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Il taccuino della Murderparty – Caso n. 30 – Una scacchiera rosso sangue – di Anselmo Cabrini - www.murderparty.

it

Una scacchiera
rosso sangue
“… forse non tornerò più a casa mia, forse non potrò più volare sulle ali della libertà,
forse la mia vita doveva finire così.”

Un murder party di Anselmo Cabrini


Finalista del Premio Remo Chiosso 2013
3° Classificato

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Indice_______________________________________________________________ 2
Istruzioni per l’Organizzatore ___________________________________________ 4
Gli inviti _____________________________________________________________ 8
Invito a cena con delitto per Anselmo Visentin______________________________ 9
Invito a cena con delitto per Michele Lovati _______________________________ 11
Invito a cena per lLetizia Lochis Malighetti ________________________________ 13
Invito a cena con delitto per Francesco Colnaghi ___________________________ 15
Invito a cena con delitto per Laura Lasi___________________________________ 17
Invito a cena con delitto per Davide Casciello _____________________________ 19
I Copioni ___________________________________________________________ 21
Informazioni per le squadre investigative _________________________________ 22
Copione di Anselmo Visentin ___________________________________________ 23
Copione di Michele Lovati _____________________________________________ 26
Copione di Letizia Lochis-Malighetti _____________________________________ 29
Copione di Francesco Colnaghi _________________________________________ 32
Copione di Laura Lasi _________________________________________________ 35
Copione di Davide Casciello ____________________________________________ 38
Gli indizi ___________________________________________________________ 41

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(NON consegnare ai giocatori!)
Il testo di questo “murder party” può essere letto interamente solo da chi è intenzionato
a diventare l’organizzatore della serata. Spetta a lui decidere se invitare solo i "protago-
nisti" o ampliare l’invito a più persone che diventeranno una o più squadre investigati-
ve.
Il mio consiglio è di invitare più persone, infatti, con le squadre investigative, la realiz-
zazione della serata diventa un po' più complicata ma molto più divertente. Se decidete
invece di organizzare la serata solo con i protagonisti del giallo, questi dovranno fare
anche la parte degli investigatori.
L’organizzatore dovrà inviare (o consegnare) gli inviti alle persone che, secondo lui, so-
no più idonee ad interpretare i vari personaggi della storia. Dopo aver avuto una rispo-
sta affermativa da parte dei vari personaggi, potete consegnare loro i copioni, con alme-
no un giorno d’anticipo sulla messa in opera della serata, questo per far si che ogni per-
sonaggio possa imparare la propria parte ed immedesimarsi nel proprio personaggio.
Se avete deciso di organizzare la serata con una cena (ve lo consiglio), potreste chiedere
ai vostri protagonisti di comportarsi come si comporterebbe il suo personaggio.
Fra una portata e l’altra potete consegnare alle varie squadre investigative gli indizi e da-
te loro la possibilità di porre delle domande agli indiziati, obbligandoli a porre loro
domande solo inerenti alle varie fasi del gioco in cui ci si trovano.
L’Organizzatore dovrà raccomandare ai giocatori la massima riservatezza sul contenuto
dei copioni che non deve essere condiviso con nessun altro giocatore.
Nota bene: solo il colpevole sa di esserlo, tutti gli altri personaggi “vedono” la vicenda
dal loro punto di vista e, come gli investigatori, conoscono solo una parte dei fatti.

PREPARATIVI
All’arrivo di tutti gli invitati l’organizzatore deve consegnare a tutte le squadre investiga-
tive i seguenti indizi:
• Introduzione al caso.
• Informazioni per le squadre investigative

Durante la lettura dei vari indizi si consiglia all’organizzatore di servire l’antipasto, cer-
cando di tenere separati protagonisti e squadre investigative.
Prima di servire i primi piatti, consiglio all’organizzatore di interpretare il ruolo di una
sorta di "commissario capo" e procedere per primo agli interrogatori dei vari sospetti
(almeno 5 minuti a testa) al fine di presentarli e far emergere i vari rapporti che ci sono
fra loro.

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1°ATTO
Dopo aver servito i primi piatti consegnate gli indizi da 1 a 6.
Ora date la possibilità alle squadre investigative di interrogare i sospetti. Le domande
devono essere inerenti ai giorni precedenti l’omicidio. L’organizzatore deve, in questa
fase, moderare e stimolatore le situazioni che si andranno a creare.

2°ATTO
Dopo aver servito i secondi piatti, consegnate gli indizi da 7 a 10. Quindi date la possi-
bilità, alle squadre investigative, di interrogare i sospetti, porgendo domande che devo-
no essere inerenti alle circostanze dell’omicidio. Come nel primo atto, l’organizzatore
deve moderare e stimolatore le situazioni che si andranno a creare.

EPILOGO
Dopo aver servito dolce e caffè potete dare il via agli ultimi interrogatori, per far si che
ogni investigatore o squadra investigativa arrivi ad una soluzione che spieghi, chi, come
e perché è stato commesso il crimine e se il colpevole ha agito da solo o con l'aiuto di
qualche complice.
Se avete deciso di giocare con i soli protagonisti, anche il colpevole deve fornire una sua
soluzione del caso, anche se fuorviante, perché il suo scopo è quello di rimanere impu-
nito.
Nel gioco con squadre investigative, l’organizzatore può concedere anche agli interpreti dei
ruoli dei protagonisti del giallo, la possibilità di fornire una loro soluzione, se è la prima
volta che giocano, e non vogliono rinunciare al piacere dell’indagine.
Nell’epilogo l’organizzatore assegnerà i premi per il "miglior investigatore" e per il "miglior
interprete" della serata. Si consiglia di dare in premio un attestato ad honoris causa simile
a quello inserito negli allegati.

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INTRODUZIONE DA LEGGERE AI GIOCATORI


Domenica 25 Novembre a Sirmione, pittoresca cittadina affacciata sul lago di Garda, e
precisamente nella Villa di Anselmo Visentin, è stato ritrovato il corpo senza vita del
signor Giacomo Colnaghi, contabile della ditta “Safe Fund Investments s.r.l.”. Raccapric-
ciante la scena del delitto: il cadavere giaceva sul pavimento, in un lago di sangue rap-
preso, straziato da numerosi colpi da arma da taglio. Sulla scena del crimine è stato tro-
vato anche il signor Anselmo in stato confusionale, con la vestaglia imbrattata di sangue
e in mano un affilato coltello da cucina, rivelatosi in seguito essere proprio l’arma del
delitto. Il tavolino - scacchiera era rovesciato e i pezzi di gioco sparsi dappertutto e
anch’essi imbrattati di sangue. Infine, sulla scena del crimine sono stati rinvenuti anche
due bicchieri di cristallo frantumati e diverse macchie del contenuto, un liquido ambra-
to che sarà analizzato dalla scientifica.
“Ciò che sembra spesso non è!” (Anselmo Cabrini).

LA LISTA DEI SOSPETTI


Al momento del delitto si trovavano nella Villa diverse persone, arrivate già dal venerdì
precedente. Erano state invitate da Anselmo per trascorrere assieme il weekend e festeg-
giare l'inaugurazione della nuova casa.
Ecco la loro lista:
Michele Lovati: socio d’affari di Anselmo.
Letizia Lochis-Malighetti: ex fidanzata di Anselmo.
Francesco Colnaghi: 23 anni, figlio di Giacomo e Letizia.
Laura Lasi: 23 anni, frequenta da qualche mese la casa di Anselmo.
Davide Casciello: 35 anni, amico di Michele.
Anselmo Visentin: socio di maggioranza della “Safe Fund investments S.r.l.”.
Giacomo Colnaghi: la vittima. Da anni svolgeva con pignola meticolosità il ruolo di
commercialista contabile all’interno della società di cui Anselmo e Michele sono i pro-
prietari.

LA VILLA DI ANSELMO
“[…] forse non tornerò più a casa mia, forse non potrò più volare sulle ali della libertà, forse la
mia vita doveva finire così.”
Dopo due lunghi anni di trepidante attesa, la mia nuova dimora fresca di ristrutturazione è fi-
nalmente pronta ad ospitare il suo padrone ed i suoi più cari amici. Autentico capolavoro di stile
Vittoriano, si erge arroccata su un promontorio scosceso sul lago, al centro di un meraviglioso
giardino con piante secolari. Unita al paese da una stradina di campagna, la villa conserva com-
pletamente la struttura originale a cominciare dalla grande cantina, dove enormi e antiche botti
di rovere aspettano di essere ancora una volta riempite di vini preziosi. Dopo aver attraversato lo
spazioso patio si accede all’ atrio d’ingresso, dominato da una luccicante scala elicoidale. Salendo
la scala, accompagnati dal rimbombo ovattato dei passi sui gradini, si raggiunge il primo piano.

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Antichi mobili in mogano ricoprono le pareti fino all’alto soffitto, creando una struttura esagonale
al cui interno è incassato nel pavimento un divano circolare in pregiata pelle scura. Esattamente
al centro del è divano è posizionato un mobiletto a scomparsa, scrigno per pregiate bottiglie di
whisky invecchiati. Il lato ad ovest rispetto all’ingresso è costituito da una vertiginosa vetrata, de-
limitata da due piccole colonne corinzie, lavorata per creare stupefacenti giochi di luce all’interno
della sala. Disposte davanti alla vetrata, due imponenti poltrone in velluto rosso scuro invitano a
contemplare il panorama poetico. Fra le due poltrone è posto il preziosissimo tavolino-scacchiera,
con le statuine intagliate a mano nell’ebano e nell’avorio, raffiguranti la battaglia per la conqui-
sta di Gerusalemme fra Riccardo Cuor di Leone e il Saladino. Opposto al lato d’ingresso si trova
l’accesso ad un grande salone da pranzo, dominato da un enorme tavolo in legno intarsiato. Il la-
to est invece presenta una libreria che cela, con un marchingegno ben nascosto, una rampa di sca-
le in noce che conducono ad una stanza ricavata nella torretta più alta della casa. La stanzetta
ospita un polveroso tavolo da biliardo. Da tutti i lati della stanza, luminose finestre illuminano
gli arazzi medievali affissi alle pareti, salvati dalle grinfie del tempo nelle cantine della casa.
Devo chiedere perdono, nella fretta di descrivere la casa non mi sono presentato. Io sono il signor
Anselmo, noto imprenditore di mezza età e attualmente socio di maggioranza in una importante
impresa di investimenti ramificati in diversi settori economici, tramite la quale ottengo importanti
utili, cifre variabili ma nell’ordine di milioni di euro. Nonostante la mia raffinatezza di gusti e le
ingenti possibilità economiche, non ho mai deciso di sposarmi, benché io abbia vissuto e viva
tutt’ora fugaci avventure di breve e intensa passione. Probabilmente tutto questo è dato dalla mia
difficoltà nel dedicare tempi ed energie ad una donna e alle sue esigenze, … o forse questo è
l’effetto della delusione vissuta anni fa, quando l’amore della mia vita, Letizia, decise di lasciarmi
per sposare Giacomo…

PERSONAGGI ED INTERPRETI

INTERPRETE PERSONAGGIO DESCRIZIONE

Il padrone di casa. Uomo di


è ANSELMO VISENTIN
_____________________ mezza età

Socio di affari di Anselmo.


è MICHELE LOVATI
_____________________ Uomo di mezza età.

_____________________ è LETIZIA LOCHIS MALIGHETTI 48 anni. Madre di Francesco.

_____________________ è FRANCESCO COLNAGHI 23 anni. Figlio di letizia.

23 anni, fidanzata di France-


è LAURA LASI
sco.

35 anni. Studente di odonto-


è DAVIDE CASCIELLO
_____________________ iatria amico di Michele.

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LUOGO E TEMPO

Lago di Garda, Sirmione, Domenica 25 Novembre 2012

CHI SEI

Socio di maggioranza della “Safe fund investments S.r.l.”, sei tanto burbero all’apparenza
quanto in verità generoso ed onesto. Per quanto tu abbia un’incredibile capacità negli
affari, la tua generosità ti ha portato più volte a fare cattivi investimenti a causa di amici
nei quali riponi fiducia immeritata. Sempre elegante, in completi di sartoria e scarpe su
misura, consideri la cura dell’aspetto e lo charme ingredienti fondamentali per il lavoro.
Gli occhiali moderni contrastano con le piccole rughe che testimoniano una vita stres-
sante e impegnata, scandita da frequenti notti passate al computer.

