’ex fidanzata Giulia Cec-
chettin e dopo sette giorni di
carcere in Germania. Lo ripor-
ta un Falcon 900 dell’Aero-
nautica militare con gli agenti
dello Scip, il Servizio di coope-
razione internazionale, e i ca-
rabinieri di Venezia che lo
guardano a vista. Per la prima
volta occhi negli occhi.
IL RITORNO
La vittima Giulia Cecchettin, 22 anni (Photo Masi)
Il primo contatto con l’Italia
è ancora in terra tedesca, nel-
l’aeroporto di Francoforte sul
Meno dove le autorità conse-
gnano Turetta ammanettato
mani e piedi. Come un terrori-
sta. Gli investigatori italiani
sfilano le manette, non c’è bi-
La visita psichiatrica
Il consulto specialistico
sul ventiduenne
ha confermato il rischio
di autolesionismo
sogno. Non può più scappare.
In aereo parla poco, gli spiega-
no cosa succederà arrivato al
Marco Polo di Venezia, la noti-
fica dell’ordine di custodia in
carcere per omicidio e seque-
stro di persona, il fotosegnala-
mento, il prelievo del Dna. Bu-
rocrazia giudiziaria. Lui non
chiede altro, guarda nel vuoto
e osserva i carabinieri davanti
a lui.
All’arrivo in carcere a Verona
ci sono alcuni curiosi: «maia-
le», sussurra qualcuno. Turet-
ta indossa una tuta, scarpe da
ginnastica e un piumino blu.
La barba è incolta, lo sguardo
«provato». Lo stesso che il suo
Aosta, minacciava la ex
«Ti faccio fare
la fine di quella là»
Arrestato 18enne
«T i faccio fare la fine
di quella là». Le mi-
nacce di un diciot-
tenne aostano alla sua ex fi-
danzata, ancora minorenne,
non hanno lasciato nessun
dubbio: volevano intimorire
la ragazza, ricordandole come
Giulia Cecchettin fosse stata
uccisa dal fidanzato che aveva
lasciato, Filippo Turetta.
Il giovane è stato arrestato
dai carabinieri in esecuzione
di una misura cautelare emes-
sa dal gip di Aosta su richiesta
legale Giovanni Caruso descri-
verà molte ore più tardi, quan-
do ormai è buio, all’uscita dal
penitenziario: «È molto, mol-
to provato, disorientato, anche
se con lui sono riuscito ad ave-
re un’interlocuzione accettabi-
le». Il legale dice di averlo visto
per poco tempo, perché oltre
agli esami del sangue, alla visi-
ta psicologica, è stato sottopo-
sto subito a un consulto psi-
chiatrico per valutare il rischio
di gesti autolesivi. Pericolo
confermato. Per questo, alme-
no fino all’interrogatorio di
garanzia di martedì davanti al
gip Benedetta Vitolo, resterà
sorvegliato a vista.
Una cautela prevista per la
prevenzione dei suicidi di tutti
i «nuovi giunti» con rischi per
la loro incolumità, spiega la
direttrice del carcere France-
sca Gioieni. Un monitoraggio
stretto, 24 ore su 24. L’avvoca-
to Caruso non parla di strate-
gia difensiva («troppo pre-
sto»), di perizie psichiatriche,
della volontà o meno di ri-
spondere nell’interrogatorio.
Nel frattempo però Emanuele
Compagno, legale iniziale del-
la famiglia Turetta, ha rinun-
ciato al mandato dopo essere
stato travolto dalle polemiche
sui post sessisti: «Decisione
della Procura.
I due ragazzi si erano cono-
sciuti nel settembre 2022. Il
giovane andava a prenderla a
scuola, l’accompagnava alla
fermata dell’autobus. Ma nei
suoi confronti aveva un atteg-
giamento ossessivo. Si arrab-
biava anche solo se lei saluta-
va un compagno di classe.
Non solo. Le controllava il
computer e aveva voluto le
password dei social media
della ragazza per poterla mo-
nitorare. Senza contare i con-
 Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
IN ITALIA
Il cordoglio I circa 500 partecipanti alla fiaccolata in ricordo di Giulia che si è tenuta ieri sera a Torreglia (Ansa)
già prevista dall’inizio del
mandato». In carcere martedì
ci sarà il pm titolare dell’in-
chiesta Andrea Petroni, anche
lui per la prima volta faccia a
faccia con il 22enne.
Il punto centrale per gli in-
quirenti è capire come il ra-
gazzo potrà giustificare il pos-
sesso di una serie di oggetti
che potrebbero portare alla
contestazione dell’aggravante
della premeditazione. Quella
che vale l’ergastolo. Il nastro
adesivo con cui avrebbe legato
le mani e tappato la bocca a
Giulia, acquistato un paio di
giorni prima online, ma anche
i sacchi neri con cui ha coper-
to il corpo nel dirupo di Pian-
cavallo, oltre ai due coltelli:
uno trovato spezzato nel par-
cheggio di Vigonovo dove c’è
Il libro di Giulia
Accanto al cadavere
c’era un libro a fumetti:
«Anche i mostri
si lavano i denti»
stata la prima fase dell’aggres-
sione, l’altro sequestrato in
auto quando era in Germania.
Procura e carabinieri aspetta-
no l’autopsia anche per valuta-
re l’aggravante della crudeltà
(legata alla successione delle
coltellate), così come quella
dei «motivi futili e abietti» in-
vocata dal legale della famiglia
Cecchettin, Nicodemo Genti-
le. Tutte contestazioni che po-
tranno essere mosse dai pm in
una seconda fase dell’inchie-
sta, senza fretta. Prima ogni
tessera dovrà trovare il giusto
spazio, dovranno arrivare gli
esiti delle analisi scientifiche,
di quelle informatiche — fon-
tinui messaggi che le inviava
per sapere dove fosse e che
cosa stessa facendo.
Nel dicembre di un anno fa,
però, la madre di lei si è accor-
ta che qualcosa non andava.
Sul telefono della figlia aveva
trovato un messaggio in cui
lui la mortificava e umiliava.
Così li aveva fatti allontanare.
Il ragazzo aveva però conti-
nuato a tormentarla. A seguir-
la. A chiamarla. Fino a lunedì
scorso quando, dopo averla
aspettata per l’ennesima volta
alla fermata dall’autobus, ha
iniziato a minacciarla. La ra-
gazza impaurita è così corsa a
casa e ha raccontato tutto alla
madre che, senza esitare, si è
rivolta ai carabinieri. In tre
giorni è stata così emessa l’or-
dinanza di custodia cautelare
in carcere per il ragazzo.
Floriana Rullo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
damentali per vedere ricerche
e acquisti del 22enne nei gior-
ni precedenti al delitto — e di
quelle sui reperti trovati dai
carabinieri di Pordenone nella
scarpata: gli abiti di Giulia, un
mocassino sinistro nero, faz-
zoletti intrisi di sangue e l’in-
tero rotolo dei sacchi neri usa-
ti per coprire il cadavere. Ma
anche un libro, un volume di
favole per bambini a fumetti.
Lo hanno trovato accanto al
cadavere. Si intitola «Anche i
mostri si lavano i denti», è
scritto da Jessica Martinello.
Giulia amava i libri a fumetti,
forse il giorno della scompar-
sa lo aveva nella sua borsa. O
forse era un regalo comprato,
poche ore prima di essere uc-
cisa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il messaggio di Elena Cecchettin: dobbiamo reagire, affinché
nessuno senta più il vuoto che sento io nel buio della mia camera
26
Coltellate
Quelle inferte da Filippo Turetta
a Giulia Cecchettin: colpiti volto,
collo, braccia e gambe. Dopo
l’aggressione la 22enne
è morta per choc emorragico
7
Giorni
La durata della fuga per oltre
mille chilometri di Turetta,
da Fossò, nel Veneziano, fino
all’autostrada vicino a Lipsia,
dove è stato arrestato
LasorelladiGiulia:
«Ticercoemiscordo
chenonciseipiù»
Ilpapà:donne,denunciate
ITurettanonvannoallafiaccolata:«Troppodoloroso»
dal nostro inviato a Venezia
Alessandro Fulloni
e Alice D’Este
«Questa casa, che fino a po-
co più di un anno fa era trop-
po piccola, ora sembra così
vuota, così grande e spenta.
Così il vuoto che mi porto
dentro per la tua assenza. Così
il vuoto di quando ti cerco per
raccontarti di quello che mi
succede, dimenticandomi
che non ci sei più». Una lette-
ra a Giulia Cecchettin, scritta
dalla sorella Elena, che posso-
no leggere tutti. «Così grande,
così incolmabile il vuoto che
la tua assenza lascia dentro di
me. Così grande la rabbia —
sono le parole comparse ieri
sul profilo Instagram di Ele-
PRIMO PIANO
na, 24 anni, due in più di Giu-
lia — come il dolore nel rea-
lizzare che la tua assenza, la
tua morte sono state causate
da un individuo con un nome
e un cognome. Un individuo
che si è sentito autorizzato a
portarti via da me».
Le frasi di Elena mescolano
la sofferenza e la riflessione
sul senso della tragedia deva-
stante che ha travolto la fami-
glia dei Cecchettin. Filippo
Turetta, l’ex fidanzato che ha
ucciso Giulia, è «un individuo
che non è stato educato al
consenso, al rispetto e alla li-
bertà di scelta. Affinché nes-
suno più debba sentire il vuo-
to che sento io, il dolore lanci-
nante che nel buio della mia
camera sento incessantemen-
te, dobbiamo reagire».
9
#
Ed ecco quello che può la-
sciare la scomparsa di Giulia,
la ricerca di una speranza
condivisa sui social da miglia-
ia di donne e uomini che han-
no letto la lettera: «Ci deve es-
sere un cambiamento, una ri-
voluzione culturale, che inse-
gni il rispetto, l’educazione,
l’affettività. Che insegni ad ac-
cettare i no, che insegni che le
donne non sono proprietà di
nessuno». «Parlate, denun-
ciate, fidatevi!» è il commen-
to che suo papà Gino ha affi-
dato sempre a Instagram, in
occasione della Giornata
mondiale per l’eliminazione
della violenza sulle donne.
In serata, mentre Turetta
era già in carcere a Verona, a
Torreglia, il paesino sui Colli
Euganei dove il giovane viveva
Dramma Elena Cecchettin, 24 anni
Il corteo a Torreglia
Il sindaco del paese
dell’assassino: i suoi
genitori condividono il
senso di questa serata
con la famiglia, Giulia è stata
ricordata a una fiaccolata. I
genitori dello studente, Nico-
la ed Elisabetta, abitano a cir-
ca 200 metri dalla chiesa Sa-
cro Cuore di Gesù sul cui sa-
grato, a fine cerimonia, è stata
accesa una lanterna che si è li-
brata nel cielo mentre una
tromba suonava una sorta di
«Silenzio».
«Nicola ed Elisabetta avreb-
bero voluto essere qui — ha
detto il sindaco Marco Rigano
—, hanno chiesto di riferire
che condividono il senso di
questa serata, ma il dolore an-
che per loro è forte, non se la
sono sentita». «Sono molto
provati, hanno il cuore lacera-
to — aggiunge don Franco —,
si chiedono di continuo dove
abbiano sbagliato. Ora pos-
siamo solo abbracciare anche
loro, in un certo senso vittime
di questo immenso dram-
ma».
Alla fiaccolata, con circa
500 persone, ha partecipato
anche Luca Martello, il sinda-
co di Vigonovo, il borgo nel
Veneziano dove Giulia abitava
con Elena e Gino. «Con altri
colleghi abbiamo ritenuto —
ha detto — di mandare un se-
gnale forte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 10 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

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2023
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
Primo piano Il ministro della Difesa
L’intervista
di Paola Di Caro
È
appena tornato da una
visita a Gerusalemme
dove ha incontrato il
suo omologo israeliano
Yoav Gallant e segue da vicino
e con preoccupazione l’evolu-
zione della fragile tregua che
di ora in ora sembra o funzio-
nare o bloccarsi. Ma ci spera
Guido Crosetto, ministro della
Difesa: «La pausa umanitaria e
la liberazione degli ostaggi sa-
rebbero la vittoria di un ampio
fronte di Nazioni, fra le quali
l’Italia, che vi ha avuto un ruo-
lo di spicco. La scelta di discer-
nere tra Hamas e popolo pale-
stinese, l’impegno che abbia-
mo immediatamente preso
per offrire aiuti umanitari — e
siamo stati i primi, dopo esse-
re stati gli unici, fra gli Stati oc-
cidentali, a farlo già per la Siria
— ci permette di godere del ri-
conoscimento internazionale
di essere un Paese capace di
saper discernere ed essere ter-
zo, quando è giusto esserlo. Ci
dà credibilità, possibilità di
operare e anche maggiore si-
curezza interna. Un grande ri-
sultato: non per il governo, ma
per il Paese».
Crosetto parla a tutto cam-
po. Sul caso Lollobrigida (che
difende), sulla preoccupazio-
ne per la realizzazione delle
opere del Pnrr, fino a lanciare
una sorta di clamoroso allar-
me: «Questo governo può es-
sere messo a rischio solo da
una fazione antagonista che
ha sempre affossato i governi
di centrodestra: l’opposizione
giudiziaria. Non mi sorpren-
derebbe, da qui alle Europee,
che si apra una stagione di at-
tacchi su tale fronte».
Partiamo da Israele: cosa
sta facendo l’Italia?
«Abbiamo inviato moltissi-
mi aiuti, sia in medicinali che
strutturali, a partire da una
nave ospedale, lo Stato Mag-
giore sta già preparando un
ospedale da campo anche su
terra, da installare al sud di
Gaza, in territorio palestinese.
Questo significa avere un rap-
porto equilibrato con entram-
be le parti in causa. E va avanti
fin dall’inizio un’incessante
operazione di mediazione,
anche grazie ai rapporti che
intratteniamo con Israele e
con i Paesi arabi. Come con il
Qatar che ha avuto un ruolo
importante in questa trattati-
va sugli ostaggi».
Che le ha detto il ministro
della Difesa di Israele?
«Lo choc del 7 ottobre è per
loro una ferita apertissima:
non c’è più nessuno, in quel
Paese, che si senta al sicuro,
perché pensano che, ai loro
confini, c’è chi voglia solo di-
struggerli. Quindi vogliono ri-
solvere il problema di Hamas
una volta per sempre».
In Italia l’opinione pubbli-
ca ha molti dubbi sulla rispo-
sta israeliana e c’è forte soli-
darietà ai civili palestinesi.
Come tenere assieme soste-
«È l’opposizione
giudiziaria
l’unico pericolo
per il governo»
Crosetto: temo attacchi da qui alle Europee
gno ad Israele con questo?
«Il governo interpreta un
sentimento diffuso quando
dice che siamo per due popo-
li, due Stati. In modo chiaro e
non ambiguo. Sappiamo be-
ne che Hamas utilizza i civili
come scudi umani per proteg-
gere — sotto asili, scuole,
venga sul sito eurekaddl.sbs
ospedali, case — basi da cui si
muovono armi e missili. Ma
ad Israele diciamo che le Na-
zioni democratiche che si ri-
conoscono nel diritto, Nazio-
ni come la loro, non possono
agire con i metodi che da quel
diritto sono fuori, hanno un
compito di protezione dei ci-
11
#

Le polemiche della Lega? Ci sono le Europee e ogni partito cerca visibilità
Il partito di maggioranza è quello che le subisce di più. E ora siamo noi
Sul conflitto israelo-palestinese l’Italia media dall’inizio, senza ambiguità
vili che sempre ci si deve por-
re, anche se purtroppo il ne-
mico non lo fa».
Conte vi ha accusato di co-
dardia. È deluso?
«Il male della politica italia-
na è l’attacco a prescindere,
per interesse di parte. Ho 60
anni e conosco questa debo-
lezza così come conosco l’atti-
tudine di Conte a cambiare
idea a seconda del ruolo che
ricopre. Non mi stupisce».
Si divide anche la maggio-
ranza: la Lega ha giudicato
inopportuno il comporta-
mento del ministro Lollobri-
gida. Lei?
«Lo scendere da un treno
che portava due ore di ritardo,
fermo, come lui stesso ha
spiegato, e assieme ad altre
persone, non mi sembra un
privilegio. Trovo surreali que-
ste polemiche».
E perché la Lega le fa?
Chi è Guido «Perché ci sono le Europee,
Crosetto, e tutti i partiti hanno necessi-
60 anni, tra i tà di mantenere spazi di visi-
fondatori di FdI, bilità. Il partito di maggioran-
è ministro za è sempre quello che subi-
della Difesa sce di più: quando era FI, con
Berlusconi, ne ha dovuti in-
ghiottire tanti di bocconi
amari... Ora tocca a noi».
Sul Pnrr invece l’Italia ha
ottenuto una promozione:
d’ora in poi si aspetta la stra-
da tutta in discesa?
«Le dico cosa ho scritto a
Fitto in un messaggio subito
dopo l’approvazione: sei stato
molto bravo, non ne avevo
dubbi, ma adesso la mia pre-
occupazione è se il tessuto
burocratico, industriale, pri-
vato sarà davvero in grado di

tradurre in opere i piani. Più
quello privato, mi preoccupa,
Il confronto con Gallant
Ho incontrato il ministro
della Difesa israeliano:
per loro il 7 ottobre è una
ferita ancora apertissima
in verità».
Si riferisce alle aziende che
hanno vinto gli appalti?
«Io dico che, per le opere
pubbliche e industriali, mi
auguro che le aziende, soprat-
tutto la più grande del settore
che ha vinto moltissime gare,
siano in grado, cioè abbiano
le capacità tecniche, organiz-
zative e finanziarie di realiz-
zarle davvero, nei tempi previ-
sti».
È questo il più grande peri-
colo per la continuità di que-
sto governo?
«L’unico grande pericolo è
quello di chi si sente fazione
antagonista da sempre e che
ha sempre affossato i governi
di centrodestra: l’opposizione
giudiziaria».
Ma cosa intende?
«A me raccontano di riu-
nioni di una corrente della
magistratura in cui si parla di
come fare a “fermare la deriva
antidemocratica a cui ci porta
la Meloni”. Siccome ne abbia-
mo visto fare di tutti i colori in
passato, se conosco bene que-
sto Paese mi aspetto che si
apra presto questa stagione,
prima delle Europee...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 12
Primo piano
Hamas in un primo momento ha minacciato di fermare
lo scambio accusando Israele di aver «violato i patti». Poi la svolta
dal nostro inviato a Tel Aviv
Davide Frattini
Q
uando aspetti da 50
giorni, sette ore in
più possono sem-
brare poche. Invece
sono quelle che sopraffanno i
famigliari in attesa, già stre-
mati dalla lotteria dei nomi
imposta dai terroristi di Ha-
mas. «Ci spingono in una si-
tuazione inumana» mormora
una donna che ha quattro pa-
renti tenuti prigionieri. Anco-
ra peggio per chi ieri aveva ri-
cevuto la telefonata che tutti
aspettano, l’annuncio che gli
amati erano nell’elenco forni-
to dai fondamentalisti al go-
verno di Benjamin Netan-
yahu, altri 13 tra donne e mi-
nori nel secondo scambio
dell’intesa.
Mentre il sole tramontava
sul deserto del Negev, i capi
Tensioni, poi altri 17 liberati
jihadisti hanno deciso di la-
sciare tutti al buio. L’aereo
privato dei negoziatori era at-
terrato dal Qatar a Tel Aviv ben
prima delle 16, l’orario fissato
per l’inizio della complessa
operazione. Significa che il ri-
tardo nel rilascio circolava già
nell’aria polverosa di Gaza,
Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
Medio Oriente in fiamme
L’ACCORDO
In salvo
I mezzi della
Croce Rossa
con a bordo
gli ostaggi
rilasciati
da Hamas
passano
il valico
di Rafah
per arrivare
in Egitto
(AfpTv/Afp)
Anche quattro thailandesi tra i rilasciati, che Yahya Sinwar, il capo dei
capi, aveva deciso di forzare la
raggiungere il nord (la Mezza-
luna Rossa sembra dichiarare
dopo ore frenetiche in cui l’intervento di Biden mano e di accusare gli israe-
liani di non aver rispettato
l’opposto), la scarcerazione
dei 39 detenuti palestinesi
ha evitato che il patto saltasse. E dalla prigione l’intesa per poter (forse) gua-
dagnare qualche giorno in più
avrebbe dovuto basarsi sul
numero di anni passati in pri-
di Ofer escono 39 detenuti palestinesi
di tregua rispetto ai quattro gione e venerdì non era stato
stabiliti: sui 200 camion di così.
aiuti pochi avrebbero potuto A Tel Aviv centomila perso-
 Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
PRIMO PIANO 13
#

SULLA TREGUA A Tel Aviv centomila persone manifestano per chiedere il rilascio
a qualsiasi costo di tutti i sequestrati: ne restano almeno 210
no tornati a casa vengono
quasi tutti da kibbutz Be’eri,
devastato negli assalti del 7
ottobre, in totale 1.200 israe-
Le voci
Ohad e il cubo
di Rubik
liani ammazzati. Shoshan
Haran, la figlia Adi e i suoi fi-
gli Naveh, 8 anni, e Yael (3)
con Sharon Avigdori e la fi-
glia Noam, 12, sono parte di

La piccola Raz
una famiglia allargata ed era-
no stati portati via dalla festa
cui partecipavano anche gli
italo-israeliani Eviatar Kipnis

che sognava:
e Lilach Kipnis, entrambi uc-
cisi.
Il disperso
I fratelli Noam e Alma Or era-

ne manifestano per chiedere
il rilascio a qualsiasi costo di
tutti i sequestrati, ne restano
almeno 210.
La tensione
La disperazione iniziale in
«piazza dei Dispersi», com’è
stata rinominata, si era mol-
tiplicata nella tensione al do-
dicesimo piano della Kirya, il
cubo bianco poco lontano,
dove sono riuniti lo Stato
Maggiore e il consiglio di
guerra ristretto. Che aveva
deciso di minacciare i leader
fondamentalisti: avete fino a
Oceano Indiano
mezzanotte o i generali ordi-
neranno di bombardare. Al
posto di confine arrivano gli
agenti dei servizi segreti egi-
ziani. Sono loro a risolvere lo
stallo assieme a Joe Biden, il
presidente americano, che
parla con l’emiro del Qatar.
Alle 23, ora locale, la conse-
gna dei rapiti alla Croce Ros-
sa, da lì verso l’Egitto e poi il
valico di Kerem Shalom dove
aspettano gli elicotteri per
portarli negli ospedali, libe-
rati anche 4 thailandesi in
una trattativa parallela.
Gli ostaggi che alla fine so-
no stati sequestrati con il pa-
dre, ancora tenuto a Gaza, la
madre trucidata. Libere an-
che Emily Hand — ha com-
piuto 9 anni da sola in cattivi-
tà — e Hila Rotem, 12. Noga
Weiss, 18, con la mamma Shi-
ri. Il padre è considerato di-
sperso. Maya Regev , 21,è sta-
ta rapita al rave di Re’im con
il fratello Itay, ancora prigio-
niero. Il patto mediato dal
Qatar assieme agli Stati Uniti
e all’Egitto prevede lo scam-
bio di 50 tra donne e minori
per 150 detenuti palestinesi,
sempre donne e minori, ol-
tre al cessate il fuoco e all’in-
gresso nel territorio control-
lato da Hamas di medicinali,
cibo, carburante. I morti nel-
la Striscia sono quasi 15 mila,
il sistema sanitario collassa-
to, si stanno diffondendo
epidemie per la mancanza di
acqua potabile.
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DAL NOSTRO INVIATO
TEL AVIV L’ultima tessera colo-
rata del cubo di Rubik si inca-
stra solo quando gira l’angolo
della corsia d’ospedale e vede
il papà per la prima volta da
49 giorni. Ohad, che ha com-
piuto 9 anni in cattività, ha
trovato alla base aerea dov’è
stato scortato dai militari il
rompicapo che non lascia mai
come la nonna Ruti non vole-
va lasciare la sua mano men-
tre i terroristi di Hamas li
spingevano verso i fuoristra-
da della Croce Rossa. La pic-
«Sarò a casa»
I racconti dei primi tornati in Israele
cola Raz racconta al padre di
aver sognato «che ritornavo a
casa» e Yoni le risponde «hai
visto, si è avverato», non le
racconta quanto in queste set-
timane sia stato lui a mettersi
in testa ai cortei dei famiglia-
ri, a sgolarsi perché diventas-
se realtà.
Il naso all’insù verso i gran-
di schermi a migliaia hanno
seguito venerdì sera la libera-
zione dei primi ostaggi, ieri
«la piazza dei Dispersi» era di
nuovo piena, a parlare i pa-
renti che hanno riabbracciato
gli amati ad ascoltare chi con-
Gli ostaggi
tinua a sperare. «Siamo felici
ma non in festa» dice Roi, fra-
tello maggiore di Ohad Mun-
der. «Dobbiamo proseguire la
nostra lotta fino a quando tut-
ti i prigionieri verranno rila-
sciati», ne rimangono oltre
210. Qualche genitore sa che
dovrà aspettare più a lungo di
tutti: «Oggi siamo al giorno
50, abbiamo raggiunto un’al-
tra decina» dice Ruby Chen. Il
figlio Itai, 19 anni, è uno dei
soldati rapiti durante l’inva-
sione nel Sud del 7 ottobre, gli
analisti sono certi che Hamas
aspetterà fino all’ultimo pri-
ma di iniziare le trattative per
i militari. Ricorda che «è cre-
sciuto a Netanya, di fronte al

Nuovo attacco
mare. Era dispiegato attorno a
 Il 7 ottobre, Gaza, dentro i confini di Israe-
dopo l’assalto le, era lì per proteggere le co-
a un cargo israeliano di Hamas al
territorio
munità agricole. Quando gli
ufficiali hanno bussato alla

«È stato un drone»
israeliano, sono porta il giorno dopo gli attac-
rimasti nelle chi, non volevo aprire. Alla fi-
mani dei ne sai di doverlo fare e adesso
terroristi circa dico grazie per avermi comu-
240 ostaggi. Il nicato che Itai è stato seque-

N uove provocazioni sul fronte esterno: numero è stato strato e non ucciso».
un cargo israeliano è stato colpito da stimato più Chiama la madre «eroina»,
un drone mentre era in navigazione volte, e a lungo anche perché Hanna Katzir è
nell’Oceano Indiano. Aggressione, per ora, è rimasto resuscitata: i secondini della
non rivendicata ma che ricorda episodi incerto. Non ne Jihad Islamica ne avevano an-
attribuiti a Iran. Gli Houti yemeniti, invece, esiste un nunciato la morte dopo averla
avrebbero dirottato un altro mercantile, elenco mostrata in un video: «Il suo
storia sulla quale però non ci sono esaustivo ritorno ci dimostra che tutto è
conferme. La nave attaccata, identificata possibile, non bisogna molla-
come Symi, è di proprietà dell’imprenditore  Nel corso del
israeliano Idan Ofer. Il mercantile, partito conflitto, alcuni
di questi
dalla zona di Dubai, è stato poi preso di
ostaggi sono
I soldati per ultimi
mira da un oggetto volante simile a un Gli analisti: Hamas
modello kamikaze impiegato dagli iraniani. stati liberati. I
In base alle prime informazioni l’impatto ha mediatori, aspetterà fino all’ultimo
provocato un Egitto e Qatar, prima di iniziare le
principio di conducono trattative per i militari
incendio ma non vi trattative tra
sarebbero Israele e
conseguenze per Hamas per re», incalza la figlia Carmit il
l’equipaggio. scambiare cui fratello Elad è rimasto in-
Dinamica e teatro alcuni ostaggi dietro nelle segrete di Gaza,
dell’incursione con alcuni mentre il padre Rami — e ma-
riportano al passato prigionieri rito di Hanna — è stato am-
quando altre unità, palestinesi, in mazzato nel sabato dei mas-
sempre riconducibili carcere in sacri. Ofek Shaul non spera
a uomini d’affari israeliani, sono state prese Israele più di rivedere il fratello vivo,
di mira. Più di recente poi c’è stato il vorrebbe poterne seppellire il
sequestro della Galaxy Leader vicino alle  L’accordo corpo. «L’esercito non può la-
coste dello Yemen, abbordaggio condotto raggiunto sciare Gaza, altrimenti chi re-
dagli Houti con un elicottero e battelli questa sta nelle mani dei terroristi ri-
veloci. Il movimento, alleato di Teheran, settimana schia la fine di Oron». Che era
aveva annunciato missioni contro il traffico prevede già morto quando è stato por-
marittimo legato allo Stato ebraico in Mar quattro giorni tavo via dai paramilitari fon-
Rosso. Minaccia accompagnata dai raid di tregua in damentalisti durante una del-
missilistici e di droni verso Eilat. La cambio della le battaglie della guerra tra lu-
strategia rientra sempre nella campagna in liberazione di glio e agosto del 2014. Il padre
appoggio ai palestinesi decretata dall’Asse 50 ostaggi è morto di cancro due anni
della resistenza, il grande arco di fazioni dopo, li aveva spesi a incon-
sciite che agiscono nell’intera regione. Da trare ministri e politici perché
qui i bombardamenti su basi statunitensi in accettassero uno scambio per
Siria e in Iraq, la pioggia di razzi dal Libano, i cadaveri del figlio e di Hadar
le sortite dei ribelli yemeniti. Goldin, anche lui caduto in
G. O. quel conflitto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA D. F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 14 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
Primo piano
IL REPORTAGE
Gli elogi ad Hamas
e le «spie» trucidate
Così in Cisgiordania
cresce la rabbia
Il gruppo islamico tenta di imporre la sua propaganda
dal nostro inviato
Lorenzo Cremonesi
BET HANINA (GERUSALEMME EST)
Diffidenza, sfiducia, crescen-
te simpatia per Hamas: pos-
siamo riassumere così i senti-
menti prevalenti tra i palesti-
nesi scarcerati nel contesto
dello scambio per la libera-
zione degli ostaggi israeliani a
Gaza. «Gli israeliani non vo-
gliono che noi si faccia alcun
discorso politico e certo esi-
gono che con la stampa non si
esprima alcun sostegno o rin-
graziamento per Hamas. In
caso contrario, minacciano di
rimettermi in cella o di arre-
stare mio padre», ci diceva ie-
Medio Oriente in fiamme
 L’esecuzione
I corpi di due palestinesi
ritenuti collaborazionisti
di Israele appesi a un palo
della luce a Tulkarem
ri nel pomeriggio Marah
Bakir nella sua abitazione nel
quartiere musulmano-cristia-
no di Bet Hanina, che è parte
della Gerusalemme orientale
annessa da Israele dopo la
guerra del 1967. Dopo le diffi-
coltà dell’ultima ora, in serata
Hamas ha appellato la gente a
radunarsi a Ofer, la stessa pri-
gione, pochi chilometri da
Bet Hanina, dove due giorni fa
sono stati liberati i primi 39.
Ora ne arrivano altrettanti, si-
no all’ultimo sono rimasti se-
greti le loro identità e il luogo
preciso del rilascio. In questa
tornata la maggioranza è
composta da minorenni accu-
sati di avere tirato pietre ai
soldati e almeno 6 donne.
La ex prigioniera: Israele ci ha proibito discorsi politici
I corpi di due «collaborazionisti» esposti in piazza
Il pulmino L’arrivo dei palestinesi nella prigione di Ofer prima dello scambio
Israele intendeva evitare la fe-
sta popolare con lo sventolio
delle bandiere verdi di Ha-
mas. Ma il gruppo islamico
sta facendo di tutto per im-
porre la propria propaganda.
Marah ha oggi 24 anni. Nel
2015 venne condannata per
avere accoltellato un soldato
israeliano mentre stava an-
dando al suo liceo. Le spara-
rono una dozzina di colpi al
braccio sinistro: aveva 16 anni,
processata in direttissima, fu
condannata a 8 anni e mezzo
di carcere. «Avevo quasi scon-
tato tutta la mia pena, mi
mancavano quattro mesi alla
liberazione. Comunque, sono
felice, ho ottenuto quattro
mesi di vita in più. Nel Da-
mon, il carcere di massima si-
curezza dove stavo con altre
34 donne palestinesi, sono
riuscita a finire il liceo via re-
moto. Però era difficilissimo
comunicare con l’esterno, i
miei famigliari potevano ve-
15
#
dermi solo due volte al mese.
Ma dal 7 ottobre ogni visita
era stata sospesa. Due giorni
fa hanno detto a sei di noi che
dovevamo prepararci per lo
scambio di prigionieri, che è
avvenuto cinque ore dopo».
Amici e parenti arrivano in vi-
sita. Ma il padre si preoccupa
che il tutto avvenga nel modo
più discreto possibile. «La po-
lizia è venuta anche questa
mattina, hanno ripetuto che
non vogliono nessuna mani-
festazione pubblica», ribadi-
sce preoccupato. Quando la
figlia accenna ad Hamas è lui
il primo a zittirla.
Per loro parlano comunque
alcuni studenti del vicino Col-
legio per periti elettronici.
«Hamas è stata in grado di li-
berare palestinesi di ogni fa-
zione, i suoi combattenti so-
no eroi», affermano diretti.
Sono l’ennesima prova del
vento della militanza che sof-
fia anche in Cisgiordania. Da
tempo ormai c’è il rischio di
un nuovo fronte di scontro e
addirittura l’inizio della Terza
Intifada. L’assassinio crudele
l’altra notte di due uomini ac-
cusati di essere spie dei servi-
zi d’informazione israeliani
nella città di Tulkarem ricor-
da da vicino le dinamiche del-
le due rivolte precedenti alla
fine degli anni Ottanta e nel
Duemila. I cadaveri dei due ri-
tenuti collaborazionisti sono
stati trascinati per la strada,
presi a calci e appesi per i pie-
di a un palo della luce.
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 16 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
Esteri
Droni su Kiev: tornano buio e paura
I russi mandano 75 Shahed, fabbricati in Iran: 5 feriti e un asilo colpito. «L’attacco più massiccio»
DALLA NOSTRA INVIATA
Cosa sono
ODESSA Dopo la fame, il buio e
 I droni il freddo. Proprio nelle stesse
Shahed (foto ore in cui l’Ucraina stava per
sotto), di accendere le candele per
fabbricazione commemorare le vittime del
iraniana, sono 90esimo anniversario del-
definiti l’Holodomor, la carestia che
«munizioni colpì il Paese sotto il dominio
circuitanti» o staliniano, Mosca torna a ber-
«droni suicidi» sagliare Kiev con gli Shahed, i
droni kamikaze di fabbrica-
 Sono zione iraniana. Realizzati in
un’arma fibra di carbonio e dipinti di
progettata per nero, questa volta, per evitare
colpire bersagli la contraerea mentre l’aero-
a terra, nautica ucraina fa sapere di
averne abbattuti 74 su 75.
Obiettivo degli at-
tacchi iniziati alle
2.30 del mattino, la
capitale e le sue in-
frastrutture ener-
getiche, in quello
che le autorità
ucraine hanno defi-
nito «il peggior attac-
co con droni dall’inizio
della guerra». Il bilancio è
eludendo le di 5 feriti, compreso un undi-
difese aeree, in cenne, e un asilo vuoto colpi-
un raggio di to. Oltre a interruzioni di cor-
2.500 km dal rente per mezza giornata.
sito di lancio Così, mentre Volodymyr
Zelensky torna ad accusare
 Il loro primo Vladimir Putin di voler ster-
impiego in minare gli ucraini, con l’arrivo
guerra è stato del freddo in tutta l’Ucraina
nello Yemen, crescono le preoccupazioni
da parte dei che la Russia possa presto ri-
ribelli Houthi prendere gli attacchi su larga
scala alla rete elettrica, tattica
già utilizzata per cercare di
spezzare il morale degli ucrai-
ni facendoli precipitare nel
freddo e nell’oscurità. Il timo-
re dell’intelligence è che Pu-
tin, al di là delle parole pro-
nunciate al G20 («Dobbiamo
mettere fine alla tragedia
ucraina») abbia fatto scorte di
missili per l’inverno e intenda
usarli. I funzionari ucraini so-
17
#
il ministro dell’Energia ucrai-
no German Galushchenko di
recente ha dichiarato: «Siamo
più vulnerabili. Ma siamo più
preparati».
A livello diplomatico, ieri
Zelensky ha incassato il rin-
novo del sostegno da parte di
Roma. In occasione del verti-
ce Grain from Ukraine, in un
videomessaggio la premier
Georgia Meloni ha annuncia-
to altri due milioni di euro per
sostenere le esportazioni
ucraine, nell’ambito di un
pacchetto da 50 milioni mes-
so in campo da Bruxelles per
rafforzare le rotte ucraine. Per
oggi, invece, è prevista la visi-
ta del presidente del Consi-
Al vertice
La premier Meloni ha
 Il genocidio
annunciato altri due
milioni per sostenere
HOLODOMOR l’export ucraino
È il nome attribuito alla no preoccupati che il sistema Dopo l’attacco glio europeo Charles Michel
carestia provocata energetico del Paese possa ri- Gli abitanti di in Ungheria per una missione
dall’Unione Sovietica di sultare più fragile di quanto un isolato non facile: allentare le tensio-
Stalin nel territorio già non fosse un anno fa, con residenziale di ni con il premier sovranista
dell’Ucraina dal 1932 al le centrali elettriche ancora Kiev, colpito dai Viktor Orbán che minaccia di
1933, che provocò diversi paralizzate dagli attacchi del- droni Shahed bloccare l’ingresso di Kiev
milioni di morti. Nel 2008 lo scorso inverno mentre le ri- lanciati nella nell’Unione. Sul tavolo, il ri-
il Parlamento europeo ha parazioni sono in corso. D’al- notte da spetto delle minoranze lin-
adottato una risoluzione tro canto, la capacità di difesa Mosca, guistiche ungheresi e le forni-
che lo riconosce come un aerea ucraina sembra miglio- mostrano i vetri ture di armi.
crimine contro l’umanità rata grazie ai sistemi antimis- distrutti della Marta Serafini
silistici forniti dagli alleati. E loro finestra © RIPRODUZIONE RISERVATA
 18 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
Il caso
di Stefano Montefiori
 Chi è
CHAÏD AKABLI
Chaïd Akabli, 20 anni, è
nato e vive a Romans-sur-
Isère ed è di origine
maghrebina. Il ragazzo era
già noto alla legge per
piccoli reati. In passato è
stato multato per 250 euro
per ricettazione e per 200
euro per essere stato
sorpreso in strada con un
coltello. È stato arrestato
insieme ad altri 8 giovani
come lui, vestiti in tuta e
sneaker da teppisti. È
accusato di omicidio
Assalto alla festa in Francia,
il nome arabo del killer
scatena la polemica politica
Destra all’attacco. La premier Borne: «Vogliono strumentalizzare»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI Venerdì si sono tenuti i
funerali di Thomas Perotto, il
liceale di 16 anni ucciso una
settimana fa alla festa di pae-
se durante un’esplosione di
violenza inaudita; e sempre
venerdì è stato finalmente re-
so noto il nome del ragazzo
accusato di averlo colpito alla
gola e al cuore gridando, se-
condo più testimoni, di volere
«accoltellare i bianchi»: si
tratta di Chaïd Akabli, 20 an-
ni, arrestato pochi giorni do-
po a Tolosa mentre con i suoi
amici si preparava a fuggire in
Spagna e poi forse nel Ma-
ghreb delle origini.
Alla fine del «ballo d’inver-
no», verso le due della notte
tra sabato e domenica, la ban-
da di Chaïd — forse perché
respinta all’ingresso, forse
dopo un insulto — ha dato
l’assalto alla sala delle feste di
Crépol, piccolo villaggio di
campagna di neanche 600
abitanti vicino a Grenoble,
colpendo a caso chiunque ca-
pitasse a tiro. In tutto venti ac-
coltellati.
Thomas e Chaïd: i nomi so-
no importanti nel dramma
che negli ultimi giorni scuote
la Francia. La tragedia si è
consumata tra sabato e dome-
nica, i nove arresti sono arri-
Il corteo «Thomas, sempre con noi» è lo slogan del corteo in memoria del sedicenne accoltellato a Crépol, a sud di Lione
vati martedì sera. Al Consiglio
Il filosofo dei ministri di mercoledì mat-
Secondo Michel Onfray tina il responsabile dell’Inter-
no, Gérald Darmanin, ha mo-
l’assassino (catturato) strato la lista a un collega, che
sarebbe un «francese poi si è confidato col Figaro:
solo sulla carta» «Sono tutti di nazionalità
francese ma non ce n’è uno
che abbia un nome francese.
Vedrete che cosa succederà
quando si verrà a sapere...».
Il procuratore di Valence,
Laurent de Caigny, subito ave-
va parlato di una «rissa», evo-
cando una specie di litigio tra
bande rivali, e anche per que-
sto, nei primi giorni, il massa-
cro di Crépol ha destato un in-
teresse relativo.
I ragazzi del paese hanno
protestato, indignati per la
confusione tra aggrediti e ag-
ESTERI 19
#
gressori. Molti commentatori
e esponenti politici, soprat-
tutto all’estrema destra, han-
no cominciato a denunciare
una forma di omertà chieden-
do di conoscere l’identità de-
gli arrestati. Quando è spun-
tato il nome arabo di Chaïd, le
polemiche sono esplose.
Marine Le Pen parla di raz-
zia ricordando le incursioni
arabe dei secoli scorsi; Eric
Zemmour conia il termine di
francocidio, ovvero l’uccisio-
ne di qualcuno che non ha al-
tra colpa se non quella di es-
sere francese. Thomas e
Chaïd diventano gli archetipi
dell’integrazione riuscita e di
quella fallita: Thomas Perotto
ha un cognome italiano, pie-
montese, ma i suoi genitori
scelsero per lui un nome fran-
cese; era un adolescente gen-
tile e molto amato, che sabato
sera faceva festa assieme a
tutto il villaggio in una cam-
pagna che credeva di essere
lontana dal mondo e quindi
felice; anche Chaïd Akabli è
francese ma «solo sulla car-
ta», dice il filosofo Michel On-
fray: è arrivato con i suoi ami-
ci vestito in tuta da teppista di
periferia per distruggere una
vita e una comunità.
La premier Elisabeth Borne
accusa l’estrema destra di
«strumentalizzazione politi-
ca». Ma molti ribattono che il
razzismo anti bianchi eviden-
temente esiste, e che se un
gruppo di delinquenti avesse
ucciso un ragazzino gridando
«accoltelliamo gli arabi», la
République avrebbe — giu-
stamente — reagito con enor-
me indignazione ufficiale.
Chi ha minimizzato, speran-
do di archiviare in fretta la
morte di Thomas come cro-
naca locale, deve fare i conti
adesso con un caso politico.
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 20
Politica
DAL NOSTRO INVIATO
BAVENO (VERBANIA) «Ancora ri-
cordo quando qualcuno dice-
va che era impossibile rivede-
re il Pnrr e che era una follia
solo proporre di aggiornare
quel piano a contesti e sfide
nuove. Ma la verità è che “im-
possibile” è una parola che
usa chi non ha coraggio, ma a
noi il coraggio non manca».
All’indomani del via libera al
Pnrr riveduto e corretto con-
cesso dalla Commissione eu-
ropea, per Giorgia Meloni è il
giorno della rivincita.
La premier parla da Palazzo
Chigi in collegamento video,
e non dal lussuoso albergo
stellato affacciato sul lago
Maggiore dove la ministra Da-
niela Santanché ha allestito
(con la partecipazione di ben
otto colleghi di governo, quasi
un Consiglio dei ministri) il
Forum internazionale del tu-
rismo, un’occasione per fare il
punto della situazione su un
settore rilevante per il Pil ita-
liano ma anche un po’ happe-
ning politico per dimostrare
di essere salda in sella nono-
stante le inchieste giudiziarie.
Grazie alla revisione del Pnrr,
sottolinea Meloni, ora «ci so-
no 12,4 miliardi dedicati alle
«Indipendenza!»
Alemanno vara
il suo partito
(con il Reddito
nel programma)
«I ndipendenza!» è il
nome del nuovo
partito nato ieri
all’hotel Midas, a Roma,
che vede tra i fondatori
Gianni Alemanno, 65
anni, ex sindaco della
Capitale e ministro
dell’Agricoltura col Pdl.
Nel logo la scritta bianca
in un cerchio blu con il
tricolore. Con Alemanno
ci sono l’ex leader di
CasaPound Simone Di
Stefano, Massimo
Arlechino (già ideatore del
simbolo di Alleanza
Nazionale) e gli ex An
Fabio Granata e Marcello
Taglialatela.
«Indipendenza!» potrebbe
presentarsi alle Europee
del 2024, si pone «oltre la
destra e la sinistra», è
duro con la premier
Meloni, guarda al mondo
cattolico e critica
europeismo ed
atlantismo. Nel
programma anche il
Reddito di cittadinanza,
ma solo per alcune
categorie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
Meloni rivendica la linea sul Pnrr:
ora ci sono 12 miliardi per le imprese
La premier: «Eppure ci dicevano che non si poteva cambiare». Giorgetti: è andata bene
In video imprese. Quando abbiamo
La premier varato la manovra qualcuno
Giorgia Meloni, ha obiettato che mancavano
46 anni, ieri in risorse per le imprese, sem-
collegamento plicemente le stavamo con-
da Roma centrando nella revisione del
con il primo Pnrr».
Forum La presidente del Consiglio
internazionale snocciola i numeri: «Ci sono
del Turismo, 5,2 miliardi dedicati agli inve-
organizzato stimenti nelle reti e nelle in-
a Baveno, frastrutture energetiche stra-
sulla sponda tegiche perché vogliamo esse-
piemontese re hub energetico dell’Euro-
del lago p a . C ’è u n m i l i a r d o p e r
Maggiore, garantire accesso ai fondi del
dal ministero lavoro, 750 milioni per l’assi-
guidato stenza domiciliare, 1,2 miliar-
da Daniela di per la ricostruzione delle
Santanchè zone alluvionate. E 300 milio-
ni per rafforzare la competiti-
vità del nostro settore turisti-
co». Comparto che «nei primi
4 mesi del 2023 ha registrato
rispetto al 2022 il 43% dei turi-
sti in più, con un aumento di
circa 130 mila occupati», os-
serva Meloni sottolineando
1 2 3
Negoziato e modifiche Il via libera dall’Ue La quarta rata in arrivo che girando il mondo ha rac-
colto «una grande fame di Ita-
lia. Per questo dobbiamo farci
Con la Commissione europea Venerdì la Commissione europea Il ministro Fitto ha assicurato che
trovare pronti con gli investi-
(che finora ha versato all’Italia 3 rate ha dato via libera al Piano nazionale la quarta rata arriverà entro
Le tappe
menti».
del Pnrr) il ministro Raffaele Fitto, che di ripresa e resilienza modificato: è il 31 dicembre. La premier Giorgia
Il tema delle risorse dispo-
ha la delega al Piano, ha intavolato stata sbloccata la quarta rata da 16,5 Meloni ha commentato il via libera
nibili è caro al ministro del-
un negoziato e chiesto modifiche per miliardi. Per l’Italia la dotazione sale arrivato da Bruxelles: «Siamo fieri,
l’Economia Giancarlo Gior-
145 progetti (su 385) ora a 194,4 miliardi spenderemo tutti i soldi»
getti, impegnato nel confron-

