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CARTA SERVIZI Comunit educativa residenziale per minori Terraferma

Via Bollana n. 33, Montaletto di Cervia (RA) La presente Carta Servizi stata redatta secondo i criteri indicati a pag. 36 del D.G.R. 1904/2011 anche in attuazione dellart. 32 della L.R. 2/03.
1. OBBIETTIVI EDUCATIVI. Il lavoro dellquipe si basa su concetti di uguaglianza e imparzialit, centralit del minore, tutela e accompagnamento, continuit, tutela e rispetto della riservatezza. La comunit educativa residenziale promuove laccoglienza, la sospensione di pre-giudizio, la convivenza come basi di sviluppo del concetto di rispetto di s e dellaltro, sostenendo il valore culturale delle diversit, senza discriminazione di razza, religione, sesso o ceto sociale. La comunit educativa riconosce il ruolo della famiglia dorigine come insostituibile e pertanto si adopera al fine di sostenerla e di integrarla il pi possibile allinterno della vita comunitaria, qualora sia possibile e in accordo con i Servizi. La struttura costituisce una risposta residenziale e protetta alla necessit di inserimento di minori, proponendo loro un clima familiare, indispensabile per la crescita e la maturazione, in cui lquipe di lavoro offre agli ospiti un punto stabile di riferimento, condividendo con loro tutte le attivit della vita quotidiana e fornendo strumenti per affrontare le normali fasi di cambiamento (cos come i momenti di crisi, in unottica di prevenzione) e risposte qualificate e flessibili per i ragazzi le cui famiglie non sono temporaneamente in grado di sostenerli in un cammino di crescita armonica. - OBBIETTIVI EDUCATIVI. Obbiettivo comune di tutti gli inserimenti un percorso educativo che preveda una graduale autonomia, assunzione di impegni e attivit dei minori e una personalizzazione di alcune regole in vista della dimissione per rientro in famiglia, per il passaggio ad altra struttura per adulti o per unautonomia abitativa. Obbiettivi del progetto della comunit sono: imparare a fidarsi delladulto per riuscire a chiedergli aiuto; recuperare la propria autostima, la fiducia nelle altre persone; senso della temporalit e riconoscimento di se stessi come soggetti protagonisti del proprio vissuto potenziando le risorse di ognuno;
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sviluppare le abilit riguardanti la cura della persona e dellambiente; acquisire autonomia nella gestione della struttura, negli spostamenti e sviluppare abilit di base per la gestione degli spazi comuni e personali; sostenere e motivare lapprendimento scolastico o linserimento lavorativo; rispettare le regole allinterno del gruppo; accompagnare lintegrazione nel mondo sociale (lavorativo e famigliare); sviluppare capacit relazionali con ladulto e con i coetanei.

