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SISTEMA ENDOCRINO

La siologia endocrina studia gli ormoni, i loro meccanismi d’azione, le


interazioni e l’in uenza sul metabolismo.

Gli ormoni sono sostanze chimiche secrete da ghiandole e riversate nel


torrente circolatorio per andare ad agire sugli organi bersaglio che
esprimono i recettori speci ci.

GHIANDOLA —> ORMONE —> TORRENTE CIRCOLATORIO —> ORGANO BERSAGLIO

Gli ormoni servono:

• Accrescimento e sviluppo di un organo o dell’interno organismo

• Digestione, utilizzo e immagazzinamento nutrienti

• Riproduzione e invecchiamento

• Metabolismo idro-elettrolitico

Gli ormoni agiscono mediante 3 meccanismi:

1. Controllo velocità reazioni enzimatiche;



2. Regolazione del trasporto di molecole attraverso le membrane
(es.l’insulina regola quanto glucosio può entrare nelle cellule bersaglio);

3. Modulare l’espressione genica e la sintesi proteica.

Le cellule che secernono ormoni possono essere raggruppate e


costituire le ghiandole endocrine (ipo si, tiroide, paratiroidi, pancreas
endocrino, surrenali, gonadi) o isolate all’interno di tessuti che non
hanno funzioni endocrine precise (sistema endocrino di uso).

Anche la pelle, i
reni e il cuore PRINCIPALI STRUTTURE ENDOCRINE
hanno un’attività
endocrina, anche EPIFISI (gh. PINEALE)
se non IPOTALAMO
asse
preponderante, in ipotalamo- PARATIROIDI
ipofisario IPOFISI
quanto secernono
rispettivamente: TIROIDE
TIMO

vitamina D, renina
e peptide CUORE
natriuretico atriale.
GHIANDOLE SURRENALI
TUBO GASTROINTESTINALE

PANCREAS
RENE
CUTE

GONADI
fi
fl
fi
fi

ff
Le cellula si possono parlare tra loro per via:

Meccanismi di comunicazione intercellulare:


Aut ocr ina

La molecola segnale
agisce sulla cellula
Par acr ina
che la secerne

Endocr ina
La molecola segnale
agisce sulle cellule vicine
sangue
a quella che la secerne
Le molecole segnale vengono secrete
Ner vosa nel circolo sanguigno

- Autocrina → la cellula rilascia una molecola segnale che agisce sulla


stessa cellula che la secerne

- Paracrina → il prodotto in uenza e agisce le cellule vicine a quella
che la secerne

- Endocrina → Leossia ormonale
molecole → ilsecrete
segnale sono prodotto viene secreto nel sangue
e attraverso questo usso sinaptiche
alle giunzioni raggiunge l’organo bersaglio tramite speci ci
recettori

- Nervosa → molecole secrete alle giunzioni sinaptiche

fl
fl
fi
Ormoni
Gli ormoni possono essere di diversi tipi:

Ormoni peptidici e proteici (3-200 aa):

Sono fatti da amminoacidi.

Sono sintetizzati nella via secretoria intracellulare e immagazzinati in


granuli e rilasciati per esocitosi.

Hanno una via di sintesi: preproormone-proormone-ormone.

Possono viaggiare libere nel plasma in quanto proteine.

Agiscono sulle cellule bersaglio tramite recettori speci ci posti sulla


membrana plasmatica.

Ormoni amminici (1 aa):

vengono sintetizzati da modi cazioni dell’amminoacido tirosina


(adrenalina, noradrenalina, dopamina) o del triptofano (melatonina).
Sono immagazzinati, secreti, trasportati e captati da recettori sulla
membrana come gli ormoni peptidici.

Ormoni steroidei
Derivano dal colesterolo (un grasso) (es. cortisolo, aldosterone,
androgeni, estrogeni, progestinici e vitamina D):

sono sintetizzati a partire dal colesterolo da parte della corticale del


surrene, gonadi e placenta.

Non vengono immagazzinati ma sintetizzati quando necessario e


secreti per di usione attraverso il sangue, dove vengono trasportati
legati a proteine speci che (globuline) o aspeci che (albumina,
prealbumina).

Quindi non possono essere immagazzinati ma devono essere


sintetizzati e rilasciati alla stesso momento, una volta nel sangue
devono viaggiare legati a proteine.

Hanno lunga emivita ed e etti lenti poiché danno luogo ad una


trasduzione proteica.

Possono passare la membrana cellulare.

Ormoni tiroidei (T4-tiroxina, T3-triiodotironina)

sintetizzati dallo iodio e dalla tirosina legata ad una molecola proteica,


la tireoglobulina.

Vengono immagazzinati nei follicoli tiroidei e secreti per di usione.


Vengono trasportati nel sangue legati a speci che proteine di trasporto.
Hanno comportamento analogo agli steroidei.

ff
fi
ff
fi
fi
fi
fi
ff
Il preproormone può venire tagliato in modi diversi, dando
origine a ormoni differenti, come nel caso della
Preproopiomelanocortina o Proopiomelanocortina ipofisaria. Gli ormoni proteici
venivano sintetizzati
Pr oopiomelanocor tina
prima come ormoni
S e q u e n z a
molto più grandi per
s e g n a le A C T H lip o tr
- o p in a
poi venire elaborati.

MS H
- lip o tr
- o p in a e n d o r
- fin a

Essendo secreti in
Insulina forma immatura, il
preproormone può
essere tagliato in
S e q u e n z a
s e g n a le

modi diversi e dare


P e p tid e C
origine a ormoni
di erenti, ad
esempio la preproopiomelanocortina ipo saria può diventare ACTH,
lipotropina, endor na e altri ormoni ancora.

In altri casi, le sequenze aggiuntive servono ad assicurare all’ormone la
corretta conformazione tridimensionale: ad esempio, in assenza del
peptide C non sarebbe possibile ottenere il corretto schema di legami
disolfuroaggiuntive
ri casi, le sequenze (linee sottili) tra ad
servono le assicurare
due catene dell’insulina
all’ormone matura
la corretta (indicata in
conformazione
mensionale:rosso) e in questo caso il recettore per l’insulina non la riconoscerebbe
ad esempio, in assenza del peptide C non sarebbe possibile ottenere il corretto schema di
mi disolfuro e (linee sottili) tra
le due catene dell’insulina matura (indicata in rosso)
legherebbe.
ff
fi
fi
Recettori
Gli ormoni per agire devono legarsi allo speci co recettore , recettore
collocato sulla cellula bersaglio.

I recettori sono collocati nella cellula bersaglio e possono essere di


membrana, citoplasmatici, nucleari o su altri organelli intracellulari.


I recettori sono continuamente sintetizzati e trasportati dalle cellule


bersaglio con fenomeni di down- regulation e up-regulation.


La curva dose-risposta fa emergere come l’e etto nale


dell’interazione tra ormone e recettore dipende da numerosi fattori:
-concentrazione dell’ormone

-numero di recettori

-durata dell’esposizione all’ormone

-intervalli tra esposizioni successive

-contemporaneo e etto di ormoni antagonisti o sinergisti

I recettori per gli ormoni peptidici e catecolamnine sono collocati sulla


membrana cellulare.

L’attivazione del recettore induce l’attivazione dei secondi messaggeri


(cAMP, GMPc, IP3, Ca2+, tirosina cinasi, proteine fosfatasi, monossido
di azoto) e modi ca i processi intracellulari, ad esempio attraverso un
ormone avviene la fosforilazione di una proteina.

Gli steroidi e tiroidi passano la membrana della cellula bersaglio, in


quanto lipo li; i loro recettori si trovano prevalentemente all’interno della
cellula, nel citoplasma e nel nucleo dove il complesso ormone-recettore
agisce da fattore di trascrizione, cioè porta alla sintesi di nuove proteine
che rendono il loro e etto più lento ma più duraturo nel tempo.

fi

fi
ff
ff
fi
ff
fi
Inattivazione ed eliminazione

Pool temporaneamente inattivo

La maggior parte degli ormoni viene degradata a livello epatico, la rimanente a livello renale (alcuni o

peptidici e proteici vengono degradati dal tessuto bersaglio: endocitosi mediata dal recettore).
Modificazioni enzimatiche specifiche che ne aboliscono l’attività biologica e rendono l’ormone altamen
-ghiandola endocrina

solubile:
-avrò
- Enzimi un processo
proteolitici di secrezione perché l’ormone deve andare nel
(endopeptidasi)
sangue

- Riduzione
-l’ormone diventa libero

- Idrossilazione
-l’ormoneo va
- Esterificazione ad interagire con il suo recettore

coniugazione
-a un certo punto l’ormone deve essere degradato dopo aver svolto il
La via suo compito/e
principale etto
dei prodotti di degradazione dell’ormone è l’urina (piccola quantità può
di escrezione
-l’ormone
solubilizzata viene
nella bile, distrutto
escreta con le
feci).
Emivita
La(t1/2):
maggiorindica il tempo
parte richiesto
degli ormoni perviene
ridurredegradata
del 50% la biodisponibilità (10-30
a livello epatico, la min a giorni).
rimanente a livello renale (alcuni ormoni peptidici e proteici vengono
degradati dal tessuto bersaglio: endocitosi mediata dal recettore).

Molte di queste trasformazioni consistono nel rendere l’ormone solubile


in modo tale che l’ormone essendo più idrosolubile sia più facilmente
degradabile tramite i liquidi: urina che rappresenta una buona via di
eliminazione degli ormoni.

Quindi:

-ho l’ormone

-fa il suo e etto

-quando non serve più viene degradato e generalmente lo si rende più


idrosolubile in modo da allontanarlo con i liquidi es. urine ma possono
essere eliminati anche tramite feci.

