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LE ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE

Dalla seconda metà del Quattrocento gli europei intraprendono impegnativi viaggi di
esplorazione e stabiliscono relazioni con parti del mondo fino ad allora sconosciute.

Tali viaggi sono resi possibili dai progressi delle conoscenze geografiche e tecniche, e
sono determinati dalla volontà di espansione delle monarchie nazionali.

L’influenza del rinascimento

I viaggi furono influiti dallo spirito dell'Umanesimo e del Rinascimento: si abbandonano


miti e credenze per studiare e conoscere la realtà attraverso l'esperienza diretta,
questo consentì il progresso della geografia e dell’astronomia

Sviluppo della cartografia

Grazie alle nuove conoscenze la cartografia divenne sempre più accurata, e quindi uno
strumento importante per i navigatori.

Si crea così un loop: a mano a mano che le esplorazioni procedevano, i viaggiatori


migliorano la precisione delle carte geografiche e la precisione delle carte, facilita le
esplorazioni dei viaggiatori.

Nuove Imbarcazioni

⁃ caravella: imbarcazione leggera e agile, facilmente manovrabile e ampia a


sufficienza da portare provviste ed acqua per 3-4 settimane di viaggio.

⁃ galeone: imbarcazione più robusta, che poteva essere dotata di cannoni

Nuovi strumenti

⁃ navigazione astronomica : basata su calcoli matematici relativi alla posizione degli


astri

⁃ si perfeziona l’uso della bussola e dell’astrolabio e del quadrante (consentivano di


calcolare la posizione della nave in base all'osservazione dei corpi celesti)

Studio dei Venti

Le flotte che attraversavano l'Atlantico impararono a sfruttare gli Alisei a loro favore.

Gli alisei sono i venti costanti in direzione e intensità che soffiano tutto l'anno fra i Tropici
e l'Equatore

Ricerca di una nuova rotta per l’Asia

Cause

1. Gli europei desideravano stabilire un collegamento diretto con l'Oriente senza la


mediazione commerciale dei mercanti arabi, via mare, risparmiando tempo e
denaro. Volevano rifornirsi dalla fonte diretta delle risorse preziose, soprattutto per le
spezie che avevano subito un forte aumento dopo la Conquista turca di
Costantinopoli nel 1453 e la quale domanda stava crescendo in Europa, perché
utilizzate anche per la preparazione dei farmaci.

2. La ricerca dell'oro, sempre più necessario in un'economia in espansione come era


quella europea del Quattrocento, e poiché le miniere europee si stavano esaurendo.
Le due possibili nuovi fonti erano l’Africa Subsahariana e l’Oriente

3. motivazioni religiose : l'impulso a evangelizzare nuovi popoli che non conoscevano


Gesù

Le spedizioni erano molto costose e quindi solo le grandi monarchie nazionali partecipano
all’espansione sul mare.
Il regno del Portogallo fu il primo.

Le esplorazioni portoghesi

Scoperta dell’estremità meridionale dell’Africa

-1487
-Comandante Bartolomeo Diaz (1450-1500)

Seguendo gli ordini dal re portoghese parte, con una piccola


flotta, e giunge all’estrema punta a sud dell’Africa che
chiama “capo Tormentoso” a causa della tempesta terribile e
difficile che attraversa.

Il re portoghese la ribattezza “capo di Buona Speranza” per


la speranza che aveva nei futuri vantaggi commerciali che
avrebbe portato questa scoperta : esisteva un’altra via per raggiungere le Indie.

Circumnavigazione dell’Africa

Bartolomeo Diaz aveva tracciato una mappa dei venti e delle correnti marine che torna
utile, dieci anni dopo, all’esploratore portoghese Vasco da Gama che supera il capo di
Buona Speranza e approda nel 1498 a Calicut, una ricca città mercantile dell’India
meridionale.
Scoperta del Brasile

Il navigatore portoghese Pedro Cabral parte con una grossa flotta nel 1500 con
l’intenzione di raggiungere l’India ma i venti deviano la sua rotta verso sud-ovest e
raggiunge quindi le coste del Brasile.