2. CARATTERISTICHE DELLA COMUNIT. - UTENZA. La comunit educativa pu ospitare 11 minori. Per progetti di accoglienza continuativa fino a 9 minori di entrambi i sessi; ha inoltre la possibilit di accogliere fino a un massimo di due emergenze. La comunit propone un percorso educativo residenziale a preadolescenti e adolescenti dai 10 a 17 anni, italiani e stranieri, di entrambi i sessi. In alcuni casi, in condivisione con i Servizi invianti, vi la possibilit di una continuazione del percorso in comunit dopo il compimento dei 18 anni e non oltre il 21 anno di et. La comunit accoglie minori in situazioni di bisogno segnalate dai Servizi sociale territoriali e provenienti da famiglie che non sono state ritenute, dai Servizi invianti e dal Tribunale dei Minori, sufficientemente adeguate dal punto di vista educativo per conclamate situazioni legate ad abbandono, violenza, abuso. Possono essere accolti minori provenienti da esperienze di affido o adozione non andate a buon fine. La comunit accoglie anche minori in regime semi-residenziale, con permanenza diurna. Le modalit di inserimento diurno sono progettate in base alle esigenze personali del minore con un progetto individuale concordato e condiviso con i Servizi sociali di riferimento e con la famiglia di origine. Il progetto prevede orari di permanenza, modalit di inserimento, presa in carico diversificati per ogni progetto di semi-residenzialit. Il progetto si fonda principalmente sull'adesione del minore. Lassenza reiterata o ingiustificata del minore ne comporta le dimissioni. Non si effettuano inserimenti di minori portatori di handicap con grave compromissione dellautonomia o di minori con patologia psichiatrica grave. - LOGISTICA DELLA STRUTTURA. La struttura si trova a Montaletto di Cervia (RA) in via Bollana n. 33. Montaletto una frazione di Cervia situata a sud-ovest sul confine con la provincia di Forl-Cesena che conta 300 abitanti ca. Per lesattezza la struttura si trova nella parte denominata Montaletto Scuole (per distinguerla da Montaletto Chiesa e Borgo), situata sulla cervese, la statale che porta da Cervia a Cesena. Il piccolo centro il pi servito dai mezzi pubblici in direzione riviera (Cervia e Cesenatico) e in direzione Cesena/Forl. La Coop. La Vela ha condiviso il progetto con gli adulti significativi del piccolo centro (parroco, presidente del quartiere, negozianti) in modo da favorire un buon rapporto di vicinato, valore aggiunto al percorso educativo dei minori accolti.

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- La casa che ospita la comunit stata ristrutturata interamente nel 2013, parte di una bifamiliare e si sviluppa su 2 piani, il 1 adibito prevalentemente a reparto notte con 4 camere doppie e una tripla, ognuna di esse con bagno privato al suo interno (wc, lavabo e doccia), il piano terra adibito a reparto giorno con salone ricreativo e cucina idonea alla preparazione dei pasti. La casa servita da un ampio giardino, parte a uso coltivazione orto gestito dai ragazzi e parte adibito ad attivit ludico ricreative. La comunit interamente recintata e videosorvegliata allesterno e non ha altri sistemi di contenimento come sbarre antifurti ecc. parte di un piccolo borgo Montaletto sulla strada statale via Bollana n. 33. - Le scuole pi importanti e le citt sono tutte facilmente raggiungibili con l'autobus la cui fermata si trova a 500 mt. dalla comunit. - Gli spazi abitativi consentono ai minori di usufruire di parti comuni e individuali con la possibilit di personalizzarli, incrementando cos il senso di appartenenza. 3. MODALIT DI AMMISSIONE E DIMISSIONE. Si prevede per lammissione del nuovo ospite: incontro con A.S. del Servizio e responsabile della comunit per presentazione della storia e del progetto del nuovo ospite; richiesta scritta da parte del Servizio proponente; inoltro da parte dei Servizi di una relazione analitica sul minore (storia famigliare e personale, inquadramento psico-comportamentale) e sulla definizione/indicazione di massima degli obbiettivi specifici (tempi, coinvolgimento della famiglia, bisogni specifici e/o urgenti); valutazione da parte dellquipe sulla possibilit dinserimento.

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Nel periodo immediatamente antecedente allinserimento del minore verranno richiesti i seguenti documenti: documentazione personale (compresi stato di famiglia, certificato di residenza e di nascita); carta di identit e codice fiscale; copia delleventuale decreto del Tribunale per i minorenni; documentazione sanitaria (tessera sanitaria, libretto pediatrico vaccinazioni, documentazione relativa a eventuali allergie o patologie in corso o croniche, referto recente esami emocromo/urine e infettivologici). Lutenza viene ammessa in comunit dopo che lquipe interna ne ha valutato la possibile integrazione nel gruppo dei minori presenti in quel momento. Se la valutazione positiva si avviano le prassi, insieme ai Servizi, per laccoglienza che, per un breve periodo, viene particolarmente monitorata per osservare linserimento positivo nel gruppo preesistente. Se la valutazione del periodo di preinserimento positiva al momento dellingresso effettivo in comunit andranno condivisisi con il minore i motivi per cui si reso necessario il collocamento in comunit, il suo progetto educativo e la presentazione della quotidianit e delle