CHE COSA E’ ACCADUTO

Domenica 25 Novembre a Sirmione, pittoresca cittadina affacciata sul lago di Garda, è


stato ritrovato il corpo senza vita del signor Giacomo Colnaghi, contabile della ditta
“Safe fund Investments s.r.l.”. Raccapricciante la scena del delitto: in un lago di sangue
rappreso sul pavimento giaceva il cadavere, disteso sulla schiena, straziato da numerosi
colpi d’arma bianca. Accanto alla vittima è stato ritrovato il signor Anselmo in stato
confusionale, con la preziosa vestaglia intessuta d’oro imbrattata di sangue e stretto in
mano un affilato coltello da cucina, rivelatosi poi essere l’arma del delitto. Nell’altra
mano Anselmo stringeva un pezzo d’avorio intagliato, subito identificato come uno dei
due alfieri appartenenti al tavolino-scacchiera situato fra due poltrone posizionate di
fronte alla vetrata e ora rovesciato. Intorno ai corpi, oltre agli altri pezzi degli scacchi,
c’erano due bicchieri di cristallo frantumati e diverse macchie di liquido ambrato, pro-
babilmente il whisky che i due stavano sorseggiando durante la partita.

GLI ALTRI PERSONAGGI

Michele Lovati: socio d’affari di Anselmo. Anche lui uomo di mezza età, era stato com-
pagno di università di Anselmo. Spietato, avido, abile calcolatore, sia negli affari che
nella vita. In sovrappeso, cammina a passetti brevi e frettolosi con i piccoli piedi gonfi e
le gambe sollecitate dal carico eccessivo di pancia che devono trasportare. Quando trat-
ta di affari è solito parlare a voce molto bassa, quasi un lugubre sussurro, dando
l’impressione di essere un grosso Vescovo impegnato in qualche catechesi. Nonostante
il portamento ridicolo e l’imbarazzante mania di sistemare continuamente il colletto
della camicia con le dita grassocce, attirando l’attenzione sul suo collo tozzo, ha sempre
esercitato un’incredibile fascino verso le donne, che corteggia indistintamente in ogni
occasione.

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Letizia Lochis-Malighetti: ex fidanzata di Anselmo. L’unico vero amore della sua vita.
Una sera di qualche anno fa, ad una cena di lavoro alla quale partecipava per accompa-
gnare Anselmo, conobbe Giacomo. Fu un colpo di fulmine che ancora si rivela, a di-
stanza di anni, un’autentica benedizione. Giacomo, dal quale ha anche avuto un figlio,
è infatti un marito molto premuroso e un forte sostegno nei momenti difficili.
Persi i tratti gentili e fini di una bellezza appena abbozzata in giovane età, è ora una
donna autorevole, tanto capace di ispirare rispetto e di incutere un vago timore anche
negli spietati cacciatori d’affari amici di suo marito, quanto dolce e apprensiva con il
figlio.
Francesco Colnaghi: figlio di Giacomo e Letizia, è un ragazzo di 23 anni. A causa della
sua passione per le automobili sportive e i vestiti d’alta moda, il suo conto in banca è
sempre in rosso anche se continuamente rimpinguato dal papà e dalla mamma. Da un
paio d’anni, una nuova passione, subito diventata vizio, ha monopolizzato le sue spese:
il gioco. Amante delle scommesse ippiche, del black jack e del poker alla texana, è già
noto nell’ambiente per la propensione a puntare “pesante”. L’aumento esponenziale
delle richieste di denaro alla madre, insieme alla totale assenza di volontà nella ricerca
di un lavoro, lo ha portato ad essere sempre più desideroso di ereditare l’ingente patri-
monio familiare.
Laura Lasi: 23 anni, frequenta da qualche mese la casa di Anselmo. Anche se castigata
in classici tailleur, già dai profondi occhi neri si può intuire la bellezza affascinante che
la porta ad essere desiderata ardentemente da molti uomini. Unica erede di un consi-
stente patrimonio, frequenta Anselmo, caro amico paterno, per affinare le proprie ca-
pacità imprenditoriali, affascinata da quella maturità che le trasmette un forte senso di
sicurezza. Vive una relazione occasionale e appassionata con Francesco, suo coetaneo.
Davide Casciello: 35 anni, amico di Michele. Ha un opaco rapporto di amicizia con
Michele, maturato nella comune passione per le donne e i soldi. Conoscente di Ansel-
mo, ha il sentore che quest’ultimo non sopporti la sua condotta spesso licenziosa. Dopo
avere frequentato per qualche mese la casa di Anselmo ha prestato, in un impeto di ge-
nerosità, parecchi soldi a Francesco per un non meglio precisato affare. Nonostante va-
rie sollecitazioni, aspetta ancora la restituzione della somma.
Giacomo Colnaghi: la vittima. Da anni svolgeva con pignola meticolosità il ruolo di
commercialista contabile all’interno della società di cui Anselmo e Michele sono i pro-
prietari.

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LUOGO E TEMPO

Villa di Anselmo Visentin, Lago di Garda, Sirmione, Domenica 25 novembre 2012

CHI SEI

Sei un ricco imprenditore, un uomo per cui non esiste il compromesso, che è riuscito
in anni di lavoro ad accaparrarsi un autentico patrimonio che adori sperperare in vizi e
lussi. In particolare ami conquistare le donne, che consideri alla stregua di preziosi e co-
stosi soprammobili da collezione, da acquistare con regali sontuosi. Sotto il severo cipi-
glio si cela l’animo duro e superbo di chi si considera superiore agli altri, sempre pronto
a disprezzare ed umiliare in particolare i nuovi assunti. Vai molto fiero in particolare di
due cose che consideri strumenti fondamentali per la tua riuscita lavorativa: il vestiario
elegante e costoso, che sfoggi con vanagloria nonostante il tuo grosso collo, e la tenden-
za a sussurrare con voce roca, cadenzata, con cui riesci quasi a ipnotizzare gli interlocu-
tori quando parli di affari.

CHE COSA E’ ACCADUTO

Domenica 25 Novembre a Sirmione, pittoresca cittadina affacciata sul lago di Garda, è


stato ritrovato il corpo senza vita del signor Giacomo Colnaghi, contabile della ditta
“Safe fund Investments s.r.l.”. Raccapricciante la scena del delitto: in un lago di sangue
rappreso sul pavimento giaceva il cadavere, disteso sulla schiena, straziato da numerosi
colpi d’arma bianca. Accanto alla vittima è stato ritrovato il signor Anselmo in stato
confusionale, con la preziosa vestaglia intessuta d’oro imbrattata di sangue e stretto in
mano un affilato coltello da cucina, rivelatosi poi essere l’arma del delitto. Nell’altra
mano Anselmo stringeva un pezzo d’avorio intagliato, subito identificato come uno dei
due alfieri appartenenti al tavolino-scacchiera situato fra due poltrone posizionate di
fronte alla vetrata e ora rovesciato. Intorno ai corpi, oltre agli altri pezzi degli scacchi,
c’erano due bicchieri di cristallo frantumati e diverse macchie di liquido ambrato, pro-
babilmente il whisky che i due stavano sorseggiando durante la partita.

GLI ALTRI PERSONAGGI

Anselmo Visentin: socio di maggioranza della srl “Safe fund investments”. E' un omo-
ne imponente, tanto burbero all’apparenza quanto fortemente generoso ed onesto con
gli amici. Per quanto abbia un incredibile capacità di fare affari, la sua gene-rosità, forse
troppo spesso ingenua, lo ha portato più volte a perdere soldi per aiutare amici ai quali
ripone a tratti immeritata fiducia.

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Letizia Lochis-Malighetti: ex fidanzata di Anselmo. L’unico vero amore della sua vita.
Una sera di qualche anno fa, ad una cena di lavoro alla quale partecipava per accompa-
gnare Anselmo, conobbe Giacomo. Fu un colpo di fulmine che ancora si rivela, a di-
stanza di anni, un’autentica benedizione. Giacomo, dal quale ha anche avuto un figlio,
è infatti un marito molto premuroso e un forte sostegno nei momenti difficili.
Persi i tratti gentili e fini di una bellezza appena abbozzata in giovane età, è ora una
donna autorevole, tanto capace di ispirare rispetto e di incutere un vago timore anche
negli spietati cacciatori d’affari amici di suo marito, quanto dolce e apprensiva con il
figlio.
Francesco Colnaghi: figlio di Giacomo e Letizia, è un ragazzo di 23 anni. A causa della
sua passione per le automobili sportive e i vestiti d’alta moda, il suo conto in banca è
sempre in rosso anche se continuamente rimpinguato dal papà e dalla mamma. Da un
paio d’anni, una nuova passione, subito diventata vizio, ha monopolizzato le sue spese:
il gioco. Amante delle scommesse ippiche, del black jack e del poker alla texana, è già
noto nell’ambiente per la propensione a puntare “pesante”. L’aumento esponenziale
delle richieste di denaro alla madre, insieme alla totale assenza di volontà nella ricerca
di un lavoro, lo ha portato ad essere sempre più desideroso di ereditare l’ingente patri-
monio familiare.
Laura Lasi: 23 anni, frequenta da qualche mese la casa di Anselmo. Anche se castigata
in classici tailleur, già dai profondi occhi neri si può intuire la bellezza affascinante che
la porta ad essere desiderata ardentemente da molti uomini. Unica erede di un consi-
stente patrimonio, frequenta Anselmo, caro amico paterno, per affinare le proprie ca-
pacità imprenditoriali, affascinata da quella maturità che le trasmette un forte senso di
sicurezza. Vive una relazione occasionale e appassionata con Francesco, suo coetaneo.
Davide Casciello: 35 anni, amico di Michele. Ha un opaco rapporto di amicizia con
Michele, maturato nella comune passione per le donne e i soldi. Conoscente di Ansel-
mo, ha il sentore che quest’ultimo non sopporti la sua condotta spesso licenziosa. Dopo
avere frequentato per qualche mese la casa di Anselmo ha prestato, in un impeto di ge-
nerosità, parecchi soldi a Francesco per un non meglio precisato affare. Nonostante va-
rie sollecitazioni, aspetta ancora la restituzione della somma.
Giacomo Colnaghi: la vittima. Da anni svolgeva con pignola meticolosità il ruolo di
commercialista contabile all’interno della società di cui Anselmo e Michele sono i pro-
prietari.

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LUOGO E TEMPO

Lago di Garda, Sirmione, Domenica 25 Novembre 2012

CHI SEI

Sei una bella donna di 48 anni, sempre gentile e premurosa verso i tuoi cari. Nonostan-
te l’abbigliamento molto curato e impeccabile, con un sottile filo di trucco riesci a sem-
brare molto più giovane. Prima di sposare Giacomo, da cui hai avuto l’adorato figlio
Francesco, sei stata la storica fidanzata di Anselmo. Benché ancora oggi sia ancora vivo
il sentimento di delusione nei confronti di Anselmo, che non ti aveva chiesto di sposar-
lo durante il vostro lungo fidanzamento, negli ultimi mesi hai ricominciato a sentire at-
trazione per il fascino di quell’uomo che molti anni fa aveva saputo conquistarti.

CHE COSA E’ ACCADUTO

Domenica 25 Novembre a Sirmione, pittoresca cittadina affacciata sul lago di Garda, è


stato ritrovato il corpo senza vita del signor Giacomo Colnaghi, contabile della ditta
“Safe fund Investments s.r.l.”. Raccapricciante la scena del delitto: in un lago di sangue
rappreso sul pavimento giaceva il cadavere, disteso sulla schiena, straziato da numerosi
colpi d’arma bianca. Accanto alla vittima è stato ritrovato il signor Anselmo in stato
confusionale, con la preziosa vestaglia intessuta d’oro imbrattata di sangue e stretto in
mano un affilato coltello da cucina, rivelatosi poi essere l’arma del delitto. Nell’altra
mano Anselmo stringeva un pezzo d’avorio intagliato, subito identificato come uno dei
due alfieri appartenenti al tavolino-scacchiera situato fra due poltrone posizionate di
fronte alla vetrata e ora rovesciato. Intorno ai corpi, oltre agli altri pezzi degli scacchi,
c’erano due bicchieri di cristallo frantumati e diverse macchie di liquido ambrato, pro-
babilmente il whisky che i due stavano sorseggiando durante la partita.

GLI ALTRI PERSONAGGI

Anselmo Visentin: socio di maggioranza della srl “Safe fund investments”. E' un omo-
ne imponente, tanto burbero all’apparenza quanto fortemente generoso ed onesto con
gli amici. Per quanto abbia un incredibile capacità di fare affari, la sua gene-rosità, forse
troppo spesso ingenua, lo ha portato più volte a perdere soldi per aiutare amici ai quali
ripone a tratti immeritata fiducia.