La trattativa
«Impossibile» è la parola
che usa chi non ha
coraggio e a noi il
coraggio non manca
to europeo sul nuovo Patto di
stabilità. «L’idea che si possa
fare debito e deficit ha pro-
dotto 90 miliardi di interessi
da pagare — spiega alla platea
di Baveno —. Noi accettiamo
il principio di regole di ben-
chmark numerici su debito e
deficit, ma gli investimenti
considerati strategici devono
essere considerati, altrimenti
manca una coerenza logica».
Quindi, sì ai vincoli ma con la
deroga per le spese ritenute
strategiche, come quelle per
la transizione ecologica. An-
che il ministro leghista fa
sfoggio di ottimismo: gli ita-
liani sottoscrivono i titoli di
Stato, le agenzie di rating non
declassano il debito pubblico,
la Commissione europea ap-
prova il nuovo Pnrr. «L’ho
detto a Giorgia — conclude
Giorgetti — abbiamo fatto le
cose giuste ed è andata bene.
Dobbiamo continuare a fare
le cose giuste».
Chi la pensa molto diversa-
mente è il leader del Movi-
mento 5 Stelle Giuseppe Con-
te: «Giorgia Meloni da un lato
quando viene in Parlamento
sembra un leader di opposi-
zione per la modalità con cui
parla, attacca, sfodera una ar-
roganza che ci ricordiamo
quando faceva il tribuno del-
l’opposizione, dall’altro ha
cambiato posizione: ormai è
la più coccolata dai falchi del-
l’austerity di Bruxelles» ed «è
venuta in Parlamento e si van-
ta delle agenzie di rating».
Cesare Zapperi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
Domande
& risposte
di Mario Sensini
1 Come e perché è stato
modificato il Pnrr italia-
no? Qual è il suo valore
complessivo?
La revisione del Piano in
corso d’opera è prevista dai
Regolamenti europei per te-
ner conto di «circostanze og-
gettive» che impediscono o
rallentano il raggiungimento
degli obiettivi fissati nel 2021.
In particolare l’inflazione più
alta del previsto, che ha gon-
fiato i prezzi, o la guerra in
Ucraina, che ha creato proble-
mi ad alcune catene produtti-
ve. Sono stati modificate o in-
trodotte 145 nuove misure e
investimenti, rispetto alle 385
originarie. Circa 20 sono state
sfilate dal Pnrr e saranno fi-
nanziate con altri fondi. Il va-
lore del Pnrr italiano è ora di
194,4 miliardi, dei quali 122
sotto forma di prestiti da rim-
borsare.
2 Cos’è il capitolo RePower
Ue? Quanto vale?
Un nuovo pacchetto di in-
terventi che si aggiunge alle
sei missioni originarie del
Piano (digitalizzazione, tran-
sizione ecologica, infrastrut-
ture, istruzione, inclusione e
Giustizia, infrastrutture
e impegni più «green»
Cosa c’è nel nuovo Piano
Alla Ue promessa una riduzione dei sussidi per chi inquina
Le cifre
salute), dedicato all’efficien-
tamento e alla riduzione dei
consumi energetici. Vale 11,1
 Prima delle miliardi di euro: circa 8,3 mi-
modifiche, il liardi vengono dal definanzia-
Piano
nazionale di
ripresa e
mento dei progetti originari,
2,8 miliardi sono stati aggiun-
ti dalla Ue, sempre sotto for-
resilienza in ma di prestiti.
Italia valeva
191,5 miliardi
di euro (68,9 in
3 Con quali criteri il gover-
no ha ridefinito il Piano?
Dal Pnrr, che conta 250 mi-
sovvenzioni a la singoli interventi, sono stati
fondo perduto intanto esclusi tutti quelli che
e 122,6 in rischiavano di non essere ulti-
prestiti). Dopo mati entro la scadenza del
le modifiche si 2026. Sono per lo più progetti
è arrivati a piccoli che riguardano le ope-
194,4 miliardi: re di rigenerazione urbana dei
122,6 in comuni e il dissesto idrogeo-
sovvenzioni e logico. Altri sono stati esclusi
71,8 in prestiti. perché, essendo già avviati,
Il nuovo Pnrr rischiavano di non rispettare i
criteri di ammissibilità am-
comprende 66
riforme (7 in bientali. Altri ancora perché
più rispetto a non sarebbero stati ammessi
prima) e 150
investimenti
e rendicontabili, come quelli
sulla viabilità, circa 1 miliardo
di interventi. Molti altri sono
stati modificati: le risorse re-
cuperate sono state riorienta-
te sui progetti che garantisco-
no un impatto più forte sulla
crescita economica.
venga sul sito eurekaddl.sbs
6 11,1
le missioni
originarie del Piano nazionale di
ripresa e resilienza: transizione
ecologica, digitalizzazione, salute,
infrastrutture, istruzione, inclusione
POLITICA 21
?
#
4 Ci sono nuovi impegni?
Sì, il governo ha inserito
nel Piano nuove riforme. Si
prevedono un’ulteriore acce-
lerazione dei tempi della giu-
stizia civile e penale, una nuo-
va semplificazione degli ap-
palti, la razionalizzazione de-
gli incentivi alle imprese,
nuove misure per favorire la
concorrenza ed altre per assi-
curare i pagamenti tempestivi
della pubblica amministra-
zione. Legati al pacchetto
energia ci sono l’impegno a
redarre un Testo unico delle
energie rinnovabili e soprat-
tutto il taglio dei sussidi dan-
nosi per l’ambiente.
5 Cosa sono? Quanto val-
gono?
Sono gli incentivi fiscali
che hanno un impatto negati-
A Baveno
Giancarlo
Giorgetti, ministro
vo sull’ecosistema, come le
accise agevolate sui carburan-
ti per alcuni utilizzi, o la stessa
dell’Economia, accisa ridotta sul gasolio ri-
56 anni, ieri spetto a quella della benzina.
al Forum del Il ministero dell’Ambiente fa
Turismo un elenco ogni anno, ma mai
nessuno, finora, ha avuto il
coraggio di tagliarli. In tutto
valgono 22 miliardi di euro
l’anno. L’accordo con la Ue
prevede ora una riduzione di
2 miliardi entro il 2026 e di al-
tri 3,5 miliardi entro il 2030.
6 La revisione riguarda le
infrastrutture?
Anche. Dal Pnrr viene sfila-
to ad esempio il rafforzamen-
to dell’asse del Brennero, ma
ci sono 2 miliardi in più per le
miliardi infrastrutture idriche. I pro-
il valore del pacchetto RePower Ue getti eliminati dal Pnrr saran-
(che si aggiunge alle 6 missioni) no comunque finanziati con
dedicato all’efficientamento e alla altre risorse pubbliche.
riduzione dei consumi energetici © RIPRODUZIONE RISERVATA
 22 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
POLITICA 23
#

Il ritratto a Roma e registrare, come

ospite, una puntata del pro-
gramma di Nunzia De Girola-
mo su Rai 3.
«Ho solo chiesto di scende-
di Fabrizio Roncone re. Una richiesta lecita, cui ha
diritto qualsiasi cittadino»
(sono le 16.40: ha chiamato lui.
È estremamente cortese).
Ha telefonato lei a un nume-

L’
incarico: raccontare il
caso Lollobrigida.
Prima mossa: cercar-
lo, parlarci (il cellula-
re staccato, un WhatsApp, la
voce gentile della portavoce:
«Il ministro è in volo» — e
d’altra parte si capisce, sempre
meglio l’aereo del treno, anche
se l’aereo non puoi certo farlo
atterrare dove vuoi, in teoria).
Allora, nell’attesa, proviamo
a entrare dentro questa sua
clamorosa storia umana e po-
litica, perché — va detto senza
ipocrisia — ormai tutti gli
stanno addosso, tutti scrivono
del cognato di Giorgia Meloni,
il ministro protagonista di gaf-
ro speciale?
«No. Ho parlato con il capo-
treno. Che, immagino, abbia
poi inoltrato a chi di dovere la
mia richiesta».
Le sembra un comporta-
mento normale, ministro?
«Francamente, sì. Il treno
era in grave ritardo e mi aspet-
tavano, sotto la pioggia, a Cai-
vano, per una cerimonia im-
portante. Avessi fatto ritardo
io, avrebbe fatto ritardo lo Sta-
to».
Le hanno chiesto di dimet-
tersi.
«Io mi dimetterò quando il
mondo dell’agricoltura dirà di
essere insoddisfatto del mio
Le deleghe Francesco Lollobrigida, 51 anni, è ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste dal 22 ottobre 2022 (Ansa) lavoro. Per ora, invece, sono

Iltreno(enonsolo)
fe su improbabili sostituzioni tutti entusiasti».
etniche e altre ruvide polemi- niani di stretta osservanza. La Lega è stata critica.
che, con dichiarazioni azzar- Lollo è l’uomo più forte del «Solo una battuta di Ro-
date e l’altro giorno pure un partito? meo. Che, però, mi ha già cer-
Sì. Un anno fa era lui. cato due volte al telefono... Ap-

«Lollo»,ilpotereelescivolate
Poi sono successe molte co-
se. Nel giorno in cui il presi-
dente Mattarella va a visitare il
campo di concentramento di
Auschwitz denunciando i cri-
pena trovo un minuto, lo ri-
chiamo».
Poi c’è il silenzio pneumati-
co di Salvini.
«È il ministro dei Trasporti.

«Sononelmirino»
Frecciarossa fermato — dico-
no — su sua precisa richiesta,
quindi una stazione ad perso-
nam alla faccia dei pendolari,
un inciampo capace di evocare
il ritorno, da destra, della ca-
sta. Poi, chiaro: non sfugge
che le stagioni di grazia, in po-
litica, vanno e vengono.
Appunto: facciamo come in
un film, flashback.
Dodici mesi fa.
A Roma, in piazza del Popo-
lo, con giochi di luce tricolore
e Mariah Carey che canta, a
palla, All I want for Christmas
is you, zampognari e militanti
in festa per celebrare i primi
dieci anni lunghi e faticosi, in-
certi, testardi e visionari di
Fratelli d’Italia, il partito che in
un pomeriggio di efferato
shopping natalizio romano ce-
lebra sé stesso e la sua fonda-
trice, a sorpresa premier, e or-
mai irraggiungibile.
Così, tra occhiate languide e
Il ministro di FdI: non è vero che Giorgia è arrabbiata
nato «Beautiful», il nodo della
Il profilo cravatta da elegantone e la ma-
scella sporgente, cresciuto ti-
 Francesco fando Lazio e nel mito di Gior-
Lollobrigida, gio Almirante e Rodolfo Gra-
laureato ziani (generale fascista firma-
in Legge, entra tario del manifesto della
in politica con razza), tutta la trafila classica
il Fronte della partendo dal Fronte della Gio-
Gioventù del ventù per arrivare in Parla-
Msi, poi con An. mento, prima capogruppo dei
Ex consigliere Fratelli e poi, di botto, addirit-
comunale, tura ministro.
provinciale Esserlo dell’Agricoltura e
e regionale, Foreste non gli basta. Appe-
è deputato di santisce la qualifica con due
FdI dal 2018 paroline meravigliosamente
e ministro destrorse: «Sovranità alimen-
Musumeci) e quello del Lavoro
(presunta responsabile Mari-
na Calderone). Due ministri li
ha addirittura scelti e imposti
lui: Andrea Abodi per lo Sport
e l’ex rettore di Tor Vergata,
Orazio Schillaci, per la Sanità.
Ha preteso che Francesco Ac-
quaroli diventasse governato-
re delle Marche e Francesco
Rocca del Lazio. Non solo:
piazza consulenti e dirigenti,
ha rapporti stretti con impren-
ditori e manager, giornalisti
Rai gli scrivono messaggi se-
ducenti e si dichiarano melo-
mini nazisti, lui se ne esce ri-
petendo la teoria del filosofo
austriaco Richard Nikolaus di
Coudenhove-Kalergi, adorato
su Telegram tra i complottisti
di estrema destra: «Non pos-
siamo arrenderci all’idea della
sostituzione etnica: gli italiani
fanno meno figli, quindi li so-
stituiamo con qualcun altro».
Poche ore dopo, ecco Lollo pe-
nitente alla buvette di Monte-
citorio: «Sono ignorante, non
razzista. Fino a ieri non sapevo
chi fosse il signor Kalergi». Da
qui in poi, non ne azzecca più
Su Corriere.it una. «Da noi, spesso, i poveri
Le notizie mangiano meglio dei ricchi».
di politica Web in fiamme. Tirano fuori
con tutti gli una sua dichiarazione del pe-
aggiornamenti riodo Covid, quando si disse
in tempo contrario alla vaccinazione de-
reale, gli under 40. Intervistato dal
i video, Foglio afferma: «La sinistra di-
le analisi ce che la Costituzione nasce
e i commenti dall’antifascismo. Ma non va
bene».
Cominciano a girare voci:
Il governo e le gaffe
Lollobrigida un anno fa
era l’uomo più forte
del partito. Poi sono
successe molte cose
Quando, e se lo riterrà oppor-
tuno, credo esprimerà il suo
giudizio nelle sedi opportu-
ne».
Sua cognata, comunque, è
arrabbiata.
«No, assolutamente».
Insisto: è arrabbiata.
«La presidente sa che certe
notizie vengono esasperate
non per colpire me, ma lei, a
Palazzo Chigi».
Continui.
«È un anno che mi tengono
nel mirino. Ho cominciato con
l’apprendere di essere padre a
mia insaputa, hanno aggredito
una collega che era rimasta in-

mani sudate — Lollo caro, Lol-
lo sei un grande, Lollo ricorda-
ti dei vecchi camerati — stan-
no tutti in fila davanti a lui, a
Francesco Lollobrigida, pa-
rente alla lontana della mitica
«Bersagliera» di Pane, amore
e fantasia (il bisnonno era il
fratello della nonna di lei), ma
parente stretto, strettissimo di
Giorgia: è infatti il compagno
della sorella Arianna (due fi-
glie con due nomi non casuali:
Rachele e Vittoria), un amore
giovanile e militante per que-
sto cinquantenne palestrato
chiamato Lollo e soprannomi-
 La parola
dell’Agricoltura, tare» (una dichiarazione di
della sovranità guerra al kebab e agli involtini
alimentare primavera, anche se — a tut-
e delle foreste t’oggi — sembra che nessuno
abbia ancora avuto il coraggio
 È compagno di dirgli che gli spaghetti arri-
di Arianna vano da un territorio dell’Asia
Meloni, sorella occidentale, dalla Valle dell’In-
della premier: do).
la coppia Lollo è riverito, blandito, te-
ha due figlie, muto. Lollo, soprattutto, ado-
Rachele ra il potere. Gestirlo, lo eccita.
e Vittoria Per il suo ministero è riuscito a
ottenere dal Mef risorse in-
gentissime e ha pure mezzo
commissariato il ministero del
Mare (che sarebbe di Nello
SOVRANITÀ ALIMENTARE
La sovranità alimentare è un indirizzo
politico-economico per affermare il diritto
dei popoli a definire le proprie politiche e
strategie sostenibili di produzione, distri-
buzione e consumo di cibo basandole sulla
piccola e media produzione. È una delle
tre deleghe del Masaf, il ministero
dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare
e delle Foreste che ha assunto questa
denominazione con il governo Meloni
Giorgia non ne può più e —
per liberarsene — vuole can-
didarlo a Bruxelles. Giorgia ha
dato le redini del partito ad
Arianna, per Lollo è un brutto
colpo.
Poi, ecco Il Fatto: Lollobrigi-
da ha chiesto e ottenuto una
fermata straordinaria a Ciam-
pino del suo Frecciarossa di-
retto a Napoli: il convoglio ave-
va accumulato più di un’ora di
ritardo e lui non sarebbe riu-
scito ad arrivare in tempo al-
l’inaugurazione del parco ur-
bano di Caivano — sottratto
alla camorra — per poi tornare
cinta e che ha dovuto dimo-
strare chi fosse il vero padre
con un esame del Dna...».
L’ha letto il risultato?
«Non ho mai voluto legger-
lo... poi, scusi: la polemica sul-
la sostituzione etnica? La si
può pensare come si vuole, ma
i toni erano sproporzionati,
direi».
Dicono che lei sia ormai un
ex potente.
«Non lo sono mai stato. E
non m’interessa esserlo» (la
voce, qui, gli si è un filo incri-
nata).
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Gli esperti della segreteria Il caso a Basiglio (Milano)

Avati, «debutto» politico (con Forza Italia) Quel lungolago non intitolato a Berlusconi

F orza Italia vara la nuova

squadra di esperti tematici, con
l’obiettivo di affrontare al
meglio i vari settori della politica.
Nella Consulta della segreteria
nazionale degli azzurri, guidata da
Letizia Moratti, per cultura e
Regista spettacolo il profilo scelto è quello
Pupi Avati, di Pupi Avati. Il regista in più
85 anni, è uno occasioni aveva espresso le proprie
dei più noti simpatie per il centrodestra: «Prima
registi italiani votavo Dc, poi mi sono innamorato
In alcune di Berlusconi — ha spiegato in una
occasioni ha recente intervista al Corriere —. Era
espresso come Fellini: quando stavi con lui, ti
simpatia per il faceva sentire la persona più
centrodestra importante del mondo». E così, per
la prima volta, a 85 anni Avati
inizierà ad occuparsi formalmente
anche di politica. Sergio Abrignani,
nella squadra forzista, si occuperà
invece di istruzione formazione;
Francesco Cognetti di sanità e
Andrea Giuricin di infrastrutture e
trasporti. Coinvolti nella consulta,
tra gli altri, anche il giovane
imprenditore italo-americano Ash
Fontana, ideatore di Zetta venture
partners, il primo fondo di
investimento della Silicon valley
esclusivamente dedicato al settore
dell’intelligenza artificiale. Nel team
di Moratti ci sarà anche un super
manager come Mario Resca, già
numero uno di McDonald’s Italia e
poi direttore generale del ministero
dei Beni culturali. «Una
straordinaria opportunità per
avvicinare la politica ai cittadini e i
cittadini alla politica», ha
commentato Moratti alla
presentazione con il segretario del
partito Antonio Tajani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il voto
 L’ex premier
e leader di FI
L a maggioranza del Consiglio
comunale di Basiglio (Milano)
ha respinto, nella seduta dello
scorso venerdì sera, la mozione
presentata dagli esponenti del
Berlusconi è centrodestra che chiedevano di
morto lo scorso avviare «senza indugio» le
12 giugno. procedure per l’intitolazione del
Il Consiglio lungolago a Silvio Berlusconi. Il
comunale di quartiere residenziale noto come
Basiglio ha «Milano 3», con l’annesso laghetto,
respinto la fu costruito proprio dal gruppo
mozione per Edilnord, una delle prime grandi
intitolare al operazioni immobiliari che dettero
Cavaliere il lustro e liquidità al futuro
lungolago di presidente del Consiglio. In risposta
Milano 3, alla richiesta di intitolazione del
il quartiere laghetto, era intervenuto Fabio
costruito Vinciguerra, capogruppo della Lista
dalla Edilnord civica che è risultata vincitrice alle
di Berlusconi elezioni del maggio scorso. «Pur
tra gli anni ‘80 rispettando il diritto di esprimere
diverse opinioni — ha dichiarato
Vinciguerra — è nostro dovere
sottolineare come la proposta
oggetto della mozione non collima
con la scala valoriale che il nostro
gruppo si impegna e si è sempre
impegnato a rappresentare. Valori
che difendiamo e che crediamo
siano fondamentali per la coesione
della nostra comunità».
Sottolineando che «l’intitolazione di
un luogo dovrebbe ispirarsi a figure
non divisive», la maggioranza apre
comunque uno spiraglio: «Siamo
disponibili, in tempi e modi da
individuarsi, a promuovere una
consultazione popolare avente ad
oggetto la richiesta di intitolazione a
Berlusconi di un’area del territorio».
«Andremo avanti con la nostra
iniziativa», assicura l’opposizione.
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e ‘90
 24
Cronache
I dubbi sul testimone,
Zuncheddu libero
dopo 32 anni in cella
«Non ci credo ancora»
Condannato per 3 omicidi, la difesa: ora la revisione
ROMA Condannato nel 1991. Li-
berato — ma non ancora in
via definitiva — nel 2023.
Trentadue anni dopo, il mas-
sacro di Sinnai (Cagliari) è in
cerca dei veri colpevoli. Men-
tre Beniamino Zuncheddu,
l’uomo che per decenni è sta-
to indicato come il solo re-
sponsabile dell’omicidio di
tre pastori, torna a casa in at-
tesa della decisione sulla revi-
sione del processo. Con qual-
che speranza in più, visto che
la momentanea libertà ritro-
vata dipende dall’importante
ammissione di un errore giu-
diziario, ovvero l’interferenza,
emersa anni dopo in questa
fase, del dirigente di polizia
Mario Uda nei confronti del
supertestimone dell’epoca, il
sopravvissuto al massacro
Luigi Pinna, che sarebbe stato
influenzato e manipolato.
Uda mostrò a Pinna una fo-
to del giovane Zuncheddu in-
dicandolo come responsabile
La frase decisiva
Un sopravvissuto
lo accusò. Anni dopo
ha svelato: «Me lo
suggerì un poliziotto»
del triplice omicidio, pilotan-
do, di fatto, l’esito dell’inchie-
sta. Ed ecco il passaggio con
cui i giudici mettono, ora, un
punto all’intera vicenda:
«L’ipotesi difensiva del “tra-
vaso” di informazioni da Uda
a Pinna...è diventata realtà
processualmente accertata
sia con riguardo al fatto stori-
co dell’avere Uda segretamen-
te mostrato a Pinna la foto-
grafia di Zuncheddu sia ri-
guardo all’aspetto dell’avere
indotto Pinna a sostenere che
quello era lo sparatore da lui
visto».
In realtà le cose erano an-
date diversamente. La notte
del massacro in un ovile del
cagliaritano il buio non con-
sentiva di individuare alcun-
ché. Inoltre, gli uomini che
erano intervenuti a far fuoco
contro Gesuino Fadda di 57
anni, suo figlio Giuseppe di
25 e il loro collaboratore Igna-
zio Pusceddu, 57 anni anche
lui, indossavano una calza di
nylon. Pinna, inizialmente,
non riuscì a offrire spunti uti-
li. Fino a quando l’ambizioso
Uda lo convinse a puntare il
dito contro il servo pastore
Zuncheddu, un uomo con la
seconda media esperto solo
di allevamento.
È un processo tutto puntato
contro Beniamino Zunched-
du. Uda si gode la soddisfa-
zione (sotto il profilo di car-
riera) di aver chiuso il caso.
Pinna quella di aver collabo-
rato. Gli anni scorrono. Nel
2017 il nuovo difensore di
Zuncheddu, il tenace Mauro
Trogu, porta avanti indagini
difensive a seguito delle quali
la Procura di Cagliari effettua
nuove intercettazioni. Pinna
La vicenda rivela per la prima volta a sua
moglie le pressioni alle quali
è stato sottoposto da Uda.
L’ergastolo Si profilano nuove possibili
spiegazioni su quei tre omici-
 Beniamino Zuncheddu
fu condannato per
di a Sinnai. Una di queste por-
ta a una guerra per la sparti-
l’omicidio di tre pastori zione del riscatto del rapi-
nel 1991 a Sinnai, in mento coevo di Giovanni
provincia di Cagliari Murgia. Tutto ancora da ac-
certare. Ma intanto Beniami-
Il riconoscimento no può tentare la carta della
revisione processuale. La Pro-
 Lui si è sempre detto
innocente. Nelle ultime
cura generale di Cagliari si
muove e sposa la tesi dell’in-
udienze, un testimone nocenza di Zuncheddu. Con i
ha aperto dubbi sul rico- suoi tempi la Corte d’Appello
noscimento dell’omicida di Roma fissa una serie di
udienze per riascoltare i testi-
La scarcerazione moni dei fatti. E in una di
queste Pinna conferma: «Mi
 Il suo avvocato ha pre-
sentato istanza di libertà
venne mostrata la foto di Zun-
cheddu quale colpevole».
condizionale. Dopo 32 Lui, detenuto modello, ieri
anni, la Corte d’Appello stava mangiando alla mensa
ieri lo ha scarcerato del carcere quando un agente
gli ha messo fretta: «Lascia
L’ALTRO VOLTO DELLA POVERTÀ
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Liberato Zuncheddu con la garante dei detenuti sardi Irene Testa (Ansa)
tutto e fai i bagagli: te ne vai».
Beniamino sul momento gli
ha risposto: «Non scherzare
con i miei sentimenti» poi
emozionato ha lasciato la cel-
la dicendosi solo «Felice.
Scosso. E ancora felice. Non ci
credo ancora». A casa lo
aspetta Augusta, sua sorella,
Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
testarda: «Mi sento svuotata
ma è tutto bellissimo» mor-
mora. La discussione davanti
ai giudici della Corte d’Appel-
lo è fissata per il 19 dicembre.
L’avvocato combatterà anco-
ra.
Ilaria Sacchettoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Brindisi
La giornalista
trovata morta
Spunta una chat
«Sarà punita»
«O ra ha finito di
campare. Farò
di tutto per
infangarla e so già come
muovermi. Io non sono un
tipo vendicativo, anzi. Ma
stavolta avrà una
punizione esemplare». Il
mittente di questa frase
dal tono minaccioso è
l’unico indagato, per
istigazione al suicidio e
atti persecutori, nel caso
di Patrizia Nettis, la
giornalista trovata morta
suicida il 29 giugno scorso
a Fasano, in provincia di
Brindisi. Il destinatario è il
secondo uomo interessato
alla donna, un politico di
Fasano, non indagato.
Quella notte stessa, dopo
aver avuto un aspro
confronto a tre in strada
vicino all’abitazione della
donna, i due si
scambiarono circa 400
messaggi. L’incontro aveva
procurato molto stress a
Patrizia tanto che i vicini la
sentirono quasi urlare
poco dopo «Mi hai
rovinato la vita». Ora il
contenuto delle chat è a
disposizione della difesa
che le sta esaminando. «In
seguito all’analisi delle
chat contenute nel
telefono dell’indagato —
Il giallo Patrizia Nettis è stata
trovata morta a Fasano
sintetizza l’avvocato della
famiglia Giuseppe
Castellaneta — possiamo
certamente affermare che
quella sera Patrizia ha
subito una violenza di
natura psicologica molto
importante». E aggiunge:
«A questo punto
riteniamo fondamentale
comprendere quanta di
questa violenza si è
scatenata direttamente su
di lei e in che modo questa
possa aver determinato la
volontà di togliersi la vita.
Tanto possiamo affermare
— conclude — sempre in
attesa che una decisione
circa la nostra istanza di
riesumazione ed esame
autoptico confermi
l’ipotesi suicidaria». Il
suicidio, dato per scontato
dalla Procura di Brindisi,
non è mai stato accettato
dai genitori, dai parenti e
dagli amici di Patrizia
Nettis. Molte cose non
sono chiare e il legale ha
già presentato tre istanze
di riesumazione della
salma per poter procedere
all’autopsia mai concessa
dai magistrati. Patrizia
Nettis era contesa tra i due
uomini e, secondo quanto
raccontato da alcune
amiche, una lite con il
politico l’aveva avvicinata
all’altro, ma poi il primo
era ritornato cercando di
riallacciare il rapporto.
Cesare Bechis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
L’intervista
di Lara Sirignano
«M
io padre è
stato vittima
di una gogna
mediatica
certamente alimentata ad arte
da qualcuno e ne è rimasto
stritolato». Parla trattenendo
la commozione Natalia Re, la
figlia dell’imprenditore agri-
gentino 78enne, Alberto Re,
che, travolto da critiche feroci
sul flop di un festival che ave-
va contribuito a organizzare,
mercoledì si è sparato con
una vecchia pistola di fami-
glia ed è morto dopo 24 ore.
«Innanzitutto — spiega — la
manifestazione in cui mio pa-
dre non aveva alcun ruolo or-
ganizzativo, ma che semplice-
mente aveva contribuito a
portare ad Agrigento, non è
stata affatto un fallimento.
L’evento (il Paladino d’oro

I social
Ho tentato di fargli dare
il giusto peso a commenti
spesso firmati da nomi
falsi, ma lui non capiva
Sport film festival, ndr) era
appena iniziato. I bilanci si
fanno alla fine non all’inizio».
Ma lunedì scorso, serata
inaugurale, il teatro Pirandel-
lo era vuoto, tanto che i media
e i social hanno parlato di fal-
limento dell’iniziativa...
«C’è stata una enfatizzazio-
ne strumentale, sicuramente
voluta da parte di chi ha volu-
to aizzare i social e li ha istiga-
ti all’odio usando in modo
scellerato la comunicazione
per fini propri».
Ma chi aveva interesse a
creare questo clima?
«Gli inquirenti indagano
per istigazione al suicidio, la
polizia risponderà a questa
domanda. Io voglio solo ricor-
dare l’analisi del prefetto di
Agrigento che ha una cono-
scenza precisa del tessuto so-
ciale e che ha stigmatizzato
certa critica politica».
Cosa pensa abbia scosso
suo padre tanto da spingerlo
al suicidio?
«Voglio premettere che
mio padre era un uomo soli-
do. Però era una persona d’al-
tri tempi e quello che per noi
è la norma, i toni oltraggiosi,
le parole sfottenti, le critiche
disumane che sui social sono
consueti, per lui, che non co-
nosceva questo mondo, erano
Liguria
Scagni,trasferiti
i suoi aggressori
S ono stati processati
per direttissima e
trasferiti in altri
penitenziari i due detenuti
magrebini che hanno
sequestrato e picchiato
Alberto Scagni in cella a
Sanremo. L’uomo è ancora
intubato e in coma
farmacologico all’ospedale
di Sanremo dopo essere
stato operato al naso e alla
laringe. Da domani, però,
potrebbe essere sciolta la
prognosi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Accusato di sprecare soldi pubblici
Papà travolto dall’odio di quei post»
Agrigento,lafigliadell’imprenditoresuicida:ilfestivalnonèstatounfallimento,luieralìgratis
inaccettabili. Peraltro era lì a
dare una mano visto il suo
curriculum e lo faceva gratis.
Pensi che effetto gli ha fatto
leggere i commenti di chi l’ ha
accusato di aver lucrato sulla
manifestazione o di sperpero
di denaro pubblico».
Avete parlato di questo?
«Sì. Ho tentato di fargli
comprendere il giusto peso di
certi commenti, ma davvero
per lui, che faceva ancora il
baciamano alle donne e si in-
chinava davanti a un sacerdo-
te, era una realtà incompren-
sibile. Le parole lui le pesava».
Se il festival non era una
sua creatura, perché pren-
dersela tanto?
«Intanto perché ci credeva
e riteneva che per Agrigento
fosse una opportunità impor-
tante tanto da essere disposto
a lavorare senza percepire un
euro. E poi, essendo ormai in
pensione, aveva visto questa
opportunità come una chance
per rimettersi in gioco. Da-
vanti a commenti disumani e
ingiusti si è sentito senza dife-
se. È rimasto nudo davanti al-
lo scempio comunicativo a
cui ha assistito. Ma mai
avremmo pensato che avreb-
be potuto togliersi la vita».
È stata sua madre a chia-
mare i soccorsi?
«Sì. Lei era in casa. Lui nel-
lo studio, che è nello stesso
pianerottolo. È entrata e l’ha
trovato morto. Pensi che in
principio ha ritenuto stesse
scherzando perché era un
burlone. Poi ha capito e gli è
stata accanto, pregando, fino
all’arrivo della polizia».
La vittima L’imprenditore Natale Re, 78 anni C’è chi insinua che suo pa-
CRONACHE 25
#
dre si sia ucciso perché aveva
La vicenda difficoltà economiche.
«Assolutamente falso».
 Alberto Re, Cosa chiede all’indagine?
78 anni, «Che accerti se ci sono re-
imprenditore sponsabilità dietro questo ge-
agrigentino, si sto. So che è stato sequestrato
è sparato il suo cellulare. Magari ver-
mercoledì ranno fuori cose che non sap-
scorso ed è piamo».
morto il giorno Lei è la presidente del Mo-
dopo in vimento Nazionale per la
ospedale Gentilezza, un ruolo che tra-
disce una sensibilità per temi
 Re era stato che sembrano antichi…
accusato sui «E invece non lo sono. Io
social del flop penso che sia davvero arrivato
di una il momento di occuparci delle
rassegna di conseguenze che certi ecces-
cinema a cui si, specie sui social, possono
aveva avere sulle persone. Come di-
contributo mostra la vicenda di mio pa-
nell’organizza- dre, le parole possono uccide-
zione re». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Roma
Forte vento,
muore a 82 anni
travolta
da un albero
T ravolta e uccisa da un
tiglio alto circa otto
metri che si è
spezzato di fronte al
portone della sua
abitazione nel quartiere
romano di Monteverde.
Teresa Veglianti, 82 anni,
non ha avuto scampo: è
morta ieri mattina sotto
gli occhi di uno dei tre figli
che l’aveva accompagnata
a fare la spesa. Sul caso
indagano ora i vigili
urbani e i carabinieri
forestali mentre il pm
Eugenio Albamonte ha
aperto un fascicolo per ora
contro ignoti per omicidio
colposo. Gli investigatori
hanno raccolto alcuni
campioni del tronco che
saranno analizzati per
capire se la pianta fosse
malata. A contribuire alla
sua caduta comunque il
forte vento di tramontana
che dalla notte precedente
ha investito anche Roma,
causando l’abbattimento
di centinaia di rami e
alberi in tutta la città. Sei
persone sono rimaste
ferite, a piedi e in auto. Tre
invece i contusi. Il sindaco
Roberto Gualtieri, accorso
a Monteverde per
incontrare i familiari della
vittima, ha spiegato che
«la manutenzione di
quell’albero era stata
fatta», almeno tre volte:
nell’aprile 2021, e poi
anche nel luglio 2022 e nel
febbraio scorso.
Rinaldo Frignani
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 26
CRONACHE Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

Vaticano
Influenza e Tac (negativa), Francesco sospende le udienze
ROMA Un malanno di stagione, un
«leggero stato influenzale» come
spiega la Sala stampa vaticana. Ma
per prudenza — vista anche la
prossima importante trasferta a
Dubai — papa Francesco si è
sottoposto ieri pomeriggio a una
Tac per escludere complicanze. Un
esame approfondito all’ospedale
Gemelli Isola a Roma per evitare il
«rischio di complicazioni
polmonari». L’esame ha «dato esito
negativo e il Papa è rientrato a Casa
Santa Marta».
In mattinata, l’annuncio della
leggera influenza che ha colpito il
Pontefice e il conseguente
annullamento delle udienze della
giornata: in programma c’era anche
quella con il presidente della
Repubblica della Guinea Bissau,
Umaro Sissoco Embalò.
Oltre all’Angelus di questa
mattina, tra i prossimi impegni di
Bergoglio ci sono l’incontro
domani con il presidente del
Paraguay, Santiago Pena Palacios, e
l’udienza generale del mercoledì.
Francesco era apparso già un po’
raffreddato. La scelta di cancellare
gli impegni e procedere a ulteriori
accertamenti dovrebbe essere
Il pontefice Jorge Bergoglio (Ansa)
dettata solo dalla prudenza: venerdì
il Papa volerà a Dubai per la Cop 28
(la Conferenza annuale Onu sul
cambiamento climatico) e non si
vuole rischiare di dover annullare
un appuntamento così caro al
«Papa ambientalista». «Siamo
appena in tempo per evitare danni
ancora più drammatici» ha scritto
Bergoglio nella recente esortazione
apostolica «Laudate Deum». Alla
Cop 28 Bergoglio avrà una giornata
di bilaterali privati che saranno
occasione per affrontare la crisi
mediorientale. Domenica, prima di
ripartire per Roma, prenderà parte
all’inaugurazione di un padiglione
dell’Expo City di Dubai.
Sempre ieri è stata annunciata la
visita del Papa a Verona il 18
maggio. Come spiega il vescovo
Domenico Pompili, Francesco
parteciperà a una manifestazione
per la pace all’Arena, visiterà il
carcere e pranzerà con i detenuti e
celebrerà la messa allo stadio. Il
presidente argentino Alberto
Fernandez, invece, ha fatto sapere
di aver rimandato l’udienza con il
Papa prevista per fine novembre.
Carlotta De Leo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il personaggio

di Gian Antonio Stella

VICENZA Ne lavorò mille di do- A Vicenza La

meniche, per dare ai figli una presentazione
vita decente, il manovale Um- del film ieri nella
berto Albanese, immigrato città veneta
sul Lago di Como da Petralia (Alessandro
Soprana, sulle Madonie, a Meggiolan di
metà degli anni Cinquanta: Adifly), a cui ha
«Ricordo che la mattina di un partecipato
giorno di Natale, sarà stato il Antonio
1978, si presentò uno a chie- Albanese, che si
dergli di andare da lui a fare è commosso
non so cosa di urgente. Fu (foto sotto)

Albanesevadaitruffatidellebanche rappresentanti dei partiti ve-

nivano in fabbrica. Parlavano
con le persone. Di cose con-
crete. Problemi veri». Vuol

