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Letica della plastica in

Caterina
Tosoni

Testo critico di Paola Simona Tesio

ecnologia ed etica rappresentano un binomio che non


sempre percorre un cammino parallelo: spesso si manifestano oscillazioni, deviazioni,
divergenze. Eppure il progresso,

quando circondato dalletica, pu


evolversi in modo pi armonico, ma
non sempre questo accade. Il cammino estetico di Caterina Tosoni intenso: indaga lesistente, lo sonda
con una capacit ineguagliabile che

Blue Island

diventa sublime ricerca.


La sua investigazione compare sin
dai dipinti degli anni Ottanta che,
seppure legati al figurativo, lasciano
trasparire in nuce unelevata sensibilit espressiva. Opere in cui alla

Mezza Lisa

perizia tecnica si consolida sin da subito unattenta visione della vita: un


impulso in cui si percepisce la vibrazione dei ricordi da cui emerge quella memoria involontaria di cui
parlava Marcel Proust, da cui si percepiscono odori, suoni, quali elementi/momenti esistenziali esperiti
dallartista nellosservare il mondo.
Di questo periodo sono opere come
Macchie dautunno, dominata dai
cromatismi del rame e da potenza incisiva, oppure Onde Emozionali,
che trasmette al riguardante tumulti
di sensazioni che si snodano come
unor- chestra di suoni ampi oppure
soavi, a seconda dellesperienza di
chi osserva. Ambienti che in seguito
ad un percorso di sperimentazione
vengono trasformati in unindagine
ulteriore. Negli anni Novanta lartista perviene ad uninnovativa estetica volta a ritrarre soggetti floreali
macroscopici ed iperrealisti di notevole impatto, esaltati da sfondi velati
in cui raffigura periferie industriali,
palazzi in costruzione e traffico urbano. Prima del soffio unopera
figlia di questo filone, dominata da
cromatismi del fuoco, caldi, soffocanti e dove in primo piano sono ritratti dei Soffioni che si ergono
innanzi ad una citt in lontananza. Il
fiore che si staglia da questi scenari
indica la speranza e la possibilit e
rievoca il significato intimo della potenza poetica de La Ginestra di
Giacomo Leopardi: quel fiore che

nonostante tutto continua a lottare:


Questi campi cosparsi di ceneri infeconde, e ricoperti dellimpietrata lava,
che sotto i passi al peregrin risona
[] Or tutto intorno una ruina involve, ove tu siedi, o fior gentile, e
quasi i danni altrui commiserando, al
cielo di dolcissimo odor mandi un
profumo, che il deserto consola. Il
canto di Leopardi denominato
anche Fiore del deserto ed incarna
lo snodarsi/compenetrarsi del rap-

porto uomo/mondo.
La costante sperimentazione di Caterina Tosoni fa s che la sua indagine sintensifichi di sempre vivide e
peculiari connotazioni e che la sua
poiesis si carichi di molteplici linguaggi espressivi. Sonda, con estrema sensibilit, lequilibrio, talvolta precario, che sussiste nel binomio uomo-natura. In questa sua
profonda ricognizione decide, nei
primi anni del Duemila, di inserire

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Sorpresaaa!!

degli elementi plastici e multidimensionali, come nelle tele Batuffoli di


Luce, Calici Bianchi o Dominanza. Cos facendo i suoi lavori si
caricano di unulteriore dimensione
tattile che d una sorprendente risultante estetica e concettuale. I materiali sono elementi recuperati che si
decontestualizzano per dalla logica
del ready-made o dal trash del riciclo
e diventano un labirinto di significazione: gli oggetti di plastica acquisiscono nuova esistenza diventano
pensieri e riflessioni e vengono abitati dalleterno che lei stessa plasma
nel suo fare creativo rendendoli idealmente immortali. Inizialmente
sempre il fiore che compare con
quella sua aulica sensibilit che solo
la perizia di una pittrice come Caterina Tosoni sa restituire con cos
forte e disarmante bellezza. Fiore
che inno di vita ma altres elemento
fugace di tempo ritmico e di durata
a cui vengono aggiunti elementi plastici: ne risulta un ensemble straordinariamente carico di esistenza,
analizzato attraverso unindagine
scientifica che compie mediante
lausilio delle categorie dellethos,
del logos, del pathos in cui la tecnologia rappresenta comunque un elemento della condizione umana. Fiore