Cabral la chiama “Isola della vera croce” (convinto fosse un’isola) e ne prende possesso
in nome del Portogallo.

Scoperta dell’America

Cristoforo Colombo

Il pensiero di Colombo: che la terra fosse sferica ma che l’Europa e l’Asia formassero un
unico blocco separato ai suoi estremi da un oceano piccolo e che che quindi
raggiungere l’Asia attraversando l’Atlantico fosse più veloce di circumnavigare l’Africa.

Colombo cerca dopo ripetuti tentativi convince i sovrani spagnoli Isabella di Castiglia
(che ha un ruolo fondamentale nel sostegno dell’impresa) e Federico d’Aragona a
finanziare il viaggio e a firmare il contratto che lo autorizzava.

Cristoforo Colombo parte, con 90 marinai, il 3 Agosto 1492 dal porto di Palos (Spagna)
con tre caravelle: la Pinta, la Niña e la Santa Maria.

⁃ Il 12 Ottobre 1492 l’equipaggio avvista terra e approda sull’isola di Guanahani


ribattezzata San Salvador.

⁃ Continuando l’esplorazione giunge a Cuba e Haiti che chiamò Hispaniola


pensando che sia il Giappone.

Cristoforo non aveva capito di essere giunto in un nuovo continente, per questo motivo i
nuovi territori furono denominati Indie occidentali, e il loro abitanti chiamati indiani.

Amerigo Vespucci

Fu il fiorentino Amerigo Vespucci a capire che fosse un nuovo territorio, all’inizio del
Cinquecento, grazie alla sua esperienza come cartografo per il re del Portogallo, dove
costeggio il Brasile e giunse all’estremo sud del Continente americano.

Ricava così una rappresentazione delle coste del nuovo mondo.

Magellano

Il navigatore portoghese, Ferdinando Magellano, desidera trovare


un passaggio a sud del continente americano per giungere
all’India.

Salpa da Siviglia a servizio della Spagna con 5 imbarcazioni e nel


1520 trova lo stretto che prende il suo nome: “Stretto di Magellano”

Magellano attraversa poi, con tre imbarcazioni rimanenti, il più vasto oceano, il Pacifico,
battezzato così perché lo attraversa in assenza di tempeste.

Molti uomini muoiono per lo scorbuto: la nota “malattia del marinaio” dovuta alla
carenza di vitamina C (mancanza di frutta fresca e ortaggi)

I rimanenti passano per le Filippine, e nel 1521 Magellano viene ucciso nell’isola di
Mactan in uno scontro con gli indigeni.

L’unica nave rimasta giunge a Siviglia nel 1522.

Tra i sopravvissuti c’era Antonio Pigafetta cronista del viaggio.

Risultati che prova la circumnavigazione del mondo

⁃ la terra é rotonda

⁃ le Americhe non fanno parte dell’Asia

⁃ gli oceani sono tra loro comunicanti e coprono gran parte della superficie terrestre.

L’America prima di Colombo

I maya

I maya furono la più antica civiltà precolombiana , insediata nell’America centrale e


organizzata in tribù e città-stato.

Fu una società molto evoluta: avevano un metodo di


scrittura geroglifica complesso, originali forme artistiche ,
l’architettura tra piramidi ed abitazioni e le conoscenze
matematiche ed astronomiche.

La civiltà dei maya andrò in declino e fu sottomessa dagli


aztechi.

Impero azteco

L’ascesa azteca avviene all’incirca a metà del XV secolo e si insediano nel territorio
centro-sud del Messico.

Le popolazioni sottomesse dovevano pagare tributi e consegnare vittime da sacrificare


nei riti religiosi: gli aztechi credevano che il sole fosse alimentato dal sangue e dai
cuori di un grande numero di vittime umane per non spegnersi.

Gli aztechi veneravano le divinità con sacrifici di prigioni di guerra e mangiavano nei
banchetti le loro carni.

Impero Inca

L’impero degli Inca si trovava in America meridionale e si era formato nel XV secolo.

Era diviso in 4 grandi province con corrispondenti ispettori imperiali e con a capo un
imperatore ritenuto di origine divina, affiancato da un élite di nobili.

