HADES

di Davide Murmora
Samuele Cristofoletti (Order #33338620)
 HADES
«Credete voi forse che a casa, alla terra dei padri
si vada? Ma un altro viaggio segnava a noi Circe,
alle case dell’Ade e della tremenda Persefone»

Hades è un GdR masterless, per 3-6 giocatori, in cui si racconta della discesa di Ulisse
nell’Ade e del suo incontro con le ombre dei defunti di ogni tempo, in cerca di indizi
sul suo viaggio, tuttavia non occorrerà conoscere la storia di Ulisse, essa è brevemente
descritta nel gioco.
Avrete modo di incontrare personaggi storici noti, inventati o di interpretare voi stessi
e vi verrà offerta l’opportunità di fare considerazioni sulla vita, sulla morte, sul destino
e sul sentimento del rimpianto.
Ma non soltanto: dovrete anche aiutare Ulisse nel suo futuro cammino.

Hades è adatto per essere giocato in ogni situazione, ha una durata media di due ore e
può essere giocato più volte anche dallo stesso gruppo: ottenendo ogni volta un finale
differente.

Sarete in grado di dargli i giusti suggerimenti?

Cambierete il suo futuro in meglio o lo peggiorerete?
Quale sarà il destino di Ulisse dopo la sua discesa nell’Ade?
Quali sono le ombre che evocherà?
Cosa gli racconteranno?

Autore
Davide Murmora

Impaginazione e Grafica
Clemente Musa

Cover
Francesco Ruta

Ringraziamenti
Giovanni Micolucci, Matteo Sanfilippo

Pubblicato da

Samuele Cristofoletti (Order #33338620)