«Erounoperaio,videdicoilmiofilm»
dire senza la consulenza di
armocromiste? Ride: «Lascia-
mo perdere. Non voglio en-
trarci, in queste polemiche.
Dico solo che gli operai han-
no fatto grande questo Paese.
Vicenza, il regista commosso in sala tra le vittime del crac della Popolare. «Atto criminale»

una delle rare volte che vidi
mia mamma Maria innervo-
sirsi: “No, Umberto, no, ti
prego, a Natale no!» E adesso
che lui, Antonio, entra con un
groppo in gola sotto un dilu-
vio di applausi nella sala del
cinema diocesano Leone XI-
II, dov’è appena finita la pro-
iezione del suo Cento dome-
niche dedicato a tutti gli ita-
liani rovinati pochi anni fa
dal crac della «Popolare di Vi-
cenza» e altre banche senza
scrupoli, ha il magone. Ma
certo che anche l’Umberto si
sarebbe fatto bidonare. Lui
stesso ci sarebbe cascato, nel-
la trappola degli untuosi fun-
zionari che suggerivano ai
clienti di lasciar i loro soldi lì,
a crescere nelle casse dell’isti-
tuto, e farsi fare piuttosto un
prestito da pagar comoda-
mente con gli interessi dei
il Re Sole della città e ora se
ne sta chiuso nel suo maniero
senza aver fatto un solo gior-
no di carcere: «Ce l’ho con un
sistema dove nessuno ha mai
pagato davvero per la rovina
di centinaia di migliaia di
persone perbene. Non entro
nel merito dell’inchiesta. Ma
non è giusto. Hanno devasta-
to la fiducia di intere comuni-
tà. È imperdonabile».
Comunità come quella nel-
la quale è nato, a Olginate, sul
ramo lecchese del Lario, dove
ancora vive la madre e dove è
tornato per girare il film che
«tiene insieme tante storie di
tanti paesi e città italiani». Lì
fece le elementari e le medie,
lì si innamorò dei boschi, dei
funghi e della pesca con
l’amo del Temolo, da lì tornò
per anni tutte le estati col pa-
dre, la madre e i fratelli mag-
giori Anna e Ignazio sulle Ma-
donie: «Erano viaggi in treno
che duravano venticinque
ore. Ricordo gli assalti ai va-
goni sul binario, la calca, i fa-
gotti, le soste nelle stazioni
coi venditori di gelati che al-
lungavano gli stecchi ai fine-
strini, gli odori, le chiacchere
interminabili e poi, bellissi-
ma, la Sicilia...» Due settima-
ne e poi il ritorno nella picco-
la patria lacustre. Dove co-
minciò a lavorare a 15 anni
nella fabbrica metalmeccani-
ca Tecno Impianti di Angelo
Gnecchi: «Era normale, in fa-
miglie come la mia, andare a
lavorare dopo le medie. An-
che negli anni Settanta. Scar-
pe rinforzate da lavoro (se ti
cadeva un pezzo sul piede
erano dolori), braghe e giacca

dove restai a lavorare per set-
te anni. Facendo le scuole se-
rali da perito meccanico per-
ché a un certo punto mi ero
reso conto di quanto contas-
se leggere e studiare. Deter-
minante, per me, prima di
Il tornio buttarmi in questa avventura
Forse sono l’unico al grazie a un’amica che mi tra-
mondo che è tornato a scinò a un corso serale di tea-
girare una pellicola allo tro, fu quella realtà in fabbri-
stesso tornio su cui aveva ca. Adoro Ken Loach, un regi-
lavorato davvero sta straordinario che ha sapu-
to raccontare come nessuno
il mondo operaio. In fabbri-
ca, però, neanche lui non ha
mai lavorato. Io sì. Anzi, forse
sono l’unico regista al mondo
che è tornato a girare un film
allo stesso tornio su cui ave-
va lavorato davvero».
Proprio lo stesso?
«Lo stesso. Se volevo
essere credibile rac-
contando questa
Anche in Parlamento. Ma
adesso?»
Per due anni, racconta, ha
lavorato a Cento domeniche:
«Ho letto, studiato, sentito
un mucchio di testimonian-
ze, parlato a lungo con Emilia
Laugelli, una psicologa che
qui a Vicenza aveva seguito
persone stremate perché tra-
dite dalle banche. Gente che
non chiudeva occhio per not-
ti e notti e notti consecutive.
Anche Antonio Riva, l’opera-
io del mio film, non dorme di
notte. Vengono pensieri brut-
ti, se non dormi. Fu ascoltan-
do quelle storie che mi decisi:
il film andava fatto. Ho cin-
quantanove anni e quaran-
taquattro di contributi: tra
quelli che hanno perso i ri-
sparmi di una vita avrei potu-
to esserci anch’io. Carlo Degli
Esposti ha capito, ci ha credu-
to, siamo partiti. L’accoglien-
za di questi giorni in tante sa-
le italiane conferma che sì,

soldi depositati: «È stato un
gioco criminale. Tradire la fi-
ducia delle persone è un atto
criminale».
Spiega che no, anche se la
sala è piena zeppa di persone
scottate dalla truffa e ospitate
dal vescovo Giuliano Bru-
gnotto con il sindaco vicenti-
no Giacomo Possamai e il
presidente del consiglio re-
gionale Roberto Ciambetti e i
principali animatori della ri-
volta dei risparmiatori Luigi
Ugone e Renato Bertelle per
vedere quel film drammatico
che parla di loro, lui non ce
l’ha con Gianni Zonin, il pa-
tron della «Popolare» che era
 Cento domeniche
AL CINEMA
Cento domeniche è il
nuovo flm di Antonio
Albanese al cinema dal 23
novembre. Con Donatella
Bartoli, Liliana Bottone,
Sandra Ceccarelli, Bebo
Storti, Giulia Lazzarini ed
Elio De Capitani, l’attore
interpreta la storia di un
ex operaio che perde tutti i
risparmi in banca a causa
della crisi finanziaria
operaia blu dalle tasche gran-
di. Il primo giorno mi affida-
rono al capo officina che do-
veva capire a cosa ero adatto.
Ero un ometto. Indipenden-
te. Fiero di esserlo. Di guada-
gnarmi il pane fino a com-
prarmi un’Audi 80 di venti-
duesima mano, ma mia. Dalle
otto a mezzogiorno, pausa
pranzo e ritorno al bancone.
Facevo il tornitore. Un me-
stiere di fino. Dove badi al de-
cimo di millimetro... Guai a
distrarsi».
Tira su la manica e mostra
il polso: «Questa cicatrice me
la lasciò un ricciolo d’acciaio
incandescente. Sul bancone
tragedia dei truffa-
ti dalle banche do-
vevo partire dalla
realtà che ho cono-
sciuto meglio. Il
mio paese. I compa-
esani. I condomini
sul lago. Dove mio pa-
dre, vincendo tutti i pre-
giudizi, si era guadagnato la
stima e l’amicizia anche dei
più diffidenti. Un giorno uno
Le storie mi fa: “Se i sicilian ieren tot
Ho ascoltato per due anni cume el to pa’, la Sicilia l’era el
le testimonianze di chi ha Giapùn”. Se tutti i siciliani
perso tutto e ho deciso fossero come tuo papà, la Si-
che questa storia doveva cilia sarebbe il Giappone. La
essere raccontata classe operaia, allora, era
un’altra cosa. C’era rispetto. I
andava proprio fatto».
C’è chi ha ricordato Quel
pomeriggio di un giorno da
cani di Sydney Lumet... «Ho
letto, ma lì Al Pacino voleva i
soldi della banca come una
sorta di risarcimento per la
guerra in Vietnam. Qui no,
qui il nostro Antonio Riva ri-
pete: voglio solo i soldi miei,
solo i miei, quelli che mi ave-
te truffato... È tutta un’altra
storia... Quello che più mi ha
colpito e mi ha mosso è il
senso di colpa provato dai
truffati. Un dolore lancinan-
te. Povera gente. Come se fos-
se colpa loro...»
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Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
INTERVISTA
SENTIMENTALE
di Giovanna Cavalli
«I
l primo bacio vero l’ho dato a
23 anni, a una ragazza».
Una cotta sui banchi delle
elementari l’avrà pur presa.
«No. Ero un bambino vec-
chio, i maschi mi prendevano
in giro perché non mi piacevano il pallone e le
biglie, preferivo giocare a campana».
Detestava pure l’Allegro chirurgo.
«Quando me l’hanno regalato per Natale mi
sono fatto un pianto disperato. Fin da piccolo
avevo il terrore delle malattie. Ogni sera, nel
letto, stringevo forte i pugni. “Ci riesco, alme-
no stanotte non muoio”. La zia Ester per con-
solarmi mi comprò una tastiera Bontempi».
L’amore per Maria Callas scoppiò allora.
«Alle medie i miei compagni ascoltavano Ti
amo di Umberto Tozzi, io collezionavo gli elle-
pì della Fabbri sui Grandi della Musica».
Il suo libro «Troppo fiera, troppo fragile. Il
romanzo della Callas» vendette 1 milione e
800 mila copie. E lei ci si comprò casa.
«Successo pazzesco, tradotto in 15 lingue».
Ne ha appena firmato una riedizione per
Mondadori, che il 12 dicembre presenta alla
Scala. Prevede altri affari immobiliari?
«Non credo. Ci sono 100 pagine in più. Vole-
vo omaggiarla nel centenario della nascita, la
Divina è un personaggio che fa bene al cuore».
Al ginnasio ebbe la sua rivincita.
«Non prendevo medaglie nello sport, non
fumavo sigarette, non avevo il motorino. Ai
compiti in classe però li fregavo tutti. Finivo in
un’ora. I compagni mi tiravano calci sotto la se-
dia perché suggerissi. E io davo risposte sba-
gliate. All’uscita sputavano nei palloncini e poi
me li sgonfiavano in faccia».
I primi rudimenti amorosi.
«Ero un nerd sfigatissimo. A 13 anni vidi Gil-
da con Rita Hayworth. Ed ho provato il primo
impulso sessuale. “Oddio, che succede? Muo-
io”. Non avevo capito bene come funzionava,
AlfonsoSignorini:«Amavoledonne,sonostatotradito
ConobbiPaoloinchat,stiamoinsiemedavent’anni»
però sull’amore tra Enea e Didone ci ho fanta-
sticato mesi. E con i film di Carmen Villani».
Diventò professore di liceo.
«Mi laureai a 22 anni e mezzo alla Cattolica.
Passati tre mesi già insegnavo al Leone XIII di
Milano, istituto snob dei padri gesuiti».
Lo sfondone da 10 di un suo studente.
«Mi parlò di Nino Biperio, alias Nino Bixio».
E torniamo a quel bacio tardivo.
«Presi una scuffia per la zia di un allievo, più
grande di me, aveva 31 anni. Eravamo terroriz-
zati che scoprissero la tresca. Dovevamo spo-
sarci a Sant’Ambrogio. Un giorno, davanti a un
passaggio a livello, l’ho baciata. E ho scoperto
l’attrazione fisica, quella vera».
Le nozze però furono cancellate.
«Vendeva condizionatori, mi tradì con un
rappresentante egiziano. Mandammo indietro
i regali, tra cui un corredo della Rinascente».
Ci restò male.
«Non volevo più saperne dell’amore. Dentro
di me lo sentivo che i miei veri interessi erano
altrove, ma i condizionamenti esterni erano
troppo forti. Reprimevo. Quando c’era sciope-
ro dei mezzi, andavo a piedi fino a Bruzzano.
Sulla strada c’erano le prostitute. Mamma si
raccomandava: “Non fermarti dalle donnac-

ce”. Quel tratto, per paura, lo facevo di corsa».
Un altro incontro fatale.
Morì papà e Berlusconi mi disse:
avrai in me un altro padre. Avvisai
Pavarotti: ho le tue foto con Nicoletta,
ma tua moglie? E lui: problemi suoi
«Facevo il prof e persi la testa
per la zia di un mio allievo
Il primo uomo? A Cuba,
ci andavo tre volte al mese»
«Quando avevo ormai deciso di chiudere
per sempre quella porta, su un pullman per
Moena incontrai Laura, ragazza stupenda, ro-
mana, diretta al mio stesso albergo. Fu amore.
E con lei ho passato sette anni da dio. Ero inna-
morato pazzo. Intelligente, mi ha dato parec-
chio filo da torcere. Ogni weekend venivo a Ro-
ma in treno, con la gabbietta del gatto».
Non cercava distrazioni altrove.
«Mai avuto tentazioni. Se vedevo un bell’uo-
mo lo guardavo e basta. Ero affettuoso, facevo i
mestieri, la spesa, preparavo la cena».
Però alla fine vi siete lasciati.
«Il nostro rapporto entrò in crisi, io avevo
mollato la scuola per fare il giornalista. A Lau-
ra quel mondo non piaceva. Ci siamo allonta-
nati. Finché un giorno ci siamo guardati negli
occhi e ci siamo detti con grande onestà che
era meglio chiuderla lì per non farci del male».
Ci fu di mezzo un altro tradimento.
«Suo, con il maestro di tennis. Ci ho soffer-
to, ero preso anima e corpo. E forse anche per
ripicca — cornificato due volte su due — ho
fatto il salto della quaglia, tra mille turbamen-
ti. Avevo trent’anni e passa, non ero mai stato
con un uomo, pur convivendo con certi pen-
sieri. Mi sono detto: “Se sono stato un falli-
mento come fidanzato è perché non ho voluto
ascoltare quella voce dentro di me”. Però non
Poliedrico
Alfonso
Signorini, 59
anni, giorna-
lista, scrittore,
conduttore
televisivo
È anche
diplomato
in pianoforte
sapevo come assecondarla, non ero pratico».
Come risolse il dilemma?
«Risposi ad un annuncio su Seconda mano
di Robert, modello. Appuntamento in aero-
porto. Bellissimo, ma truzzo. Jeans, canotta,
cicca, valigia con adesivi. “Certo che Pariggi è
sempre Pariggi”. In hotel si buttò sul divano a
guardare le partite. “Se famo du spaghi?”. Mi
crollò la libidine. Lo mandai alla tour Eiffel. La-
sciai i soldi sul comodino e me ne andai».
Cambiò strategia.
«Ho scoperto Cuba, lì andavi a colpo sicuro.
Avevo la tessera della Lauda Airways, partivo 2
o 3 volte al mese. Il mio primo uomo fu Ulisse,
durò un anno. Voleva venire in Italia, col cavolo
Insieme Alfonso Signorini con il compagno Paolo Galimberti
CRONACHE 27
#
che ce lo portai. Era soltanto sesso».
Come ha conosciuto Paolo, suo compagno
da oltre 20 anni?
«Su una chat di Tiscali, sezione incontri. Il
mio nickname era Perlage, il suo Traveller68.
Mi contattò lui. “L’unico perlage che amo è
quello del Blanc de Blancs”. Mi incuriosì. Era il
2002, lavoravo con Chiambretti. Scoprimmo di
abitare entrambi a Milano. Mi disse: “Ora sono
in barca”. E io sfacciato: “Ma è tua?”. Sa, avevo
certe aspirazioni. “E che auto hai?”. “Una Aston
Martin”. “Ah”. Pensai mi prendesse in giro.
“Rientro stasera, se ti va ci vediamo più tardi”,
propose. Non potevo, ero ospite al Maurizio
Costanzo Show. “Se ti va guardami in tv”».
E la guardò?
«Purtroppo sì. Portavo una giacca rosa, dissi
una serie di scemenze. E lui sparì. Mi bloccò
pure sul cellulare. Una settimana dopo si rifece
vivo. “Scusami, sono stato maleducato, però
mi hai un po’ scioccato, troppo esuberante.
Eppure vorrei conoscerti”. Ci siamo visti e da
allora non ci siamo mai più lasciati».
Tranne l’anno scorso, per qualche mese.
«Ero in un momento negativo ma non avevo
il coraggio di parlargliene. In pratica l’ho la-
sciato con un’intervista al Corriere. Si è arrab-
biato molto. Però poi mi ha perdonato e siamo
di nuovo insieme, felicemente».
Prima o poi vi sposate?
«Paolo me lo aveva chiesto prima che ci la-
sciassimo, io ero contrario: “Non capisco per-
ché noi omosessuali dobbiamo prendere il
peggio degli etero”. Ora sono più possibilista.
Se me lo proponesse lo prenderei seriamente
in considerazione».
Ha tradito o viceversa?
«Quando è successo a uno dei due, abbiamo
avuto l’onestà intellettuale di ammetterlo, ora
ha un’importanza secondaria. L’ho fatto per
esigenza fisiologica, non con il cuore o la testa.
Certo, se lo fai, devi essere disposto a subirlo».
L’amicizia con Silvio Berlusconi.
«Quando morì mio papà, mi telefonò: “Da
oggi avrai in me un altro padre”. Mi è stato vi-
cino nei momenti belli e brutti. “Quello che
conta è che quando spegni la luce tu sia sere-
no”. Ha provato a trascinarmi in politica ma gli
inciuci di Palazzo non fanno per me. Di donne
parlavamo men che meno. Mi voleva alle cene.
“Però invita qualche calciatore del Milan”».
Al «Grande Fratello» si ritrova conteso tra
Cesara Buonamici e Beatrice Luzzi.
«Confesso, Beatrice mi fa un certo effetto».
Non è che ricambia idea?
«No, basta, non si torna indietro. Però becco
di più con le donne che con gli uomini e lo di-
co con dispiacere».
Fedez le ha dedicato una canzone.
«Una presa per i fondelli straordinaria. Cre-
deva che mi fossi arrabbiato. Mi chiese: “Ma tu
lo faresti il video vestito da supereroe?”. “Mi
metto la tutina aderente, ma solo se posso im-
bottirmi là sotto”. Non sa quanto ho beccato».
Da direttore di «Chi» (ora solo editoriale),
quanti matrimoni finiti ha sulla coscienza?
«Pochi, i più erano già senza ritorno. Di si-
curo quello di Pavarotti, dopo che pubblicai le
foto con Nicoletta Mantovani. Lo avvisai. “E tua
moglie Adua che dirà?”. “Problemi suoi”».
L’affare Giambruno.
«Giorgia Meloni sapeva bene chi era An-
drea. Ha dovuto scegliere tra sé stessa e quello
che rappresenta. Se non fosse stata a Palazzo
Chigi forse avrebbe agito diversamente».
Giambruno lo portò lei a Rete4.
«Era mio redattore a Kalispera. Identico a
come è oggi. Un bauscia, diciamo qui, un ga-
nassa, un guascone. In quattro giorni è andato
fuori di casa, ha dovuto ripartire da zero. Certo
ha fatto delle cavolate, ma se ne rende conto».
Torneranno insieme?
«Adesso no, poi chissà».
Tra Totti e Blasi lei con chi sta?
«A Ilary voglio un bene dell’anima, ma an-
che Francesco è una gran brava persona. Fatti
l’uno per l’altra. Mai avrei immaginato questa
fine. Qui una riconciliazione è impossibile».
Belén si risposa?
«Lei è loca, potrebbe farlo. Vive la passione
senza protezioni. E spesso ci ha rimesso».
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 28 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
In Viaggio
con le firme
Dal 15 al 27 marzo 2024
Metropoli e spirito
Tutte le seduzioni
del Giappone vero
U I
n giorno capiremo
perché il Giappone ci
piace così tanto. Sarà
per quel sottilissimo
richiamo all’unità tra umano,
natura e divino, implicito nel-
la spiritualità nipponica? Fu
un professore di Tokyo, Yukio
Yashiro, a firmare la prima
monografia contemporanea
di Botticelli, nel 1925. Botti-
celli, quello che — nel solco
del neoplatonismo quattro-
centesco — infuse nella sua
pittura questa armonia che
univa natura e esseri umani.
Ma il Giappone ci seduce
anche per l’immediatezza dei
suoi registri, che oscillano tra
fiabesco, realistico ed erotico,
dunque in un campo seman-
tico semplice e poco cerebra-
le. Eppure la cultura giappo-
nese ha una profonda natura
concettuale, che risiede in
La città di Uji Una delle tappe
tanti dei suoi artisti specialisti
nell’astrazione. O nelle archi-
tetture di Tadao Ando, per fa-
re un nome. Ecco, il viaggio
che il Corriere ha progettato
dal 15 al 27 marzo 2024 vuole
essere un’esplorazione vasta,
profonda e ricchissima di
quel Paese che non si stanca
di rivelarsi attraverso dettagli
nuovi. Spirituali e attuali.
Ci saranno, certo, le grandi
città come Tokyo, Kyoto, Nara
(l’antica capitale) e Osaka. Ma
ci saranno visite programma-
te nelle città dense di simboli
buddhisti e shintoisti come
Kamakura. Andremo nelle
isole come Enoshima, dove
c’è la vista sul Monte Fuji e do-
ve si venera una divinità fem-
minile, Benzaiten. Assieme a
scrittori, storici e artisti esplo-
reremo la sensibilità giappo-
nese e i suoi molteplici risvol-
ti filosofici. Entreremo (in
esclusiva) nei «templi» di un
grande marchio della bellezza
come Shiseido: dalla tecnolo-
gia nascosta dietro una crema
Informazioni e prenotazioni
 Inquadra il QR Code per accedere al sito
www.corriere.it/inviaggioconcorriere, dove
troverete i dettagli di tutti i nostri viaggi. E si può
anche prenotare. Si prenota pure al numero
02-30329403 (lun.-ven. dalle 9 alle 18, sab. dalle 9
di Roberta Scorranese
Osaka
È la terza città
più grande
del Giappone:
è il cuore
commerciale
del Paese ed è
famosa, tra le
tante cose, per
la sua cucina
tradizionale
(a sinistra, uno
dei quartieri)
o un siero, fino alla cultura anche a Hiroshima, con il suo
del benessere nipponico, or- carico di memoria. Parchi,
mai diffuso anche in Occiden- terme, giardini, grattacieli,
te. Ci immergeremo nei quar- templi e isole immerse nel
tieri più futuristici e in quelli verde. Questo si candida a di-
della tradizione. Visiteremo le ventare il «viaggio della vita».
antiche locande e le case delle rscorranese@corriere.it
Geishe e faremo una tappa © RIPRODUZIONE RISERVATA
alle 13). Potete mandare una email a inviaggiocon
corriere@rcs.it. InViaggio è anche sui social. Su
Instagram (@Inviaggio concorriere) e su Facebook
(www.facebook.com/InViaggioConCorriere/).
La nostra newsletter, gratuita, arriva ogni giovedì
Informazioni nel canale corriere.it/ newsletter.
Dal 13 al 19 marzo 2024
Emozioni Andalusia
L’energia di Siviglia
l’incanto di Granada
mmaginate un patio.
Bianco totale. La luce di
primavera che scotta il
giusto sulla pelle. Lo
specchio di un bicchiere di
Jerez. Il gusto antico, sempre
contagioso dell’Andalusia.
Certo, l’architettura. La car-
CRONACHE 29
#
 Le altre partenze Tra le nostre «prenotazioni
aperte», ricordiamo il viaggio a Firenze (dal 25
al 28 gennaio) con Marco Gasperetti, con la visita
privata in esclusiva nella Galleria degli Uffizi, il
Palazzo Vecchio (con incontri speciali) e infine
una serie di luoghi legati alla dinastia dei Medici.
di Stefano Landi
Cordova
La città
andalusa
e, in primo
piano, il celebre
ponte romano
sul fiume
Guadalquivir:
il ponte è stato
costruito
dai Romani
nei primi anni
del I secolo a.C.
rellata di edifici moreschi e di Santa Cruz, quello bohe-
barocchi a stampare la me- mien di Triana dove si tira l’al-
moria collettiva di terre che ba ballando flamenco senza
sono state tante cose insieme. bisogno di esibire la carta
Il nostro viaggio parte da Sivi- d’identità. Una città matrio-
glia, un microcosmo emozio- ska: il barocchismo spinto
nale tra i più interessanti della Fabrica de Tabacos che
d’Europa. Il barrio trafficato ispirò la Carmen di Bizet oggi
ospita gli studenti dell’univer-
sità. L’ex scuola nautica, ora
sede del governo autonomo.
Una città leggera, che si muo-
ve su due ruote, in maglietta
300 giorni l’anno. Uno slalom
continuo tra il sacro e il profa-
no. Tra la storia e quel timido
tentativo di cambiamento.
Conservatori di uno stile, di
un mood lento e godereccio.
Come a dire: se gli altri corro-
no per cambiare venite qui se
volete davvero farvi cullare da
rassicuranti bellezze. Unica
concessione al cambiamento,
le architetture che Expo nel
Siviglia Una veduta notturna
1992 ha lasciato in dote tro-
vando una colorata sintesi
con la tradizione.
L’Andalusia piacerà anche
agli ultras della gastronomia:
qui sostengono di aver inven-
tato le tapas, sono tuttora de-
voti al dio del jamon (il pro-
sciutto iberico), grandi cultori
di merluzzi, ceci e gamberi
bianchi. L’itinerario del no-
stro viaggio da Siviglia prose-
guirà alla scoperta di Cordova,
di Malaga, del piccolo na-
scondiglio rumoroso di Ron-
da. Fiori d’arancio, azulejos.
La birra locale ghiacciata an-
che a colazione. Poi giardini,
sapori arabi, i colori che han-
no acceso la penna di Federi-
co Garcia Lorca. Con visite
esclusive, continue storie da
sfogliare e incontri sorpren-
denti lungo la strada. Fino alla
magia finale di Granada. Di-
ceva sua maestà Hemingway:
«Se dovessimo visitare una
sola città in Spagna sarebbe
Granada». Sempre fidarsi del
caro Ernest. © RIPRODUZIONE RISERVATA
 30 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera


#

Economia e politica Dopo la guerra c’è stata eccessiva fiducia

nella «low politics», troppe speranze e aspettative riposte nelle
catene globali del valore, ma ha pesato anche l’assenza di utopie
ANALISI
 COMMENTI LE TRE CAUSE DEL FALLIMENTO
 Il corsivo del giorno
DELL’ORDINE MONDIALE
di Sabino Cassese

L’
SEGUE DALLA PRIMA tra Israele e Arabia Saudita. politici e studiosi, del realismo e lori quali la libertà, la democrazia,
Quali sono le cause di questo l’assenza di utopie: per troppo il merito potessero essere declina-
di Gerardo Villanacci Organizzazione fallimento dell’ordine mondiale tempo sono stati dimenticati pro- ti in un unico modo, quello speri-
delle Nazioni disegnato al termine del secondo grammi di tipo universalistico, so- mentato in Europa e negli Stati
Unite, utile come conflitto mondiale? Innanzitutto, no mancati riformisti giudiziosi e Uniti, senza riconoscere che essi
LA VIOLENZA INIZIA luogo di dibatti- una eccessiva fiducia nella «low realistiche utopie. Per avere un possono manifestarsi in modi di-
DALLE PAROLE to e come tribu-
na degli Stati, si è
politics», nei duemila sistemi re-
golatori globali che uniscono gli
termine di paragone, bisogna ri-
cordare che, a cavallo della Secon-
versi, in relazione ai contesti, alle
culture, ai costumi. È stata sotto-
DELLA POLITICA mostrata ineffi- Stati per provvedere ai settori più da guerra mondiale, furono redat- valutata l’importanza del ricono-

N
cace come orga- diversi, dall’uso delle risorse mari- te circa 50 proposte di costituzioni scimento delle differenze e del ti-
ell’apprezzabile e no di decisione: lo si è notato nella ne ai commerci, alla salute, al la- mondiali, tra cui quella notissima more delle omologazioni, tanto
ampiamente divaricazione tra Assemblea gene- voro, ai sistemi di pagamento, al promossa da Giuseppe Antonio più difficili in un momento nel
partecipato rale e Consiglio di sicurezza a pro- traffico aereo, alla pesca negli oce- Borgese e dall’Università di Chica- quale i Paesi che si sono rivelati
dibattito sulla posito dell’aggressione russa al- ani, e così via. L’idea che questi le- go, che ebbe una premessa di maestri della democrazia e delle
violenza, si tende a l’Ucraina. gami potessero produrre un mon- Thomas Mann e fu presentata in libertà nel mondo, come il Regno
trascurare il rilievo di Ci si era illusi che non vi sareb- do più ordinato agendo come traduzione italiana da Piero Cala- Unito e gli Stati Uniti d’America,
quella verbale e dei suoi bero più state guerre. Invece, se- stanze di compensazione settoria- mandrei. mostrano tutte le difficoltà delle
nefasti effetti. Eppure è un condo calcoli recenti, sarebbero li, e consentendo e favorendo l’in- Infine, la pretesa, maturata in democrazie mature. Qui stanno
dato incontrovertibile che il ora in corso ben 59 guerre, e i con- treccio tra interessi nazionali e in- particolare nell’Occidente, che va- anche le ragioni di quella che è
linguaggio ha assunto toni flitti armati nel decennio scorso teressi globali è tramontata. stata chiamata la rabbia musul-


sempre più violenti. sono stati 388, anche se hanno Poi, le troppe speranze e aspet- mana, che reagisce a questa impo-
Certamente le ragioni perduto progressivamente forza tative riposte nelle catene globali sizione di modelli comuni, senza
dell’espansione del distruttrice, misurata in termini di del valore e nell’idea kantiana che riconoscere quel principio così
fenomeno sono alquanto morti. Nel periodo che va dal 1945 il reciproco interesse prodotto ben formulato nel motto del-
composite, tuttavia una ad oggi è stato un succedersi di dallo sviluppo dei commerci po- Delusione l’Unione europea, «unità nella di-
rilevante responsabilità guerre prodotte da dispute territo- tesse assicurare una pace sistemi- Avevamo creduto versità». Insomma, le diverse parti
deve essere ascritta alla riali, tensioni tra Stati, terrorismo, ca (cioè non una pace tra due che potessero non esserci del mondo, unite da alcuni obiet-
politica. Con l’avvento della instabilità politica, come il con- guerre), perché tra chi commercia tivi comuni, quali il mantenimen-
Seconda Repubblica, vale a flitto arabo-israeliano del 1948-49, non si accendono conflitti bellici più conflitti invece l’ordine to della pace, il rispetto dell’am-
dire l’inizio di una nuova la guerra di Corea nel 1950-53, sono state deluse. globale era un’illusione biente, il riconoscimento di liber-
dimensione istituzionale, quella del Vietnam nel 1964-73, In terzo luogo, la prevalenza, tra tà e democrazia, debbono poter
tecnicamente insussistente quella dei Sei giorni del 1967, declinare questi principi in modo
poiché non vi è stato alcun quella del Kippur nel 1973, quella diverso, ciascuno rispettando l’al-
significativo mutamento tra Iran e Iraq nel 1980-89, quella trui diversità. È singolare che de-
costituzionale ma delle Falkland nel 1982, quella del mocrazie mature, che hanno col-
convenzionalmente Golfo nel 1990-1991, quelle jugo- tivato al loro interno autonomie e
ricondotta alle elezioni slave nel 1992-95. differenziazioni, abbiano com-
politiche del 1994, le prime Ora non riusciamo neppure a messo un errore così grande,
dopo lo scardinamento distinguere tra operazioni di poli- quello di non riconoscere, al-
degli storici partiti politici a zia, quali quelle contro il terrori- l’esterno, l’importanza della tutela
seguito dell’inchiesta smo, e operazioni belliche, come delle differenze, che suscita il ti-
«Mani pulite», il accade nel conflitto Hamas-Israe- more delle omologazioni, e di
linguaggio della politica è le. Le prime si svolgono normal- non ricordare la massima di Tho-
divenuto più aggressivo. mente sul proprio territorio, con mas Jefferson in tema di religione:
Privilegiando la mezzi blindati, ma non con carri «divisi vinceremo, uniti cadre-
ILLUSTRAZIONE DI DORIANO SOLINAS

propaganda alla armati ed aerei, sono mirate a un mo».

comunicazione politica, ristretto numero di persone, ri- Qualche anno, fa un grande
sono stati gradualmente spettano il principio di proporzio- economista ha fatto la previsione
abbandonati il confronto, la nalità e di protezione dei civili. che una crisi economica mondiale
promozione della non Tutto questo non accade nel con- sarebbe riapparsa quando sareb-
violenza, l’accettazione flitto in corso, tanto che c’è chi bero scomparsi quelli che avevano
degli altri e la composizione pensa che questo avvenga per far vissuto la precedente crisi. Può
dei conflitti attraverso diventare impossibile un accordo succedere la stessa cosa per la
l’individuazione di punti e per chiudere la porta all’intesa guerra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

convergenti, benché si tratti

di elementi primari per la
crescita culturale, sociale LA VIOLENZA SULLE DONNE
ed economica di un Paese.
Una considerevole
incidenza del cambio di
rotta lo hanno avuto le
piattaforme web, una
QUALCOSA STA CAMBIANDO
straordinaria innovazione di Barbara Stefanelli se la speranza fa breccia. Donne e uomini ac- quanto la mascolinità, o «maschietà», possa
che ha consentito una canto, generazioni incrociate, vicine, addosso uscire dai solchi, reinventarsi, trasformarsi.
interazione diretta dei SEGUE DALLA PRIMA le une alle altre: un bambino imbacuccato sul- Nel 1965, tra Natale e Capodanno, Franca

politici con i cittadini. Ma a
ben vedere più che sulla
formazione di una
coscienza sociale, la classe
politica ha puntato ad
allargare la platea dei
«tifosi» per poi
trasformarli in elettori. Il
massimalismo etico nel
contrastare i fenomeni
ritenuti scorretti, è stato
sventolato, soprattutto dai
partiti e movimenti che
hanno affidato le loro scelte
ai click, come la bandiera
della modernizzazione. Se è
vero che il lessico politico
condiziona più di ogni altro
i cittadini, non è differibile
la riconciliazione della
politica con il sociale, che
può essere conseguita
soltanto attraverso una
mediazione linguistica
come ci hanno insegnato i
nostri Padri Costituenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’
elenco delle donne ammazzate nel
2023 riempie le piazze in un sabato
italiano che allinea le storie indivi-
duali e la nostra Storia, che traccia
un confine tra prima e dopo. Che
vuole tracciarlo. Deve, dobbiamo. Questa vol-
ta non riportiamo i nomi, che custodiamo e
custodiremo nella memoria fino a quello di
Giulia Cecchettin, 22 anni, «anima leggera,
anima gentile», come l’ha descritta la sorella
Elena. Oggi tratteniamo come sono state spez-
zate le loro vite. In che cosa consistono i fem-
minicidi. Di che parliamo, di che scriviamo,
quando finiamo per avvitarci attorno alle pa-
role: «patriarcato», «educazione affettiva»,
«maltrattanti»… E, su tutte, proprio «femmi-
nicidio» (il programma di scrittura del com-
puter ancora adesso sta sottolineando le silla-
Su Corriere.it be in rosso, per segnalarne l’estraneità, pre-
Puoi sunta, al vocabolario condiviso). Le respingia-
condividere sui mo per minimizzare e rimuovere, come
social network le fossero le parole — parole che svelano, preci-
analisi dei nostri se, una realtà oscura di secoli — il problema.
editorialisti e Ma ieri da Milano a Roma, passando per Pa-
commentatori: dova e fino a Messina, qualcosa è cambiato.
le trovi su Abbiamo ascoltato e pianto, abbiamo anche
www.corriere.it sorriso come accade se intercetti un’apertura,
le spalle del fratello grande, una signora an-
ziana con il capo bianchissimo e la mascheri-
na anti-Covid, sottile in mezzo alla folla, gli
occhi celesti lucidi, arrossati. In silenzio, tanto
da sentire il vento e le foglie. Poi nel frastuono
di chiavi, mestoli e coperchi, tamburi, sirene,
applausi.
Cosa è successo, in un 25 novembre che
non è stato come gli altri? Che abbiamo con-
trapposto la potenza delle relazioni alla vio-
lenza, che abbiamo sperimentato un altro ge-
nere di forza. E, facendo questa esperienza,
insieme, abbiamo creduto nella reversibilità
possibile dei numeri, del dolore, dell’ingiusti-
zia, del Dna che definirebbe — scheletro, mu-
scoli, ormoni — i ruoli di dominio e sottomis-
sione. Abbiamo messo i nostri corpi di traver-
so, non solo sulle piattaforme digitali, che
servono ma non basteranno, mai, a sovvertire
lo stato delle cose e delle persone. Ci siamo
commossi, secondo la radice latina che pro-
pone di «metterci in movimento», dopo e ol-
tre le emozioni.
Dobbiamo tutto questo a una famiglia, due
ragazze, un padre. Giulia, la cui immagine sul-
l’altalena rimane davanti a noi. Elena, che ha
saputo agganciare la disperazione all’azione,
alla lotta. Il papà che ha dimostrato in diretta
Viola accompagnata dal padre Bernardo de-
nunciò il suo stupratore e disse «no» al matri-
monio riparatore che estingueva il reato, se-
condo l’articolo 544 del Codice penale. Mo-
strò all’Italia che cosa sia davvero l’onore, la
dignità: la determinazione di una ragazza di 17
anni diede uno scossone all’architettura del
dominio, del controllo, dell’acquiescenza co-
me destino. Nel novembre 2023 Elena Cec-
chettin, nel nome di Giulia e con il padre al
fianco, ci chiama a fare rumore, tanto, fino a
far cadere le mura di una Città che è rimasta
asimmetrica, storta, in declino accelerato.
La libertà delle donne, riscattata dalla paura
della sopraffazione o anche solo dell’umilia-
zione, e i desideri mutati degli uomini, affran-
cati da un’altra paura, quella della propria vul-
nerabilità, sono — insieme — il motore di un
cambiamento che farà bene a tutti. Che è mol-
tiplicazione, non sottrazione né sostituzione.
In piazza Castello, a Milano, un ragazzo ha
tagliato un lenzuolo bianco per farne uno stri-
scione. Il vento lo gonfia come fosse una vela.
La scritta, in rosso, ripete un verso che abbia-
mo promesso di non dimenticare: se domani
tocca a me, voglio essere l’ultima (Cristina
Torres-Cáceres).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023 31
#

Risponde Aldo Cazzullo  Italians

ORGOGLIO E DELUSIONE
DI ESSERE ITALIANI di Beppe Severgnini

LO DICO Sesso a scuola,

AL CORRIERE
buona idea
TRENI
«Quelle fermate
non previste
tutt’altro che rare»
Le lettere firmate
con nome, cognome
e città e le foto vanno
inviate a
«Lo dico al Corriere»
Caro Aldo,
il dibattito sulla «italianità»
che ha acceso tante reazioni,
critiche, commenti, ha del
tutto eluso alcune domande.
Caro Cesare,

A nche se non ce ne ac-

Ho viaggiato per 26 anni,
almeno una volta alla
settimana, tra Milano e Roma
in treno (ordinari notturni,
internazionali, rapidi,
intercity, frecciarossa e
frecciabianca) sia via Bologna
sia via Genova e posso
assicurare che
(contrariamente a ciò che è
stato sostenuto in questi
giorni) le fermate non previste
per fare salire o scendere
questo o quel personaggio
politico erano tutt’altro che
rare. Ricordo altresì
l’instradamento via Pavia-
Piacenza (anziché per la
diretta Milano-Piacenza) del
notturno tuttoletti per Roma,
per fare salire a Pavia un noto
ministro (quel treno era
chiamato familiarmente
proprio col suo cognome).
Ricordo anche l’allungamento
della pista dell’aeroporto di
Albenga, con l’istituzione di
un volo a/r Alitalia in
superpassivo, per venire
incontro a un altro ben noto
ministro. Onestamente, però,
devo dire che il contenuto
allungamento del tempo di
percorrenza del tuttoletti non
era del tutto negativo.
Permetteva di partire un po’
prima da Milano e di arrivare
un po’ dopo a Roma. Col
notturno normale (su cui
viaggiavo in cuccetta) ero il
primo ad arrivare in facoltà, a
volte trovando ancora chiusi il
suo portone e i bar dei
dintorni.
Umberto Melotti
BANDA LARGA
«Le cassettine grigie
anche sulle facciate
della città storica»
La banda larga ha raggiunto i
nostri palazzi e laddove non è
possibile fare nuovi intonaci
isolanti è possibile installare
due, quattro o più cassettine
grigie, affastellare cavi e
corgiamo, l’Italia è un
Paese importante nel
mondo. Per i popoli mediter-
anche se è diffuso sia a destra
sia a sinistra un certo gusto
per l’autodenigrazione.
Noi italiani siamo più legati
all’Italia di quello che pensia-
E ducazione sentimentale e sessuale a
scuola. Anzi, «educazione alle
relazioni», per citare il ministro
dell’Istruzione Valditara. Se n’è parlato
molto, in questi giorni, ma c’è qualcosa
Corriere della Sera Di cosa possiamo andare così ranei, dagli spagnoli ai greci mo. La patria per noi è impor- che non quadra. Il progetto presentato
via Solferino, 28 fieri noi italiani? Siamo certi ai turchi, siamo un Paese fra- tante; anche se a volte viene mercoledì in Senato, infatti, è
20121 Milano che, confrontandoci con altri tello, a volte un punto di rife- prima la piccola patria, so- sperimentale e non entra nel curriculum:
Paesi europei, possiamo rimento: molti studenti ad prattutto in alcune città dal- l’adesione delle scuole e delle classi sarà
essere orgogliosamente fieri esempio si rifugiarono in Ita- l’identità molto connotata, volontaria, a guidare i gruppi di
di essere italiani? E, infine, lia quando i loro Paesi erano come Roma e Napoli. Il pro- discussione sarà un docente formato con
lettere@corriere.it non è che la nostra storica retti da dittature liberticide. blema è che consideriamo lo appositi corsi. Mah! Gli inglesi hanno un
letterealdocazzullo esterofilia altro non è che la Gli Stati Uniti d’America han- Stato come altro rispetto a avverbio per definire questo modo di fare
@corriere.it confessione che non abbiamo no preso dall’antica Roma noi. Ci stimiamo molto come le cose: «half-heartedly», con mezzo
poi così tanto di cui vantarci? simboli — dall’aquila al fascio individui e poco come popo- cuore.
A queste domande la risposta —, motti, segni, leggi, idee, lo. Italiani sono sempre gli al- Perché affidare i corsi a docenti ad hoc
Aldo Cazzullo - «Lo spesso è: la nostra fantasia, strategie. L’architettura roma- tri. Per secoli siamo stati do- che, inevitabilmente, conosceranno poco i
dico al Corriere» il cibo, le bellezze storico- na, rinascimentale, barocca, minati dagli stranieri, per cui ragazzi? Perché in Italia, appena abbiamo
«Lo dico al Corriere» turistiche, il made in Italy. neoclassica sono nate in Italia il potere politico è un nemico una buona idea, la soffochiamo con le
Troppo poco per fare e sono state esportate e imita- da blandire o da frodare, il Pa- complicazioni? Perché non affidare
dell’Italia un Paese te ovunque. Abbiamo dato al lazzo di Giustizia è il Palazzac- l’educazione sentimentale — e sessuale,
Da ora c’è anche la attendibile. mondo Virgilio e Dante, Ora- cio, il poliziotto lo sbirro, oh yes — a un bravo insegnante disposto
pagina Instagram Cesare Guerreri zio e Petrarca, Catullo e Ario- l’agente del Fisco l’esattore. Se ad assumersi il compito? La materia è
@cazzulloaldo sto, i più grandi poeti che oggi molti rimpiangono il fa- irrilevante: filosofia, italiano, storia, diritto,
l’umanità abbia mai avuto; e scismo o i Borbone, se tanti scienze naturali (avete visto/letto «Lezioni
lo stesso si potrebbe dire dei applaudono gli elusori fiscali, di chimica?»). Sapete chi ha svolto quel
pittori (non purtroppo dei ro- è anche a causa della delusio- ruolo, durante i miei di liceo? L’insegnante
manzieri). Quello che chia- ne del presente, della sfiducia di religione.
miamo Occidente è una co- nella politica, della crisi della Si chiamava don Carlo Ghidelli. Non era
struzione eretta sulle fonda- democrazia rappresentativa, un giovane sacerdote alternativo. Era un
menta dell’antica Roma. E se della convinzione che nessu- biblista, un teologo, un cauto uomo di
l’Occidente è cristiano, è per- no possa fare qualcosa nell’in- Chiesa. Trovarsi, negli anni Settanta, alle
ché Roma diventò cristiana. teresse di qualcuno che non prese con venticinque scatenati che
Qualche piccolo motivo di or- sia se stesso. volevano parlare solo di sesso non
goglio in fondo ci sarebbe; © RIPRODUZIONE RISERVATA dev’essere stato facile. Ma don Carlo —
persona solida, famiglia di campagna —
ha accettato la sfida.
SCUOLA Le ore di religione si trasformavano in
Tramonto «Si parli tutto l’anno furiosi dibattiti in cui noi cercavano
approvazione per quello che avremmo
d’autunno della violenza fatto comunque. Ma, parlando di sesso, si
sulle donne» parlava di morale, di rispetto, di ansie e di
Siamo due studentesse di un delusioni. Nessuno usciva dall’aula. I
istituto superiore. Questa corridoi del liceo «Racchetti» di Crema,
settimana abbiamo dedicato nelle ore di religione, erano deserti.
alcune lezioni al tema della Carlo Ghidelli è poi diventato assistente
violenza sulle donne, oltre a ecclesiastico dell’Università Cattolica, dal
partecipare a un incontro con 2000 arcivescovo di Lanciano-Ortona, ha
una psicologa e una scritto libri importanti. Siamo ancora in
ginecologa dell’Asl e con le contatto. Sono convinto ci abbia aiutato a
forze dell’ordine. Temiamo ragionare su noi stessi; e m’illudo che noi
però che, passata la giornata abbiamo aiutato lui. Un teologo, alle prese
dedicata, della violenza non si con venticinque adolescenti, diventa un
parli più. Sarebbe anche pastore.
meglio se il problema fosse Ecco la strada. La materia non conta,
«Un tramonto autunnale visto dalla Piazza Ducale di Vigevano: bellezza e esposto da noi giovani, così conta il cuore. Dell’insegnante e del
LA stupore da cogliere nell’attimo giusto» ci scrive Bruna Invernizzi Borsani siamo più coinvolti e ministro, caro Valditara. Il cuore dei
VOSTRA che ha scattato e inviato la foto. comprendiamo meglio i rischi ragazzi, invece, non è in discussione.
(Inviate le fotografie, fatte da voi, a questi indirizzi: lettere@corriere.it che possiamo correre.
FOTO e @corriere su Instagram) Anna e Angelica
© RIPRODUZIONE RISERVATA

canaline della fibra. Il mio

edificio ricade all’interno del
perimetro della città storica e La storia
all’interno del perimetro di un
vincolo monumentale diretto
denominato (Patrimonio
«Miopadretelegrafista,a18annisullalineadelPiave»
I
Unesco). In tale situazione per l 4 novembre è stato il giorno della ricorrenza dei 105 anni dalla pattuglie per ripristinare i collegamenti sotto il micidiale fuoco
tutte le opere esterne è
necessario acquisire, prima vittoria nella Grande guerra 1915-1918 a cui partecipò mio padre nemico in particolare quello dei temibili cecchini, pattuglie che
della presentazione di che desidero qui ricordare. spesso rientravano decimate. Il nostro lettore
qualsiasi pratica edilizia e di Era un «ragazzo del ’99» e dalla Toscana dopo un addestramento Era orgoglioso mio padre della sua Croce al Merito di Guerra per ricorda suo
effettuare i relativi lavori, un di alcuni mesi a 18 anni fu inquadrato nell’Arma del Genio aver operato sulla linea del fuoco e, negli anni, della sua nomina a padre che ha
parere vincolante espresso Specialità Telegrafisti e inviato sul fronte del Piave. Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto. partecipato alla
dalla Soprintendenza statale. Aveva un carattere deciso mio padre e una mente aperta, non Un affettuoso, riconoscente ricordo a lui e a tutti i «Ragazzi del Grande guerra.
E qui viene il bello, anzi il voleva fare l’eroe, ma compiere fino in fondo il suo dovere anche se ’99» dei quali l’Italia a lungo fu fiera, menzionando qui le parole a Ragazzo del ‘99
brutto: il brutto delle cassette rischiava ogni giorno la vita. loro riferite dal Comandante del nostro esercito, il Capo di Stato venne mandato
installate sulle facciate dei Era compito infatti dei telegrafisti mantenere efficienti i Maggiore Armando Diaz: «Li ho visti i ragazzi del ’99 andavano in a 18 anni, come
palazzi per cui non serve collegamenti con i cavi telegrafici fra le prime linee e i Comandi, prima linea cantando, li ho visti tornare in esigua schiera, cantavano telegrafista,
niente. cavi che venivano frequentemente tranciati dalle mitraglie ancora!». sulla linea del
Emanuela Fidanza, Roma austriache. Più volte al giorno quindi dovevano uscire le loro Luciano Tempestini Piave.

FONDATO NEL 1876 RCS MEDIAGROUP S.P.A.

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 32 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023 33

40,7
#

Economia
Indici Dow Jones Sustainability
Pirelli prima in componenti auto
Pirelli ha ottenuto un punteggio pari a 83

miliardi
le tredicesime
Secondo la Cgia di Mestre sono 35 milioni
gli italiani che riceveranno la tredicesima
mensilità, per un totale di 40,7 miliardi. Il
Fisco incasserà 13,2 miliardi con l’Irpef
punti, il più alto del settore Auto Components e
di quello Automotive e significativamente
superiore alla media di settore pari
rispettivamente a 26 punti e 33 punti. Questi i
risultati di S&P Global, validi per l’inclusione
negli indici Dow Jones Sustainability.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Lente
Turismo, motore della crescita
di Marco Sabella

Ragaini (Aipb):
«Un mercato da 13 miliardi»
private banking, Santanchè annuncia il primo G7 dedicato al settore, a luglio in Toscana
serve un patto
tra generazioni Ministra
di Cesare Zapperi
I numeri del settore namento e indirizzo per ren-
dere più efficaci le politiche
DAL NOSTRO INVIATO Il valore Destinazioni principali nel 2022 di settore e più razionali l’uti-
lizzo delle risorse dedicate”.