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Michele Lovati: socio d’affari ed ex compagno di università di Anselmo, anche lui di


mezza età. Spietato, avido, abile calcolatore, sia negli affari che nella vita. In sovrappeso,
cammina a passetti brevi e frettolosi con i piccoli piedi gonfi e le gambe sollecitate dal
carico eccessivo di pancia che devono trasportare. Quando tratta di affari è solito parla-
re a voce molto bassa, quasi un lugubre sussurro, dando l’impressione di essere un gras-
so Vescovo impegnato in qualche catechesi. Nonostante il portamento ridicolo e
l’imbarazzante mania di sistemarsi continuamente il colletto della camicia con le dita
grassocce, ha sempre esercitato un’incredibile fascino verso le donne, che corteggia in-
distintamente in ogni occasione.
Francesco Colnaghi: figlio di Giacomo e Letizia, è un ragazzo di 23 anni. A causa della
sua passione per le automobili sportive e i vestiti d’alta moda, il suo conto in banca è
sempre in rosso anche se continuamente rimpinguato dal papà e dalla mamma. Da un
paio d’anni, una nuova passione, subito diventata vizio, ha monopolizzato le sue spese:
il gioco. Amante delle scommesse ippiche, del black jack e del poker alla texana, è già
noto nell’ambiente per la propensione a puntare “pesante”. L’aumento esponenziale
delle richieste di denaro alla madre, insieme alla totale assenza di volontà nella ricerca
di un lavoro, lo ha portato ad essere sempre più desideroso di ereditare l’ingente patri-
monio familiare.
Laura Lasi: 23 anni, frequenta da qualche mese la casa di Anselmo. Anche se castigata
in classici tailleur, già dai profondi occhi neri si può intuire la bellezza affascinante che
la porta ad essere desiderata ardentemente da molti uomini. Unica erede di un consi-
stente patrimonio, frequenta Anselmo, caro amico paterno, per affinare le proprie ca-
pacità imprenditoriali, affascinata da quella maturità che le trasmette un forte senso di
sicurezza. Vive una relazione occasionale e appassionata con Francesco, suo coetaneo.
Davide Casciello: 35 anni, amico di Michele. Ha un opaco rapporto di amicizia con
Michele, maturato nella comune passione per le donne e i soldi. Conoscente di Ansel-
mo, ha il sentore che quest’ultimo non sopporti la sua condotta spesso licenziosa. Dopo
avere frequentato per qualche mese la casa di Anselmo ha prestato, in un impeto di ge-
nerosità, parecchi soldi a Francesco per un non meglio precisato affare. Nonostante va-
rie sollecitazioni, aspetta ancora la restituzione della somma.
Giacomo Colnaghi: la vittima. Da anni svolgeva con pignola meticolosità il ruolo di
commercialista contabile all’interno della società di cui Anselmo e Michele sono i pro-
prietari.

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Il taccuino della Murderparty – Caso n. 30 – Una scacchiera rosso sangue – di Anselmo Cabrini - www.murderparty.it

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LUOGO E TEMPO

Lago di Garda, Sirmione, Domenica 25 Novembre 2012

CHI SEI

Sei un ragazzo di 23 anni, figlio di Giacomo e Letizia. Amante di auto sportive, belle ra-
gazze e serate in locali “in”, da qualche anno sei piombato nel vizio del gioco. Ricco, vi-
ziato e scansafatiche, hai sempre considerato il lavoro come qualcosa di disdicevole, che
non si addice alla tua nobile persona. Naturalmente ogni tuo agio e sfizio deve essere
mantenuto dai tuoi genitori, in particolare tua madre, troppo premurosa, cerca sempre
di soddisfare ogni tuo capriccio. Negli ultimi tempi i tuoi debiti al gioco, soprattutto
con Davide, sono aumentati enormemente per una serie di serate al poker in cui la Dea
Bendata ti ha voltato le spalle. Se già prima eri incredibilmente infastidito dal dover
chiedere i soldi a tua madre, ora hai anche paura della reazione che tuo padre potrebbe
avere se dovesse venire a conoscenza della situazione. Sempre serio e altezzoso, hai con-
quistato, con questa tua aria da “bello e dannato”, Laura, con cui condividi una rela-
zione segreta mantenuta nascosta dal suo fittizio interessamento per Anselmo.

CHE COSA E’ ACCADUTO

Domenica 25 Novembre a Sirmione, pittoresca cittadina affacciata sul lago di Garda, è


stato ritrovato il corpo senza vita del signor Giacomo Colnaghi, contabile della ditta
“Safe fund Investments s.r.l.”. Raccapricciante la scena del delitto: in un lago di sangue
rappreso sul pavimento giaceva il cadavere, disteso sulla schiena, straziato da numerosi
colpi d’arma bianca. Accanto alla vittima è stato ritrovato il signor Anselmo in stato
confusionale, con la preziosa vestaglia intessuta d’oro imbrattata di sangue e stretto in
mano un affilato coltello da cucina, rivelatosi poi essere l’arma del delitto. Nell’altra
mano Anselmo stringeva un pezzo d’avorio intagliato, subito identificato come uno dei
due alfieri appartenenti al tavolino-scacchiera situato fra due poltrone posizionate di
fronte alla vetrata e ora rovesciato. Intorno ai corpi, oltre agli altri pezzi degli scacchi,
c’erano due bicchieri di cristallo frantumati e diverse macchie di liquido ambrato, pro-
babilmente il whisky che i due stavano sorseggiando durante la partita.

GLI ALTRI PERSONAGGI

Anselmo Visentin: socio di maggioranza della srl “Safe fund investments”. E' un omo-
ne imponente, tanto burbero all’apparenza quanto fortemente generoso ed onesto con
gli amici. Per quanto abbia un incredibile capacità di fare affari, la sua gene-rosità, forse
troppo spesso ingenua, lo ha portato più volte a perdere soldi per aiutare amici ai quali
ripone a tratti immeritata fiducia.
Michele Lovati: socio d’affari ed ex compagno di università di Anselmo, anche lui di
mezza età. Spietato, avido, abile calcolatore, sia negli affari che nella vita. In sovrappeso,

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cammina a passetti brevi e frettolosi con i piccoli piedi gonfi e le gambe sollecitate dal
carico eccessivo di pancia che devono trasportare. Quando tratta di affari è solito parla-
re a voce molto bassa, quasi un lugubre sussurro, dando l’impressione di essere un gras-
so Vescovo impegnato in qualche catechesi. Nonostante il portamento ridicolo e
l’imbarazzante mania di sistemarsi continuamente il colletto della camicia con le dita
grassocce, ha sempre esercitato un’incredibile fascino verso le donne, che corteggia in-
distintamente in ogni occasione.
Letizia Lochis-Malighetti: ex fidanzata di Anselmo. L’unico vero amore della sua vita.
Una sera di qualche anno fa, ad una cena di lavoro alla quale partecipava per accompa-
gnare Anselmo, conobbe Giacomo. Fu un colpo di fulmine che ancora si rivela, a di-
stanza di anni, un’autentica benedizione. Giacomo, dal quale ha anche avuto un figlio,
è infatti un marito molto premuroso e un forte sostegno nei momenti difficili.
Persi i tratti gentili e fini di una bellezza appena abbozzata in giovane età, è ora una
donna autorevole, tanto capace di ispirare rispetto e di incutere un vago timore anche
negli spietati cacciatori d’affari amici di suo marito, quanto dolce e apprensiva con il
figlio.
Laura Lasi: 23 anni, frequenta da qualche mese la casa di Anselmo. Anche se castigata
in classici tailleur, già dai profondi occhi neri si può intuire la bellezza affascinante che
la porta ad essere desiderata ardentemente da molti uomini. Unica erede di un consi-
stente patrimonio, frequenta Anselmo, caro amico paterno, per affinare le proprie ca-
pacità imprenditoriali, affascinata da quella maturità che le trasmette un forte senso di
sicurezza. Vive una relazione occasionale e appassionata con Francesco, suo coetaneo.
Davide Casciello: 35 anni, amico di Michele. Ha un opaco rapporto di amicizia con
Michele, maturato nella comune passione per le donne e i soldi. Conoscente di Ansel-
mo, ha il sentore che quest’ultimo non sopporti la sua condotta spesso licenziosa. Dopo
avere frequentato per qualche mese la casa di Anselmo ha prestato, in un impeto di ge-
nerosità, parecchi soldi a Francesco per un non meglio precisato affare. Nonostante va-
rie sollecitazioni, aspetta ancora la restituzione della somma.
Giacomo Colnaghi: la vittima. Da anni svolgeva con pignola meticolosità il ruolo di
commercialista contabile all’interno della società di cui Anselmo e Michele sono i pro-
prietari.

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LUOGO E TEMPO

Lago di Garda, Sirmione, Domenica 25 Novembre 2012

CHI SEI

Sei una bellissima ragazza di 23 anni, laureata in Economia con lode. Nonostante tutte
le tue credenziali non sei ancora riuscita a entrare nel mondo del lavoro, forse anche
perché non ne hai ancora trovato uno che possa soddisfare le tue pretese. Da un anno
circa frequentavi il Casinò di Sanremo, nel tentativo di riuscire ad affascinare qualche
possibile facoltoso datore di lavoro, quando ti capitò di conoscere Francesco, bel ragaz-
zo dotato di ingente patrimonio e soprattutto con interessanti rapporti nel mondo
dell’alta imprenditoria. Come hai fatto in quell’occasione ti capita spesso di sfruttare il
tuo corpo meraviglioso per provocare, senza mai essere volgare nel vestiario, ed attirare
su di te l’attenzione e le “simpatie” altrui. Hai sempre avuto un certo talento per la reci-
tazione e da quando tramite Francesco avevi conosciuto Anselmo hai avuto più oppor-
tunità per sfoggiare le tue capacità interpretative.

CHE COSA E’ ACCADUTO

Domenica 25 Novembre a Sirmione, pittoresca cittadina affacciata sul lago di Garda, è


stato ritrovato il corpo senza vita del signor Giacomo Colnaghi, contabile della ditta
“Safe fund Investments s.r.l.”. Raccapricciante la scena del delitto: in un lago di sangue
rappreso sul pavimento giaceva il cadavere, disteso sulla schiena, straziato da numerosi
colpi d’arma bianca. Accanto alla vittima è stato ritrovato il signor Anselmo in stato
confusionale, con la preziosa vestaglia intessuta d’oro imbrattata di sangue e stretto in
mano un affilato coltello da cucina, rivelatosi poi essere l’arma del delitto. Nell’altra
mano Anselmo stringeva un pezzo d’avorio intagliato, subito identificato come uno dei
due alfieri appartenenti al tavolino-scacchiera situato fra due poltrone posizionate di
fronte alla vetrata e ora rovesciato. Intorno ai corpi, oltre agli altri pezzi degli scacchi,
c’erano due bicchieri di cristallo frantumati e diverse macchie di liquido ambrato, pro-
babilmente il whisky che i due stavano sorseggiando durante la partita.

GLI ALTRI PERSONAGGI

Anselmo Visentin: socio di maggioranza della srl “Safe fund investments”. E' un omo-
ne imponente, tanto burbero all’apparenza quanto fortemente generoso ed onesto con
gli amici. Per quanto abbia un incredibile capacità di fare affari, la sua gene-rosità, forse
troppo spesso ingenua, lo ha portato più volte a perdere soldi per aiutare amici ai quali
ripone a tratti immeritata fiducia.

