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NEUHOCHDEUTSCH

Il tedesco nel tempo


Althochdeutsch (alto tedesco antico) > fino al 1050
Lingua tedesca attestata tra la metà dell’VIII secolo e la metà dell’XI
secolo. L’area in cui si parlava era quella dell’attuale Austria,
Svizzera settentrionale e Germania meridionale e centro-occidentale.
Si parla infatti di “alto tedesco” proprio perché queste zone sono
caratterizzate dalla presenza di altipiani e montagne. A nord di queste
aree si parlavano frisone, sassone e alcune varietà di francone che
daranno poi vita all’Altniederdeutsch (basso tedesco antico) che ha
partecipato solo marginalmente alla formazione e alla nascita del
tedesco moderno.
Mittelhochdeutsch (alto tedesco medio) > 1050-1350
È la lingua del Medioevo feudale. Si divide in:
 Frühmittelhochdeutsch (alto tedesco proto-medio), dal 1050 al
1170, conosciuto anche come tedesco classico o cortese;
 Sptmittelhochdeutsch (tardo alto tedesco medio) > dal 1170 al
1350.
I dialetti del Mittelhochdeutsch sono, a grandi linee, gli stessi di
oggi.
Frühneuhochdeutsch (alto tedesco proto-moderno) > 1350-1650
Questo è stato un periodo caratterizzato da una forte frammentarietà
politica e amministrativa, in cui è solo la lingua che funge da collante
tra le varie aree geografiche del Sacro Romano Impero. La lingua
diventa così il vero motore per la creazione di un’identità nazionale.
Inoltre, la graduale diffusione dell’istruzione (nascono le prime
scuole ed università) e un sempre più forte interesse culturale
determinano l’esigenza di utilizzare, sia nei testi scritti che
nell’oralità, una lingua comprensibile a tutti, che soppianti da un lato
il latino (appannaggio di pochissime élites socioculturali) e dall’altro
la molteplicità delle varie parlate locali e dialettali dell’epoca. Fu
fondamentale, in questo contesto, la traduzione della Bibbia dal
latino di Lutero.
Neuhochdeutsch (alto tedesco moderno) > 1650-1918 (I FASE)
Nel 1648, la pace di Westfalia, sancì la fine della Guerra dei 30 anni
e definì i confini delle differenze linguistiche tra i territori
dell’Europa centrale:
 La definitiva indipendenza dei Paesi Bassi sancita dai trattati,
separa anche politicamente il destino del Niederdeutsch, da quello
dell’Hochdeutsch;
 La Svizzera, che vede anch’essa riconosciuta la propria
indipendenza, partecipa comunque al successivo sviluppo del
tedesco scritto accettando nel proprio sistema linguistico la
diglossia tra parlato e scritto (che connota ancora oggi la
situazione linguistica elvetica).
Ma, per far sì che il processo di formazione e unità linguistica
possa dirsi realmente concluso, bisognerà aspettare la metà del
XVIII secolo: quando il tedesco avrà finalmente una sua
fisionomia sovraregionale e polifunzionale “ufficiale” rispetto a
tutte le altre varietà locali e dialettali.
Neuhochdeutsch (alto tedesco moderno) > 1918 – oggi (II FASE)
Il 1918 funge da anno di confine per una suddivisione interna del
Neuhochdeutsch. Questo perché la fine della Prima Guerra Mondiale
segna un momento di massima produttività linguistica (soprattutto in
ambito pubblicistico) grazie alla nascita della stampa (primo mezzo
di comunicazione di massa) che contribuirà a contrassegnare il
Novecento come il “secolo dei mass-media”. Durante la Repubblica
di Weimar esistevano più di 4000 testate giornalistiche, lette da
TUTTA la popolazione. Anche se, durante gli ultimi anni il
monopolio della stampa venne sostituito dall’avvento della radio.
Una delle innovazioni radiofoniche più importanti fu la
Wochenschau (cinegiornale) che negli anni 50 evolverà nei nostri
telegiornali. Dal 1932 la radio diventa appannaggio dei nazisti come
mezzo di propaganda del partito nazionalsocialista. Vengono
censurati TUTTI gli altri programmi radiofonici e non solo: la
censura investe tutta la cultura, quindi giornali, libri, opere d’arte,
tanto che si parlava di “entartete Kunst” (arte degenerata) per riferirsi
a tutte quelle opere che non erano conformi ai valori del regime. Con
la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio della Guerra Fredda
la Germania viene divisa in due e radio e giornali subiscono ancora
altri cambiamenti.
 OVEST (BDR Bundes Republik Deutschland): la radio diventa un
ente indipendente a favore della democrazia e della libertà
d’espressione. Vengono fondati nuovi giornali, programmi
radiofonici e riviste che trattano temi sociali. Nasce la cosiddetta
Regenbogenpresse (la stampa arcobaleno) che tratta anche di temi
fino ad ora considerati marginali, come la condizione delle donne,
la parità dei sessi etc…
La BDR è di orientamento filo-americano, cosa che influenzerà
molto anche la lingua parlata nell’area ovest della Germania.
 EST (DDR Deutsche Demokratische Republik): alla parte est
della Germania non tocca la stessa sorte felice della BDR. La
radio e i giornali diventano appannaggio della SED (partito unico
della DDR) che li sottopone ad un continuo controllo. Vige molta
meno libertà d’espressione e varietà di temi trattati. Anche qui,
l’orientamento filo-sovietico influenzerà molto la lingua.