D opo un 2022 di
perdite in tutte le
categorie di
investimento, l’anno che
sta per chiudersi ha
riportato il sereno nel
mondo del private
banking. Il comparto della
gestione delle grandi
fortune finanziarie delle
famiglie italiane, secondo
le stime dell’Aipb,
l’Associazione Italiana
Private Banking,
raggiungerà a fine anno
un valore complessivo di
circa 1.070 miliardi, con
Andrea Ragaini, presidente Aipb
BAVENO (VERBANIA) «Siamo la
nazione più bella ma non an-
cora la più brava nel vendersi:
oggi sono certa che oltre ad
essere la nazione più bella,
tutti insieme diventeremo la
 Daniela nazione più brava nel saper
Santanchè, vendere quello che abbiamo
ministra avuto senza meriti, ma con la
del Turismo, grande fortuna di nascere e
ha organizzato vivere in Italia». Dal Forum
il Forum internazionale del turismo
internazionale 2023 Daniela Santanchè lan-
del Turismo, cia la sfida per il futuro di un
che si è svolto settore che ha potenzialità,
ieri e venerdì come ha detto anche la pre-
24 novembre mier Giorgia Meloni, per dare
a Baveno, sul un contributo al Pil superiore
Lago Maggiore, al pur rilevante 13 per cento di
incentrato sulle oggi.
parole chiave La ministra indica alcune
«visione, parole d’ordine a cui sarà im-
azione, futuro» prontata l’azione del suo di-
castero (il primo ad hoc per il
turismo con un proprio por-
tafoglio) nel prossimo anno:
255 miliardi
Il valore diretto e indiretto del
turismo in Italia (13% del Pil)
141 milioni
Gli arrivi previsti nel 2027
(+7,5% rispetto al 2019)
1,34 milioni
Gli impiegati nel settore
(130 mila in più su anno)
Fonti: Istat, ministero del Turismo e OpenEconomics
fare squadra con le istituzio-
ni, le Regioni, gli operatori;
valorizzare il turismo di qua-
lità; gestire i flussi; promuo-
vere la sostenibilità; favorire
la destagionalizzazione.
L’attenzione del governo è
bene accolta dagli operatori
intervenuti alla convention
sulle rive del lago Maggiore.
Quello del turismo organiz-
zato è un mercato che pesa
«circa 13 miliardi di euro, è
composto da 10mila imprese
Nord Centro
Altri paesi europei
39,4%
22%
18,9%
13,4%
e occupa circa 80mila perso-
ne» ha ricordato Pier Ezhaya
(Astoi Confindustria Viaggi).
La risposta è nel Piano strate-
gico per il turismo: «Prevede
un modello di governance -
ha spiegato la premier Melo-
ni - che valorizza il ruolo e le
competenze delle Regioni,
che conoscono molto meglio
le specificità dei territori. Pe-
rò assegna al governo centra-
le e al ministero del turismo
un ruolo rafforzato di coordi-
Sud Paesi UE Dalla revisione del Pnrr ap-
Resto del mondo provata dalla Commissione
europea arriveranno «oltre
300 milioni di euro per raf-
forzare la competitività del
nostro settore turistico».
Tra gli impegni del futuro,
Santanchè tocca un fronte
3,9% 2,4%
caldo come quello degli affit-
ti brevi: «Prima della fine del-
Corriere della Sera
l’anno — promette la mini-
stra — normeremo un setto-
re molto complesso, c’è un
po’ un far west». E poi annun-
cia i «verticali del turismo»,
una serie di appuntamenti te-
matici che si svolgeranno in
Sul web ogni regione d’Italia (il de-
Ulteriori notizie, butto è previsto a Milano a
commenti e febbraio in occasione della
approfondi- Borsa internazionale del Tu-
menti sono rismo), e un G7 per la prima
disponibili volta totalmente dedicato al
nell’edizione settore che si terrà a luglio in
online di Toscana.
Corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA

una crescita del 7-8%

rispetto al 2022, in parte
per un effetto di mercato
(+2,3%) e per il 5% circa
 La corsa e i flussi turistici
grazie all’aumento della
raccolta. «Le esigenze Abodi: «Il Giro un patrimonio» di calcio 2032 ne avremo tanti — ha
continuato il ministro dello Sport

Cairo: «Puntiamo a essere primi»

delle famiglie stanno
cambiando e la sfida del
private banking è di dare
una risposta alle esigenze
di pianificazione
finanziaria di tutte le
generazioni: figli, nipoti e
genitori anziani. Aumenta
per le famiglie e per le
aziende la domanda di
coperture assicurative per
tutelare il tenore di vita e
la continuità operativa»,
spiega Andrea Ragaini, dal
2022 presidente dell’Aipb.
Il 28 novembre il XIX
Forum dell’Associazione a
Milano a Palazzo
Mezzanotte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATO
BAVENO (VERBANIA) «Il Giro d’Italia è
un patrimonio nazionale». Parole
importanti quelle che spende il
ministro dello Sport Andrea Abodi,
ma non sono di circostanza perché
subito aggiunge che la corsa a tappe
organizzata da Rcs Sport ha tutte le
caratteristiche per essere uno
straordinario volano per il turismo.
Come e più del Tour de France,
modello a cui guarda per andare
oltre Urbano Cairo, presidente di
Rcs MediaGroup. «Con il Giro
abbiamo uno strumento molto forte
per attrarre turisti da tutto il
mondo, visto che può contare su un
bacino di 800 milioni di spettatori e
ha ricadute economiche per il Paese
di 2 miliardi». Perché l’ambizione
diventi realtà serve una stretta
collaborazione tra pubblico e
privato. Abodi si dice disponibile
per mettere a punto un modello di
cooperazione più sistematica tra
ministeri, migliorando il lavoro
impostato finora («Vi stupiremo»).
Cairo invita a seguire quel che fa la
vicina Francia:«Vogliamo che l’Italia
diventi il primo Paese nel mondo
per turisti accolti: obiettivo difficile
ma possibile. Il Tour de France ha
avuto il vantaggio di avere, negli
Il ministro Andrea Abodi (foto a sinistra)
con il presidente di Rcs Urbano Cairo
anni, uno Stato che lo ha
considerato una cosa propria, come
sta accadendo con questo governo».
E la ministra Santanchè rivela una
grande ambizione: far diventare il
Giro più importante del Tour.
Dalla Ryder Cup di due mesi fa
alle recenti Atp Finals di Torino,
l’Italia vuole continuare a ospitare
grandi eventi: «Da qui agli Europei
—. Gli Europei di atletica a Roma
nel 2024, le Universiadi invernali di
Torino nel 2025, Milano-Cortina nel
2026. Non dobbiamo guardare solo
alla dimensione, ma anche al valore
complessivo dell’evento. Sono
convinto che il contributo del
turismo sportivo all’economia
italiana possa crescere nei numeri».
Il presidente del Coni Giovanni
Malagò ricorda che in agenda ci
sono anche i Mondiali di Atletica
leggera nel 2027. Ma lamenta che
sul piano delle infrastrutture l’Italia
ha ancora un forte gap da colmare
(vedi Cortina). «Forse per la prima
volta abbiamo un governo che
durerà. Questo consentirà di
programmare».
C. Zap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 34 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
ECONOMIA 35
#

Venezia
Generali, la visita di Mattarella alle Procuratie Vecchie britannico Sir David Chipperfield,
vincitore quest’anno del prestigioso
Premio Pritzker per l’Architettura.

I l capo dello Stato Sergio

Mattarella venerdì 24 novembre
si è recato in visita privata alla
Casa di The Human Safety Net —
l’iniziativa promossa da
Assicurazioni Generali che punta a
liberare il potenziale delle persone
che vivono in contesti di
vulnerabilità — alle Procuratie
Vecchie in Piazza San Marco a
Venezia. Nella stessa giornata si è
concluso il Summit annuale del
Il Presidente Sergio Mattarella(al centro); il
presidente di Generali, Andrea Sironi (a
destra) e il ceo Philippe Donnet
Network, che coinvolge le quasi 80
Ong , partner, esperti e volontari
del Gruppo Generali che si
riuniscono per condividere,
costruire nuove opportunità e fare
rete. Tra i relatori Nicolas Hazard
(Inco), Joan Lombardi (Stanford
University) e Rumaya Juhari
(University Putra Malaysia) che
hanno affrontato temi importanti
come la creazione di partnership,
l’educazione finanziaria e la
misurazione. Nel pubblico, circa
200 persone tra operatori sociali
delle onlus, manager e volontari
della rete da 26 Paesi (Europa,
Latinoamerica e Asia). Nella visita
alla Procuratie Vecchie il presidente
Sergio Mattarella è stato accolto dal
presidente delle Generali Andrea
Sironi e dall’ad Philippe Donnet.
Nel 2017 Generali ha annunciato
l’inizio dei lavori di restauro, che
sono stati affidati all’architetto
L’intervento ha coinvolto l’intero
edificio per una superficie totale
lorda di quasi 12 mila metri
quadrati. Al termine dei lavori, l’8
aprile del 2022 le Procuratie
Vecchie sono state aperte al
pubblico per la prima volta in 500
anni di storia. Fino a oggi, oltre 90
mila persone hanno visitato gli
spazi restaurati.
M. Sab.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista
«Stellantis, il governo gliano, Termoli. Un esempio è
la Topolino, lanciata alla pre-
senza del Sindaco di Torino,
politica, nessuno dei governi
che si sono succeduti , ha mai
chiamato a un tavolo contrat-

fermi i finanziamenti
con l’imbarazzo che non verrà
costruita a Mirafiori ma in Ma-
di Bianca Carretto rocco».
Anche la Lancia verrà as-
tuale la proprietà, pur avendo,
per assurdo, sempre assicura-
to la copertura economica. Al
momento della fusione vi era-

se non ci sono garanzie

semblata in Spagna. no in carica 55 mila addetti,
«Nel corso degli ultimi anni ora non superano 35 mila. Sia-
l’Italia ha consentito agli azio- mo passati da impianti con
nisti, prima di Fca, ora in com- due turni ad un turno solo, il

per gli impianti e il lavoro»

«Voglio chiarire per prima
cosa che noi siamo rimasti so-
li, completamente soli, noi coi
lavoratori con rare eccezioni
come Rodotà e Zagrebelsky».
Parole pronunciate da Michele
De Palma, segretario generale
della Fiom, ricostruendo la
battaglia condotta per il rilan-
cio dell’auto.
Avete esposto le vostre ri-
chieste a Stellantis?
«Fin dalla fusione tra Fca e
Psa, da cui è nata Stellantis,
abbiamo sollecitato la pianifi-
cazione, in Italia, di investi-
menti per far ripartire gli im-
pianti. Siamo stati l’unico sin-
dacato ad andare a Parigi, il 2
giugno scorso, per contrattare
l’inserimento di nuovi capitali
che assicurino lo sviluppo di
futuri modelli in tutti gli stabi-
limenti, salvino l’occupazione
e migliorino le condizioni di
lavoro».
Michele De Palma, segretario Fiom
Avete mai incontrato John
Elkann o Carlos Tavares?
«Elkann mai, Tavares una
volta, su nostra richiesta,
quando si è insediato come
amministratore delegato».
Eravate al corrente della
mail inviata a 15 mila impie-
gati, per sollecitarne l’uscita
in cambio di incentivi?
«Nessuno ci ha informati.
La lettera è stata una scelta ef-
fettuata dalla proprietà in mo-
do molto subdolo ma genera
un problema: i primi dipen-
denti ad accettare sarebbero
quelli con la conoscenza che
partecipazione con Psa, cioè a
Exor, quindi alla famiglia
Elkann, una diversificazione
di investimenti finanziari da
cui sono esclusi l’innovazione
De Palma (Fiom): sì ai capitali stranieri, anche cinesi industriale e la crescita occu-
pazionale. C’è una responsabi-
lità precisa, trasversale della
Centro di ricerca e sviluppo
non ha alcuna missione, è sta-
to ridotto il servizio di pulizia,
esiste un peggioramento delle
condizioni di lavoro e c’è biso-
gno di un aumento dei salari.
È emblematica la situazione
dei circa 1.300 lavoratori che
partono alle due di mattina da
Melfi per andare a Pomiglia-
no: dopo 8 ore di lavoro, sotto-
posti anche ad un sovraccarico
di mansioni, con salari non
adeguati, devono poi ritornare
a Melfi. Mentre i dividendi de-
gli azionisti e dell’amministra-
tore delegato sono pazzeschi»
Che cosa chiederete duran-
te la riunione del 6 dicembre?
«Andiamo al tavolo per tro-
vare un accordo, conseguenza
di una trattativa, il protocollo
deve prevedere la salvaguar-
dia degli impianti e la loro
piena saturazione, per arriva-
re all’assemblaggio di un mi-
lione di vetture costruite in
Italia, al netto dei 300 mila ve-
icoli commerciali leggeri, rea-
lizzati alla Sevel. E se l’obbiet-
tivo che comprende la garan-
zia occupazionale, la ricerca e
sviluppo e la progettazione
dei nuovi modelli non è rag-
giunto, stop ai finanziamenti.
Senza dimenticare la compo-
nentistica, ossia i fornitori in
toto, duramente puniti, que-
ste sono le nostre condizioni
non discutibili. Chiederemo
al governo di agevolare l’in-
gresso di aziende straniere,
sono necessarie risorse per
consentire ad altri produttori
di installarsi in Italia. La Fiom
vuole attrarre nuove aziende,
anche cinesi, che investano
da noi, continueremo a pro-
teggere sempre le nostre
strutture, evitando che esca-
no ancora annunci su Immo-
biliare.it, nel rispetto della
storia industriale del nostro
Paese, con un ultimo sussulto
di dignità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

serve di più all’azienda per raf-

forzarsi. Riguardo a Torino, va Amarone Aneri
bene investire sul riciclo ma
noi vorremmo progettare e
produrre le auto, a partire da
Mirafiori».
Trenta bottiglie
Lei è stato a Detroit. Che
cosa si porta dietro?
a prezzo record
«L’esperienza dell’Uaw, di
Shawn Fain, dello sciopero e
dei picchetti hanno migliorato
le condizioni contrattuali e ot-
tenuto la garanzia occupazio-
nale per i lavoratori. Questo
dovrebbe essere il terreno di
un’iniziativa unitaria anche in
Italia. A Detroit il presidente
Biden ha sostenuto la verten-
za, qui invece?».
Lei ha detto che lo Stato do-
vrebbe entrare in Stellantis ...
«Sì chiediamo da tempo che
lo Stato entri in Stellantis, al
pari del governo francese. Stel-
lantis sembra non essere in-
tenzionata a potenziare, nel
nostro Paese, alcuna attività.
T renta bottiglie di
amarone Aneri al
prezzo record di
tremila euro l’una sul
mercato mondiale.
Cosa accadrà a Cassino, Pomi-
 36 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

Bice Daniela Stefano Federico Invernizzi ricor-
dano con grande dolore il caro cugino
Emilio
- Milano, 25 novembre 2023.
Carlo, Antonella, Giulio e Marta partecipano
al dolore di Tommaso, Alessandra, Elena e Gian
Giacomo per la scomparsa del papà
Emilio Freyrie
- Milano, 25 novembre 2023.
"Io sono la risurrezione e la vita; chi cre-
Alfonso Angrisano de in Me, anche se muore, vivrà".
(Giovanni 11)
La moglie Annita, i figli Maria Letizia, Silvia,
Partecipano al lutto:
— Michele Maria Vincenzo e Claudio Saponara.
Angelo con le loro famiglie annunciano la scom-
parsa dell’amato marito, padre e nonno

Fabio Massimo, Alessia, Elena, Giulio, Mattia,

Gian Francesco Biggioggero
È mancato all'amore della sua famiglia il
Maria, Maddalena e Diana si stringono a insigne Professore del Politecnico di Milano.
Tommaso, Monica e Sofia in questo triste momen- Emilio Freyrie Prof. Giorgio Castellari - Melegnano, 25 novembre 2023.
to per la perdita dell’amato papà e nonno
persona perbene, Preside Emerito, interista.- Ne
Emilio Partecipano al lutto:
— Anna Secchi con Annacarla e Marialessandra.
danno l'annuncio la moglie Mina e la figlia È mancata la
Eleonora con Massimiliano e il piccolo Gabriele.-
- Milano, 25 novembre 2023. — Carlo Besana. Il funerale sarà celebrato lunedì 27 novembre N.D.
— Romola Rumolo. 2023 alle ore 11 presso la parrocchia di Maria Claudia de Suvich
Sant'Ildefonso, piazzale Damiano Chiesa, Milano.
Leonardo e Luisa Vittorio e Aide con le loro fa- - Milano, 25 novembre 2023. Ne danno l'annuncio i figli.- Il funerale si celebre-
miglie abbracciano Fausta e i figli nel ricordo del Alessia e Natalia con Francesco e Vittorio e tutti rà martedì alle 9.30 nella chiesa di piazza Euclide.
caro i nipoti Leonardo, Agata, Cristoforo, Annibale, - Roma, 25 novembre 2023.
Ottaviano, Diego e la nonna Nicoletta annuncia-
Emilio no la scomparsa del loro caro papà e nonno Ciao
- Milano, 25 novembre 2023. Giansaverio Bianchi Daddy I condomini di via Quadronno 24 si stringono a
Gabriella e figli nel ricordo dell'
Lo ricordano con tenerezza per le sue qualità è stato un privilegio essere tua figlia.- Tua Ele.
- Milano, 25 novembre 2023. Architetto
Carlambrogio e Costanza Ravarini sono vicini a umane e la sua grande generosità.- I funerali si
Fausta, Mariangiola e a tutti i Freyrie in questo tri- terranno in forma strettamente privata. Mario Memoli
ste momento della scomparsa di - Milano, 25 novembre 2023. uomo buono e generoso, valente architetto pro-
Ada e Marco annunciano addolorati la morte di gettista della loro casa.- Ci mancherà tantissimo.
Emilio Antonio De Tommaso - Milano, 25 novembre 2023.
Letizia Moratti con grandissimo affetto si stringe
da sempre incomparabile amico. alle amiche Nicoletta, Alessia e Natalia nel dolore
- Milano, 25 novembre 2023. per la perdita dell’amato marito e papà Ci hai molto amati, ti abbiamo molto amato.- I
funerali avranno luogo mercoledì 29 novembre
Giansaverio Bianchi alle ore 14.45 nella Basilica di Sant'Ambrogio.- Claudia Perini
Chiara con i figli è vicina a Pupa, amica di sem- Al termine il caro compianto sarà tumulato nella La nostra dolce mamma che soffriva tanto è in
pre, e ricorda con grande affetto il carissimo amico caro di cui sempre serberà il ricordo. cappella di famiglia al Cimitero Monumentale.- Si viaggio verso l'eternità.- La salutiamo con tutto il
- Milano, 25 novembre 2023. prega di non inviare fiori ma eventuali opere di nostro cuore martedì 28 novembre nella chiesa
Emilio bene alla casa Vidas. del Sacro Cuore di via Plana 45 Milano.- Valeria e
- Milano, 25 novembre 2023. Luca Poggi Longostrevi.
- Milano, 25 novembre 2023. Carlo ed Isabelle con Elena, Luca e Giulia si
stringono con immenso affetto ad Alessia, Natalia - Milano, 25 novembre 2023.
e a tutta la famiglia per la perdita del padre Serenamente è tornato tra le braccia del Padre
Partecipano al lutto:
— Elsa Meda Lo Cascio. Giansaverio Bianchi Antonio De Tommaso È mancato all'affetto dei suoi cari
- Milano, 25 novembre 2023. Breve vita dalla natura ci è data, ma il ricordo di Mario Piovan
una esistenza ben spesa è eterno.- Tuo cognato Ne danno il triste annuncio le figlie Marina con
Emilio Freyrie Alberto e Stefania abbracciano forte Nicoletta Vittorio Bonmartini. Luca, Isabella con Alessandro, i nipoti Claudia,
Elisabetta e Francesco, Valentina e Carlo, Valeria Alessia e Natalia ricordando con affetto il caro - Milano, 25 novembre 2023. Beatrice e Luca, i cugini Reginella e Ugo con
ed Angelo, con i loro ragazzi abbracciano amico di sempre Orietta.- Il funerale sarà celebrato lunedì 27 no-
Tommaso e famiglia in ricordo del caro papà. vembre alle ore 14.45 presso la chiesa dei Santi
- Milano, 26 novembre 2023. Giansa Ci ha lasciato Patroni d'Italia, via Argaza 23, Milano.
- Milano, 24 novembre 2023.
- Saint Moritz, 25 novembre 2023. Ettore Mercurio
I notai e i collaboratori tutti dello Studio La Porta Lo annunciano con profonda tristezza la sorella
si stringono a Tommaso e a tutta la sua famiglia Il Presidente dell'Istituto Javotte Bocconi Mario
Liliana, il fratello Gigi con la moglie Gabriella ed i
per la perdita di Giansaverio Bianchi nipoti con le rispettive famiglie.- I funerali si svol-
Monti, il Presidente Onorario Luigi Guatri, il
Presidente Andrea Sironi, il Vice Presidente Guido
geranno a Pisa il 26 novembre alle 15 nella chie-
Emilio Freyrie sa della Misericordia.
Tabellini, il Rettore Francesco Billari, il Consigliere
Delegato Riccardo Taranto, il Consiglio di ammini-
Partecipano al lutto: - Pisa, 25 novembre 2023.
- Milano, 25 novembre 2023. — Giorgio Trolli. strazione, il Collegio dei Revisori dei conti, il corpo
docente e il personale dell’Università Bocconi par-
tecipano profondamente commossi al dolore del-
la professoressa Melissa Miedico e famiglia per la
Ingegner I vecchi compagni del Liceo Berchet ricorderan-
no sempre con affetto il Ettore scomparsa della madre
Emilio Freyrie amico carissimo, Enzo e Rosanna con Alessandra,
Massimo ed Elena Sordi sono particolarmente vici- Prof. Alfonso Angrisano Paolo e Michele ti ricorderanno sempre. Rita Rusconi
ni a Pupa Tommaso con Monica e a tutta la gran- Eugenio, Emma, Stefania, Ivana, Vincenzo, - Roma, 25 novembre 2023. - Milano, 25 novembre 2023.
de famiglia per il grave lutto che li ha colpiti. Silvana, Laura, Gisella e Claudio.
- Milano, 25 novembre 2023. - Milano, 25 novembre 2023.
Ezio Bertossi Pietro Ferrario
IMS SpA con tutte le maestranze è vicina al pro- I condomini e l'amministratore di via Foldi 6 ri- Ciao Ezio, fratello caro, cognato, zio, che il tuo Mio caro, il tempo non diminuisce l'amore e la
prio Amministratore Delegato Monica Sordi e al cordano con stima e affetto ultimo viaggio sia luminoso.- Raffaella, Laura, profonda nostalgia che ho per te.- Sempre sei
marito Tommaso per la perdita dell'indimenticabi-
le Alfonso Angrisano Antonino, Enrico, Sara, Margherita, Alfonso,
Martina, Blanca.
nei miei pensieri con struggente rimpianto.- Maria
Teresa Trizio.
Ingegner - Milano, 25 novembre 2023. - Milano, 23 novembre 2023. - Milano, 26 novembre 2023.
Emilio Freyrie
- Bologna, 25 novembre 2023.

GMM SpA e tutte le società del gruppo ed i col-

laboratori sono vicini al proprio Amministratore
Delegato Monica Sordi ed al marito Tommaso nel
dolore e nel rimpianto per la dipartita dell'
Ingegner
Emilio Freyrie
- Bergamo, 25 novembre 2023.

Partecipano al lutto:
— La Dottoressa Ada Scanabissi.
— Proconta.
— Ernesto Benedetti e famiglia.
— Franco Preti.
— Mario Fidanza.
— Francesco Sogaro.
— Giuseppe Persano Adorno.
— Valerio Villoresi.

Lo Studio Zito e tutti i collaboratori sono vicini

a Tommaso e a tutta la famiglia per la scomparsa
del papà
Emilio Freyrie
- Milano, 25 novembre 2023.
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
La direttrice dell’Esa
Simonetta Cheli:
«Un gemello digitale
per il pianeta Terra»
Si chiama DestinE e sta per
Destination Earth. È il proget-
to dell’Ue affidato all’Esa,
l’agenzia spaziale europea,
che porterà alla creazio-
ne di un gemello
digitale della Ter-
ra, fondamentale
per prevenire i di-
sastri naturali. Per
saperne di più bi-
sogna leggere il nu-
mero di novembre
di LOGIN, il mensile
del Corriere della
Sera dedicato a in-
novazione e tecnolo-
gia che troverete in
edicola domani, gra-
tis con il quotidiano,
e in digital edition. La
protagonista di que-
ste pagine è Simonet-
ta Cheli, direttrice dei
programmi di osserva-
zione della Terra del-
l’Esa. Come spiega Che-
li, lo scopo del gemello
digitale della Terra è
«monitorare gli effetti
naturali e dell’attività
umana sul pianeta». Tutto ciò
sarà possibile soprattutto gra-
zie all’intelligenza artificiale.
E proprio a quest’ultima è
dedicato un ampio speciale
per approfondire le regole
che, dagli Stati Uniti all’Unio-
ne europea, passando per l’In-
Federico Marchetti
Il progetto della moda
sostenibile
realizzato insieme a
re Carlo III d’Inghilterra
ghilterra, si stanno studiando
per affrontare lo tsunami por-
tato dall’Ai. Nel dibattito tra
chi insiste per avere normati-
ve rigorose e chi non vuole
rallentare i progressi tecnolo-
gici, interviene la docente di
Digital Ethics and Defence Te-
chnologies a Oxford, Mariaro-
saria Taddeo, che spiega su
LOGIN perché finora la gover-
nance ha fallito.
L’intelligenza artificiale fa
capire anche quanto ci sia bi-
sogno di avere competenze
adeguate ad affrontare la tra-
sformazione digitale. È il te-
ma affrontato dal vicediretto-
re del «Corriere» Daniele
Manca e dall’economista
Gianmario Verona. Anche
perché, come scrive l’impren-
ditore digitale Federico Mar-
chetti, il papà di Yoox, il pri-
mo unicorno italiano, «cam-
Festival del futuro
Sfide di domani:
Più inclusività
per la crescita
S i è chiuso a Verona il
Festival del Futuro
promosso da Athesis,
Eccellenze d’impresa e
Harvard business review.
Dall’intelligenza artificiale,
all’agroalimentare i temi.
Fra i relatori, il presidente
di Agenzia Ice Matteo
Zoppas e Luigi Consiglio,
presidente di Eccellenze
d’Impresa.
LOGIN
Sul mensile lo speciale
sulle regole
dell’intelligenza artificiale
con un intervento di
Mariarosaria Taddeo,
professoressa ordinaria di
Digital Ethics and Defence
Technologies a Oxford
I marchi storici
LUNEDÌ CON IL «CORRERE»
Magneti Marelli,
l’occasione persa
dell’industria italiana
biare il mondo può essere un Di aziende perdute è lastri-
progetto irrealizzabile, gran- cata la storia moderna d’Ita-
dioso e spesso fallimentare lia. Tra le altre c’è Magneti
ma se lo si guarda da Marelli, prodotti e siste-
un’altra prospettiva, da mi ad alta tecnologia
un altro punto di vista, per l’industria automo-
più piccolo, circostan- bilistica. Nata nel 1994
ziato e mirato è forse su radici poste nel 1891
u n a d e l l e co s e p i ù dall’operaio-impren-
adrenaliniche che esi- ditore Ercole Marelli,
stano». In questo nu- fu ceduta nel 2019 da
mero, Marchetti rac- Mike Manley, allora
conta anche della sua ceo di Fca alla giappo-
collaborazione con re nese CK Holdings che
Carlo III sulla moda fa capo a Kkr.
sostenibile. Ne ripercorre la
Nell’hub milanese storia Ferruccio de
di EssilorLuxottica Bertoli che su L’Eco-
abbiamo provato gli nomia del Corriere,
smart glasses Ray- in edicola domani
Ban Meta e scoper- gratis con il quoti-
to il progetto del diano, esprime un
gruppo dedicato al rammarico: aver
«super hearing». p e r s o u n p e z zo
Mentre l’Istituto dell’industria ita-
italiano di tecno- liana di qualità
logia ha racconta- senza percorrere
to i vantaggi che strade alternative.
arriveranno da ta- Intanto si dibatte
tuaggi molto speciali. Ma si sulla sorte dei 229 addetti al-
parla anche dell’evoluzione l’impianto di Crevalcore (Bo),
della robotica industriale. la cui chiusura è stata annun-
L’innovazione ha la capaci- ciata e poi sospesa. «Nell’im-
tà di migliorare nostra vita, maginario collettivo — scrive
ovunque. Grazie ad avanzati de Bortoli — Marelli è ancora
calcoli matematici, si riesce a il cuore italiano dell’industria
fare anche in una prigione. dell’auto». La domanda è: ma
Alessia Cruciani su quest’azienda, che «ancora
© RIPRODUZIONE RISERVATA oggi è un’eccellenza mondia-
ECONOMIA 37
#
le», si potevano fare scelte di-
verse? De Bortoli ricorda il
tentativo di Carlo Calenda, al-
lora ministro dello Sviluppo,
di frenare la cessione. E
l’ipotesi Bombas-
sei. «Rimase sen-
za seguito la pos-
sibilità di valutare
l’offerta alternativa
di una cordata ita-
liana che era possi-
bile organizzare
con Cdp, intorno a
Brembo».
Un’azienda che in
Italia è cresciuta e ri-
masta è la Epta della
famiglia Nocivelli,
che con i sistemi di
refrigerazione è arri-
vata l’anno scorso a
1,37 miliardi di ricavi,
con 60 milioni di utile.
La copertina è dedica-
ta al presidente e ceo
Marco Nocivelli. Che
dice: «Le istituzioni di-
ano fiducia alle impre-
se». E propone il mo-
L’Economia dello industriale delle
Sul settimanale in edicola aggregazioni: «Può rivelarsi
domani gratis in allegato un vantaggio competitivo».
al quotidiano La formula «l’unione fa la for-
la copertina è dedicata za» è seguita anche da Casala-
a Marco Nocivelli, sco, il consorzio italiano del
presidente e ceo di Epta, pomodoro che ha, fra l’altro, i
azienda attiva nei sistemi marchi Pomì e De Rica. Cresce
di refrigerazione per acquisizioni e il ceo, Co-
Le aziende
La Casalasco di Pomì
e De Rica si espande,
il Caffè Borbone spinge
sul mercato americano
stantino Vaia, non ha dubbi:
«La filiera è un valore aggiun-
to per la crescita». Altro per-
sonaggio della settimana è
Marco Schiavon, ceo di Caffè
Borbone. Fondata e parteci-
pata da Massimo Renda, la
società ha per azionista anche
Italmobiliare di Carlo Pesenti.
Va verso i 300 milioni di ricavi
e spinge sul mercato Usa.
Sulle banche trovate un ap-
profondimento su Mps, fre-
sca di svolta dopo che il Teso-
ro è sceso dal 64,2% al 39,2%.
Il collocamento è stato getto-
natissimo, ora che succede?
Nella sezione Risparmio,
una guida alle pensioni dopo
la legge di Bilancio: tre ipotesi
su come potrebbero cambiare
le condizioni per l’uscita anti-
cipata dal lavoro.
Alessandra Puato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S&P Global
Poste prima
nel settore
«Insurance»
P oste Italiane è
risultata al primo
posto del Corporate
Sustainability Assessment
di Standard&Poor’s Global
nel settore Insurance con
il punteggio complessivo
di 85/100, cioè sulla vetta
nella classifica mondiale
di S&P Global rating
assegnato da S&P Global.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 38 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

Cultura CONSIGLI PER 7 GIORNI

Le proposte di Sebastiano
Fusco, giornalista e
scrittore. Da oggi per i
Ray Bradbury,
Fahrenheit
451.
Un mondo
senza libri
è come
George Orwell,
La fattoria
degli animali.
Tutti siamo
uguali,
ma alcuni
Vincenzo
Schettini,
Ci vuole un
fisico bestiale.
Gli scienziati
sanno
Dino Buzzati,
Il grande
ritratto.
La disperata
solitudine
dell’Intelli-
Alessandro
Gelain,
Eracle.
Trionfi
e tragedie
dell’eroe
Mario Soldati,
Lo smeraldo.
Il crollo
dell’Occidente,
l’umanità
divisa.
James Tyler,
Il grande libro
di J. R. R.
Tolkien.
Tutto quello
che c’è
follower de @La_Lettura una stanza sono anche come genza più grande, Un romanzo da sapere
su X quelle dell’attore e senza finestre più uguali essere artificiale il più umano profetico sul Signore
regista Ascanio Celestini degli altri divertenti dei semidei degli anelli

Novecento «Qualcosa di infantile ma di molto naturale» (Adelphi) raccoglie tutti i racconti dell’autrice morta cent’anni fa

Katherine, cioè la verità

di Giorgio Montefoschi
L’integrale
 Qualcosa di
infantile ma di
molto naturale.
Tutti i racconti
di Katherine

R
Mansfield,
tradotto da oberto Bazlen la buttò lì, ricorda
Giulia Arborio Lucia Drudi Demby nella prefazio-
Mella, Floriana ne al volume Adelphi in cui, a un
Bossi, Cristina secolo dalla morte, sono raccolti
Campo, Giaco- tutti i racconti di Katherine Mansfield
mo Debene- (1888-1923), ordinati dal marito, il critico
detti e Marcella letterario John Middleton Murry (Qualcosa
Hannau, ha la di infantile ma di molto naturale). Cosa le
disse, durante una passeggiata, quel sa-
piente sacerdote della letteratura, fissan-
dola «attraverso i grossi occhiali da magi-
cien»? Questo: «Hai mai letto i racconti dei
settimanali femminili, scritti da quelle
donne là? Quelle sì che sanno raccontare,
accidenti se sanno raccontare!». Era un pa-
radosso, oltre che un suggerimento, mali-
zioso: donne comuni — suggeriva — che
raccontano storie assolutamente comuni.
Poteva essere valido per Katherine
Mansfield, pensò Lucia Demby,
quando si riaccostò ai racconti della
giovane neozelandese che, a tredici
anni, era approdata nella Londra di
Ezra Pound e di Thomas Stearns
Eliot, Henry James e James Joyce, Ro-
ger Fry e Virginia Woolf, dominata
dai compunti salotti di Bloomsbury,
custodi di molta cultura e trepide
prefazione di
Lucia Drudi
Demby e note
trasgressioni sessuali? Assolutamente no.
La ragazza con la frangetta in disordine,
gli occhi scuri «proustianamente discordi, Essere ciò che si è, dire solo ciò che si sa:
il mondo della neozelandese Mansfield
introduttive di uno più piccolo e fermo, più denso e im-
John Middleton perscrutabile, più grande l’altro, aperto, ed
Murry (Adelphi, emittente, di avvertimento e di tenerezza»,
pp. 889, e 18) avrebbe scritto sì racconti nei quali erano
prevalentemente le donne a fare da prota-
 Immagini goniste in episodi della vita assolutamente scrivere Una famiglia ideale. Mi sembra bambino innocente mi poserà la testa sulle quotidiana, vissuti nel cuore semplice del-
Qui sopra: Ka- comuni, ma in realtà, come ammonivano i meglio delle Colombe, ma non è abbastan- ginocchia implorando la verità, gli raccon- le ragazze e delle donne comuni: le mogli,
therine Mans- suoi occhi discordi, la verità di quei mera- za buono. Dio sa se ci ho lavorato sodo, e terò la storia della mia bambinaia che, co- le zie, le amanti mancate, le nonne, le da-
field (Welling- vigliosi capolavori, insieme alla tenerezza, tuttavia non sono riuscita nemmeno una noscendo la mia avversione per la marmel- me di compagnia, le cameriere, le viaggia-
ton, Nuova all’attenzione, alla gioia, alla luce, alla me- volta a estrarre dall’idea la verità più pro- lata di uvaspina, stese in cima al barattolo trici spericolate e quelle candide? Infine —
Zelanda, 1888– moria, allo stupore eterno della natura, e al fonda». uno strato di albicocche…». come Katherine confidò a David Herbert
Fontainebleau, dolore, affondava nell’occhio più piccolo, Alcuni anni prima, invece, dando voce in Dov’è la verità, dunque, e come dobbia- Lawrence — nella volontà di essere solo
Francia, 1923). quello imperscrutabile, e lì bisognava cer- un racconto giovanile a quella che poteva mo leggere i racconti, non inferiori a quelli ciò che si è, di dire solo ciò che si conosce
A destra: Silvia carla. essere una teoria contrapposta della lette- di Anton Cechov, di questa straordinaria (si vede), e quello che si ama?
Trappa (1986), Il 23 luglio del 1922, pochi mesi prima di ratura, aveva scritto: «Ho sempre guardato scrittrice universale — sia quelli lunghi sia I bagagli e tutti i mobili del trasloco (Pre-
Sibylla (2022, morire, in una delle infinite lettere inviate a con una giusta mescolanza di rispetto e an- quelli folgoranti e brevi — nei quali il non- ludio) sono già sul carro e Kezia, la più pic-
cartapesta, fer- suo marito dai luoghi in cui fuggiva per cu- tipatia a quegli spiriti acuti che non sono detto apparentemente non esiste, e forse cola delle bambine, è tornata nella casa
ro e teca), e- rare l’ansia incurabile e la tisi che la stava sensibili alle apparenze. In che cosa possia- non esiste, perché tutto è «detto», gridato vuota a fare il giro delle stanze: la luce del
sposta in otto- devastando (Parigi, la Riviera, la Svizzera, mo credere se non nell’apparenza? Ho qua- quasi, nell’esultanza e nella felicità, nella sole è diversa senza i tappeti e i divani; in
bre a Milano l’Italia, la Cornovaglia, di nuovo Londra), si sempre constatato che è l’unica cosa de- malinconia e nello sgomento? E poi in tutti cucina è rimasto un pezzo di sapone granu-
Scultura 2023 scrisse, da Fontainebleau: «Finito ieri di gna di essere goduta, e se un giorno un i sentimenti suscitati dalla banale esistenza loso e un cencio di flanella; nella camera
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
CULTURA 39
#

Il 2 e il 3 dicembre È un nuovo festival. Si intitola Alla prova del Michela Ponzani, Francesco Paolo de Ceglia, contrappunto costante fra contemporaneità,
tempo. Storia con figure, e si svolgerà a Napoli Sara Giudice e Luciana Castellina. Il Festival modernità, antichità. Argomenti su cui ci si
NuovofestivalaNapoli: sabato 2 e domenica 3 dicembre nella chiesa ripercorrerà qualche stazione del cammino confronterà: libertà repubblicana, tiranni, corpi

«Allaprovadeltempo» dei Santi Marcellino e Festo. È organizzato

dall’associazione culturale Aps A Voce Alta,
indagalibertàeautorità con il sostegno del Comune. I protagonisti
della due giorni (8 incontri), presentati dallo
scrittore Paolo Di Paolo, discuteranno di
di Marisa Fumagalli Libertà/Autorità. E sono Laura Pepe, Matteo
Palumbo, Fernanda Alfieri, Giovanni Bietti,
accidentato della libertà, del suo rapporto
ambiguo con l’autorità e con la sua
degenerazione: l’autoritarismo in tutte le sue
forme; dalla tirannide alle dittature totalitarie,
passando per l’eterna lotta contro la libertà
della scienza. E ciò coniugando concetti e
figure chiave di questa storia, in un
contesi fra desiderio, saperi e poteri; Giuseppe
Verdi, il Risorgimento, uomini e donne nella
lotta partigiana, storie di vampiri, Anna
Politovskaja, la dissidenza nella Russia di
Putin. «Per capire il presente attraverso il
Lo scrittore passato», sintetizza Di Paolo.
Paolo Di Paolo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Romanzi Realtà e misteri in «Evangelina» di Lorenzo Sassoli de Bianchi (Sperling & Kupfer)
dei genitori, una scatola di pillole con den-
tro un batuffolo di cotone; un moscone
picchia contro i vetri spalancati. In quella Una donna reale e immaginaria
in viaggio nell’«aspra terra irpina»
nuova, sul mare, Linda Burnell si contorce,
perché è una donna fragile e delicata, men-
tre Stanley, suo marito, è l’immagine della
forza, della freschezza, dell’amore. Quando
torna dall’ufficio, insieme a «tutti i suoi bei
sentimenti per lui, forti e ben definiti, l’uno
più autentico dell’altro», in un pacchettino di Giancristiano Desiderio pressione di imbattersi in fatti, è un neurologo, impren- vola bella» è che la vita va vis-
ben confezionato lei gli vorrebbe conse- Il libro Evangelina che, tornata a casa ditore e appassionato d’arte suta realmente confidando

gnare quello dell’odio. Poi, con sua madre,
mentre in salotto Stanley gioca a cribbage
con la giovane cognata, guardano la luna
che sembra faccia galleggiare l’alone in una
zona misteriosa che non è cielo e non è ter-
ra. Non pare anche a te, dice Linda «con
quella voce speciale che le donne usano di
notte fra loro, come se parlassero nel son-
no», che ci stia venendo incontro?
Nel giardino di Londra (Felicità) l’albero
di pero che di colpo si stacca nella finestra
del salotto al culmine della sua perfetta fio-
ritura, è immobile: l’angelo della felicità
che Bertha Young, trent’anni, ha provato
tutto il giorno spudoratamente — la voglia
di correre invece di camminare, di abboz-
zare passi di danza, gettare qualcosa in aria
e riprenderla al volo — pensando a Harry,
il marito che ama, alla loro bambina, agli
ospiti che verranno a cena. «Sono troppo,
troppo felice!», sussurra, guardando nello
specchio la donna raggiante, con le labbra
che sorridono e tremano, e i grandi occhi
neri, incapace neppure lontanamente di
immaginare, mentre gli invitati e una certa
Vita quotidiana
Nelle sue storie il non-detto
apparentemente non esiste,
perché tutto è «detto», sia nella
felicità sia nello sgomento
Pearl Fulton stanno arrivando, cosa scopri-
rà, nel giardino primaverile, vicino a quel-
l’albero perfetto.
Londra, con quei palazzi alti, la nebbia, il
freddo, le stanze senza acqua corrente di
Charing Cross in cui ristagna l’odore delle
patate fritte, può non essere invitante, que-
sto è vero, però è anche vero che ogni luogo
ha sempre un’ora in cui si ravviva, è bello,
col camino acceso o senza, magari un pic-
colo caffè, un pub col pavimento di legno,
la segatura e la birra, per non parlare delle
panchine dei giardini dove si possono tra-
scorrere le ore accanto a delle vecchie si-
gnore che ormai non pensano più alle di-
chiarazioni d’amore svanite per colpa della
timidezza, davanti al camino acceso. E
quando il treno lascia le imponenti pe-
nombre di Liverpool Street, nello scompar-
timento raggiunto all’ultimo secondo, è
possibile incontrare una ragazza scono-
sciuta con i capelli color calendula e la gola
bianca, di cui ti innamori.
Lontano, molto lontano, nella Nuova Ze-
S
tra i Monti Picentini per l’ulti- che fece le prime esperienze nelle proprie forze e nella in-
 Evangelina di i nasce soli e si cerca di mo saluto alla madre morente, mediche proprio in Irpinia al telligenza che è il carattere
Lorenzo Sassoli m o r i re n e l c u o re d i parte subito dopo alla ricerca tempo del «tremuoto». della umana condizione. Il
de Bianchi qualcun altro, pensa del padre che un brutto gior- In quei giorni di «rabbia, di- viaggio di Evangelina alla ri-
(Parigi, 1952) è Evangelina mentre è in no, nel cuore dell’infanzia del- sperazione e dolore» — ricor- cerca del padre perduto è il
pubblicato da viaggio da Aterrana verso Sa- la piccola Evangelina, è svani- da Sassoli de Bianchi nel Pro- viaggio di ognuno di noi. Ma
Sperling & lerno per conoscere il fratello to nella nebbia. logo — apparve in piazza un in questa esperienza antica vi
Kupfer (pp. Tiziano che, fino a qualche Evangelina è una pittrice cavalletto: «Era di una giovane è la contemporaneità di Evan-
208, e 17,90). giorno prima, non sapeva di che nello specchio «profondo pittrice. La conobbi e mi stupì gelina che è fuori dai social —
L’autore (qui avere. Chi è Evangelina? È la e scuro» della pittura cerca sé per la sua forza d’animo: in da Facebook a Instagram —
sotto) è protagonista dell’omonimo stessa. Lei è e non è un perso- quel frangente così drammati- ma non è fuori dal mondo.
imprenditore, romanzo di Lorenzo Sassoli de naggio letterario. Lo è perché co non rinunciava a dipingere Tutt’altro. È nel mondo pro-
scrittore e Bianchi: Evangelina (Sperling la storia è un romanzo, non lo per testimoniare quell’orrore. prio perché è consapevolmen-
filantropo. Ha & Kupfer). Un romanzo che è è perché la giovane pittrice è Ho immaginato e cercato di te fuori dal mondo in cui il re-
fondato il una favola che contiene tante esistita realmente e l’autore la raccontarne il percorso spiri- ale e il virtuale si confondono
gruppo Valsoia, favole: ogni breve capitolo è conobbe in Irpinia al tempo tuale». fino a rovesciarsi. In un dialo-
un racconto che ha il sapore dello spaventoso terremoto Il romanzo, quindi, pur es- go con un «giovane turco»
dell’incontro e le favole — ap- del 1980 (che, a chi scrive le ri- sendo opera di fantasia — e, Evangelina dice una cosa così:
punto — altro non sono che ghe di questo articolo, «nel forse, proprio per questa sua «Infernoso è il termine giusto
incontri. Fin dalle prime ri- pensier rinova la paura»). Lo- natura estetica — è anche ope- per circoscrivere lui e un’inte-
ghe, il lettore avrà la viva im- renzo Sassoli de Bianchi, in- ra di verità. Il senso della «fa- ra generazione convinta di
trarre informazioni utili da un
ammasso di dati, ma questi
non generano né conoscenza
né verità. Anch’io uso internet
per studiare, ma essere infor-
mati non vuol dire conoscere.
Si cresce attraverso le espe-
rienze della vita, viaggiando,
incontrando persone, riflet-
tendo. Vivere appiccicati a uno
schermo rincretinisce».
La storia di Lorenzo Sassoli
de Bianchi è ricca di sorprese
all’interno di un clima di mi-
del quale è stero che pagina dopo pagina
presidente. Per prima s’infittisce e poi si
Sperling & schiarisce, come una bella
Kupfer ha giornata di sole che «esce»
pubblicato i dopo il temporale. La ricerca
romanzi La del padre — Andrea Esposito
luna rossa — si concluderà con il ritrova-
(2020), La luna mento di sé stessa, in una so-
bianca (2021) e vrapposizione tra eventi ester-
La luna argento ni ed esperienze interne.
(2022) L’«aspra terra» irpina, con lu-
pi e janare, caverne reali e pla-
 L’immagine toniche — ma il platonico è
Juul Kraijer realissimo — sembra essere la
(Assen, Paesi vera protagonista della storia,
Bassi, 1970), come se Evangelina fosse il
Untitled (2017, «ritratto» di quei monti e
carboncino su quelle valli che è necessario
carta), in ora scalare e ora ridiscendere
mostra alla in ogni cuore. Il «Dio scono-
galleria Monica sciuto» o ignoto sembra soste-
De Cardenas di nere i monti, le valli e il cuore
Milano fino al di Evangelina.
24 febbraio © RIPRODUZIONE RISERVATA

landa mai dimenticata (Alla baia), Stanley,

il capo famiglia entusiasta e vigoroso, si
tuffa sempre in acqua per una bella nuotata Fantasy Nicola Lucchi racconta per Gribaudo le avventure di un bambino che ha un’amica fantasma
prima di colazione, poi va al lavoro, grazie a

C’è un enigma in fondo alle miniere

Dio, perché Linda Burnell lo ama, certa-
mente lo ama, ma che sollievo quando non
ci sono uomini nella casa in cui hanno tra-
slocato da più di un anno, e possono stare
fra donne, fra loro. Adesso, tutti gli abitanti
della baia e i suoi bambini sono sulla spiag-
gia a fare il bagno. Non tutti, in realtà, per-
ché Kezia è con la nonna, l’assilla, ricopren-
dola di baci, dicendole: tu non devi morire,
hai capito, non devi lasciarmi, promettimi
che non morirai. Linda non è in spiaggia, è
in giardino, perché è debole, stanca, con
tutti quei figli. L’ultimo le giace accanto,
sull’erba, fra due cuscini. Gli occhi azzurri
da lattante sono spalancati e la guardano,
spiano sua madre e di colpo si illuminano
di un largo sorriso sdentato. «Sono qui!»,
sembra dire quel sorriso felice. «Perché
non ti piaccio?». Lei gli risponde fredda:
«Non mi piacciono i bambini». Lui non
riesce a crederci, agita le braccia come per
afferrare qualcosa. Cosa? Lei, forse? Linda è
stupefatta dalla fiducia di quella piccola
creatura. «Ciao, bamboccio mio!», gli sus-
surra con gli occhi pieni di lacrime.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Gabriela Lotto
Il volume
N icola Lucchi, autore di libri per ra-
gazzi e per adulti, questa volta ci
trasporta in un fantasy per i più
giovani. Il romanzo Daniel Ghost e il se-
greto delle miniere (Gribaudo,) è ambien-
tato in Val Camonica, nella Valle dei Segni.
Daniel, protagonista e voce narrante del
racconto, vive con gli zii a Quattrossi, un
 Il fantasy di paese ai piedi di una montagna che ab-
Nicola Lucchi bonda di antiche miniere. Daniel ha per
Daniel Ghost e amica una bambina fantasma, Diana, che
il segreto delle vede e sente solo lui. A scuola lo conside-
miniere è rano un po’ strano perché quando si rivol-
pubblicato ge a lei sembra che parli da solo. È amico
dall’editore anche di Nicolas, compagno di scuola e di
Gribaudo avventure, un po’ emarginato anche lui.
(pp. 192, I dialoghi sono divertenti perché Nico-
e 13,90) las sa dell’esistenza di Diana ma non la
sente. Spesso Nicolas chiede che cosa stia
dicendo Diana, ma Daniel ne stravolge le
parole. Per esempio quando pensano di
liberare un lupo in gabbia, per convincere
Nicolas, che è un fifone, Diana incalza:
«Di’ a quel tuo amico che chiamarlo coni-
glio sarebbe un’offesa per ogni generazio-
ne di conigli». Ma Daniel traduce: «Diana
dice che sei coraggioso come un lupo e
che di conseguenza non dovresti avere
paura».
Nella zona accadono fatti strani: un
L’equivoco
Quando Daniel parla con Diana,
che è invisibile, i suoi compagni
di scuola si stupiscono
e lo considerano un po’ strano
gregge sterminato da una bestia feroce
che nessuno ha visto, un bambino scono-
sciuto portato in ospedale e scomparso
senza lasciare traccia.
Daniel, Nicolas e Diana si avventurano
nelle miniere, ma quando sentono dei
rumori e vedono due occhi gialli scappa-
no a gambe levate. Ma è solo l’inizio. Da-
niel rientra a casa di nascosto e in camera
trova una foto dei suoi genitori con una
scritta: «Se vuoi rivederli ti aspetto dome-
nica alla Bocca del Diavolo. Da solo».
Daniel indaga, ma gli zii preparano i
bagagli e lo portano a Milano nella vec-
chia casa dei genitori. Daniel è convinto
che gli nascondano qualcosa. Come sco-
prirlo?
Il capitolo conclusivo si intitola: «Tutto
è bene quel che non finisce». Al lettore il
piacere di capire di cosa si tratta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 40 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

Spettacoli Cinema Prende il via il Prix Palatine 2024, unico premio cinematografico
binazionale che unisce Francia e Italia, celebrando i film più amati dai
Al via il Prix Palatine, ragazzi e dalle ragazze EsBac, cioè gli studenti delle scuole che
mille ragazzi in giuria portano alla doppia maturità italiana e francese. Il lancio del premio
è in programma domani al cinema Arlecchino di Milano con il primo
fra Italia e Francia film in concorso, «Le Livre des solutions» di Michel Gondry. Il Prix
coinvolge 15 città con 24 scuole superiori partecipanti per un totale
di mille giovani in giuria: i ragazzi francesi voteranno tre film italiani e
viceversa. Presentato a Roma, il concorso si concluderà con
l’annuncio dei vincitori all’Ambasciata d’Italia a Parigi.