Michele Lovati: socio d’affari ed ex compagno di università di Anselmo, anche lui di


mezza età. Spietato, avido, abile calcolatore, sia negli affari che nella vita. In sovrappeso,

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cammina a passetti brevi e frettolosi con i piccoli piedi gonfi e le gambe sollecitate dal
carico eccessivo di pancia che devono trasportare. Quando tratta di affari è solito parla-
re a voce molto bassa, quasi un lugubre sussurro, dando l’impressione di essere un gras-
so Vescovo impegnato in qualche catechesi. Nonostante il portamento ridicolo e
l’imbarazzante mania di sistemarsi continuamente il colletto della camicia con le dita
grassocce, ha sempre esercitato un’incredibile fascino verso le donne, che corteggia in-
distintamente in ogni occasione.
Letizia Lochis-Malighetti: ex fidanzata di Anselmo. L’unico vero amore della sua vita.
Una sera di qualche anno fa, ad una cena di lavoro alla quale partecipava per accompa-
gnare Anselmo, conobbe Giacomo. Fu un colpo di fulmine che ancora si rivela, a di-
stanza di anni, un’autentica benedizione. Giacomo, dal quale ha anche avuto un figlio,
è infatti un marito molto premuroso e un forte sostegno nei momenti difficili.
Persi i tratti gentili e fini di una bellezza appena abbozzata in giovane età, è ora una
donna autorevole, tanto capace di ispirare rispetto e di incutere un vago timore anche
negli spietati cacciatori d’affari amici di suo marito, quanto dolce e apprensiva con il
figlio.
Francesco Colnaghi: figlio di Giacomo e Letizia, è un ragazzo di 23 anni. A causa della
sua passione per le automobili sportive e i vestiti d’alta moda, il suo conto in banca è
sempre in rosso anche se continuamente rimpinguato dal papà e dalla mamma. Da un
paio d’anni, una nuova passione, subito diventata vizio, ha monopolizzato le sue spese:
il gioco. Amante delle scommesse ippiche, del black jack e del poker alla texana, è già
noto nell’ambiente per la propensione a puntare “pesante”. L’aumento esponenziale
delle richieste di denaro alla madre, insieme alla totale assenza di volontà nella ricerca
di un lavoro, lo ha portato ad essere sempre più desideroso di ereditare l’ingente patri-
monio familiare.
Davide Casciello: 35 anni, amico di Michele. Ha un opaco rapporto di amicizia con
Michele, maturato nella comune passione per le donne e i soldi. Conoscente di Ansel-
mo, ha il sentore che quest’ultimo non sopporti la sua condotta spesso licenziosa. Dopo
avere frequentato per qualche mese la casa di Anselmo ha prestato, in un impeto di ge-
nerosità, parecchi soldi a Francesco per un non meglio precisato affare. Nonostante va-
rie sollecitazioni, aspetta ancora la restituzione della somma.
Giacomo Colnaghi: la vittima. Da anni svolgeva con pignola meticolosità il ruolo di
commercialista contabile all’interno della società di cui Anselmo e Michele sono i pro-
prietari.

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LUOGO E TEMPO

Lago di Garda, Sirmione, Domenica 25 Novembre 2012

CHI SEI

In trent’anni di vita hai accumulato una lunga esperienza criminale. Il segno tangibile
del tuo passato da malavitoso, un souvenir dal carcere di Amsterdam, è la lunga cicatri-
ce che ti solca la guancia, nascosta a fatica sotto uno spesso strato di trucco. Taciturno,
riservato, crudele e senza troppi scrupoli, il tuo punto di forza è l’osservazione. Sempre
attento a chi hai attorno, sfrutti ogni occasione per studiare i punti deboli altrui, arma
segreta che sfrutti per imporre il tuo volere. Hai un solo punto debole: l’amore per il
lusso, le belle donne e l’odore del denaro.

CHE COSA E’ ACCADUTO

Domenica 25 Novembre a Sirmione, pittoresca cittadina affacciata sul lago di Garda, è


stato ritrovato il corpo senza vita del signor Giacomo Colnaghi, contabile della ditta
“Safe fund Investments s.r.l.”. Raccapricciante la scena del delitto: in un lago di sangue
rappreso sul pavimento giaceva il cadavere, disteso sulla schiena, straziato da numerosi
colpi d’arma bianca. Accanto alla vittima è stato ritrovato il signor Anselmo in stato
confusionale, con la preziosa vestaglia intessuta d’oro imbrattata di sangue e stretto in
mano un affilato coltello da cucina, rivelatosi poi essere l’arma del delitto. Nell’altra
mano Anselmo stringeva un pezzo d’avorio intagliato, subito identificato come uno dei
due alfieri appartenenti al tavolino-scacchiera situato fra due poltrone posizionate di
fronte alla vetrata e ora rovesciato. Intorno ai corpi, oltre agli altri pezzi degli scacchi,
c’erano due bicchieri di cristallo frantumati e diverse macchie di liquido ambrato, pro-
babilmente il whisky che i due stavano sorseggiando durante la partita.

GLI ALTRI PERSONAGGI

Anselmo Visentin: socio di maggioranza della srl “Safe fund investments”. E' un omo-
ne imponente, tanto burbero all’apparenza quanto fortemente generoso ed onesto con
gli amici. Per quanto abbia un incredibile capacità di fare affari, la sua gene-rosità, forse
troppo spesso ingenua, lo ha portato più volte a perdere soldi per aiutare amici ai quali
ripone a tratti immeritata fiducia.

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Michele Lovati: socio d’affari ed ex compagno di università di Anselmo, anche lui di


mezza età. Spietato, avido, abile calcolatore, sia negli affari che nella vita. In sovrappeso,
cammina a passetti brevi e frettolosi con i piccoli piedi gonfi e le gambe sollecitate dal
carico eccessivo di pancia che devono trasportare. Quando tratta di affari è solito parla-
re a voce molto bassa, quasi un lugubre sussurro, dando l’impressione di essere un gras-
so Vescovo impegnato in qualche catechesi. Nonostante il portamento ridicolo e
l’imbarazzante mania di sistemarsi continuamente il colletto della camicia con le dita
grassocce, ha sempre esercitato un’incredibile fascino verso le donne, che corteggia in-
distintamente in ogni occasione.
Letizia Lochis-Malighetti: ex fidanzata di Anselmo. L’unico vero amore della sua vita.
Una sera di qualche anno fa, ad una cena di lavoro alla quale partecipava per accompa-
gnare Anselmo, conobbe Giacomo. Fu un colpo di fulmine che ancora si rivela, a di-
stanza di anni, un’autentica benedizione. Giacomo, dal quale ha anche avuto un figlio,
è infatti un marito molto premuroso e un forte sostegno nei momenti difficili.
Persi i tratti gentili e fini di una bellezza appena abbozzata in giovane età, è ora una
donna autorevole, tanto capace di ispirare rispetto e di incutere un vago timore anche
negli spietati cacciatori d’affari amici di suo marito, quanto dolce e apprensiva con il
figlio.
Francesco Colnaghi: figlio di Giacomo e Letizia, è un ragazzo di 23 anni. A causa della
sua passione per le automobili sportive e i vestiti d’alta moda, il suo conto in banca è
sempre in rosso anche se continuamente rimpinguato dal papà e dalla mamma. Da un
paio d’anni, una nuova passione, subito diventata vizio, ha monopolizzato le sue spese:
il gioco. Amante delle scommesse ippiche, del black jack e del poker alla texana, è già
noto nell’ambiente per la propensione a puntare “pesante”. L’aumento esponenziale
delle richieste di denaro alla madre, insieme alla totale assenza di volontà nella ricerca
di un lavoro, lo ha portato ad essere sempre più desideroso di ereditare l’ingente patri-
monio familiare.
Laura Lasi: 23 anni, frequenta da qualche mese la casa di Anselmo. Anche se castigata
in classici tailleur, già dai profondi occhi neri si può intuire la bellezza affascinante che
la porta ad essere desiderata ardentemente da molti uomini. Unica erede di un consi-
stente patrimonio, frequenta Anselmo, caro amico paterno, per affinare le proprie ca-
pacità imprenditoriali, affascinata da quella maturità che le trasmette un forte senso di
sicurezza. Vive una relazione occasionale e appassionata con Francesco, suo coetaneo.
Giacomo Colnaghi: la vittima. Da anni svolgeva con pignola meticolosità il ruolo di
commercialista contabile all’interno della società di cui Anselmo e Michele sono i pro-
prietari.

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AVVERTENZE

- Gli investigatori possono interrogare i personaggi a loro piacimento ma devono for-


mulare domande attinenti all’argomento dell’atto.
- L’atto di accusa può essere rivolto ad uno o più personaggi solo nell’Epilogo. Inoltre,
gli investigatori devono spiegare chi è l’assassino, come e perché ha compiuto il delitto:
un po’ come Poirot nelle sue riunioni finali! Una buona idea è quella di accusare il col-
pevole solo dopo aver scagionato tutti gli altri personaggi spiegandone il motivo.

LUOGO E TEMPO

Lago di Garda, Sirmione, Domenica 25 Novembre 2012

CHI SIETE

Investigatori dei R.I.S. di Parma

CHE COSA E' ACCADUTO

Domenica 25 Novembre a Sirmione, pittoresca cittadina affacciata sul lago di Garda, è


stato ritrovato il corpo senza vita del signor Giacomo Colnaghi, contabile della ditta
“Safe fund Investments s.r.l.”. Raccapricciante la scena del delitto: in un lago di sangue
rappreso sul pavimento giaceva il cadavere, disteso sulla schiena, straziato da numerosi
colpi d’arma bianca. Accanto alla vittima è stato ritrovato il signor Anselmo in stato
confusionale, con la preziosa vestaglia intessuta d’oro imbrattata di sangue e stretto in
mano un affilato coltello da cucina, rivelatosi poi essere l’arma del delitto. Nell’altra
mano Anselmo stringeva un pezzo d’avorio intagliato, subito identificato come uno dei
due alfieri appartenenti al tavolino-scacchiera situato fra due poltrone posizionate di
fronte alla vetrata e ora rovesciato. Per terra, attorno ai corpi, oltre agli altri pezzi degli
scacchi, c’erano due bicchieri di cristallo frantumati e diverse macchie di liquido am-
brato, probabilmente il whisky che i due stavano sorseggiando durante la partita.
Nonostante l’evidenza dei fatti avete deciso di convocare nel salone della villa tutte le
persone interessate: dovete avere la certezza che Anselmo sia l’assassino di Giacomo.
“Ciò che sembra spesso non è!” Anselmo Cabrini.

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AVVERTENZE PER LA LETTURA DEI COPIONI

- Le domande devono essere attinenti all’argomento dell’atto.


- Se alcune domande non trovano risposta nella scheda, dai spazio alla tua fantasia rispondendo in modo
coerente con il personaggio, oppure... in modo generico.
- Le “informazioni che puoi rendere pubbliche” sono notizie che puoi rivelare di tua iniziativa o su do-
mande specifiche. Qui troverai la tua versione dei fatti. Nel rilasciare le tue dichiarazioni tieni d’occhio
questi paragrafi.
- Tutte le frasi in corsivo sono informazioni riservate, che non vorresti che fossero rivelate. Tuttavia, di fron-
te a prove o testimonianze evidenti puoi anche renderle note. Naturalmente, se sei l’assassino o un com-
plice puoi confessare il tuo delitto o le circostanze che lo riguardano unicamente nell’ultimo atto,
l’epilogo.
- Le frasi in grassetto sottolineato sono invece informazioni che DEVI fornire con la massima precisio-
ne ANCHE SE NON TI SONO ESPRESSAMENTE RICHIESTE. Aspetta il momento giusto, ma
FALLO!

I ATTO: L’arrivo degli invitati

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Venerdì 23 Novembre

Verso le ore 17.00 hai accolto gli invitati all’ inaugurazione della tua splendida villa sul
lago di Garda, fresca di ristrutturazione. Sono stati tutti relativamente puntuali, fatta
eccezione per quel viziato di Francesco, figlio di Giacomo e Letizia, che aveva dimostra-
to il suo egocentrismo improvvisando un teatrale ingresso a bordo di una Ferrari nuova
fiammante. Dopo avere mostrato, non senza un sincero compiacimento, tutte le splen-
dide stanze della casa, hai accompagnato i tuoi ospiti in biblioteca per servire il ricco
aperitivo preparato da Dario, il tuo maggiordomo.
Hai concesso agli ospiti un paio di ore di riposo e hai dato loro appuntamento per ce-
na. Il tuo maggiordomo era stato veramente all’altezza della sua fama, preparando pre-
libate portate accostate a vini pregiati. La serata era stata turbata da uno dei soliti litigi
fra Francesco e Giacomo tra i secondi e il dolce. Ti aveva sorpreso l’insolito atteggia-
mento di Letizia che ti era sembrata più interessata a indagare sui rapporti fra te e Lau-
ra, piuttosto che a difendere l’amato figlio.
Michele, seduto alla tua sinistra, non si era neanche accorto del trambusto, impegnato
com'era a parlare di questioni finanziarie con Davide.
Davide rappresentava l’unica stonatura in tutto il party: invitato su calda insistenza di
Michele, avevi sempre avuto il forte sospetto di un suo legame con il crimine finanzia-
rio. Terminata la cena tutti gli ospiti si erano ritirati nelle stanze loro assegnate, e tu e
Giacomo avevate potuto dedicarvi alla vostra rituale partita a scacchi, una abitudine
ormai consolidatasi negli anni. Preparata la scacchiera e scelta una speciale bottiglia di
whisky single malt scozzese, avevate iniziato una lunga partita a scacchi.

