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Filosofia - 3° anno - 2022/23

La vita e le opere di Aristotele

1. La metafisica

2. La logica

INDICE 3. La fisica

4. L’etica

5. La politica

6. La poetica e la retorica
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La vita di Aristotele
Ø 384 a.C: A. nasce a Stagìra (Calcidica), figlio di un medico della corte di Filippo
II di Macedonia
Ø 367 a.C: entra nell’Accademia di Platone, dove rimane per un ventennio
Ø Ad Atene non godette mai di pieni diritti civili e politici
Ø 342 a.C.: per circa 3 anni è precettore del futuro Alessandro Magno a Mieza
Ø 335 a.C.: torna ad Atene e fonda la sua scuola, il Liceo o Perìpato: costruisce
una prima forma di sapere fondato su discipline e indagine scientifica
Ø 323 a.C.: muore Alessandro Magno e Aristotele lascia Atene viste le ostilità
verso il dominio macedone
Ø 322 a.C.: A. muore a Calcide
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Le opere di Aristotele
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Le opere di Aristotele
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Le opere di Aristotele
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1. LA METAFISICA
La metafisica di Ari (lui la chiama «filosofia prima») si configura come:
1. Una teoria dell’essere à domande: che cosa c’è?
che cosa significa che una cosa è?

2. Una teoria della sostanza à domande: come è fatto ciò che è?

3. Una teoria delle cause à domande: cosa fa sì che qualcosa sia?

4. Una teologia à considera Dio/il divino inteso come primo motore immobile

N.b. Metafisica à origine: libri che stanno dopo i libri di fisica (Andronìco da Rodi, I sec a.C.)
à indagine di ciò che va oltre la dimensione immediatamente sensibile
per coglierne gli aspetti + essenziali
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1. LA METAFISICA come...
La «filosofia prima» di Ari à non si identifica con nessuna delle scienze particolari
1.1 ...Teoria dell’essere

à ha come oggetto l’essere in quanto essere, in generale

Ari parte da una convinzione:


Ø Il linguaggio tende a rispecchiare la realtà
Ø Il verbo essere ha in tal senso un ruolo cruciale
Ø Essere: ha + funzioni: copulativa + esistentiva ecc...
tutti i verbi sono riconducibili a “essere“
es: io cammino à sono camminante

Ø Per studiare l’essere è necessario capire come le parole di riferiscono alle cose
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1. LA METAFISICA come...
In altri termini, l’essere va inteso/considerato:
1.1 ...Teoria dell’essere

à Non in modo univoco: se significa solo “esistere“ la frase “questo cavallo non è
bianco“ porta a negare anche l’esistenza del cavallo à errore di Parmenide
à Non in modo equivoco: se cambiasse sistematicamente significato a seconda del
contesto, l’utilizzo del verbo essere ci porterebbe all’incomunicabilità
à Ma in modo polivoco: “l’essere si dice in molti sensi“... Es:
1) Il latte è un cibo sano (rapporto causale)
2) Tizio è sano (rapporto di possesso)
3) Il colorito di Caio è sano (manifestazione di una proprietà/caratteristica)
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1. LA METAFISICA come...
Le nostre parole possono essere raggruppate in base a 10 categorie, cioè le
determinazioni più generali con cui si possono classificare gli elementi della realtà
1.1 ...Teoria dell’essere

1) sostanza ("uomo", "cavallo")


2) quantità ("lungo due cubiti", "lungo tre metri")
3) qualità ("bianco", "insegnante di grammatica")
4) relazione ("doppio di", "maggiore di")
5) dove ("nel Liceo", "in piazza")
6) quando ("ieri", "l'anno scorso")
7) stare ("sta disteso", "sta seduto")
8) avere ("ha le scarpe", "è armato")
9) agire ("tagliare", "bruciare")
10) subire (''essere tagliato", "essere bruciato")
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1. LA METAFISICA come...
Ari distingue:
1) Sostanza (ὑποκείμενον) à etim. ciò che sta sotto
1.1 ...Teoria dell’essere