L’intervista
A Torino
l’attrice sarà

Per People
ero tra le
dieci donne
belli di quelli che mi fa mio
marito. Ricordo il gran lusso,
nel deserto in Ferrari. Ma
premiata più belle
c’erano auto anche più belle».
E poi c’erano i calciatori,
con il Ciak d’oro del mondo
e per i
la Sardegna: rimpianti?
«Da una parte sì, c’era tanta
ragazzi ero spensieratezza, meno male
inarrivabile che ho vissuto quegli anni lì.
A un fidan- Sono tornata in Sardegna la
scorsa estate, sono rimasta in
TORINO «Per tanto tempo mi zato dissi: zona, ma per un altro tipo di
chiamavano per fare la bella ti concedo vacanza, con mio figlio. Le co-
statuona», dice Manuela Ar- una se cambiano».
curi, che su di sé, dalla fisicità seconda La sua famiglia d’origine?
all’abilità nel gestirsi, un po’ ci chance «Sono nata ad Anagni. Una
ha marciato e un po’ ci ha gio- ciociara cresciuta a Latina, pa-

cato. Era sparita: «Sono di-
ventata mamma di Mattia die-
ci anni fa. Prima c’era mio fi-
glio e basta. Ora sono torna-
ta». Al Torino Film Fest le
danno il Ciak d’oro che le con-
sente di far diventare il suo
cortometraggio, Domina di
Devid D’Amico, un film.
Di che si tratta?
«È una donna che di pro-
fessione picchia gli uomini.
Era una casalinga con due fi-
gli e un marito che la picchia-
va. E penso ai femminicidi,
sono uomini che non soppor-
tano di non tenerci sotto. Nel
film sono sottomessa, mi tra-
sformo fino a dominare gli
uomini. Mi vesto di latex e
frustino, vado nei luoghi dove
i masochisti pagano per farsi
frustare. Ho un caschetto ne-
ro tra Louise Brooks e la Va-
lentina di Crepet. Non c’è
niente di sessuale».
Lei è stata la ragazza più
desiderata d’Italia.
«La rivista People nel 2002

pà calabrese, tecnico in fab-
brica; mamma di Avellino, in-
segnante elementare».
Lei che mamma è?
A Porto «Apprensiva. Mi sono pre-
Cesareo sa del tempo per stare con
misero Mattia. Con Giovanni, mio
marito, c’è complicità. La pri-
perfino la ma volta ci siamo sposati a Las
mia statua: Vegas, il cerimoniere parlava
inaugurata, un inglese stretto e non capi-
rimossa per vo nulla, chissà cosa ho detto.
violazione Un anno e mezzo fa ci siamo
del risposati al Castello Odescal-
chi di Bracciano, io in bianco,
paesaggio, ho voluto la tradizione».
restaurata, Il tempo che passa: guerra
non so che o pace?
fine abbia «Bisogna sentirsi belli con
fatto sé stessi. Faccio punturine di
biostimolazione che nutrono
la pelle. Sono usciti macchi-
nari che consiglio: hanno ef-
fetto lifting senza bisturi».
Che effetto le fa debuttare
al festival di cinema più se-
rio, rigoroso, cinefilo…
«Sono orgogliosa. Ho fatto
Caschetto Manuela Arcuri in una scena di «Domina», film diretto da Devid D’Amico che segna il suo ritorno dopo dieci anni un altro percorso, ma sono

Manuela la dominatrice
mi inserì (prima italiana) nel-
la classifica delle dieci donne
sempre stata attrice, non
showgirl. Ferreri, Verdone,
Pieraccioni, Salemme… Poi le
fiction, anzitutto Carabinieri:
i militari veri mi chiamavano
collega. Ho fatto quella serie
nel primo anno in cui le don-
ne potevano diventarlo. Ven-
t’anni fa la divisione cinema-
Arcuri: torno dopo aver fatto la mamma a tempo pieno fiction era più netta. Si sgomi-
tava di più, oggi campi e pos-

Ora sul set indosso vestiti di latex e assomiglio a Valentina

più belle del mondo. Avevo 23 sibilità sono maggiori. Ho
anni. L’anno prima ero la più vissuto pregiudizi, dicevano
cliccata dagli italiani su Inter- se sei bella non puoi essere
net. Playboy mi dedicò un brava. Non si dice più: all’epo-
servizio di 52 pagine. A Porto ca era legge».
Cesareo misero la mia statua: zionava davanti casa a Latina. hotel e spostamenti. Ci incon- Sognava Almodóvar?
messa, rimossa per violazione Gli diedi il telefono: errore, trammo a Saint Tropez. Era «Sì, quello dei primi film,
del paesaggio, restaurata, non dovetti cambiarlo. Non lo de- carino, simpatico, iniziò pia- quello colorato, pittoresco. Il
so che fine abbia fatto». nunciai, all’epoca non usava. no la storia, io mi presentai rimpianto è Il postino con
I ragazzi avevano paura di La statua Mi è capitato anche di corteg- con un’amica. Era un bell’uo- Troisi, feci le prove costume
corteggiarla? Manuela Arcuri giare uomini, ridevo, scherza- mo sui 35, in Italia vestiva al- ma ero troppo piccola. Dissi
«Eccome, mi sentivano posa accanto vo, il meglio di me». l’europea, quando andammo no a Tinto Brass per Monella,
inarrivabile. A un fidanzato alla statua con La storia con l’arabo? a Dubai era un arabo. Sarei ero minorenne, mi vergogna-
dissi: ti concedo una seconda le sue «Famiglia di petrolieri. Mi dovuta diventare la sua terza vo, non sapevo nemmeno co-
chance. Lo adottai come me- sembianze, aveva visto su una rivista». moglie. Non poteva durare. sa volesse. Sono semplice, e
todo. Poi c’era chi dovevo te- collocata in La scelse da un catalogo? Aprii gli occhi, la favola finì». meno maggiorata in tutti i
nere a bada, mai situazioni Puglia, sul Ride: «In estrema sintesi, Almeno le avrà fatto regali sensi».
pesanti, tranne un ragazzo lungomare di sì. Mi fece cercare dagli sca- strepitosi. Valerio Cappelli
che partiva dalla Sicilia e sta- Porto Cesareo gnozzi che lo aiutavano per «Anelli, bracciali, non più © RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il concorso membri della comunità ha

ricostruito gli sforzi fatti per

E l’inaugurazione del festival è tutta al femminile ottenere giustizia (arrivata

di Paolo Mereghetti
TORINO È toccato alle donne
aprire il concorso del
41°Torino Film Festival e la
scelta non avrebbe potuto
essere migliore. Linda veut
du poulet (Linda e il pollo) è
un film d’animazione
firmato da Chiara Malta con
Sébastiern Laudenbach: la
storia è semplicissima (la
piccola Linda vuole a tutti i
costi mangiare un pollo ai
peperoni perché le ricorda il
padre morto) ma un disegno
sorprendente, fatto di
personaggi tratteggiati solo
quel che basta per farne
capire i movimenti e come
incorniciati dentro macchie
di delicati colori, è il
grimaldello ideale per far
esplodere una sceneggiatura
che passa dal realismo
(bisogna ben trovarlo un
pollo) alla favola poi al sogno
e a molto altro ancora, come
in una specie di fuoco
d’artificio dove poliziotti
testardi, sorelle litigiose,
bambini dispettosi e
camionisti romantici
riempiono gli occhi e il
cuore. Tutto femminile,
invece, è Soleils Atikamekw
(I soldi degli Atikamekw) di
Chloé Leriche, specie di film-
saggio sospeso tra l’onirico e
il malinconico che
ricostruisce il caso di cinque
In apertura Il film «Linda e il pollo»
membri del popolo
Atikamekw nella riserva
Manawan in Quebec. Nel
1977, un furgone con cinque
nativi morti e seminudi fu
ritrovato in un fiume
profondo un paio di metri
d’acqua: la polizia locale
rubricò tutto come
incidente, forse dovuto a
eccessive bevute e non
indagò più. La regista ha
raccolto il dolore e i ricordi
dei parenti e con l’aiuto dei
troppo tardi, nel 2016, e
senza che nessuno ne abbia
pagato il fio). Alternando
voci fuori campo con scene
di finzione, momenti di
disperazione alla
testardaggine di chi vuole
indagare, ha costruito una
specie di commossa «messa
funebre», dove
rassegnazione e rabbia si
aggrovigliano in un film che
riesce a farci toccare il
dolore, l’ingiustizia e il
razzismo. Come nel recente
film di Scorsese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
SPETTACOLI 41
#

L’incontro
«Il mio progetto artistico
per difendere l’ambiente»
e l’ansia che uno ha sempre».
Anche un compositore affer-
mato in tutto il mondo come
lui: «Non sembra, ma per pro-
durre sentimenti di pace e
ispirazione c’è dietro un lavo-
Einaudi, 17 concerti a Milano per celebrare l’album «In A Time Lapse» ro molto più drammatico. È
un obiettivo che non sai se
raggiungerai, per cui hai

A
Las Vegas li chia-
merebbero resi-
dency, a Milano so-
no ormai un rito
che accompagna
verso le Feste i concerti con
cui Ludovico Einaudi, dal
2015, si «installa» al Teatro
Dal Verme, quest’anno per 17
date, tutte esaurite: «È un ap-
puntamento fisso che è bello
fare sia per il forte legame che
sento con la città sia per vivere
l’esperienza continuativa del
aspettative con te stesso. Se
vuoi creare un’opera che dica
Dal Verme qualcosa a te e agli altri devi
sudartela. E la sensazione che
hai dentro è la stessa di quan-
do avevi 20 anni».
I possibili impieghi dell’In-
telligenza Artificiale nella
musica lo preoccupano? «Un
po’ sì, non tanto per me, ma
per i lavori che diventeranno
inutili. Magari nello scrivere
la musica per una serie tv ci
 Ludovico sarà bisogno solo del tema
Einaudi dal 30

teatro in un modo che mi per-
mette di approfondire dei
progetti», racconta il compo-
sitore e pianista, 68 anni.
Quest’anno, dal 30 novem-
bre al 20 dicembre, celebrerà
il decennale di uno dei suoi
dischi più amati, «In A Time
Lapse», rivisitando le tracce
con un ensemble di sette mu-
sicisti. E il teatro milanese
ospiterà anche l’installazione
«Walden» (visitabile su pre-
notazione anche da chi non
ha il biglietto per il concerto)
con musiche di Einaudi e testi
di Henry David Thoreau: «Era
l’autore che leggevo mentre
scrivevo “In A Time Lapse” ed
è stato forse il primo ambien-

novembre al
20 dicembre è
al Teatro Dal
Verme di
Milano per 17 Le idee
concerti, tutti Sono alle prese con
esauriti,
il nuovo disco, ma al
intitolati «In A
Time Lapse
momento ci sono solo
Reimagined», idee molto vaghe
in cui rivisita le Al piano Ludovico Einaudi, 68 anni, è pianista e compositore. Ha scritto anche numerose colonne sonore per il cinema
musiche del
suo disco «In A come parte di una campagna cisioni politiche, sempre più Morgan principale e tutte le variazioni
Time Lapse» di Greenpeace a difesa del- lente del resto». le potrà fare l’Intelligenza Ar-
l’Artico. «I discorsi di un’orga- Ai suoi concerti, racconta tificiale — osserva —. Temo
«Io, lavoratore normale
insieme a sette
musicisti. Il nizzazione possono arrivare Einaudi, accorre una buona che ci renderà tutti un po’ più
ad alcuni, ma un progetto ar- parte di pubblico giovane: pigri mentalmente e il rischio
licenziato senza motivo»
teatro ospita
anche la sua tistico può attirare l’attenzio- «Lo trovo interessante e inco- è che si crei un certo appiatti-
installazione ne in modo più trasversale — raggiante. Sarei anche molto mento cerebrale. Già di questi
sostiene il musicista —. Pur- più annoiato se avessi un pub- tempi non stiamo spiccando

talista della storia, visto che
già 200 anni fa rifletteva su
quei temi che oggi sono di-
ventati emergenza». La sensi-
bilità di Einaudi verso la crisi
climatica non è nuova: già nel
2016 ha suonato il piano su
una piattaforma tra i ghiacci,
«Walden»,
visitabile su troppo non vedo tantissimo
prenotazione cambiamento, la gente conti-
gratuitamente nua a inquinare come ha sem-
pre fatto, però mi sembra ci
sia maggior consapevolezza
che ci troviamo alle prese con
un’emergenza. Poi a un certo
punto ci vogliono anche le de-
blico di età più alta e un po’ mi
demotiverebbe. Invece l’ener-
gia che vedo con i giovani è
molto bella». Per il prossimo
anno, anticipa, ha in pro-
gramma la lavorazione di un
nuovo album: «Al momento
ci sono solo idee molto vaghe
«D
icono che sono un privilegiato,
ma sono un lavoratore normale,
licenziato senza motivo. Fosse
capitato a un metalmeccanico ci sarebbero
le proteste di piazza». L’ha detto Morgan a
margine di un incontro a Milano, tornando
sul suo allontanamento da «X Factor».
per il livello elevato, ci manca
solo il colpo finale. Però credo
ci saranno anche delle eccel-
lenze che continueranno a
creare e si spera che la gente
non si accontenti».
Barbara Visentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

venga sul sito eurekaddl.sbs

 42
Eventi
Le arti e le idee
di Beba Marsano
C’
è un forziere
nel cuore di Ve-
rona. Palazzo
Maffei. Dove
Luigi Carlon
(veronese, clas-
se 1939), imprenditore e colle-
zionista onnivoro, insaziabile,
spericolato, ha trasferito parte
dei suoi sconfinati tesori: 650
capolavori tra dipinti, disegni,
sculture, oggetti d’arte appli-
cata dall’antichità classica a
oggi. Quasi duemila anni di
meraviglie, approntate secon-
do un gioco di allusioni, che
rimanda alle atmosfere della
dimora da cui, nel vicino
2020, sono uscite. Quella
grande abitazione trecentesca
a pochi passi dal duomo, in
cui «le opere — stipate nei
corridoi, nelle stanze, addirit-
tura nei bagni — soffrivano,
non respiravano più; necessi-
tavano di un nuovo spazio vi-
tale», confida Carlon.
Che, in oltre mezzo secolo
di ricerche, ha acquistato solo
ciò che gli è piaciuto. Il risul-
tato? Una raccolta aperta a tut-
te le arti, che affianca opere
capitali (La fenêtre ouverte di
René Magritte, per esempio) a
objet d’amateur come il porta
caviale in cristallo di rocca

La scoperta
Acquistai un dipinto
dal Met e, in restauro,
scoprimmo una porzione
(preziosa) nascosta
LA CASA DEI CAPOLAVORI
DA MAGRITTE A SIRONI, LA PASSIONE DI CARLON A VERONA
griffato Peter Carl Fabergé, già
alla mensa degli zar. Incuranti
dell’anagrafe, in questa gigan-
tesca Wunderkammer i lavori
sono accostati per nuclei te-
matici, in nome di complicità
elettive. Esempio? Nell’am-
biente più raccolto, quasi un
sacello, si appartano un Con-
cetto spaziale rosso fuoco di
Lucio Fontana e una Crocifis-
sione del Secondo Maestro di
San Zeno; a separarli sei seco-
li, ad avvicinarli quella tensio-
ne oltre il visibile che acco-
muna i tagli di uno e il fondo
oro dell’altra. La sezione del
Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
La guida Inaugurata a Verona in due momenti successivi Capitolium romano, quinta di Piazza delle
— il 14 febbraio del 2020 e il 25 ottobre 2021, Erbe; dall’altro una raccolta d’arte che spazia
Il percorso espositivo con l’allestimento anche del secondo piano — dall’archeologia greco-romana ad oggi — frutto
(firmato da Belli) la Casa Museo di Palazzo Maffei propone un
percorso eclettico tra capolavori e curiosità
di oltre cinquant’anni di passione collezionistica
dell’imprenditore veronese Luigi Carlon — resa
e il grande restauro
d’arte, accomunati da una caleidoscopica passione
collezionistica. Un intervento che ha una doppia
valenza. Da un lato il restauro completo di uno
ora fruibile al pubblico. Il risultato è un luogo d’arte
e di bellezza sviluppato su progetto architettonico
e allestitivo dello studio Baldessari e Baldessari
dei più noti palazzi seicenteschi della città — e da un’idea museografica di Gabriella Belli. Info,
Palazzo Maffei — sorto nell’area dell’antico orari e dettagli su palazzomaffeiverona.com.
Luoghi A Palazzo Maffei la raccolta dell’imprenditore collezionista
Che la apre al pubblico, assieme (in questa intervista) ai suoi ricordi
ro scoprimmo sotto l’intelaia-
tura quasi mezzo metro di te-
la, recuperammo un perso-
naggio e il museo avrebbe vo-
luto l’opera indietro».
Intanto le acquisizioni pro-
seguono. Di recente sono en-
trati un tondo di Emilio Vedo-
va, Ritratto di monsieur
Chéron di Amedeo Modiglia-
ni e un’icona come Grande
onda di Kanagawa di Hoku-
sai, che Carlon rincorreva da
quarant’anni.
L’amore per l’arte, rivela,
germoglia dalle pagine di
un’enciclopedia: «Capolavori
nei secoli» della Fratelli Fab-
bri Editori («Conservo ancora
i volumi»). Il primo dipinto
che acquista è Moulin Rouge
del veronese Eugenio Dega-
ni. Quello per cui, all’inizio,
spende di più, Il saluto del-
l’amico lontano di de Chirico.
E quello che ancora rimpian-
ge, un omaggio al padre della
Metafisica di Andy Warhol
(«Allora costava troppo per
me»).
In camera da letto Luigi
Carlon ha tenuto per anni una
tela di Carlo Ferrari detto il
Ferrarin, vedutista ottocente-
sco amato dal maresciallo Ra-
detzky e dall’imperatore d’Au-
stria Francesco Giuseppe. Il
soggetto, Piazza delle Erbe
chiusa sullo sfondo da Palaz-

La rinuncia
Una volta ho rinunciato
a un’opera di Andy
Warhol perché allora
costava troppo per me
Novecento cavalca attraverso Le immagini bano di Mario Sironi apparte- zo Maffei. Un segno. Tante
le avanguardie con opere Qui, Luigi Carlon (foto di Mattia nuto a Margherita Sarfatti; i volte aveva sognato di trasferi-
chiave dei mattatori del XX se- Zoppellaro). In alto, al centro Gladiatori di Giorgio de Chiri- re la raccolta proprio lì, nel-
colo. C’è Linee-forza del pu- Antonio Canova, «Amorino» co realizzati per la casa parigi- l’antica dimora dei banchieri
gno di Boccioni, il lavoro con (Cupido), 1788 – 1794, gesso na del nume tutelare del Cu- Maffei. E quando le Generali
cui Giacomo Balla volle ricor- (foto di Massimo Ripani); bismo, Léonce Rosenberg; la mettono all’asta, non se la
dare, alla morte dell’amico, il alla sua sinistra, la scala Dumpf-klar di Wassily Kan- lascia sfuggire. La facciata tar-
colpo sferrato dal Futurismo elicoidale «tutta in aria», dinsky, in cui l’artista russo do rinascimentale è solenne.
al «ventre molle» della bor- come disse l’erudito indaga la relazione quasi tra- Il tetto a terrazza, in origine
ghesia. C’è Boîte-en-valise di Scipione Maffei; alla scendente tra linea e spazio. giardino pensile, è un belve-
Marcel Duchamp, catalogo in sua destra «Ritratto con l’effigie Collezione nella collezione, dere. E l’interno sorprende
miniatura della sua «disobbe- di Marco Aurelio», seconda metà il corpus di autori veronesi: il per la scala elicoidale «tutta in
dienza» dada, racchiuso in del II secolo d.C., con rilavorazione prodigioso Altichiero, l’Or- aria», come disse l’erudito
una valigia che allude al viag- moderna, marmo bianco betto, Zenone Veronese con Scipione Maffei, che «soste-
gio, alla transitorietà della vita (testa); marmo nero africano un Ratto di Elena acquistato nendosi essa tutta in se stes-
e della stessa opera d’arte. e giallo antico (busto), che dal Metropolitan Museum di sa» si slancia dalla base al ver-
E ci sono un Paesaggio ur- si trova nella Sala Antiquarium New York. «In corso di restau- tice. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
EVENTI 43
#

La collezione La raccolta esposta, su progetto di
Gabriella Belli, raccoglie in 29 sale oltre 650 opere
in dialogo tra antico e moderno — dall’arte greco
romana al contemporaneo — con pitture, sculture
e arti applicate di differenti generi. Vanta nuclei
importanti di arte antica ma anche del XX secolo,
con predilezione per il Futurismo e la Metafisica e
attenzione alle principali avanguardie del primo e
del secondo Novecento; e poi arte contemporanea
con diverse opere site specific. Tra i grandi artisti
presenti citiamo: Mantegna, Veronese, Van Wittel, La posizione
Canova, Boldini, Boccioni, Balla, Severini, ma anche
Hokusai, Modigliani, Picasso, Magritte, Max Ernst, Scenografia su piazza Erbe
Duchamp, de Chirico, Savinio, Casorati, Morandi; e Restaurato appositamente e reso visitabile per la prima
ancora Afro, Vedova, Fontana, Burri, Tancredi, volta, Palazzo Maffei chiude scenograficamente Piazza
Manzoni ecc, fino alle istanze più attuali espresse delle Erbe a Verona ed è l’edificio barocco più importante
da Pistoletto, Cattelan, Erlich, Nannucci, Sassolino, della città, con la sua facciata ornata da statue, la scala
Dynys e Roosegarde. Per informazioni, orari elicoidale vera innovazione al tempo, e la terrazza che
e altri dettagli sulle iniziative, il sito da consultare consente una visione a 360 gradi su Verona e i colli
è quello ufficiale, palazzomaffeiverona.com (accanto, un’immagine firmata da Renato Begnoni).

Il programma
Talk, musica e performance sta in chiave inclusiva. Tra

Il palcoscenico del Teatrino

queste c’è, l’11 dicembre, Nati
di Francesca Angeleri al Museo, dedicato ai neo ge-
nitori di bimbi da 0 a 12 mesi,
che saranno accompagnati da
una mediatrice museale e da
un’ostetrica, «per sostenere le
Grazie a una sinergia con le istituzioni, il calendario delle attività è fitto mamme in un momento bel-
lissimo ma anche delicato. Ci
piacerebbe si creassero dei

«N
ella vita basta-
no una frase,
una parola,
un’esperienza,
per generare un seme che poi
germoglierà». Vanessa Carlon
quel seme l’ha innaffiato e cu-
rato, anche quando faceva im-
presa in Index, e ricorda bene
il giorno in cui fu piantato.
Era il 1981 ed era il suo decimo
compleanno. I genitori l’ave-
vano portata a Venezia a vede-
re una mostra su Picasso a Pa-
lazzo Grassi: «Con me avevo
un quaderno e una matita con
cui “riproducevo” alcuni dei
disegni esposti. Fu molto
coinvolgente». L’arte è una
forte passione del padre Lui-
gi, imprenditore e Cavaliere
del Lavoro nonché grande
collezionista, «ogni opera che
acquista è una festa. Quando è
arrivata La grande onda di Ka-
nagawa, che desiderava da 40
anni, è stata un’enorme gioia
condivisa con tutti».
Vanessa Carlon è la direttri-
ce di Palazzo Maffei Casa Mu-
seo a Verona, un luogo d’arte
di livello internazionale —
con una collezione di oltre
650 opere — che, pur conser-
vando caratteristiche e di-
mensioni private, è a totale di-
sposizione del pubblico. La
fruibilità e la partecipazione
sono garantite anche grazie
alle sinergie con il diparti-
mento di Cultura e Civiltà del-
l’Università di Verona e con
gruppi con al centro le fami-
Suoni Qui glie e l’arte». Si svolge inoltre
registrazione un’attività con il Dipartimento
delle musiche di Neuroscienze dell’Universi-
per «Opening tà di Verona che vede alcuni
Night», specializzandi, guidati dalla
performance Professoressa Nosè, parteci-
di autoteatro; pare a innovative lezioni sul
in basso, benessere legato all’arte.
da sinistra: Fertile è la collaborazione
Antonio con la Fondazione Arena di
Sanfilippo, Verona con cui organizzano
Tondo, 1958; dei matinée, la domenica alle
uno stipo 11, un ciclo di 8 concerti da ca-
laccato del XVIII mera che si legano alle opere
secolo; poltro- della collezione (ad esempio
scultura
«Red and Blue
Chair» di Gerrit Vanessa Carlon
Rietveld e «La partnership con
Camilla Monga
in «Me Time.
Giovanni Rana apre le
Una stanza porte del Museo gratis
tutta per sé» a 12 mila studenti»
(ph: A. Macchia)
l’Accademia delle Belle Arti. persona con una cultura va- Rosalia Pasqualino di Mari- vane: «C’è un’importante Brahms e Mozart che «musi-
Il Teatrino di Palazzo Maf- stissima». Il 3 dicembre si neo, la direttrice della Fonda- partnership con il Pastificio cano» La Bagnante di Ales-
fei, inaugurato nel 2021 insie- continua con Jacopo Venezia- zione Piero Manzoni (di cui è Giovanni Rana grazie al cui sandro Puttinati). Altro tema
me al secondo piano espositi- ni. Il 13 gennaio Daniela Rosi, nipote), «mi piacerebbe tor- contributo 12 mila studenti è la danza, che riprenderà la
vo, è il fulcro di una serie di docente dell’Accademia di Ve- nasse il prossimo anno per potranno visitare i nostri spa- prossima primavera in colla-
incontri, gratuiti, da poco ri- rona, parlerà di Art Brut. Rosi parlarci anche della sorella, zi gratuitamente. Le scuole borazione con il Teatro Stabi-
partiti, in cui si avvicenderan- ha ideato, inoltre, per i bimbi l’artista Pippa Bacca». sono la linfa del Museo». Art le di Verona, «la coreografa
no importanti e interessanti dai 6 agli 11 anni, le Cacce al te- L’11 marzo si avvererà un in Action è il programma che Camilla Monga danza tra le
rappresentanti del mondo soro al Museo. Il 27 gennaio desiderio di Carlon con la par- contiene diverse iniziative che opere del secondo piano nella
dell’arte e della cultura. Si ri- arriva Patrizia Sandretto Re tecipazione di Emilio Isgrò, Palazzo Maffei ha messo a performance “Me time” men-
comincia domani con Gian Rebaudengo, collezionista e «abbiamo una sua opera ati- punto grazie al sostegno della tre una ventina di partecipan-
Maria Tosatti, «il Padiglione fondatrice dell’omonima Fon- pica, “Bussate e sarà aperto”, Regione del Veneto e al con- ti, con le cuffie, compiono
Italia dell’anno scorso mi ave- dazione, che dialogherà con il del 1993, che fa parte di un ci- tributo annuale del Ministero un’esperienza immersiva di
va profondamente colpita. Ho Direttore generale della Fon- clo realizzato per la Biennale della Cultura-Direzione Gene- musica elettronica e acustica.
provato a contattarlo e, con dazione Palazzo Strozzi Artu- di Venezia». rale Educazione, Ricerca e È molto potente, alla fine tanti
grande facilità, mi ha invitata ro Galansino e con Gabriella Palazzo Maffei ha una pre- Istituti culturali, e che si basa- si commuovono».
a Napoli nel suo studio. È una Belli. Il 24 febbraio interverrà dilezione per il pubblico gio- no sull’accessibilità all’arte vi- © RIPRODUZIONE RISERVATA

 La storia questa onda potente che

Nella Grande Onda di Hokusai
il mistero della fusione profonda
tra esseri umani, divinità e natura
di Roberta Scorranese
sembra sovrastare con forza
primigenia il Monte Fuji
sullo sfondo ci seduce così
tanto? E, soprattutto, perché
ha conquistato la sensibilità
di numerosi artisti? Van
Gogh ne riproduce il
1849), uno che giocava molto movimento nel cielo della
con l’eccentricità e che sua Notte stellata, la
godeva nel sentirsi definire scultrice Camille Claudel ce
della cultura nipponica
oscillano tra il fiabesco,
il realistico e l’erotico.
C’è poco di cerebrale,
come nella Grande onda:
in quella perfetta fusione di
elementi divini (la potenza
del mare e quindi della
natura), umani (le barche
e i pescatori) e terreni
(la montagna) c’è tutto

C on un semplice calcolo
di «visualizzazioni» nel
motore di ricerca più
utilizzato del pianeta, il
British Museum l’ha definita
«L’immagine più famosa
del mondo»: un miliardo,
contro gli «appena» 130
milioni di views della
Gioconda. Giochi algoritmici
che forse sarebbero piaciuti
anche allo stesso artista
che l’ha realizzata nel 1831,
Katsushika Hokusai (1760-
«un vecchio pazzo» della
pittura. Eppure è così: la sua
opera più celebre, La grande
onda di Kanagawa, simbolo
senza età dell’arte
giapponese, l’abbiamo vista
tutti almeno una volta,
riprodotta da qualche parte.
Una xilografia originale
dell’opera fa parte del
percorso di Palazzo Maffei,
una delle tante splendide
ossessioni di Luigi Carlon
diventate realtà. Ma perché
ne ha dato una versione nella
quale le tre barche originali
nella stampa diventano
tre donne in balia del mare
in tempesta. E così via,
sconfinando in altri territori,
perché, per esempio, anche
Claude Debussy ha tratto qui
l’ispirazione per il suo La
mer. Cominciamo col dire
che noi occidentali siamo
ormai da secoli affascinati
L’attività L’opera di Hokusai a Palazzo Maffei è accompagnata da un altro dal Giappone: mostre, libri,
suo lavoro e da un nucleo di altre cinque xilografie originali di artisti coevi spettacoli, film. I registri
lo spirito giapponese
di squisita matrice
shintoista, dove ogni cosa
si ricongiunge attraverso
un movimento leggero,
necessario, profondo,
ineluttabile. Diceva il
samurai Musashi Miyamoto:
«Tu ti addentrerai nelle
montagne, e quando infine
ne uscirai, sarai circondato
dalle montagne». Noi siamo
natura. Fin nel midollo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 44 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

Sport
Volley
Anticipo a Modena, oggi Milano
Nell’anticipo della settima giornata di Superlega, Valsa Modena ha
vinto 3-1 sul campo del Cisterna. Le partite di oggi (ore 18): Itas
Trentino-Farmitalia Catania, Lube Civitanova-Prisma Taranto, Rana
Verona-Sir Susa Perugia, Vero Volley Monza-Bluenergy Piacenza
(20.30, Rai Sport), Allianz Milano-Padova (ore 20). Classifica: Perugia
18; Trento 16; Piacenza 13; Monza 12; Civitanova 11; Modena 10;
Padova, Cisterna, Verona, Milano 7; Catania e Taranto 3.
Biathlon
Staffetta mista azzurra sul podio
Si apre con un podio per l’Italia la Coppa del Mondo di biathlon. A
Oestersund (Svezia) 3° posto del quartetto della staffetta mista
composto da Didier Bionaz, Tommaso Giacomel, Dorothea Wierer e
Lisa Vittozzi. Si è piazzata alle spalle dell’inarrivabile Francia (Fillon
Maillet/Jacquelin/Braisaz Bouchet/Jeanmonnot) e della Norvegia (T.
Boe/J. Boe/Knotten/Tandrevold). Per gli azzurri decisive le fasi al
poligono della Wierer (nonostante la febbre) e della Vittozzi.

Coppa Davis
 Il commentoBattuta la Serbia
Niente paragoni l’Italia in finale
uno come lui con l’Australia
non lo avevamo L’impresa del
mai avuto nostro numero 1
di Marco Imarisio

Q uesta vittoria di
Jannik Sinner su
Novak Djokovic
verrà ricordata per anni.
dalla nostra inviata
Gaia Piccardi

Quando tutto sarà stato MALAGA È buio quando finisce

detto e scritto sul
campione italiano, sabato
25 novembre a Malaga
dovrà essere considerato
come il giorno in cui tutto
cominciò. Non la
semifinale a Wimbledon,
non la vittoria nel suo
primo Master 1000,
neppure le finali Atp di
il viaggio interminabile di
Jannik Sinner alle pendici di
Novak Djokovic, ma il cielo
sopra la Davis è un po’ più blu.
Per battere la Serbia del mo-
nolite che con la maglia rossa
non perdeva da 44 match (21
consecutivi) serviva l’impre-
sa, e impresa è stata. Sotto 1-0
dopo la vittoria di Kecmano-

Torino, a quelle tappe ci
sono arrivati tanti altri. Ma
battere il Cannibale, in una
partita così importante,
ancora più per Lui, così
impregnato di un amor
patrio che sconfina nel
nazionalismo, beh, è
Sinner supereroe
vic sul friabile Musetti, Sinner
si è preso in spalla l’Italia co-
me fosse lo zaino con cui an-
dava a camminare sui sentieri
delle Dolomiti con nonno Jo-
sef e, forza dell’abitudine, l’ha
portata fino in cima alla mon-
tagna, senza accusare capogi-

Djokovic si inchina
davvero un’altra cosa. Il
sigillo definitivo. Tutti
sanno che il fenomeno
serbo ha il primato di
vittorie con match point a
sfavore. Pochi ricordano
come, tra i big 4 che hanno
fatto l’età d’oro del tennis,
detiene anche il record di
meno sconfitte con match
point in suo favore, che
vede in fondo alla classifica
ri lungo la scalata. Nemmeno
di fronte ai tre match point sul Jannik sempre più leader degli azzurri americano, rischiava l’ernia se
gli avesse scritto «Italia» sulla

Annulla 3 match ball, poi doma Novak

Roger Federer, battuto 22
volte su 1.242. Gli era
successo appena tre volte,
su 911 partite, e le prime
due quando era ancora un
bambino, nel 2007
(Mikhail Youzhny) e nel
2009 (Rafael Nadal). Con
tre consecutivi match
point contro, nessuno. C’è
di più. Gli unici giocatori
capaci di batterlo in due
eventi consecutivi erano
stati gli stessi Youzhny e
Nadal, più Andy Murray,
nel biennio 2007-2008,
un’era geologica fa. Un
conto è farlo quando
Djokovic era una giovane
promessa. Un altro, ieri.
Due volte in quattro ore,
per di più, contando anche
il doppio. E poi, il modo.
Nel terzo set del singolare,
4-5 del terzo set con Djokovic,
ha vacillato. Il primo se l’è gio-
cato male il serbo (rovescio
lungo), il secondo l’ha cancel-
lato Jannik con un servizio
vincente (12 ace, 72% di punti
vinti sulla prima), sul terzo —
incapace di provare qualsiasi
sentimento di paura — è ve-
nuto a rete e ha chiuso il pun-
to con una volée di dritto. Giu-
sto per dare il senso dell’ope-
ra: è la prima volta in carriera
che Djokovic perde sprecando
tre palle match di fila.
Ma non è finita qui. Sinner
vince il confronto con il nu-
mero uno del ranking per la
seconda volta in 11 giorni (Atp
Finals, girone, do you remem-
ber? Ora siamo 2-4), torna in
campo con l’amico Sonego,
spegne in gola il ruggito or-
E con Sonego lo batte anche nel doppio
mai afono al Djoker (con Kec-
25 manovic) e porta per mano
l’Italia in finale di Coppa Davis
(riveduta e corretta, certo, ma
anni dopo il marchio è lo stesso) 25 anni
l’Italia ritorna in dopo Svezia-Italia 4-1 (Milano,
finale di Coppa 1998), c’era ancora la lira, lea-
Davis (contro la der era Andrea Gaudenzi che
Svezia nel ‘98) oggi è presidente dell’Atp, ca-
vinta nel 1976 pitano Paolo Bertolucci, che
da Panatta e sulla strada della leggendaria
«La Squadra» Davis ‘76 (la prima e unica
conquistata fin qui) incrociò
proprio l’Australia (3-2 sulle
sabbie mobili del Foro Itali-
co), l’avversaria che affrontia-
mo oggi a Malaga.
Corsi e ricorsi resi possibili
dal talento straripante del ra-
gazzo di Sesto Pusteria, che
già era uscito campione dalle
Finals di Torino ma qui, affac-
ciato su quel Mediterraneo
che ha visto solo a 13 anni
quando è sceso dalle monta-
gne per andare ad allenarsi a
Bordighera da Piatti, fa addi-
rittura di più: l’impresa con la
maglia azzurra (a proposito:
Nike, il munifico sponsor
schiena?) ha un valore inesti-
mabile, eleva il campione a
eroe (senza esagerare: è una
partita di tennis), alla faccia di
chi pensava che l’azzurro non
gli interessasse, che il concet-
to di squadra cozzasse con il
suo sano egoismo, che consi-
derasse la Davis un reperto
44 d’anteguerra, buono solo per
certe (spettacolari) docu-serie
alla tv. E invece no, non si fini-
match sce mai di scoprire i 22 anni
da imbattuto pieni di promesse di Jannik,
(21 di fila) in bravo ad approfittare del Djo-
Coppa Davis ker sfuocato del primo set
per Djokovic (6-2), forse destabilizzato dal
prima di pasticciaccio brutto del test
incontrare ieri il antidoping a sorpresa di gio-
grande Sinner vedì sera (le versioni non tor-
nano: Novak dice di essersi
fatto prelevare il sangue pri-
ma della sfida con Norrie,

Il colpo di Martin trascina Bagnaia all’ultimo round

Djokovic ha sempre dato
l’impressione di essere
superiore. Ma Sinner ha
resistito, ci ha creduto, ha
trovato comunque un
modo per vincere. Come
fino a ieri sapevano fare
solo Novak e Rafa.
Chiudiamola qui. E
lasciamo perdere i
paragoni con i nostri
grandi del passato.
Abbiamo un giocatore che
il nostro tennis ha sempre
e solo sognato. Dobbiamo
accompagnarlo nel suo
cammino asciugando
l’enfasi, dalla quale non è
immune questo articolo.
Perché davvero, non è
facile contenersi. Testa
bassa e pedalare, anche da
spettatori, proprio come
sta facendo lui.
Parafrasando il poeta
Paolo Conte, ancora tante
gioie quest’uomo ci darà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IlMondialesidecideoggi,JorgevincelaSprintevaa-14.Pecco:«Nientepaura,socosafare»
dal nostro inviato
Daniele Sparisci
VALENCIA La cura del relax per
fermare la furia del lottatore
spagnolo. Cena con la squa-
dra, un film insieme alla fi-
danzata Domizia, la routine
per scacciare le farfalle nello
stomaco. Se Bagnaia simula
meriterebbe l’Oscar, sembra
piu agitata la sorella Carola
che lo segue sempre: «La
pressione è uguale per tutti e
due, è un po’ più difficile di
un anno fa (quando arrivò
sempre qui al Ricardo Tormo
con 23 punti su un Quartararo
in declino ndr), ma ho la stes-
sa fiducia di prima e resto da-
vanti io...».
Per prendersi il secondo ti-
tolo oggi gli basterà conclude-
re fra i primi cinque indipen-
dentemente dal risultato di
Martin. Ma nella sua dispera-
ta rincorsa Jorge non ha sba-
gliato una mossa, riuscendo a
trascinare il campionato al-
l’ultima stazione in un viaggio
di 40 gare, fra lunghe e corte.
Pecco si guarda indietro,
avrebbe voluto chiuderla mol-
to prima: «Mi aspettavo di do-
ver confrontarmi contro
un’altra Ducati: ho commesso
errori e ho avuto sfortuna. Se
siamo a questo punto è anche
perché ce la siamo andata un
po’ a cercare». Come l’errore
di ieri che lo ha spedito nella
Bis Bagnaia cerca il secondo titolo (Afp)
quinta piazza, ha scelto la
gomma media al posteriore e
«ho sbagliato, ma devo resta-
re tranquillo anche se 10 mi-
nuti prima della partenza tut-
te le emozioni saliranno. Use-
rò la stessa strategia di Martin
in gara». Ha il vantaggio di
scattare dalla seconda casella
dietro all’Aprilia di Vinales,
mentre il rivale è in seconda
fila, sesto dopo una qualifica
opaca («Ancora una volta è
colpa di una gomma mal cali-
brata» ha accusato lo spagno-
lo), eppure capace di prodi-
giose rimonte. Si alimenta del
nervosismo di Pecco, si è cari-
cato con i cori con cui è stato
celebrato dopo il nono trionfo
stagionale in una Sprint da-
vanti a Binder e a Marquez,
con Marc abbracci e compli-
menti sul podio.
Un successo pesante, anche
se potrebbe non bastare, il -14
resta una vetta altissima. Lo
ammette con un ghigno tri-
ste: «Ho il 30% di possibilità.
Spero che lui avverta la pres-
sione, che sbagli, non è vero
che siamo nella stessa situa-
zione». Cabeza y gas, è il suo
motto da sempre: «Ma stavol-
ta più gas que cabeza, se non
sarò veloce mi mangeranno in
un attimo». Martinator «solo
davanti al pericolo», scartato
lo scorso anno dalle selezioni
per un posto accanto a Bagna-
ia nel team Ducati ufficiale,
un dolore ancora vivo. «La ve-
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
SPORT 45
#