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Sabato 24 Novembre
Sveglio già di prima mattina, eri tornato in biblioteca per recuperare gli occhiali dimen-
ticati la sera precedente ed avevi sorpreso Michele tutto intento ad osservare le bottiglie
di whisky conservate nel mobiletto.
Da molti anni il tuo socio invidiava i tuoi gusti raffinati in fatto di distillati, e non si era
ancora arreso ad ammettere la sua totale ignoranza al riguardo. Chiacchierando di li-
quori siete andati in cucina a fare colazione. Qui avete trovato Laura e Francesco. Os-
servandoli, eri stupito della loro malcelata complicità, come se si conoscessero da tem-
po.
La giornata era quindi piacevolmente trascorsa fra un giro in barca a vela, il pranzo a
base di pesce e lo shopping a Riva del Garda. Rientrati in villa a sera inoltrata e consu-
mata la cena, vi eravate ritrovati in biblioteca per fare due chiacchierare e decidere il
programma della giornata successiva. Mentre Francesco, che aveva palesemente bevuto
troppo, litigava con il padre (forse per mettersi in mostra con Laura), ti eri sorpreso, os-
servando Letizia, ad immaginare come sarebbe stata la tua vita se, qualche anno prima
le avessi chiesto di sposarti.
Mentre sceglievi il whisky da degustare durante l’usuale partita a scacchi con Giacomo,
avevi sentito quest’ultimo parlottare a lungo sulle scale con Michele. Quali segreti ave-
vano quei due?

INFORMAZIONI RISERVATE

In tutti questi anni sei sempre stato innamorato di Letizia, ma per il rispetto e l’amicizia che ti
lega a Giacomo hai sempre evitato “colpi di testa”.
Nell’ultimo periodo il rapporto con Laura ti aveva fatto rivivere intense emozioni: una sera, du-
rante una cena in un romantico locale sul lago, vi eravate lasciati andare alla passione. Dopo
l’indimenticabile notte d’amore, tuttavia, avevi preso coscienza dell’assurdità della situazione.
Laura era troppo bella, troppo giovane, e forse tu ti sentivi ancora troppo legato a Letizia per po-
ter vivere una storia d’amore con lei e le hai detto che quello che era appena successo non doveva
capitare più.
Il rapporto con Michele andava incrinandosi per colpa di Davide. Eri certo delle intenzioni di
quest'ultimo di entrare in società con voi come dei sui suoi legami con la criminalità. Non puoi
permettere che Davide possa lavorare con voi e proprio non capisci perché Michele continui a
sponsorizzarlo.

COSA DEVI DIRE

- Sospetti che Davide abbia stretti rapporti con il mondo malavitoso.


- Michele e Giacomo devono condividere qualche segreto. , Li hai più volte sorpresi a
parlottare in modo concitato.
- Francesco e Laura si conoscono già da tempo? Sei stupito dall’intimità che trapela
quando i due stanno insieme.

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- Sabato sera,nel patio della villa, hai visto litigare Davide e Francesco. Francesco fu-
mava una sigaretta dopo l’altra dimostrando un’inquietudine crescente mentre Davi-
de aveva un atteggiamento molto aggressivo.
- Durante il pranzo a Limone del Garda hai potuto sentire Francesco minacciare il
padre in seguito a una delle solite richieste di denaro. Mentre Letizia piangeva e li
pregava di smettere, il figlio, gettando il mozzicone di sigaretta nel lago ha urlato:
“IO SARÒ FELICE SOLO QUANDO SARAI MORTO!”.
- Circa due anni fa, in ufficio, ti venne rubata la ventiquattrore. Denunciato il furto
alla centrale di Polizia, ritrovasti la valigetta il giorno successivo nella sala riunioni. Il
contenuto, alcuni documenti personali, il telefono cellulare e la chiave cifrata che
serve a compiere le operazioni bancarie, erano intatti e non sembravano essere stati
toccati. Anche la valigetta, protetta da una serratura cifrata, era in perfette condizio-
ni, ragion per cui hai ritirato la denuncia pensando ad una dimenticanza o ad uno
scherzo di pessimo gusto.

II ATTO: la mattina del ritrovamento

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

La mattina di Domenica 25 Novembre, qualcuno o qualcosa ti ha strappato da un son-


no profondo. La vista annebbiata, eri riuscito a riconoscere il tuo maggiordomo che ti
strattonava. Nonostante un dolore lancinante al collo hai sollevato la testa, mentre po-
co a poco la vista tornava a fuoco inquadrando gli alti scaffali della biblioteca e i volti
degli invitati, tutti attorno a te. Al tuo fianco un corpo sdraiato, immobile. Inspiega-
bilmente, ti sei accorto di stringere nella mano destra un pesante coltello da cucina e di
avere le mani appiccicaticce, sporche di sangue rappreso e grumoso. Non solo! Indossa-
vi il pigiama! Ma non eri venuto a giocare a sacchi in pigiama, ne sei sicuro!
All’improvviso, avevi riconosciuto il cadavere di Giacomo mentre sentivi Letizia sin-
ghiozzare e gridare verso di te: “Perché … Perché l’hai fatto … Perché!”

COSA DEVI DIRE

- Non hai ucciso Giacomo. L’ultima cosa che ricordi è che stavate giocando a scacchi,
aveva scelto l’apertura italiana e stava mettendo l’alfiere in c4. Dopo di ciò il vuoto è
totale e ogni tentativo di ricordare ti causa lancinanti dolori alla testa.
- Non capisci cosa ci facessi in pigiama! Non eri in pigiama quando hai cominciato a
giocare a scacchi!
- Ti ricordi che il whisky di ieri sera aveva un retrogusto strano.
- Iniziata la partita da pochi minuti, siete stati disturbati da alcuni rumori ovattati,
provenienti dalla cucina. Pensando che fosse il maggiordomo che sistemava qualco-
sa, avete continuato a giocare.

© Copyright Anselmo Cabrini – Murderparty - ver. 1.0 - aprile - maggio 2014 - Pagina 25 di 52
Il taccuino della Murderparty – Caso n. 30 – Una scacchiera rosso sangue – di Anselmo Cabrini - www.murderparty.it

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AVVERTENZE PER LA LETTURA DEI COPIONI

- Le domande devono essere attinenti all’argomento dell’atto.


- Se alcune domande non trovano risposta nella scheda, dai spazio alla tua fantasia rispondendo in modo
coerente con il personaggio, oppure... in modo generico.
- Le “informazioni che puoi rendere pubbliche” sono notizie che puoi rivelare di tua iniziativa o su do-
mande specifiche. Qui troverai la tua versione dei fatti. Nel rilasciare le tue dichiarazioni tieni d’occhio
questi paragrafi.
- Tutte le frasi in corsivo sono informazioni riservate, che non vorresti che fossero rivelate. Tuttavia, di fron-
te a prove o testimonianze evidenti puoi anche renderle note. Naturalmente, se sei l’assassino o un com-
plice puoi confessare il tuo delitto o le circostanze che lo riguardano unicamente nell’ultimo atto,
l’epilogo.
- Le frasi in grassetto sottolineato sono invece informazioni che DEVI fornire con la massima precisio-
ne ANCHE SE NON TI SONO ESPRESSAMENTE RICHIESTE. Aspetta il momento giusto, ma
FALLO!

I ATTO: L’arrivo degli invitati

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Venerdì 23 Novembre
Puntuale alle ore 17 eri arrivato alla villa di Anselmo, accompagnato da Davide. Sapevi
che Anselmo non poteva sopportare il tuo amico, ma avevi insistito perché lo invitasse.
Dopo l’arrivo di tutti gli ospiti Anselmo vi ha fatto prima visitare la casa e poi vi ha of-
ferto un aperitivo in biblioteca. Lì Francesco e Davide hanno avuto una animata discus-
sione. Il primo borbottava, mentre il secondo gli rideva in faccia
A cena siete stati disturbati dall’imbarazzante teatrino di Francesco che aveva litigato
con il padre, probabilmente per le sue consuete e non soddisfatte richieste economiche.
Dopo cena, prima di andare a letto, avevi sentito Anselmo e Giacomo accordarsi per
una partita a scacchi.
Sabato 24 Novembre
Ti sei svegliato molto presto. Sei andato in cucina senza incontrare nessuno e subito
dopo in biblioteca dove la sera prima avevi notato un mobiletto pieno di alcolici.
Mentre curiosavi, è arrivato Anselmo. Era venuto a recuperare gli occhiali dimenticati
la notte precedente. Sei allora stato costretto a sorbirti il monologo del tuo socio su
nomi, produzioni, annate e sapori di tutti i whisky conosciuti, partendo dal Cardhu,
che beveva solitamente durante le partite a scacchi, per arrivare al Gleen Morange, che
amava assaporare in silenziose riflessioni, perso nella contemplazione delle fiamme del
caminetto. Eri riuscito a liberarti dal fastidioso giogo solo manifestando la volontà di
andare a fare colazione, vista la fame crescente che ti faceva brontolare lo stomaco. In
cucina avete colto Laura e Francesco in atteggiamenti intimi.

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Avete trascorso una piacevole giornata che ha visto in programma una gita in barca, un
ottimo pranzo a base di pesce e lo shopping pomeridiano a Riva del Garda.
Dopo cena vi siete trasferiti in biblioteca per chiacchierare un po’ e decidere le attività
del giorno successivo. Mentre parlavi con Davide. l’atmosfera serena è stata bruscamen-
te interrotta da un imbarazzante litigio tra Giacomo e il figlio Francesco che aveva evi-
dentemente esagerato con gli alcolici e con le avances nei confronti di Laura. Interve-
nuta Letizia e sedati gli animi bollenti, siete tornati in stanza.
All’una di notte, entrando in cucina per bere un bicchiere d'acqua, hai incontrato Lau-
ra e Francesco che uscivano imbarazzati proprio da lì. Subito dopo averli salutati eri tra-
salito nel vedere un’ombra molto simile al profilo di Davide fuori dalla finestra. Ti sei
tranquillizzato pensando ad un effetto ottico e, dopo aver bevuto, sei tornato nella tua
stanza.

INFORMAZIONI RISERVATE

Avevi casualmente conosciuto Davide un paio di anni fa, e fin da subito nacque tra voi una certa
simpatia alimentata dai tanti interessi comuni.
Un giorno sei riuscito a trafugare la valigetta nella quale Anselmo custodiva la chiave cifrata di
accesso all'home banking. Con l’aiuto di Davide sei riuscito a trovare la combinazione alfanume-
rica che apriva la ventiquattrore. Era quella che Anselmo utilizzava per dividere con te
l’armadietto all’ Università: Lety1964. Con la chiave che consentiva l'accesso all'home banking
avete potuto programmato una serie di pagamenti mensili di 50.000 euro ad una società fittizia,
con un conto offshore alle isole Cayman. Questi versamenti ti servivano anche per pagare Davide
perché senza di lui non potevi fare quel lavoro sporco. Inoltre per i tuoi amici era un perfetto e-
straneo e ti permetteva di mantenere la tua facciata di “insospettabile”. Dopo avere portato a
termine il vostro piano, avevate fatto in modo che Anselmo ritrovasse la valigetta per indurlo a
ritirare la denuncia di smarrimento fatta ai Carabinieri. Pochi giorni fa, però, hai ricevuto una
telefonata da parte di Giacomo, il contabile dell’azienda, che ti confidava di avere scoperto dei
pagamenti illeciti e che sospettava che il colpevole fosse Anselmo. Vi eravate quindi dati appun-
tamento nel corso del weekend per chiarire la questione.

Cosa devi dire

- Più passa il tempo e più Anselmo si rivela una persona pesante e noiosa.
- Quando avevate visto Francesco e Laura in atteggiamenti equivoci in cucina ti è
sembrato che Anselmo cambiasse subito umore e che fosse molto deluso.
- Se solo tu volessi, Laura cadrebbe ai tuoi piedi. Ne sei convinto considerando il tuo
ingente patrimonio e l'interesse di lei per il denaro.
- Non ti sei mai completamente fidato di Davide, in fin dei conti è un malfattore con
trascorsi burrascosi (una volta lo hanno anche arrestato). Proprio per questi motivi,
però, sei fermamente convinto che ti convenga averlo dalla tua parte piuttosto che
rischiare di trovarselo un domani come nemico.
- Sei molto nervoso perché hai paura che Giacomo decida di raccontare ciò che ha
scoperto ad Anselmo.

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II ATTO: la mattina del ritrovamento.

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Domenica 25 Novembre
Domenica mattina, mentre andavi in cucina, hai sentito delle urla femminili provenire
dalla biblioteca. Sei subito accorso e ti sei trovato davanti alla scena del crimine come
già descritta.