Emivita (t1/2): indica il tempo richiesto per ridurre del 50% la


biodisponibilità (10-30 min a giorni). È il tempo richiesto per ridurre del
50% la quantità di ormone.

Il tempo di emivita è diverso da un ormone e un altro.

ff
ff
Controllo della secrezione
Controllo ormonale ormonale
della secrezione
Abbiamo:

a quantità secreta di ormone è regolata da


eccanismi -ghiandola

di retroazione (o feed-back):
feed-back-cellula
negativobersaglio

è il principale
eccanismo di controllo della produzione
monale: laMolti
cellulameccanismi
endocrina è indigrado
controllo
di
della
evare l’entità secrezione
dell’effetto ormonale si
prodotto
ll’ormone basano su meccanismi
sulla cellula bersaglio e di
minuisce infeedback.

maniera appropriata la quantità


ormone secreto.
Il feedback può essere
positivo
eno comune o negativo.

è il meccanismo a feed-back
ositivo: il prodotto dell’azione di un ormone
Il feedback
mola l’ulteriore negativo
liberazione di è il
uell’ormone. principale meccanismo di
controllo della produzione ormonale: la cellula endocrina è in grado di
rilevarepossiedono
Ormoni classici: l’entità dell’e
vie di etto prodotto
controllo riflessedall’ormone sulla cellula
semplici. Le cellule bersaglio
secernenti agisconoe da
recettore ediminuisce in maniera appropriata
da centro di integrazione. (paratormone)la quantità di ormone secreto.

Signi ca che:

La ghiandola
Ormoni classici rilascia
con controlli ormone,
multipli: aumentaè controllata
la secrezione quindi la concentrazione
da diversi stimoli (insulina).
dell’ormone che andrà ad interagire con il suo bersaglio, la
conseguenza
Neuroormoni: della liberazione
vengono rilasciati in conseguenza dell’ormone e l’e
ad un segnale del etto chenervoso.
sistema ha avuto fa si
che si venga a ridurre la liberazione di ormone.

Il feedback
Ormoni controllati negativo
da ormoni quindi
trofici: fa in modo
Il rilascio tale viene
ormonale che la ghiandola
controllato da cessi o
altri ormoni che sono
riduca la quantità di ormone rilasciata.
definiti ormoni trofici e possono avere azioni inibenti o rilascianti.
Meno comune è il meccanismo a feedback positivo: il prodotto
dell’azione di un ormone stimola l’ulteriore liberazione di quell’ormone.

Signi ca che:

Ghiandola rilascia ormone, bersaglio, gli e etti o l’ormone stesso fa si


che stimoli ulteriore liberazione dell’ormone.

Gli ormoni possono essere classi cati in base alle vie di ri esso
endocrine:

-Ormoni classici: possiedono vie di controllo ri esse semplici; le cellule


secernenti agiscono da recettore e da centro di integrazione (es.
paratormone.)

-Ormoni classici con controlli multipli: la secrezione è controllata da


diversi stimoli (es. insulina).

fi
fi
ff
fi

ff
ff
fl
fl
-Neuroormoni: vengono rilasciati in conseguenza ad un segnale del
sistema nervoso (vedi ipo si)

-Ormoni controllati da ormoni tro ci: il rilascio ormonale viene


controllato da altri ormoni che sono 

de niti ormoni tro ci, e possono avere azioni inibenti o rilascianti.

Concetto chiave:

Il rilascio di un ormone provocherà una risposta in una cellula bersaglio


e molte delle modulazioni della quantità di ormone che avrò in giro
dipenderanno da feedback negativi cioè io rilascio l’ormone e in
qualche modo si avrà lo spegnimento della via che in precedenza mi
aveva dato luogo al rilascio. In alcuni casi, minori, c’è un feedback
positivo.

Relazione asse ipotalamo-ipo sario


RELAZIONE
Il feedback ASSE
può avere diverse IPOTALAMO-IPOFISARIO
“lunghezze” nella relazione tra ipotalamo
e ipo si:

FEEDBACK A CIRCUITO LUNGO: è


generalmente negativo. Gli ormoni
adenoipofisari determinano variazioni nelle [ ]
di ormoni di tiroide, surrene, gonadi; prodotti
peptidici periferici, glucosio, acidi grassi.
Queste sostanze regolano la secrezione e
liberazione degli ormoni dell’asse ipotalamo
ipofisario
FEEDBACK A CIRCUITO BREVE: gli
ormoni trofici adenoipofisari possono inibire
la sintesi e/o liberazione dei loro fattori di
liberazione o inibizione
FEEDBACK A CIRCUITO
ULTRABREVE: I fattori ipotalamici di
liberazione o inibizione possono inibire la loro
sintesi /o liberazione e stimolare la liberazione
di un altro fattore
Ipotalamo, ipo si, ghiandole periferiche

x= ormone

Freccia rossa—> fattore che stimola /libera

Freccia blu—> fattore che inibisce


fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi

Gli ormoni liberante e inibente si proiettano


sull’ipo si, dove ci sono diverse tipologie di
cellule, da subito abbiamo un circuito ultra
breve perché quello che va a stimolare a
livello di alcune cellule dell’ipo si, di per se
va a inibire va a inibire il proprio rilascio cioè
è l’ormone stesso che va a inibire se stesso.

A livello dell’adenoipo si, avviene la


stimolazione a livello dell’ipo si e il prodotto
che viene rilasciato a livello dell’ipo si può
andare ad inibire a livello ipotalamico e
questo si chiama circuito breve.

L’ormone poi rilasciato dall’ipo si va sulla


ghiandola bersaglio e questi ormoni vanno a
inibire i due gradini a monte ovvero a livello
ipo sario e a livello ipotalamico e questo si
chiama circuito lungo.

Con questi meccanismi vengono controllati


in maniera e ciente il rilascio degli ormoni
che fanno parte dell’asse ipotalamo
ipo sario.

fi
fi
fi
ffi
fi
fi
fi
fi
fi
Asse ipotalamo-ipo sario

neuroni parvicellulari
neuroni magnocellulari
(paraventricolare e
sopraottico) IPOTALAMO
I neuroni ipotalamici
sintetizzano e secernono
neuroormoni

Circolazione portale
ipotalamo-ipofisaria

ADENOIPOFISI
NEUROIPOFISI
(funzione paracrina)

(funzione neurocrina) (funzione endocrina)

Neuroipo si o ipo si posteriore

Adenoipo si o ipo si anteriore

Ipotalamo

A livello ipotalamico abbiamo a livello dei sopraottico e paraventricolare


vengono prodotti due neuroormoni (oss ovvero ossitocina e ADH)
questi poi vengono liberati a livello della neuroipo si.

fi
fi
fi
fi
fi

fi
A livello ipotalamico abbiamo fattori che vanno a regolare il rilascio di
ormoni a livello adenoipo sario.

Oltre agli ormoni sono secreti anche dei fattori inibenti e fattori
rilascianti che tramite il torrente ematico (eminenza mediana)
raggiungono l’adenoipo si e possono stimolare o inibire la secrezione
di un determinato ormone.

A livello dell’adenoipo si sono collocate diverse tipologie di cellule


endocrine che producono ACTH, TSH, LH, FSH, GH, PRL.

A seconda che ci sarà o il prevalere dei fattori della liberazione o quelli


di inibizione avremo o la liberazione o l’inibizione.

RH: releasing hormone - IH: inhibiting hormone

somatostatina

* *
tireotropina corticotropina

Ormoni trofici: agiscono sull’attività e morfologia di altre ghiandole endocrine

* Ormoni agenti su tessuti somatici


fi
fi
fi
Neuroipo si o ipo si posteriore
La neuroipo si è un’espansione di tessuto nervoso che riceve il suo
apporto sanguigno dalla arteria ipo saria inferiore.

La rete capillare è altamente fenestrata per permettere il passaggio di


molecole proteiche.

Essa contiene i terminali nervosi dei neuroni del nucleo sopraottico, che
secernono antidiuretico (ADH), e dei neuroni del nucleo
paraventricolare, che secernono ossitocina (peptidi con struttura
comune di circa 1000 Da).

Vengono prodotti a livello del nucleo sopraottico e nucleo


paraventricolare due tipologie di ormoni:

-ADH ormone antidiuretico


-OSS ossitocina
Sono fatti da 9 amminoacidi e sono prodotti e rilasciati a livello della
neuroipo si.

Durante il loro percorso questi neuroni oltre a produrre gli ormoni


producono delle neuro sine.
OFISILePOSTERIORE
neuro sine servono per (NEUROIPOFISI)
far viaggiare meglio il neuroormone nel
tragitto
uto nervoso in immagine,
che riceve quindi
il suo apporto legano dall’arteria
sanguigno ADH o OSS e lo portano
ipofisaria verso
inferiore. la
La rete
zona per poi dar luogo alla neurosecrezione.

te fenestrata per permettere il passaggio di molecole proteiche.


Le neuro sine sono due, l’ossitocina viene legata dalla neuro sina di
li nervosi dei neuroni del nucleo sopraottico e nucleo paraventricolare che secernono
tipo 1 e ADH viene legato dalla neuro sina di tipo 2.

tico (ADH o vasopressina) e ossitocina (ormoni peptidici con struttura simile, 9 aa).

1. Sintesi nel
soma come
precursore.

2.Trasporto
assonale e
scissione del
precursore.

3.Liberazione
nel circolo
portarle.
4. Liberazione in
circolo
sistemico.
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi
fi

fi
ADH
La regolazione del rilascio dell’ADH è determinata da:

-osmolarità plasmatica
Devo avere dei neuroni osmocettivi a livello dell’ipotalamo che vanno a
rilevare la concentrazione del plasma (osmolarità), quando io ho un
aumento dell’osmolarità signi ca che io ho avuto un calo dell’acqua.

