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OBBLIGATORIA, IN CORSO
VERBALE ALLEGATO N. _____ ……………………… .
D’ANNO
ENTRO GIUGNO
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(1) o suo delegato
Eventuali modifiche o integrazioni alla composizione del GLO, successive alla prima convocazione
Data Nome e Cognome *specificare a quale titolo ciascun componente Variazione (nuovo membro, sostituzione,
interviene al GLO decadenza…)
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1. Quadro informativo
L’istituzione scolastica può eventualmente sostenere genitori e studenti in questo compito, secondo le loro
esigenze
A cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO………………………
I genitori riferiscono che xxx è figlia unica, i genitori lavorano entrambi, la ragazza il pomeriggio sta con
i nonni materni…
Elementi desunti dalla descrizione di sé dello Studente o della Studentessa, attraverso interviste o
colloqui…...cosa la ragazza dice di sé
Se non si dispone del Profilo di Funzionamento si individuano ugualmente le DIMENSIONI e le SEZIONI del
PEI per le quali sono previsti gli interventi.
In base alle indicazioni del Profilo di Funzionamento (o della Diagnosi Funzionale e del Profilo Dinamico Funzionale
se non è stato ancora redatto) sono individuate le dimensioni rispetto alle quali è necessario definire nel PEI specifici
interventi. Le sezioni del PEI non coinvolte vengono omesse.
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3. Raccordo con il Progetto Individuale di cui all’art. 14 della Legge 328/2000
a. Sintesi dei contenuti del Progetto Individuale e sue modalità di coordinamento e interazione con il
presente PEI, tenendo conto delle considerazioni della famiglia (se il progetto individuale è stato già redatto)
se il progetto deve essere redatto (lo deve richiedere la famiglia all’EL e all'incontro partecipa
anche un rappresentante della scuola: il docente di sostegno). Si riportano le indicazioni da
considerare per la redazione del progetto:
❏ il Profilo di Funzionamento;
❏ le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale;
❏ il Piano educativo individualizzato a cura delle scuole;
❏ i servizi alla persona cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare
riferimento al recupero e all’integrazione sociale;
❏ le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione
ed esclusione sociale;
❏ le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.
PUNTO DI PARTENZA dal quale organizzare gli interventi educativo-didattici è l’OSSERVAZIONE dello
studente
Ricordiamo che nella Diagnosi Funzionale venivano individuati 7 Assi (cognitivo; affettivo-relazionale;
linguistico; sensoriale; motorio-prassico; neuropsicologico; autonomia personale e sociale.
A questi si aggiungevano _ nel Profilo Dinamico Funzionale _ ulteriori 2 assi: Comunicazionale; di
Apprendimento. Il PDF comprendeva (e comprenderà ancora, nella fase transitoria):
❏ la descrizione funzionale in relazione alle difficoltà che lo studente dimostra di incontrare in settori di
attività;
❏ l’analisi dello sviluppo potenziale dello studente a breve e medio termine, desunto dall’esame di 9
parametri (o “assi”).
Nel Nuovo Pei una serie di “Dimensioni” diventano elementi fondamentali nella costruzione di un percorso
di inclusione ed elementi fondanti della progettazione educativo-didattica di una ambiente di apprendimento
che soddisfi i bisogni educativi individuati. La Dimensione dell’apprendimento è trasversale a tutte le altre
dimensioni e non solo a quella cognitiva:
In queste Dimensioni sono ricompresi tutti i diversi aspetti registrabili in ordine alle potenzialità del soggetto,
recuperando e aggregando, in un’ottica di sintesi, i precedenti “Assi” utilizzati.