Gli anni 50 e 60 sono caratterizzati dal boom della televisione, che


diventa il nuovo mezzo di comunicazione di massa per eccellenza.
Il massiccio uso di mezzi audiovisivi comporta ovviamente una
forte influenza sulla lingua standard, non solo parlata. In sempre
più testi scritti appaiono elementi del parlato. Questo
avvicinamento tra scritto e parlato, verrà favorito ancor di più,
negli anni 90, dalla nascita di nuovi media come Internet, i
telefoni cellulari e i social network. Un altro ambito linguistico
che subisce un’evoluzione davvero notevole negli anni 90 è quello
delle lingue speciali (le Fachsprachen) dovuto alla nascita di
nuove discipline scientifiche (informatica, cibernetica…). Inoltre,
la crescente globalizzazione, agevola l’entrata nel tedesco
standard di un notevole numero di anglicismi e forestierismi.

Negli anni dell’immediato dopoguerra, a causa della carenza di


manodopera in vari settori produttivi, venne promossa
l’immigrazione di lavoratori provenienti dall’estero (soprattutto
dalla Turchia, paese con cui la Germania dal 1961 ha stretto un
patto di reclutamento). Nel 2000 i cittadini tedeschi di origine
turca erano circa 2 milioni. Il processo di integrazione è stato (ed è
talvolta ancora oggi) lungo e difficile, soprattutto sul piano
dell’istruzione, che invece di garantire pari opportunità, crea
ulteriori divergenze sociali. Solo all’inizio del XXI secolo sono
stati stanziati dei fondi per dei progetti di sostegno linguistico
destinati a cittadini stranieri e finalizzati a garantire pari
opportunità. Un linguaggio giovanile che riflette i primi passi
verso una vera e propria integrazione è il Kietzdeutsch, utilizzato
in quartieri metropolitani multietnici sia da cittadini di origine
straniera che tedeschi, caratterizzato da una mescolanza culturale
ed etnica.

Caratteristiche generali del Neuhochdeutsch


 Compressione e specificazione delle informazioni
 Internazionalismi
 Avvicinamento tra scritto e parlato
 Struttura più “analitica”
Questi aspetti hanno ripercussione, ovviamente, su tutti i piani linguistici e
si manifestano attraverso fenomeni specifici.
Piano fonologico
Non si constatano cambiamenti significativi rispetto al Nhd del
secolo precedente. Negli anni 70 viene sancito il concetto di
“Nationale Varianten”, ovvero il riconoscimento delle varietà
nazionali del tedesco nei 3 Stati in cui è lingua ufficiale (Austria,
Svizzera e Germania). I prestiti dalle altre lingue, la maggior parte
mantengono la pronuncia originale (es: Couvert, Cousin, Boutique,
Server, Homepage, Notebook, Pasta, Siesta…); risulta adattata al
tedesco soltanto la pronuncia di prestiti risalenti al secolo scorso (es:
Sport, Trainer, Sponsor…)