Vi erano poi gli sciamani: i mediatori tra uomini e divinità, medici guaritori, in grado di
predire il futuro e dirigevano i sacrifici rituali.

le conquiste della Spagna

Nei primi decenni del XVI secolo, le spedizioni non erano più guidate da navigatori ed
esploratori, ma dai cosiddetti conquistadores ("conquistatori"), che con metodi disonesti
cercavano potere e ricchezze per sé e per i propri sovrani.

Cortes in Messico


Cortes nel 1519 domina gli aztechi.

Gli indios furono travolti dalla superiorità militare degli spagnoli, e dai cavalli, animali
sconosciuti ai nativi, e gli europei inoltre incutevano timore per il loro aspetto (la barba e
la corazza).

Le popolazioni locali identificano gli invasori con il dio QuetzalcoatI, il quale, secondo le
credenze sarebbe arrivato da oriente per dominarli.

L'impero azteco crollò rapidamente sotto le armi degli spagnoli e si arrese nel 1521
stremato dalle epidemie e dalla peste.

Questa data é ritenuta il vero inizio dell'epoca del colonialismo.

Pizarro in Perú

Pizarro, diresse per mare e per terra verso il Perù.

Pizarro aveva raccolto notizie sull'Impero inca prima di raggiungerlo per incontrare
l'imperatore Atahualpa.

Quando gli spagnoli arrivarono, il sovrano degli Inca si recò disarmato all'incontro,
sentendosi protetto dalla credenza secondo la quale l'imperatore era inattaccabile in
quanto divinità suprema. A tradimento gli uomini di Pizarro catturarono il sovrano, lo
imprigionarono e infine fecero strage della popolazione.

Gli inca riversarono carri stracolmi di oro come prezzo per riscattare l’imperatore, ma non
fu liberato, ma venne anzi giustiziato nella piazza di Cuzco, e l’oro del riscatto venne
spartito tra gli spagnoli.

Gran parte della popolazione inca fu sterminata o ridotta in schiavitù: in meno di tre
anni il grande impero fu conquistato dagli europei.

Per consolidare la sua autorità, nel 1535 Pizarro fondò la città di “Ciudad de los
Reyes” (‘odierna Lima) ,da cui governò il territorio sottratto agli inca organizzandolo come
se si trattasse di un impero privato.

Colonizzazione e sterminio degli Indios

Fra il re ed i coloni viene adottata una procedura tipicamente feudale: l'encomienda.

Si trattava di una concessione dei territori, personale e non trasmissibile per via ereditaria,
fatta dal re ai coloni che erano obbligati ad occuparsi della conversione al cristianesimo
e della protezione dei nativi, e godevano del diritto di imporre loro tributi e prestazioni di
lavoro gratuite nelle piantagioni e nelle miniere.

Questo sistema introdusse una forma di schiavitù legittima.

Ci fu un primo tentativo di regolamentare i rapporti tra nativi e coloni stabilendo che gli
Indios fossero uomini liberi e soggetti unicamente al re, e che il compito dei coloni era la
loro evangelizzazione e che soltanto in caso di ribellione potevano essere puniti.

Tali leggi restarono però scarsamente applicate e le encomiendas spesso diventarono


ereditarie.

Il crollo demografico degli indios

Il sistema dell'encomienda entrò in crisi pochi anni dopo a causa della drastica
riduzione dei nativi.
A causa del lavoro massacrante che svolgevano nelle miniere e nelle piantagioni, e
soprattutto a causa della alle malattie infettive portate dagli europei.

La riduzione degli indios porta all’importazione degli schiavi dall’Africa in particolare


per la manodopera nelle piantagioni agricole.

Crisi morale della chiesa

Le accuse rivolte alla chiesa

Erasmo nella sua celebre opera “L’elogio della pazzia” del 1509, denuncia la corruzione
della Chiesa di Roma, e pensa insieme ad altri che la religione sia ridotta a pratiche solo
esteriori che non coinvolgevano la coscienza del cristiano.

Si pensava che il papato fosse più impegnato nelle lotte politiche e militari che nella
missione evangelica ed anche il frate Girolamo Savonarola dichiarava la necessità di un
rinnovamento morale della chiesa.