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Tabella di corrispondenza che esplicita le relazioni e le confluenze tra “Parametri/Assi” e “Dimensioni”
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D. Dimensione cognitiva, neuropsicologica e b.1) cognitivo, esaminato nelle potenzialità
dell’apprendimento, per la quale si fa riferimento esprimibili in relazione al livello di sviluppo
alle capacità mnesiche, intellettive e raggiunto (normodotazione; ritardo lieve, medio,
all’organizzazione spazio-temporale; al livello di grave; disarmonia medio grave; fase di sviluppo
sviluppo raggiunto in ordine alle strategie utilizzate controllata; età mentale, ecc.) alle strategie
per la risoluzione di compiti propri per la fascia utilizzate per la soluzione dei compiti propri della
d’età, agli stili cognitivi, alla capacità di integrare fascia di età, allo stile cognitivo, alla capacità di
competenze diverse per la risoluzione di compiti, usare, in modo integrato, competenze diverse;
alle competenze di lettura, scrittura, calcolo, b.7) neuropsicologico, esaminato in riferimento
decodifica di testi o messaggi. alle potenzialità esprimibili riguardo alle capacità
mnesiche, alla capacità intellettiva e
all'organizzazione spazio-temporale;
b.9) apprendimento, esaminato in relazione alle
potenzialità esprimibili in relazione all'età pre-
scolare, scolare (lettura, scrittura, calcolo, lettura
di messaggi, lettura di istruzioni pratiche, ecc.).
ES: E’ presente una componente ansiosa che rende talvolta difficoltosa la relazione interpersonale sia con
il gruppo dei pari sia con gli adulti, l’alunna deve essere incoraggiata ma indirettamente attraverso l’azione
su piccolo gruppo, il livello di autostima è scarso, l’alunna teme l’insuccesso e il giudizio altrui. Non accetta
le proprie difficoltà.
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Revisione Data: ______________
Specificare i punti da compilare solo in caso di revisione
oggetto di eventuale
revisione
A. Dimensione: RELAZIONE / INTERAZIONE / SOCIALIZZAZIONE →si faccia riferimento alla sfera affettivo
relazionale, considerando l’area del sé, il rapporto con gli altri, la motivazione verso la relazione consapevole, anche con il gruppo dei pari, le
interazioni con gli adulti di riferimento nel contesto scolastico, la motivazione all’apprendimento
OBIETTIVI, specificando anche gli obiettivi specifici (azioni osservabili e verificabili) in relazione ad esiti specifici
esiti attesi attesi, consentono di constatare la linearità e la coerenza di quanto ci si pone e
del “risultato” valutabile.
Per ciascuno di essi andranno descritte le modalità e i criteri di verifica per il loro
raggiungimento.
INTERVENTI DIDATTICI E
METODOLOGICI, STRATEGIE E
STRUMENTI finalizzati al
raggiungimento degli obiettivi
B. Dimensione: COMUNICAZIONE / LINGUAGGIO →si faccia riferimento alla competenza linguistica, intesa come
comprensione del linguaggio orale, produzione verbale e relativo uso comunicativo del linguaggio verbale o di linguaggi alternativi o integrativi; si
consideri anche la dimensione comunicazionale, intesa come modalità di interazione, presenza e tipologia di contenuti prevalenti, utilizzo di mezzi
privilegiati
OBIETTIVI, specificando anche gli Obiettivi:
esiti attesi
- ampliare il vocabolario conosciuto in riferimento a contesti sociali
noti e agli ambiti disciplinari di indirizzo
- consolidare la costruzione sintattica della frase per produrre
enunciati chiari
- consolidare gli aspetti pragmatici della comunicazione
Esiti:
- uso appropriato di nuovi termini appresi in situazioni note e non
note
- formulazione di enunciati chiari e articolati
- uso di un registro linguistico formale da utilizzare con le figure
adulte presenti a scuola e in altri contesti sociali noti (es. stage
lavorativi)
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INTERVENTI DIDATTICI E Interventi:
METODOLOGICI, STRATEGIE E
STRUMENTI finalizzati al - elezione come rappresentante di classe, con affidamento di compiti
raggiungimento degli obiettivi
di responsabilità: raccolta di libretti delle giustificazioni da portare in
segreteria; inserimento delle prove di verifica e delle interrogazioni
nel calendario di classe.
- attività di educazione alla cittadinanza digitale comunicando
attraverso i canali social condivisi con la classe
- partecipazione alla sessione di buone pratiche d’istituto con la
presentazione multimediale di una UdA multidisciplinare
Strategie:
- Modeling
- Didattica laboratoriale
- Tutoraggio tra pari
- compito esperto
C. Dimensione: AUTONOMIA/ORIENTAMENTO →si faccia riferimento all’autonomia della persona e all’autonomia sociale,
alle dimensioni motorio-prassica (motricità globale, motricità fine, prassie semplici e complesse) e sensoriale (funzionalità visiva, uditiva, tattile)
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- Check list con gli oggetti/materiali scolastici
- Google Maps
- Storie sociali
OBIETTIVI, specificando anche gli obiettivi specifici in relazione ad esiti specifici attesi, consentono di constatare la
esiti attesi linearità e la coerenza di quanto ci si pone e del “risultato” valutabile.