Piano ortografico
Sul piano ortografico è necessario fare menzione alla Riforma
Ortografica entrata in vigore nel 1998 e che sanciva le nuove regola
ortografiche del tedesco, che erano:
 Lo Stammprinzip: la corrispondenza fonema-grafema, per cui, ad
esempio, dal sostantivo “Aufwand” viene generato l’aggettivo
“aufwändig” (a discapito di “aufwendig”);
 Il “principio della radice” nelle parole composte;
 La sostituzione della Esszett con la doppia S (ss) dopo vocale
breve (es: ein bisschen; Einfluss…);
 La suddivisione in due parole in caso di forma verbale composta
da SOSTANTIVO + VERBO (es: Rad fahren in luogo di
radfahren);
 La maiuscola iniziare per TUTTI i sostantivi;
 Maggiore libertà riguardo l’uso del trattino;
 Maggiore libertà riguardo la divisione in sillabe, che può avvenire
sia in base alla pronuncia (Inte-resse) che in base alla morfologia
(Inter-esse);
 Maggiore tolleranza per le parole straniere (es: Delfin accettato
allo stesso modo di Delphin; Friseur accettato allo stesso modo di
Frisör);
 Riduzione del numero di virgole.

Tra i punti più criticati della Riforma vi sono quelli della grafia
separata e la tolleranza verso le parole straniere. In Austria e Sud-
Tirolo la Riforma viene applicata solo in ambito scolastico e
amministrativo; in Lussemburgo solo in ambito scolastico.
Tutt’oggi l’applicazione della Riforma varia da settore a settore:
anche in Germania, ad esempio, per i giornali si parla di
“ortografia casalinga”, in quanto godono di una grande libertà
ortografica. Anche le case editrici godono della stessa libertà e si
avvalgono della Riforma soltanto per le edizioni scolastiche e i
libri per ragazzi/bambini. Negli altri settori la scelta è dello
scrittore.