Basket Milano cerca il poker contro Pistoia. Neppure 48 ore dopo l’impresa sul
campo della Stella Rossa, la squadra di Messina (foto) prova ad
Milano rilanciata alimentare la striscia vincente ospitando al Forum la matricola toscana
vuole continuare nel programma del nono turno. La capolista Virtus Bologna sarà ospite
dell’ultima della classe Brindisi, senza gli infortunati Johnson e
la striscia con Pistoia Lombardi e in attesa del nuovo play Loren Jackson, ingaggiato ieri.
Bologna a Brindisi Sfida di alta classifica fra Tortona e Trento, pur con assenze importanti
sui due fronti (Obashoan tra i padroni di casa, Alviti per gli ospiti).
Nell’anticipo Sassari regola 79-76 Scafati grazie a Goumbauld (20 e 6
stoppate): nel derby dei fratelli Gentile, Stefano prevale su Alessandro.
Scafati senza coach Pino Sacripanti, costretto a dare forfait per un
malore pre-partita (niente di grave, sostituito dal vice Marco Ciarpella.
Così oggi: Venezia-Reggio Emilia (16.30, Eurosport2), Milano-Pistoia
(17), Brindisi-Virtus Bologna (17.30), Napoli-Cremona (18), Brescia-
Varese (18.15, Dmax), Pesaro-Treviso (19), Tortona-Trento (19.30).
Classifica: Virtus Bologna 14; Brescia, Trento, Venezia, Napoli 12;
Milano, Reggio Emilia 10; Tortona, Cremona, Scafati 8; Varese, Pistoia,
Pesaro, Sassari 6; Treviso, Brindisi 0.
Giuseppe Sciascia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il leader
DALLA NOSTRA INVIATA
MALAGA «Contro l’Australia
cercheremo di far vedere di
che pasta siamo fatti». Siamo.
È nella prima persona plurale
Orgoglio di squadra
«Per me è tutto nuovo,
siamo un gruppo felice»
Sinner: «Abbiamo vinto insieme, e non è finita»
rosso l’ha capito facendone biamo vinto insieme e con
esperienza: «Quando ho bat- l’Australia in finale saremo
tuto Novak nel girone delle Fi- ancora più squadra».
nals, a Torino, era stata La Squadra, per antono-
un’emozione più personale masia, è quella del ‘76. Nick
— spiega, scegliendo con at- Pietrangeli ha portato fino


del tempo presente la diffe-
renza tra il n.4 del mondo e il
leader della squadra. La tra-
sformazione di Jannik Sinner
Pietrangeli si è compiuta sotto i nostri oc-
Sinner è chi tra Torino e Malaga: senza
bravissimo, le due sfide (vinta nel girone,
persa in finale) delle Finals, la
ha solo 22 missione in Davis (duplice:
anni: ha un singolo e doppio) non sareb-
decennio be stata possibile perché le
per vincere, spalle di Jannik non sarebbe-
tanti com- ro state abbastanza larghe da
plimenti reggerla. E invece, nella stessa
stanza da cui è appena uscito
Djokovic in frantumi («È col-
benché indignato dal pessi- pa mia, ho sprecato tre match
Coppa Davis mo tempismo, El Pais invece point: mi prendo la responsa-
Semifinale scrive dopo, cioè oltre la fine- bilità dell’eliminazione della
ITALIA 2 stra consentita e, quindi, san- Serbia»), entrano i ricci rossi
SERBIA 1 zionabile dalla Wada), ma poi del ragazzo incredibile, che
Singolari di nuovo feroce (6-2), spietato coprono due occhi stanchi
tenzione le parole —. Qui a a qui i suoi primi 90 anni
Malaga ho pensato: aaah, sia- («Sinner ha un decennio
mo ancora vivi! Eravamo a un davanti a sé per vincere tut-
passo dall’uscire dalla Davis, to, bisogna fargli solo i com-
va bene che ho vinto io ma ab- plimenti»), gli altri sono a ca-
sa davanti alla tv ad ammirare
questa squadra giovane e im-
berbe, che sta crescendo in-
sieme ai muscoli del capitano
Jannik. Cosa hai pensato da-
vanti ai tre match point? «Le
palle erano abbastanza nuove,
mi sono concentrato sul ser-
vizio, sperando di ottenere
punti gratis. Djokovic è sem-
pre un test importante, per
me». L’Australia, che in Davis
non superiamo dal 1980 (fina-
le persa a Praga con la Ceco-
slovacchia di Lendl, la quinta
di otto raggiunte, inclusa
quella odierna), oggi ci pro-

Kecmanovic (Ser) nel terzo, la seduta di psicana-
b. Musetti (Ita) lisi nella quale pensava di aver
6-7, 6-2, 6-1 portato al punto di rottura il
Sinner (Ita) b. giovane rivale. Il lavoro di
Djokovic (Ser) smantellamento del Djoker è
6-2, 2-6, 7-5 proseguito nel doppio con
Doppio Sonego, elevato dall’energia
Sinner-Sonego b. sovrannaturale del compagno
Djokovic- a livelli siderali mentre la Ser-
Kecmanovic bia si inabissava, Djokovic illi-
6-3, 6-4 vidiva, il palazzetto di Malaga
Oggi diventava una succursale del
Finale
ITALIA
Foro Italico.
Non c’è nulla, sul campo da
AUSTRALIA tennis, che ieri non sia riusci-
Così in tv to a Sinner. Assistervi non sa-
Dalle 16 Raidue rà stata l’esperienza mistica
e Sky della luce abbacinante di Fe-
derer, però un giocatore che
si nutre di tre match point
contro anziché lasciarsi pro-
sciugare come tutti gli altri
qualcosa di speciale lo contie-
ne. Jannik ha esultato a suo
modo, un totem rosso di ca-
pelli piantato in mezzo al ten-
nis. E nessuno lo smuove da lì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ma spiritati. Ha visto (e fatto)
cose che noi umani, eccetera.
«Le statistiche non mi inte-
ressano — dice con il solito
Panatta understatement —, siamo fe-
lici. Per me è tutto nuovo ma
Sinner già
l’anno in questa finale di Davis c’è
una combinazione di cose. Un
prossimo gruppo giovane, che non è
può vincere spaventato dalla pressione. E
uno Slam l’orgoglio di ritrovarci in que-
e diventare sta posizione».
numero 1 La panchina azzurra l’ha
del mondo strapazzato, stropicciato,
spettinato (e, ai capelli, Jannik
tiene). Dopo aver battuto Djo-
kovic da solo è andato a dare il
cinque agli azzurri, dopo
averlo ribattuto con Sonego
ha abbracciato uno a uno i
serbi, riserve comprese, per-
ché quella volta che papà
Hanspeter lo sgridò per aver
fatto gol senza passare la palla
se la ricorda ancora. Una
grande gioia condivisa è più
intensa di una solitaria, per
quanto bellissima. Il barone
pone due sfide chiamate Alex
De Minaur e Alexei Popyrin: il
primo è stato la vittima sacri-
ficale di Sinner a Toronto, pri-
mo Master 1000 sbranato; il
secondo ha perso di recente
da Arnaldi sul veloce di Shan-
ghai, ed è questo il motivo per
cui Volandri potrebbe riman-
darlo in campo come contro
l’Olanda, sperando di evitare
il doppio (gli aussie hanno
due specialisti, Ebden e Pur-
cell), anche se ormai viaggia-
mo tranquilli con l’asso nella
manica Sinner-Sonego nel
trolley. «Jannik ci dà fiducia,
energia, tranquillità» gongola
il c.t. lustrando il pezzo più
pregiato dell’argenteria.
L’idea di eguagliare la leggen-
da del ‘76 all’inizio della setti-
mana sembrava più grande di
noi. Adesso è a portata di ma-
no e di Sinner, tanto vale ap-
profittarne.
Abbraccio Jannik Sinner, Lorenzo Sonego e il capitano Filippo Volandri g. pic.
festeggiano la vittoria nel doppio. Nel tondo, Novak Djokovic (Afp, LaPresse) © RIPRODUZIONE RISERVATA

rità è che abbiamo già fatto la

storia alla Pramac, non si era
mai vista una squadra clienti
vincere così tanto e conqui- Gp di Valencia
Ferrari e quel 2° posto costruttori che consola
stare anche il Mondiale per
team».
Così oggi
ore 15 gara Bisogna rimontare 4 punti alla Mercedes, Leclerc a fianco di Verstappen in pole
Per l’ad Claudio Domenica- Tv: Sky
Partono così
li meriterebbero il titolo ex 1. Vinales (Spa) di Giorgio Terruzzi tutti, cosa che carica di impor- di fiducia, basata sul rendi- infelice. Questa. Segnata dai
aequo, come Tamberi e Bar- Aprilia tanza la caccia al secondo po- mento nelle ultime 4 gare (3 Gp di Abu Dhabi consumi gomme sulla distan-
shim a Tokyo. Ma nel motoci- 2. Bagnaia (Ita) sto. Per Vasseur e per chi l’ha podi contro 1). Ma per parlare Così oggi za. I segnali, non rassicuranti
clismo non funziona così, Ducati Non è stanco Verstappen. voluto al vertice del team, la di una progressione confortan- ore 14 gara date le prestazioni fornite con
Così in tv: Sky
«all or nothing» è scritto sui 3. Zarco (Fra) Pole numero 32 al pari del Leo- questione riveste significati te, serve mostrare un indizio pneumatici usati, su una pista
Ducati Partono così
cartelloni fuori dalla pista. ne, Nigel Mansell, arraffata con particolari ed è vista con un filo che indichi la fine di un’epoca 1. Verstappen dalle temperature più alte ri-
Cavalli e pedine, Di Giannan- 4. Miller (Aus) un ruggito da predatore inde- spetto a Las Vegas, gara data
Ktm (Ola) Red Bull
tonio (che punta al posto la- fesso. C’è Leclerc in prima fila a 2. Leclerc (Mon) come significativa per sdoga-
5. Binder (Rsa)
sciato da Marini in Vr46, il Ktm rappresentare sul sipario la Ferrari nare ottimismi da futuro pros-
fratello di Rossi andrà alla 6. Martin (Spa) coppia più veloce del Mondia- 3. Piastri (Aus) simo.
Honda) e Bezzecchi a prote- Ducati le, ma per la foto ricordo i conti McLaren È potente il motore sulle ret-
zione di Pecco. Dall’altra parte Così nella Sprint sono aperti. In ballo resta la 4. Russell (Gbr) te centrali, ma la partita si gio-
gli spagnoli, Aleix Espargaro 1. Martin 2. Binder piazza d’onore tra i costruttori. Mercedes ca sui tratti guidati dove supe-
3. Marquez. 3. M. 5. Norris (Gbr)
il più esposto a favore di Mar- Sono 4 i punti che separano rare è quasi impossibile. Le-
Marquez 4. McLaren
tinator. Valentino osserva dal- Mercedes e Ferrari, entrambe 6. Tsunoda (Jap) clerc e Russell: costretti ad una
Vinales 5. Bagnaia
l’alto dei suoi nove Mondiali, al via dopo doppio testacoda. AlphaTauri partenza aggressiva. In attesa
Bagnaia
è stato vicino all’allievo in campione se... Russell è quarto mentre Hamil- Classifica team che i loro compagni portino a
queste ore: «Lo vedo molto se finisce fra i ton 11° e Sainz, 16°, fuori forma 1. Red Bull 822 casa punti, magari decisivi, per
più tranquillo di un anno fa». primi 5 a entrambi, sono condannati a 2. Mercedes 392 andare in pausa con almeno un
Guai a rovinare un film così. prescindere dal una bagarre da retrovie. È tem- 3. Ferrari 388 mezzo sorriso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA risultato di Martin po di bilanci, infelici un po’ per Prima fila Charles Leclerc parte secondo nell’ultimo Gp della stagione (Ap) © RIPRODUZIONE RISERVATA
 46
SPORT
Sci
Lara Gut domina
il gigante americano
Brignone è sesta
Goggia bene: nona
Le pagelle
di Carlos Passerini
Milan
Ripresa Reijnders
7,5 Maignan A pelle di leone su
Beltran, poi col faccione su
Mandragora: Mike, «c’est magique».
6 Calabria Un po’ di ruggine c’è:
compensa col mestiere.
6 Thiaw Gli tocca il raddoppio su
Nico Gonzalez: missione non
semplice, la porta a casa.
6 Tomori Se la vede brutta nel
secondo tempo, ma non cede.
7 Hernandez Una notte da vecchio
Theo: acchiappa il rigore e lo
realizza. Stava mancando parecchio.
6,5 Reijnders Per rimeritarsi
l’etichetta di «olandese volante»
d’inizio stagione servono altre
controprove, ma sembra stia pian
piano tornando a quei livelli.
6 Pobega Dà quel che ha: muscoli e
centimetri. Nel primo tempo va
vicino al gol di testa: una specialità
su cui può e deve migliorare.
5,5 Chukwueze Molta corsa, molta
imprecisione. C’è da lavorare.
6 Musah Arma tattica: suo il primo
pressing. Generoso.
6 Pulisic Nel nulla cosmico della
prima mezz’ora rossonera, lui è
l’unica presenza. Poi si spegne.
Giustamente sostituito.
5 Jovic Fa una sola cosa giusta:
innesca Hernandez sul rigore. Poi
torna oggetto misterioso: sciupa il
2-0 centrando il portiere da due
passi, solo soletto. Come si fa?
6 Loftus-Cheek Rischia grosso con
quel tocco di mano in area. Ma la
sua presenza cambia molto.
6 Pioli Di buono c’è il risultato, che
consente a lui e al suo Milan di
rialzare la testa. Hanno pesato le
assenze, vero. Ma martedì col
Dortmund servirà di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fiorentina
Il ballerino Nico
6,5 Terracciano Una parata
salvavita prima del rigore.
5 Parisi Onesto: dopo la tranvata
che costa il rigore non si lamenta
neanche un po’.
6 Milenkovic Come i vecchi flipper:
finché può, rimbalza tutto.
6 Martinez Quarta Pura «garra
sudamericana», anche se il suo ex
compagno Jovic non lo fa dannare.
5,5 Biraghi Qualche sbandata.
5,5 Arthur Un tempo senza
incantare. Sostituito all’intervallo
anche perché ammonito: rischiava.
5,5 Duncan Nel posto sbagliato al
momento sbagliato sull’azione che
porta al rigore? No, va molle sul
rimpallo. Errore che pesa.
6,5 Nico Gonzalez Ogni sua giocata
è un’idea, tipo ballerino di tango.
Peccato che non sempre i suoi
compagni seguano il suo ritmo.
6 Bonaventura Il grande ex sogna
una notte da protagonista nello
stadio in cui ha giocato dal 2014 al
2020, ma si deve accontentare degli
applausi dei suoi ex tifosi.
5,5 Sottil La potenza, si sa, è niente
senza controllo: fila come un treno,
ma non è concreto.
4,5 Beltran Venticinque milioni di
dubbi: tanto l’ha pagato Commisso
al River Plate in estate. Per ora la
verità è che non sembrano ben
spesi. Certo, ha 21 anni…
6 Maxime Lopez La tecnica c’è.
5,5 Nzola Meglio di Beltran, sicuro.
Ma neppure lui lascia il segno.
6 Italiano La Fiorentina meritava
indiscutibilmente il pari, ma alla fine
è un’occasione persa.
c. pass.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
Due su due. Lara Gut-Behrami di questi tempi è «ingiocabile» in gigante:
dopo la vittoria a Soelden, bis a Killington (Usa), rimontando dalla
discesa iniziale, è invece scivolata. Nel bilancio azzurro c’è l’importante
nono posto di Sofia Goggia, che nel 2016 nella località del Vermont
seconda posizione la leader provvisoria Alice Robinson. La ticinese ha centrava, proprio in gigante, il primo podio nella Coppa del Mondo: Sofia
centrato il successo numero 39: alle sue spalle l’australiana (a 62/100), al
terzo posto Mikaela Shiffrin (140 podi; 81/100 lo scarto), che ha sognato
è stata premiata dalla seconda discesa (era 14esima) e il risultato
conferma il feeling ritrovato con le porte larghe. Bene anche Lara Colturi,
di risalire dalla quinta posizione alla prima. Federica Brignone (foto), 12esima, la diciassettenne figlia di Daniela Ceccarelli e Alessandro Colturi
seconda in Austria, stavolta s’è dovuta accontentare del sesto posto (a che corre per l’Albania: è in rilancio dopo l’infortunio nella scorsa
1’’77), lo stesso piazzamento che aveva al giro di boa. La valdostana fino stagione. Oggi slalom: su Raisport ed Eurosport alle 16 e alle 19.
al muro finale aveva costruito una gran manche; ma sono arrivati due f.van.
errori che hanno compromesso tutto. Marta Bassino, quarta dopo la © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ripresa Vittoria importante ma non convincente. L’esordio record del 15enne rossonero
di Alessandro Bocci
Serie A 13ª g.
ieri
MILANO Il Milan si rialza nel SALERNITANA 2
gelo di San Siro e Pioli scaccia LAZIO 1
i fantasmi che cominciavano ATALANTA 1
a agitarsi intorno alla sua NAPOLI 2
panchina. Tre punti per ripar- MILAN 1
tire, conservare il terzo posto FIORENTINA 0
e mettersi comodo sul divano oggi 12.30
in attesa di Juventus-Inter. Ma CAGLIARI
c’è poco oltre la vittoria, risi- MONZA
cata e sofferta. Se Theo Her- (Dazn, Sky)
nandez è implacabile dal di- ore 15
schetto nel recupero del pri- EMPOLI
mo tempo, Maignan versione SASSUOLO (Dazn)
Superman è decisivo nella ri-
FROSINONE
presa per mantenere il van- GENOA (Dazn)
taggio e compiere un passet-
tino fuori dalla crisi. Il portie- ore 18
re francese para tutto, anche ROMA
UDINESE (Dazn)
la febbre a 39, lesto nell’uscita
sullo sciagurato Beltran, che ore 20.45
si allunga malamente il pallo- JUVENTUS
ne, formidabile sul tiro a col- INTER (Dazn)
po sicuro di Mandragora al- lunedì 18.30
l’ultimo respiro. Per la Fio- VERONA
rentina generosa e combatti- LECCE (Dazn)
va, ma troppo leggera, arriva ore 20.45
un’altra sconfitta, la quarta BOLOGNA
nelle ultime cinque partite e TORINO
come le precedenti senza se- (Dazn, Sky)
gnare. Una squadra a cui fa Classifica
difetto il centravanti. Quando Momento chiave Theo Hernandez, spinto da Fabiano Parisi, cade in area: è il rigore che deciderà Milan-Fiorentina (Afp) Inter 31
Basta un guizzo di Hernandez
Juventus 29
Milan* 26
Napoli* 24
Atalanta* 20
Fiorentina* 20
Roma 18
Il Milan battezza Camarda
Bologna 18
Monza 17
Lazio* 17
Torino 16
Frosinone 15
Lecce 14
Genoa 14
Sassuolo 12
Il rigore di Theo piega la Fiorentina. Maignan, con 39 di febbre, decisivo nel finale Udinese
Empoli
11
10
Cagliari 9
si inceppano Nico Gonzalez e merita il più giovane a debut- po di testa angolato di Pobega
Verona
Salernitana*
8
8
Bonaventura, resta all’asciut- Milan 1 tare in serie A. e quando al riposo mancano *: una partita
to: né Beltran, pagato 25 mi- Fiorentina 0 Al Milan basta un sussulto una manciata di secondi l’ex in più
lioni di euro, né Nzola, voluto per piegare la partita dalla sua Jovic, sino a quel momento Serie B
da Italiano, sono all’altezza. Marcatore: Theo Hernandez (rig) 47’ pt parte dopo 40 minuti noiosi inesistente, trova il corridoio 14ª giornata
Così il Milan, prigioniero MILAN (4-2-3-1): Maignan 7,5; in cui la Fiorentina tiene palla giusto per smarcare Theo Samp-Spezia 2-
delle proprie paure, si salva. Calabria 6 (Florenzi sv 47’ st), Thiaw 6, senza graffiare e il Diavolo, Hernandez: Parisi lo stende, il 1; Bari-Venezia
La tremarella però finisce so- Tomori 6, Theo Hernandez 7; Reijnders contratto, non ha la forza di Teenager rigore netto è trasformato 0-3; Cittadella-
lo al minuto novantasette do- 6,5, Pobega 6; Chukwueze 5,5, Musah 6 saltare addosso ai rivali, né la Francesco dallo stesso terzino francese, Sudtirol 2-1;
po un secondo tempo tra- (Krunic sv 39’ st), Pulisic 6 (Loftus- qualità tecnica per ripartire Camarda, 15 che così cancella l’ansia dei Como-Feralpi 2-
Cheek 6 16’ st); Jovic 5 (Camarda sv 39’ 1; Cremonese-
scorso quasi sempre in apnea con precisione. Pioli sceglie anni e 260 rossoneri. Lecco 1-0;
nella propria metà campo. st). All.: Pioli 6 un 4-2-3-1 liquido, con Mu- giorni, è il più Nel secondo tempo aspetti Parma-Modena
Contro il Borussia Dormund, FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano sah che sale sulla trequarti giovane il Milan più libero e sciolto e 1-1; Reggiana-
martedì in Champions, un’al- 6,5; Parisi 5, Milenkovic 6, Martinez per togliere il fiato a Arthur calciatore ad invece è la Fiorentina a co- Ascoli 1-1; Pisa-
tra sfida decisiva, servirà un Quarta 6, Biraghi 5,5; Arthur 5,5 (M. come, sull’altro fronte, Bona- aver giocato mandare il gioco con Maxime Brescia 1-1
piglio diverso. Oltre al risulta- Lopez 6 1’ st), Duncan 5,5 (Mandragora ventura fa con Reijnders. Rit- in serie A Lopez al posto dell’ammonito oggi 16.15
sv 36’ st); N. Gonzalez 6,5, Bonaventura
to, la notizia che infiamma 6 (Kouame sv 43’ st), Sottil 5,5 (Ikoné sv
mo lento, errori da entrambe Arthur. I viola alzano il ritmo, Catanzaro-
San Siro è l’esordio di France- le parti e una sola occasione dialogano bene sino alla tre- Cosenza,
36’ st); Beltran 4,5 (Nzola 5,5 25’ st). All.: Ternana-Palermo
sco Camarda, 15 anni, 8 mesi Italiano 6 sul destro di Calabria. Nel fi- quarti, ma si perdono nel-
e 13 giorni, centravanti della nale, invece, il Milan trova co- l’area di Maignan. L’occasione Classifica
Arbitro: Di Bello 6 Ammoniti: Arthur,
Primavera, in campo negli ul- Parisi, Tomori, Pioli Recuperi: 3’ più 7’
raggio e la Fiorentina perde le di Beltran, dopo 4 minuti, è Venezia 30
timi 14 minuti, recupero com- distanze, si allunga e come le clamorosa. Pioli sostituisce Parma 30
preso. San Siro lo accoglie co- succede spesso si squaglia: Pulisic con Loftus-Cheek per Cremonese 25
Como* 24
me si deve: con l’applauso che Terracciano si supera sul col- dare sostanza al centrocampo Palermo* 23
e proprio il tocco di mano Modena 23
Prima vittoria per Inzaghi dell’inglese sul tiro ravvicina- Cittadella 22
Salernitana 2 to di Sottil scatena le proteste Catanzaro* 21
La Salernitana affonda la Lazio
Lazio 1 viola. I rossoneri, nel secondo Cosenza* 19
tempo, hanno una sola occa- Bari 18
Marcatori: Immobile (rig) 43’ pt; Kastanos sione: Jovic, liberato da Theo Pisa 17
10’, Candreva 22’ st Hernandez, che intende resti- Sudtirol* 16
(m.c.) Prima vittoria in campionato doppio giallo a Gyomber con la SALERNITANA (3-4-2-1): Costil 6; Daniliuc 6 tuire il favore al serbo, si fa Reggiana 16
(Fazio 6,5 16’ st), Gyomber 4,5(Lovato 6 1’ st), Sampdoria 16
per la Salernitana, seconda sconfitta Lazio in avanti. Un grave errore. Il Pirola 6 (Bronn sv 41 st); Mazzocchi 6,Bohinen
stregare da Terracciano. Pri- Brescia* 14
in tre gare di serie A per la Lazio. pareggio di Kastanos al 10’ st aveva 6 (Legowski 6 16’ st), Coulibaly 6,5, Bradaric 6; ma e dopo solo i viola, che at- Ascoli 13
Natale anticipato per Pippo Inzaghi sancito la fragilità difensiva dei Candreva 7,5 (Maggiore 6 27’ st), Kastanos taccano sino alla fine e si di- Lecco* 12
e soprattutto Antonio Candreva che biancocelesti. Enorme l’assenza di 6,5; Ikwuemesi 6. All. F. Inzaghi 6,5 sperano sull’occasione di Spezia 10
al minuto 22 st indovina una Luis Alberto. La Salernitana ci mette LAZIO (4-3-3): Provedel 5; Lazzari 5,5 (Hysaj Mandragora. Per Italiano San Ternana* 7
conclusione carica d’effetto da fuori più voglia e merita il successo 5 17’ st), Gila 5, Patric 5,5, Marusic 5; Siro rossonero è stregato, Feralpisalò 7
area che batte Provedel. È l’azione (anche una traversa nel primo Guendouzi 5,5, Cataldi 5,5 (Vecino 5 36’ st), quattro partite (la prima con *: una partita
Kamada 4,5; Felipe Anderson 5 (Isaksen 5 24’ in meno
che ribalta il vantaggio di Immobile tempo). Sarri se la prende con st), Immobile 6 (Castellanos 5 24’ st), Zaccagni lo Spezia) quattro sconfitte.
su rigore, concesso dalla Var e l’arbitro, ma ammette che questa è 6 (Pedro 5 17’ st). All.: Sarri 5 Per Pioli può essere l’inizio
sfuggito all’insufficiente arbitro una Lazio che non funziona. Arbitro: Prontera 5 Ammoniti: Lazzari, della rinascita: a patto che ri-
Prontera, che non sanziona il © RIPRODUZIONE RISERVATA Gyomber, Daniliuc, Cataldi, Maggiore, Fazio, trovi in fretta il suo Milan.
Inzaghi Recuperi: 3’ più 5’ © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
Estero
Haaland da record
non basta al City
Sorpasso Arsenal
Dortmund show
Derbyd’ItaliaATorinoJuveeIntersigiocanoilprimato:conunavittoriaibianconeritornerebberointestadopo1212giorni
Allegri: loro i favoriti
Chiesa? Non sapevo
che giocasse a tennis
di Massimiliano Nerozzi
TORINO Le conferenze di Mas-
similiano Allegri sono già la
partita, giocata con altri mez-
zi: palla agli altri («l’Inter è
forte e più pronta di noi»);
meno pressione sui suoi
(«questa sfida non decide
niente»); e qualche fake news
da legittima pretattica («gio-
chiamo contro i favoriti del
campionato, l’hanno detto lo-
ro stessi», dichiarazione che
però in archivio non risulta).
Spesso funziona, visto che
l’allenatore bianconero, e Ma-
dama, difficilmente sbaglia-
no questo tipo di duelli: o me-
glio, quasi sempre riescono a
sabotare i piani del nemico,
che ad alto livello non è quali-
tà da poco.
Di certo, l’aritmetica della
classifica rende goloso — e
inusuale, viste le ultime sta-
gioni — l’appuntamento di
stasera all’Allianz Stadium, di
nuovo sold out: vincendo, la
Juve può tornare in testa dopo
1.212 giorni, ben oltre tre an-
ni, quando era agosto (2020)
e in panchina c’era Maurizio
Sarri. Pensieri banditi anche
solo dalle parole della vigilia:
«Non sarà una partita decisi-
va, ma un buon test nel nostro
percorso di crescita, del quale
sono molto contento». Strada
che, sempre secondo il tecni-
co juventino, è ben diverso da
quello che deve seguire l’In-
ter: «Noi vogliamo tornare in
Champions». E mica c’è solo
Inzaghi, in pole per il tricolo-
re: «Non vedo una corsa scu-
detto limitata a Inter e Juve,
Milan e Napoli sono le due
squadre che lotteranno con i
nerazzurri fino alla fine. Noi
dobbiamo guardare la distan-
za dalla quinta, per tornare in
Champions».
Dopodiché, tira aria di bat-
taglia, fisica, da trincea e con-
tropiede. Del resto, la Juve
parte da una solida fase difen-
siva, come ricordava l’altro
giorno Antonio Gagliardi, as-
sistente tattico dell’Arabia
Saudita, dopo aver fatto lo
stesso mestiere con gli azzurri
e i bianconeri (di Pirlo): la
media dei tiri da dentro l’area
in serie A è del 59 per cento, e
solo due squadre riescono a
concederne meno del 50,
l’Atalanta (46 per cento) e la
Juve, appunto, «con un incre-
dibile 41 per cento». Morale:
«La difesa bassa posizionale
bianconera funziona e tiene
lontano gli avversari». Per il
resto, grazie anche a un enor-
me Szczesny, che sta parando
con un fantastico 84 per cen-
to: storicamente, un portiere
arriva a fine stagione con il
78-80 per cento. Davanti, la
Juve può contare sull’arte del-
lo slalom: con quattro gioca-
tori fra i primi 50 dribblatori
della A (Chiesa, Rabiot, Cam-
biaso e Miretti), mentre l’Inter
Halaand (nella foto) fa il suo 50° gol in Premier (un record, dato che
gli sono bastate 48 gare) ma questo non basta al Manchester City
per evitare il sorpasso in vetta. I campioni d’Europa pareggiano 1-1
col Liverpool (gol a 10’ dalla fine di Alexander-Arnold): ne approfitta
l’Arsenal di Arteta che vince a Brentford e sale a 30 punti grazie al
primo gol di Havertz. La squadra di Guardiola, seconda a 29 punti,
oggi può essere raggiunta dal Tottenham di Vicario e Udogie, che
gioca con l’Aston Villa di Zaniolo. Il big match City-Liverpool è stato
caratterizzato dalla striscione di protesta «Premier corrotta» esibito
da un aereo e firmato dai tifosi dell’Everton, dopo la penalizzazione di
Esterno ha il solo Lautaro. Alla lava-
Federico gna, c’è il dubbio di Locatelli
Chiesa, (reduce da ko) e del partner di
26 anni, Chiesa (Vlahovic o Kean). E
alla Juve sul numero 7, Allegri rispon-
dal 2018 de con ironia a Spalletti: «Di-
(LaPresse) ce che è il nostro Sinner? Per-
ché, Chiesa gioca a tennis?». Il
tormentone sul bel gioco de-
ve aver lasciato il segno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SPORT 47
#
10 punti inflitta alla loro squadra per irregolarità finanziarie. Il
Newcastle, avversario del Milan il 13 dicembre, batte 4-1 il Chelsea,
ed è 6°. Martedì i rossoneri saranno impegnati col Borussia
Dortmund, che ha rimontato nel derby con il Gladbach da 0-2 a 4-2.
I gialloneri sono sempre 4°, a 10 punti dalla capolista Leverkusen
che passa 3-0 in casa del Werder e risponde al Bayern, vittorioso
venerdì e 2° a 2 punti. In Spagna, il Barcellona pareggia col Rayo (1-
1) va a 31 punti e perde l’occasione di mettere pressione al Real (oggi
a Cadice con 32 punti) e al Girona 1° in classifica (34), impegnato
domani con l’Athletic. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Inzaghi punta in alto:
non firmo per il pari
E abolisce il ritiro
di Paolo Tomaselli
Torino, ore 20.45
Juventus Inter
3-5-2 3-5-2
MILANO Mancano due terzi di
1 Szczesny 1 Sommer campionato, però per l’Inter
4 Gatti 36 Darmian che fin qui ha vinto 5 trasferte
3 Bremer 6 De Vrij su 5, passare anche allo Sta-
24 Rugani 95 Acerbi dium sarebbe uno spartiac-
27 Cambiaso 2 Dumfries que. Simone Inzaghi è sicuro:
16 McKennie 23 Barella «Non firmo per il pari, è una
5 Locatelli 20 Calhanoglu partita che conta tantissimo».
25 Rabiot 22 Mkhitaryan
11 Kostic 32 Dimarco
E anche per far capire ai suoi
9 Vlahovic 10 Lautaro giocatori quanto si fida di lo-
7 Chiesa 9 Thuram ro, ha abolito il ritiro, che in-
Arbitro: Guida vece aveva ristabilito prima
Tv: ore 20.45 Dazn della sfida in casa con il Frosi- Centravanti avversario che nello scorso
none, due settimane fa: il tec- Lautaro campionato è stato l’unico a
nico nerazzurro sta diventan- Matrinez, vincere due volte su due con
do sempre più abile ad aprire 26 anni, l’Inter, senza nemmeno subi-
e chiudere il rubinetto della all’Inter re gol. Se la congiuntura ne-
pressione e delle energie psi- dal 2018 gativa nerazzurra dovesse ri-
cofisiche e oggi quando salirà (Getty Images) petersi (sia il ko, che lo zero
sul torpedone per Torino non nel tabellino dei marcatori)
penserà tanto a come evitare sarebbe un evento, perché
il sorpasso in vetta, ma so- non capita da 46 anni, quan-
prattutto a come battere un do a Torino c’era Trapattoni e
a Milano Bersellini.
Ma Inzaghi ormai sa bene
che la sfida con Allegri, supe-
rato con più agilità nelle cop-
pe, è un gioco di specchi tra
due squadre che hanno lo
stesso sistema e un’interpre-
tazione sempre più diversa.
«A Torino abbiamo vinto due
anni fa, quando forse merita-
vamo di perdere. E abbiamo
perso quando meritavamo di
vincere, come un anno fa. Fa-
re previsioni non è semplice,
di sicuro ci saranno momenti
in cui saremo più aggressivi e
altri di sofferenza, ho insistito
in questi giorni con i miei gio-
catori sulla grandissima con-
centrazione che ci vorrà». An-
che perché la Juve ti può sor-
prendere in ripartenza o su
calcio piazzato, due situazioni
mai facili da leggere, nelle
quali basta un attimo per per-
dere i riferimenti. L’Inter, che
ha la migliore difesa d’Europa
se si considera campionato e
Champions (8 gol) però è cre-
sciuta anche sotto questo
aspetto, al punto che due as-
senze pesanti come quelle di
Pavard e Bastoni passano qua-
si in secondo piano.
E Inzaghi, che porterà a To-
rino Cuadrado, ma lascia a ca-
sa Sanchez tornato dal Cile,
con un problema alla caviglia,
ha imparato bene come stop-
pare ogni trappola mediatica:
«Se è vero che nessuno si
aspettava la Juve così in alto?
Io me l’aspettavo dov’è, Alle-
gri vuole sempre vincere e la
Juve ha grandissime ambizio-
ni. Hanno più tempo per pre-
parare le gare non facendo le
coppe, ma di sicuro non farei
a cambio con Allegri. Noi non
ci nascondiamo, ci assumia-
mo le nostre responsabilità:
puntare allo scudetto è uno
stimolo per migliorare. Poi
quando vinciamo, dicono che
siamo imbattibili; quando
non vinciamo dicono che ci
siamo indeboliti». Vediamo
cosa dice lo Stadium.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
ColpogrossoacasaAtalanta
IlritornodiMazzarrièunkolossal
Il Napoli inizia nel modo migliore il dopo Garcia. Segna Kvara e si rivede Osimhen
dalla nostra inviata
Monica Scozzafava
BERGAMO Cambia l’allenatore e
cambia anche il volto del Na-
poli. Mazzarri vince al debutto
contro l’Atalanta (un punto
nelle ultime tre gare per Ga-
sperini), e lo fa come piace a
lui: in maniera semplice, ap-
plicata, senza inutili fronzoli.
Tre punti a Bergamo modifica-
no la prospettiva della squa-
dra, restituiscono sicurezze di-
menticate, e Walter ha la sen-
sazione netta che il suo man-
dato bis è un bellissimo film
appena iniziato. Il primo ciak è
andato, come forse neanche
lui si aspettava. Poco tempo a
disposizione, nazionali rien-
trati da qualche giorno. «Sono
stati una spugna — dice —
hanno memorizzato tutto
quello che ci siamo detti».
Kvara e Elmas, un gol per
tempo, gli regalano il debutto
dei sogni e a fine partita va ad
abbracciarli: questo è già il
suo gruppo. Lo spiega bene Di
Lorenzo: «Il mister ha toccato
le corde giuste, l’ambiente
non era sereno e la classifica
non ci piace». Il capitano sve-
la così obiettivi più alti, ed è
già una nuova energia. La po-
sta in gioco è alta, per la clas-
sifica ma non solo. Mazzarri,
lo ha detto, è nato per soffrire
e si è lanciato nell’avventura
del cuore (ritorno a Napoli
Sul pezzo Walter Mazzarri parla con Politano. Alle loro spalle Kvaratskhelia e Juan Jesus (Getty Images)
dopo 11 anni) col coraggio e
l’entusiasmo dell’esordiente,
con l’umiltà di non dover per
forza inventarsi qualcosa.
Squadra corta e compatta, li-
nea alta: quello che i suoi gio-
catori sanno fare. «Ho rivisto
in parte la squadra dello scor-
so anno — aggiunge — nel
primo tempo abbiamo domi-
nato, qualcosa non mi è pia-
ciuto nel secondo tempo ed è
su questo che dobbiamo lavo-
rare».
Il Napoli è sceso in campo
Il c.t. in tribuna
Spalletti rivede i «suoi» azzurri
L a prima volta dopo lo scudetto,
e la sua presenza ha ancora un
peso, evidentemente. Il Napoli
ha vinto sotto gli occhi attenti del
c.t. della Nazionale Luciano
Spalletti, ieri a Bergamo per
Atalanta-Napoli: non aveva mai più
Grande ex visto la sua ex squadra dal vivo dopo
Spalletti (Epa)
Atalanta
Napoli
Marcatori: Kvaratskhelia 44’ pt;
Lookman 8’ Elmas 34’ st
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 5;
Scalvini 5,5, Djimsiti 5, Kolasinac 6
(Bonfanti 5 31’ st); Zappacosta 6
(Hateboer 5,5 33’ pt), Ederson 6,
Koopmeiners 6, Bakker 5 (Ruggeri 6 1’
st); Pasalic 6; Lookman 6 (Scamacca sv
38’ st), De Ketelaere 5 (Muriel sv 38’ st).
All.: Gasperini 5,5
NAPOLI (4-3-3): Gollini 7; Di Lorenzo 6,
Rrahmani 5,5, Natan 6,5 (Ostigard 6 33’
st), Olivera 6,5 (Jesus 6 39’ pt); Anguissa
6,5, Lobotka 6,5, Zielinski 5,5 (Cajuste 6
33’ st); Politano 6 (Elmas 7 18’ st),
Raspadori 6 (Osimhen 6,5 18’ st),
Kvaratskhelia 7. All.: Mazzarri 7
Arbitro: Mariani 6
Ammoniti: Natan, Djimsiti, Mazzarri, Di
Lorenzo, Kolasinac Recuperi: 4’ più 5’
l’ultima sulla panchina, il 4 giugno
scorso contro la Sampdoria al
Maradona. Seduto agli ultimi posti
della tribuna, cappellino e segno
rosso contro la violenza sulle donne
sul viso. Ha provato a mimetizzarsi,
ma il c.t. ha trascorso il pre-gara a
fare selfie e a stringere mani.
SPORT 49
#
con la volontà di giocare la
partita della vita, non farsi
spaventare dalla forza fisica
dell’avversario, piuttosto ac-
cettare il pressing forsennato
della squadra di Gasperini,
approfittare per trovare l’im-
bucata. Il piano riesce a metà:
nella prima mezz’ora la fase di
studio di entrambe le squadre
toglie emozioni alla gara. Poi
l’imprevisto, che scatena la
1 furia. Mazzarri perde Olivera,
2 il terzino scivola e il ginocchio
destro fa crack (esce in lacri-
me in barella), Rrahmani se-
gna ma il suo gol è in fuori-
gioco, Mazzarri si becca
un’ammonizione dopo un fal-
lo a favore. Tutti puntini che
disegnano la linea della parti-
ta: Kvara su assist di Di Loren-
zo la mette dentro di testa, poi
Zielinski divora il raddoppio.
All’intervallo il Napoli ci va
col vantaggio ma al rientro
perde troppo in fretta la bus-
sola. L’Atalanta comincia a
giocare sulle fasce ed è molto
più arrembante. L’ingresso di
Ruggeri e la crescita di Hate-
boer con De Ketelaere più
ispirato preannunciano il gol
del pari: lo stacco di testa è di
Lookman che salta indistur-
bato tra Rrahmani e Di Loren-
zo. Per mezz’ora il Napoli è in
balia, ed è Gollini a salvare il
risultato. Nel momento mi-
gliore della Dea, e con Osi-
mhen in campo (dopo 47
giorni) e con i motori già ac-
cesi, Carnesecchi sbaglia un
rinvio, la tocca Cajuste, la pal-
la arriva al centravanti nige-
riano che l’appoggia a Elmas.
È il raddoppio, e il Napoli non
rischia più. Mazzarri respira:
«È nato un feeling con questi
ragazzi». C’è un’anima, ades-
so, serve tanto per andare a
Madrid: è già Champions.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 50 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023 51
#

 L’editoriale
Investire in Italia
sul futuro
della medicina
di Luigi Ripamonti

Come potremo curarci

domani? Le medicina sta
diventando sempre più
personalizzata. La
prospettiva è quella di
avere terapie «su misura»
addirittura per ciascun
individuo e già accade in
diversi casi. Il «potremo»
della domanda iniziale
però non riguarda solo le
prospettive che apre la
ricerca, ma anche la loro
sostenibilità. Oggi terapie
di precisione ad alto costo
per malattie rare o poco
diffuse sono «assorbibili»
dal sistema proprio perché
tali. Ma se in futuro
ci saranno trattamenti
«tagliati» su misura per
piccoli sottogruppi di
malati affetti da patologie
molto diffuse e i costi
rimanessero quelli di oggi
ci si troverebbe di fronte
a un serio problema
di accessibilità. Diventano
quindi vitali strategie per
trovare soluzioni, facendo
leva non tanto o solo
sull’industria ma
soprattutto sulla ricerca
indipendente, almeno
all’origine, specie quella

ILLUSTRAZIONE DI ALBERTO RUGGERI

«di base», irrinunciabile
per i veri cambi di
paradigma. Un obiettivo a
cui può e deve contribuire
il coinvolgimento e la
valorizzazione delle
competenze che fanno
capo alle università
e agli istituti di ricerca.