che, anche se diventa completamente la plastica ha certamente diversifiartificiale poich trasmuta da di- cato le abitudini, ha colorato con i
pinto a oggetto plastico, trattiene an- suoi prodotti la vita attraverso decora in s quellaura nonostante la sign ed energia. Una rivoluzione che
sua apparente falsificazione.
ha lasciato un segno nel tempo come
Non a caso il termine Plastica indi- quando dal televisore in bianco e
cava larte di modellare, il plasmare nero (in cui i cromatismi erano solo
artisticamente le materie sulla base immaginabili con lanimo) si pasdi unidea, donando ad esse una de- sati a quello a colori. Lausilio della
terminata forma. Platone sosteneva plastica ha consentito di realizzare
che le cose sono tali perch imitano
molti prodotti di uso quotile idee. Anche la plastica, a sediano che alleggericonda di come utilizzata o delscono le inlidea ad essa sottesa, pu ave-re
combenze della
molteplici significati e varianti. In
vita, oppure, se
fondo questo materiale, deripensiamo alla chivando dal petrolio che a sua
rurgia, le protesi
volta deriva dalla decompobiomediche, i disizione di organismi, orgaspositivi e le attrezzanico. Antoine-Laurent de
ture ne hanno
Lavoisier sosteneva che:
delle componenti.
Nulla si crea, nulla si diIl sottile filo su cui
strugge, tutto si tracammina la risforma. Larte di
cerca
Caterina Tosoni
sembra suggerire
che:
Niente
cambiato,
anche se
tutto diverso.
Apertura al futuro
Let del-

Londa del tempo

stilistica di Caterina Tosoni quindi


caratterizzato dal binomio tecnica ed
etica, perch la plastica senza un uso
consapevole pu diventare la pi
grande fonte di inquinamento a
causa della non biodegradabilit: la
troviamo allinterno dei corpi degli
esseri viventi ed entra nella catena
alimentare, si deposita sulle spiagge,
si sgretola in piccoli coriandoli che
mutano lambiente o in grandi
chiazze negli oceani e nei mari; basti
pensare al cosiddetto Pacific Trash
Vortex, lenorme accumulo galleggiante di Plastica formatosi presumibilmente sin dagli anni Cinquanta
dovuto alla corrente oceanica che
tutto ingloba, o alla recente scoperta
delle rocce (definite plastiglomerati)
nella spiaggia hawaiana di Kamilo.
Le opere di Caterina Tosoni rappresentano una riuscita ed ineguagliabile estetica che cambia il nostro
modo di pensare, che amplia i nostri
orizzonti visivi, che non ci lascia indifferenti e aiuta ad interrogarci. La
saggezza di Socrate de- rivava dallinvitare laltro al chiedersi il perch delle cose e qui siamo di fronte
ad una forma darte che invita il riguardante a fare altrettanto, a conoscere se stesso ma anche la realt che
lo circonda.

Lepoca in cui viviamo indubbiamente fondata sulle contaminazioni,


tanto da essere definita post-umana.
Gli innesti biotecnologici, le nanotecnologie e tutte le innovative scoperte
scientifiche cambiano radicalmente
gli aspetti dellumano e la sua visione
del mondo. Ma se da un lato migliorano le condizioni di vita dallaltro
espongono ad una trasmutazione che
pu non rilevarsi positiva. Le sculture che realizza Caterina Tosoni dal
2005 in poi incarnano una lucida riflessione di questo contesto. Sorprendono per lintensit visiva e la
molteplicit di suggestioni che emanano. In questi lavori emerge anche
quella straordinaria capacit di integrare materiali del passato con quelli
del futuro ed unabilit nelle compenetrazioni tra gli oggetti. Sicuramente gli anni di studio del disegno
anatomo-chirurgico sono rimasti
unindelebile traccia esperienziale
che ha consentito allartista di raggiungere una perfezione senza eguali. I materiali inseriti nelle membra delle sue ideazioni post-umane
non sono mai casuali ma sostituiscono i singoli organi, tessuti, muscoli, seguendo lanatomia corporea
in modo scrupoloso. Lopera intitolata Ricomposizione, che reinter-

preta la Venere di Botticelli, estremamente armonica: realizzata in cemento, con incursioni di materiale
plastico, cosparsa da un grigio uniforme. Nei capelli sono trattenuti
strumenti da cucina, come delle forchette e la parte destra del suo corpo
totalmente meccanica; questa ricostruzione, che invita a considerare il
manifestarsi degli eventi accidentali
della vita (come mutilazioni o menomazioni), non una disarmonia ma
una perfetta integrazione che nulla
toglie a quella suadente bellezza.
Emergenza estremamente attuale e raffigura un manichino con le
braccia alzate che emerge da un cumulo di elementi plastici colorati di
azzurro; da essi sbuca come una presenza un mazzo di garofani rossi, che
sinerpica. Oltre ad una riflessione
ambientale sembra porre lattenzione sui soccorsi che avvengono in
mare e su tutte le situazioni paradossali a cui talvolta si assiste. Anche
qui pare di essere ad un bivio tra
lagire e il soccombere di fronte alla
quotidianit. Londa del tempo, dal
punto di vista estetico, ha una potenza equiparabile a quella di Hokusai, sul piano concettuale rievoca
innumerevoli significati: un galeonemodellino rimanda a momenti ludici