COSA DEVI DIRE

- Nonostante l’ evidenza dei fatti, ti sembra impossibile che sia stato Anselmo ad uc-
cidere Giacomo, soprattutto se si considera che ci sono persone nella villa che avreb-
bero ottenuto vantaggi maggiori dalla sua morte.
- Ieri sera avevi potuto sentire abbastanza chiaramente Francesco minacciare di morte
il padre, durante il litigio in biblioteca.
- Sei certo che Laura a Francesco abbiano una relazione, ma avverti anche delle stra-
nezze nel rapporto tra Anselmo e Laura.
- Questa tragedia è per te un vero disastro: riuscirà l’azienda a sopravvivere senza
l’indispensabile sostegno di Anselmo?
- Non capisci cosa ci facessero Laura e Francesco in cucina, ieri notte. Soprattutto sei
rimasto stupito dal fatto che fossero così imbarazzati quando ti hanno incontrato,
come se celassero qualche scomodo segreto.
- Perché Davide gironzolava fuori dalla villa, ieri notte?

Soluzione (informazioni riservate)

Sei tu l’assassino, il colpevole dell’omicidio di Giacomo. Quest’ultimo aveva scoperto gli strani
movimenti di denaro che avevate programmato tu e Davide e ne avrebbe sicuramente parlato con
Anselmo (che credeva colpevole). Non potevi permetterlo. Ieri mattina avevi scoperto qual’ era la
bottiglia di whisky che Anselmo e Giacomo bevevano durante le loro partite di scacchi e ci avevi
versato dentro una grossa dose di un potente sonnifero. Hai atteso che facesse effetto, hai preso un
coltello dalla cucina, ti sei infilato la vestaglia di Anselmo e sei entrato in biblioteca. Come previ-
sto Giacomo e Anselmo dormivano entrambi sul pavimento. Hai colpito Giacomo più volte fino
ad ucciderlo. Successivamente hai infilato la vestaglia da notte sporca di sangue ad Anselmo, e gli
hai messo il coltello che avevi utilizzato per l’omicidio nella sua mano. Dopo aver eliminato con
molta cura ogni traccia della tua presenza, hai sistemato la scena del crimine in modo da pensare
che ci fosse stata una colluttazione, e ti sei liberato dei guanti gettandoli nel camino (era sempre
acceso) e infine, dopo aver controllato un’ultima volta di non esserti scordato nulla di importante,
sei tornato a letto, certo di averla fatta franca.

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AVVERTENZE PER LA LETTURA DEI COPIONI

- Le domande devono essere attinenti all’argomento dell’atto.


- Se alcune domande non trovano risposta nella scheda, dai spazio alla tua fantasia rispondendo in modo
coerente con il personaggio, oppure... in modo generico.
- Le “informazioni che puoi rendere pubbliche” sono notizie che puoi rivelare di tua iniziativa o su do-
mande specifiche. Qui troverai la tua versione dei fatti. Nel rilasciare le tue dichiarazioni tieni d’occhio
questi paragrafi.
- Tutte le frasi in corsivo sono informazioni riservate, che non vorresti che fossero rivelate. Tuttavia, di fron-
te a prove o testimonianze evidenti puoi anche renderle note. Naturalmente, se sei l’assassino o un com-
plice puoi confessare il tuo delitto o le circostanze che lo riguardano unicamente nell’ultimo atto,
l’epilogo.
- Le frasi in grassetto sottolineato sono invece informazioni che DEVI fornire con la massima precisio-
ne ANCHE SE NON TI SONO ESPRESSAMENTE RICHIESTE. Aspetta il momento giusto, ma
FALLO!

I ATTO: L’arrivo degli invitati

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Venerdì 23 Novembre
Sei arrivata nella villa di Anselmo verso le 17,00, in compagnia di tuo marito Giacomo.
Erano trascorsi circa due mesi dall’ultima volta che avevi visto Anselmo e avevi molta
voglia di passare qualche giorno con lui, nonostante la cocente delusione provata anni
fa, quando vi eravate lasciati poiché non aveva intenzione di sposarsi.
Tuo figlio è arrivato un po’ in ritardo, a bordo della nuova Ferrari che si era “regalato”.
Visitata la splendida casa, vero specchio dei gusti raffinati di Anselmo, avevate assapora-
to in biblioteca l’aperitivo preparato dal suo maggiordomo.
A cena, Francesco e Giacomo hanno litigato, ma ti non hai preso, come facevi di solito,
le difese di tuo figlio, occupata com’eri a cercar di capire che rapporti intercorressero
tra Anselmo e Laura.
Dopo cena sei andata a letto presto mentre tuo marito era andato in pigiama (non vole-
va disturbarti al rientro) in biblioteca a giocare a scacchi con Anselmo.

Sabato 24 Novembre
Sei stata svegliata da un profumo di caffè che invadeva dolcemente la stanza. Giacomo,
probabilmente rientrato a tarda notte, si era svegliato prestissimo per farti trovare la co-
lazione pronta sul comodino. Erano queste le attenzioni che ti inducevano a restare fe-
dele a Giacomo e accrescevano, se non l’amore, sicuramente la stima nei suoi confronti.

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La giornata è trascorsa felicemente fra un giro in barca e il pomeriggio di shopping a


Riva del Garda, ed eri contenta di poter godere della compagnia di Anselmo. L’unica
nota stonata era stata una accesa lite tra Giacomo e Francesco sulla terrazza del ristoran-
te di Limone del Garda, Tuo figlio aveva veramente esagerato dicendo che avrebbe vo-
luto vedere morto Giacomo per ereditare tutto il patrimonio familiare!
La tensione si è mantenuta alta anche durante l’aperitivo quando tuo marito aveva
rimproverato Francesco - evidentemente esaltato dai troppi cocktails – di eccedere con
le avance nei confronti di Laura.
La reazione di Francesco era stata eccessiva ed eri dovuta intervenire per placare gli a-
nimi suggerendo a tuo figlio di ritirarsi nella sua stanza con Laura.

INFORMAZIONI RISERVATE

Dopo la fine del rapporto con Anselmo, per ripicca, avevi cominciato a frequentare un suo caro
amico, quello stesso Giacomo che ora è, sfortunatamente, tuo marito. Intuivi che non fosse la
persona giusta con cui condividere l’intera vita, ma quando hai cominciato a pensarlo sei rimasta
incinta. Tuo figlio Francesco è l’unico motivo del tuo matrimonio con Giacomo. Negli anni ave-
vi spesso ripensato ad Anselmo, ma sei sempre rimasta fedele a Giacomo, uomo onesto e gentile, e
per dare a tuo figlio una famiglia presente e serena.
Ogni volta che vedi Anselmo senti riaccendersi la fiamma di un amore mai veramente sopito.
Detto questo però non tradiresti mai tuo marito perché è sempre prodigo di attenzioni nei tuoi
confronti.
Hai paura che tuo figlio Francesco possa combinare qualche guaio, soprattutto da quando hai
capito che è caduto nella rete degli strozzini (tra i quali anche lo stesso Davide). Per salvarlo dalle
loro grinfie, ieri notte, verso le 12:30, sei andata a trovare Davide per consegnargli una valigetta
contenente 70.000 euro in contanti. Davide ti ha riso in faccia dicendo che quella cifra era solo
un piccolo anticipo sul dovuto. Hai chiesto a quanto ammontasse il dovuto. Davide ti ha risposto
di non saperlo e che avrebbe dovuto fare dei conti. Dopo esservi accordati per un appuntamento
l’indomani Davide ti aveva quasi cacciato, motivando la fretta con un vago riferimento ad alcuni
importanti affari da sbrigare. Mentre tornavi in camera hai intravisto Francesco e Laura entrare
in cucina.

COSA DEVI DIRE

- Non sopporti Davide, un malavitoso che importuna continuamente Francesco.


- Sei convinta che ci sia qualcosa di losco nell’interesse che Laura dimostra verso An-
selmo.
- Sei preoccupata per i debiti accumulati da tuo figlio.
- Michele è l’esatto opposto di Anselmo: una persona senza scrupoli, assetata di dena-
ro, potere e donne. In particolare sei infastidita dalle sue continue avances.

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II ATTO: la mattina del ritrovamento.

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Domenica 25 Novembre
La mattina di Domenica, dopo esserti svegliata, ti sei accorta che tuo marito non era ri-
entrato. Sei uscita di corsa dalla stanza, hai incontrato Laura sulle scale e le hai chiesto
di accompagnarti a cercare Giacomo. Appena entrate in biblioteca avete visto la scena
raccapricciante già descritta. Hai urlato e tutti erano accorsi. Anselmo, in stato confu-
sionale, ti fissava con occhi sbarrati mentre singhiozzavi ripetendo: “Perché, perché l’hai
fatto, perché …”.
L’unico assente era Francesco e Dario, il maggiordomo, è corso ad avvertirlo.

COSA DEVI DIRE

- Anche se le prove sembrano schiaccianti, ti sembra veramente assurdo che Anselmo,


che conosci da più di trent’anni, possa avere compiuto un gesto simile.
- Come la sera precedente Giacomo, prima di iniziare a giocare a scacchi, aveva rag-
giunto la vostra stanza per indossare il pigiama, in modo da non disturbati nel caso
fosse rientrato tardi.
- Sei certa che il coltello che Anselmo stringeva in pugno si trovasse su una parete del-
la cucina, attaccato ad una coltelliera magnetica.
- Quali potevano essere gli importanti affari che avevano spinto Davide, ieri notte, a
cacciarti dalla sua stanza?

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plice puoi confessare il tuo delitto o le circostanze che lo riguardano unicamente nell’ultimo atto,
l’epilogo.
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FALLO!

I ATTO: L’arrivo degli invitati

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Venerdì 23 Novembre
Sei arrivato nella tenuta di Anselmo verso le 17 e 20, volutamente in ritardo per attirare
l’attenzione sulla tua Ferrari nuova fiammante. Il weekend si prospettava terribilmente
noioso per i tuoi standard, ma eri fortemente eccitato dal rischio di poterti divertire
con Laura. Compiuto il “tour” della casa, eravate in biblioteca a gustare l’aperitivo pre-
parato dal maggiordomo di Anselmo, quando Davide aveva colto l’occasione (come già
aveva fatto in precedenza, entrando in casa) per “invitarti” a restituire il denaro che gli
dovevi. Forse solo Laura, che era poco distante, aveva sentito il tono minaccioso con il
quale ti aveva detto: “Fra una settimana potresti ancora circolare, magari con una bella sedia a
rotelle, ma chissà, fra due potresti anche non circolare più! Sai cosa devi fare ragazzino …”.
Durante la cena hai litigato, come al solito, con tuo padre, ma, stranamente, stavolta
tua madre, sempre così pronta a difenderti, era distratta nell’osservare Anselmo e Laura
che chiacchieravano amabilmente. Tuttavia, quasi nessuno aveva notato il vostro liti-
gio, certamente non Davide e né tantomeno Michele che non aveva smesso un secondo
di borbottare con quell’atteggiamento da Vescovo catechizzatore.
Com’era possibile che Anselmo tollerasse la presenza di un farabutto come Davide in
casa sua?

Sabato 24 Novembre
La giornata era trascorsa tutto sommato abbastanza velocemente, fra un giro in barca e
la tua fuga in un centro scommesse di Riva del Garda, mentre tutti facevano shopping.

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A pranzo avevi litigato con tuo padre e gli avevi detto che lo volevi vedere morto per e-
reditare i suoi soldi. Durante l’aperitivo la situazione si era ripetuta, ancora più imba-
razzante. Avevi esagerato con i cocktails e ti eri lanciato in una serie interminabile di
apprezzamenti troppo allusivi a Laura. Giacomo ti aveva fatto notare la tua condotta i-
nappropriata e tu eri montato su tutte le furie. Tua madre ti aveva allora convinto a
tornare in camera, dove eri stato poi raggiunto da Laura.

INFORMAZIONI RISERVATE

Avevi conosciuto Laura al casinò di Sanremo. Eri stato colpito dalla sua bellezza e intelligenza e
avevate cominciato a frequentarvi. Le hai confidato di essere in una situazione finanziaria diffici-
le e di essere preoccupato per i debiti che avevi nei confronti di Davide.
Le hai chiesto di aiutarti a carpire qualche segreto societario ad Anselmo. Il tuo obiettivo era
quello di ottenere qualche informazione scottante con la quale ricattare tuo padre quando avessi
avuto bisogno di denaro.
La notte di sabato ti eri ritirato molto presto. Avevi invitato Laura a raggiungerti in camera non
appena tuo padre e Anselmo si fossero isolati dal mondo in una delle loro solite, noiosissime parti-
te a scacchi.
Verso le 12 e 30 ti sei svegliato con un forte mal di testa (avevi bevuto troppo a cena) e hai chie-
sto a Laura di accompagnarti in cucina per prendere una camomilla. Tornando in camera avete
incrociato Michele che stava invece andando in cucina. Dopo esservi scambiati la buona notte
ognuno è rientrato nella propria stanza.
La domenica mattina tu e Laura vi siete svegliati molto presto. Scesi a fare colazione, non aveva-
te potuto fare a meno di rievocare, fra sorrisi compiaciuti e abbracci lascivi, la notte di fuoco ap-
pena trascorsa. Proprio mentre vi stavate per baciare, Michele e Anselmo erano entrati in cucina,
anche se ti era sembrato che nessuno si fosse accorto di niente.

