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I FULMINI E COME FUNZIONANO

In meteorologia il fulmine è un fenomeno atmosferico legato all'elettricità atmosferica che consiste in


una scarica elettrica di grandi dimensioni che si instaura fra due corpi con elevata differenza
di potenziale elettrico

Le condizioni ideali per lo sviluppo di fulmini sono i cumulonembi tipici dei fenomeni temporaleschi, ma
sono stati osservati fulmini anche durante tempeste di sabbia, bufere di neve e nelle nuvole di cenere
vulcanica o comunque di vasti incendi .

I tipi di fulmine
La fisica dei fulmini è una sola, ma si può manifestare in varie forme. Esistono varie tipologie di
fulmine, ma essenzialmente si possono suddividere in due macro categorie: quelli che collegano
un’area della nube al suolo e quelli che invece non toccano terra.
L’inizio del fulmine
Generalmente la scarica si innesca tra la regione negativa della nube e il sottile strato positivo che
si trova in basso. In quel momento nasce quella che viene chiamata scarica pilota, una corrente di
elettroni liberi che andrà a formare il fulmine vero e proprio.
Quando tocca il terreno
Quando la scarica pilota arriva vicino al terreno, attira le cariche positive che vi si trovano. A quel
punto si creano delle scariche a carica positiva dal basso verso l’alto. Una di queste scariche entra
in contatto con la scarica pilota stessa determinando il punto di caduta del fulmine. La modalità con
cui avviene il contatto è estremamente complessa, variabile da caso a caso, e ancora non del tutto
compresa.
Dart leader
Dopo il colpo di ritorno, il fulmine può in linea di principio esaurirsi, ma nell’80% dei casi la storia
non finisce lì: la maggior parte dei fulmini ha più di una scarica consecutiva, in genere tra le 3 e le
5 scariche. Si possono creare altre scariche se, nella nube, arrivano altre cariche negative entro un
decimo di secondo dalla scarica pilota. A quel punto si crea un’altra scarica che ripercorre il canale
del fulmine precedente, la cosiddetta saetta veloce

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