Contano di più i geni

Nelle nazioni
tradizionalmente motore
dell’innovazione già
avviene e sarebbe
auspicabile accadesse
sempre di più anche da
noi, dove le competenze ci

o l’ambiente? Che cosa

sono, e di altissimo livello,
per contribuire alla
realizzazione e
all’implementazione
di nuovi trattamenti
e tecniche ma anche per
fare in modo che il nostro

«insegnano» i gemelli
Paese non reciti un ruolo
marginale nello sviluppo
delle terapie avanzate.
Qualcosa si muove. In
questa direzione va per
esempio il Centro
nazionale per lo Sviluppo
di Terapia genica e
Farmaci a Rna, finanziato
dal Pnrr, che ha messo in Le ricerche sui monozigoti, quelli «identici»,
sono un modello di studio per trovare una risposta a questa
rete 32 istituti di ricerca, 16
aziende e anche una banca
a tale scopo. Un’iniziativa
che prevede fra l’altro un
importante impegno
formativo che potrà
domanda: ma che cosa possono dire veramente?
rivelarsi utile per
l’economia del Paese. Altre di Elena Meli
forse ce ne sono, magari

Q
non abbastanza
valorizzate, e vanno uando ci ammaliamo, ma anche
incoraggiate. L’auspicio nel nostro comportamento, nelle
è che si moltiplichino scelte, perfino nei tratti del caratte-
e che si possa andare oltre re, contano più i geni o l’ambiente?
le possibilità offerte oggi La domanda stimola la curiosità di
dai fondi del Pnrr. Questi medici e ricercatori da decenni e la risposta,
vanno benissimo come come quasi sempre accade con ciò che riguar-
propulsori, ma poi da la complessità degli esseri umani, non è
bisogna camminare, univoca né facile. Per capire meglio la questio-
con convinzione, ne la scienza ha utilizzato spesso le coppie di
sulle nostre gambe. gemelli identici, un modello ideale perché si
© RIPRODUZIONE RISERVATA tratta di persone diverse che hanno lo stesso
genoma: i gemelli monozigoti nascono infatti
dallo stesso ovulo fecondato che si separa del
tutto nei primissimi stadi dopo il concepi-
mento. Studiarli è perciò la strategia più sem-
plice per eliminare dall’equazione l’effetto del-
le differenze del Dna fra persone diverse: tutto
ciò che non «combacia» fra i destini, le attitu-
dini o le caratteristiche, può essere teorica-
mente attribuito all’influenza dell’ambiente.
Teoricamente, perché come ha scritto Adam
Rutherford nel libro Controllo. Storia e attua-
lità dell’eugenetica (Bollati Boringhieri) «Gli
esseri umani sono organismi terribilmente
difficili da studiare (…). Gli studi sui gemelli
sono da decenni una parte fondamentale della
ricerca genetica, ma per quanto si tratti di stru-
menti potenti non sono esenti da considerevo-
li problemi». Mettere sotto la lente d’ingrandi-
mento i gemelli monozigoti non può dire tutto
insomma, né tantomeno se ne possono bran-
dire i risultati per parlare del «gene dell’intelli-
genza» o di quello « della timidezza».
Al netto delle cautele, però, gli studi sui ge-
melli continuano a essere importanti, come
dimostra anche l’esperienza del Registro Na-
zionale Gemelli italiano.
continua alla pagina successiva

venga sul sito eurekaddl.sbs

 52
SALUTE Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

Dossier Biologia
L’esercito dei cloni
I gemelli per antonomasia? I cloni: possiamo averne
migliaia. Non stiamo parlando di un mondo distopico
di umani fatti in serie, bensì di quello che accade già
di Zoologia dell’Università di Pavia: «I gemelli, intesi
come i milioni di cloni delle linee cellulari e simili, in
biologia vegetale e animale restano un modello
modello insuperabile nei laboratori di biologia con le linee cellulari, tutte
«figlie» identiche di una sola cellula, o con organismi
insuperabile per capire l’effetto di un singolo fattore
esterno al Dna perché sono un modello riduzionista
nei laboratori pluricellulari, fino ai topolini da esperimento: esistono chiaro, in cui il risultato è bianco o nero grazie allo
popolazioni di animali con Dna identico utilizzati per studio su innumerevoli copie identiche. Quando si
studiare l’effetto dell’esposizione a sostanze, ad passa ai gemelli umani, però, serve sempre
agenti fisici o altri elementi per avere dati «netti e un’estrema cautela nell’interpretazione dei risultati».
puliti», nella definizione di Carlo Alberto Redi, docente © RIPRODUZIONE RISERVATA

Analizzare le differenze nei destini di chi condivide totalmente il Dna

è un prezioso strumento di indagine, ma le variabili da considerare sono
moltissime e non è difficile trarre conclusioni sbagliate

Così si studiano
le «vite in copia»
di Elena Meli

SEGUE DALLA PAGINA PRECEDENTE po’ inferiore per i gufi, si è no Gesù di Roma, «parte del multifattoriali, che cioè di- che si diventa adulti e prende

N
Da sapere scoperto che le differenze di- nostro futuro biologico è pendono da tanti elementi il sopravvento la storia indivi-
uovi dati arrivano scendono dalle cattive abitu- scritto nel genoma. Poi, a cau- differenti genetici e ambien- duale. Il nostro Registro, per
 Chiunque dagli studi sui ge- dini e non da una genetica sa delle influenze dell’am- tali e che rendono conto del esempio, assieme a quelli di
abbia un melli, a ciclo conti- sfortunata: chi preferisce sta- biente in cui viviamo, anche i 90 per cento delle patologie. altri otto Paesi ha studiato
gemello può nuo: fra i più recen- re alzato fino a tardi la notte gemelli identici con gli anni si In quelle cardiovascolari, nel l’ereditarietà dell’altezza e ve-
iscriversi al ti c’è un’indagine più spesso fuma e beve alcol differenziano: studiarli è per- diabete di tipo 2, nelle malat- rificato che per circa il 90 per
Registro condotta sui partecipanti al in abbondanza ed è questo ciò il modo migliore per capi- tie neurodegenerative sappia- cento dipende dai geni tra-
Nazionale Registro Gemelli finlandese, che accorcia la vita, più che i re la componente genetica, mo che l’influenza dell’am- smessi dai genitori, per un al-
Gemelli sul sito che ha analizzato l’influenza geni da «gufo». ovvero l’ereditarietà, dei tratti biente è ben presente: con- tro 6 per cento da fattori del-
di geni e ambiente nell’aspet- L’ennesima indagine che complessi e delle malattie frontando coppie di gemelli l’ambiente non condiviso e

2001
iss.it/gemelli
o inviando una tativa di vita di «gufi e allodo- puntualizza come scelte e am- identici però si può capire
mail a le», ovvero chi tende a tirar biente contino parecchio in quanto pesa il Dna, perché se
registro.nazion tardi la notte e chi invece ama tanti aspetti dell’esistenza, ma per un tratto o una malattia
ale.gemelli@is svegliarsi all’alba. L’attitudine per esserne certi sono stati c’è una concordanza assoluta
s.it; dopo aver a fare le ore piccole o ad esse- utilissimi i dati raccolti sui ge- L’anno di avvio di “destini” nei membri della
risposto a un re mattinieri dipende infatti melli perché come spiega il del Registro Nazionale Gemelli coppia significa che la re-
questionario, da alcuni geni, ma misurando genetista Bruno Dallapiccola, italiano. Attualmente sponsabilità è tutta genetica,
si potrà essere quanto questi incidano dav- direttore scientifico del- sono 30 mila i gemelli se invece è inferiore si può sti-
poi chiamati vero sulla sopravvivenza, un l’Ospedale Pediatrico Bambi- presenti nel Registro mare la percentuale di coin-
volgimento dei geni. Gli studi
sui gemelli non servono inve-
ce per le patologie mendelia-
ne (quelle che si ereditano in
maniera “semplice” perché
dipendono dalla mutazione
di un singolo gene, ndr), in
cui l’ambiente può dare un
contributo nullo o minimo».
Ambiente condiviso
o non condiviso
Gli esperti possono anche sti-
mare quanto pesino i geni ri-
spetto all’ambiente, condiviso
e non, come aggiunge Ema-
nuela Medda, responsabile
del Registro Nazionale dei Ge-
melli presso l’Istituto Supe-
riore di Sanità: «L’ambiente
condiviso è quello a cui i ge-
melli sono esposti assieme,
da piccoli: lo stesso utero, le
stesse condizioni di inquina-
mento atmosferico, i cibi, il ti-
po di educazione. Poi c’è l’am-
biente non condiviso, la cui
importanza cresce man mano
quasi per niente dall’ambien-
te condiviso».
Indirizzi di studio
Se mamma e papà sono alti
quindi la prole potrà magari
giocare a pallacanestro, ma se
sono brevilinei sarà meno
probabile a prescindere dal
fare stretching nell’infanzia o
altro.
«Individuare il peso di ge-
netica e ambiente non è se-
condario: se dagli studi sui
gemelli si scopre che contano
molto i geni, le ricerche suc-
cessive saranno mirate a indi-
viduare quelli che sono più
coinvolti; se ha più peso l’am-
biente, le indagini saranno in-
dirizzate verso i fattori ester-
ni», osserva Medda.
«Gli studi su coppie di ge-
melli servono poi per capire
se la compresenza di malattie
diverse sia dovuta a geni con-
divisi. Abbiamo condotto
un’indagine su asma e rinite
allergica, per esempio, sco-
prendo che l’asma dipende al
92 per cento da componenti
genetiche, la rinite per il 78
per cento, ma soprattutto che
le due patologie condividono
il 58 per cento dell’influenza
genetica: esistono perciò trat-
ti genetici di predisposizione
che sottendono a entrambe.

Gli iscritti nel Registro italiano

Utili anche per analizzare ansia

e stress durante la pandemia

N on solo studi sui gemelli, il Registro

Nazionale è utile anche come
popolazione sentinella, come spiega
Emanuela Medda: «Nel Registro abbiamo
circa 30 mila iscritti, che quando aderiscono
rispondono a un questionario e in qualche
caso, a seconda degli studi per cui sono
Si tratta di una coinvolti, forniscono anche campioni
popolazione biologici (saliva, sangue etc.). È un bacino
molto ampia, prezioso: durante la pandemia, per esempio,
preziosa li abbiamo contattati per capire se e come si
per studi stessero diffondendo ansia, stress e
di diverso depressione e abbiamo potuto trarre
tipo conclusioni quasi in tempo reale, perché
abbiamo una popolazione ampia di cui
sappiamo molto, a cui possiamo chiedere di
volta in volta di partecipare a nuove indagini.
In maniera sempre e del tutto volontaria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
SALUTE 53
#

La ricerca La «potenza» degli studi sui gemelli è indubbia e il

Quantoinfluisce
ilbenesserepsichico
sull’invecchiamento
Registro Italiano Gemelli ne ha tanti in corso anche
su temi molto complessi. Come la ricerca che si sta
avviando con fondi Pnrr per valutare l’ereditarietà
del declino cognitivo che, spiega la responsabile
del Registro Emanuela Medda, «coinvolgerà
gemelli discordanti, uno sano e uno malato, per
capire per esempio se ci sia una relazione fra il
declino e i processi ossidativi e quanto ciò dipenda
dalla suscettibilità genetica. Un’altra indagine sta
valutando gli effetti del benessere psicologico
sull’invecchiamento delle cellule, misurato
attraverso l’accorciamento dei telomeri (i
“cappucci” terminali dei cromosomi che si
riducono con il tempo, ndr). Un ampio studio in
corso dal 2010 sta invece studiando negli anni
360 famiglie di gemelli fin dalla nascita, per capire
anche gli effetti degli eventi occorsi in gravidanza
sulla salute e gli esiti futuri. Le nascite gemellari
sono un evento relativamente raro, ma sono
un’occasione preziosa per la scienza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Eugenetica
GEMELLI MONOZIGOTI REGISTRO NAZIONALE ETÀ
Sono i gemelli che condividono lo stesso
genoma, nati dallo stesso ovulo fecondato
GEMELLI
(dati aggiornati al 2019)
da 0 a 95
anni Lo scandalo
che si divide nei primissimi stadi dopo il concepimento
dell’agenzia
che separava
ETÀ MEDIA: 37 anni i neonati
AREA Bambini e ragazzi

C
GEOGRAFICA Adulti
ome la mettiamo
NORD quando con le
GEMELLI DIZIGOTI ricerche sui gemelli
Sono nati da due ovuli fecondati diversi si cerca di studiare
e non condividono un genoma identico, ma sono 55 l’influenza dei geni su
contiene circa % 44 comportamenti, scelte,

«semplicemente» fratello e sorella e condividono
il 50% del patrimonio genetico
Fonte: Registro Nazionale Gemelli
Altri possibili studi sui gemel-
li sono poi i cosiddetti co-
twin, in cui si confrontano ge-
melli “discordanti” per un
tratto o una patologia, quan-
do c’è un fratello malato e uno
sano, per capire quanto ci sia
di genetico o meno; se sono
forti le influenze ambientali,
si possono poi ipotizzare ulte-
riori indagini per valutare
quale tipo di esposizione pos-
sa aver indotto la malattia o
anche l’espressione di even-
tuali geni che ne siano stati
concause».
Le «quote»
Gli studi sui gemelli insomma
sono spesso un ottimo volano
per altre ricerche, indirizzate
con maggiore precisione;
questo perché spesso e volen-
tieri i risultati indicano che
ciò che siamo è l’esito di un
miscuglio fra geni e ambiente
e, come specifica Medda, «la
maggioranza dei dati che rac-
cogliamo indica percentuali
di influenza da parte della ge-
netica assai inferiori rispetto a
quelle che si sono viste per
l’asma, l’altezza o anche la ce-
liachia, che ha un’ereditarietà
dell’87 per cento. Lo spessore
dell’intima media delle caro-
tidi (un marcatore importante
dell’aterosclerosi, special-
mente quella precoce, ndr)
per esempio dipende per il 31
per cento dai geni, per il 25
per cento dall’ambiente non
condiviso e per il 44 per cento
dall’età, un elemento su cui
non si può agire: man mano
che passano gli anni, lo spes-
sore invariabilmente aumen-
ta. Possiamo però studiare
meglio quel 25 per cento, per
capire se dipenda dallo stile
di vita, dall’ambiente inquina-
to o meno e così via, così da
poter agire e modificarlo».
Mutazione somatiche
I Registri sono una grande oc-
casione per comprendere tut-
to questo e molto altro, così
non stupisce che tanti Paesi li
abbiano istituiti: l’ultimo è
stato avviato dal Qatar nel
2023 ma in alcune nazioni ce
n’è anche più di uno e in Scan-
dinavia, dove esistono da de-
cenni, sfornano dati in conti-
nuazione grazie all’eccellente
collegamento fra database sa-
nitari. I Registri infatti sono
un ottimo bacino da cui attin-
gere per realizzare altri tipi di
studi (si veda il box in alto),
anche perché quelli sui ge-
anzi. Come specifica Dallapic-
cola, «durante l’arco della vita
accumuliamo innumerevoli
mutazioni somatiche (quelle
che si hanno in cellule diverse
da ovuli e spermatozoi e che
per questo non saranno ere-
ditate dai figli, ndr): conoscia-
mo meglio quelle che danno
origine ai tumori, ma ce ne
sono per esempio anche nelle
malattie neurodegenerative e
sono presenti ovunque, si di-
ce per esempio che il cervello
30.000
GEMELLI
fra:
Dizigoti
12.000
Monozigoti
contenga cento milioni di ge-
nomi differenti. Abbiamo
quindi decrittato il genoma
umano, ma i genetisti non so-
no destinati alla disoccupa-
zione: dovremo lavorarci an-
cora per decenni per provare
a capirlo e forse ci aiuterà l’in-
telligenza artificiale, per ge-
stire milioni di dati e correla-
zioni. Gli studi sui gemelli
hanno dato risposte su oltre
centomila tratti genetici di
suscettibilità a malattie com-
%
CENTRO
circa 17.000
32 33
% 13
% %
plesse, ma noi non siamo solo
quello che c’è scritto nel ge-
noma: abbiamo iniziato a
comprendere che conta spes-
so ancora di più come, dove,
quando e quanto sono espres-
si i diversi geni».
In futuro la ricerca si con-
centrerà sempre di più sul-
l’epigenetica, che studia come
l’espressione del Dna cambia
in relazione ai fattori ambien-
tali, e sul trascrittoma, che è
l’insieme di ciò che viene tra-
SUD
23
% scienziato eclettico ma
CdS
scritto del Dna e «racconta»
come questo si esprime real-
mente.Perché, come dice
Adam Rutherford, «alla na-
scita non siamo fogli bianchi,
anzi», però il risultato finale,
quello che siamo e che diven-
teremo, è molto più compli-
cato della lettura di un copio-
ne e ne è piuttosto un’inter-
pretazione, personale e unica.
Diversa per ciascuno, anche
fra gemelli identici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tratti caratteriali? La
questione è complicata e
controversa. Del resto il
primo ad avere intuito
l’utilità degli studi sui
gemelli fu Francis Galton,
cugino di Charles Darwin:
assai discusso, nel 1874
inviò un questionario a
diversi ospedali inglesi per
raccogliere dati sui
gemelli, convinto di poter
comprendere quanto di
noi dipenda dalla natura e
quanto dalla cultura,
quanto sia innato e quanto
contino le esperienze
successive. Al netto delle
devianze evidenti (dalla
«giustificazione»
dell’inferiorità di alcune
etnie all’orrore degli studi
sui gemelli dei medici
nazisti), anche volendo
restare nell’ambito della
scienza è chiaro quanto sia
complicato e scivoloso
cercare di stimare
l’influenza dei geni su
scelte sessuali, quoziente
intellettivo,
comportamenti. Non solo
perché si tratta di tratti
complessi su cui agiscono
moltissimi fattori, ma
perché pure l’ambiente
condiviso può avere un
grosso peso, difficile da
stimare. Anche per questo
si è provato a studiare i
gemelli separati, ovvero gli
sporadici casi in cui due
gemelli monozigoti sono
stati allevati da famiglie
diverse: gli studi sono
pochi, spesso con grossi
difetti di metodo e non
sono mancati scandali,
come quello di un’agenzia
di adozioni Usa che negli
anni ‘60 separava le coppie
per poterle arruolare in
un’indagine «scientifica».
Come osserva Adam
Rutherford in Controllo.
(Bollati Boringhieri), «in
via di principio gli studi
sui gemelli monozigoti
separati sono lo strumento
perfetto per discriminare
fra natura e cultura, ma
nel caos della vita reale
questi studi sono spesso
profondamente viziati. Chi
è a favore dell’ereditarietà
spesso fa eccessivo
affidamento su questi
studi per sottolineare il
peso della genetica e far
oscillare il pendolo verso
la natura e lontano dalla
cultura». Quando si tratta
di giudicare l’effetto dei
geni su caratteristiche e
scelte personali i risultati
vanno presi con le pinze,
altrimenti il pericolo è
tornare a mettere un
«bollino» alle persone
come accadeva in tempi
bui del passato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

melli non possono dire tutto,

 54 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
SALUTE 55
#

Medicina Condizioni
Gli elementi
I principali fattori da valutare per una vaccinazione
dei pazienti oncologici sono il tipo di cancro (ci
sono differenze fra quelli solidi e quelli del sangue),
paziente oncologico è molto variabile — precisa
Saverio Cinieri, direttore dell’Oncologia medica e
Breast Unit dell’Ospedale Perrino di Brindisi —: un
da considerare lo stadio (iniziale o avanzato-metastatico), la
terapia che è stata effettuata e, non ultimo, se la
possibile maggiore rischio di tossicità (dunque di
effetti collaterali del vaccino), ma soprattutto
prima di farli cura è in atto o meno (quasi sempre il vaccino va un’eventuale risposta immunitaria ridotta
eseguito prima dell’inizio della chemioterapia o di nell’intensità e nella durata, cui consegue una
una terapia immunosoppressiva). «Altre due minore efficacia della vaccinazione. Motivo per cui
specificità non vanno tralasciate, visto che il grado bisogna sempre parlarne con l’oncologo».
di compromissione del sistema immunitario del © RIPRODUZIONE RISERVATA

Una corretta immunizzazione può evitare ALTAMENTE RACCOMANDATI

lo sviluppo di patologie con conseguenze più gravi Tetano e Difterite
Influenza
SARS-CoV-2 (a mRna)

I vaccini raccomandati RACCOMANDATI tà di restare “dormiente” al-

l’interno di raggruppamenti
Polio inattivato (IPV) di cellule nervose localizzati
Pneumococco coniugato (PCV-13) lungo il decorso dei nervi, no-

ai malati di tumore
Haemophilus influenzae di tipo b (Hib)* ti come gangli nervosi, riatti-
Papillomavirus vandosi anni dopo, con mani-
Herpes zoster sub-unità (HZ-su) festazioni in alcuni casi molto
*altamente raccomandato nei bambini, il prima possibile dolorose. Nelle persone con
nel corso della malattia
un sistema immunitario im-
munocompromesso, come i
RACCOMANDATI IN PRESENZA nostri malati durante la che-
di Vera Martinella DI ULTERIORI INDICAZIONI mioterapia, il pericolo di svi-
Meningococco B luppare la malattia raddoppia

I 
Meningococco ACWY e le conseguenze possono es-
pazienti oncologici sono stanza informato su questo mandate (si veda l’infografica, coniugato sere più gravi».
particolarmente suscetti- tema. Il 56% non conosce i ri- ndr), ma quelle maggiormen- Il vaccino è sicuro ed effica-

bili alle infezioni. Perché
sia il tumore di cui soffro-
no, sia le terapie a cui vengo-
no sottoposti contribuiscono
ad abbassare le loro difese im-
munitarie. A ciò si aggiunga
l’assidua frequentazione degli
ospedali per cure, visite ed
esami, dove è più probabile
contrarre infezioni. Non è un
caso, dunque, che le principa-
li società scientifiche concor-
dino sull’importanza di vacci-
nare i malati di cancro contro
le malattie prevenibili, sottoli-
neando come i benefici supe-
rino di gran lunga gli eventua-
li rischi. Eppure il 20% degli
italiani con una diagnosi di
tumore non ha mai parlato di
vaccinazioni con il proprio
oncologo e non si sente abba-
schi di una mancata immu-
nizzazione e l’80% non è con-
sapevole del fatto che una cor-
retta vaccinazione può contri-
buire a migliorare i risultati
delle terapie anticancro.
Sono dati che emergono da
un’indagine condotta su oltre
500 pazienti dall’Associazio-
ne Italiana di Oncologia Me-
dica (Aiom), presentati nei
giorni scorsi durante il suo
l’ultimo congresso nazionale,
in occasione del quale è stata
anche lanciata una campagna
informativa per sensibilizzare
malati e familiari su un pro-
blema serio e da molti sotto-
valutato.
Quali vaccinazioni dovreb-
bero fare i malati di cancro?
«Sono molte quelle racco-
te consigliate sono quattro:
Secondo l’antinfluenzale, l’anti-pneu-
un’indagine mococcica, l’anti-Sars-CoV-2
Il 56% di chi e l’anti-Herpes Zoster — ri-
sponde Saverio Cinieri, presi-
ha avuto dente di Fondazione Aiom —.
una Lo scopo è evitare lo sviluppo
diagnosi di di malattie che per un pazien-
tumore non te oncologico possono avere
conosce i conseguenze molto più gravi
rischi che rispetto alle altre persone. Per
la stessa ragione le immuniz-
comporta zazioni sono fortemente sug-
una gerite alle persone che vivono
mancata a stretto contatto con i malati.
protezione Prima di procedere al vaccino
da infezioni bisogna però sempre valutare
prevenibili la situazione del singolo ma-
lato perché ci sono tempi da
rispettare e possibili contro-
indicazioni da considerare».
Con l’arrivo del freddo in-
Epatite B
Epatite A
Fonte: Raccomandazioni
2022 - Rete oncologica
del Piemonte e Valle
d’Aosta e Università
Torino
vernale è quindi consigliabile
parlare con l’oncologo e pro-
cedere, appena possibile, alla
vaccinazione antinfluenzale,
anti-pneumococcica e al ri-
chiamo contro Covid. E l’Her-
pes Zoster? «Viene comune-
mente chiamato Fuoco di
Sant’Antonio ed è la conse-
guenza di una riattivazione
del virus varicella-zoster —
spiega Nicola Silvestris, consi-
gliere nazionale Aiom —.
Questo virus ha la particolari-
CdS
ce, mentre questa patologia
nei pazienti oncologici può
comportare una diffusione
più ampia delle lesioni alla
pelle ed essere persino fatale
per la lunga durata dell’infe-
zione e la conseguente proba-
bilità di sovra-infezioni batte-
riche e di setticemia.
«Ora è disponibile un vac-
cino “ricombinante adiuvato”
che può essere utilizzato an-
che da tutti i pazienti oncolo-
Per saperne
gici, inclusi gli immunocom-
di più
promessi — conclude Silve-
su ciò che
stris, ordinario di Oncologia
riguarda
i tumori
medica all’Università di Mes-
sina —. L’efficacia resta co-
corriere.it/salu
stante e risulta del 97% nei
te/il-medico-
cinquantenni e del 91% negli
risponde/
ultra settantenni».
tumori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 56 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
SALUTE 57
#

Medicina Le cause
La genetica c’entra,
Tra le cause di sviluppo delle Mici sono stati
individuati fattori genetici, epigenetici, ambientali
ed immunologici ma gli studi sono ancora in corso.
genetiche correlate, ma spiegano meno di un terzo
dei casi, il che ha stimolato ulteriormente la ricerca
focalizzata su epigenetica e fattori ambientali. In
ma per meno «Quello che si sa è che sono malattie
immunomediate, ossia malattie in cui il sistema
particolare, la dieta e il suo ruolo nella
modulazione della flora intestinale rappresenta
di un terzo dei casi immunitario innesca risposte infiammatorie un’area di ricerca in continua espansione per
contro il proprio organismo. Per il momento non è quanto un ruolo protettivo o preventivo di modelli
disponibile una cura definitiva per quanto siano dietetici specifici non sia stato ad oggi
stati sviluppati numerosi nuovi trattamenti. A oggi dimostrato», spiega Marco Gasparetto.
sono state individuate più di 240 mutazioni © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le malattie infiammatorie croniche intestinali hanno un’insorgenza più precoce

Ma un’alimentazione corretta può contribuire a prevenirle

Crohn e colite ulcerosa

L in aumento fra i bambini
e malattie infiammato-
rie croniche intestinali
(Mici) nei bambini non
sono più considerate
malattie rare, come fino a po-
co tempo fa: sono in costante
crescita e coinvolgono 1 bam-
bino su 2 mila in Europa occi-
dentale. A confermare questa
tendenza è Marco Gasparetto,
professore associato di Ga-
stroenterologia Pediatrica a
Norwich (Regno Unito), inter-
venuto all’ultimo Congresso
Italiano di Pediatria dove ha
sottolineato che «non solo re-
gistriamo un aumento di casi,
ma ne vediamo l’insorgenza
sempre prima, anche in bam-
bini sotto i 6 anni, persino
sotto i 2 anni».
Le Mici sono patologie
complesse e multi-fattoriali.
Le due forme principali sono
la malattia di Crohn (Mc) e la
rettocolite ulcerosa (Rcu),
sebbene stiano diventando
sempre più frequenti forme
«non classificate». I sintomi
più abituali sono calo ponde-
rale, dolore addominale, diar-
rea, presenza di sangue nelle
feci e ritardo dello sviluppo
puberale.
La dieta «Circa il 25% delle Malattie
Infiammatorie Croniche Inte-
 Le Mici sono stinali vengono diagnosticate
malattie in età pediatrica e quella prea-
multifattoriali dolescenziale-adolescenziale
e ad oggi non (11-13 anni) risulta la più fre-
esistono quentemente colpita. Tutta-
protocolli di via, l’aumento dell’incidenza
prevenzione si sta verificando in tutte le fa-
validati. sce dei minori, con casi ri-
Tuttavia scontrati addirittura nei pri-
diverse linee missimi anni di vita», spiega
guida Annamaria Staiano, presiden-
internazionali te della Società Italiana di Pe-
hanno diatria. Una tendenza che ve-
rilasciato de coinvolti tutti i Paesi indu-
raccomandazio strializzati o in via di indu-
ni dietetiche strializzazione e che riporta
valide sin dalla l’attenzione sulla dieta occi-
prima infanzia. dentale come uno dei fattori
di rischio più rilevanti nello
sviluppo di queste patologie.
«L’aumento di incidenza
di Chiara Bidoli
delle Mici a livello globale
nell’ultimo secolo e la pro-
gressiva anticipazione dell’età
di insorgenza chiama in causa
un’alimentazione caratteriz-
zata da eccessivo consumo di
grassi, carboidrati raffinati e
da basso consumo di frutta e
vegetali. Pertanto, la messa a
punto di regimi alimentari in
grado di indurre e mantenere
la remissione delle Mici sta
diventando un obiettivo pri-
mario della ricerca. Del resto
si accumulano evidenze su
come la dieta mediterranea
possa avere un ruolo preventi-
vo nello sviluppo delle malat-
tie infiammatorie croniche
intestinali e per questo ne an-
drebbe raccomandata l’ado-
zione sin dai primi anni», sot-
tolinea Staiano.
Le Mici in età pediatrica
Le Mici in età hanno caratteristiche diffe-
pediatrica sono renti da quelle dell’adulto.
diverse da «L’esordio è nella maggior
quelle parte dei casi più severo, con
dell’adulto e interessamento di più seg-
hanno, di solito, menti intestinali e la necessi-
un esordio più tà di ricorrere precocemente a
severo terapia che includono l’utiliz-
zo di farmaci immunosop-
pressori e biologici anche in
combinazione. In più i bam-
bini spesso necessitano di in-
tervento chirurgico, più spes-
so e prima rispetto agli adul-
ti», afferma Staiano. Essendo
malattie multifattoriali a oggi
non esistono protocolli di
prevenzione validati, ma ci
sono raccomandazioni sugli
stili di vita. «Il modello diete-
tico che consente di massi-
mizzare la prevenzione del-
l’infiammazione intestinale è
rappresentato, come già ac-
cennato, dalla dieta mediter-
ranea, limitando anche grassi
saturi del latte ed evitando ci-
bi o bevande contenenti gran-
di quantità di emulsionanti,
come salse, cibo da fast food,
margarine, gelati. Se conside-
riamo altri fattori di rischio
occorre limitare quando pos-
sibile l’utilizzo di antibiotici
nei primissimi anni di vita e
implementare la diffusione
dell’allattamento materno,
che sembra avere un ruolo
protettivo» conclude la presi-
dente dei pediatri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 58
SALUTE
eHealth
Lapillolasmart
cherilevaleapnee
ostruttivedelsonno
Negli Usa 10 volontari hanno ingerito una capsula in grado
di captare dallo stomaco i segnali tipici della sindrome
U
na polisonnografia
da inghiottire: si po-
trebbe riassumere co-
sì lo studio clinico
condotto negli Stati Uniti da
ricercatori del MIT (Massa-
chusetts Institute of Techno-
logy), della Celero Systems e
della West Virginia University
tra i quali l’italiano Giovanni
Traverso, professore associa-
to di Ingegneria meccanica al
MIT e gastroenterologo al Bri-
gham and Women’s Hospital.
La diagnosi dei disturbi del
sonno, come l’apnea nottur-
na, di solito richiede che il pa-
ziente trascorra la notte colle-
gato appunto a un polisonno-
grafo. Si tratta di un apparec-
chio computerizzato, più o
meno complesso, che può es-
Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
Applicazioni
Si studia la possibilità
Prima di provarla sull’uomo, VM Pill è stata testata su
modelli animali. In particolare, i ricercatori hanno
scoperto che il sensore poteva misurare con
un’altra overdose, qualcuno possa aiutarli», afferma
Traverso. In futuro, i ricercatori sperano di incorporare
nel dispositivo un agente anti-overdose come il
di usarla anche precisione la depressione della frequenza respiratoria
derivante da una grande dose di fentanyl, il farmaco
nalmefene, in modo che il rilascio del farmaco venga
attivato quando la frequenza respiratoria della
nelle dipendenze oppioide che negli Usa ha causato la morte di persona rallenta o si ferma. Stanno anche lavorando
200mila persone in tre anni. «Sappiamo che chi ha su strategie per aumentare il tempo di permanenza
avuto un’overdose corre un rischio maggiore di delle capsule nello stomaco che oggi è di circa un
recidiva, quindi tali individui potrebbero essere giorno, per il monitoraggio a lungo termine.
monitorati più da vicino in modo che, in caso di © RIPRODUZIONE RISERVATA
spositivi di monitoraggio esi-
stenti. L’analisi dei dati ha
mostrato atti respiratori com-
presi nell’intervallo previsto
compreso tra 9 e 25 respiri al
minuto e segnali cardiaci tra i
40 e i 95 battiti al minuto.
La capsula è stata anche in
grado di catturare i momenti
in cui i soggetti smettevano di
respirare, trattenendo inten-
zionalmente il respiro o du-
rante fasi di apnea notturna
di Ruggiero Corcella (ne è stata rilevata una).
Ma, si potrebbe obiettare,
non si corre il pericolo di
sere utilizzato sia in stanze vi movimenti generati dal chiature.I ricercatori hanno La VM Pill usata eventuali interferenze con gli
Dati tecnici dedicate all’interno dell’ospe- battito del cuore (frequenza controllato i segnali emessi nello studio altri dispositivi esterni di mo-
dale sia a domicilio. cardiaca) e dall’espansione dalla capsula mentre era nello sulle apnee nitoraggio dell’apnea nottur-
 La VM Pill ha La polisonnografia serve a dei polmoni (frequenza respi- stomaco, ma in uno studio notturne na? No, a detta degli autori
un involucro monitorare alcuni parametri ratoria) del paziente. Contie- precedente hanno dimostrato Foto: The dello studio.
esterno (9mm fisiologici durante il sonno, ne anche due piccole batterie che i segni vitali possono es- Researchers E la pillola che fine ha fatto?
diametro; 25 tra i quali l’attività cerebrale, i e un’antenna wireless in gra- sere misurati anche in altre Eliminata per «vie naturali»
mm, lunghezza livelli di ossigeno, il battito do di trasmettere i dati a un parti del tratto gastrointesti- da tutti e 10 i volontari senza
in plastica cardiaco, la respirazione, il dispositivo esterno come un nale. danni, come hanno dimostra-
biocompatibile, russamento, i movimenti de- laptop. «Lo stomaco generalmente to le radiografie effettuate
spessore 0,5 gli arti, talvolta la pressione Traverso e i suoi collabora- offre alcuni dei segnali mi- due settimane dopo.
mm). Contiene arteriosa. tori hanno quindi raccolto 57 gliori, soprattutto perché è vi- «Prevediamo che ci saran-
due batterie I ricercatori americani han- ore di dati da 10 soggetti che cino al cuore e ai polmoni, ma no ampie applicazioni per
all’ossido no utilizzato invece una cap- soffrivano di apnea notturna sappiamo che possiamo per- questo dispositivo, con il po-
d’argento e due sula ingeribile, chiamata Vi- presso il Medicine Sleep Eva- cepirli anche altrove» spiega tenziale per migliorare il mo-
microchip con tals Monitoring Pill (VM Pill) luation Center della West Vir- Traverso. nitoraggio dell’apnea nottur-
accelerometro, da loro sviluppata in grado di ginia University (WVU), colle- Secondo i risultati dello na e di altre condizioni respi-
micro monitorare i parametri vitali gati anche ai normali sensori studio, pubblicato sulla rivi- ratorie come l’asma o la bron-
controllore all’interno del tratto gastroin- transdermici utilizzati per sta Device, i dati respiratori e co p n e u m o p a t i a c ro n i ca
e sistema di testinale del paziente. monitorare il sonno così da sulla frequenza cardiaca ac- ostruttiva (Bpco), conclude
memorizzazio- La capsula è munita di un poter confrontare le misura- quisiti dalla pillola VM sono Traverso.
ne dei dati. accelerometro che rileva i lie- zioni di entrambe le apparec- equiparabili a quelli dei di- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
SALUTE 59
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Alimentazione Storia
La passione
Il goloso Luigi XIV, noto come Re Sole (1638-
1715), amava i piselli. Come si legge in La
gastronomie au Grand Siècle: 100 recettes de
Nel 1696, era ancora stupita da questa passione
duratura: «L’impazienza di mangiarli, il piacere di
averli mangiati e la gioia di mangiarli di nuovo
gastronomica France et d’Italie, era noto l’orto del re a Versailles,
frutto di un lavoro faraonico di miglioramento di
sono i tre punti che sto cercando di trattare da
quattro giorni...». I trattati di cucina confermano
del Re Sole terreni poveri e paludosi, grazie al genio e questa mania per i piselli, che venivano raccolti
all’instancabile lavoro di Jean de La Quintinie, un ex verdi, prima che fossero maturi, il che
avvocato diventato agronomo. La moda dei piselli rappresentava una novità, dato che in precedenza
si diffuse in tutta la Corte e sarebbe durata fino alla si era abituati ai piselli secchi.
fine del Seicento, se si crede a Mme de Maintenon. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un’opzione che si va affermando e che comporta diversi benefici

in termini nutrizionali e anche vantaggi dal punto di vista ambientale

Il toast con i piselli

L’
epoca dell’avocado chiedono un grande utilizzo di

in alternativa
toast è al tramonto. La risorsa idrica: per un avocado
sua polpa morbida e sono necessari da 70 a oltre
cremosa, perfetta per 300 litri di acqua, a seconda del
essere schiacciata o affettata terreno più o meno arido. Que-
sul pane tostato, da circa un sto frutto ora trova condizioni

a quello con l’avocado

decennio ha fatto diventare
questo frutto il simbolo indi-
scusso del brunch e della co-
lazione salata. Ma ora a scal-
zare l’avocado, apprezzato in
tutto il mondo, potrebbero
essere i più umili (ed econo-
mici) piselli, anche loro ideali
per trasformarsi in guacamo-
le e hummus su pane tostato.
La ricerca online di questo
nuovo toast alternativo, che
nei ristoranti britannici sta
spopolando complice anche
la maggior sostenibilità ri-
spetto all’avocado, ha avuto
una impennata, aiutata anche
dai benefici salutari di questo
legume meno «burroso» che
tradizionalmente si coltiva in
Italia da millenni. Se ne parla
già nel più antico ricettario
italiano, il due-trecentesco Li-
ber de coquina.
«Rispetto all’avocado i pisel-
li hanno il doppio di fibre, un
naturale anticolesterolo e il ci-
bo principale dei microrgani-
smi del nostro microbiota, e
più proteine», spiega Valentina
Rossi, biologa nutrizionista e
dottore in Tossicologia am-
bientale, professore a contrat-
to di Alimentazione oncologi-
ca all’Università Milano Bicoc-
ca. «La grande differenza nu-
trizionale sta, però, nella quota
di grassi. Secondo i dati Crea,
l’87% dell’avocado è costituito
Il medico da lipidiche per quanto siano
risponde grassi “buoni” (67%) amici del
alle domande cuore, andrebbero inseriti in
dei lettori modo proporzionato in un pa-
all’indirizzo sto, specie se si usano già altri
corriere.it/salu condimenti come il prezioso
te/il-medico- olio extra vergine di oliva. I pi-
risponde/alim selli, invece, sono poveri di
entazione grassi (tra il 4 e l’8% a seconda
di Anna Fregonara
se freschi, surgelati o in scato-
la) per cui in un piatto equili-
brato vanno conditi con un
cucchiaio di olio extravergine
di oliva. Quando si comprano
in vasetto controllare che tra
gli ingredienti non ci sia lo
zucchero e sciacquarli prima
di consumarli per togliere l’ec-
cesso di sale, usato per la con-
servazione».
Trasporti e acqua
«Diversamente dai piselli,
l’avocado non è una cultura au-
toctona. Il Messico è il princi-
pale produttore. Gli avocado
devono percorrere circa 10 mila
Km per arrivare in Italia,e ri-
Questo nuovo toast nei ristoranti britannici sta
spopolando complice anche la maggior sostenibilità
climatiche idonee in Sud Italia.
Quindi possiamo optare per
prodotti italiani», dice Rossi.
Altri «spalmabili»
Uno dei consigli che si ripete
spesso per vivere a lungo e in
salute è di seguire la vera e va-
ria dieta mediterranea, ricca di
cereali integrali, verdure e frut-
ta di stagione, legumi e poche
proteine animali. «Alternative
all’avocado o ai piselli da spal-
mare sono il patè di olive,
l’hummus di ceci o di altri le-
gumi, la crema di frutta secca
come quella di mandorle o di
sesamo, la ricotta. In questo
modo si bilanciano i tre ma-
cronutrienti: carboidrati, pro-
teine e grassi. Un ultimo consi-
glio. Il pane, che sia ai cereali,
di segale o integrale, è sempre
meglio tostarlo leggermente
perché ha un minor rialzo gli-
cemico rispetto a quello fre-
sco, morbido e bianco», con-
clude l’esperta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

 Smart Tips
di Eliana Liotta

LA RIVALUTAZIONE
DELLA RICOTTA
È tornata di moda la ricotta. Chi analizza i trend su Google
ha notato che le ricerche sul latticino hanno raggiunto
in questi ultimi mesi livelli da record. «Ricotta» è anche tra
gli hashtag popolari sui social (il nome resta identico negli
altri Paesi), esaltata perché leggera e salutare. In effetti, di
pregi ne ha e la sua storia è antichissima. La mangia
Polifemo nell’Odissea, diventa simbolo di fame atavica in
Pier Paolo Pasolini, nell’episodio Ricotta del film RoGoPaG,
e già si può pensare di ottenerla da proteine del latte
ricavate in laboratorio da un processo di fermentazione,
senza mucche.
 CALCIO Una porzione (100 grammi) soddisfa quasi un
terzo del fabbisogno giornaliero di calcio, essenziale per le
ossa. Non che sia obbligatorio inserire i latticini
nell’alimentazione: la stessa quantità del minerale, intorno
a 300 milligrammi, la fornisce anche una porzione di semi
di sesamo (da 30 grammi).
 IODIO E VITAMINA A La ricotta regala iodio, la cui
carenza nutrizionale è allarmante secondo l’Organizzazione
mondiale della sanità (la conseguenza è il gozzo). Dà anche
un apporto significativo di fosforo, impiegato per la
formazione di ossa e denti, e di vitamina A, utile per le
difese e per la vista.
 PROTEINE NOBILI Come rimarcano i fan di TikTok, la
ricotta è una buona fonte di proteine, con tutti gli
amminoacidi essenziali, risultando un secondo piatto
nutriente e leggero.
 IPOCALORICA Una porzione di ricotta di vacca conta
circa 146 calorie e di pecora 157, appena meno di una tazza
di yogurt greco intero (160 calorie). Rispetto alla media dei
formaggi, ha un contenuto di grassi relativamente basso: i
lipidi, soprattutto saturi, sono un terzo di quelli dei
formaggi stagionati come grana o pecorino.
 GLI INGREDIENTI Attenzione agli ingredienti delle
ricotte confezionate, a cui può essere aggiunta la panna,
Con un aumento notevole di grassi saturi, che in eccesso
possono fare aumentare il colesterolo Ldl, «cattivo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