Per ciascuno di essi andranno descritte le modalità e i criteri di verifica per il loro
raggiungimento.
INTERVENTI DIDATTICI E
METODOLOGICI, STRATEGIE E
STRUMENTI finalizzati al
raggiungimento degli obiettivi
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6. Osservazioni sul contesto: barriere e facilitatori
Osservazioni nel contesto scolastico con indicazione delle barriere e dei facilitatori a seguito dell’osservazione
sistematica dello studente/essa e della classe, anche tenuto conto delle indicazioni fornite dallo/a stesso/a
studente/essa.
La prospettiva Bio-Psico-Sociale identifica, nei fattori contestuali, 2 grandi ambiti che interagiscono tra
loro:
- Fattori Ambientali (estrinseci ed esterni allo studente: gli atteggiamenti degli altri; gli aspetti
architettonici; il sistema normativo; i regolamenti scolastici... )
- Fattori Personali (intrinseci ed “interni”comprendono: il sesso, la razza, l’età, la forma fisica, lo
stile di vita, le abitudini, la capacità di adattamento al cambiamento, la motivazione, la gestione
delle emozioni, gli stili attributivi, l’autoefficacia e l’autostima...)
Entrambi i fattori sono in relazione con:
- Funzioni del Corpo
- Attività Personali
- Partecipazione Sociale
migliorando o rendendo possibile il funzionamento (Facilitatori) oppure ostacolando (Barriere)
Es. in ambito scolastico possiamo trovare fattori che hanno entrambe queste valenze:
- materiale adattato vistosamente rispetto a quello dei compagni, che sicuramente facilita la
comprensione e l’apprendimento, ma nello stesso tempo può essere rifiutato dallo studente con
disabilità, in quanto segno evidente di diversità stigmatizzante.
BARRIERE/FACILITATORI
Contesto fisico…problematiche oggettive facilmente identificabili legate all’accessibilità e alla fruibilità
degli spazi; alla disponibilità di attrezzature didattiche, materiali per l’apprendimento...es. barriere
architettoniche, locali molto rumorosi, carenza di tecnologie/laboratori specifici, presenza di aule
polifunzionali e laboratori..
Contesto relazionale- sociale….analizzare le relazioni tra insegnanti e altri adulti di riferimento da una
parte e il gruppo dei pari dall’altra, osservando l’influenza (positiva o negativa) che questi rapporti
possono avere. (es. compagni sensibili /poco sensibili disponibili/non disponibili al lavoro cooperativo)
gli atteggiamenti…..individuare i facilitatori che possano favorire il processo di inclusione _ soprattutto in
casi in cui si manifestano problemi di comportamento che possano generare tensioni con il gruppo classe
e le famiglie, _ è opportuno prevenire e il più possibile limitare atteggiamenti di rifiuto o emarginazione.
Contesto organizzativo...turnover docenti e personale educativo; genitori non coinvolti nella vita della
scuola ; assenza di dispositivi dedicati; presenza di docenti curricolari con titolo di specializzazione sul
sostegno; attività di formazione sulla didattica inclusiva per i docenti curricolari; ...
Questa Sez. 6 è da intendersi come preliminare alla Sez . 7 dedicata agli interventi sul contesto
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Partendo dalla constatazione che negli ambienti dell’apprendimento la diversità individuale è la regola e non
l’eccezione e che l’istruzione dovrebbe orientarsi considerando le variabili e non un livello di apprendimento
standard, è opportuno valorizzare due strategie di intervento:
❏ Didattica flessibile: volta ad adattare ogni attività didattica secondo modalità adeguate alle esigenze
di ciascuno studente/studentessa, evitando una proposta unica per tutta la classe.