Dato che ADH è coinvolto nel recupero dell’acqua avendo un azione a


livello renale, quando aumenta osmolarità nel plasma, aumenta il
rilascio di ADH, quindi aumenta la sua concentrazione plasmatica.

-volume ematico
Se aumenta il volume o aumenta la pressione i livelli di ADH tendono a
diminuire, quindi se ho tanto volume ematico l’ADH tende a essere
secreto di meno.

All’aumentare della pressione e del volume si deve avere un calo del


livello di ADH.

-Vari stimoli vanno a regolare positivamente o negativamente questo


fenomeno (stimolazione es. nausea, nicotina, angiotensina, stress,
dolore), (inibizione es. etanolo)

Concetto chiave:

I fattori che possono andare a regolare, e far si che ci sia più o meno
ADH a livello plasmatico sono:

-se aumenta osmolarità —> aumenta livello ADH

-se aumenta il volume plasmatico o la pressione —> diminuisce livello


ADH

Le azioni dell’ADH sono:

• Aumenta il trasporto di sodio nell’interstizio midollare attraverso la


porzione spessa dell’ansa di Henle creando un gradiente osmotico
per l’acqua ovvero signi ca che se io metto del sodio in un certo
punto es. a livello dell’ansa di Henle, mi crea una sorta di motore
osmotico per cui l’acqua tende ad andare dalla zona dove è meno

fi
fi
concentrata alla zona dove è più concentrata, da dove c’è meno
pressione osmotica a dove c’è ne di più;

• Aumenta la permeabilità all’acqua del dotto collettore, facilitando il


riassorbimento dell’acqua nella midollare (inserimento di acquaporine
nella membrana cellulare del dotto collettori);

• Aumenta la permeabilità all’urea della porzione midollare interna del


dotto collettore.

• Funzione minoritaria → aumenta il tono vaso-motorio in seguito ad


emorragia (induce vasocostrizione in seguito ad emorragie)

Ossitocina
L’ossitocina è stimolata dalla suzione del capezzolo.

L’ossitocina ha varie funzioni:

• Nel caso dell’allattamento l’ossitocina va a stimolare le cellule


mioepiteliali delle ghiandole mammarie facilitando l’assunzione di latte
al bambino.

• Stimola le contrazioni della muscolatura uterina durante il parto

Se non c’è la suzione del capezzolo l’ossitocina non viene rilasciata.

FSH: sviluppo follicoli ovarici; controlla la spermatogenesi nei testicoli


LH: induce ovulazione, formazione corpo luteo, produzione estrogeni e progesterone; testosterone

TSH: Tiroide
ACTH: Corticale T3, T4
del surrene, ormoni
glucocorticoidi
e androgeni

Prolattina:
produzione di
latte

GH: stimola crescita dell’organismo nel periodo postnatale,


effetti sul metabolismo

Adenoipo si o ipo si anteriore


IPOFISI ANTERIORE (ADENO
A livello dell’adenoipo si,
abbiamo dei fattori
ipotalamici che favoriscono
o sfavoriscono che 5t
vengono rilasciati a livello ogn
orm
dell’eminenza mediana,
vanno poi su delle cellule Tre
dell’adenoipo si dove ci orm
sono determinate cellule l’a
ghi
che producono ormoni.
gon
Le
Nell’adenoipo si sono e l’
presenti 5 tipi di cellule
endocrine che producono
diversi ormoni peptidici e
delle “null cells” di cui non
si conoscono i prodotti:
-cellule somatotrope e GH,
-cellule tireotrope e TSH,
fi
fi
fi
fi
fi

-cellule gonadotrope e FSH e LH,

-cellule corticotrope e ACTH e B- lipotropina

-cellule mammotrope e PRL.

Tre tipi di cellule endocrine producono ormoni tro ci che stimolano


l’attività della tiroide (TSH), delle ghiandole surrenali (ACTH) e delle
gonadi (LH e FSH). Le altre producono prolattina e l’ormone della
crescita (GH).

TSH —> regola attività della tiroide

ACTH—> il bersaglio è la corticale del surrene

LH e FSH—> vanno a colpire a livello delle gonadi

PRL—> prolattina che serve per allatazione

GH—> classico ormone della crescita

Crescita
La crescita è un fenomeno complesso regolato da vari ormoni:

-GH

-Ormoni tiroidei (problemi tiroidei non fanno crescere)

-Ormoni che vanno a controllare l’omeostasi del calcio e fosfato


(l’apporto deve essere ottimale di questi elementi seno lo scheletro si
sviluppa peggio)

-Ormoni sessuali

-Insulina (regolando vari metabolismi)

-Fattori di crescita insulino-simili

fi
GH
È costituito da 191 amminoacidi

REGOLAZIONE SECREZIONE GH
Una volta rilasciato a livello della adenoipo si si porta alla periferia.

Regolazione secrezione
STIMOLAZIONE GH:
DEL RILASCIO:
➢Sonno profondo
A livelloα-adrenergica
➢Stim. dell’ipotalamo vengono
prodotte due sostanze:
➢Digiuno
-somatostatina
➢Acetilcolina
che a livello
➢Steroidi dell’ipo si ha un azione
sessuali
inibitorio

➢Stress
-GHRH
➢Aminoacidi
il fattore che va a indurre il rilascio di
➢Ipoglicemia
GH a livello dell’ipo si

➢Grelina

Fattori favorenti sono


SOPPRESSIONE anche gli
DEL RILASCIO:
amminoacidi.

➢Somatostina
➢Obesità
➢Stim. β-adrenergica
A livello dell’ipo si viene rilasciato GH
➢Glucocorticoidi
che si porta alla periferia andando su
➢Acidi grassi liberi
fegato e altri tessuti e a questo livello si
➢Iperglicemia
rilasciano i fattori somatomedina che
➢Ipotiroidismo
mediano
➢IGF 1 l’e etto del GH alla periferia e
quindi danno il luogo
➢Somatomedine all’accrescimento.

(fattori di crescita
insulino-simili),

I fenomeni che promuovono l’accrescimento e quindi la stimolazione


del rilascio:

-sonno profondo

-stimolazione α-adrenergica

-digiuno

-acetilcolina

-steroidi sessuali

-stress

-aminoacidi

-ipoglicemia

-grelina

ff
fi
fi
fi
fi
I fenomeni che non promuovono l’accrescimento e quindi
determinano la soppressione del rilascio:

-somatostina

-obesità

-stimolazione β-adrenergica

-glucocorticoidi

-acidi grassi liberi

-iperglicemia

-ipotiroidismo

-IGF 1

-somatomedine (fattori di crescita insulino-simili)

I feedback avvengono:

-GHRH inibisce se stesso —> feedback ultra breve

-GH va a inibire a livello ipotalamico —> feedback breve

-le somatomedine vanno a inibire a livello ipotalamico e ipo sario —>


feedback lungo

L’ormone della crescita


agisce da più parti:

GH è di tipo anabolico.

GH stimola L’ef
accrescimento lineare.
speci
Il recettore per GH è di
stimo
tipo tirosino-chinasico dell’

L’ef
tipo a

Il rec
tirosi
fi
PRL - Prolattina
La prolattina è un ormone peptidico.

La prolattina stimola lo sviluppo delle mammelle e la produzione di latte


ed esercita anche un’in uenza sulla funzione riproduttiva.

O
La prolattina è secreta dalle cellule mammotropeProlattina
dell’adenoipo(PRL):
si.
 s
Il fattore inibente della prolattina è la
p
dopamina.

E
I fattori che favoriscono sono TRH e r
peptide VIP e estrogeni.

(
A livello dell’ipo si anteriore abbiamo
le cellule che producono la P
prolattina.
d
Queste vengono informate
positivamente o negativamente in
merito al fatto che possa rilasciare o D
meno la prolattina.
s
Il fattore negativo, che inibisce è la i
dopamina.

I fattori che favoriscono sono


a
estrogeni, TRH e VIP.

P
La prolattina va ad agire a livello d
della ghiandola mammaria favorendo
quella che è la produzione di latte in
seguito alla suzione del capezzolo.
L
s
-suzione del capezzolo

-a renze, bre nervose che vanno a


livello ipotalamico inducendo la liberazione di fattori favorenti il rilascio
della prolattina.

I feedback avvengono:

-prolattina oltre che ad andare ad agire in maniera positiva alla


ghiandola mammaria, da un feedback negativo a livello ipotalamico

-suzione, fattori di stress e sonno promuovono rilascio dei fattori e


quindi della prolattina.

ff
fi
fi
fl

fi
Tiroide
La tiroide è una ghiandola a farfalla, posta sotto la faringe a livello del
collo.

La tiroide produce gli ormoni tiroidei, ormoni solitamente liposolubili


(non possono essere immagazzinati).

Gli ormoni sono:

-TRIIODOTIRONINA (T3)

-TIROXINA (T4)

Il 3 e 4 stanno a de nire i numero di iodi che sono presenti in questi


ormoni.

Il T4 funge da proormone, cioè il T4 è meno attivo dal punto di vista


ormonale, l’ormone più attivo è il T3.

Questi ormoni sono importanti perché:

-aumentano il metabolismo ossidativo dei vari tessuti

-hanno una funzione chiave nello sviluppo del feto sia nella crescita
sica sia nello sviluppo del sistema nervoso

Questi ormoni sono secreti molto presto, dalla 12 settimana di


gestazioni.

Questi ormoni possono venire Follicolo tiroideo:

immagazzinati perché c’è una


struttura follicoli, dentro la quale
c’è una sorta di gel (colloide).