regole comunitarie (regolamento interno della struttura). Se lutenza presente lo necessita, in accordo con i Servizi, si progetta un sostegno psicologico o psicoterapeutico indirizzato al/ai minore/i con un professionista esterno alla struttura. comunque sempre da considerare che ogni utente accolto deve ricevere particolare attenzione con la predisposizione di un progetto individualizzato concordato e valutato in itinere con i Servizi invianti. La dimissione avviene per via della conclusione del progetto educativo e di vita concordato con i Servizi o per problematiche subentrate nellintegrazione del minore in struttura. Resta inteso che ogni decisione si concorda sempre con il Servizio di provenienza del minore. - PROGETTO QUADRO E PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE (P.E.I.). In accordo con il progetto quadro di riferimento, frutto di una collaborazione congiunta tra il servizio sociale e lAUSL, verr redatto un progetto educativo individuale (P.E.I.) che sar lo strumento operativo per raggiungere gli obiettivi indicati nel progetto quadro stesso. Lquipe educativa, dopo un periodo indicativo di osservazione e conoscenza del minore, rediger, insieme allassistente sociale di riferimento, il progetto educativo personalizzato al fine di individuare dei micro e macro-obiettivi ai quali tendere durante la permanenza in comunit. Gli obiettivi saranno valutati periodicamente e modificati in base alle necessit. 4. MODELLO EDUCATIVO E METODOLOGIA EDUCATIVA. - MODELLO EDUCATIVO. Il principale strumento educativo la relazione quotidiana dei minori, nella quale gli operatori/educatori cercano di essere per loro adulti significativi di riferimento che sanno accogliere, prendere in carico e contenere i loro vissuti, anche difficili, svolgendo funzioni genitoriali pur non ponendosi mai in alternativa o in competizione con i genitori naturali, affidatari o adottivi che non sono mai squalificati o svalutati. La comunit educativa residenziale promuove lesperienza della vita quotidiana e dellaccompagnamento, quale sistema primario per la crescita dellindividuo, prefiggendosi lo scopo di offrire accoglienza e sostegno ai minori e non che si trovano in situazioni di disagio sociale, senza discriminazione di razza, religione, sesso o ceto sociale. In particolare interviene per corrispondere ai bisogni fondamentali della persona quali il nutrimento, la salute, listruzione, il lavoro, il benessere psicofisico e lo sviluppo della personalit; realizza attivit socio-culturali per e con i ragazzi ospitati. - SERVIZIO DI TUTORAGGIO. Ogni minore avr un educatore di riferimento (tutor o operatore di riferimento) che lo seguir nelle attivit interne ed esterne alla comunit (scuola, rapporti con la famiglia, i coetanei, ecc). Il tutor attiver momenti di ascolto individuali, con cadenza settimanale; leducatore di riferimento, inoltre, aggiorner la cartella personale in merito al percorso del minore.