Piano morfologico
 Il sostantivo
 Caduta della desinenza “-en” nei sostantivi di origine
germanica che seguono la declinazione debole:
ES: den Bär(en); mit dem Herz(en)
 Caduta della desinenza “-s” del genitivo nei nomi propri
ES: die Leiden des jungen Werther(s)
Die Dichtung des Barock(s)
 Apparizione della desinenza “-S” apostrofata in caso di
genitivo
ES: Hanne’s Haarstudio; Eva’s Hundesalon
 Desinenza “-s” molto produttiva nella formazione del plurale
dei prestiti inglesi (Hobbys, T-Shirts, Skateboards…)
 I prestiti derivati deverbali, invece, subiscono l’adattamento
alla flessione plurale degli equivalenti derivati deverbali di
origine tedesca:
ES: User, in luogo di Users (come Bentzer/-)
Player, in luogo di Players (come Spieler/-)
 Creazione di nuovi sostantivi attraverso la creazione di
derivati deverbali; molti derivati hanno doppio prefisso (data
la crescente esigenza di specificare”), di cui il primo è
sempre preposizionale (Vorverlauf, Unternährung…)
 Massiccio uso di verbi sostantivati, che si presentano in
forma di:
- Infinito sostantivato di genere neutro (das Essen,
das Fremdsein…);
- Participio sostantivato + suffisso “-e” (das
Erfahrene; das Erlernte…)
- Radice del verbo + suffisso “ung” (die
Trendbegrenzung; die Bodenbildung…)
- Radice del verbo + suffisso “er” (die Skater, die
Strippenzieher…)
- Radice del verbo + circonfisso “ge-e” (ohne
Gekloppe; nach Gesuche…)
 Particolarmente produttiva nella formazione di nuovi
sostantivi risulta la configurazione in “-isierung”, la quale
può essere ampliata attraverso i prefissi “De-“, “Ent-“, “Re-“
(Destabilisierung; Entsolidarisierung…)
 Derivati che provengono dal linguaggio femminista:
- Uso della Binnen-I (la “i” maiuscola all’interno
della parola quando si tratta di un suffisso di un
sostantivo femminile: StudentInnen; LehrerIn…)
- Derivati deverbali al participio presente per evitare
connotazioni di genere (Studierende)
- Composizioni con l’elemento “-frau” (Kauffrau)
 Aumento dei sostantivi composti di diverse tipologie:
1) Composti di 2 costituenti con o senza trattino (Bahncard o Bahn-
Card); con o senza morfema di raccordo “-s” (Gesichterkennung o
Gesichtserkennung)
- Composti di due sostantivi uno dei quali è
abbreviato (Nazi-Trio, Neonazi-Terror)
- Composti AD HOC (Facebook-Leute, Webruine)
- Neologismi che da ad hoc komposita si sono poi
lessicalizzati (Salami-Taktik)
- Composti con nomi di persone (Hitler-Rede;
Kohlbesuch)
- Composti con un sostantivo tedesco ed uno
straniero (Facebook-Ausstieg; Gold-Hause)
- Formazioni con prefissoidi (esempi di prefissoidi
sono “Euro/Europa”> Eurozone, Eurostar,
Europaparlament, Europaabgeordneter);
- Formazioni con prefissoidi nati nel linguaggio
giovanile e poi passati allo standard (es: Spitzen,
Bomben, Killen > Spitzenangebot;
Bombenerfolg…)
- Composti con suffissoidi (es: “-sache, -gesellschaft
> Risikogesellschaft; Spaßgesellschaft…)
2) Composti di 2 o più sostantivi (FacetoFace-Interaktion;
Internetcafé-Betrieber, Raumzeit-Kontinuum…)
3) Abbreviazioni
- Riduzioni di parole (Kugelschreiber > Kuli;
Motorfahrrad > Mofa; Universität > Uni…)
- Sigle (EU > Europäische Union; WG >
Wohngemeinschaft; DPA > Deutsche Press
Agentur…)
- Sigle inglesi: AIDS, PC, SMS, CD…
 Il verbo
 Flessione
- Cade in disuso la forma “ward” per la 3 persona singolare
del preterito di “werden/sein”, sostituita da “wurde/war”;
- Preferenza della forma imperativa senza la desinenza -e
alla 2 persona singolare;
- Uso di verbi nuovi (prestiti inglesi o neologismi) che
seguono la declinazione debole (joggen; simsen…).
- I verbi nuovi composti seguono la declinazione forte se
uno dei verbi di cui è composto segue la declinazione
forte (ausbrennen > segue quella debole perché brennen è
un verbo debole; runter laden> segue quella forte: lad
runter, runtergeladen);
- Abolizione della forma sintetica del Konjunktiv II a
favore del congiuntivo perifrastico, soprattutto quando il
verbo è molto antico o la forma del preterito coincide con
quella del Konjunktiv II (“wenn ich fragen, graben, sagen,
backen wurde…” in luogo di “wenn ich fragte, grübe,
bücke…”)
- Nelle frasi finali il Konjunktiv II scompare quasi
completamente;
- Nelle proposizioni irreali comparative viene usato il
Konjunktiv I in luogo del Konjunktiv II;
- Diminuzione dei verbi che reggono il genitivo e aumento
di quelli che reggono l’accusativo (soprattutto quelli con i
prefissi);
- Crescente uso di forme di Rezipientenpassiv (passivo
formato con bekommen/kriegen) che si estende a verbi di
altri campi semantici (ich bekomme es gesagt);
- Aumento di gruppi verbali idiomatici
(Funktionsverbgefüge), soprattutto in articoli di stampa e
testi scientifici;
- Nuovi verbi creati attraverso processi di affissione e
composizione: particolarmente produttivi sono i prefissi
ver-; zer; be-; ent-; er-; de-; il fenomeno interessa anche i
prestiti inglesi (es: erlinken; ergooglen);
- Aumento di verbi composti attraverso la combinazione:
TEMA VERBALE + AVV. LOCALE o TEMA
VERBALE + PREPOSIZIONE, anche per i prestiti
inglesi (es: herumsurfen; rumklicken; rumliegen;
wegklicken; umstylen; auschillen).
 L’aggettivo
 Nuove acquisizioni dall’inglese che non vengono declinate
(ein easy Job; ein super Wetter…); solo una piccola parte
viene declinata seguendo le regole tedesche (cool, clever,
absolut > ein cooler Typ; ein cleveres Madchen; der absolut
Reinfall…)
 Composizione di nuovi aggettivi attraverso il suffisso “-ig”
(stressig, vorfreudig, kitschig…), di cui molti appartenenti al
linguaggio giovanile (peacig, poppig, prollig…); altri suffissi
meno frequenti ma comunque produttivi sono: “-haft”; “-
bar”; “-mäßig”;
 Composizione di nuovi aggettivi con i prefissi accrescitivi:
“hoch-“ e “höchst-“, “super-“, “hyper-“ (hyperaktiv;
superspannend, hochexplosiv…); nel linguaggio giovanile,
invece, i prefissi accrescitivi più produttivi sono: “sau-“,
“mega-“, “ober-“, “ultra-“ (saubequem; obergeil; megacool,
ultrakress…). Il linguaggio giovanile si rivela molto creativo
nel generare forme anche con 2 o più prefissoidi
(obermegacool);
 Notevole incremento di formazioni con suffissoidi, la
maggior parte dei quali si presenta sottoforma di aggettivi: “-
intensiv”, “-fähig”, “-lastig”, “-freudig”, “-technisch”, “-
gerecht” (arbeitsintensiv; teamfähig; zahlentechnisch…)
 Molti nuovi aggettivi si presentano come derivati deverbali:
- Dal participio passato (angebracht; angeödet…);
- Dal participio presente (wutzappelnd; überraschend;
verkürzend…)
- Dalla radice del participio passato + il prefisso “ver-“.
Questo tipo di formazioni appartengono più al linguaggio
colloquiale (verlogen, verquast; soffen…)