È una struttura nella quale questi


ormoni vengono legati e quindi
non possono uscire liberamente
ma solo se vi è qualcosa che è in
grado di prelevarli.

fi

fi
ghiandol
Sintesi degli ormoni tiroidei: Na+/ I- pr
microgram
Ossidazione e
Sintesi degli ormoni tiroidei

nell’anel
molecole
tireoglobu
follicolari
ossidato e
della pero
MIT e DI
Accoppiament
iodata in
di tirosina
molecola
formando
sempre ad
Tireoglob
follicolare
la riserva
la liberaz
viene rica
endocitos
a T3 e T4
-Abbiamo la cellula
secreti. L
-Abbiamo il lume del follicolo
vengono
-Viene prodotta una sostanza che è la TG tireoglobulina
cellula fo
-il tutto viene messo a livello del lume follicolare

-abbiamo la iodinazione di una tirosina

-si può venire ad avere una TG tireoglobulina dove attaccato abbiamo


una monoiodiotirosina e una diiodiotirosina (che stanno in singolo)

-una monoiodiotirosina e una diiodiotirosina unite danno il T3

-una diiodiotirosina e un altra diiodiotirosina unite danno il T4

-a questo punto ho un TG con attaccato una MIT, una DIT, T3, T4

-quando arriva lo stimolo viene inglobato con una sorta di fagocitosi

-T3 e T4 vanno nel sangue

-MIT e DIT vengono deiodinate e i due monoiodiotirosina che erano


presenti nel MIT e i due diiodiotirosina che erano presenti nel DIT
vengono mandate nel lume follicolare per poi riciclare.

Secrezione degli ormoni tiroidei


Secrezione degli ormoni tiroidei
La secrezione di T3 e T4 è La s
stimolata dalla tireotropina, o tireo
ormone stimolante la tiroide secr
(TSH), secreta dalla ipo si la c
anteriore la cui secrezione è a di li
sua volta stimolata dal fattore (TR
di liberazione della tireotropina TSH
ipotalamico (TRH).
(goz

Quindi TRH favorisce la T3


produzione di TSH a livello live
dell’ipo si anteriore.
T3 i
del
TRH
La dopamina e la
somatostatina inibiscono il Anc
rilascio di TSH.
ipot

Il TSH va sulla ghiandola


tiroidea inducendo il rilascio
degli ormoni in questione.

Gli ormoni in questione vanno


ad agire alla periferia dando un
e etto di aumento del
metabolismo ossidativo e
vanno ad agire dando luogo ai feedback.


ff
fi
fi
Triiodiotironina e Tiroxina
La T3 e la T4 circolanti sono legate a proteine plasmatiche:

-70% legate alla globulina legante la tiroxina (TBG)

-30% legate alla prealbumina legante la tiroxina o all’albumina

-meno dell’1% di T3 e T4 sono in forma libera

T3 è la forma attiva dell’ormone.

T4 è solo un proormone, è la maggioranza e viene convertito in T3.

T3 e T4 vengono trasportati per trasporto facilitato dentro le cellule


bersaglio (maggior parte delle cellule dell’organismo) e interagiscono
con recettore nucleare modi cando l’espressione genica, il cui e etto
nale è duraturo ed è l’aumento del consumo di ossigeno da parte
dei tessuti e della velocità metabolica → aumento GC, ventilazione,
battito, urea, termogenesi, sudorazione insensibile.

fi
fi

ff
Regolazione endocrina del metabolismo del calcio e del
fosfato
Il metabolismo del calcio e del fosfato è regolato dalla:

-Vitamina D
-Paratormone
-Calcitonina

Calcio
Funzioni:
fondamentale nel

-reazioni enzimatiche

-trasmissione sinaptica

-contrazione muscolare

-rilascio e azione degli ormoni

-divisione cellulare

-coagulazione del sangue

Il calcio è il principale componente cristallino delle ossa e dei denti.

Se ho un calo della quantità delle concentrazioni di calcio posso avere


problemi neuromuscolari, spasmi, crisi convulsive.

Se ho un aumento della quantità delle concentrazioni di calcio posso


avere astenia muscolare, motilità gastrointestinale.

In un individuo adulto ci dovrebbe essere un bilancio fra la quota


che noi assorbiamo e la quota che perdiamo tramite escrezione
fecale e urinaria.
In un individuo in accrescimento ne assorbe di più rispetto a quanto ne
perde.

In un individuo anziano le perdite sono superiori rispetto a quelle che


assorbe.

Abbiamo un grosso magazzino di calcio costituito dallo scheletro.

Fosfato
Anche in questo caso ho un bilanciamento, ho un bilancio fra la quota
che assorbe e la quota che perde.

Via di entrata, assorbe tramite la dieta.

Via di uscita, perde tramite escrezione fecale e urinaria.

Come avviene la strutturazione dell’osso?


Avviene in maniera diversa a seconda delle diverse fasi della vita.

Quando siamo in crescita il processo di formazione è maggiore al


processo di assorbimento.

Tra i 20-50 anni il processo di formazione è uguale al processo di


assorbimento.

Oltre i 50 anni il processo di formazione è minore al processo di


assorbimento.

Abbiamo diverse tipologie di cellule:

• Osteoblasti
Vanno a sintetizzare una certa matrice organica, su questa matrice si
vanno a depositare dei minerali (ioni calcio e fosfato) vengono a formare
dei cristalli di idrossiapatite.

Gli osteoblasti rimangono all’interno della struttura ossea e vanno a


formare gli osteociti.

• Osteociti
Gli osteociti sono interni ma hanno dei canalicoli grazie ai quali riescono
a comunicare con la super cie.

È la struttura che appone l’osso.

• Osteoclasti
Sono strutture che vanno a mangiare, degradare l’osso.

fi

Vitamina D
La vitamina D è una vitamina liposolubile.

La vitamina D la possiamo assorbire tramite la dieta oppure grazie ai


raggi ultravioletti.

Il ruolo della vitamina D è quello di aumentare i livelli plasmatici di


calcio e fosfato.
La vitamina D può essere immagazzinata.

Nel fegato la vitamina D deve essere idrossilata in posizione 25, dopo di


che in seguito a un passaggio viene trasportata al rene e qui si
trasforma in posizione 1 o 24.

Quella trasformata in 1 - 25 è in forma attiva (ormone attivo), quella in


24 - 25 è in forma inattiva.


La scelta del rene se in posizione 1 o 24:

-Se io ho molta vitamina D e molto calcio e fosfato a livello plasmatico,


il rene va a idrossilare in posizione 24 (rende il metabolita meno attivo
dato che ne ho già molto)

-se io ho una carenza di vitamina D, carenza di calcio e fosfato il rene


va a idrossilare in posizione 1 determinando cosi la produzione di 1-25
che è il metabolita attivo e mi va ad aumentare i livelli di calcio e
fosfato.

Intestino: stimola l’assorbimento di calcio e


fosfato
Rene: stimola riassorbimento calcio e fosfato
Osso: stimola il riassorbimento osseo (potenzia
l’effetto ipercalcemizzante del PTH)

livelli plasmatici di Ca2+ e PO43-

Il controllo dell’attivazione della vitamina D avviene per


regolazione dell’attività delle idrossilasi 1 e 24.
Ca2+ e del PO43- stimolano PTH che aumenta l’attività
della 1-idrossilasi.
Concentrazioni plasmatiche normali o elevate di Ca2+ e
PO43- stimolano la 24-idrossilasi.

Concetto chiave:
-vitamina D

-passa dal fegato—> si forma la forma idrosilata in posizione 25

-al rene rimane in dubbio —> o la va a idrosilare in posizione 24 o in


posizione 1 , la 1-25 è la forma attiva e la 24-25 è la forma scarsamente
attiva.

-calo della calcemia (poco calcio a livello plasmatico)

-per questo motivo viene prodotto il paratormone

-il paratormone va ad agire a livello renale

-a livello renale si ha idrosillazione in posizione 1 dando luogo al


metabolita attivo

-aumento assorbimento del calcio a livello intestinale

-rimozione di calcio dal magazzino che è lo scheletro

-mi aumenta il calcio

L’assorbimento di calcio a livello intestinale avviene sia tra le cellule (via


paracellulare) sia dentro le cellule (via transcellulare).

La vitamina D (1-25) in forma attiva potenzia sia l’entrata di calcio fra


una cellula e l’altra sia facilitando il trasporto del calcio all’interno della
cellula e quindi determina un aumento di calcio assorbito.

Paratormone
Il paratormone è secreto dalle ghiandole paratiroidi.

Il paratormone è un ormone peptidico che mantiene e incrementa la


calcemia, ossia la concentrazione plasmatica di calcio.

Il suo rilascio è indotto da un calo della calcemia (calcio plasmatico).

Se aumenta la calcemia, questa viene captata dai recettori per il calcio


sulla paratiroide che inibiscono il rilascio di PTH.

Se diminuisce la calcemia viene rilasciato PTH e aumenta il calcio.

L’azione del paratormone è di aumentare i livelli plasmatici di calcio e


diminuire quelli di fosfato.

I tessuti bersaglio del paratormone sono:

• Osso
Va ad agire a livello dell’osso, andandolo a sgretolare ne rimuove calcio
e fosfato, calcio e fosfato passano nel plasma,

andando a corrodere l’osso tramite gli osteoclasti libera calcio e


aumenta la calcemia.

• Reni
Il calcio viene riassorbito e quindi questa erosione comporta che il
calcio va a livello del plasma, passa dai reni ma il calcio viene
riassorbito ma il fosfato lo perdo.