 Introduzione
Per giocare non vi servirà leggere questo regolamento,
un foglio e una matita e una gomma per il giocatore che
interpreterà Ulisse.
Il gioco è masterless: un giocatore interpreta Ulisse, gli
altri giocatori interpretano le ombre.
Ulisse scende nell’Ade con cautela reggen­do una coppa, un
coltello e un montone nero.
Sta seguendo le istruzioni della maga Circe e, per at­tirare le
ombre dei morti, sgozza il montone dal quale sgorga sangue
nero che raccoglie nella coppa.
Le anime dei morti iniziano ad avvicinarsi.
L’Ade è silenzioso, oscuro e popolato dalle ombre dei viventi.
Queste ombre, se bevono sangue, diventano più forti,
prendono corpo e diventano, sorso dopo sorso, gli uomini
che erano stati. Più sangue bevono, più tornano gli umani
che erano in vita, almeno per qualche minuto.
Nell’Ade il passato e il futuro coesistono, quindi Ulisse
incontra anche ombre appartenenti ad altri tempi e altri
luoghi.
Lo scopo di Ulisse
Comprendere le storie narrate dalle ombre, cercan­do di
carpire in queste storie, indizi sul suo ritorno a casa nello
specifico e il proprio futuro in generale.
Lo scopo delle Ombre
Restare il più possibile a bere sangue e diventare forti.
Ogni sorso fa emergere qualcosa in più del loro aspetto.
Raccontare il più possibile della propria storia, per non
essere dimenticati.
Svolgimento del Gioco
Chi interpreta Ulisse interpella le ombre una per una.
Le prime due domande sono obbligatorie e le rivolge, una
dopo l’altra, a tutte le ombre:
1. Chi tu sei, ombra?
Ulisse vuole conoscere il suo futuro, ma non dimentica
le regole di cortesia dei greci e quindi chiede il nome alle
ombre. Queste possono rispondere con solo il nome, il
cognome e un breve accenno della loro storia (come la
professione o altro).
2. Cosa ti conduce innanzi a me?
In questa domanda già si intravede l’intelligenza di Ulisse:
chiede alle ombre cosa le porti vicino alla coppa piena di
sangue, se sono lì per aiutarlo o solo per esistere un po’ di
più. In questo caso le ombre possono narrare la loro storia,
spiegare le motivazioni che le hanno fatte avvicinare alla
coppa e magari accennare qualche indizio.
Samuele Cristofoletti (Order #33338620)
Regole
A. Ulisse non può chiedere direttamente del suo futuro.
Un Dio (Poseidone) è adirato con lui e nessuna ombra
sarà così stupida da rispondere a domande dirette, pena la
sparizione completa. (Per capire come può funzionare si
può leggere l’Esempio di Gioco).
B. Ulisse ha sete di conoscenza, e se una storia ha molti
indizi o indizi oscuri, può fare più domande per cercare
di capirli. Questo rafforzerà l’ombra che racconta, ma
chiedere troppo alla stessa ombra, porterà le altre a
risentirsi (vedi regola I).
C. Tutte le ombre conoscono passato, presente e futuro.
Negli inferi il tempo non esiste e contemporaneamente
esistono tutti i tempi. Nonostante questo, non tutte
le ombre desiderano aiutare Ulisse, alcune possono
volutamente ostacolarlo fornendo falsi indizi. I
giocatori possono decidere se aiutarlo o meno, in
autonomia, oppure tirare una moneta (con testa lo aiutano,
con croce lo ostacoleranno).
D. Tutte le ombre desiderano essere ricordate e bere il
sangue, quindi dovranno agire con attenzione. Più tempo
stanno davanti a Ulisse, più è facile che lui le faccia bere
ancora.
E. Ogni volta che Ulisse riceve un indizio, lo scrive così
come lo ha capito (il giocatore prende nota su un foglio).
F. Dopo le prime due domande (vedi Svolgimento del Gioco)
fatte a tutte le ombre, Ulisse decide chi interpellare,
chiamando per nome l’ombra e offrendogli la coppa per
bere il sangue.
G. Le ombre possono essere personaggi storici del passato
o del futuro, oppure persone comuni, a discrezione dei
giocatori che le interpretano. Ogni volta che bevono
il sangue la loro figura diviene più chiara e definita e
possono descrivere meglio ciò che vede Ulisse, il loro
volto, il loro fisico, i loro vestiti.
H. Arriva Achille: il suo arrivo pone fine ai colloqui.
Egli è più forte di ogni ombra ed è conosciuto da Ulisse:
sgomita via le ombre e si mette a parlare con lui.
Achille arriva dopo 20 domande (in 4 giocatori) escluse le
2 iniziali. Il suo arrivo è anticipato di 2 domande per ogni
giocatore in più (in 5 giocatori arriva dopo 18 domande,
in 6 giocatori arriva dopo 16, etc...).
I. Arriva Persefone!
Se una delle ombre vede che Ulisse sta parlando troppo
con una sola ombra potrà dire: “Arriva Persefone!”.
Questo farà ritirare l’ombra che sta parlando nel buio e
non potrà più essere interpellata se non dopo 3 domande
poste ad altri. Attenzione: nominare Persefone causerà
grande turbamento tra le ombre e attirerà l’attenzione
di Achille che arriverà 2 domande prima per ogni falso
avvistamento di Persefone.
 Domande e Risposte
Man mano che Ulisse fa le sue domande, le ombre si
palesano sempre più. Alla terza domanda hanno un volto,
alla quarta un corpo, alla quinta delle vesti, alla sesta
qualcosa della loro vita passata (vedi Esempio di Gioco).
Le risposte delle ombre non sono MAI stringate, le ombre
vogliono prolungare il più possibile la loro permanenza
accanto alla coppa di sangue.
I rimpianti: dopo ogni risposta le ombre raccontano al
gruppo la loro apparenza e un rimpianto della loro vita (in
questo modo il giocatore che interpreta Ulisse avrà il tempo
di appuntare con calma gli indizi).
Ecco come funziona lo schema domande risposte (da seguire
con attenzione):
1. Domanda di Ulisse.
2. Risposta dell’ombra.
3. L’ombra appare e descrive se stessa al gruppo.
4. Rimpianto dell’ombra (l’ombra riflette a voce alta:
racconta qualcosa che le manca della propria vita passata
o qualcosa che avrebbe voluto concludere, o qualcosa
che non è riuscita a fare o il giudizio con il quale è stata
giudicata dai posteri).
Racconti dal Futuro
Le Ombre tornano nel buio:
Riflessione sul Destino
Quando arriva Achille, le ombre tornano nel buio dell’Ade.
Anche se inascoltate, porgono il proprio saluto ad Ulisse. Poi
si ritirano e dovranno dire se l’ombra che interpretano:
• Sarà ricordata da Ulisse? Il proprio racconto avrà fatto
presa? Il proprio nome sarà mai pronunciato dal Re di
Itaca in futuro?
• Quale riflessione sul destino e sulla propria vita hanno
appreso ora che sono morti e che conoscono tutti gli
eventi?
• Il rimpianto finale: cosa mancherà loro più di tutto? Come
avviene la loro scomparsa nell’Ade?
Infine i giocatori dovranno narrare la scomparsa dell’ombra
che interpretano.
Risalita di Ulisse e Fine del
Gioco
Il personaggio “Ulisse” risale in superficie con l’elenco degli
indizi futuri così come li ha capiti. Il giocatore che interpreta
Ulisse legge gli indizi uno per volta. Inizia il confronto con
i giocatori (non più ombre) per vedere se Ulisse ha colto
tutti gli indizi, li ha capiti con esattezza e se erano volti ad
aiutarlo o ostacolarlo.