à ciò che ha un’esistenza propria/autonoma


2) Accidenti (συμβεβηκός) à etim. ciò che accade insieme
à tutte le altre categorie à caratteristiche della sostanza
à esistono solo in riferimento alla sostanza

Inoltre distingue
1) Sostanza prima à l’individuo concretamente esistente (questo gatto)
Ø Accidente individuale: una sua caratteristica (il nero del manto questo gatto)
2) Sostanza seconda/universale à il principio che accomuna vari individui (il gatto)
Ø Accidente universale: una caratteristica che raggruppa ≠ individui (il nero)
N.B. per Ari esiste innanzitutto quello che è individuale/concreto
l'universale ha bisogno di qualcosa di individuale che lo realizzi (vs idee Platone)
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1. LA METAFISICA come...
1.2 ...Teoria della sostanza

La sostanza è sìnolo (σύν «con» e ὅλος «tutto»=unione indissolubile) di materia e forma:


a) Materia= supporto che rende possibile l'esistenza di una certa sostanza (legna, ossa...)
à Materia prima (àla materia priva di forma) à è un concetto limite

b) Forma= ciò che rende una sostanza quello che essa effettivamente è (sedia, uomo)
peculiare principio di organizzazione di una sostanza (insuff. aspetto esteriore)
Es Ari à argilla, vasaio, vaso
Es Ferraris à elastico

à Non esiste materia senza forma


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1. LA METAFISICA come...
1.2 ...Teoria della sostanza

Ogni sostanza individuale a) manifesta con la sua forma la propria peculiarità (Fufi)
b)realizza le caratteristiche di una certa sostanza universale (gatto)

Essenza= ciò per cui una cosa è quel che è


caratteristiche che fanno di Fufi un gatto e non una giraffa

Ari distingue inoltre tra:


Potenza= possibilità che una materia ha di assumere una determinata forma
Atto= attuazione/compimento della potenzialità insita nella materia

à La sostanza è primariamente atto/forma!


1.2 ...Teoria della sostanza
1. LA METAFISICA come...
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1. LA METAFISICA come...
1.3 ...Teoria della cause

Causa à azione che interviene concretamente sulla materia per attribuirle la forma

Ari identifica 4 cause:


1) Causa efficiente (motrice): ciò che dà inizio all'esistenza di una sostanza
à Chi l'ha fatta? à vasaio/padre-madre
2) Causa materiale: la materia di cui una certa sostanza è fatta
à di che cosa è fatta? à argilla/ossa, muscoli ecc
3) Causa formale: la forma di cui una sostanza è provvista e che la rende ciò che è
à come è fatta? à forma-essenza di vaso/uomo
4) Causa finale: il fine a cui una certa sostanza tende
à perché è stata fatta? à contenere qualcosa/realizzazione compiuta dell’essenza
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1. LA METAFISICA come...
Dimostrazione dell’esistenza di Dio:
Ø tutto ciò che esiste ha una causa/è mosso da qualcos'altro
Ø La catena/regressione delle cause/spiegazioni è potenzialmente infinita
1.4 ...Teologia

Ø Un regresso all’infinito non è logicamente concepibile


Ø Deve esistere una sostanza “speciale“ che muova senza essere mosso
Ø Tale sostanza è il «motore immobile», cioè Dio

Dio essendo «motore immobile»:


Ø È forma pura e atto puro à se fosse potenza/materia potrebbe mutare
Ø È una sostanza soprasensibile (eterna, immateriale)
Ø È puro pensiero, pensiero-di-pensiero, che pensa sé stesso (à non dipende da fattori esterni)
Ø Non crea (causa efficiente) ma attrae (causa finale) nel senso che paragonato ad un oggetto
d’amore a cui le cose del mondo tendono (à è come l’amato per l’amante)
Ø L’universo è desiderio di prendere forma
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1. LA METAFISICA come...
1.5 ...Concludendo
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2. LA LOGICA
Logica= scienza che studia il ragionamento e il pensiero umano nella sua forma più generale
analisi degli elementi che costituiscono il discorso e il ragionamento.
2.1 Introduzione

Premessa à l’essere è rispecchiato dal pensiero, che si esprime attraverso il linguaggio