Aumenta il riassorbimento renale del Calcio e riduce il riassorbimento


dei fosfati, stimola la sintesi della vitamina D.
AZIONI DI
• Intestino (indiretta)
Aumenta i livelli plasmatici di calcio e
A livello intestinale ho un azione indiretta perché la sua azione è data
dal fatto che farà avere più o meno
vitamina D che è importantissima in
forma attiva per l’assorbimento di calcio
a livello intestinale.

il PTH incrementa l’assorbimento


intestinale del Calcio tramite la 1,25
formata nel rene, che fa assorbire
calcio.

Calcitonina
La calcitonina è un ormone peptidico rilasciato dalle cellule
parafollicolari della tiroide (cellule C).

La sua secrezione è indotta da aumenti della concentrazione


plasmatica di calcio, perciò è un antagonista degli e etti del PTH per il
Ca, ossia riduce la calcemia mediante l’inibizione dell’osteolisi e del
riassorbimento osseo ad opera degli osteoclasti.

Ha lo stesso e etto di PTH sul fosfato plasmatico, diminuendolo.

La calcitonina riduce i livelli plasmatici di calcio e di fosfato perché a


livello dell’osso inibisce il riassorbimento osseo, ovvero va a bloccare
l’attività degli osteoclasti, a livello dei reni diminuisce il riassorbimento
di calcio e fosfato.

I suoi e etti sono, quindi, la diminuzione dei livelli plasmatici di Calcio e


di fosfato tramite una diminuzione del riassorbimento di calcio e fosfato
a livello renale e un’inibizione a livello osseo.

ff
ff

ff
Ghiandole surrenali
Le ghiandole surrenali sono poste nell’addome in corrispondenza della
sua parete postero-superiore, aGhiandole surrenali.
lato della colonna vertebrale, in
contatto con il polo superiore dei reni, subito al di sotto del diaframma.

Sono caratterizzate
Le GH. SURRENALI,per avere
sono una
poste
MIDOLLARE
zona midollare e una zona
nell’addome in corrispondenza della CORTICALE
corticale.

sua parete postero-superiore, a lato SEZIONE TRASVERSALE


GH. SURRENALE
della colonna vertebrale, in contatto GH. SURRENALE SINISTRA
La ghiandola surrenale
con il polo è reni, subito
superiore dei DESTRA
aorta
costituita
al dipiù
sottoesternamente
del diaframma. da
una capsula.

Dimensioni, in media, nell’adulto:


È costituita da una zona
alte 3 cm, lunghe 4-5 cm, spesse 0,6-
corticale
1cm,80% che comprende:

peso 8-10g.
-zona glomerulare che produce
mineralcorticoidi es. aldosterone, Vena cava

-zona fascicolata
➢STEROIDEI:che dalla produce
zona corticale.
glucocorticoidi es. cortisolo
dalla
➢CATECOLAMINE: RENE SINISTRO
-zona reticolare
midollare. che va a produrre
RENE DESTRO

gli ormoni sessuali.


Corticale e midollare: gli ormon
La zona corticale produce
ormoni steroidei che derivano GHIANDOLA arteria capsulare
dal colesterolo in seguito a SURRENALE
elaborazioni.
CAPSULA

È costituita da una zona


midollare 20% dove sono ZONA
prodotte le catecolamine:
GLOMERULARE
-adrenalina

-noradrenalina

Ghiandole surrenali:CORTIALE
(80 %)
ZONA
FASCICOLATA

•Regolazione dei livelli


ematici di glucosio
•Ricambio delle proteine eZONA
dei lipidi RETICOLARE

•Metabolismo del sodio e


del potassio
•Mantenimento delMIDOLLARE
tono
(20 %)
cardiovascolare
•Modulazione delle
vena della midollare

risposte ai danni tissutali


Corticale 80%: ormoni steroidei
mineralcorticoidi (aldosterone) glucocorticoidi (cortisolo), steroidi sessuali (DHEA)

Midollare 20%: catecolamine


adrenalina e piccole quantità di noradrenalina

Funzioni ghiandole surrenali

•Regolazione dei livelli ematici di glucosio

•Ricambio delle proteine e dei lipidi

•Metabolismo del sodio e del potassio

•Mantenimento del tono cardiovascolare

•Modulazione delle risposte ai danni tissutali

Cortisolo
Regolazione della secrezione del cortisolo

La secrezione di cortisolo è sotto il controllo dell’ ACTH ipo sario


(cellule corticotrope), controllato a sua volta dal CRH ipotalamico.

ACTH va sulla corticale e promuove il rilascio di ormoni il cui precursore


comune è il colesterolo (ormoni della zona corticale).

ACTH va a dare il feedback negativo a livello ipotalamico.

CORTISOLO: regolazione della secrezione

La secrezione di cortisolo è sotto il controllo


dell’ ACTH ipofisario (cellule corticotrope),
controllato a sua volta dal CRH ipotalamico.
L’ADH amplifica l’azione stimolante del CRH
sulla secrezione di ACTH.

Il cortisolo e i suoi analoghi esercitano feed-


back negativo sulla sintesi e secrezione di
ACTH dall’adenoipofisi e secrezione di CRH
dall’ipotalamo.

ACTH induce anche la liberazione di androgeni


surrenalici e aldosterone.

Molte afferenze ipotalamiche stimolano la


liberazione di CRH: stress, dolore intenso,
esercizio fisico prolungato, attivazione dei
processi di immunità cellulo-mediata.

fi
Riassunto

CRH e ADH vanno sull’ipo si anteriore, si libera ACTH, va sulla


corticale del surrene eAzioni
a questodel cortisolo
livello vengono rilasciati tutti gli ormoni
della corticale, che sono tutti quelli derivanti dal colesterolo.

ortisolo ha numerose azioni, definito anche ormone dello stress, aumenta i livello di glucosio durante lo
ess a scapito del muscolo; effetto antinfiammatorio. Numerosi tessuti bersaglio. Agisce su recettori
Azioni del cortisolo
osolici e nucleari nei muscoli, ossa, sistema vascolare, reni, SNC.

È un ormone catabolico, ha e etti sul metabolismo degli zuccheri, lipidi


e proteine.

E’ un ormone essenziale per la vita (necessario alla sopravvivenza


dell’organismo sotto stress).

Ha un ruolo permissivo: non è importante nell’iniziare direttamente dei


processi critici, ma permette che avvengano (la presenza di cortisolo è
critica per assicurare l’e cacia di glucagone e catecolamine).

E’ un ormone catabolico, con e etti sul metabolismo di glucidi, lipidi e


proteine (azione coordinata con glucagone e adrenalina, anti-insulina):

Stimola la conversione delle proteine in glucosio (gluconeogenesi


epatica), immagazzinato poi sotto forma di glicogeno o rilasciato in
ffi
fi
ff
ff
circolo.

- Stimola il catabolismo proteico nel muscolo scheletrico per fornire
substrati alla gluconeogenesi.

- Stimola la lipolisi nel tessuto adiposo convertendo i TG in acidi grassi
(stimola la lipogenesi in altri tessuti).

- Essenziale per la sopravvivenza durante il digiuno prolungato perché


mantiene i livelli plasmatici di glucosio: ampli ca l’azione glicogenolitica
di glucagone e adrenalina, è un potente antagonista dell’insulina
inibendo la captazione di glucosio da parte dei tessuti periferici.

Aldosterone
L’aldosterone a livello del rene

-stimola il riassorbimento di NaCl, nel tratto ascendente spesso ansa di


Henle, tubulo distale, dotto collettore.

Quindi accumula NaCl in modo tale da facilitare il riassorbimento


dell’acqua.

-stimola l’escrezione di potassio (elimina potassio)

I fattori che inducono la liberazione di aldosterone:

-CRH —> ACTH—> va sulla corteccia surrenale e induce il rilascio di


aldosterone.

Se aumenta troppo il potassio non va bene, va eliminato, l’aldosterone


permette di eliminarlo quindi se aumenta il potassio l’organismo si
regola per produrre l’eliminatore di potassio che è l’aldosterone.

Quindi aumenta il potassio ho una secrezione di aldosterone.

L’aldosterone agisce trattenendo acqua, ha un meccanismo a livello


renale per cui tende a trattenere l’acqua.

Quindi se aumenta la volemia, quantità di sangue che ha un organismo,


viene sentito anche a livello cardiaco e si viene a produrre il fattore
natriuretico atriale che inibisce la secrezione di aldosterone.

I fattori promuoventi la liberazione di aldosterone sono:


-ACTH
-aumento del potassio
-angiotensina di tipo 2

I fattori inibenti la liberazione di aldosterone sono:


-fattore natriuretico atriale

fi
L’aldosterone provoca:
-riassorbimento di sodio - mi recupera sodio
-riassorbimento di acqua - mi recupera acqua
-secrezione di potassio - mi fa perdere potassio

Zona midollare del surrene


Nella zona midollare vengono sintetizzate le catacolamnine nelle cellule
croma ni:

-Adrenalina 85%

-Noradrenalina 15%

Che vanno nel sangue

Hanno e etti biologici vari a seconda del recettore delle catacolamnine


che si trovano nei tessuti periferici.

Il tempo di vita è scarso.

Regolazione secrezione della midollare del surrene

Neurone pregangliare—> arriva ai gangli—> ho il rilascio di


noradrenalina —> che va ad agire sul tessuto bersaglio
(neurotrasmettitore)

Fibra pregangliare—> va alla midollare del surrene —> spara adrenalina


all’interno del sangue (ormone)

Gli e etti che vedrò in periferia dipendono dai recettori che ci sono:

-Alfa 1 e 2 —> legano meglio adrenalina

-Beta 1 —> lega ugualmente

-Beta 2—> lega più adrenalina

-Beta 3—> lega ugualmente

Le catecolamnine vanno in giro, vanno a legarsi ai recettori, i recettori


hanno diverse a nità per le catecolamnine e sono dislocati in
determinati tessuti, quindi a seconda del recettore che c’è in un
determinato tessuto avrò un e etto particolare.