Se un’ombra proviene dal futuro, dovrà adattare i suoi
racconti al tempo di Ulisse o potrebbe non essere compresa.
Se ha viaggiato a bordo di un sottomarino dovrà raccontare
di essere stata a bordo di una nave che poteva immergersi
dentro il mare o che poteva solcare i cieli (in caso di aereo).
Se Ulisse non capisce i racconti che gli vengono fatti,
difficilmente interpellerà l’ombra altre volte.
Basandosi unicamente sugli appunti di Ulisse e
confrontandoli con la cronologia, il gruppo deciderà se
l’avventura di Ulisse sarà migliore, peggiore o uguale
rispetto a come la conosciamo.
Spetterà al giocatore che interpreta Ulisse raccontare il suo
arrivo a Itaca, dopo quanti anni, in quali condizioni e la
conclusione della sua storia.

Golfo di Salerno
Qui Ulisse e i suoi compagni
incontrano le Sirene, ma grazie ai
consigli di Circe, Ulisse tappa le
orecchie ai suoi compagni e, legato
all’albero maestro, resiste al loro
canto che fa diventare matti.
Cronologia di Ulisse
Isola del Sole
In questo luogo i compagni di Ulisse ,
mangiano le vacche sacre al dio Sole,
così, per punirli, Zeus scatena una
tempesta e li fa naufrgare. Solo Ulisse
si salva e approda a Ogigia. L’isola è
da identificarsi con la Sicilia.
Isola dei Feaci
Poseidone, adirato per l’accecamento del
figlio Polifemo, scatena una tempesta
e Ulisse si ritrova, ancora una volta,
naufrago in un’altra isola, chiamata
anche Scheria. Nell’isola dei Feaci, che
corrisponde all’attuale isola di Corfù in
Grecia, svelerà la sua identità.

Scilla e Cariddi Isola di Ogigia Isola di Itaca

Corrispondono allo Stretto di
Messina, dove ancora, sulla costa
tirrenica calabrese c’è un paese di
nome Scilla. È qui che Ulisse incappa
nei due terrificanti mostri da cui però
riesce a sfuggire.
Ulisse giunge naufrago in quet’isola
dove vive la ninfa Calipso, che
impedisce a Ulisse per ben sette
lunghi anni di far ritorno a casa,
ma alla fine deve obbedire al volere
degli dei e quindi farlo partire. Viene
identificata con l’isola di Malta.
Dopo aver ascoltato la sua storia,
Alcinoo regala ad Ulisse una nave.
Ora può finalmente tornare a casa.
Itaca è un isola della Grecia e fa
parte dell’arcipelago delle Ionie.
Ad itaca troverà i Proci: 108 giovani
nobili che hanno occupato la sua casa
e si contendono la mano di Penelope.

Samuele Cristofoletti (Order #33338620)