 Le preposizioni
 Nascita di nuove preposizioni secondarie che derivano da
avverbi (jenseits, diesseits), aggettivi (getreu, ähnlich),
participi (entsprechend), sostantivi (richtung) o da intere
strutture sintattiche, come ad esempio i sintagmi
preposizionali (auf Antrag; im Falle; auf Ersuchen…)
 Preferenza di reggenza nei confronti del dativo a discapito
del genitivo
 Tendenza ad abolire la post-posizione in favore della pre-
posizione all’interno della frase
 I pronomi
 Caduta della desinenza “-en” nella declinazione debole
Piano sintattico
 La frase
 Tendenza alla compressione e specificazione delle
informazioni, attraverso il cosiddetto “Nominalstil”, che dà
vita a sintagmi nominali e preposizionali molto lunghi e
complessi (talvolta quasi incomprensibili). Ciò avviene
soprattutto nella lingua scritta, particolarmente nei testi
scientifici e giornalistici;
La nominalizzazione è resa possibile dalla
grammaticalizzazione del sintagma nominale. I sintagmi
nominali hanno una struttura per campi sintattici (Nachfeld,
Mittfeld e Vorfeld) riservati a determinati costituenti
(Parentesi frasale o Ausklammerung). Di pari passo con la
nominalizzazione delle frasi procede l’ampliamento dei
sintagmi nominali: nel suo Mittfeld e nel suo Vorfeld(campo
centrale) si assiste ad un aumento del numero dei costituenti.
 La struttura dei costituenti
 Dal 1940 si osserva un aumento del numero di parole medio
per frase, dovuto all’uso di sintagmi nominali sempre più
lunghi e complessi;
 Aumento delle secondarie soggettive, causali e consecutive
(nella letteratura scientifica) e oggettive (in quella
giornalistica);
 Crescente uso delle Weiterführende Nebensätze: frasi
subordinate che alludono al contenuto di un’intera principale
che viene così continuata o commentata. Vengono introdotte
da “was/wo(r)” + preposizione o “weshald/wewegen”. Si
trovano SEMPRE dopo la principale a cui fanno riferimento;
 Aumento di relative con “wer, wen, wem, was” che
precedono, in funzione di soggetto, la frase principale;
 Incremento delle condizionali con verbo in prima posizione;
 Riduzione del numero di congiunzioni di subordinazione
delle concessive: scompaiono “wiewohl”, “ungeachtet”,
unerachtet”, “abzwar”… a favore di “obwhol”, “wem”,
“auch”, “auch wenn”, “obgleich”…
 Uso delle costruzioni participiali in luogo delle secondarie:
sostituiscono frasi condizionali o hanno funzione attributiva
sostituendo frasi relative;
 Crescente uso di costruzioni a verbo supporto
(Funktionsverbgefuge) che permettono una maggior
precisione dell’enunciato;
 Incremento di forme di Ausklammerung (spostamento di
elementi al di fuori della parentesi frasale): i costituenti più
frequentemente estrapolati sono i sintagmi preposizionali.
Ciò avviene per facilitare la comprensione delle frasi
complesse;
 Frequenti fenomeni di Parziellerung, una sottoforma di
Ausklammerung, con funzione stilistica;
 Incremento di elementi tipici dell’oralità:
- Uso di ellissi (o costruzioni dense), che si presentano in
forma di frasi minimali (sehr deprimierend) o come
costruzioni con “AGGETTIVO + dass” (Dumm nur,
dass…) o ancora, come strutture con OPERATORE +
SCOPO (operator-skopus-struktur).
- Uso di forme di analessi

