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ARTAUD
L’arte e la morte
t ? Il faut avoir connu cette aspirante montée de l’angoisse dont les ondes arrivent sur vous et vous gonflent
la collana alle fonti
del contemporaneo
La kreuzville aleph
(sorella maggiore della
kreuzville, la collana
di letteratura francese e
tedesca del XXI secolo)
raccoglie opere e auto-
ri cruciali della cultura
moderna per ricostrui-
re il paesaggio vivace,
luminosissimo, a tratti
segretamente insidioso,
del nostro passato. Per
Borges l’Aleph era «il
luogo dove si trovano,
senza confondersi, tutti
i luoghi della terra, visti
da tutti gli angoli»; così
questi testi contengono
in nuce tradizioni, ra-
gioni e furori alle fon-
ti del contemporaneo.
Kreuzberg a Berlino,
Belleville a Parigi, due
quartieri simbolo della
stratificazione umana e
del fermento culturale
della nostra epoca, fusi
in un unico nome per
libri che danno voce
all’immaginario
della nuova
Europa.
Antonin Artaud
L’arte e la morte
Traduzione e cura di
Giorgia Bongiorno e Maia Giacobbe Borelli
L’arte e la morte riunisce testi che risalgono all’epoca in cui Artaud
aveva aderito al movimento surrealista e che erano stati pubblicati
quasi tutti sulla «Révolution Surréaliste». Il volume uscì, con il fron-
tespizio di Jean de Bosschère qui riprodotto, il 17 aprile 1929 pres-
so À l’enseigne des Trois Magots, libreria del futuro editore Robert
Denoël, con una tiratura di 800 copie.
piena di trance
ma SOSPESA.
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l ’ arte e la morte • chi, nel cuore…
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l ’ arte e la morte • chi, nel cuore…
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Dichiaro – e mi affido a questa idea che la morte non sia fuori dal domi-
nio della coscienza, che sia entro un certo limite conoscibile e avvicinabile
attraverso una certa sensibilità.
Tutto quello che nell’ordine delle cose scritte abbandona il piano della per-
cezione ordinata e chiara, che mira a creare un rovesciamento delle appa-
renze, a introdurre un dubbio sulla posizione delle immagini della mente in
rapporto tra loro, che provoca la confusione senza distruggere la forza del
pensiero sorgivo, che rovescia i rapporti tra le cose dando al pensiero inquie-
to un aspetto ancora più grande di verità e di violenza, ci offre uno sbocco
alla morte, ci mette in relazione con gli stati più sottili della coscienza entro
i quali la morte si esprime.
È per questo che tutti coloro che sognano senza rimpiangere i propri sogni,
senza portare con sé una sensazione di atroce nostalgia dalle immersioni
nel fertile inconscio, sono delle bestie. Il sogno è vero. Tutti i sogni sono
veri. Ho la sensazione di asperità, di paesaggi come scolpiti, di pezzi di terra
ondeggianti ricoperti da una specie di sabbia fine, il cui senso vuol dire:
“rimorso, delusione, abbandono, rottura, quando ci rivedremo?”
Niente che assomigli all’amore quanto il richiamo di certi paesaggi visti in
sogno, quanto l’abbraccio delle colline, di una specie di argilla materiale la
cui forma è come modellata sul pensiero.
Quando ci rivedremo? Quando il sapore terroso delle tue labbra verrà a sfio-
rare di nuovo l’ansia della mia mente? La terra è come un vortice di labbra
mortali. La vita scava davanti a noi l’abisso di tutte le carezze non date. Che
fare di quest’angelo vicino a noi che non ha saputo mostrarsi? Tutte le no-
stre sensazioni saranno sempre intellettuali, e i nostri sogni non riusciranno
a infiammarsi in un’anima la cui emozione ci aiuterà a morire. Che cos’è
questa morte in cui siamo per sempre soli, e l’amore non ci indica la strada?
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Indice
L’arte e la morte 21
Chi, nel cuore… 25
Lettera alla veggente 33
Abelardo ed Eloisa 41
Abelardo il Chiaro 47
Uccello, il pelo 53
L’incudine delle forze 59
L’automa personale 65
Il vetro d’amore 73
Scrittore e drammaturgo, teorico del «Teatro Vertiginosa raccolta di scritti surrealisti del
della Crudeltà» e martire della psichiatria, An- 1929, L’arte e la morte è un fuoco d’artificio
ANTONIN
antonin artaud
tonin Artaud (1896-1948) ha spaziato, con la nella scrittura di quell’inquieto poeta in prosa
sua opera visionaria e sovversiva, dalla prosa ARTAUD che è stato Antonin Artaud.
surrealista alla saggistica, dai resoconti di viag- Otto testi per stravolgere ogni logica. Con una
gio alla poesia. Era inevitabile che l’eternità mi vendicasse lingua lirica e allucinata, Artaud scrive una let-
L’arte e la morte è qui presentato in una nuova dell’accanito sacrificio di me stesso, tera d’amore a una veggente, narra il tormento
traduzione che tiene conto dello stile surrealista erotico di Eloisa e Abelardo, si abbandona a vi-
ed è accompagnato da due saggi che raccontano cui io non partecipavo. sioni bibliche, trasfigura il suo corpo in imma-
l’importanza letteraria e teatrale di questo libro. gine e ne esplora i confini sensoriali.
Frutto della giovanile adesione di Artaud al mo-
vimento surrealista, L’arte e la morte è un picco-
lo gioiello di scrittura visionaria, un’avventura
folle nella mente di una delle personalità più
eclettiche e irrequiete del Novecento.
l’arte e la morte
L’arte e la morte
Giorgia Bongiorno è docente di Italianistica
all’Université de Lorraine ed è specialista di
poesia italiana e francese del XX e XXI secolo.
Ha curato per Einaudi (2003) Artaud le Mômo,
Ci-gît, ripubblicato in edizione rivista da SE «Antonin Artaud si è proclamato surrealista con la
nel 2023. stessa radicalità e naturalezza con cui chiunque si ri-
conosce uomo.»
Maia Giacobbe Borelli, studiosa di teatro e inse- Julio Cortázar
gnante, dal 2004 ha pubblicato libri sul teatro, ha
curato traduzioni e scritto saggi su Artaud e su isbn 979-12-5476-051-2
vari temi legati all’influenza del teatro francese,
apparsi su riviste teatrali italiane e internazionali.
9 791254 760512
Qui, au sein de certaines angoisses, au fond de quelques rêves n’a connu la mort comme une sensation brisante et merveilleuse avec quoi rien ne se peut confondre dans l’ordre de l’esprit ? Il faut avoir connu cette aspirante montée de l’angoisse dont les ondes arrivent sur vous et vous gonflent comme mues par un insupportable soufflet. L’angoisse qui se rapproche
14 euro