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Acqua rossa acqua chiara

ma lensemble invita ad una riflessione sulle materie plastiche intrattenute tra le anse del mare. Tra i
quadri di questo periodo Sguardo al
futuro rappresenta una finestra di
legno che rievoca un antico particolare architettonico di baite o abitazioni rurali in cui inserita una partizione di plastica assemblata. Una
compenetrazione tra passato, presente e futuro che si carica di tensioni emotive tra memoria ed attesa.
In unaltra opera, lenigmatica
Monna Lisa, diventa una Mezza
Lisa per met ricostruita con partizioni plastiche monocrome che rivisitano/riattualizzano il significato.
In-Formazione limmagine di
unecografia, strumento che appunto
serve per informare il paziente, ma
analizza anche il processo di formazione del feto qui ricostruito da pezzi
di plastica. Unintesa indagine che
tocca le corde del cuore: il neonato
assorbe sensazioni, suoni, emozioni
ma anche veleni poich capta
dallambiente che lo racchiude benessere o intossicazioni. In Acqua
Rossa, Acqua Chiara la riflessione
cade sullelemento principale della
nostra sussistenza, lacqua. Un innaffiatoio di zinco che contiene al
suo interno vari materiali non pu
non produrre una pioggia rossa. Il liquido che ne sgorga trattiene in s,
seppur trasformate, tali sostanze che
inevitabilmente irrigano altri elementi. Blu Island una composi-

zione in cui le materie plastiche sono


state dipinte con una stratificazione
di affascinante cobalto, da cui si snodano molteplici elementi di uso quotidiano: un cellulare, dei pettini,
delle costruzioni, pinzette, forbici,
mollette, rasoi da essi si staglia un
fiore, anchesso artificiale, che sussurra la sua folgorante poetica. Le
accumulazioni di materiali che utilizza Caterina Tosoni, seppur cosparse da un colore monocromo che
idealmente le potrebbe unificare,
suggeriscono per allo sguardo di
perdersi nella specificit di ogni singolo e differente oggetto. Ne deriva
che anche nelluniformit c sempre
spazio per lindividualit. La singolarit umana, a livello personale, caratterizza e rende unico il soggetto.
A livello generale potrebbe rappresentare quella propulsione a meditare sul passato, costruire il presente,
rendere possibile il futuro: un andare oltre quella accumulazione,
quella materia complessa che in
fondo trattiene in s il simulacro dellessere pensante. Questo concetto di
uniformit/identit compare anche
nellopera Uguaglianza dove, sulla
carta geografica che raffigura lItalia, lartista ha abilmente inserito
delle sovrapposizioni inglobate in un
rosso addensante. Anche qui per,
aldil del cromatismo uniformante,
ogni oggetto mantiene la sua specificit. Il cammino della parola vede
emergere dalle radici storiche di un

Ricomposizione

Sguardo al futuro

libro degli elementi plastici cosparsi


di un nero denso come la pece: parole che mutano, lingue che scompaiono o che simpoveriscono, neologismi... Tutta la terra aveva ununica lingua e uniche parole, scritto
nei primi versi della Genesi, dove si
narra la storia della Torre di Babele,
in cui gli uomini nel costruire quel
monumento che avrebbe dovuto toccare il cielo vengono fermati da Dio:
Scendiamo dunque e confondiamo la
loro lingua, poich non comprendano
pi luno la lingua dellaltro, e cos
dicendo fece distruggere la costruzione. Caterina Tosoni, attraverso il
suo fare, scandisce molteplici significazioni: levoluzione della parola
indubbiamente intrecciata con lautocoscienza storica, e unacquisizione specializzata delluomo un
fattore di sopravvivenza.
Ma gli enunciati, scritti (come nel
caso dellopera che fuoriescono dal
libro e si trasformano in oggetti) o
verbali che siano, sono indispensabili
alla conservazione e allevoluzione di
una specie. Senza un verbo al futuro,
ad esempio, si annientano le prospettive del domani. Le parole sono
anche e soprattutto azioni, come
suggeriva il filosofo John Austin
Le parole fanno cose. In Sorpresa un piatto riempito da
uninsolita insalata di plastica:
macchinine, costruzioni, tappi,
ingranaggi inglobati nel monocromatico verde. Noi siamo

quello che mangiamo sosteneva


Ludwig Feuerbach ed in effetti la ricerca estetica di
Caterina Tosoni
sembra suggerire qui unattenzione agli alimenti.
Lartista lascia
sempre una porta di percezione
aperta, il riguardante vi si pu
introdurre ed osservare partendo dallesperienza del s e del
mondo di cui
parte; quindi, le
sue ideazioni non
possono essere