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- RETE E SINERGIE SUL TERRITORIO. Questo lavoro di accompagnamento pu incontrare problemi e situazioni di diversa gravit e complessit, imponendo la realizzazione di un sistema di protezione articolato ed efficace, basato su di un raccordo tra gli Enti istituzionalmente competenti in materia (rete con i Servizi e le Istituzioni, anche scolastiche). Il sostegno alle responsabilit famigliari richiede un complesso di interventi basati sullintegrazione dei livelli sociali, sanitari ed educativo-scolastici e su politiche abitative e del lavoro. Queste indispensabili sinergie sono mirate sia alla prevenzione del disagio, sia allaccompagnamento e al supporto, durante il percorso di superamento delle difficolt. Crediamo la comunit educativa particolarmente indicata per ragazzi, preadolescenti e adolescenti che necessitano di superare situazioni di disagio e che richiedono soprattutto limpiego nella relazione di efficaci strumenti professionali. La comunit educativa altres indicata per situazioni in cui la relazione con la famiglia di origine pu essere connotata da diverse problematicit. - SOSTEGNO SCOLASTICO E LAVORATIVO. Gli ospiti verranno sostenuti e supportati nel percorso scolastico attraverso momenti giornalieri di studio seguiti dagli educatori e dai volontari, nello studio e a valorizzare le loro capacit. La comunit, attraverso la figura del tutor manterr i rapporti con la scuola in maniera costante attivando, se necessario, corsi di recupero nelle materie studiate con maggiore difficolt. Verranno attivati progetti di formazione e inserimento lavorativo con enti di formazione professionali. Verranno auspicabilmente attivati anche percorsi di collaborazione virtuosa con le Consulte del Volontariato locali e limitrofe (Cervia e Cesenatico) e con le realt che gi sostengono il progetto (Fondazione La Nuova Famiglia, Associazione Piccoli Passi). - QUOTIDIANIT. Elemento determinante nella crescita del ragazzo, gli educatori cercheranno di promuovere dei ritmi individuali e di gruppo. Il cadenzare del tempo, il trovare il giusto equilibrio fra impegni lavorativi, scolastici, momenti ludici e cura del s e degli altri (apparecchiare la tavola, sparecchiare, tenere in ordine la propria stanza, ecc.). - FARE GRUPPO. Un altro strumento la capacit di fare gruppo tra i ragazzi affinch possano diventare soggetti partecipanti attivi alla vita comunitaria e sentirsi parte di un equipaggio che aiuta e si fa aiutare, al fine di raggiungere un maggior benessere psico-fisico e prevenire comportanti devianti. Il tutto mediato dagli operatori/educatori della comunit. - GRUPPO DI ASCOLTO. Gli ospiti si riuniscono, con cadenza settimanale, insieme agli educatori per esprimere punti di vista, eventuali proposte o problematiche della vita quotidiana. Gli educatori dovranno gestire sia le discussioni/tematiche emergenti, sia le dinamiche relazionali emergenti. -VACANZE DI COMUNIT. Indicativamente una settimana allanno la comunit organizzer una vacanza che avr come priorit quella di compattare e armonizzare maggiormente il gruppo.

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La comunit collabora con lAssociazione Piccoli passi che, da anni, impegnata nella realizzazione di progetti di vela-terapia con minori in comunit che prevedono una settimana o pi giorni in barca a vela. Il progetto nato per avvicinare gli adolescenti al mondo della vela e del mare con lobiettivo di far vivere loro momenti di agio e benessere psicologico potenziando, attraverso il gioco di squadra che si sperimenta in una barca a vela, la loro autostima. - LABORATORI. Al fine di responsabilizzare i minori ad avere concreti risultati, la comunit gestisce un orto insieme ai ragazzi (dalla semina al raccolto), dispone di una stanza laboratorio dove i ragazzi che vogliono sperimentarsi nella preparazione di sculture di terra cotta, ceramiche e altri atelirs espressivi hanno libero accesso; inoltre sono previste uscite di terapia in barca a vela che, oltre al valore sportivo, risulta metafora della vita, anche comunitaria (siamo tutti sulla stessa barca). 5. RISORSE PROFESSIONALI E GESTIONE ORGANIZZATIVA. La comunit caratterizzata dalla presenza di figure professionali educative, adeguatamente formate che devono essere in grado di offrire agli ospiti un rapporto qualificato, personalizzato e rassicurante in un ambiente che propone loro ritmi di vita, modalit di condivisione delle attivit e attenzione alla relazione, assimilabili a quelli familiari. La Coop. La Vela garantisce, nei momenti quotidiani di maggiore intensit operativa, un rapporto numerico pari almeno a una unit di personale in turno ogni 4 minorenni. Nelle ore notturne garantisce la presenza di almeno un operatore e la reperibilit di un ulteriore operatore. LQUIPE (con cadenza settimanale e indicativa durata di 3 ore) si riunisce per: valutare lammissione e la dimissione di un minore; elaborare progetti individuali e verificarli periodicamente; analizzare le dinamiche relazionali che si sviluppano allinterno del gruppo (sia dei ragazzi, sia degli operatori); informarsi e aggiornarsi sulle situazioni dei ragazzi (scolastiche, familiari, tempo libero); affrontare e risolvere problemi derivanti dalla vita comunitaria; sviluppare una modalit educativa e di contenimento condivisa; definire procedure da adottare per fronteggiare le emergenze. La RIUNIONE OSPITI (con cadenza settimanale e indicativa durata di 1 ora): serve a raccogliere suggerimenti e/o proposte; coinvolge gli ospiti attivamente in alcune scelte comunitarie; consente agli educatori di comunicare ed eventualmente discutere decisioni prese in quipe.

