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Maurizio Romà

Orizzonti di senso tra


bianco e nero e teorema di vita

Testo critico di Paola Simona Tesio

“Schema” - cm.125 x 100

« O gni uomo crea senza saperlo, quando respira


- sosteneva Paul Valérie - Ma l’artista sente
di creare. Il suo atto coinvolge tutto il suo
essere».
L’arte è una combinazione di istanti, di sequenze di vita, di
attimi pulsanti che sottendono alla natura umana del dare
vita a qualcosa. Impulso indecifrabile, che rimane talvolta
Si muove sul filone dell’Optical Art, districandosi tra il
bianco (non colore/insieme di tutti i possibili cromatismi)
ed il nero (assorbimento di tutte le parvenze coloristiche).
In questo “universo in bilico” delinea opere che smuovono
il visivo.
Kandinskij nel saggio “Lo spirituale dell’arte” definiva l’es-
senza del bianco in questi termini: «In particolare il bianco,
inaccessibile, intraducibile, ma che è spinta, propulsione, che spesso è considerato un non colore (soprattutto grazie
agire. agli Impressionisti che non vedono “nessun bianco in na-
Maurizio Romano (in arte Romà) coglie attraverso i contra- tura”) è quasi il simbolo di un mondo in cui tutti i colori,
sti, definibili come “non colori”, le luminescenze del vero. come princìpi e sostanze fisiche, sono scomparsi. È un
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“Optical - La quadratura del cerchio” - Ø cm. 50 “Optical II” - Ø cm. 40 - Front

“A corde interrotte” - Ø cm. 50

mondo così alto rispetto a metafora dell’esistere che


noi, che non ne avver- si modifica costantemen-
tiamo il suono. Sentiamo te, ad ogni istante, vi-
solo un immenso silenzio rando come le modula-
che, tradotto in immagine zioni dei suoni, dall’ardire
fisica, ci appare come un al silenzio. Onde sinuose di
muro freddo, invalicabile, in- contrasti e materia che si
distruttibile, infinito. Per que- rincorrono costantemente in
sto il bianco ci colpisce come infinite variazioni, come la
un grande silenzio che ci sembra luce e l’ombra. Ambiziosi cro-
assoluto. Interiormente lo sentiamo matismi in eterna opposizione che
come un non suono, molto simile alle paiono sottendere lo scorrere del
pause musicali che interrompono bre- tempo, incarnano il moto perpetuo del
vemente lo sviluppo di una frase o di divenire, in cui tutto evolve e si tra-
un tema, senza concluderlo definitiva- vece rappresenta l’assoluta mancanza sforma. Opere in grado di destare nel
mente. È un silenzio che non è morto, di resistenza e di possibilità. riguardante complessi movimenti inte-
ma è ricco di potenzialità. Il bianco ha Bianco come la luce, silenzio positivo riori che, quasi articolandosi come
il suono di un silenzio che improvvisa- di nascita o ri-nascita, nero come la suoni, si svelano grazie ad una pura
mente riusciamo a comprendere. E la quiete immobile. Genesi e declino, poli geometria estatica e vibrante. Le sue
giovinezza del nulla, o meglio un nulla dell’esistenza, tensioni, propulsioni, è creazioni ottiche sono inoltre caratte-
prima dell'origine, prima della nascita. quanto emerge dalle opere di Romà, rizzate dalla straordinaria tridimensio-
Forse la terra risuonava così, nel tempo che simboleggiano l’equilibrio nono- nalità resa possibile dall’incursione dei
bianco dell'Era glaciale». Il nero in- stante la precarietà racchiudendo la materiali.
“Diagramma (trittico) - cm. 100 x 300

Romà è un artista che ha saputo co- gati dalla figura chiave di Theo van graffi o di lacerazioni, talvolta eviden-
gliere dal bianco e nero tutte le sue po- Doesburg attraverso la rivista De Stijl. ziati da colate di colore, quasi fossero
tenzialità scolpendole e plasmandole. Nelle opere di Romà ascrivibili a tale percorsi, segni, tracce di esistenza.
Il suo percorso creativo all’insegna dei contesto, riemergono assonanze con Fluttuazioni incisive di quel mondo
contrasti inizia attraverso il disegno e Mondrian, connotate però da innova- umano così complesso ed articolato,
la fotografia in bianco e nero per evol- zioni espressive degne di nota. I pre- dominato da vittorie e sconfitte, da
versi in quella che potrebbe definirsi, ludi del movimento neoplastico gioie e sofferenze, da urla e silenzi, il
coniando un nuovo termine, “GeOpti- traevano le radici dal cubismo e dal- cui eco rimane scolpito oltre ogni con-
cal Art” o muoversi nell’ambito della l’astrattismo caratterizzandosi in un figurazione geometrica, sfuggendo a
“Pitto-Scultura” attraverso l’incursione nuovo linguaggio espressivo che ricer- qualsiasi connotazione statica. Perché
dei materiali recuperati, objet trouvé, cava l’armonia attraverso le configura- la vita vera è vivida come un graffio
che dinamizzano e rendono tattile il zioni geometriche nascenti da incroci sulla tela.
substrato della sua estetica. di linee, colori e “non colori” e in
Il cammino di Romà tra i sentieri dei grado di conformarsi in rettangoli cam-
contrasti non è abitato soltanto dalla piti da contrasti e cromatismi, quasi
dualità del bianco e nero ma si snoda fossero finestre che si aprivano su di INFO:
un altro interessante filone nella serie un mondo nuovo, alla ricerca di un pre-
denominata “Teorema di vita”, che si ciso equilibrio tra uomo, ambiente e maurizioromano01@gmail.com
potrebbe ascrivere al movimento del paesaggio. Nei “teoremi di vita” di
Neoplasticismo, corrente artistica ispi- Romà l’operato geometrico si fa tutta- CELL. + 39 338 7510116
rata ai principi teorici della “plastica via esistenziale, concretizzandosi ulte-
pura” formulati da Mondrian e divul- riormente mediante le incursioni di

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