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EDUCATORI E PEDAGOGISTI

DdL 2443 - Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore


professionale socio-sanitario e pedagogista.

IL RICONOSCIMENTO DELLE PROFESSIONI EDUCATIVE. UN COMPLESSO PERCORSO


LEGISLATIVO

Per educazione formale si intende quella che si realizza nelle istituzioni destinate all’istituzione e
alla formazione che si conclude con l’acquisizione di un diploma o di una quali ca riconosciuta.

Per educazione non formale si intendono le attività educative organizzate al di fuori del sistema
formale in cui non è prevista l’acquisizione di titoli di studio o di quali che riconosciute, ma la sola
attestazione di frequenza, o a volte, la certi cazione delle competenze acquisite.

L’ educazione informale riguarda un processo non legato a tempi o luoghi speci ci che consente
ad ogni individuo d’acquisire attitudini, valori, abilità e conoscenze dell’esperienza quotidiana,
dalle in uenze e dalle risorse educative nel suo ambiente.

TRIPARTIZIONE DELLE ESPERIENZE EDUCATIVE

Le esperienze educative possono essere

- Intenzionali —> è riconosciuta la loro valenza educativa. Prevedono l’instaurarsi di una


relazione asimmetrica in cui un soggetto ha il compito di educare un altro.

- Non dichiaratamente intenzionali —> sono pensate dai promotori con una nalità trasformata
non esplicitata e condivisa con i destinatari. Si tratta di tutte quelle esperienze che tendono a
promuovere e a modi care atteggiamenti e comportamenti senza esplicitare i propri obiettivi,
ad esempio la pubblicità.

- Non intenzionali —> sono caratterizzate da un alto grado di inconsapevolezza e di casualità. Da


parte di destinatari e mittenti ma si può conseguire un risultato educativo.

I processi di apprendimento possono rientrare in due principali categorie:

1. Apprendimento non intenzionale —> informale;

2. Apprendimento intenzionale —> formale/ non-formale;

PRINCIPALI TAPPE VERSO IL RICONOSCIMENTO DELLE FIGURE EDUCATIVE

- LEGGE 104/1971: Nascita degli asili nido. L’assistenza ai bambini d’età no ai tre anni diviene
un servizio sociale d’interesse pubblico per cui è richiesta la gura dell’educatore per la prima
infanzia.

- LEGGE 118/1971: Stabilisce che l’istruzione dell’obbligo deve avvenire nelle classi normali della
scuola pubblica, salvo i casi in cui i soggetti siano a etti da gravi de cienze intellettive o da
menomazioni siche di tale gravità da impedire o rendere molto di coltose l’apprendimento o
l’inserimento nelle predette classi normali. Presso le università e presso enti pubblici e privati
possono essere istituire scuole per la formazione di assistenti-educatori, di assistenti sociali
specializzarti e di personale paramedico.

- LEGGE QUADRO 104/1992: Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle
persone con handicap che stabilisce la piena integrazione delle persone con handicap in
materia dei diritti, integrazione sociale e assistenza.

- LEGGE 180/1978: Chiusura dei manicomi e l’organizzazione di servizi territoriali di prevenzione,


sostegno e riabilitazione di pazienti psichiatrici e delle loro famiglie.

- D.lgs 28 271 luglio 1989: Relativo alle disposizioni sul processo penale a carico di importanti
minorenni introduce un altro settore d’impegno per gli educatori in strutture per la rieducazione
dei minorenni in cui si prevede personale di servizio sociale e pedagogico. Si ritiene necessario
l’educatore penitenziario.

- LEGGE 162/1990: Relativa alla prevenzione, cura e riabilitazione da tossicodipendenze, che


istituisce i servizi per le tossicodipendenze (SERT), ora SERD (servizi per le dipendenze) che
prevedono anche la gura dell’educatore professionale e di comunità.

- LEGGE 328/2000: Promuove interventi sociali, assistenziali e sociosanitari che garantisce un


aiuto concreto alle persone e alle famiglie in di coltà. La legge promuove un sistema integrato
di servizi sociali e sociosanitari prevedono il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati
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accreditati e prestando particolare attenzione ai pro lo professionali educativi che operano nel
campo dei servizi alla persona (art. 12).