❏ Proposte ridondanti e plurali: basate su molteplici forme di fruizione-somministrazione- valutazione,
considerando canali comunicativi diversi, lasciando aperta la possibilità di scegliere la modalità più
efficace per ogni studente/studentessa e valorizzando varie possibilità di esprimere gli output
dell’apprendimento. Ad esempio, l’uso del canale uditivo (esposizione orale dell’insegnante) potrebbe
essere rafforzato o compensato utilizzando un rinforzo visivo sia verbale (testi scritti proiettati sulla
LIM) sia non verbale (immagini o video). Una lezione che preveda attività operative capaci di
coinvolgere tutti i sensi o altre funzioni corporee o cognitive è sicuramente più efficace di una lezione
che si svolga attraverso un’unica modalità di ricezione, di rappresentazione e di espressione delle
competenze in via di acquisizione.
Un contesto di apprendimento di questo tipo, flessibile e ridondante, non esclude ovviamente sempre la
necessità di interventi di personalizzazione che però, qualora necessari, risulteranno assai più semplici da
organizzare, più efficaci, e se sussistono le condizioni, orientati verso una sostanziale autonomia in cui la
personalizzazione non sia più prioritaria.
Potenziare le attività di tutoraggio tra pari, formalizzare i momenti di dialogo sia con i compagni sia con i
docenti senza la mediazione dell’OSE; coinvolgere lo studente nelle scelte educative didattiche,
progettare un percorso PCTO ecc....
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Verifica conclusiva degli esiti Data: ______________
con verifica dei risultati In questa sezione occorre inserire i risultati della valutazione conclusiva, al
conseguiti e valutazione termine dell'anno scolastico, rispetto all'efficacia degli interventi descritti.
sull’efficacia di interventi,
strategie e strumenti,
insieme con lo/a
studente/essa
La Sezione 8 racchiude gli interventi previsti per impostare una programmazione didattica personalizzata che
andrà a ridefinire il curricolo elaborato all’interno dell’istituzione scolastica, in base alle esigenze educative e
didattiche dell’alunno/a.
Questa sezione risente del diverso ordinamento normativo dei vari gradi di scuola:
❏ per la Scuola Secondaria di secondo grado, oltre alla progettazione per discipline/insegnamenti e
all’indicazione delle modalità di valutazione, si prevedono necessarie considerazioni in merito alla
validità del titolo di studio e, limitatamente agli ultimi tre anni di corso, la progettazione dei PCTO -
Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.
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8. 2 Modalità di verifica
tutte le prove di verifica saranno concordate con lo studente (famiglia), il docente di sostegno e il
personale educativo. Si prevede non più di una verifica al giorno.
Per tutte le verifiche scritte ed orali si prevede:
- tempi più lunghi di svolgimento
- strumenti e mediatori didattici (immagini, mappe, schede , tabelle…)
- uso del pc per scrivere testi lunghi
- uso della calcolatrice
- uso di font ad alta leggibilità (Verdana) per schede e verifiche scritte
- attività laboratoriali in alternativa e a compensazione di prove scritte e orali
Specificare disciplina per disciplina se il percorso seguito è valido per il diploma (A-B ) o va considerato come
differenziato (C)
A: stessa progettazione della classe, stessi criteri, non significa che lo studente non abbia supporto. Vanno
applicate tutte le modalità previste nella sezione del PEI 8. 2
B: si specificano quali personalizzazioni vanno applicate agli obiettivi di questa disciplina, che possono
comportare riduzioni e/o adattamenti ritenuti compatibili con la validità del percorso di studi previsto. Si può
ipotizzare la dispensa da prestazioni non essenziali. Le prove di verifica somministrate possono essere
identiche a quelle della classe o equipollenti.
C: Con questa opzione il percorso è differenziato, le verifiche proposte saranno non equipollenti. Vanno però
ugualmente indicati gli obiettivi disciplinari previsti nella disciplina e i relativi criteri di valutazione
C (esonero): se il CDC ritiene che sia improponibile qualsiasi personalizzazione significativa e realistica in
questa disciplina delibera l'esonero dalla valutazione e in questo caso individuano obiettivi attinenti alla
disciplina o eventualmente attività riconducibili agli obiettivi educativi nella sezione 5 del PEI. L’esonero non
comporta l’allontanamento dalla classe e rientrano nel percorso differenziato, è possibile solo se la famiglia
l’ha già autorizzato in precedenza.