à Questa fiducia non è assoluta: a volte pensiamo/parliamo in modo scorretto/improprio

Necessario a) descrivere come il pensiero di fatto funziona


b) stabilire come il pensiero dovrebbe funzionare

Gli oggetti del discorso sono:


1) I concetti/termini (... Socrate)
2) I giudizi/proposizioni (... Socrate è mortale)
3) I ragionamenti/sillogismi (... Tutti gli x sono y, tutti gli z sono x, tutti gli z sono y)
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2. LA LOGICA
Termine= la parola (o insieme di parole) che si riferisce a qualcosa che esiste e al concetto
2.2 ...Termini e concetti

corrispondente
Concetto= il pensiero che corrisponde a un termine e all’oggetto che indica

I concetti sono disposti in una scala gerarchica (particolare ßà generale)


Primo “gradino“= sostanze individuali

“Gradini intermedi“:
Ogni concetto è: specie (cioè una “specificazione“) di un concetto più generale
genere che contiene un concetto meno universale
Es: il concetto di «felino» è specie rispetto a «mammifero».
è genere rispetto a «gatto»

Ultimo “gradino“= generi sommi (sostanza)


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2. LA LOGICA
2.2 ...Termini e concetti

Articolazione dei concetti:

Estensione à individui raggruppati sotto un concetto


Intensione (comprensione) à caratteristiche comuni agli individui raggruppati
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2. LA LOGICA
2.2 ...Termini e concetti

Estensione à individui raggruppati sotto un concetto


Intensione (comprensione) à caratteristiche comuni agli individui raggruppati
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2. LA LOGICA
I giudizi apofantici
2.3 ...Giudizi e proposizioni

Giudizio= proposizione/enunciato= soggetto + predicato

Ari distingue:
a) Giudizi apofantici (ἀποϕαίνω «far conoscere, dichiarare»): proposizioni vere o false
oggetto della logica
Es: Tizio insegna filosofia; Caio è biondo

b) Giudizi non apofantici (preghiere, ordini, ecc): né vere né false


Es: Cercate di andare d’accordo; chiudi la finestra
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2. LA LOGICA
I tipi di proposizioni
2.3 ... Giudizi e proposizioni

Ari nota che tra gli enunciati dichiarativi esistono delle differenze. Possiamo infatti distinguere:

1) Enunciati affermativi à che affermano una certa situazione;


2) Enunciati negativi à che negano una certa situazione.

Inoltre possiamo distinguere:


1) Enunciati singolari, à il soggetto è un singolo individuo
Es: Mario è un biondo
2) Enunciati universali à il soggetto è la totalità degli individui di una determinata classe
Es: Tutti i conigli sono erbivori/Ogni coniglio è un roditore
3) Enunciato particolari à il soggetto è costituito da uno o più individui
Es: Alcuni conigli sono bianchi/Almeno un coniglio è bianco
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2. LA LOGICA
Relazioni fra proposizioni
2.3 ... Giudizi e proposizioni
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2. LA LOGICA
Il principio di non contraddizione
2.3 ... Giudizi e proposizioni

Analizzando le proposizioni contraddittorie si nota che una è vera e l’altra è falsa.


Il principio di non contraddizione ne è la formalizzazione:

«È impossibile che il medesimo attributo, nel medesimo tempo, appartenga e non appartenga al
medesimo oggetto e sotto il medesimo riguardo» (Ari, Libro Gamma, cap. 3, 1005 b 19-20)

Parafrasando: un soggetto non può avere e non avere – nelle stesse circostanze – un certo
attributo.

Il principio di non contraddizione è la legge fondamentale del linguaggio


del pensiero
dell’essere/realtà
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2. LA LOGICA
Ari nota come il principio di non contraddizione sia connesso ad altri 2 principi:
2.3 ... Giudizi e proposizioni

2) Principio di identità: una cosa è sempre uguale a sé stessa (A=A)


Afferma che ogni cosa ha una natura determinata e solo così possa essere pensata...