La revisione è di Lucilla Titta, coordinatrice del programma

Smartfood allo Ieo-Istituto europeo di oncologia
 60
SALUTE
Idee e opinioni
Sperequazioni retributive
LA SANITÀ
NON RICHIEDA
«EROISMI»
di Sandro Spinsanti*
I «C
l compito diventa sem-
pre più arduo, fino a ra-
sentare l’impossibile.
Finora l’impegno dei
formatori nell’ambito delle
Medical Humanities era di
indurre gli operatori della
salute - i medici, gli infer-
mieri e i tanti altri profes-
sionisti impegnati nel lavo-
ro di cura - ad ampliare il lo-
ro orizzonte mentale e pra-
tico.
Si trattava di considerare
non soltanto la dimensione
dell’arte medica basata sulla
scienza e le tecnologie, ma
anche quella che considera
l’essere umano nel suo vis-
suto di patologia e di cura.
Si trattava di convincerli a
«umanizzare» la medicina,
si diceva ricorrendo a un
termine non privo di ambi-
guità.
Con maggiore efficacia si
potrebbe ricorrere al titolo
di un libro scritto dall’inter-
nista Claudio Rugarli, con il
 
quale proponeva l’esorta-
zione a non essere «Medici
La scelta di fare il medico
da dipendente pubblico
non può trasformarsi
in una «missione»
a metà».
Ebbene, questo lavoro
formativo ormai non è più
sufficiente.
Mentre continuiamo a es-
sere bombardati da cifre di
professionisti che optano
per una pensione anticipata
(quante volte abbiamo colto
tra di loro la domanda con-
fidenziale: «Ma a te quanto
ti manca?», per mettersi al-
le spalle il lavoro in sanità
ovviamente), ci rendiamo
conto che il lavoro di cura
non è più desiderabile.
Adesso si tratta di indurre
chi vuole abbracciare una
professione sanitaria a per-
correre la via dell’eroismo.
A meno che non preferi-
scano disertare la sanità
pubblica e mettersi al servi-
zio di quella privata.
Li può motivare la serie di
dati riportati da Marco Ged-
des da Filicaia in un articolo
in Recenti Progressi in Me-
dicina (settembre 2023) dal
titolo: «Breve ma veridica
storia dell’attività libero-
professionale intramoe-
nia», stilato sulla base di
una relazione del Ministero
della salute.
Secondo le cifre riportate
con l’attività libero-profes-
sionale in intramoenia i
medici guadagnano cifre
che non sono nemmeno
lontanamente comparabili
con quelle di uno stipendio
di un medico dipendente.
E rinunciamo a fare i con-
ti in tasca ai «gettonisti»,
che saltano da una struttura
all’altra fornendo prestazio-
Libri
Match Point
Roberto Burioni
La Nave
di Teseo
Pagine 230
Euro 19,00
ni, piuttosto che un’attività
che meriti il nome di cura.
Dovremo dunque forma-
re degli eroi, piuttosto che
dei professionisti?
Entrare nel Servizio Sani-
tario pubblico dovrà essere
presentata come un’opzio-
ne di stile missionario?
Durante la pandemia di
Covid-19, quando la retorica
pubblica eccedeva in elogi
ai sanitari qualificandoli
come eroi ed eroine, un’in-
fermiera reagì indispettita:
«Io eroina? Se sono eroina,
devo essere stata tagliata
male…».
È il caso di ripetere: infe-
lice quella sanità che ha bi-
sogno di eroi, piuttosto che
di professionisti responsa-
bili. E giustamente pagati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
Volete davvero capire «come funziona» il cancro e perché ora ci sono buone
speranze di riuscire a prevalere su di esso? Questo è il libro giusto. Un esempio di
divulgazione scientifica davvero straordinario. Gli esempi, le metafore e le allegorie
a cui Roberto Burioni ricorre per spiegare meccanismi che sarebbero altrimenti
parecchio difficili da capire sono calati nella nostra realtà di tutti i giorni e rendono
comprensibile a chiunque un fenomeno estremamente complesso. Un’occasione
anche per capire in modo convincente le ragioni per cui la prevenzione è
importante. Nella sua specifica categoria l’aggettivo «capolavoro» non è sprecato.
Non solo un modo per avviare una conversazione
«COME STAI?»
UNA DOMANDA
NON BANALE
di Guido Bosticco* te volte al giorno, come salu-
to, in tutte le sue varianti ger-
gali, peraltro interessantissi-
me perché aprono a ipotetici
scenari diversi: come butta?
Com’è? Come va? Novità? Tut-
to bene?
ome stai?» è la Ognuno di questi incipit di
domanda più conversazione fa riferimento
usuale e più dif- a un mondo possibile, ma il
ficile che esista. più semplice e diretto è anche
Ce la facciamo a vicenda mol- il più affascinante: come stai?
L. Rip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Come stai tu fisicamente,
mentalmente, spiritualmen-
te. Ma anche in che posizione
sei, quel «come» significa in
che modo, in che atteggia-
mento rispetto a tutto il resto.
E noi rispondiamo, spesso
convenzionalmente, a volte
pensandoci (di solito quando
la risposta è negativa siamo
più accorti) a tutte quelle ac-
cezioni in un colpo solo. Per
prima cosa pensiamo a noi
stessi, ai nostri problemi o al-
le nostre gioie e identifichia-
mo in quello «stare» sia la sa-
lute fisica sia lo stare delle no-
stre faccende. Rispondiamo
quasi a come sta il mondo at-
torno a me.
Se invece siamo noi a chie-
derlo, magari a un adolescen-
te che vediamo un po’ spaesa-
to, vogliamo sapere dove sta
con la mente, più che il come.
E l’uno determina l’altro o
forse ne è la conseguenza, per
cui i ragazzi a volte sembrano
indecifrabili. E allora il come,
il dove e il perché delle due
cose hanno a che fare non
tanto con la nostra salute,
cioè con lo stare bene (o ma-
le) nel mondo, ma con la no-
stra presenza, cioè con lo sta-
re bene (o male) con il mon-
do. Parliamo comunque di sa-
lute, la cui etimologia
significa «integrità, interezza,
salvezza», ma di un tipo di sa-
lute speciale, quella che ri-
guarda il nostro essere in rela-
zione con gli altri. Pensiamo
forse che la nostra salute sia,
in prima battuta, un concetto
individuale, che termina con i
confini del nostro corpo e,
semmai, della nostra psiche
(che è fatta ancora di corpo),
invece forse non ha alcun sen-
La risposta evoca un tipo
di salute speciale, che
parla del nostro essere
in relazione agli altri
so parlare di salute se non in
riferimento agli altri.
Viviamo una sorta di sim-
biosi assai articolata, forse
perfino inconscia, per cui non
ci accorgiamo che la nostra
integrità è composta da noi
stessi più gli altri. Gli antropo-
logi hanno coniato il termine
«con-dividuo» per identifica-
re il fatto che l’unità, quando
si parla di esseri umani, è col-
lettiva, cooperativa, collabo-
rativa. E i biologi lo hanno
adottato, per significare che
anche il nostro corpo necessi-
ta, per essere integro, di rela-
zionarsi con l’ambiente e con
gli altri simili, in una certa
forma di simbiosi evoluta.
Non si tratta di un sofisma
per dire che dobbiamo volerci
tutti bene a questo mondo,
ma della consapevolezza che
la salute è un affare collettivo,
che ci lega indissolubilmente
e in questo senso possiamo
leggere il motto «One World,
one Health». E la prossima
volta chiederemo al vicino di
casa: «Come stiamo?».
* Università di Pavia,
Comitato Etico
Fondazione Veronesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023
Mi spieghi dottore
Endocrinologia
Quali sono i possibili sintomi del diabete
in chi ha familiarità per la malattia?
Nella mia famiglia ci sono nume-
rosi casi di diabete mellito: quali
sono i sintomi che potrebbero met-
termi in guardia per tempo?
I l diabete è una malattia cronica
sempre più diffusa in tutto il
mondo. In Italia, secondo i dati
Istat, ne sono affette oltre 3,5 milio-
ni di persone ma molte non lo san-
no. È caratterizzata dall’aumento
della glicemia, ossia del livello di
zucchero nel sangue, a causa di un
difetto della secrezione o dell’azio-
ne dell’ormone insulinico prodotto
dalle cellule del pancreas. Sarebbe
auspicabile diagnosticare e curare
il diabete prima possibile, per evi-
tare di incorrere nelle complicanze
della malattia, come per esempio
problemi cardiovascolari, danni ai
nervi, ai reni e agli occhi.
Il diabete di tipo 2 di solito si pre-
senta dopo i 30-40 anni (ma l’età di
insorgenza è sempre più precoce).
I fattori di rischio più importanti
includono familiarità per la malat-
Cardiologia
La «tachicardia da ansia» (o sinusale) rappresenta
un rischio per la salute cardiovascolare?
Ho 18 anni e da qualche anno
soffro di attacchi di panico: nell’ul-
timo periodo sono diventati più in-
tensi e molto spesso ho ansia per
intere giornate o settimane. Tra i
sintomi che mi spaventano di più ci
sono la tachicardia e le extrasistoli.
Per questo ho fatto molti controlli
cardiologici, in cui non è mai risul-
tata alcuna problematica, se non
tachicardia sinusale di origine an-
siosa. Potrei rischiare un infarto
o altri problemi cardiovascolari?
G eneralmente quando si parla di
tachicardia di origine ansiosa ci
si riferisce alla cosiddetta tachicar-
dia sinusale, una forma di tachicar-
dia - definibile come una frequenza
cardiaca maggiore di 100 battiti al
minuto, o comunque spropositata
rispetto alle necessità dell’organi-
smo in quel momento - causata
dall’attivazione del «sistema di lot-
ta e fuga». Si tratta di un riflesso an-
cestrale che, attraverso meccanismi
Associazione Italiana Lotta al Neuroblastoma Fondazione Bianca Garavaglia
Campagna: «Dono ricerca. RiDono la vita»
La campagna di Natale «Dono ricerca. RiDono la vita» lanciata per il
2023 dall’associazione è dedicata anche al sostegno del progetto
IMMUNNB, portato avanti all’Istituto Gaslini di Genova e oggi in fase
preclinica, con l’obiettivo di colpire in modo mirato le cellule del
neuroblastoma, «anche nei neuroblastomi in recidiva», attraverso
la combinazione di un anticorpo monoclonale specifico e un farmaco
antitumorale citotossico, ideato per danneggiare le cellule tumorali
in maniera «intelligente». Info su: neuroblastoma.org.
tia, stile di vita sedentario, alimen-
tazione ricca di grassi e zuccheri,
sovrappeso e obesità.
Dato che il rialzo della glicemia
nel diabete di tipo 2 può insorgere
Patrizia Li Volsi
Diabetologa,
gradualmente, spesso non compa-
iono sintomi nelle fasi iniziali e
passano anche anni prima della
Associazione diagnosi, con il risultato che al mo-
Medici mento della scoperta della malattia
Diabetologi le complicanze tipiche possono es-
(AMD) sere già presenti e difficilmente re-
versibili. Il diabete può quindi ri-
manere silente per un lungo perio-
do di tempo e non essere diagnosti-
cato.
Invece nei casi acuti i sintomi
possono includere: stanchezza,
perdita di energia, aumento del vo-
lume urinario (poliuria) con conse-
guente sete (polidipsia), perdita di
peso ma con aumento dell’appetito
(polifagia), visione offuscata; nei
casi più gravi possono essere pre-
senti anche nausea e vomito, dolori
addominali, alito acetonemico. Da-
to che la malattia è spesso asinto-
neuro-ormonali, porta il cuore a
pompare più forte nei momenti di
pericolo, quantomeno percepito.
L’ansia funziona da potente atti-
vatore del nostro sistema cardiocir-
colatorio, a cominciare dal numero
Massimo di battiti. Basti pensare che adrena-
Mapelli lina e noradrenalina, ormoni chia-
Dipartimento ve secreti durante gli stati ansiosi
Cardiologia più pronunciati, sono alla base dei
critica e farmaci che vengono utilizzati in
riabilitativa, terapia intensiva per sostenere il
Centro card. nostro sistema cardiocircolatorio.
Monzino, Milano Quando avvertiamo una paura in-
tensa, il nostro organismo comin-
cia una produzione incessante di
adrenalina per dare al corpo una
scarica energica in grado di farlo
reagire immediatamente. Scappan-
do da un leone (atteggiamento pro-
duttivo e remunerativo sul piano
evoluzionistico) o arrabbiandosi
col mittente di una mail (molto me-
no). L’ansia è una patologia a tutti
gli effetti e, per quanto possibile, i
suoi effetti sul sistema cardiocirco-
venga sul sito eurekaddl.sbs
Baci di dama per la «Casa del fiore»
matica sono importanti i controlli
ematici della glicemia soprattutto
in persone ritenute ad alto rischio,
per esempio con età superiore a 45
anni, in sovrappeso, sedentarie,
con familiarità per la malattia, af-
fette da ipertensione, con glicemia
a digiuno alterata (110-125 mg/dl) o
appartenenti a particolari gruppi
etnici (ispanici, asiatici, africani).
È possibile prevenire il diabete di
tipo 2 attraverso il regolare eserci-
zio fisico e l’adozione di un’alimen-
tazione di tipo mediterraneo, a bas-
so contenuto di grassi di origine
animale e calorie, che contenga ce-
reali integrali, verdura, legumi, pe-
sce e olio extravergine di oliva.
Studi come il «Diabetes Preven-
tion Program» e il «Finnish Diabe-
tes Prevention Study» hanno dimo-
strato che un’alimentazione sana e
l’esercizio fisico permettono di ri-
durre del 58-60% il rischio di diabe-
te per le persone predisposte allo
sviluppo della malattia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
latorio sono spesso inesistenti o so-
vrastimati. Infarti e dintorni sono
problematiche che non le appar-
tengono e, invece di concentrarsi
sul sintomo cardiaco, bisognereb-
be mettere in atto ogni tipo di stra-
tegia (farmacologica e non farma-
cologica) in grado di controllare il
più possibile lo stato ansioso, in
maniera tale da ripristinare una
qualità di vita ottimale.
Tra le strategie di più largo im-
piego ci sono lo sport, esercizi di
respirazione/meditazione, la psi-
coterapia. Quando queste non sono
sufficienti, con l’ausilio di uno spe-
cialista, si può ricorrere anche a
una terapia farmacologica, perlo-
meno temporanea. Un’alternativa
che non deve spaventare.
Una volta controllato il problema
ansioso, la sensazione di cardiopal-
mo se ne andrà di conseguenza, co-
me una persiana che smette di bat-
tere una volta cessato il vento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SALUTE 61
#
Trasformare il Natale in un gesto concreto di solidarietà per i bambini
e i ragazzi malati di tumore. A renderlo possibile è la Fondazione
Bianca Garavaglia Ets che, anche quest’anno, mette a disposizione di
privati, aziende e scuole una serie di idee regalo «charity» con un
obiettivo ben preciso: contribuire alla realizzazione della «Casa del
fiore», una Casa Vacanza per donare giorni felici e ricordi indelebili ai
piccoli pazienti oncologici e alle loro famiglie. Per contribuire, basta
scegliere una delle tante proposte online: regalisolidali.abianca.org.
Neurologia
Esiste un modo
per prevedere
l’evoluzione
del Parkinson?
Soffro della malattia di Parkinson da alcuni
anni. Vorrei sapere se esistono criteri per pre-
vedere che tipo di evoluzione avrà la patologia
e quanto rapido potrà essere l’aggravamento
dei sintomi. Ci sono esami o test a cui potrei
sottopormi per scoprirlo?
Daniela
Calandrella
Neurologo,
Fondazione
L a malattia di Parkinson è principalmente
un disturbo del movimento caratterizzato
da sintomi motori, cioè lentezza (bradicine-
Grigioni sia), tremore a riposo e rigidità, oltre a cambia-
per il Morbo menti nella postura e nel cammino, ma è an-
di Parkinson che associata a una varietà di sintomi non mo-
tori in molti pazienti, compresi riduzione del-
l’olfatto (iposmia), stipsi, disfunzione
urinaria, ipotensione ortostatica, difficoltà
di memoria, deflessione del tono dell’umore,
dolore e disturbi del sonno.
La malattia è sorprendentemente eteroge-
nea per quanto riguarda l’età di esordio, la pre-
sentazione clinica, la risposta al trattamento e
la progressione. Per esempio, la malattia co-
siddetta «prevalentemente tremorigena» è
stata associata a un avanzamento più lento,
mentre la forma che ha in primo piano insta-
bilità posturale e difficoltà di cammino sem-
bra procedere più rapidamente. È stato osser-
vato che i pazienti che presentano all’esordio
alcuni sintomi specifici (deficit cognitivo lieve,
disturbo comportamentale del sonno Rem,
ipotensione ortostatica) peggiorano in tempi
più brevi.
Inoltre le informazioni genetiche, ottenute
attraverso un semplice prelievo di sangue,
stanno perfezionando la nostra comprensione
della malattia e in alcuni casi forniscono indi-
cazioni prognostiche: per esempio i pazienti
portatori di mutazioni del gene GBA1 hanno
spesso caratteristiche cliniche peculiari, quali
un esordio più precoce e un’evoluzione un po’
più rapida dei sintomi, sia motori che non mo-
tori. L’assenza di progressione esclude la dia-
gnosi di Parkinson, mentre uno sviluppo mol-
to rapido, con la comparsa per esempio di ca-
dute e demenza, indica una possibile diagnosi
alternativa.
Queste osservazioni suggeriscono che la
malattia di Parkinson potrebbe non esistere
come singola entità e che la progressione varia
considerevolmente da un paziente all’altro.
L’evoluzione della patologia, cioè la prognosi,
Gli esperti ha profonde implicazioni per i pazienti e le lo-
rispondono ro famiglie e, nonostante gli importanti pro-
alle domande gressi nella ricerca, resta una sfida, anche se la
dei lettori maggior parte dei pazienti convive a lungo con
all’indirizzo il Parkinson in ottimo compenso, grazie alle
corriere.it/salu terapie farmacologiche e chirurgiche che oggi
te/il-medico- sono disponibili.
risponde © RIPRODUZIONE RISERVATA
 62
Tv
TELERACCOMANDO
di Maria Volpe
Melissa e Ranya
al Song Contest
versione junior
L
a Rai, che da diversi
anni partecipa al Junior
Eurovision Song Contest,
versione giovanile della
popolare competizione
canora, ha scelto due
tredicenni (nella foto): la
vincitrice della prima
edizione di «The voice
kids» Melissa Agliottone, di
Civitanova Marche
(Macerata), e un’altra
finalista del programma,
Ranya Moufidi, di Ciserano
(Bergamo) per
rappresentare l’Italia.
Junior Eurovision Song Contest
Rai1, ore 15.50
Bellucci e Leone
ospiti di Fazio
T ra gli ospiti di Fabio
Fazio, due delle attrici
più amate e premiate del
cinema: Monica Bellucci e
Miriam Leone, protagoniste
di Diabolik - Chi sei dei
Manetti Bros; il Premio
Oscar Gabriele Salvatores;
Christian De Sica; Noemi;
Ferruccio de Bortoli.
Che Tempo Che Fa
Nove, ore 20
I cani salvavita:
Brambilla racconta
T
ra i temi trattati oggi da
Michela Vittoria
Brambilla, il progetto
Serena che da molti anni si
occupa di formare cani
speciali che, con il loro
fiuto, si accorgono quando
una crisi glicemica sta
arrivando e avvertono il
paziente diabetico:
letteralmente cani salvavita.
Dalla parte degli animali
Retequattro, ore 10.25
RAI 1
7.00 TG1 Attualità
8.00 TG1 Attualità
9.00 TG1 Attualità
9.35 TG1 L.I.S. Attualità
9.40 CHECK-UP Attualità
10.30 A SUA IMMAGINE
Attualità
10.55 SANTA MESSA Attualità
12.00 ANGELUS DA PIAZZA
SAN PIETRO Attualità
12.20 LINEA VERDE
Documentari
13.30 TELEGIORNALE Attualità
14.00 DOMENICA IN
Spettacolo
15.45 TG1 Attualità
15.50 JUNIOR EUROVISION SONG
CONTEST 2023 Spettacolo
18.45 REAZIONE A CATENA
Spettacolo
20.00 TELEGIORNALE
Attualità
20.35 AFFARI TUOI
Spettacolo
21.25 LEA - I NOSTRI FIGLI
Serie Tv
23.30 TG 1 SERA Attualità
23.35 SPECIALE TG1
Attualità
RAI 4
9.25 WONDERLAND Attualità
10.00 CRIMINAL MINDS
Serie Tv
13.40 FILM NELLA TANA DEI LUPI
16.00 LOL :-) Serie Tv
16.15 DELITTI IN PARADISO
Serie Tv
20.35 N.C.I.S. Serie Tv
21.20 RAPA Serie Tv
23.15 FILM L'EVOCAZIONE - THE
CONJURING
CIELO
10.30 HOUSE OF GAG Spettacolo
13.00 STEVE AUSTIN - SFIDA
IMPLACABILE Spettacolo
14.00 FILM BORN TO RAISE HELL
15.45 FILM TAXXI 2
17.30 FILM TAXXI 3
19.15 AFFARI AL BUIO Documentari
20.15 AFFARI DI FAMIGLIA
21.15 FILM LE ETÀ DI LULÙ
23.15 FILM CALIGOLA E
SKY
MESSALINA
CINEMA
14.05 CASPER Fantasy (USA
1995) Brad Silberling SKY
CINEMA FAMILY
14.10 QUEL CHE RESTA DEL
GIORNO Drammatico (Stati
Uniti 1993) James Ivory SKY
CINEMA DUE
17.30 BEETLEJUICE - SPIRITELLO
PORCELLO Fantasy (USA
1988) Tim Burton SKY
CINEMA COMEDY
18.30 L'ULTIMO IMPERATORE
Biografico (Cina, Francia,
Italia, UK 1987) Bernardo
Bertolucci SKY CINEMA DUE
19.10 LA VITA È UNA COSA
MERAVIGLIOSA Commedia
(Italia 2010) Carlo Vanzina
SKY CINEMA COMEDY
19.15 SALT Azione (USA 2010) P.
Noyce SKY CINEMA ACTION
SERIE TV
13.55 CALL MY AGENT - ITALIA
SKY SERIE
15.00 CALL MY AGENT - ITALIA
SKY SERIE
16.10 AVVOCATI DI FAMIGLIA SKY
SERIE
17.05 AVVOCATI DI FAMIGLIA SKY
SERIE
18.05 CREATURE GRANDI E
PICCOLE - UN
VETERINARIO DI
PROVINCIA SKY SERIE
RAI 2
7.40 TG 2 MIZAR Attualità
8.05 TG2 CINEMATINÉE
8.10 TG 2 ACHAB LIBRI Attualità
8.20 TG 2 DOSSIER Attualità
9.05 IL MEGLIO DI RADIO2
HAPPY FAMILY Spettacolo
9.40 QUASAR Documentari
10.30 ASPETTANDO
CITOFONARE RAI2
11.00 TG SPORT Attualità
11.15 CITOFONARE RAI2
13.00 TG 2 Attualità
13.30 TG 2 MOTORI Lifestyle
14.00 PAESI CHE VAI... LUOGHI,
DETTI, COMUNI Attualità
14.50 ORIGINI Lifestyle
15.45 RAI SPORT LIVE Attualità
18.05 TG SPORT DELLA
DOMENICA Attualità
18.25 90° MINUTO Attualità
19.45 N.C.I.S. NEW ORLEANS
Serie Tv
20.30 TG2
Attualità
21.00 LA CASERMA
Lifestyle
22.45 LA DOMENICA SPORTIVA
Sport
0.30 L'ALTRA DS Attualità
TV8
17.00 PADDOCK LIVE Sport
17.15 MOTOGP Sport
18.00 MOTOGP ZONA ROSSA
Sport
18.30 PADDOCK LIVE Attualità
19.00 F1 Sport
21.00 PADDOCK LIVE Attualità
21.30 FILM STAR WARS: IL
RITORNO DELLO JEDI
23.45 FILM LA LEGGENDA DEGLI
UOMINI STRAORDINARI
REAL TIME
13.45 BAKE OFF ITALIA: DOLCI IN
FORNO Spettacolo
15.40 TOY INVENTOR, INVENTORI
IN GIOCO Documetari
16.40 AMORE ALLA PROVA - LA
CRISI DEL SETTIMO ANNO
18.20 IL CASTELLO DELLE
CERIMONIE Lifestyle
22.25 90 GIORNI PER
INNAMORARSI: LONTANO
DAGLI STATI UNITI Lifestyle
19.15 GHOSTHUNTERS - GLI
ACCHIAPPAFANTASMI
Commedia (Austria,
Germania, Irlanda 2015) T.
Baumann SKY CINEMA FAMILY
19.20 LA DURA VERITÀ
Commedia (USA 2009)
Robert Luketic SKY CINEMA
ROMANCE
19.25 INFRANTO Thriller (Stati
Uniti 2022) A. Damaris
Corbin SKY CINEMA UNO
19.30 UN BOSS IN SALOTTO
Commedia (Italia 2014)
Luca Miniero SKY CINEMA
COLLECTION
21.00 RUBY RED III - VERDE
SMERALDO Fantasy
(Germania 2016) Felix
Fuchssteiner, Katharina
Schöde SKY CINEMA FAMILY
19.05 CREATURE GRANDI E
PICCOLE - UN
VETERINARIO DI
PROVINCIA SKY SERIE
20.05 THE GILDED AGE SKY SERIE
21.15 C'ERA UNA VOLTA IL
CRIMINE SKY SERIE
22.55 THE GILDED AGE SKY SERIE
0.05 CREATURE GRANDI E
PICCOLE - UN
VETERINARIO DI
PROVINCIA SKY SERIE
RAI 3
8.00 AGORÀ WEEKEND Attualità
9.00 MI MANDA RAITRE
10.15 O ANCHE NO Documentari
10.45 TIMELINE Attualità
11.05 TGR ESTOVEST Attualità
11.25 TGR REGIONEUROPA
12.00 TG3 Attualità
12.05 TG3 - FUORI LINEA
12.25 TGR MEDITERRANEO
12.55 TG3 - L.I.S. Attualità
13.00 LAURA ANTONELLI - LA
DIVA MALINCONICA
Documentari
14.00 TG REGIONE Attualità
14.15 TG3 Attualità
14.30 IN MEZZ`ORA Attualità
16.30 REBUS Attualità
17.20 KILIMANGIARO
Documentari
19.00 TG3 Attualità
19.30 TG REGIONE
Attualità
20.00 CHESARÀ...
Attualità
20.55 REPORT
Attualità
23.15 FAME D'AMORE
Documentari
0.00 TG3 MONDO Attualità
RAI 5
15.50 ROMEO E GIULIETTA
Spettacolo
18.40 RAI NEWS - GIORNO
18.45 SIENA E CHIGIANA
CONCERTO PER L'ITALIA
20.25 RAI 5 CLASSIC Spettacolo
20.45 GIARDINI FANTASTICI E
DOVE TROVARLI Lifestyle
21.15 DI LÀ DAL FIUME E TRA GLI
ALBERI Documentari
23.05 FILM IL MIO AMICO ERIC
RAI STORIA
19.55 IL GIORNO E LA STORIA
Documentari
20.15 SCRITTO, LETTO, DETTO
Documentari
20.25 SETTANTARAI Documentari
20.30 PASSATO E PRESENTE
Documentari
21.10 FILM IL GRANDE UNO
ROSSO
23.00 K2 LA MONTAGNA
SELVAGGIA Documentari
21.00 AUTUMN IN NEW YORK
Dramm. (USA 2000) Joan
Chen SKY CINEMA ROMANCE
21.00 MORTDECAI Commedia
(UK, USA 2015) David
Koepp SKY CINEMA COMEDY
21.00 U.S. MARSHALS - CACCIA
SENZA TREGUA Azione
(USA 1998) Stuart Baird
SKY CINEMA ACTION
21.15 SHOOTER Azione (USA
2007) Antoine Fuqua SKY
CINEMA UNO
21.15 MA COSA CI DICE IL
CERVELLO Commedia
(Italia 2019) R. Milani SKY
CINEMA COLLECTION
21.15 I RACCONTI DELLA
DOMENICA Drammatico
(Italia 2022) Giovanni
Virgilio SKY CINEMA DUE
INTRATTENIMENTO
6.00 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
7.10 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
8.10 ANTE FACTOR SKY UNO
8.20 X FACTOR 2023 SKY UNO
10.45 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
11.55 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
RETE 4
7.40 SUPER PARTES Attualità
8.20 PADRI E FIGLI Serie Tv
10.00 CASA VIANELLO Fiction
10.25 DALLA PARTE DEGLI
ANIMALI Attualità
11.50 GRANDE FRATELLO
11.55 TG4 TELEGIORNALE
Attualità
12.25 COLOMBO Serie Tv
14.10 FILM SAFARI EXPRESS
Avventura (Italia 1976). Di
Duccio Tessari
14.50 TGCOM24 BREAKING NEWS
16.20 FILM I QUATTRO FIGLI DI
KATIE ELDER Western (USA
1965). Di Henry Hathaway
17.00 TGCOM24 BREAKING NEWS
18.55 GRANDE FRATELLO
19.00 TG4 TELEGIORNALE
19.45 TG4 L'ULTIMA ORA Attualità
19.50 TEMPESTA D'AMORE
Soap
20.30 STASERA ITALIA WEEKEND
Attualità
21.20 ZONA BIANCA
Attualità
0.55 FILM L'UOMO NEL MIRINO
Drammatico (USA 1977). Di
Clint Eastwood
RAI MOVIE
12.40 LEZIONI DI CINEMA
Attualità
12.50 FILM TEQUILA
CONNECTION
14.50 FILM IRMA LA DOLCE
17.25 FILM PIEDONE D'EGITTO
19.15 FILM UN GIORNO DI
ORDINARIA FOLLIA
23.10 TORINO SPECIAL 2023
23.30 FILM JFK - UN CASO
ANCORA APERTO
IRIS
13.40 FILM AMERICAN
PASTORAL
15.55 NOTE DI CINEMA Attualità
16.05 FILM TUTTI GLI UOMINI
DEL PRESIDENTE
18.45 FILM SOLO PER VENDETTA
21.00 FILM INDIANA JONES E IL
REGNO DEL TESCHIO DI
CRISTALLO
23.40 FILM L'INTRIGO DELLA
COLLANA
22.50 FUGA DI CERVELLI
Commedia (Italia 2013) P.
Ruffini SKY CINEMA COMEDY
22.50 EIFFEL Commedia (Francia
2021) Martin Bourboulon
SKY CINEMA ROMANCE
22.55 VIAGGIO NELL'ISOLA
MISTERIOSA Avventura
(USA 2012) Brad Peyton
SKY CINEMA FAMILY
23.15 FROM PARIS WITH LOVE
Azione (Francia 2010)
Pierre Morel SKY CINEMA
ACTION
23.25 THE GREAT WALL Azione
(Australia, Canada, Cina,
Hong Kong, USA 2016) Y.
Zhang SKY CINEMA UNO
1.05 IL CACCIATORE Dramm.
(UK, USA 1978) Michael
Cimino SKY CINEMA DUE
13.05 ANTE FACTOR SKY UNO
13.15 X FACTOR 2023 SKY UNO
16.35 BRUNO BARBIERI - 4
HOTEL SKY UNO
17.45 BRUNO BARBIERI - 4
HOTEL SKY UNO
18.55 ANTE FACTOR SKY UNO
19.05 X FACTOR 2023 SKY UNO
21.15 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
22.25 GIALAPPASHOW SKY UNO
CANALE 5
8.00 TG5 - MATTINA Attualità
8.45 I VIAGGI DEL CUORE
Documentari
9.55 LUOGHI DI MAGNIFICA
ITALIA Documentari
10.00 SANTA MESSA Attualità
10.50 LE STORIE DI MELAVERDE
Attualità
12.00 MELAVERDE Attualità
13.00 TG5 Attualità
13.40 L'ARCA DI NOÈ
Attualità
14.00 AMICI
Spettacolo
16.30 VERISSIMO
Attualità
18.45 CADUTA LIBERA STORY
Spettacolo
19.55 TG5 PRIMA PAGINA
Attualità
20.00 TG5
Attualità
20.40 PAPERISSIMA SPRINT
Spettacolo
21.20 TERRA AMARA
Serie Tv
0.15 TG5 NOTTE Attualità
0.50 PAPERISSIMA SPRINT
Spettacolo
LA5
17.30 TGCOM24 BREAKING
NEWS Attualità
18.45 GRANDE FRATELLO
Spettacolo
18.50 L'ONORE E IL RISPETTO
Serie Tv
21.10 FILM A MERRY CHRISTMAS
MATCH
22.15 TGCOM24 BREAKING
NEWS Attualità
22.55 AMICI DI MARIA Spettacolo
ITALIA 2
9.55 DUE UOMINI E MEZZO
Serie Tv
12.55 UNA SPADA PER LADY
OSCAR Cartoni Animati
14.55 ALL'ARREMBAGGIO! ONE
PIECE Cartoni Animati
18.25 DUE UOMINI E MEZZO
Serie Tv
21.15 THE BIG BANG THEORY
Serie Tv
23.25 FILM BLU PROFONDO 3
SPORT
12.10 SERIE A TIM Cagliari –
Monza Diretta DAZN
14.30 COPPA DEL MONDO
Ostersund. Individuale M
Diretta EUROSPORT
14.45 SERIE A TIM Empoli –
Sassuolo Diretta DAZN
14.45 SERIE A TIM Frosinone –
Genoa Diretta DAZN
16.10 COPPA DEL MONDO DI
SCI ALPINO Killington |
Slalom femminile, 1ª
manche Diretta DAZN
17.30 SERIE A TIM Roma –
Udinese Diretta DAZN
18.15 SERIE A UNIPOLSAI
Brescia - Varese DAZN
19.30 SERIE A UNIPOLSAI
Tortona - Trento DAZN
19.45 SERIE A TIM Juventus –
Inter Diretta DAZN
RAGAZZI
18.00 BATWHEELS
BOOMERANG
18.40 A TUTTO REALITY: LE
ORIGINI
DEAKIDS
19.40 SCOOBY-DOO: L'ISOLA
DEGLI ZOMBIE
BOOMERANG
21.25 LUCAS THE SPIDER
BOOMERANG
21.50 PIPPI CALZELUNGHE
DEAKIDS
Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera
ITALIA 1
8.30 FRIENDS Serie Tv
9.30 WILL & GRACE Serie Tv
10.25 THE BIG BANG THEORY
Serie Tv
11.45 DRIVE UP Attualità
12.15 GRANDE FRATELLO
12.25 STUDIO APERTO Attualità
13.00 SPORT MEDIASET Attualità
14.00 E-PLANET Sport
14.30 FILM BATMAN FOREVER
Azione (Regno Unito, USA
1995). Di Joel Schumacher
15.25 TGCOM24 BREAKING
NEWS Attualità
17.15 MAGNUM P.I. Serie Tv
18.15 GRANDE FRATELLO
18.20 STUDIO APERTO Attualità
18.30 STUDIO APERTO Attualità
19.00 STUDIO APERTO MAG
Attualità
19.25 C.S.I. MIAMI Serie Tv
20.25 N.C.I.S. Serie Tv
21.15 FILM HARRY POTTER E
L'ORDINE DELLA FENICE
Fantasy (Regno Unito, USA
2007). Di David Yates
22.50 TGCOM24 BREAKING
NEWS Attualità
0.00 PRESSING Attualità
NOVE
14.30 IL CONTADINO CERCA
MOGLIE Spettacolo
16.15 FILM GLI STIVALI DI BABBO
NATALE
18.00 LITTLE BIG ITALY Lifestyle
19.30 CHE TEMPO CHE FARÀ
Attualità
20.00 CHE TEMPO CHE FA
Attualità
22.20 CHE TEMPO CHE FA - IL
TAVOLO Attualità
TV 2000
17.00 FINALMENTE DOMENICA
18.00 ROSARIO DA LOURDES
18.30 TG 2000 Attualità
18.50 IL TORNASOLE Attualità
19.00 SANTA MESSA Attualità
20.00 SANTO ROSARIO Attualità
20.30 TG 2000 Attualità
20.50 SOUL Attualità
21.20 FILM IN FONDO AL CUORE
23.15 FILM NON C'È POSTO PER
LO SPOSO
MEDIASET PREMIUM
TOP CRIME
10.30 LAW & ORDER: UNITÀ
SPECIALE Serie Tv
11.20 LAW & ORDER: UNITÀ
SPECIALE Serie Tv
12.15 LAW & ORDER: UNITÀ
SPECIALE Serie Tv
13.10 LAW & ORDER: UNITÀ
SPECIALE Serie Tv
14.05 LA STRADA DEL SILENZIO
Serie Tv
14.55 LA STRADA DEL SILENZIO
Serie Tv
15.50 THE MENTALIST Serie Tv
16.45 THE MENTALIST Serie Tv
17.35 THE MENTALIST Serie Tv
18.30 THE MENTALIST Serie Tv
19.25 COLOMBO Serie Tv
21.10 FILM MAIGRET E LA
MOGLIE DEL FARMACISTA
Film
22.55 POIROT Serie Tv
FOCUS
13.00 L'ANNO SELVAGGIO
DELL'AFRICA FOCUS
14.00 WATERWORLD AFRICA
FOCUS
15.00 NAPOLEONE: L'INIZIO
DELLA FINE FOCUS
15.50 TGCOM24 BREAKING
NEWS FOCUS
15.55 METEO FOCUS B FOCUS
17.00 1963: LE ULTIME ORE DEL
PRESIDENTE JOHN F.
KENNEDY FOCUS
LA 7
7.00 OMNIBUS NEWS Attualità
7.40 TG LA7 Attualità
8.00 OMNIBUS - DIBATTITO
Attualità
9.40 CAMERA CON VISTA
Attualità
10.10 L'INGREDIENTE PERFETTO
Lifestyle
11.00 LE PAROLE DELLA SALUTE
Attualità
11.50 UOZZAP Attualità
12.30 L'ARIA CHE TIRA - DIARIO
Attualità
13.30 TG LA7 Attualità
14.00 UNA GIORNATA
PARTICOLARE Documentari
16.20 BELL'ITALIA IN VIAGGIO
Lifestyle
17.20 FILM BRUBAKER Dramm.
(Usa 1980). Di S. Rosenberg
20.00 TG LA7
Attualità
20.35 IN ALTRE PAROLE -
DOMENICA Attualità
21.15 IN ONDA
Attualità
23.15 UOZZAP Attualità
23.55 CAMERA CON VISTA
Attualità
LA7D
12.15 LINGO. PAROLE IN GIOCO
Spettacolo
14.25 JOSÉPHINE, ANGE
GARDIEN Serie Tv
18.10 TG LA7 Attualità
18.15 PADRE BROWN Serie Tv
19.10 LA CUCINA DI SONIA
Lifestyle
20.40 LINGO. PAROLE IN GIOCO
Spettacolo
21.40 MISS MARPLE Serie Tv
TWENTY
SEVEN
13.00 LA SIGNORA DEL WEST
Serie Tv
15.20 LA CASA NELLA PRATERIA
Serie Tv
19.00 LA SIGNORA DEL WEST
Serie Tv
21.10 FILM OCEAN'S ELEVEN -
FATE IL VOSTRO GIOCO
22.10 TGCOM24 BREAKING
NEWS Attualità
23.10 FILM LA STANGATA
GIALLO
6.00 L'INVESTIGATORE WOLFE
6.20 THE MURDER SHIFT
7.05 THE MURDER SHIFT
8.00 THE MURDER SHIFT
8.55 I MISTERI DI MURDOCH
9.50 I MISTERI DI MURDOCH
10.55 I MISTERI DI MURDOCH
12.05 I MISTERI DI MURDOCH
13.15 L'ISPETTORE BARNABY
15.25 I MISTERI DI
BROKENWOOD
17.25 THE CHELSEA DETECTIVE
19.20 IL GIOVANE ISPETTORE
MORSE
21.10 IL GIOVANE ISPETTORE
MORSE
23.05 VERA
1.15 THE MURDER SHIFT
18.00 1963: LE ULTIME ORE DEL
PRESIDENTE JOHN F.
KENNEDY FOCUS
19.00 IL MISTERO DELLA
LANCIA CHE TRAFISSE
GESÙ FOCUS
20.00 VISTI DAL CIELO -
MISTERI DI QUESTO
MONDO FOCUS
21.05 FREEDOM FOCUS
23.00 ANIMALI DELLE TERRE
SELVAGGE FOCUS
Corriere della Sera Domenica 26 Novembre 2023 63
#

Sul web
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LA TELEVISIONE IN NUMERI

Il «Grande Fratello» cresce negli ascolti e sfida «Ballando con le stelle»

S
arà una sfida inedita quella che si vedrà, a Top & Flop progressivo cambiamento delle abitudini degli medi il 16 novembre). La «soapizzazione» del GF
dicembre, fra Grande Fratello e Ballando spettatori italiani, anche grazie alla penetrazione si lega qui, singolarmente, col racconto di una
UCRAINA - ITALIA
con le stelle. Il GF è ormai un jolly del pa- delle SmarTv in oltre la metà delle famiglie italia- coppia che si ricompone, fornendo argomenti e
(II TEMPO)
linsesto di Canale 5, giocato tatticamente ne). Dati, insomma, molto simili a quelli raccolti gossip a studio e social. Ma perché lanciare il GF
Luciano Spalletti
per non lasciare a Rai1 la coda dicembrina lo scorso novembre, con l’ultima versione Vip. contro Ballando? Quest’ultimo — nonostante li-
8.914.000 spettatori,
degli ascolti dopo la conclusione di Tu si que va- A contribuire con decisione alla crescita di GF tigi e polemiche, o forse proprio per questo —
40,47% di share.
les. Fatto sta che il GF, dopo le difficoltà d’inizio nelle ultime settimane la scelta riuscita di ibrida- sembra un po’ sottotono (3,2 milioni di spettato-
Rai1, lunedì 20, ore 21.47
stagione e la virata sui contenuti voluta da Pier re le dinamiche della casa con quelle di un altro ri, 22,5% di share) e punta a un pubblico adulto o
Silvio Berlusconi, ha iniziato a funzionare sem- BORG - MCENROE titolo forte di Mediaset, Temptation Island. Il anziano (32% fra gli over 65), mentre il GF racco-
pre meglio nel mese di novembre: 2,6 milioni di Shia LaBeouf «triangolo amoroso» composto da Mirko Bru- glie il suo pubblico fra i più giovani (miglior sha-
spettatori medi, 19% di share, cui vanno aggiunti 370.000 spettatori, netti, la sua ex Perla Vatiero (entrata nella casa) e re per target: 28% fra i 25/34enni). (a.g.)
gli oltre 100 mila spettatori medi che guardano le 1,97% di share. Greta Rossetti, attuale fidanzata, sbarcato diretta- In collaborazione con Massimo Scaglioni,
puntate on demand (una tendenza crescente per Rai2, giovedì 23, mente da Temptation, ha pagato nella puntata elaborazione Geca e iPortNielsen su dati Auditel
diversi programmi, che segnala chiaramente un ore 21.34 più vista del mese (oltre 2,7 milioni di spettatori © RIPRODUZIONE RISERVATA

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73 5
2 1
9
6
LE PREVISIONI alle alle Ai 6:
Ai 5+1:
-
-
Ai 3:
Ai 2:
23,07
5,00
Ai 3 stella:
Ai 2 stella:
2.307,00
100,00
4 7 8
Trento
2 3 6
Ai 5: 22.440,77 Ai 5 stella: - Agli 1 stella: 10,00
Aosta
A
Trieste BA 06:53 16:27 Ai 4: 308,53 Ai 4 stella: 30.853,00 Agli 0 stella: 5,00
Milano Lotto
Torino
Venezia PA 06:59 16:49
Estrazioni di sabato 25 novembre 2023
10eLotto
I numeri vincenti 2 7
Bologna BO 07:25 16:39 BARI
CAGLIARI
20 1 6 68 32
86 44 56 70 51
1 35 8 4 9
3 44
Genova FI 07:23 16:42 FIRENZE 3 69 73 12 30 6 49 9 5 4
GENOVA 18 77 69 4 22 7 56
Firenze
Ancona
TO 07:41 16:52 MILANO 35 10 44 67 34 10 58 6 3 5
NAPOLI 34 7 54 82 14 11 69
Perugia
NA 07:02 16:38 PALERMO 11 56 63 79 31 18 72 5 1
L'Aquila ROMA 6 20 46 42 25 20 73 7 3 6 1 4 9 5 8 2
RM 07:12 16:42 T0RINO 58 49 10 44 36 33 77 4 8 1 2 5 3 7 6 9 Cruciverba Corriere
ROMA VENEZIA 72 33 31 82 3 34 86 2 9 5 7 8 6 1 4 3 PROVALI GRATIS
1 6 9 4 2 7 3 5 8
Campobasso MI 07:36 16:45 NAZIONALE 27 83 30 53 65 20 Numero Oro 3 5 7 8 6 1 2 9 4 Ogni giorno
Bari
Lotto Svizzero - Estrazioni di sabato 25 novembre 2023 8 2 4 3 9 5 6 1 7 2 cruciverba nuovi
Napoli
GE 07:34 16:49
3 8 15 28 34 42 9 1 8 6 7 2 4 3 5 e oltre 100 in archivio
5 7 3 9 1 4 8 2 6
Potenza Chance 2 Joker
Replay
622165
4 6 4 2 5 3 8 9 7 1 corriere.it/cruciverba
VE 07:24 16:32

Cagliari Catanzaro
Ca LA LUNA
27 NOV
Piena
TEMPERATURE
Palermo 05 DIC
7 Aosta 13 Genova 11 Roma 15 R. Calabria Ultimo Quarto
8 Torino 10 Bologna 6 Campobasso 16 Catania 13 DIC
8 Milano 10 Firenze 12 Napoli 16 Palermo Nuova
9 Trento 6 Perugia 8 Bari 14 Alghero
19 DIC
10 Venezia 11 Ancona 5 Potenza 16 Cagliari Primo Quarto
11 Trieste 6 L'Aquila 11 Catanzaro 15 Olbia

VENTO
Sole Nuvolo Coperto Pioggia Rovesci Temporali Neve Nebbia DEBOLE MODERATO FORTE MOLTO FORTE CALMO MOSSO AGITATO
forza 0/3 forza 4/5 forza 6/7 forza 8/9 poco mosso Molto mosso Molto agitato
DOMANI MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ

Irruzione artica sull’Italia. Domenica, clima invernale ma in prevalenza soleggiato salvo veloci rovesci in Puglia. Lunedì, venti di
Libeccio, dal pomeriggio e poi sera peggiora sul Centro-Sud tirrenico e debolmente al Nord. Temperature in sensibile diminuzione.
Martedì, i venti di Maestrale sospingono la perturbazione verso Sud, liberando il resto d’Italia dalle nubi.

LE TEMPERATURE DI IERI IN ITALIA

min max min max min max min max min max
Alghero 9 18 S Cagliari 10 19 S Imperia 9 13 S Palermo 13 18 N Roma 1 14 N
Ancona 5 10 T Campobasso 1 8 V L'Aquila -1 10 V Parma 1 12 S Torino 0 15 S
Aosta -6 7 S Catania 10 20 N Lecce 7 16 R Perugia -1 7 N Trento -2 7 S
Bari 8 14 T Crotone 6 16 N Messina 11 17 N Pescara 7 13 T Trieste 5 11 S
Bologna 1 12 S Cuneo 0 12 S Milano 0 15 S Pisa 4 13 S Udine 0 8 S
Bolzano -5 18 S Firenze 1 15 S Napoli 5 16 N Potenza -1 8 V Venezia 2 12 S
Brescia 0 8 S Genova 7 14 S Olbia 5 17 S R. Calabria 11 20 N Verona 0 13 S
LE TEMPERATURE DI IERI ALL’ESTERO
min max min max min max min max min max
Amsterdam 5 8 N Berlino -2 3 N Istanbul 12 17 N Madrid 2 15 S Parigi 1 7 N
Atene 16 19 P Bruxelles 4 6 P Londra -2 4 N Mosca -7 -3 N Vienna 1 3 V
S=Sereno P=Pioggia N=Nuvoloso T=Temporale C=Coperto V=Neve R=Rovesci B=Nebbia

IN EUROPA
Su almeno mezzo continente è in atto un’autentica irruzione di <-10 A
aria artica. Gli Stati centrali, orientali, sudorientali, ma pure par- 7 -10-5
Alta
Pressione

te del bacino del Mediterraneo sono interessati dall’afflusso di Reykjavik

-5-0
B
correnti gelide di origine artico-polare. L’aria fredda porta con
-7 Helsinki
-2 -2 Bassa
0-5
Stoccolma Pressione
sé corpi nuvolosi intensi che provocano nevicate fino in pianu- 4 -5 Mosca
Edimburgo 2
Copenaghen
Dublino 5-10
ra. Nel contempo l’alta pressione delle Azzorre è presente sulla
10 8
7 Varsavia
Londra Amsterdam 1
6 10-15 Fronte
Penisola Iberica e su parte del bacino del Mediterraneo. Dall’I- 6 Parigi
0 Berlino
1
Budapest
Caldo
15-20
slanda invece sta per arrivare una perturbazione atlantica che
1
3 2
7 Bucarest
Lione Milano 3

comincia a interessare le Isole Britanniche.

20-25
11 7 -1 Fronte
Madrid
Tirana Sofia Freddo
14
Barcellona Roma
14 13 25-30
16 Lisb
Lisbona 15
Atene 30-35
Fronte
>35 Occluso
 64 Domenica 26 Novembre 2023 Corriere della Sera