Anche diversi sovrani lamentavano il prelievo di denaro del papa dai loro Stati e
volevano liberarsi della sua intromissione.

Commercio delle indulgenze

il papa disponeva del “tesoro della chiesa”, ossia i meriti acquisiti dinanzi a Dio da Gesù,
dalla Vergine e dai santi, e con questo poteva cancellare le pene che le anime dei
peccatori avrebbero dovuto scontare in purgatorio.

L’indulgenza si otteneva con atti di devozione (preghiere, pellegrinaggi), con opere di


carità e soprattutto con offerte in denaro, ottenendo come certificati le “lettere
d’indulgenza”.

La campagna di papa Leone X

Promuove nel 1514 una campagna di indulgenza dove vende le “lettere d’indulgenza” per
finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro a Roma.

In occasioni come questa la Curia romana concedeva degli appalti ad agenti ecclesiastici
per vendere lettere di indulgenza

La riforma di Lutero

Indulgenze in Germania

Il frate Domenicano Tetzel proclama che per ottenere l’indulgenza a favore dei defunti
fosse sufficiente fare un’offerta in denaro.

Suscita con questo un vero e proprio commercio delle indulgenze che provoca molta
indignazione.

Protesta di Lutero

Martin Lutero era un frate agostiniano tedesco, professore di teologia.

Diffonde nel 1517 un testo dove con 95 tesi brevi dove dichiara fra l’altro
che l’acquisto delle indulgenze aveva l’unico scopo di arricchire la
chiesa e che la salvezza eterna di conquistasse solo con la fede e le opere
buone.

Diffusione delle tesi luterane

Molti religiosi e fedeli approvano le tesi, e hanno anche l’attenzione dei principi tedeschi,
fra cui alcuni vietano la vendita della indulgenze nei loro stati per non destinare le
ricchezze del paese a vantaggio di Roma.

Teologia Luterana

Lutero pensava che la creatura umana fosse segnata dal peccato originale( mela di
Adamo ed Eva) e che non può che tendere verso il male ad eccezione se l’uomo può ha
fede se riceve la grazia di Dio che lo salva e libera dal peccato.

Afferma quindi che la salvezza poteva derivare soltanto da Dio, non credeva nel libero
arbitrio, tutto ciò che accade segue il disegno divino e l’unica libertà dell’uomo é quella
di abbandonarsi a Dio.

Sacerdozio universale

Rappresenta la rottura più radicale con la dottrina della Chiesa cattolica, si tratta della
negazione della funzione del sacerdote come mediatore, e che quindi ciascun fedele
legge ed interpreta in maniera diretta le scritture.

La funzione del pastore ha solo un ruolo di guida spirituale nella comunità dei fedeli.

Sacramenti ammessi

Dei sette sacramenti Lutero riconosceva solo il battesimo e l’eucarestia perché,


secondo lui, sono gli unici istituiti da Cristo Stesso.

La rEAZIONE DELLA CHIESA E DELL’IMPERATORE

Lutero sfida il papa

Papa Leone X nel 1520 emanò la bolla (documento papale ufficiale) in cui minacciava
di scomunicare Lutero se egli non avesse ritratto le sue tesi.

Lutero in risposta bruciò sulla piazza di Wittenberg il documento papale: era un grave
atto di sfida, ma aveva il consenso delle autorità cittadine e di molti tedeschi.

Le 95 tesi e le altre opere del riformatore erano state infatti tradotte in tedesco, stampate
e diffuse presso tutti i ceti sociali e presso la nobiltà tedesca, poiché la riforma luterana
offriva una risposta politica alla volontà di liberarsi dalla sudditanza del papato.

Scomunica papale e condanna dall’imperatore

Nel 1521 Lutero viene scomunicato ma per essere carcerato era necessaria la
convalidazione dell’imperatore Carlo V, che convoca un’assemblea a Worms nel 1521
per farli ritrattare le sue dottrine.

Lutero rifiuta e ribadisce le sue idee con il sostegno dei principi tedeschi.

