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1 chiusura delle scuole speciali = la Cost art 3 tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono uguali di fronte alla legge. È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli. Questo
pone le basi dell’inclusione. Inoltre l’art 34 cost. Prevede che la scuola sia aperta a tutti e
l’art. 38 cost: inabili e minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
2 anni 70 viene approvata la legge 517/77 che pone al centro la persona come
protagonista della propria crescita e mette in evidenza come bisogni riconoscere le
potenzialità di ciascuno per favorire lo sviluppo integrale della persona.
L. 104/92 è la prima legge organica che si occupa del tema dell’handicap e che vuole
favorire l’inserimento sociale, scolastico e professionale delle persone portatrici di
handicap.
3 Dlgs 66/2017 discendente dalla Buona scuola (107/2015) che in una delle deleghe ha
approfondito il tema dell’inclusione e quindi riordinato la materia.
Il pro lo di funzionamento è il riferimento per redigere il PEI, che è redatto dal Gruppo di
Lavoro Operativo per l’inclusione (GLO) ed è elaborato entro ottobre. Serve a scambiare
informazioni tra un ordine scolastico e l’altro e può essere rivisto nel corso dell’anno. Il
PEI tiene conto dell’accertamento della condizione di disabilità e contiene gli obiettivi
educativi e didattici, gli strumenti e le strategie per realizzare un ambiente di
apprendimento che garantisca l’inclusione ed esplicita le modalità attraverso cui è
garantito il sostegno e le modalità per la fase di veri ca e valutazione. Inoltre è il
documento di riferimento per garantire nel caso della scuola secondaria di II grado
l’esperienza di alternanza scuola-lavoro, oggi ribattezzata percorsi per le competenze
trasversali e l’orientamento. Inoltre de nisce le modalità di coordinamento dei diversi
interventi.
Oltre al PEI esiste il PAI, piano annuale per l’inclusione, che ogni scuola deve approvare e
inserire nel PTOF.
1. GLO che ha il compito di redigere e dare piena attuazione al PEI. Del GLO fanno parte
oltre ai docenti, i genitori, le gure professionali interne alla scuola e quelle esterne (ad
es. a supporto dell’autonomia e della comunicazione), l’ unità di valutazione
multidisciplinare dell’asl e gli studenti (nella scuola secondaria di II grado). Il
coinvolgimento degli studenti non deve essere obbligatorio, perché lo studente non
deve essere sottoposto a valutazione. Sono coinvolti anche il personale ATA perché
sono a supporto dell’autonomia degli alunni diversamente abili.
3. Gruppo Territoriale per l’inclusione, che è composto dal dirigente tecnico o scolastico,
da due docenti della scuola dell’infanzia o del primo ciclo e da un docente della
secondaria di II grado. Ha il compito di assumere le proposte di quanti cazione delle
risorse di organico e materiali necessarie per realizzare l’inclusione e di dar seguito alla
loro distribuzione nelle scuole. Inoltre si occupa della veri ca e della formulazione di
proposte all’u cio scolastico regionale, infatti i componenti sono nominati attraverso
decreto dello stesso. Inoltre ha compiti di consulenza e programmazione e a questo
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ne può essere integrato anche da realtà associative territoriali impegnate sul tema
dell’integrazione.
4. Gruppo di Lavoro Inter-istituzionale a livello regionale, che è insediato presso gli USR
e ha compiti di consulenza e proposta per l’USR ed è un supporto per la continuità
sull’inclusione nel territorio. Un altro passaggio sottolineato dal Dlgs 66 fa riferimento
al progetto individuale, al progetto di vita. Questo riferimento discende dalla L
328/2000 che stabilisce il coinvolgimento di tutte le realtà con le quali l’alunno entra in
contatto, ad es l’ente locale, sulla base del pro lo di funzionamento, in modo tale che
ci sia collaborazione stretta di tutte le realtà territoriali con l’istituzione scolastica per
garantire il percorso di inclusione.
Il Dlgs 66 ha visto poi l’approvazione delle linee guida per l’inclusione del 2019, che sono
frutto delle osservazioni raccolte durante la prima attuazione del decreto.
La prima applicazione delle LG era prevista nel 2019 ma queste hanno cominciato a
esplicare i propri e etti a partire dal 20/21.
DOCUMENTO ICF
Classi cazione internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute del 2001
rati cata con la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
È importante perché
1. “La disabilità non sta nella persona, ma nel rapporto tra i cattivo funzionamento della
persona, la sua menomazione, e il suo ambiente di vita”. = è un approccio nuovo:
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chiunque può avere di coltà dal momento che diventa determinante il contesto in cui
siamo inseriti, quindi diventa indispensabile fare riferimento a un processo di
accomodamento ragionevole, che consente a ciascuno di poter raggiungere un
equilibrio, garantendo qualsiasi attività e successo formativo perché si tiene in
considerazione il contesto e si interviene nel contesto di appartenenza per garantire
l’inclusione. Questo approccio è detto bio-psicosociale perché presta attenzione al
corpo, al suo funzionamento psichico e cognitivo e alla collocazione della persona nel
contesto di appartenenza.
AGGIORNAMENTI RECENTI
A seguito dell’approvazione delle LG sono stati rivisiti anche i modelli di riferimento e
sono stati proposti modelli di elaborazione del PEI. Il TAR Lazio con sentenza 9795/2001
ha rimesso in discussione i modelli di riferimento richiamando all’utilizzo dei modelli
precedenti alle LG perché segnala un vizio formale: il ministero avrebbe dovuto adottare
dei regolamenti al posto dei decreti.
Inoltre è intervenuto anche modi cando la composizione e il ruolo del GLO. Quindi con
questa sentenza si è reso necessario rimettere in discussione i modelli, pertanto in questo
anno scolastico 21/22 si stanno usando i modelli ante LG. Il ministero è intervenuto con
una nota indicando di tenere i vecchi modelli in attesa dei nuovi.
Inoltre con la nanziaria del 2021 ha previsto che tutti i docenti con alunni disabili
certi cati e senza specializzazione sostegno siano obbligati a intraprendere un percorso
di formazione di 25 ore. All’inizio questa formazione doveva essere e ettuata entro
novembre 2021, ma i sindacati hanno sottolineato che la formazione da CCNL è un
diritto-dovere e non un obbligo quindi le azioni delle scuole hanno previsto che le 25 ore
di formazione qualora il collegio docenti decidesse di attuarle venissero riconosciute o
nelle 40 ore di funzione docente (collegiali) oppure retribuite con il FIS. La scadenza
quindi è stata prorogata al 30 marzo, ma tenendo fermi i punti di cui sopra.
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