L’adrenalina provoca mobilizzazione di substrati energetici, determina


glicogenolisi e gluconeogenesi epatica. Inibisce secrezione di insulina e
ff
ffi
ff
ffi
ff

captazione di glucosio a livello muscolare. Stimola la lipolisi e la


chetogenesi. Aumenta i livelli plasmatici di glucosio, acidi grassi
liberi e chetoacidi; aumenta metabolismo basale stimola la
termogenesi, importante nell’esposizione a basse temperature. La
secrezione di adrenalina aumenta leggermente nel digiuno e 4-5 ore
dopo il pasto.

La adrenalina provoca quella che è la mobilizzazione del carburante, dei


substrati energetici presenti nell’organismo, sia promovendo la
formazione nuova di glucosio (gluconeogenesi), sia determinando la
glicogenolisi (rompe il glicogeno per avere glucosio) oppure va a
sciogliere i grassi (recupera l’energia immagazzinata nei grassi
corporei).
Riassunto
Abbiamo diversi enzimi che vanno a regolare il metabolismo del calcio e
fosfato:

-vitamina D

-paratormone

-calcitonina

Vitamina D può essere assorbita a livello intestinale o tramite i raggi


ultravioletti.

Il ruolo della vitamina D è quello di aumentare i livelli di calcio e


fosfato nel plasma. Come? va ad aumentare l’assorbimento
intestinale, più vitamina D c’è più calcio viene assorbito a livello
intestinale.

Questo meccanismo dipende va vie biologiche.

Una di queste vie è data dal rene, il rene può decidere di mettere un OH
in posizione 1 o in posizione 24.

Se lo mette in posizione 1 crea il metabolismo attivo in modo da


aumentare i livelli plasmatici di calcio e fosfato.

Uno dei fattore che indica al rene se idrosilare in un punto o l’altro è il


paratormone.

Se cala il calcio il paratormone fa si che il rene produca la forma attiva


cioè quella che ti fa tenere su il calcio. Questa forma agisce a livello
dell’intestino (stimola assorbimento di calcio e fosfato), del rene (tiene in
casa calcio e fosfato), dell’osso (stimola riassorbimento dell’osso).

Il paratormone viene secreto dalle paratiroidi.

La quantità di secrezione del paratormone dipende dalla


concentrazione di calcio plasmatico, se il calcio è basso tanto
paratormone, se il calcio è alto poco paratormone. Quindi queste
cellule hanno dei sensori per il calcio.

Il paratormone ha come bersaglio:

-osso—> dove sgretola tutto, togliendo calcio e fosfato.

Il calcio tolto passa per il rene ma il rene se lo tiene in casa e quindi va


a livello del plasma.

Il fosfato eroso dall’osso invece lo perdiamo con le urine.

Quindi aumenta calcemia e diminuisce il fosfato.

La calcitonina diminuisce i livelli plasmatici di calcio e fosfato,

come fa? fa si che non si abbia erosione ossea, gli osteoclasti che
mangiano l’osso diventano meno attivi.

Se dall’osso non passa nel plasma, sta nell’osso e quindi i livelli


plasmatici di calcio e fosfato calano, anche perché entrambi vengono
persi con le urine.

Ghiandole surrenali:

Zona Corticale 80%: ormoni steroidei —> prodotti di derivazione del


colesterolo

-mineralcorticoidi (aldosterone) glucocorticoidi (cortisolo), steroidi
sessuali

È divisa in tre strati: glomerulare, fascicolare, reticolare

Zona Midollare 20%: catecolamine

-adrenalina e piccole quantità di noradrenalina

Fecondazione
Fecondazione dalle germinali
dalle cellule cellule germinali allo zigote
allo zigote
La maggior
La maggior parte
parte delle delle
cellule cellule dell’organismo
dell’organismo sono definite sono deperché
diploidi nite diploidi
hanno 2 serie di 23
perché
cromosomi (2n),hanno 2 serie
i gameti, di nelle
prodotti 23 cromosomi,
gonadi, sonoi aploidi
gameti, prodotti
perché nelle
hanno sologonadi,
una serie di
sono aploidi perché hanno solo una serie di cromosomi.
cromosomi (n). Dall’unione di 2 gameti si forma lo zigote (2n). Dall’unione di
2 gameti si forma lo zigote.

Dall’unione degli spermatozoi e cellula uovo tramite il processo della


fecondazione si viene a formare lo zigote che riprende ad avere i 46
cromosomi.

fi

Ormoni sessuali Ormoni sessuali

Le gonadi (testicoli nel maschio e ovaie


nella femmina) sono gli organi riproduttivi
primari. Hanno due funzioni principali:
producono i gameti e gli ormoni sessuali.
Gli ormoni sessuali comprendono una
varietà di sterodi che promuovono la
gametogenesi, crescita e mantenimento degli
organi riproduttivi, lo sviluppo caratteri
sessuali secondari.
I testicoli producono androgeni
(testosterone) le ovaie estrogeni (estradiolo)
e progesterone.
Androgeni ed estrogeni sono presenti in
entrambi i sessi ma in quantità diverse.
Gli ormoni sessuali vengono prodotti anche
a livello della corticale del surrene

Gli ormoni sessuali derivano dal colesterolo.

Gli ormoni sessuali classici da ricordare sono:

-progesterone e estradiolo (estrogeno) per il sesso femminile

-andogeni (testosterone) per il sesso maschile

Androgeni ed estrogeni sono presenti in entrambi i sessi solo in una


quantità diversa, cioè l’individuo di sesso maschile avrà più
testosterone rispetto all’individuo di sesso femminile che avrà più
estrogeni.

Quindi li abbiamo tutti semplicemente cambia il livello tra individuo di


sesso femminile e individuo di sesso maschile.

Una volta che c’è stata la pubertà gli ormoni sessuali vengono prodotti
anche dalla corticale del surrene.

Funzioni:

Le funzioni degli ormoni sessuali sono che sono importanti per produrre
gameti, sono importanti per produrre caratteri sessuali secondari degli
organi produttivi ma anche dell’accrescimento

I testicoli sono quelli che producono la maggioranza di testosterone

Le ovaie si dirigono verso la produzione degli estrogeni estradiolo e


progesterone.

Testicoli

Testicoli
I testicoli hanno forma ovoidale, contengono al loro interno i
tubuli seminiferi dove sono prodotti gli spermatozoi. Fra i
tubuli delle cellule interstiziali dette cellule del Leyding
producono testosterone e altri androgeni. Nei tubuli seminiferi
troviamo all’esterno uno strato di muscolatura liscia e
all’interno uno strato formato dalle cellule del Sertoli che
nutrono e controllano lo sviluppo degli spermatozoi.
Spermatozoi a vari gradi di sviluppo sono presenti fra le
cellule del Sertoli, quelli maturi nel lume del tubolo che
contiene liquido. Le cellule del Sertoli sono unite da giunzioni
che limitano il passaggio di sostanze, si viene a formare un
comparto basale che comunica con il sangue, con
composizione simile al liquido interstiziale e un
compartimento luminale contenente un fluido a composizione
diversa. Gli spermatozoi migrano dal compartimento basale al
tubulare. La barriera emato-testicolare impedisce anche
l’aggressione degli spermatozoi da parte del sistema
immunitario.
Le cellule del Sertoli (bersaglio di FSH e testosterone)
producono il liquido tubulare, la proteina legante gli androgeni
(utile per mantenere nel liquido una concentrazione stabile di
androgeni), stimolano la spermatogenesi e producono inibina

I testicoli hanno una forma ovoidale.

Sono fuori dalla cavità addominale nello scroto.

Hanno una temperatura un po' meno alta perché gli spermatozoi non
riescono a resistere.

Ci sono tantissimi tubi seminiferi, fra i tubuli troviamo le cellule


interstiziali del leyding queste producono testosterone e altri androgeni.

Dentro al tubulo troviamo le cellule del sertoli che sono importanti per
controllare e nutrire gli spermatozoi.

Le cellule del sertoli sono unite fra loro da delle giunzioni dividendo il
compartimento in un compartimento basale e un compartimento
luminale, quindi tra le cellule del sertoli abbiamo giunzioni con diversi
compartimenti.

Le cellule del sertoli sono un bersaglio per FSH e testosterone.

Le cellule del sertoli producono il liquido tubolare quindi il liquido dove


sono a mollo gli spermatozoi perché nel lume si trovano gli spermatozoi
maturi.

Le cellule del sertoli producono la proteina legante: gli androgeni,


questa proteina è utile per mantenere stabile la concentrazione degli
androgeni, è come se fosse una riserva perchè tiene stabile la
concentrazione.

Le cellule del sertoli producono la spermatogenesi.

Le cellule del sertoli producono un ormone che si chiama inibina.

Regolazione endocrina della funzione riproduttiva maschile

Regolazione endocrina della funzione riproduttiva maschile


La funzione riproduttiva maschile è regolate da:
GnRH, ormone che regola il rilascio delle
gonadotropine FSH e LH ormoni proteici
prodotte dal lobo anteriore dell’ipofisi. GnRH
stimola il rilascio dei 2 ormoni (FSH e LH). La
maggior parte delle cellule gonadotrope secerne
o FSH o LH permettendo un controllo
differenziale. FSH stimola cellule del Sertoli con
stimolazione spermatogenesi; LH stimola le
cellule del Leyding a produrre androgeni.
L’inibina rilasciata dalla cellule del Sertoli
inibisce solo il rilascio di FSH.
La secrezione degli ormoni sessuli nel maschio
Funzione degli androgeni durante la vita riproduttiva, è abbastanza
costante con rilasci ogni 2 ore circa.
Cambiamenti nel lungo termine: aumento del
testosterone durante la pubertà, si raggiunge un
picco massimo verso i 30 anni per poi decadere
lentamente.