Viene così messo al bando da tutti i territori dell’impero e viene ordinato l’arresto.

Lutero fugge alla cattura grazie a Federico di Sassonia che lo porta in salvo in Turingia.

Controriforma

La controfirma consiste nell’auto-affermazione della Chiesa nella lotta contro il


protestantesimo

Concilio di Trento

Papa Paolo III convoca un concilio a Trento per risolvere le questioni sollevate dalla
Riforma protestante.

Si apre nel 1545, ed i protestanti non vi partecipano e quindi fu un’assemblea interna al


mondo cattolico.
Il concilio dopo numerose interruzioni e spostamenti di sede si chiude nel 1563.

Esito del concilio

I decreti emanati dal concilio riaffermarono la dottrina cattolica in direzione


rigorosamente antiluterana:

La chiesa cattolica dichiara che la grazia di Dio è solo l'inizio del percorso verso la
salvezza, in cui l'uomo, liberato dal peccato originale mediante il battesimo, non ha un
ruolo passivo ma deve cooperare affiancando alla fede opere meritorie. Quanto ai
sacramenti, furono riconfermati in numero di sette.

Fu imposto il latino come lingua ufficiale della Chiesa e ribadito il ruolo centrale del
papa: come capo supremo a cui tutte le altre autorità ecclesiastiche erano subordinate.

Riqualificazione morale della chiesa

Un'altra serie di decreti adottati dal concilio e approvati dal papa introdusse
cambiamenti di natura disciplinare, per rafforzare il prestigio presso i fedeli.

L'inadeguatezza del clero era infatti uno dei principali problemi che avevano suscitato
critiche dei riformatori.

- Ai vescovi fu imposto l'obbligo di avere una sola diocesi (evitando cosi l'abusa
dell'accumulo di cariche e di benefici)

- Fu ribadito l'obbligo della castità e del celibato per gli ecclesiastici, e fu ufficialmente
vietata la diffusa pratica del concubinato (convivenza con donne).

Istituzione dei seminari

I giovani che si preparavano per far parte dello stato ecclesiastico seguivano una
formazione in delle scuole dette seminari.

Inoltre solo coloro che disponevano di un certo reddito potevano diventare sacerdoti
cosicché da evitare che lo scopo fosse quello di volere una fonte di mantenimento .

Controllo della vita dei fedeli

Regolamentazione del matrimonio


Cosa stabilisce il concilio?

-indissolubilità del vincolo matrimoniale

-le nozze dovevano essere celebrate di fronte a un prete (dopo una serie di verifiche,
come ad esempio che non esistesse un matrimonio precedente)

I matrimonio era un grande rilievo sociale perché ad esso erano collegati l’assegnazione
della dote, la trasmissione dell’ereditarietà e il riconoscimento dei figli.

Dopo il concilio si affermò una concezione della famiglia, e dei rapporti di coppia basata
sul fondamento religioso: la Chiesa dettava delle regole quindi anche nella vita privata.

La controriforma desidera quindi aver il controllo sulla fede e sulle coscienze, attuando
opere di controllo civile.

L’indice dei libri proibiti

La chiesa debba affrontare il pericolo che derivava dalla circolazione dei libri, che
avevano molto potere per diffondere eresie e critiche alla dottrina cattolica.

Il controllo dei libri giudicati pericolosi si basò su tre livelli di censura:

• Preventiva (verifica prima che fossero stampati)

• Repressiva (confisca e rogo dei libri)

• Espurgativa (correzione delle opere)

Per rafforzare il controllo sulle pubblicazioni viene istituita la Congregazione dell’indice;


una commissione di cardinali che aggiornava gli elenchi dei libri proibiti.

La censura si applicava su ogni opera che era contraria alle verità e alla morale della
Chiesa, in ogni campo della conoscenza.
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Fu proibito anche il Decameron di Boccaccio, le versioni differenti dalla bibbia


autentica detta “Vulgata” e le traduzioni.

La lettura della bibbia in volgare era consentita con il permesso del vescovo ma non alle
donne e a chi non conoscesse il latino.

Insomma la Chiesa desiderava mantenere il ruolo di mediatore tra il credente e Dio.

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