Piano lessicale
 Forte propensione alla creatività linguistica (soprattutto per la
necessità di descrivere sempre nuovi fenomeni sociali, politici
ed economici…):
- Termini derivanti da ambiti di lavoro specifici
determinano un rapporto di reciproca influenza tra lingua
scientifica e lingua standard (da Virus > Computervirus;
da Fluss > Informationfluss; Flussdiagramm…)
- Il settore sportivo è una ricca fonte di nuovi termini alla
quale la lingua standard attinge (punkten, starten…); lo
stesso settore, a sua volta, è investito da un massiccio
ingresso di anglicismi (Coach, Match, Fitness, joggen,
skaten…)
 Forte influsso di anglicismi in molti settori
- Sport (Match, Fitness, Coach, joggen…)
- Tecnologia (Radar, Test, Computer…)
- Linguistica (Linguist, Transformation, Morphem…)
- Media e pubblicità (Teenager, Makeup, Shorts, Tshirt…)

Motivi per cui viene scelta la parola inglese a discapito di


quella tedesca:
1) Coincisione ed espressività (termini come Quiz, Test.
Team, Top godono di queste caratteristiche)
2) Questione di prestigio, chi usa l’inglese è up-to-date,
alla moda;
3) Molti termini inglesi fungono da eufemismi
4) Molti termini inglesi hanno un valore semantico
diverso dall’equivalente tedesco (Job non ha lo stesso
significato di Arbeitsplatz o Beruf; Kid non ha lo stesso
significato di Kind…)
5) I termini inglesi possono dare un tono “ironico” alla
frase che i termini tedeschi invece non danno.

Oggi, nell’era della globalizzazione, molti termini


inglesi non hanno più un corrispondente tedesco (es:
Gate, Intercity, Check-in…). Numerosi prestiti inglesi
vengono prima adottati dal linguaggio giovanile e poi
passano allo standard (es: hip, cool, nice, smart,
chillen…). Negli ultimi anni anche molti fraseologismi
sono stati adattati al modello inglese (es: Das macht
keinen Sinn, da “it makes no sense” in luogo di “das
hat keinen Sinn).
 Prestiti da altre lingue
- Italianismi (Pizza, Pasta, Mafia, basta, bravo…) e
“pseudoitalianismi” dal senso ironico (alles Paletti,
brutalos); gli italianismi appartengono soprattutto
all’ambito della cucina e del turismo, perciò negli ultimi
anni stanno aumentando (Latte macchiato, Olio
extravergine, Ambiente…);
- Francesismi (Coiffeur, BonBon, Balkon…)
 Neologismi, in base agli ambiti di attinenza
- Sociale, culturale, politico (Instandbesetzer,
Lichterkette…)
- Nuovi media (Foristen, sich auslinken…)
- Sfera sentimentale (Befindlichkeit, Temperatur,
kuschelig…)
- Le 2 Germanie e la riunificazione (Trabi, Besserwessi,
Ostalgie…)
- Società multiculturale (Leitkultur, Doppelpass…)
- Economia (Euroland, Ein-Euro-Job…)
- Pubblica istruzione (PISA-Schock, Schnellabitur, Turbo-
Abi…)