3) Principio del terzo escluso (tertium non datur): date due proposizioni contraddittorie, una è
per forza vera, l’altra falsa, non vi sono terze possibilità
Es Ari: Domani ci sarà/non ci sarà una battaglia navale
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2. LA LOGICA
Il principio di non contraddizione
2.3 ... Giudizi e proposizioni

Esso non può essere dimostrato, ma se ne può “mostrare“ la verità per via di confutazione:
Ø Ipotizziamo che Tizio neghi la verità del principio di non contraddizione
Ø Si danno 2 ipotesi:
1) Tizio vuole attribuire un senso determinato quel che afferma: allora deve utilizzare il
principio di non contraddizione, contraddicendosi
2) Tizio pretende di non utilizzare assolutamente il principio di non contraddizione: allora
non sta dicendo nulla di sensato/determinato (“Ridursi a una pianta“)

Ø Il principio di non contraddizione è principium firmissimum, il più saldo di tutti i principi


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2. LA LOGICA
2.4 ... Ragionamenti e sillogismi

Un sillogismo (Aristotele, Analitici primi) è un ragionamento costituito da 3 proposizioni:

premessa maggiore ► Tutti i animali sono mortali


premessa minore ► Tutti i uomini sono animali
conclusione ► Tutti i uomini sono mortali

Nel quale si trovano 3 termini:


Termine/estremo maggiore: corrispondente all'insieme più grande/estensione maggiore
Termine/estremo minore: corrispondente all'insieme più piccolo/estensione minore
termine medio: di ampiezza media (include l'insieme minore ed è incluso dal maggiore)
mette in collegamento la premessa maggiore e minore con la conclusione.
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2. LA LOGICA
2.4 ... Ragionamenti e sillogismi

Esistono 4 figure di sillogismi:

Esistono 4 tipi di enunciati (A, E, I, O), ogni figura ha 3 enunciati: Ogni figura può avere 43=64 modi diversi
Esistono 4 figure possibili à dunque esistono 64x4= 256 sillogismi possibili
Non tutti sono validi: esistono alcune regole da rispettare! à Esistono indefinitiva 24 sillogismi validi
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2. LA LOGICA
2.4 ... Ragionamenti e sillogismi

Come facciamo a cogliere gli universali?


Intuizione: capacità di cogliere in maniera diretta/immediata l’universale
à congeniale alla matematica (assiomi)
Limite: problematica per altre discipline (Es biologia, fisica)

Ari introduce 2 tipi di ragionamento:

1) Induzione: si fonda sull'osservazione di casi particolari per giungere a conclusioni universali


Limite: le conclusioni a cui esso giunge non sono necessarie

2) Deduzione à parte da una proposizione universale per trarre una conclusione particolare
Limite: le premesse sono universali à non sempre è possibile essere certi della loro verità
Limite: le conclusioni sono già implicitamente contenute nelle premesse à non è fecondo
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3. LA FISICA
Per Ari
3.1 Il divenire e i suoi modi

Realtà ≠ enti perfetti e immutabili


= enti soggetti al mutamento/divenire

Fisica= scienza del divenire à nella natura tutto è trasformazione


≠ Scuola di Elea: divenire=illusione
≠ Platone: divenire= fenomeno secondario, proprio del mondo sensibile/apparente

C’è per Ari, nel divenire, qualcosa che permane, che abbia una sua relativa stabilità?
Sì, il sostrato (= substratum, ciò che sta sotto)
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3. LA FISICA
Esistono per Ari 4 tipi di mutamento:
3.1 Il divenire e i suoi modi

1) di qualità, o alterazione (l’ingiallirsi di una foglia)


2) di quantità, per crescita o diminuzione (l’ingrassare o il dimagrire)
3) di luogo, o spostamento (il rotolare di un masso lungo un pendio)
4) la generazione e la corruzione (il nascere o il morire di una persona)

Qual è il sostrato?
1+2+3 à la sostanza funge da substrato, gli accidenti mutano
4 à la materia di cui la sostanza è costituita funge da sostrato, la sostanza muta

Ø In tutti i casi è escluso il passaggio dall’essere al non essere


Ø La trasformazione coincide col diventare atto da parte di una potenza
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3. LA FISICA
Tutti i mutamenti sono riconducibili a spostamenti spaziali/movimenti
Esistono 3 tipi di movimento
1) Rettilineo «alto à basso»
3.2 I movimenti