COSA DEVI DIRE

- Provi un misto di odio e terrore nei confronti di Davide, e non riesci proprio a ca-
pire quale tipo di amicizia possa legarlo a Michele.
- Negli ultimi due giorni hai visto più volte tuo padre confabulare animatamente con
Michele. Hai il sospetto che sia accaduto qualcosa.
- Ti disturba vedere come tua madre, nonostante l’età e il matrimonio, sia ancora in-
spiegabilmente attratta da Anselmo. È evidente che l’unica cosa che la trattenga da
qualche pazzia è la fedeltà nei confronti di tuo padre.
- Ormai è chiaro che Laura sia molto più furba di quello che sembra. È visceralmente
attirata dal denaro. Che rapporti ci sono tra lei e Anselmo?

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II ATTO: la mattina del ritrovamento

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Domenica 25 Novembre
La mattina sei stato svegliato dal maggiordomo. In uno stato pietoso per la sbronza del-
la sera precedente, sei riuscito a stento a capire che voleva che scendessi subito in bi-
blioteca. Anselmo aveva ucciso a coltellate tuo padre durante una partita a scacchi! Eri
scoppiato a piangere. Ti addolorava non avergli mai detto veramente quanto lo amavi e
non aver mai saputo instaurare con lui un buon rapporto. Il dolore assorbiva ogni
compiacimento per essere finalmente riuscito ad ereditare il patrimonio di famiglia.

COSA DEVI DIRE

- Non hai mai lasciato la tua stanza di notte.


- Sei convinto che dietro la morte di tuo padre si nasconda un segreto ed è probabile
che Laura ne conosca qualche dettaglio.
- Nonostante le apparenze, hai la sensazione che Anselmo non sia il colpevole e che
sia Davide che Michele siano in qualche modo coinvolti nella tragedia.
- Non puoi provarlo con certezza ma credi che Davide e Michele abbiano degli inte-
ressi in comune, forse addirittura legati all’omicidio.
- Proprio ieri notte hai incontrato Michele e Laura che stavano andando in cucina a
prendere dell’acqua. Si tratterà di una casualità o di una coincidenza?

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te a prove o testimonianze evidenti puoi anche renderle note. Naturalmente, se sei l’assassino o un com-
plice puoi confessare il tuo delitto o le circostanze che lo riguardano unicamente nell’ultimo atto,
l’epilogo.
- Le frasi in grassetto sottolineato sono invece informazioni che DEVI fornire con la massima precisio-
ne ANCHE SE NON TI SONO ESPRESSAMENTE RICHIESTE. Aspetta il momento giusto, ma
FALLO!

I ATTO: L’arrivo degli invitati

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Tramite Francesco e suo padre avevi conosciuto Anselmo. In pochi mesi eri stata con-
quistata dai suoi modi gentili e pacati finché, dopo una cena romantica, avevi ceduto
alla passione e trascorso con lui una notte d’amore.
Venerdì 23 Novembre
Alle 13 avevi accompagnato Anselmo in villa, eccitato e gioioso come un fanciullo, per
aiutarlo negli ultimi preparativi per l'inaugurazione. Durante l’aperitivo avevi sentito
chiaramente Davide minacciare Francesco dicendogli: “Fra una settimana potresti ancora
circolare, magari con bella sedia a rotelle, ma chissà, fra due potresti anche non circolare più! Sai
cosa devi fare ragazzino …”.
A cena eri rimasta stupita dall’atteggiamento di Letizia, molto più curiosa di capire la
natura del rapporto che ti legava con Anselmo, che a difendere il figlio impegnato in un
litigio con il padre.
Non riuscendo a capire perché era stato invitato, avevi osservato che Davide era com-
pletamente assorbito da una discussione con Michele che, dal canto suo, era tutto in-
tento a catechizzarlo con quel suo tono basso e soffocato da Vescovo in predica. La sera
Francesco ti aveva maliziosamente proposto di raggiungerlo in camera e avevi acconsen-
tito senza esitazione. Hai atteso che Francesco restasse solo in camera (suo padre aveva
un appuntamento in biblioteca con Anselmo per una partita a scacchi), e ne hai subito
approfittato.

Sabato 24 Novembre
La mattina, di buon ora, sei andata assieme a Francesco in cucina per fare colazione.
Eravate intenti a baciarvi, nel ricordo della notte di fuoco appena trascorsa, quando so-
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no entrati Anselmo e Michele che, fortunatamente, sembravano non essersi accorti di


nulla.
La giornata è poi trascorsa molto piacevolmente, Anselmo si era rivelato un ottimo in-
trattenitore, sia durante il giro in barca, sia nel corso del pranzo a Limone del Garda.
Dopo cena eravate in biblioteca a mettere a punto il programma della giornata seguen-
te, quando Francesco, palesemente ubriaco, si era lasciato andare ad alcuni apprezza-
menti , forse troppo espliciti al tuo riguardo. Giacomo lo aveva rimproverato duramen-
te ma Francesco, montando su tutte le furie, aveva reagito a sua volta facendo una ter-
ribile scenata. Per fortuna era intervenuta Letizia che lo aveva convinto a ritirarsi in ca-
mera sua e tu, prontamente, ti eri offerta di accompagnarlo.

INFORMAZIONI RISERVATE
Avevi conosciuto Francesco al Casinò di Sanremo colpita, ed inizialmente anche infastidita, dal
suo atteggiamento strafottente e dal suo fascino tenebroso. Dopo pochi mesi ti aveva confidato di
avere il vizio del gioco e di avere anche dei forti debiti con Davide. Ti ha chiesto quindi di avvici-
nare Anselmo e di carpirgli qualche segreto sulla sua Società. Tu hai accettato di aiutarlo.
Inizialmente i rapporti con Anselmo erano stati difficili ma, con il passare del tempo, ti eri legata
sempre di più a lui, finché, dopo una romantica cena, avevate ceduto alla passione, condividendo
una lunga notte d’amore.
Il mattino seguente, Anselmo era pentito di quanto accaduto e ti aveva chiesto di interrompere sul
nascere una relazione che non poteva durare anche per la differenza di età.
Nonostante il rapporto inizialmente utilitaristico, nato sia perché te lo aveva chiesto Francesco
ma anche per ottenere un lavoro grazie al tuo diploma di Laurea in Economia acquistato in Al-
bania, ti eri innamorata sul serio di quell’uomo maturo e affascinante.
Ieri notte, verso le 24, 30, tu e Francesco eravate andati in cucina per prepararvi una camomilla
quando, nel tragitto che vi riportava in camera, avevate incrociato Michele, che era anche lui di-
retto in cucina.

COSA DEVI DIRE

Pensi che Davide sia una persona pericolosa.


A conferma dei tuoi sospetti ieri sera hai sentito distintamente Davide minacciare
Francesco.
Sei certa che Letizia sia ancora interessata ad Anselmo e ti sembra disposta a pagare
qualsiasi prezzo per riaverlo ai suoi piedi.
Michele è l’esatto opposto di Anselmo, una persona senza scrupoli che farebbe di tut-
to per accumulare denaro. Sei infastidita dalle sue continue avance irrispettose verso
di te.
Francesco è veramente angosciato dall’ingente debito che ha con Davide. Per liberar-
sene potrebbe addirittura spingersi fino al punto di uccidere.

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II ATTO: la mattina del ritrovamento.

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

La mattina di Domenica 25 Novembre hai incontrato Letizia sulle scale, preoccupatis-


sima per Giacomo. Quando siete entrati in biblioteca siete stati testimoni della scena
agghiacciante già descritta.
In biblioteca sono accorsi tutti tranne Francesco. Hai quindi chiesto a Dario il mag-
giordomo di andare ad avvertirlo dell'accaduto.

COSA DEVI DIRE

- Nonostante l'evidenza dei fatti, ti sembra impossibile che Anselmo possa avere com-
piuto un gesto così assurdo.
- Ti era sembrato fin da subito molto strano che Anselmo indossasse la vestaglia, in-
dumento che indossava solo la mattina per andare a fare colazione. Ripensandoci be-
ne, ieri sera anche Giacomo indossava un pigiama.
- Sarà una pura coincidenza il fatto di avere incrociato ieri a notte fonda Michele?

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AVVERTENZE PER LA LETTURA DEI COPIONI

- Le domande devono essere attinenti all’argomento dell’atto.


- Se alcune domande non trovano risposta nella scheda, dai spazio alla tua fantasia rispondendo in modo
coerente con il personaggio, oppure... in modo generico.
- Le “informazioni che puoi rendere pubbliche” sono notizie che puoi rivelare di tua iniziativa o su do-
mande specifiche. Qui troverai la tua versione dei fatti. Nel rilasciare le tue dichiarazioni tieni d’occhio
questi paragrafi.
- Tutte le frasi in corsivo sono informazioni riservate, che non vorresti che fossero rivelate. Tuttavia, di fron-
te a prove o testimonianze evidenti puoi anche renderle note. Naturalmente, se sei l’assassino o un com-
plice puoi confessare il tuo delitto o le circostanze che lo riguardano unicamente nell’ultimo atto,
l’epilogo.
- Le frasi in grassetto sottolineato sono invece informazioni che DEVI fornire con la massima precisio-
ne ANCHE SE NON TI SONO ESPRESSAMENTE RICHIESTE. Aspetta il momento giusto, ma
FALLO!

I ATTO: L’arrivo degli invitati

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Venerdì 23 Novembre
Tu e Michele siete arrivati nella villa di Anselmo puntuali alle 17.
Francesco invece si è fatto aspettare ma il suo arrivo non è passato inosservato dato che
è giunto a bordo della sua Ferrari nuova fiammante. Ti doveva un sacco di soldi e, na-
turalmente, notando la tua presenza, era sbiancato. Gli hai allora detto: “Non hai soldi
per pagare i debiti ma per comprare una Ferrari si, eh?!”.
In seguito, durante l’aperitivo, hai minacciato Francesco dicendogli: “Fra una settimana
potresti ancora circolare, magari con una bella sedia a rotelle, ma chissà, fra due potresti anche
non circolare più! Sai cosa devi fare ragazzino …”.
Eri poi andato in stanza e avevi trascorso il resto della serata parlando con Michele. Nel
corso della cena, Francesco ha litigato con suo padre, probabilmente in seguito alla ri-
chiesta di un prestito in denaro. Evidentemente i tuoi avvertimenti avevano riscosso il
successo sperato. Prima di andare a dormire, hai sentito Anselmo accordarsi con Gia-
como per una partita a scacchi in biblioteca.

Sabato 24 Novembre
Ti sei svegliato tardissimo e, per non mancare alla gita in barca, avevi saltato la colazio-
ne. La giornata era trascorsa nel modo più piacevole e rilassante tra un gustoso pranzo a
base di pesce a Limone del Garda e lo shopping pomeridiano. Nel corso della sera, in
biblioteca, hai assistito nuovamente ad uno show di Francesco che, palesemente ubria-
co e dopo una imbarazzante serie di avances a Laura, aveva ancora litigato con il padre.
Prima di andare a letto avevi sentito nuovamente Anselmo e Giacomo accordarsi per
una partita a scacchi in biblioteca.