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La SUPERVISIONE (con indicativa cadenza quindicinale e indicativa durata di 2 ore): allentare tensioni, valutandole, tra operatori/educatori e tra questi e ospiti; sostenere e motivare gli operatori/educatori; riflettere sul metodo educativo pi efficace da adottare; avere uno spazio di pensabilit per valutare le dinamiche individuali e di gruppo.

6. COORDINATORE DI COMUNIT. Il responsabile della Comunit la dott.ssa Clementi Daniela. Insieme al marito, Marco Cimonetti, gestiscono dal 2004 una comunit casa famiglia multiutenza denominata Piccoli Passi e sita in Cesenatico. Provengono da una lunga esperienza di affido famigliare cominciata nel 1995. Il responsabile ha il compito di coordinare il lavoro degli operatori/educatori sia regolamentando la turnazione di lavoro, sia supervisionando il lavoro stesso. Ha inoltre il compito di organizzare tutte le attivit sia ordinarie, sia straordinarie delegando, se lo ritiene, mansioni particolari agli operatori/educatori stessi (approvvigionamento e controllo viveri, organizzazione attivit ludiche, predisposizione turnazione di pulizie, ecc.). In prima persona il responsabile/coordinatore di struttura si occupa quindi di tutti gli aspetti organizzativi e di gestione. Cura inoltre le relazioni esterne e gli aggiornamenti periodici con i Servizi invianti e i famigliari. Nel caso di minori con provvedimento di Messa alla prova il coordinatore tiene regolari rapporti con i Servizi sociali del Ministero della Giustizia, con il Tribunale dei Minori e con la Procura (attraverso incontri, relazioni semestrali, visite in struttura). 7. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI OPERATORI/EDUCATORI. La Coop. La Vela offre agli operatori percorsi di formazione e aggiornamento professionale di qualit, sollecitando la partecipazione a formazioni individuali e di gruppo, organizzati sulla base delle concrete esigenze del gruppo educativo (gestione dei conflitti, burn out, ecc.), della gestione della struttura (corsi alimentaristi, sulla sicurezza, di primo soccorso, ecc.) e di quanto disposto dal D.G.R. 1904/2011. 8. SUPPORTO VOLONTARIO. La Coop. La Vela vorrebbe attivare una rete di collaborazione al fine di affiancare il lavoro degli operatori/educatori con eventuali volontari, tirocinanti delle limitrofe facolt di Psicologia di Cesena e di Scienze della Formazione di Rimini (distaccamenti del Polo universitario di Bologna) o ragazzi che optano per il servizio civile volontario che, coordinati e supervisionati dal responsabile di comunit, potrebbero aiutare lquipe nellespletamento delle mansioni quotidiane allargando i riferimenti degli adulti significativi nella vita comunitaria dei minori. Allo stesso fine la comunit collaborer con la Fondazione La Nuova Famiglia e con l'associazione Piccoli Passi, con le realt locali di volontariato (attivando