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Vedi esempi in Slide di presentazione Scuola Secondaria Secondo Grado
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C ALTRA TIPOLOGIA DI
PERCORSO:
□attività condivise con l’Ente locale ai fini del Progetto individuale di cui al D. Lgs. 66/2017, art.
6.
TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ(es:
incontro con esperti, visite aziendali,
impresa formativa simulata, project
work in e con l’impresa, tirocini,
progetti di imprenditorialità ecc.) e
MODALITÀ/FASI di svolgimento delle
attività previste
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
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Verifica finale Data: ______________
VERIFICA FINALE, con particolare
riferimento:
1. al livello di riduzione dei vincoli di
contesto e alla loro eventuale
permanenza;
2. alla replicabilità dell’attività e alle
misure di miglioramento da assumere,
sulla base del riscontro dei tutor
Comportamento: A - Il comportamento è valutato in base agli stessi criteri adottati per la classe
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Verifica conclusiva degli esiti Data: ______________
Con verifica dei risultati didattici
conseguiti e valutazione
sull'efficacia di interventi, strategie
e strumenti riferiti anche
all'ambiente di apprendimento.
NB: la valutazione finale degli
apprendimenti è di competenza del
Consiglio di classe
La prima applicazione della programmazione differenziata richiede una formale proposta del Consiglio di
classe ai genitori, che successivamente deve essere concordata con loro: essi possono rifiutarla e in questo
caso saranno somministrate in tutte le discipline delle prove equipollenti, ossia valide secondo l'ordinaria
progettazione dell'indirizzo di studi frequentato, anche se andranno comunque garantite le attività di
sostegno e continueranno ad essere applicate tutte le personalizzazioni ai metodi di verifica indicati nel
riquadro 8.2. (Linee Guida pag. 38)
CAMBIARE PERCORSO
Il Cdc propone, i genitori possono rifiutare. Se accettano esso viene automaticamente confermato negli anni
successivi
Decide il Cdc analizzando il percorso svolto negli anni precedenti e le competenze e conoscenze
effettivamente acquisite che devono essere tali da consentire allo studente prove di verifica equipollenti in
tutte le materie
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9. Organizzazione generale del progetto di inclusione e utilizzo delle risorse
Tabella orario settimanale
(da adattare in base all'effettivo orario della classe)
Lo/a studente/essa frequenta Sì: è presente a scuola per ___ ore settimanali rispetto alle ___ ore della classe su richiesta
con orario ridotto? della famiglia degli specialisti sanitari, in accordo con la scuola per le seguenti
motivazioni:
……………………………………………………………………………………………………………………………………
No, frequenta regolarmente tutte le ore previste per la classe
Risorse destinate agli Descrizione del servizio svolto dai collaboratori scolastici__________________________
interventi di assistenza _______________________________________________________________________
igienica e di base
Altre risorse professionali [ ] docenti del consiglio di classe o della scuola in possesso del titolo di specializzazione per le
presenti nella scuola/classe attività di sostegno
[ ] docenti dell’organico dell’autonomia coinvolti/e in progetti di inclusione o in specifiche attività
rivolte allo studente/essa e/o alla classe
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[ ] altro ________________________________
Uscite didattiche, visite Interventi previsti per consentire allo/a studente/essa di partecipare alle uscite didattiche, visite
guidate e viaggi di istruzione guidate e viaggi di istruzione organizzati per la classe _______________________
_______________________________________________________________________
Tipologia (es. riabilitazione, n° ore struttura Obiettivi perseguiti ed eventuali raccordi NOTE
attività extrascolastiche, con il PEI
attività ludico/ricreative, (altre informazioni utili)
trasporto scolastico etc.)
NOTE ESPLICATIVE che rapportino il significato degli enunciati relativi alle Competenze di base e ai livelli
raggiunti da ciascuno/a studente/essa, agli obiettivi specifici del Piano Educativo Individualizzato, anche in
funzione orientativa per il proseguimento degli studi di ordine superiore ovvero per l'inserimento nel mondo del
lavoro.
Deve essere coerente con il PEI, rapportata agli ob. specifici definiti per loro (intervenendo sia
a livello di competenze o ai loro descrittori, sia rispetto ai livelli raggiunti).