- LEGGE COST. 3/2001 RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE: Ha riguardato


l’assetto normativo delle competenze e dei livelli d’intervento tra Stato, Regioni ed enti locali,
attribuendo alle regioni la podestà legislativa in riferimento a ogni materia non espressamente
riservata alla legislazione dello stato, inclusa quella socio-assistenziale.

L’EDUCATORE PROFESSIONALE FINO A FINE 2017

DECRETO MINISTERO DELLA SANITA’ 8 OTTOBRE 1998, n°520

1. E’ individuata la gura professionale dell’educatore professionale, con il seguente pro lo:


l’educatore professionale è l’operatore sociale-sanitario che, in possesso del diploma
universitario abilitante, attua speci ci progetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di un progetto
terapeutico elaborato da un’equipe multidisciplinare volti ad uno sviluppo equilibrato della
professionalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero
alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psicosociale dei soggetti in
di coltà.

2. L’educatore professionale: programma, gestisce e veri ca interventi educativi mirati al


recupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in di coltà per il raggiungimento di
livelli sempre più avanzati di autonomia; contribuisce a promuovere e organizzare strutture e
risorse sociali e sanitarie, al ne di realizzare il progetto educativo integrato; programma,
organizza, gestisce e veri ca le proprie attività professionali all’interno di servizi sociosanitari e
strutture sociosanitarie riabilitative e socio educative, in modo coordinato e integrato con altre
gure professionali presenti nelle strutture, con il coinvolgimento diretto dei soggetti
interessati e/o delle loro famiglie, dei gruppi, della collettività; opera sulle famiglie e sul
contesto sociale dei pazienti, allo scopo di favorire il reinserimento nella comunità; partecipa
ad attività di studio, ricerca e documentazione nalizzate agli scopi sopra elencati;

3. L’educatore professionale contribuisce alla formazione degli studenti e del personale di


supporto, concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio pro lo professionale e
all’educazione alla salute.

4. L’educatore professionale svolge la sua attività professionale, nell’ambito delle proprie


competenze, in strutture e servizi sociosanitari e socio educativi pubblici o privati, sul
territorio, nelle strutture residenziali e semi residenziali in regime di dipendenza o libero
professionale.

EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO SANITARIO

520 dell’8 ottobre 1998

Legge 205 del 27 dicembre 2017 - è l’operatore sociale e sanitario che, in possesso del diploma
universitario abilitante, attiva speci ci progetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di un progetto
terapeutico elaborato da un’equipe multidisciplinare, volti ad uno sviluppo equilibrato della
personalità con obiettivi educativi/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita
quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psicosociale dei soggetti in di coltà.

EDUCATORE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA

D.Lgv 65 del 13 aprile 2017 - quali cazione universitaria del personale dei servizi educativi per
l’infanzia, prevedendo il conseguimento della laurea in Scienze dell’educazione e della formazione
nella classe L-19 ad indirizzo speci co per educatori dei servizi educativi per l’infanzia o della
laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria integrata da un corso di
specializzazione per complessivi 60 crediti formativi universitari.

(Art. 4 comma prima parte e D.lgv 65/17)

EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO PEDAGOGICO

Legge 205 del 27 dicembre 2017 - l’educatore professionale socio-pedagogico opera nell’ambito
educativo, formativo e pedagogico, in rapporto a qualsiasi attività svolta in modo formale, non
formale e informale, nelle varie fasi della vita, in una prospettiva da crescita personale e sociale.
Opera nei servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali, nei confronti di persone di
ogni età, prioritariamente nei seguenti ambiti: educativo e formativo, scolastico, socio-
assistenziale, limitamenti agli aspetti socio-educativi della genitorialità e della famiglia.

(Art. 1 comma 594 L.205/2017)

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LE RECENTI NORME IN MATERIA

- Legge 27 dicembre 2017, n°205: bilancio di previsione dello stato per l’anno nanziario 2018 e
bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. Riconosce le professioni di educatore e
pedagogista.

- Legge 11 gennaio 2018, n°3 (Legge Lorenzin): delega al governo in materia di sperimentazione
clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la
dirigenza sanitaria del ministero della salute. Introduce le professioni sanitarie.

- Legge 30 dicembre 2018, n°145: bilancio di previsione dello stato per l’anno nanziario 2019 e
bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. Riconoscimento dell’educazione nei contesti
sociosanitari.

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