Sei sulla pagina 1di 5

La Germania fra Ottoni e Salii:

Per comprendere meglio questo concetto torniamo indietro al periodo dell’espansione dei
Franchi, che porterà questo popolo ad essere una potenza sovrana in gran parte dell’Europa
occidentale (nonostante la volta degli arabi musulmani sull’Europa).
Questo processo ha inizio grazie all’operato di Carlo Magno, re dei Franchi dal 768 all’814,
che tra la ne dell’VIII e l’inizio del IX secolo, conquista, con 3 campagne militari importanti,
3 parti del regno che hanno valore disuguale —> infatti da una parte conosciamo Carlo
Magno attraverso la letteratura cavalleresca, soprattutto come il grande imperatore che
scon gge gli arabi musulmani. Da questo punto di vista, l’apporto di Carlo Magno si può dire
essere anche sopravvalutato. Carlo Magno in realtà viene confuso nella letteratura con
Carlo Martello (suo nonno), che aveva scon tto gli arabi a Poitiers, fermando l’invasione
della Francia a partire dalla conquista della penisola iberica, ormai sotto il controllo degli
arabi.
Ma come mai Carlo Magno viene confuso? Cosa c’entra con suo nonno?
Da questo punto di vista, la campagna che conduce Carlo Magno in Spagna è quella che ha
meno rilevanza territoriale poiché la Spagna è estremamente limitata, anche se poi si crea
un’area che viene sottoposta all’in usso carolingio che comprende però una città come
Barcellona. Qui vediamo che Carlo Magno pone le premesse per l’eccezionalissimo della
Catalogna nel contesto della penisola iberica. Questa parte della penisola iberica del Nord-
est viene liberata dai Franchi quasi subito dal gioco arabo musulmano e così il suo sviluppo
religioso e culturale è molto più in uenzato dalle aree limitrofe della Francia meridionale
piuttosto che del resto; per questo tutt’ora la catalogna ha un’identità estremamente distinta
dal resto della penisola iberica. Questo scatenò una vera questione politica, e questa
questione politica nasce proprio con Carlo Magno. Egli non poteva immaginare
minimamente cosa sarebbe riuscito a fare, poiché il suo interesse era creare una marca
(cioè una regione di con ne forti cato che impedisse agli arabi musulmani di espandersi
verso nord). Questa sua campagna militare dal punto di vista territoriale sarà relativamente
importante, mentre dal punto di vista ideologico, sarà quella che trasformerà Carlo Magno
nel personaggio delle Chanson de Geste, e poi dell’epica cavalleresca, creando così un
personaggio anche dal punto di vista letterario del Medioevo.

Per quanto riguarda le altre due campagne militari, Carlo Magno si scontrerà contro i
Sassoni (ultima popolazione germanica a non essersi convertita al cristianesimo), popolo
che verrà da lui conquistato e successivamente convertito a forza.
Per quanto riguarda la Baviera e la Carinzia, queste sono due terre tra la Germania orientale
e l’odierna Austria che già si trovavano sotto l’in uenza dei franchi, sia a livello culturale che
politico, per cui l’unione vera e propria al regno Franco risulterà indolore. Contrariamente a
ciò, particolarmente problematica fu la situazione con i Longobardi, che arrivarono in Italia
nel tardo VI secolo. Dopo quasi due secoli di dominio su parte della penisola, (parliamo
quindi VIII secolo), arriveranno i franchi e riusciranno a sottomettere il regno longobardo. È
fondamentale ricordare che, prima dell’arrivo di Carlo Magno, l’Italia sotto il regno
longobardo si trovava totalmente frammentata, situazione data innanzitutto dal nascente
regno papale, ma anche dalle differenze presenti tra le varie parti della penisola. In ogni
caso, quello che più ci interessa sapere è che grazie a Carlo Magno la penisola inizierà ad
avere quell’unione precedentemente mancante, tanto da sostenere di essere stato in grado
di rifondare l’impero romano d’occidente. l’800 fu la data in cui Carlo Magno fu incoronato
imperatore dal Papa a Roma, e da quel momento in poi sembra che queste terre dell’Europa
centro-meridionale siano in qualche modo diventate un’unità coesa.
Dopo la morte di Carlo Magno, l’unico erede al regno sarà il glio, Ludovico il Pio, che in
qualche modo sarà capace di tenere uniti i territori no alla sua morte. Succederanno a lui i
suoi gli, e da qui inizieranno le problematiche. Difatti si penserà di dividere l’impero, che di

