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Buio. Colore.
Luce. Fievole, decisa, in movimento, statica, pronta a bloccare un’emozione, un
istante, un’atmosfera.
Danzano mescolandosi i colori e le forme;
Luci improvvise formano giochi casuali, irripetibili nel loro essere qui, adesso,
ora, cristallizzati in scatti unici nel loro genere perché realizzati in movimento e
senza ulteriori artifici.
Ora astratti, ora surreali, i colori e le luci si sposano casuali evocando le sugge-
stioni di Kandiskij, di Malevic, di Balla. Il medium fotografico è un pennello
pronto a cogliere, grazie alla tecnologia digitale, atmosfere calde, siderali, primor-
diali. La casualità del movimento e della luce vengono sfruttate per ottenere effet-
ti pittorici e mescolanze di colori di grande bellezza ed evocatività.
La mostra – installazione, curata da Antonella Ruggirello, nasce dall’idea di ar-
monizzare l’aspetto visuale della fotografia, del movimento e della luce con la
componente sonora, gestuale, testuale propria del teatro danza. Si realizza così, in
“Abstractamente”, l’ideale inseguito dagli artisti della body art che nelle loro per-
formance amavano mescolare pittura, fotografia, teatro, danza, musica, poesia, in
una sorta di opera d’arte totale che coinvolgeva completamente lo spettatore, con-
siderato parte integrante della performance.
Ancora una volta però, come nell’arte più antica, i veri protagonisti sono loro, la
luce e il movimento, da cui tutto nasce e si trasforma, segreto intimo delle cose
stesse svelato grazie alla magia di un istante irripetibile.
I testi
Basta bambini! Buoni bignè bianchi brillano
Caramellati, cestini carioca
Consumati come colazione
Da dannati dissipatori di danari
Di divinità
Eoliche, esoteriche
Entro enormi enciclopedie Abstract 72
Forsennati, felici (forse)
Frequentano frequenze
Fragili, futili PARTITURA 1
Giorni gelati già gravidi di Alfredo Giuliani centro
Gente, gesti, grida
Ho! HYAOO! Hurrah! Si fa per allegria malinconia
Insulse, in istanti isterici, scherzo e furore o quel che sia
Italiche immagini irreali stupidità
Laconiche latomie luminose, non cambia vita la poesia
Lavano lerci limiti forma di bugia che include il vero
Millantano momenti magici arte del dire sghembo innominando
Mentitori mercenari ritmo del premonire
Marinai muscolosi Oilallà pensieri girano nel non sono va' là
Nuove nuvole nere chiosa pazzo che sei pensare non ha fondamento si sa
Nascondono nepenti nursery tutta la metafisica stride su una corda
Occultando ormai ogni occasione (a Tokyo nel giardino dell'Istituto
Organica ho scodinzolato dietro il tocco di un do
Perplessità paurose pretendono sfiorato con brio sulla viola “marciante naturale"
Prevaricare personalità primarie dal musico Sanzò)
Pasoliniane parole perse
Quando Quasimodo quasi Parole-sassolini nella mente se tintinnano va
Quantizzava quiz le sciacquano inghiottono le onde del sentire
Rasentando rivoluzioni si rompono nell'eco stinta di un grido
Reazionarie risorse reagivano ma strano son qua a illuminare cra cra dei corvi
Secondo spartiti scritti, curiosità
Sedicenti sventurati suffragi
Segno non trova fondamento è ciò che fa oinoilà
Totalitari tessono trame tragiche
fondamento crolla e noi bravi a crollare
Uniformi univoche urlano
studiando magie archeologie
Uccidendo6
abisso senza fondo non è cosa di macerie
Veramente voci vilipese
morte sarà risposta voilà inaudita aldilà
Verso viciniore venezie
Festa di morte il vero e altro non si sa
Zurlando zanzottiani zibaldoni zeugmatici
Le musiche
La convinzione profondamente radicata di un possibile, anzi necessario, dialogo intrinseco e con-
tinuo tra le diverse forme di comunicazione espressiva è stato ancora una volta l’input per la rea-
lizzazione di una performance multimediale la cui finalità non è quella di stabilire un semplice
accostamento tra i diversi linguaggi, ma il tentativo di consentire al vissuto interiore di essere il
mediatore semantico tra poesia, movimento, suono e immagine, lasciandosi guidare esclusiva-
mente dalle percezioni in maniera più fluida e naturale possibile, senza costrizioni mentali.
Si è cercato di considerare gli oggetti, sonori e visivi, come due “entità” complementari, finalizza-
te ad un'espressione sintetica e sinergica di nuove forme di sollecitazione per l’occhio e per l’orec-
chio, che dessero origine ad una serie di interferenze semantiche.
La traccia audio funge da tappeto sonoro per l’intera durata dell’installazione ed ha un’articolazio-
ne tripartita, in cui ogni singola sezione è caratterizzata da un particolare ambient sonoro.
Il materiale sonoro utilizzato è costituito da suoni concreti e prevalentemente sintetici che sono
stati variamente elaborati elettronicamente al fine di enfatizzare talune peculiarità degli altri
linguaggi artistici. La chiave di lettura è da ricercare nel concetto di dissonanze sinestetiche, nel
contrasto e nell’interazione tra tutti gli aspetti dell’installazione ma anche nei singoli elementi che
la costituiscono.
L’ intento, pertanto, è quello di creare una sorta di “polarizzazione spirituale” tra musica, parola,
gesto e immagine, attraverso una costante dialettica degli opposti, che abbia più la funzione di
aprire i sensi alla percezione piuttosto che di individuare aprioristicamente esatte ed univoche
corrispondenze tra i diversi mondi; d’altra parte parallelismi, percettivi e cognitivi, non sono da
ricercarsi all’esterno ma all'interno della mente, perché è lì che di fatto vengono elaborate e colte
le similitudini tra le varie arti.
Essa semplicemente è un’esperienza immersiva e totalizzante nel mondo sensoriale, dove gli
stimoli visivi richiamano un paesaggio sonoro sempre in continua evoluzione e soggetto,
conseguentemente, alle più svariate esplorazioni ed interpretazioni, filtrate con l’occhio della co-
scienza creativa.
Antonella Filingeri
Antonella Filingeri
Diplomata in pianoforte sotto la guida del M° G. Lo Cicero, si è laureata in Musica e Nuove tec-
nologie con il M° D. Sciajno presso il Conservatorio di Musica “Antonio Scontrino” di
Trapani ed ha conseguito l’abilitazione di Accompagnatore al Pianoforte.
Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento pianistico, concorsi pianistici e di musica da
camera e si è più volte esibita come solista, in duo pianistico a quattromani, due pianoforti e in
formazioni cameristiche.
Dal 1995 è docente di Educazione Musicale presso l’Istituto Magistrale Statale “Rosina Salvo” di
Trapani.
L’interesse per esperienze che coinvolgono diverse discipline artistiche, che si concretizza in lavo-
ri assai vicini al concetto di performance dove ricorre l’uso coregrafico dello spazio scenico e
della proiezione di visuals anche da lei stessa realizzati, ha visto numerose collaborazioni con
associazioni, istituzioni scolastiche, enti locali e gruppi musicali del territorio.
La danza
Angela Adragna
Giovane danzatrice si è formata presso la Compagnia Arabesque di Trapani ed ha collaborato con
diverse associazioni del territorio in spettacoli di danza e teatrali.
Ha già collaborato con l’artista nella performance “PassImpressi” che ha aperto la mostra del 2007
Moto d’Aria a Palazzo della Vicaria - Trapani.
Catalogo
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