Al livello dell’ipotalamo viene secreto GNRH, va a livello dell’ipo si


anteriore dove aumenta la secrezione di FSH e LH.

L’FSH vanno sulle cellule del sertoli (cellule dentro il tubulo), questi
producono inibina e facilitano la spermatogenesi.

LH va sulle cellule del Leyding (che sono quelli che producono


testosterone e che sono fuori dai tubuli) che producono testosterone, il
testosterone va un pò sulle cellule del sertoli facilitando la loro azione e
un po' va in tutto l’organismo.

fi
come avviene il meccanismo di feedback?

il testosterone va a dare un azione inibitoria a livello della adenoipo si e


va ad inibire anche a livello ipotalamo mentre l’inibina prodotta dalle
cellule del sertoli va ad inibire unicamente la secrezione di FSH.

Questi ormoni sono sostanzialmente stabili nell’organismo di sesso


maschile che ha raggiunto la pubertà.

Gli androgeni

-stimolano la spermatogenesi

-promuovono lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari

-aumentano la libido

-promuovono la sintesi proteica del tessuto muscolare scheletrico,


-stimolano la secrezione dell’ormone della crescita

Spermatozoo
È costituito da:

-testa

nella testa possiamo trovare i cromosomi

-una vescicola chiamata acrosoma

serve con la fusione con l’ovulo cioè ha degli enzimi che facilitano
l’entrata dello spermatozoo all’incontro con l’ovulo

-mitocondri

una zona centrale che produce energie

-coda

che si muoverà come se fosse un’elica, una coda che facilità il


movimento degli spermatozoi.

La produzione degli spermatozoi sono circa 100/200 milioni al giorno.

Ne abbiamo circa 100 milioni a millilitro di eiaculato.


Spermatozoi e loro sviluppo

In ogni spermatozoo si riconoscono 3 zone:


Testa contenente i cromosomi e una vescicola chiamata
acrosoma, utile per la fusione con l’ovulo;
Segmento intermedio con mitocondri;
Coda: utile per il movimento.

Durante la spermatogenesi (circa 70gg)


vi è una migrazione delle cellule dal
compartimento basale a quello del lume.
Il maschio nasce con un n . definito di
spermatogoni, che vanno incontro a
mitosi, una cellula maturando diventerà
uno spermatozoo maturo, l’altra non si
differenzia e rimane spermatogonio così
il numero di spermatogoni non cambia e
il maschio da dopo la pubertà produce
sempre spermatozoi. Circa 100 mil/ml di
eiaculato

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Ovaie Le ovaie hanno forma rotondeggiante un po
appiattite della dimensione di una noce. Al
Ovaie loro interno ci sono circa 300.000 follicoli c
un ovulo in fase di sviluppo. Il follicolo
Le ovaie hanno forma rotondeggiante un po’ appiattite
primordiale della dall’oocita
è formato dimensionecircondato
di una noce.
da cellule follicolari in monostrato, queste
Al loro interno ci sono all’interno circa 300.000 follicoli
proliferando con un ovulo
formeranno in
la granulosa da
fase di sviluppo.
queste si formeranno in seguito, nella parte
Il follicolo primordiale è formato dall’oocita circondato da cellule
esterna le cellule della teca. Le cellule della
follicolari in monostrato, queste proliferando formeranno la granulosa
da queste si formeranno in seguito, nella granulosa funzionalmente
parte esterna le cellule ricordano
della quelle d
teca.
Sertoli infatti vengono stimolate sia da FSH
che estrogeni
Successivamente queste cellule si moltiplicano a produrre
e si forma messaggeri il cui
la granulosa.

Le cellule della granulosa funzionalmente bersaglio è l’ocita,


ricordano producono
quelle inoltre inibina
del Sertoli
infatti vengono stimolate sia da FSH che cheinbisce
estrogeni
FSH,asono
produrre
fondamentali per il
messaggeri il cui bersaglio è l’ocita, producono
nutrimento inoltre inibina,
dell’ocita. che
Producono estrogeni e
inbisce FSH, sono fondamentali per il nutrimento
progesterone.dell’ocita.
La sintesi
degli estrogeni
Producono estrogeni e progesterone. dipende dalla produzione di androgeni prodo
La sintesi degli estrogeni dipende dalla produzione di androgeni
dalle cellule della teca.
prodotti dalle cellule della teca.

Cellule per lo sviluppo di spermatozoi Cellule per lo sviluppo della cellula uovo

L’ovaio è l'organo dove avviene la maturazione della cellula uovo e la


produzione di estrogeni (principalmente estradiolo) e progestinici
(principalmente progesterone).

Nella parte centrale dell'ovaio troviamo vasi sanguigni, mentre nella


parte corticale avviene la maturazione della cellula uovo.

La funzione dell'ovaio, svolta grazie all'azione ormonale, è di far


maturare la cellula uovo e successivamente di preparare l'apparato
genitale femminile ad accogliere l'uovo fecondato.

Se la fecondazione non avviene allora la mucosa uterina si sfalda.

Già allo stadio fetale sono presenti moltissime cellule uovo, poi alla
pubertà alcune di queste sono spinte alla maturazione, sino a

raggiungere il follicolo primordiale (costituito da cellule disposte attorno


all'uovo) → follicolo in fase maturativa → follicolo terziario; poi le cellule
del follicolo si allontanano dall'uovo e questo rimane attaccato solo da
una parte.

Raggiunto lo stadio di follicolo maturo (di Graaf) l'uovo è pronto, viene


espulso in cavità addominale, captato dalle mbrie delle tube di
falloppio e poi indirizzato lungo le tube.

A questo punto ciò che rimane del follicolo procede la maturazione e


diventa corpo luteo che, in caso di fecondazione, servirà per il
nutrimento dell'embrione; mentre se non avviene fecondazione allora si
atro zza e degenera.

Le cellule del follicolo sono quelle che producono gli estrogeni mentre,
dopo l'espulsione dell'uovo, il corpo luteo (ossia il follicolo ulteriormente
maturato) produce progesterone.


I follicoli che cominciano la maturazione sono diversi però poi uno solo
diventerà dominante e completerà la maturazione, impedendo agli altri
di svilupparsi ulteriormente. Nel follicolo dominante aumenta la
produzione di estrogeni questi sono soggetti al feedback positivo e
quindi ad un rinforzo che causa un'aumento esponenziale della
produzione di estrogeni.

Nel feedback positivo è coinvolto anche l'FSH che determina

• Ulteriore produzione di estrogeni

• La produzione dei fattori di crescita indispensabili per la proliferazione


del follicolo e del corpo luteo

• L'esposizione sul follicolo dominante di recettori per l'LH, a nchè il


corpo luteo sia in grado di produrre progesterone successivamene

Cellule uovo
Durante l’oogenesi le cellule uovo si di erenziano dagli oogoni, il cui
numero è ssato alla nascita e non vengono, al contrario degli
spermatogoni, rigenerati.

La meiosi inizia durante la vita fetale e si completa solo alla


fecondazione.
La cellula uovo vera si viene a formare solo se c’è la fecondazione.
fi
fi

ff
fi
ffi
Ciclo ovarico
Abbiamo un ciclo di circa 28 gg

Possiamo distinguere più fasi:

• Fase follicolare
Dura i primi 14 gg con l’inizio delle mestruazioni e termina con
l’ovulazione.

È costituita da tantissime fasi:

1. Follicoli in fase primordiale

2. Qualche follicolo inizia a ingrandirsi e si viene a formare la granulosa


cioè quelle cellule che assomigliano alle cellule del sertoli nell’uomo,
quindi si iniziano a formare queste cellule della granulosa quindi si
ha la formazione del follicolo primario ma non si ha ancora la
formazione dell’antro e per questo si chiama stadio preantrale, si
formano poi oltre alle cellule della granulosa, le cellule della teca.

3. Nel follicolo si viene a formare antro, cavità con un liquido

4. Si viene a sviluppare un follicolo solo perché abbiamo un calo


dell’FSH e questo calo da fastidio allo sviluppo del follicolo e quindi
va avanti solo il follicolo che è molto sensibile all’FSH e che quindi
riesce a secernere alti livelli di estrogeni, questo follicolo sarà anche
più sensibile al LH, al 14 gg abbiamo il follicolo di Graaf, un enorme
antro, si porta in super cie dell’ovaio e esplode.

5. Si ha l’ovulazione, con l’inizio della fase luteinica, il follicolo rotto si


trasforma in corpo luteo

• Fase luteinica
Dura i successivi 14gg, da quando c’è stata l’ovulazione alla
mestruazione successiva

1. Si viene a formare il corpo luteo, che secerne estrogeni e


progesterone.

2. Se non c’è stata fecondazione:

3. Degenerazione corpo luteo

4. La degenerazione del corpo luteo causa un crollo dei livelli di


estrogeni e progesterone

Se c’è la fecondazione viene prodotta la gonadotropina corionica che


mantiene il corpo luteo.

fi
Ciclo uterino
Il ciclo uterino lo possiamo distinguere in tre fasi:

• Fase mestruale
Dura dal 1 al 3-5 giorno.

Corrisponde alle prime fasi della fase follicolare ovarica.

Consiste nella mestruazione causata della riduzione di estrogeni e


progesterone che avviene quando il corpo luteo degenera.

I vasi sanguigni più esterni si costringono, il tessuto muore e si separa


dal’endometrio con conseguente usso all’esterno del corpo di sangue
e tessuto in desquamazione.