Piano testuale
 Nuovi generi
- Comunicazione pubblica e amministrativa:
Bewerbungsschreiben (lettera di candidatura); Gutachten
(perizia); Empfehlungsschreiben (lettera di
raccomandazione);
- Letteratura scientifica: Wissenschaftlicher Artikel
(articolo scientifico); Essay; Abstract; Exzerpt (riassunto).
Caratterizzati da stili di scrittura sobri e strutture
standardizzate.
- Letteratura: fumetti, Jungend- und Kinder Literatur;
- Pubblicistica: Regenbogenpresse (stampa arcobaleno),
Sportzeitung (giornale sportivo); Jungendzeitschrift
(riviste giovanili); Leitartikel (editoriale); Bericht
(rapporto); Kommentar (commento); Glosse (annotazioni,
note); Rezension; Anzeige (annunci). I commenti
giornalistici sono caratterizzati da uno stile detto
“feuilletonistisch” caratterizzato da:
1) Creatività linguistica;
2) Coesione testuale;
3) Tono leggero;
4) Impronta ironica;
5) Uso di figure retoriche (metafore, parallelismi, climax,
iperbole…)
 Media audiovisivi (radio e TV): segnano un massiccio ingresso
di elementi tipici dell’oralità nei testi scritti, attraverso ellissi ed
analessi, uso di particelle modali, forme lessicali colloquiali,
stile poco formale.
 Nascita dell’ipertesto, caratterizzato da:
- Modularità;
- Frammentarietà delle info;
- Multimedialità;
- Mescolanza di generi e nascita di tipologie ibride;
La modularità permette nuove possibilità di
presentazione, disposizione e collegamento delle
informazioni e ai lettori permette percorsi di lettura più
liberi, ma anche più complessi nella ricezione. La
frammentarietà è intrecciata alla multimedialità
(abbinamento di foto, video e testi suddivisi in unità brevi
e link che rimandano a temi simili). La multimedialità, a
sua volta, implica la mescolanza di più tipologie di testo
(es: commento + fotoalbum + video).

Comunicazione sul web


Con i nuovi media nasce una Schreib Kultur senza precedenti, che
coinvolge individui di tutte le età, strati sociali e grado di istruzione.
La comunicazione informatica ha ormai da tempo rimpiazzato la
corrispondenza epistolare (sostituita da mail e chatroom) e telefonica
(sostituita da SMS, chat e forum). L’email si rivela un metodo di
comunicazione snello e veloce ed efficace soprattutto per il suo alto
grado di contestualizzazione, la possibilità di coinvolgere più persone
contemporaneamente ricostruendo il percorso comunicativo
facilmente.
Dal XXI secolo si parla di WEB 2.0, grazie alla nascita dei social
network, che permettono agli utenti di interagire e collaborare tra
loro. L’offerta comprende una vasta gamma di servizi: blog, wiki,
social network e siti di videosharing. La comunicazione che avviene
attraverso tutte queste nuove forme digitali viene chiamata Neue
Schriftlichkeit, caratterizzata da:
1) Oralità
- Forme di ellissi (minimale Setzungen);
- Uso di particelle modali;
- Elisioni;
- Ausklammerung;
- Uso frequente di aggettivi di valutazione e rafforzativi
2) Tendenza all’economia linguistica
3) Livello grafostilistico:
- Interazioni di lettere
- Parole in maiuscolo
- Abbreviazioni
4) Compensazione mimetico-cinetica
- Uso di inflettivi e smileys (emoji)

Nelle chat è molto alto il numero di errori ortografici commessi, nelle mail
meno.

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