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contatti con le Consulte di Cervia e Cesenatico) e con le famiglie che si renderanno disponibili a collaborare e a sostenere i progetti della comunit. 9. GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE. In ottemperanza alle prescrizioni previste dal D.Lgs. 196/03 in materia di riservatezza verranno conservati i documenti personali di ogni minore in apposite cartelle divise in anamnesi generale, sezione sanitaria, documentazione scolastica o lavorativa e progettuale (relazioni e comunicazioni del Servizio sociale inviante, decreti del Tribunale dei Minori, relazioni semestrali, P.E.I.). Altri documenti e registri: quaderno di consegne generali; schede di consegne personali giornaliere per ogni ospite; registro presenza giornaliera ospiti; registri di attivit quotidiane; quaderno con verbali incontri dquipe; quaderno con verbali incontri ospiti; quaderno con appunti incontri di supervisione. 10. RELAZIONE CON I SERVIZI. La Coop. La Vela, conscia dellimportanza del concetto di rete nellespletamento del proprio servizio, ritiene indispensabile un continuo confronto con i Servizi sociali, le agenzie educative territoriali e l'autorit giudiziaria, impegnandosi a mantenere rapporti di costante collaborazione con lente inviante, col quale si terranno incontri periodici volti a condividere il progetto sul minore. Doverosa e particolare attenzione verr posta al rapporto con la famiglia dorigine rispettando le indicazioni di quanto stabilito dal Tribunale dei Minori e della regolamentazione dei Servizi sociali. A cura delloperatore di riferimento, supervisionate dal responsabile/coordinatore di struttura, verranno inviate dettagliate relazioni semestrali articolate in alcune macroaree: gestione della quotidianit; personale (autostima, autonomia); affettivo-relazionale (rapporti con adulti e coetanei); scolastica/lavorativa (competenze, motivazione); famigliare (legami, rapporti, conflitti). 11. SERVIZI GARANTITI. Oltre a tutto il necessario allordinario mantenimento e allistruzione dei minori ospitati, la comunit prevede una serie di attivit interne ed esterne. a. ATTIVIT INTERNE: riordino e pulizia spazi personali e comuni, pulizia della tavola, servizio lavanderia, stireria ecc. viene effettuato con l'aiuto dei ragazzi. Anche questi

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sono momenti privilegiati per condividere competenze domestiche e della cura di s e sono utili per il proprio futuro di auspicata autonomia e indipendenza; la cucina interna alla comunit ed considerata un momento privilegiato per la comunicazione e la socializzazione in quanto gestita direttamente dagli educatori con l'aiuto dei ragazzi; i men verranno concordati insieme tenendo conto di individuali necessit, anche etniche e religiose, o gusti; laboratori terapeutici (arte terapia, musicoterapia, laboratori creativoespressivi, ecc.). b. ATTIVIT ESTERNE: approvvigionamento viveri; attivit sportive socializzanti (piscina, jogging, ginnastica, ecc.); frequentazione protetta di centri di aggregazione giovanile del cesenate; escursioni ludiche (sagre, feste paesane, parchi del divertimento, ecc.); visite educative (paesi limitrofi, mostre, musei, ecc.); per i trasporti la comunit mette a disposizione un pulmino per visite sanitarie ed escursioni e uscite di cui sopra. Vela-terapia.
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12. COSTO DEL SERVIZIO. La retta giornaliera concordata in fase di stipula della convenzione con i Servizi invianti e comprende tutto il necessario allordinario mantenimento, alle attivit educative e ludiche, allistruzione dei minori ospitati. La retta non comprende spese straordinarie come quelle mediche, farmacologiche, personali (vestiario, ricariche telefoniche, ecc.). Le rette sono passibili di modifica rispetto alla tipologia del progetto educativo richiesto.

Coordinatore Dott.ssa DANIELA CLEMENTI Cell. 349/5757796

Societ Cooperativa Sociale La Vela a.r.l., via Cesenatico n. 60, 47042 - Cesenatico (FC) Tel./Fax: 0547/84870. Cel. 340/1871941. E-mail: infolavela@gmail.com Web: www.cooperativasocialeonluslavela.org Cooperativa Sociale La Vela

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