 Esempio di Gioco
Domande di apertura
Chi tu sei, ombra? [Il giocatore che interpreta Ulisse fa la
domanda alla prima ombra]
Un tempo, chissà in quale tempo, ero conosciuto con il nome
di Socrate. / Sono ancora un’ombra, la mia voce è calda
e profonda. / Rimpiango il vento sulla mia pelle. I brividi,
il fresco, poiché qui non provo nulla. [Il giocatore che
interpreta Socrate risponde e descrive se stesso]
Cosa ti conduce innanzi a me? [Il giocatore che interpreta
Ulisse fa la seconda domanda obbligatoria alla prima
ombra]
Fui condannato a morte per le mie idee, ma meglio una
morte rapida con la cicuta, come a me accadde, che essere
circondato da nemici in casa propria. [Il giocatore che
interpreta Ulisse segna tra gli indizi: circondato da
nemici] / La mia sagoma inizia a delinearsi: sono un uomo
alto, con la schiena dritta. / Rimpiango gli abbracci, il non
essermi fermato quando mi è stato suggerito. [Il giocatore
che interpreta Socrate risponde e fornisce un indizio
per Ulisse. Non può dirgli direttamente che ha nemici in
casa, quindi usa una parte della sua storia per aiutarlo]
Chi furono i tuoi nemici? [Ulisse vuole sapere chi sono i
nemici, ma non può chiederlo direttamente o Poseidone lo
capirà subito, chiede quindi chi sono i nemici di Socrate,
sperando che lui aggiunga altri indizi]
Furono i cittadini di Atene a schierarmisi contro, fui
condannato per soli 33 voti a sfavore. Cittadini sobillati
contro di me dai politici. Non furono i nobili che volevano
prendere il mio posto. [Il giocatore che interpreta Ulisse
segna tra gli indizi: i nemici sono i nobili che vogliono
prendere il mio posto] / Appare il mio volto: capelli ricci
ed una lunga barba grigia: una tunica pulita, ma senza
ornamenti. Il mio volto ha il pallore della morte. / Il mio
rimpianto è quello di essere stato troppo supponente.
Pensavo che sarei stato assolto e non condannato ed ho
pagato con la vita la mia presunzione. [Il giocatore che
interpreta Socrate risponde e inserisce un secondo
indizio per Ulisse: dei nobili vogliono prendere il suo
posto. In questo esempio Socrate vuole aiutare Ulisse]
Chi eri in vita? [Il giocatore che interpreta Ulisse cerca di
far parlare Socrate, vuole altri indizi]
Ero un filosofo ed un educatore per i giovani. Li facevo
pensare, guardare oltre i loro orizzonti. Veleggiare
sulla nave della conoscenza, impedendo sempre loro di
sbarcare, ma solo quando avevano un sufficiente bagaglio
di conoscenza [Il giocatore che usa Ulisse segna tra gli
indizi: non sbarcare] / Intorno a me appare Atene, con
le sue pietre ed i suoi marmi. Per un istante rivedo il cielo
azzurro di un tempo. / Il mio rimpianto è quello di non
sentire più il vento sul viso e di avere creduto troppo in
me stesso e nei miei principi. [Il giocatore che interpreta
Socrate fornisce due ulteriori indizi: “non sbarcare” e
“avere sufficiente bagaglio a bordo”. Dal giocatore viene
colto solamente l’indizio: non sbarcare]
Samuele Cristofoletti (Order #33338620)
Arriva Achille
Il saluto: Addio Ulisse, Socrate ti saluta, sperando che tu
possa portare con te il mio nome.
Analisi: Secondo me Ulisse ricorderà poco di me e della mia
storia. Era molto preoccupato e non ha prestato attenzione
al racconto della mia vita o non sono stato in grado di
ottenere la sua attenzione.
Riflessione: Il destino è beffardo. Ora che so come avrei
dovuto comportarmi, non sono in grado di farlo. Sono stato
duro quando avrei dovuto essere morbido, integerrimo e
fedele ai miei principi quando avrei dovuto, forse, piegarmi
a quelli altrui.
Rimpianto finale e scomparsa: Il mare e lo sciabordio
delle onde. Le ricordo ancora e mi piacerebbe sentirle
ancora una volta. Scompaio così, mentre ho la testa piegata
per ascoltare il rumore del mare, ma le mie orecchie si
riempiono solo del silenzio dell’Ade.
Risalita
I giocatori discutono sugli indizi che Ulisse ha ricevuto.
Ulisse li elenca:
1. Nemici attendono a casa.
2. I nemici sono i nobili che vogliono il mio trono.
3. Nessuno deve sbarcare dalla nave.
Ulisse quindi sa che dei nemici lo attendono a casa e sa
anche che sono dei nobili che vogliono il suo trono. Deve far
restare gli uomini sulla nave, ma non ha colto l’avviso sul
bagaglio. Per questo motivo i giocatori dopo un confronto
decidono che Ulisse ed i suoi, durante il ritorno, moriranno
di fame e saranno costretti ad azioni terrificanti per poter
sopravvivere: mangiare alcuni compagni. Al giocatore che
interpreta Ulisse il compito di narrare la fine della storia.
Ulisse: ho ricevuto molti indizi, ma riguardano tutti il
riempire la nave di provviste legate a prova di tempesta e di
non sbarcare su alcuna isola. Evito quindi l’isola del Sole e
l’isola di Ogigia.
Torno a casa sette anni prima. Nella mia casa si sono già
radunati i primi nobili, ma li faccio sterminare dai miei
uomini, ritornati con me. Uno degli indizi che ho ricevuto è
stato quello di governare senza pietà: stermino le famiglie di
tutti i nobili che hanno osato insozzare la mia casa e divento
un tiranno temuto. Morirò anziano, seduto sul mio trono
e mio figlio, da me allevato con durezza e senza amore, mi
getterà in terra e siederà al mio posto, senza più rivolgermi
un’occhiata. I servi mi condurranno alla pira funebre:
enorme e maestosa, come si conviene ad un Re, ma nessuno
assisterà al rogo funebre.
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