2) Rettilineo «basso à alto»


Ø 1+2 riguardano le sostanze terrestri, proprie del «mondo sublunare» costituite
dai 4 elementi naturali: terra, acqua, aria, fuoco
ü Ogni elemento ha «luogo naturale», in base al proprio peso
ü In caso di «moto violento», ogni elemento tende verso il proprio «luogo naturale»
in base a un «movimento naturale»; è inoltre soggetto a generazione e corruzione

3) Circolare
Ø Riguarda il mondo supra-lunare le sostanze celesti (quinto elemento= etere)
ü Sono eterne, ingenerate, incorruttibili, soggette a eterno moto circolare uniforme
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3. LA FISICA
Caratteristiche del cosmo/universo Ari:
Ø È geocentrico e sferico
Ø Si divide in mondo sub-lunare e sopra-lunare
3.3 Il cosmo

ü Mondo sovra-lunare: 7 cieli (Saturno, Giove


ecc) + sfera stelle fisse
Ø È finito e perfetto
Ø È eterno, come eterne sono le forme sostanziali
(vs evoluzionismo)
3.4 La psicologia
3. LA FISICA
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4. L’ETICA
Etica: etimogia: ἦθος à comportamento, carattere, abitudine, costume...
4.1 Un’etica delle virtù

Ø studia l’agire umano, le azioni individuali


Ø ha per oggetto la felicità (εὐδαιμονία) e la virtù (ἀρετή)

Ari nota che l’essere umano:


Ø In quanto sostanza ha un esistenza pienamente in atto solo quando realizza la sua forma
Ø La forma propria dell’uomo è la sua anima, il cui tratto specifico è la razionalità
Ø Allora la virtù à consiste nella piena realizzazione della sua natura razionale (ragione)
à è una disposizione d’animo stabile/costante che fa agire secondo ragione
Ø La felicità è la condizione che accompagna la virtù, cioè la realizzazione della propria natura
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4. L’ETICA
Le virtù/disposizioni d’animo à sono tratti stabili del carattere di una persona (“abitudini“)
4.1 Un’etica delle virtù

à si acquisiscono per imitazione di esempi virtuosi


à non sono “formule preconfezionate“/principi generali
à non basta la conoscenza, serve la volontà (≠ Socrate)
à acrasìa (α+κράτος) = debolezza di volontà

Tipi di virtù:
a) etiche à consistono nel controllo della ragione sugli impulsi
b) dianoetiche à consistono nell’esercizio della ragione à saggezza + sapienza
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4. L’ETICA
Virtù etiche= disposizione a scegliere la giusta misura (“giusto mezzo“)
suggerito dalla ragione
4.2 Le virtù etiche

Esempi
difetti ß giusto mezzo à eccessi
avarizia ß Generosità à prodigalità
vigliaccheria ß Coraggio à temerarietà

Giustizia a) distributiva à distribuzione dei beni in base ai meriti


b) commutativa à (ri)stabilisce l'equità (violata)
à indipendentemente dai meriti
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4. L’ETICA
Virtù dianoetiche = consistono nel cogliere la verità attraverso la conoscenza
4.3 Le virtù dianoetiche

No: giusto mezzo


sì: ricerca del massimo grado

Principali virtù dianoetiche:


1) Saggezza (φρόνησις): uso appropriato della ragione nelle decisioni della vita pratica
Imp. per governanti/condottieri
2) Sapienza (σοϕία): uso appropriato della ragione nella ricerca del sapere
Imp. per filosofi/scienziati

Massima felicità= sapienza


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5. LA POLITICA
L’uomo è animale razionale
politico à chi vive fuori dalla comunità «o è bestia o è dio»

Può realizzare la sua razionalità solo con gli altri

Forme di aggregazione:
1) Famiglia à soddisfa bisogni elementari
à schiavi inferiori per natura
à donna sottomessa nella gerarchia familiare al capofamiglia
à non basta a se stessa
2) Stato/Polis à permette di realizzare la felicità dei cittadini, se sano/ben governato
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5. LA POLITICA

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