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Come adattare il modello ufficiale di certificazione:
Verifica finale del PEI. Viene redatta durante l’ultima riunione del GLO
Valutazione globale dei risultati
Sez. 5 Interventi connessi alle dimensioni del profilo di funzionamento
raggiunti (con riferimento agli
elementi di verifica delle varie
Sezioni del PEI), tenuto conto del
Sez. 7. Interventi sul contesto
principio di autodeterminazione
dello/a studente/essa
Sez. 8 Interventi sul percorso curricolare
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Interventi necessari per garantire il diritto allo studio e la frequenza
Assistenza
Assistenza di base (per azioni di mera assistenza Assistenza specialistica all’autonomia e/o alla
materiale, non riconducibili ad interventi educativi) comunicazione (per azioni riconducibili ad
igienica ◻ interventi educativi):
Comunicazione:
spostamenti ◻
assistenza a studenti/esse privi della vista◻
mensa ◻
assistenza a studenti/esse privi dell’udito◻
altro ◻ (specificare………………………….)
assistenza a studenti/esse con disabilità intellettive e
Dati relativi all’assistenza di base (nominativi collaboratori disturbi del neurosviluppo◻
scolastici, organizzazione oraria ritenuta necessaria)
Educazione e sviluppo dell'autonomia, nella:
cura di sé ◻
mensa ◻
Assistenza di base : riguarda interventi destinati al supporto materiale, naturalmente senza vincoli di
orario. Nel riquadro sono specificate le tipologie di intervento più comuni: assistenza igienica, compresi
accompagnamento e assistenza nell’uso dei servizi e pulizia, se necessario; spostamenti, compresa
l’accoglienza all’entrata e l’accompagnamento all’uscita nonché supporto e vigilanza nei movimenti interni;
mensa, compreso l’eventuale supporto necessario per assumere merende o altro durante le pause. A
seconda delle necessità dell’alunno, si selezionano le relative opzioni indicate. Qualora l’alunno non
necessiti di assistenza relativa alle voci suddette (igienica, spostamenti, mensa), bisogna specificare nella
voce altro di quale tipo di assistenza si tratti (esclusa quella di tipo sanitario).
Assistenza specialistica: Diversamente da quella di base, l’assistenza specialistica all’autonomia e/o alla
comunicazione riguarda interventi educativi. Nel caso l’alunno necessiti di assistenza per la comunicazione,
se ne deve specificare la tipologia (vedi immagine di seguito riportata) sulla base delle esigenze e del tipo
di disabilità del medesimo allievo: visiva, uditiva o relativa a disabilità intellettive e disturbi del
neurosviluppo, che richiedono modalità di comunicazione alternative. Nel caso in cui l’alunno necessiti di
assistenza per lo sviluppo dell’autonomia, è necessario specificare il tipo di intervento: interventi di
autonomia personale identificati sinteticamente con “cura di sé”; interventi in mensa; altro (da
specificare). E’ previsto, inoltre, un campo aperto dove descrivere sinteticamente l’organizzazione prevista,
esprimendo una riflessione sui collegamenti tra i compiti delle varie figure, al fine di ottimizzare l’utilizzo
delle risorse.
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Per le esigenze di tipo sanitario si rimanda alla relativa documentazione presente nel Fascicolo del/dello
studente/essa.
Arredi speciali, Ausili didattici, informatici, ecc. Specificare la tipologia e le modalità di utilizzo
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Proposta Partendo dalle osservazioni descritte nelle Sezioni 4 e 6 e dagli interventi descritti nelle Sezioni n. 5 e 7, tenuto conto
delle risorse del Profilo di Funzionamento e dei risultati raggiunti, nonché di eventuali difficoltà emerse durante l'anno:
da destinare - si indica il fabbisogno di risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base, nel modo
agli seguente…………………………………………………………………………………………….
interventi di
assistenza -si indica, come segue, il fabbisogno di risorse professionali da destinare all'assistenza, all'autonomia e alla
igienica e di comunicazione - nell’ambito di quanto previsto dal Decreto Interministeriale182/2020 e dall’Accordo di cui all’art. 3,
base comma 5bis del D.Lgs 66/2017 e s.m.i.- per l'a. s. successivo:
tipologia di assistenza / figura professionale ________________________________________
e delle
risorse per N. ore_________________(1).
professionali
da destinare
all'assistenza
,
all'autonomi
a e alla
comunicazio
ne, per
l'anno
successivo*
* (Art. 7,
lettera d)
D.Lgs
66/2017)
Eventuali
esigenze
correlate al
trasporto
dello/a
studente/ess
a da e verso
la scuola
Indicazioni Suggerimenti, proposte, strategie che hanno particolarmente funzionato e che potrebbero essere riproposte; criticità
per il PEI emerse da correggere,
dell'anno ecc……………………………………………………………………….…....………………………………………………………………………………………
…………………………………………..
successivo
…………………………………………………………………………………………………………………………………………..