• Fase proliferativa
Dura la restante parte della fase follicolare.

Si occupa di ripristinare la mucosa e quindi le componenti che erano


uscite.

L’endometrio inizia a crescere, aumentano ghiandole e vasi e questo è


determinato dagli estrogeni che aumentano grazie alla crescita e attività
secretoria del follicolo dominante.

• Fase secretoria
Coincide con la fase luteinica.

La mucosa inizia a secernere determinate secrezioni utili per l’impianto


alla fecondazione.

L’ endometrio trasformato in modo che possa accogliere l’impianto e


nutrimento embrione, aumento della vascolarizzazione e di ghiandole
che secernono glicogeno.

Abbiamo molti estrogeni e progesterone prodotti dal corpo luteo, che


se poi non c’è fecondazione il corpo luteo va in degenerazione, si ha
crollo secrezione estrogeni e progesteroni e quindi si ha la
Variazioni ormonali durante il ciclo mestru
mestruazione.

fl
Variazioni ormonali durante il ciclo mestruale fase follicolare

Fase follicolare iniziale e intermedia:

Bassi livelli di estrogeni e progesterone riduzione del loro feedback


negativo.
Aumento FSH stimola i follicoli a svilupparsi, la granulosa libera
estrogeni.

FSH si riduce in conseguenza del rilascio di inibina secreta dalla


granulosa.

Fase follicolare tardiva:

in questa fase i livelli relativamente alti di estrogeni stimolano il rilascio


di GnRH e LH e FSH (feedback positivo).

Ciò determina un loro aumento con conseguente aumento di estrogeni


che stimolano ulteriormente la secrezione di LH e FSH, picco LH e
ovulazione.

FSH aumenta meno per e etto inibina.

Quindi aumentano gli estrogeni, aumenta LH e FSH, FSH aumenta


poco meno perché c’è l’nibina che va a inibire solo FSH.

Quindi l’aumento di estrogeni da questo feedback positivo.

A questo punto ho l’ovulazione, corpo luteo, aumento della secrezione


del progesterone e estrogeni.

Variazioni ormonali durante il ciclo mestruale fase luteinica

I livelli di estrogeni diminuiscono perché la quantità di questi secreti dal


corpo luteo non compensano quelli che venivano secreti dal follicolo
dominante.

La loro diminuzione rimuove il feedback positivo e nisce il picco LH. La


secrezione di estrogeni e progesterone aumenta nel periodo centrale
della fase luteinica.

Di seguito il corpo luteo degenera con crollo dei livelli di estrogeni e


progesterone, quindi mestruazione.

Il progesterone sopprimendo la secrezione a livello ipotalamico e


adenoipo sario determina un calo di LH e FSH.

-aumento secrezione FSH e LH

-vanno sul corpo luteo

-si viene ad avere un aumento della secrezione di inibina che inibisce


soltanto FSH

-aumento secrezione estrogeni e progesterone

fi
ff
fi
-che nella fase luteinica danno un feedback negativo a livello dell’ipo si
e dell’ipotalamo

-motivo per cui i livelli di LH e FSH vanno a diminuire

-alla ne si ha la mestruazione

Azioni estrogeni

Azioni progesterone
fi
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La gravidanza 

Un solo spermatozoo feconda la cellula uovo e comincia subito la
moltiplicazione e dopo due o tre giorni si arriva allo stadio di blastocisti
dove possiamo identi care la massa interna (da cui originerà l'individuo)
e il trofoblasto che inizierà a produrre ormoni che indurranno la
produzione delle placenta la quale assumerà il ruolo di ghiandola
endocrina. La placenta arriva a maturazione dopo circa 20gg dalla
fecondazione. 

Arrivato nell'utero, l'uovo andrà ad innestarsi nell'endometrio, grazie a
delle integrine che legano le cellule strettamente fra di loro e che
espongano siti recettoriali che consentiranno ad una molecola apposita
di tenere l'uovo strettamente legato alla parete dell'utero.
Successivamente l'uovo emetterà enzimi proteolitici che scaveranno
nelle parete andandosi ad annidare profondamente nell'endometrio, in
questo modo sarà nutrito correttamente. 


La gonadotropina corionica è un ormone prodotto sin dai primi giorni


di gestazione (individuabile dai test di gravidanza) dal trofoblasto
(costituito da due strati, uno che produce la gonadotropina e la
somatomammotropina, l'altro che regola la produzione del primo
strato). Il trofoblasto verrà sostituito dalla placenta nella sua funzione di
produzione ormonale. I livelli di gonadotropina corionica rimangono
elevati durante tutta la gravidanza, inducendo produzione di estrogeni
(stimolano sviluppo della ghiandola mammaria e controllano lo sviluppo
del feto) e progestinici (impediscono l'azione di contrazione uterina che
sarebbe indotta dall'OT, sino al momento del parto). Inoltre stimolano
l'azione di relaxina che rilascia i legamenti pubici e pelvici e controlla la
contrazione uterina.

La somatomammotropina svolge una funzione simile all'ormone


dell'accrescimento (GH) che però non viene prodotto in questa fase
fetale ed inoltre il GH della madre non ha alcuna azione sul feto;
determina l'utilizzazione dei grassi materni innalzando la glicemia e
stimolerà la produzione di un ormone che va a stimolare
l'accrescimento della massa fetale. La PRL, prodotta dalla madre,
contribuisce a preparare la ghiandola mammaria (principalmente
stimola la produzione di latte). L'insulina tende ad aumentare in
gravidanza perchè i recettori per l'insulina tendono a rispondere meno
bene (motivo per cui a volte si sviluppa il diabete gravidico). Aumenta la
produzione di aldosterone per compensare il sequestro di sangue da
parte della placenta. Importantissimi sono anche gli ormoni tiroidei che
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regolano il corretto sviluppo del sistema nervoso fetale. Aumenta
progressivamente la secrezione di cortisolo che porta alla corretta
maturazione dell'apparato respiratorio fetale, in modo che sia prodotto
correttamente il tensioattivo. Il GH diminuisce perchè viene sostituita a
livello fetale dalla somatomammotropina. Importantissima è la vitamina
D (spesso va supplementata in gravidanza) che consente, assieme ad
un corretto apporto di calcio, il corretto sviluppo delle ossa. L'avvio del
travaglio viene primariamente indotto dal crollo delle concentrazioni di
progesterone, a questo punto l'OT può agire sui suoi recettori,
determinanado le contrazionei uterine. Altro segnale importante è dato
dal cortisolo che consente la mobilizzazione di glucosio necessaria per
la produzione di ATP indispensabile per consentire le forti contrazioni
uterine.

Cambiamenti ormonali in gravidanza


Nei primi 3 mesi di gravidanza la hCG ha la funzione di
mantenere il corpo luteo e nel feto maschile stimolare
secrezione di testosterone. Il corpo luteo gravidico
secerne estrogeni, progesterone (inibisce le contrazioni
del miometrio sostenendo la gravidanza). Dopo la
6°settimana la placenta produce grandi quantità di
estrogeni e progesterone sostituendo il corpo luteo che
riduce la propria attività ma si mantiene per tutta la
gravidanza. Diminuisce anche hGC mentre estrogeni e
progesterone aumentano con diminuzione al parto

Estrogeni :prodotti dalla placenta vengono sintetizzati a partire dagli androgeni della corticale del
surrene del feto. Funzioni: sviluppo dei dotti galattofori; secrezione di prolattina; crescita e aumento
della contrattilità della muscolatura liscia uterina; maggior responsività all’ossitocina che stimola le
contrazioni uterine durante il parto.
Progesterone: sintetizzato a partire dal colesterolo che arriva dal flusso ematico materno, Crescita
tessuto ghiandolare del seno; soppressione dell’attività contrattile uterina; mantenimento in fase
secretoria dell’utero; feedback negativo su rilascio LH e FSH con non maturazione di follicoli.

Lattogeno placentare (hPL) prodotto dalla placenta simile all’ormone crescita e prolattina,
crescita seno, mobilizzazione riserve energetiche della madre per accrescimento feto
Parto
Il parto avviene tra la 38-40 settimana di gravidanza.
Possibili cause scatenanti: calo del progesterone,
ossitocina, più probabile secrezione di CRH dalla
placenta. Nelle ultime settimane di gravidanza aumentano
le contrazioni, forse dovute ad un aumento degli estrogeni
rispetto al progesterone anche la crescita del feto
determinando stiramento della parete uterina aumenta
l’attività contrattile. Qualche settimana prima del parto la
cervice diventa più morbida e flessibile (relaxina prodotta
da placenta e ovaie) facilitando la dilatazione del canale
cervicale. Prima del parto si ha rottura del sacco
amniotico. Poco prima del parto il feto scende verso la
cervice. Il travaglio è caratterizzato da contrazioni
dell’utero sempre più frequenti che possono essere
accompagnate da contrazioni volontarie della
muscolatura addominale. Nella fase iniziale del travaglio
sono presenti contrazioni più deboli separate fra loro da
intervalli di 15 min che diventano più frequenti. Il feto si
muove nel canale cervicale ed esce dal corpo della madre.
Una contrazione sucessiva determina la fuoriuscita della
placenta. Fondamentale risulta il rilascio di ossitocina
che agisce direttamente sulla parete uterina e
indirettamente promuovendo il rilascio di prostaglandine.
Durante la gravidanza l’effetto dell’ossitocina è bloccato
dal progesterone.

Lattazione

La riduzione degli estrogeni e progesterone al parto permette l’inizio della lattazione. Primi
giorni secreto colostro ricco di proteine, in seguito il latte si arricchisce di grassi, zuccheri, fattori
di crescita anticorpi, ormoni. La suzione risulta fondamentale per la produzione e secrezione del
latte

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