Metamorfosi blu

mai completamente definite, ma


sempre ridefinite. Del resto lei stessa
agisce sulla materia
attraverso accumulazioni, metamorfosi, ambivalenze, dicotomie,
sostituzioni, integrazioni, compenetrazioni,
allontanamenti. Talvolta luso di teche trasparenti sembra apparentemente ridefinire uno
spazio, lintoccabilit delloggetto, ma potrebbe
anche essere una finestra che nella sua essenza trasparente consente di divagare (ovvero allontanarsi dalla
strada abituale della
comprensione corporea/conoscenza
tattile per indagare con la
mente, sondare
mediante la
via dellintelletto). La
traspar e n z a
non

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zione. Il corno che


viene integrato dai
frammenti artificiali
porta in s la consapevolezza della storia
che lessere vivente ha vissuto,
del mondo che ha
esperito e contemporaneamente

solo asetticit ed isolamento ma visore


che consente di avvicinarci alloggetto mediante altri canali inconsueti.
Le due civilt rimanda allaulica maestosit della colonna
greca, alla sapienza dei
popoli; il concetto non
racchiude
soltanto un

Il cammino della parola

rimando storico, ma un ciclo di coazione a ripetere dalle passate esperienze. Se ad esempio la civilt
romana imit quella greca, qui si assiste ad unulteriore contaminazione
poich la fisicit della struttura interamente composta da plastica: ne
deriva una lucida immagine proiettata verso la dinamicit del futuro.
Giano Bifronte era una divinit romana raffigurata con il fondersi dei
volti di cui uno volgeva al passato e
laltro al futuro mentre il corpo era
idealmente gettato nel presente ed
interessante notare come questa assimilazione temporale, indagata sin
dallantichit, sia presente nelle
compenetrazioni di Caterina Tosoni.
Ella ne custodisce, allo stesso modo,
le porte, i passaggi ed i ponti e ne
svela e descrive i camminamenti.
unartista che merita unattenzione particolare poich la sua fine e
sapiente ricerca estetica sar sicuramente illuminate nel panorama contemporaneo.
Le serie concernenti metamorfosi
sondano il regno animale, vegetale,
minerale. Si tratta di ricostruzioni
plastiche che toccano temi come la
clonazione, la modificazione, levolu-

delle modificazioni a cui


stato partecipe e rimanda altres ad
elementi leggendari. Ma sarebbe riduttivo incanalare un percorso esperienziale in una descrizione che risulterebbe essere comunque manchevole. Loggetto, diventando opera, assume i connotati di uninterrogazione esistenziale che differente in
ognuno di noi, perch si
scontra e si completa con
una peculiare visione del
mondo. Allo stesso modo il
legno ed il sasso subiscono
queste integrazioni e descrivono con la loro sostanza e
materia agglomerazioni ideali o reali (plastiglomerati). Si narra che sul fondo
del vaso di Pandora (a cui
stato donato tutto), rimase
intrappolata la virt della
Speranza. Nonostante le
raccomandazioni di Prometeo (colui che pensa prima
di agire), la donna, a cui
Hermes il mercante aveva
regalato la curiosit, sollev
il coperchio facendo fuoriuscire quei mali che agli uomini provocano il pianto.
La sofferenza tramut il
mondo in una landa desola-

tamente inospitale poich le infinite


tristezze riempirono la terra e i mari
di negativit. Allora Pandora apr
nuovamente il vaso e la speranza
fuoriusc rendendolo il mondo ancora abitabile.
Letica della Plastica di Caterina
Tosoni unintensa narrazione, intessuta di lungimiranza e speranza,
che invita lumanit, dotata di tutti i
saperi e di tutte le tecnologie, ad
usare questi doni con sapienza, senza aprire con
superficialit il coperchio come
nel mito di
Pandora.

Biografia: Caterina Tosoni nasce a Milano nel 1961. Nel 1979 Si diploma al
Liceo Artistico Orsoline di San Carlo a
Milano. Successivamente frequenta una
specializzazione biennale di disegno anatomo-chirurgico presso listituto Marchiondi di Milano, dove si diploma nel
1981. Le prossime esposizioni saranno:
alla Fornace Pasquinucci a Capraia (FI)
dal 17 ottobre al 1novembre personale
e alla Galleria Nozzoli ad Empoli dal 28
novembre al 12 dicembre.

info@caterinatosoni.com - www.caterinatosoni.com

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