1
fi
fi
fi
fi
fi
fl
fl
fi
fl
fi
fi
per se ha anche una capitale che non è più tanto adatta poiché, dal punto di vista politico e
ideologico, la capitale di Carlo Magno era la città di Aquisgrana; cittadina che si trovava al
centro del territorio più antico dei franchi, chiamato Austrasia, che altro non vuol dire che
'territorio orientale’. Verrà poi creato un territorio chiamato Neustria, che vorrà dire ‘terra
nuova’ (“neu” sarà l’antecedente del “new” inglese).
Successivamente a queste terre ne nasceranno delle altre, prevalentemente a sud, che
effettivamente renderanno Aquisgrana una capitale scomoda. La conquista del regno dei
longobardi crea un problema in più, poiché una parte del regno si troverà al di là di queste
Alpi che non sono facili da attraversare, specialmente in età premoderna. A causa di questa
dif coltà nell’attraversare le alpi, l’Italia resterà quasi sempre in una posizione marginale,
con una vocazione quasi indipendentista.
Quando i gli di Ludovico il pio si scontreranno (Carlo il calvo, Lotario e Ludovico il
germanico), si creerà questa situazione particolare che verra conclusa con il trattato di
Verdun (843).

Con questo trattato, Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo giocarono un tiro molto per do
ma intelligente, grazie a cui si ritaglieranno due territori abbastanza coerenti e coesi,
lasciando invece a Lotario (primo genito) il titolo di imperatore e una striscia di terra che va
dal mare del nord no al Lazio e l’Abruzzo. La cattiveria dei due fratelli sta nel fatto che il
territorio laziale sarà occupato dallo stato della chiesa, per cui non sarà effettivamente libero
alla rivendicazione di Lotario; mentre per quanto riguarda l’Abruzzo, esso era libero. Lotario I
così si troverà a regnare su un territorio ingestibile, con al suo interno la chiesa, che
chiaramente si opporrà alla regno dell’imperatore e che ovviamente rivendicherà la propria
indipendenza, guidata dall’autorità morale indiscussa del periodo medievale, prima degli
ultimissimi secoli che seguiranno un periodo di crisi per la chiesa.
Questo, naturalmente, crea grossi problemi a Lotario; in più, uno stato cosi stretto e lungo è
chiaramente dif cile da difendere, infatti storicamente sappiamo che: mentre i regni di Carlo
il Calvo e di Ludovico il Germanico saranno di un’enorme importanza, sia a livello politico
che culturale (Francia e Germania), il regno di Lotario I, darà origine ad una serie di identità
territoriali che, o diventano piccoli staterelli come Olanda e Belgio, o diventano regioni
contese tra Francia e Spagna come la Lorena, l’Alsazia e la Borgogna, la Provenza e l’Italia
del nord, con questa appendice a sud dello stato della chiesa che però è chiaramente
ingestibile, poiché dal punto di vista geopolitico è una realtà assurda.
Il regno di Lotario I si frantumerà quasi subito (siamo nel IX sec, periodo nel quale si vedrà
anche la ne malinconica dei Carolingi, popolo creato sotto l’impero di Carlo Magno). Il
regno dei franchi (successivamente Francia), proseguirà come regno coeso, centrato
specialmente intorno al nord e vedrà emergere la zona di Parigi come suo centro politico,
prima ancora che culturale, provvedendo cosi ad avere una propria unità territoriale. Il regno
di Germania invece avrà una storia molto più complicata: la antecedente Francia orientale (i

2
fi
fi
fi
fi
fi
fi
cui popoli venivano chiamati franchi orientali) diventerà poi Germania. Questa dinastia
germanica verrà gestita molto diversamente rispetto a quella francese; mentre quella
francese accetterà subito questo principio di elitarietà molto romano, l’ambito tedesco avrà
un’aristocrazia molto forte, che elegge il proprio re, e ogni successione dovrà essere
convalidata dall’aristocrazia. Con il passaggio dell’anno 1000, la Germania si trova nel
periodo degli ottoni, in cui viene ripristinato un regno tedesco, il cui re rivendica il titolo di
imperatore. Ma per poter diventare imperatore, il re deve andare a Roma dal papa per farsi
ungere come tale, con una cerimonia molto suggestiva, inizialmente creata per Carlo
Magno, per poi diventare consuetudine per tutti gli imperatori.
Da un lato, quindi, la Francia intende conseguire il suo regno come tale, dall’altro il regno di
Germania intende conservare la sua ideologia imperiale, seguendo appunto le orme di Carlo
Magno. L’usanza tedesca di attraversare le alpi per mantenere rapporti col papato frena
l’espansione tedesca quando questi, con la ne degli Hohenstaufen, dovranno rinunciare
all’espansione verso sud e cominceranno un’espansione verso est che sarà molto più
fruttuosa.