(1) L’indicazione delle ore è finalizzata unicamente a permettere al Dirigente Scolastico di formulare la richiesta complessiva d’Istituto delle misure di sostegno ulteriori
rispetto a quelle didattiche, da proporre e condividere con l’Ente Territoriale
La verifica finale, con la proposta del numero di ore di sostegno e delle risorse da destinare agli interventi di assistenza
igienica e di base, nonché delle tipologie di assistenza/figure professionali da destinare all'assistenza, all'autonomia e/o
alla comunicazione e relativo fabbisogno,per l'anno scolastico successivo, è stata approvata dal GLO
in data ______________ come risulta da verbale n. ___ allegato
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12. PEI Provvisorio per l'a. s. successivo
[da compilare a seguito del primo accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica]
Assistenza
Assistenza di base (per azioni di mera assistenza Assistenza specialistica all’autonomia e/o alla comunicazione (per
materiale, non riconducibili ad interventi educativi) azioni riconducibili ad interventi educativi):
igienica ◻ Comunicazione:
spostamenti ◻ assistenza a studenti/esse privi della vista◻
mensa ◻ assistenza a studenti/esse privi dell’udito◻
altro ◻ (specificare………………………………….) assistenza a studenti/esse con disabilità intellettive e disturbi del
neurosviluppo◻
Dati relativi all’assistenza di base (collaboratori scolastici,
organizzazione oraria ritenuta necessaria)
Educazione e sviluppo dell'autonomia, nella:
cura di sé ◻
mensa ◻
Per le esigenze di tipo sanitario si rimanda alla relativa documentazione presente nel Fascicolo del/dello studente/essa.
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Arredi speciali,
Ausili didattici, Specificare la tipologia e le modalità di utilizzo …………………………………………………………………………
informatici, ecc.)
Proposta delle risorse da Tenuto conto del Profilo di Funzionamento si individuano le principali dimensioni interessate
destinare agli interventi [Sezione 4] e le condizioni di contesto [Sezione 6], con la previsione del fabbisogno di risorse da
di assistenza igienica e destinare agli interventi di assistenza igienica e di base e delle risorse professionali da destinare
di base all'assistenza, all'autonomia e alla comunicazione, per l'anno successivo:
e delle risorse a) Fabbisogno di risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base, nel modo
professionali da seguente___________________________________________________________________
destinare __________________________________________________________________________
all'assistenza,
all'autonomia e alla b) Fabbisogno di risorse professionali da destinare all'assistenza, all'autonomia e alla
comunicazione, per comunicazione - nell’ambito di quanto previsto dal Decreto Interministeriale 182/2020 e
l'anno successivo* dall’Accordo di cui all’art. 3, comma 5bis del D.Lgs 66/2017 e s.m.i.- per l'a. s. successivo:
tipologia di assistenza / figura professionale _________________________
per N. ore_________________(1).
* (Art. 7, lettera d) D.Lgs
66/2017)
Eventuali esigenze
correlate al trasporto
dello/a studente/essa da
e verso la scuola
(1) L’indicazione delle ore è finalizzata unicamente a permettere al Dirigente Scolastico di formulare la richiesta complessiva d’Istituto delle misure di sostegno ulteriori
rispetto a quelle didattiche, da proporre e condividere con l’Ente Territoriale
Il PEI provvisorio con la proposta del numero di ore di sostegno e delle risorse da destinare agli interventi di assistenza
igienica e di base, nonché delle tipologie di assistenza/figure professionali e relativo fabbisogno da destinare
all'assistenza, all'autonomia e/o alla comunicazione, per l'anno scolastico successivo, è stato approvato dal GLO
in data ______________
Come risulta da verbale n. ___ allegato
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