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L’INFLAZIONE

Monete e banconote hanno un valore nominale, la cifra riportata sopra, e un valore reale o
potere d'acquisto, la quantità di beni e servizi che è possibile acquistare con un’unità di quella
moneta in un certo momento, se aumenta il prezzo medio dei beni prodotti in un paese, il valore
reale della moneta diminuisce, nel caso in cui questo fenomeno sia continuo si parla di inflazione
Si può avere un’inflazione da costi, se le imprese alzano i prezzi delle merci per compensare
l'aumento dei costi di produzione, e un’inflazione da domanda, se all'aumento della richiesta di
beni non corrisponde un adeguato incremento della produzione, e dunque dell'offerta, per cui i
prezzi si alzano.
l'inflazione è un aumento generalizzato dei prezzi dei beni e dei servizi, riduce il potere di
acquisto della moneta, cioè la quantità di beni e servizi che è possibile comprare con una
determinata somma di denaro, infatti se anno dopo anno i prezzi aumentano e gli stipendi delle
famiglie restano uguali, queste potranno consumare e risparmiare di meno, in altre parole
aumenta quello che comunemente si chiama costo della vita.

Ma cosa causa l'inflazione?


Una delle cause principali è l'aumento dei costi di produzione per le imprese, per esempio, i
prezzi delle materie prime, come il petrolio, per chi produce benzina, plastica o altri derivati, ma
anche l'aumento dei salari dei lavoratori, l’aumento degli interessi da corrispondere alle banche
in cambio del denaro ricevuto in prestito e l’aumento delle imposte, in questi casi gli imprenditori
per mantenere invariato il loro profitto aumentano i prezzi dei prodotti scaricando così sui
consumatori l'aumento dei costi, ci sono anche altri fattori che causano l'inflazione, le varie
scuole economiche hanno interpretato in modo diverso questo fenomeno, e ciascuna ha
individuato cause diverse.
Per la scuola economica keynesiana, la causa dell'inflazione è un eccesso di domanda,
normalmente ,quando le famiglie domandano più beni e servizi le imprese rispondono cercando
di aumentare la loro produzione in modo da soddisfare la nuova domanda, tuttavia quando
questo non è possibile, per esempio, perché non c'è il tempo di farlo o perché ci si trova in una
situazione di piena occupazione, le imprese aumentano il prezzo dei beni prodotti, visto che le
famiglie sono disposti a pagare di più, nel complesso questa dinamica genera un aumento dei
prezzi, cioè inflazione.
Anche una quantità eccessiva di moneta in circolazione rispetto alla capacità del sistema
economico, può causare inflazione, infatti la scuola monetarista di cui uno dei maggiori
esponenti è stato il vin Fischer sostiene che il potere d'acquisto del denaro e inversamente
proporzionale alla sua quantità, Maggiore la quantità, minore è il valore, quindi se viene immessa
troppa moneta, per esempio, aumentando la spesa pubblica, oppure invogliando le banche a
prestare denaro tramite tassi di interesse alti, il valore della moneta si riduce generando così un
aumento dei prezzi.
Effetti dell'inflazione
Innanzitutto, l'aumento del costo della vita che influisce negativamente sui consumi, chi
percepisce un reddito variabile come i professionisti e gli imprenditori è in grado di reagire in
parte all'inflazione, aumentando i prezzi dei beni e dei servizi che offre, al contrario chi
percepisce un reddito fisso, come i lavoratori dipendenti e i pensionati, è particolarmente colpito
dall’aumento dei prezzi, visto che non può adeguare il proprio reddito all'aumento dei prezzi.
questo effetto può essere contrastato tramite l'indicizzazione cioè l’aumento dei redditi fissi in
proporzione all'inflazione, purtroppo però questo non basta a contrastare l'inflazione, infatti se i
salari dei lavoratori aumentano dal punto di vista delle imprese aumenta uno dei costi di
produzione cose che abbiamo visto, le imprese tendono a compensare aumentando i prezzi dei
beni che vendono, accrescendo ulteriormente l'inflazione e rendendo necessario una nuova
indicizzazione e quindi un nuovo aumento dei salari e così via, questo fenomeno è detto spirale
salari - prezzi – salari.
l'inflazione influisce anche sulle imprese, in un primo momento queste ne sono avvantaggiate
perché possono vendere i beni prodotti a prezzi più alti, ma se l'inflazione persiste l'attività
produttiva stessa e scorreggiata, perché per investire o espandere la produzione è preferibile un
sistema stabile e sicuro, mentre l'inflazione genera incertezza sul futuro e fa ristagnare
l’economia, e inoltre i prezzi più alti non favoriscono i consumi.
l'inflazione ha anche effetti negativi sull'economia internazionale, infatti se i prezzi aumentano gli
operatori degli altri paesi compreranno meno beni facendo così calare le esportazioni, allo
stesso tempo l’inflazione fa aumentare le importazioni dal momento che le famiglie e le imprese
cercheranno all'estero prezzi più convenienti.
i governi possono combattere l'inflazione in diversi modi:
a) nel caso di inflazione da costi e il governo può mediare tra lavoratori e imprese
garantendo ai lavoratori aumenti salariali per affrontare il rincaro del costo della vita, in
cambio i lavoratori devono garantire Maggiore produttività, in modo che gli imprenditori
possano ottenere un miglior margine di profitto e non siano costretti ad aumentare i
prezzi.
b) nel caso di inflazione da eccesso di domanda la soluzione potrebbe essere quella di
aumentare l'imposizione fiscale in modo da ridurre il reddito disponibile delle famiglie.
infine, in caso di inflazione da eccesso di moneta si può ridurre la spesa pubblica può
abbassare il tasso di interesse dimmelo che le banche siano meno propense a concedere
prestiti

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