In Inghilterra la situazione è diversa:

I rapporti fra il nord dell’Inghilterra e la scozia sono molto meno lineari di quanto possono
sembrare, con un’enorme in usso dei vichinghi che riescono (cosi come anche in Irlanda) a
costituire delle loro unita territoriali tributarie. Questi vichinghi, con i loro tributari, lasciano
un’eredita notevole anche dal punto di vista linguistico-culturale: queste terre ad oggi
rivendicano la loro eredita celtica (la lingua identitaria della scozia, lo Scots, è un dialetto
dell’inglese).
La presenza degli scandinavi in Scozia sarà ancora molto importante.
Differenza tra Germania e Francia
il sistema tedesco si sviluppa con la presenza di queste aree più o meno in uenzate dal
mondo tedesco e non si ha, quindi, un vero e proprio centro, a differenza della Francia. Qui
infatti, vi sarà la “Île-de-France” (isola di Francia), regione nella quale si trova Parigi, che
rappresenta il centro politico e culturale del regno. L’ambito tedesco rimarrà invece
policentrico: tanti possedimenti territoriali di grandi aristocratici, ognuno dei quali tenterà

3
fl
fi
fl
chiaramente di primeggiare sugli altri. Questo porterà ad una situazione molto faticosa per la
Germania, che si troverà senza un vero e proprio centro, che prenderà le redini del regno.

- XI sec (high Middle ages, o basso medioevo): ne della fase antica dell’evoluzione delle
lingue.
In questo periodo, infatti, sia l’inglese antico che il tedesco antico verranno sostituiti da
inglese e tedesco medio. Ovviamente questo non equivale ad una maggiore uni cazione,
anzi, al contrario, si manterrà un’elevata articolazione fra le lingue (minore per l’inglese,
maggiore per il tedesco). Vi è un’articolazione maggiore nell’ambito tedesco perché vi
sono una grande quantità di corti nel paese, tanta distanza fra una regione e l’altra e
chiaramente ogni corte elaborerà una propria cultura, che dal punto di vista linguistico andrà
a scaturire in una quasi nulla omogeneità linguistica.
Europa settentrionale
Possiamo notare che, paradossalmente, fra Danimarca, Svezia e Norvegia, la nazione più
popolata è la più piccola, ovvero la Danimarca. Norvegia e Svezia invece sono pressoché
spopolate.
La storia di queste popolazioni scandinave si lega molto a quella sia inglese che dell’impero
germanico.
Analizzando la Danimarca, dal nome capiamo che essa in origine era una marca, termine
che abbiamo già affrontato durante il discorso della Spagna (marca signi ca infatti territorio
di con ne).
La Danimarca diventa la marca di con ne tra egemonia Franca, che diventerà poi impero
germanico a sud, e il mondo scandinavo, comprendente Danimarca e penisola scandinava,
dove la situazione politica sarà originariamente più frammentata ma che alla ne vedrà la
nascita graduale di questi regni molto diversi.
La Danimarca (Danmörk in antico nordico), e la Svezia (Svithiod) signi cano rispettivamente
“marca dei Dani” e “popolo degli Svear”, quindi tutto sommato hanno il carattere comune di
derivare dal nome del loro popolo. La Norvegia invece, deriva dal nome Northvegr, che
signi ca “via del nord”, e che indica che la Norvegia fosse la rotta verso il nord; veniva
sostanzialmente utilizzato come mezzo di comunicazione tra nord (fonte ricca di materie
prime ma povera di popolazione) e sud (da dove i mercanti potevano esportare in Europa
quello che avevamo preso al nord).

4
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
la Danimarca era il punto di comunicazione fra il mondo del nord e il mondo
dell’Europa centrale; la Svezia è la grande nazione che a partire da Stoccolma, si
espande un po’ in tutte le direzioni, attraversando anche il mare (ad est) ed arrivando
alla Finlandia. La Norvegia invece, si espanderanno verso il mare del nord, e quindi
verso le isole britanniche, stessa cosa faranno i danesi.

le similitudini fra le lingue germaniche


Vediamo come alcune volte le differenze possano essere solo di scrittura, come l’inglese sh
e il tedesco sch. Altre volte invece le differenze sono talmente grandi che le parole arrivano
a cambiare completamente, come l’inglese ear e il tedesco ohr.

5
fi
fi

Potrebbero piacerti anche