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INFORMAZIONI RISERVATE

Conoscevi Michele da qualche anno. I vostri comuni interessi per le donne e il guadagno facile
(anche a costo di qualche illegalità) avevano favorito un fosco rapporto di amicizia. Michele ave-
va chiesto la tua complicità per riciclare denaro ai danni del suo socio Anselmo. Ti aveva confi-
dato di aver sottratto la valigetta di Anselmo contenente la chiave cifrata che permetteva di acce-
dere all'home banking. La cosa più divertente era che Michele era riuscito a trovare la combina-
zione alfanumerica per aprire la valigetta, inserendo la combinazione “Lety1964”, la stessa
password che Anselmo utilizzava sull’armadietto nella biblioteca dell’Università che condivideva
con Michele!
Il vostro piano consisteva nell'accedere all'home banking della società di Anselmo per trasferire
circa 50.000 euro al mese, tramite una Società da voi creata ad hoc, ad un conto offshore ultra-
segreto nelle isole Cayman.
Qualche giorno fa però, Michele ti aveva chiamato dicendo che Giacomo, il contabile della socie-
tà di Anselmo e di Michele, aveva scoperto un flusso di denaro illecito. Era per questo motivo che
Michele aveva insistito perché andassi anche tu alla festa: voleva cercare di porre rimedio ad una
situazione che rischiava di sfuggirgli di mano.
Poco più di un anno fa Michele ti aveva presentato Francesco, figlio di Giacomo e Letizia. Si era
subito rivelato un ottimo cliente, preso com’era dal vizio del gioco e dalla tentazione di vivere nel
lusso. Dopo una cospicua serie di prestiti, tuttavia, Francesco aveva smesso di pagarvi e avevate
colto l’occasione della festa per cercare di convincerlo a restituirvi il dovuto.
Ieri, attorno a mezzanotte e mezza, Letizia era venuta a trovarti in camera, pallida come un len-
zuolo, per consegnarti una valigetta contenente 70.000 euro in contanti, a estinzione dei debiti
del figlio. Le avevi riso in faccia, spiegandole che si trattava di una cifra irrisoria rispetto al totale
dovuto. Letizia si è dimostrata disponibile a estinguere il debito e le hai dato appuntamento al
giorno dopo, per comunicargli l’ammontare esatto del debito del figlio. Hai quindi telefonato al
tuo Capo per comunicare l’accaduto.

COSA DEVI DIRE

- Laura è una cacciatrice di dote, interessata solo ai soldi e disposta a concedersi per
averli. Difficile che tu ti possa sbagliare, dato che sei circondato da farabutti ed è una
categoria che conosci bene.
- Più passa il tempo e più ti accorgi che Anselmo è veramente un “bonaccione”, in-
genuo e troppo generoso.
- Durante il pranzo a Limone del Garda, la richiesta di denaro di Francesco al padre
era sfociata in un litigio. Gettando un mozzicone nel lago, Francesco ha urlato: “IO
SARÒ FELICE SOLO QUANDO SARAI MORTO!”.

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II ATTO: la mattina del ritrovamento

INFORMAZIONI CHE PUOI RENDERE PUBBLICHE

Domenica 25 Novembre
Domenica mattina, mentre andavi in cucina a fare colazione hai sentito delle grida
d’aiuto provenire dalla biblioteca. Sei subito accorso e davanti a te è apparsa la scena
orripilante già descritta: sul pavimento bagnato di sangue e cosparso dai pezzi della
scacchiera, c’era il cadavere di Giacomo. Accanto c’era Anselmo, con un grosso coltello
da cucina in mano.

COSA DEVI DIRE

- Nonostante l’evidenza dei fatti non sei convinto della colpevolezza di Anselmo. Do-
potutto ci sono alcune persone che avrebbero tratto maggiore convenienza di Ansel-
mo dalla morte di Giacomo: Francesco e lo stesso Michele per esempio.
- Ieri sera prima di andare a letto hai sentito indistintamente Francesco minacciare di
morte suo padre.
- Sei convinto che tra Francesco e Laura ci sia una relazione, li hai scoperti più volte
in atteggiamenti troppo intimi.
Non ti è chiaro invece di che natura sia il rapporto fra Laura e Anselmo, anche se so-
spetti anche in questo caso un legame se non amoroso sicuramente sentimentale.

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Indizio n.1

COMANDO DEI CARABINIERI


Reparto Investigazioni Scientifiche

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

AL G.I.P. Mariano Destefano

25/11/2012

Oggetto: Casellari giudiziali dei sospetti

REDATTO DA: Ten. Dott. Stefano Rizzoli

Da un controllo sulla situazione giudiziaria dei signori:


Visentin Anselmo, Lovati Michele, Lochis-Malighetti Leti-
zia, Lasi Laura, Colnaghi Francesco, Casciello Davide,
è emerso che solo il signor Casciello Davide risulta ave-
re precedenti penali per spaccio, detenzione di sostanze
stupefacenti, e reati contro il patrimonio.

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Indizio n.2

COMANDO DEI CARABINIERI


Reparto Investigazioni Scientifiche
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
AL G.I.P. Mariano Destefano
OGGETTO: Verbale di perquisizione avvenuta presso domicilio signor Visentin An-
selmo, il 25/11/2012
REDATTO DA: Ten. Dott. Stefano Rizzoli

Oggetti rinvenuti nel cassetto della scrivania del signor


Colnaghi Giacomo:
• Cartelletta portadocumenti contenente fatture del-
la ditta “World’ Services”, per un importo di euro
50.000.
• Estratto conto bancario del “Cayman Banking Group”
situato alle isole Cayman, contenente una forte
somma di denaro.

Dai controlli effettuati successivamente è stato possi-


bile appurare che:
• Il conto corrente proveniente dalla “Cayman Ban-
king Group” è indirizzato alla società “World’
Services”.
• La società “World’ Services” presenta alcune ir-
regolarità sulle quali dovrà essere svolta più
approfondita indagine da parte di consulente e-
sterno, ma che al momento lasciano spazio al dub-
bio che possa essere fittizia.
• Non è stato possibile, in base alle leggi in am-
bito bancario delle Isole Cayman, risalire
all’identità del correntista. Il conto è infatti
“offshore” e cifrato.
• Dalla lettura di tale conto si evidenziano movi-
menti di denaro, versamenti nello specifico, con-
sistenti in euro 50.000,00 con cadenza mensile,
tutti tramite il portale homebanking del signor
Visentin Anselmo, portale al quale si accede per
mezzo di password e chiavetta personali.
• Dalle prove non risulta che il signor Visentin
Anselmo abbia mai effettuato viaggi di qualsiasi
genere alle isole Cayman.

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Indizio n.3

COMANDO DEI CARABINIERI

OGGETTO: denuncia di furto


In data 23 Settembre 2010 il signor Visentin Anselmo si è presentato
negli uffici del di questo comando per presentare denuncia di furto a-
vanti al Carabiniere scelto Seconda Matteo. Il signor Visentin ha la-
mentato furto di una valigetta ventiquattrore di pelle nera contenente:
→ Agenda marca “Moleskine” di colore grigio in cui erano appun-
tati i vari impegni;
→ Telefono cellulare marca “HTC” modello “Mozart” di sua pro-
prietà contenente SIM a lui intestata, sicuramente tale telefono
era spento perché non dava nessun segnale alle chiamate effet-
tuate;
→ Chiavetta di accesso al servizio di homebanking relativo al C/C
intestato alla s.r.l. “Safe fund investments”, la quale, utilizzata
insieme alla password dedicata, consente movimenti bancari di
tutti i generi, tra cui la disposizione di bonifici di qualsiasi entità;
→ Euro 1.500 in contanti, per la precisione n. 1 banconota da Euro
500, n. 5 banconote da Euro 200.
Tale valigetta risulta protetta da chiusura meccanica sbloccabile unica-
mente tramite inserimento di combinazione alfanumerica.
Fatto, riletto e confermato
FIRMA

Anselmo Visentin

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Indizio n.4

COMANDO DEI CARABINIERI DI BRESCIA

OGGETTO: ritiro denuncia.


In data 25 Settembre 2010 il signor Visentin Anselmo si è presentato in questi uffi-
ci per ritirare la denuncia di furto sporta avanti al Carabiniere scelto Seconda Mat-
teo in data 23 Settembre 2010. La valigetta che si pensava fosse stata rubata, è in-
vece stata ritrovata dal signor Visentin.
Quest'ultimo dichiara inoltre che nulla del contenuto è stato trafugato e che pertan-
to la valigetta non presenta alcun segno di manomissione.
Fatto, riletto e confermato:
FIRMA
Anselmo Visentin

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Indizio n.5

Lettera trovata dall’agente speciale Rossi nella camera di Francesco

Scrivo in questa lettera il mio pensiero, mentre cerco la presenza di un angelo


che mi dia il coraggio di scrivere …
Mentre ti addormentavi ieri sera, ti sorridevo, ma il mio cuore piangeva …
Mi sei sempre accanto in ogni momento, i tuoi occhi controllano ogni momento ed
ogni mio movimento …
Non vorrei mai farti soffrire amore mio, mi sento in colpa per quello che voglio
dirti …
In questa lettera ci ho messo tutto il bene che ti voglio, tu stai dormendo, la
leggerai domani mattina quando io me ne sarò già andato …
Non posso essere ciò che tu vorresti che sia, non sono la persona che vuoi …
Per un momento abbiamo confuso il bene che ci vogliamo con qualcosa di più
grande …
Non commettiamo questo errore, dimentichiamo questa notte e continuiamo a vi-
vere come prima …
Io ci sarò sempre per te, spero che tu non mi tolga mai il tuo bellissimo sorriso

Ti voglio un mondo di bene.
Anselmo

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Indizio n.6

LA SCENA DEL CRIMINE

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Indizio n.7

OSPEDALI CIVILI DI BRESCIA


REPARTO DI MEDICINA LEGALE

ESAME AUTOPTICO

eseguito da: Dott.ssa Maura Isole


Su: Colnaghi Giacomo

Dall’esame autoptico effettuato sul soggetto si evince


che:
• La morte è stata causata dalle molteplici ferite da
arma da taglio diffuse in tutto il torace e arti su-
periori, nello specifico un coltello da cucina lungo
cm 22, alto cm 5,2 e spesso mm 1,6. Letale risulta
essere il colpo che ha tranciato la vena giugulare
destra causando una massiva emorragia.
• Dalle analisi del sangue della vittima è emersa la
presenza di un potente sonnifero. La stessa sostanza
è stata rilevata nelle macchie di sangue prelevate
dalla scena del delitto.
• Probabile dinamica del delitto: la vittima, durante
il sonno profondo indotto dall’assunzione del sonni-
fero, è stata colpita ripetutamente alla gola e al
torace con l’arma del delitto.
• Il decesso è da considerarsi avvenuto nel lasso di
tempo trascorso fra le ore 00,00 e le ore 02,00 del-
la notte.

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Indizio n.8

OSPEDALI CIVILI BRESCIA


REPARTO DI MEDICINA LEGALE

ESAME EMOCROMOCITOMETRICO
ESEGUITO DALLA Dott.ssa Maura Isole

Dall’esame del sangue, del signor Anselmo Visentin, so-


no emerse le seguenti sostanze anomale:
− Alcool etilico mg 1.12/l
− Diazepam mg 52.2

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indizio n.9

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA

Dipartimento di Chimica Organica


Dott.ssa Anna Rebisi

Analisi del liquido contenuto nei bicchieri


trovati sulla scena del crimine

Il liquido rinvenuto risulta essere Whiskey (al-


cool 42 % sul volume totale). Si evidenzia una
rilevante presenza di Diazepam.

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Indizio n.10

Rapporto della’agente speciale Rizzoli.

COMANDO DEI CARABINIERI


Reparto Investigazioni Scientifiche

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BRESCIA

AL G.I.P. Mariano Destefano

OGGETTO: Verbale di sequestro e successivo accer-


tamento chimico-fisico

REDATTO DA: Ten. Dott. Stefano Rizzoli

Si è proceduto al sequestro e alla successiva analisi di:


-residui di cenere presenti nel camino situato nella
casa del signor Visentin Anselmo. Tale analisi ha
evidenziato la presenza di un frammento di guanto il
lattice sul quale è stata ritrovata una macchia di
sangue rivelatasi compatibile con il DNA del signor
Colnaghi Giacomo. Nessuna traccia è risultata per
l’individuazione di colui che l’ha indossato.
- N. 2 tazze e una teiera contente camomilla. Succes-
sivi accertamenti hanno confermato, come già confer-
mato dagli stessi, che il DNA presente sui bordi
delle tazze appartiene appunto al signor Colnaghi
Francesco e alla signora Lasi Laura.
- Un bicchiere recante tracce biologiche appartenenti
al signor Lovati Michele.
È stata effettuata successiva ispezione della parte e-
sterna della casa dalla quale è emersa:
- La presenza di numerose e confuse orme lasciate da
scarpe di tipo ginnico delle quali si è rivelato im-
possibile dedurre le misure; tali impronte si trova-
no nelle pertinenze esterne alla cucina, al patio e
alla biblioteca.

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Università di criminologia
Corso di laurea in Servizio sociale

LAURA
AD HONOREM
AL SIGNOR : _______________________
PER LA RISOLUZIONE DEL CASO

_______________________________
DATA : _______________

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