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All’interno di tale direttiva, ISRE (istituto superiore di ricerca educativa) ha realizzato e cofinanziato

un progetto in partenariato con l’Istituto Comprensivo Loreggia-Villa del Conte,  i rispettivi Comuni,
l’Istituto di Istruzione Superiore Nightingale di Castelfranco Veneto e IUSVE; il titolo di questo
progetto è: “Musica Emozioni Corpo: Social and Emotional learning nella scuola primaria attraverso la
metodologia Ritmo Corpo Voce Emozioni (RCVE)”.
L’idea trae spunto dagli studi sul Social Emotional Learning (SEL), ovvero quel processo attraverso
il quale i bambini e gli adolescenti acquisiscono le competenze emotive: abilità, conoscenze,
capacità di creare relazioni sociali positive e durature nel tempo. L’obiettivo generale di questo
progetto, riprendendo il concetto di intelligenza emotiva e i principi del SEL, era quello di insegnare la
competenza emotiva e sociale, attraverso l’uso del corpo, del ritmo e della voce con attività di Body
Percussion agli studenti di 4 scuole primarie situate nel territorio dell’Alta Padovana. “La Body Percussion
è un nuovo sistema didattico di carattere ritmico e melodico dove si integrano, da un punto di vista
pedagogico e psicomotorio, la percussione corporale, l’uso della voce e il movimento. Rappresenta
una metodologia formativa strutturata per far provare nuove esperienze sensoriali e apportare nuovi
stimoli creativi, migliorando la capacità attentiva e superando le barriere emozionali e
comunicative” afferma il dott. Davide Stecca, esperto nella metodologia nonché conduttore dei
laboratori di progetto.

Inerente covid

UN IDEA SAREBBE QUELLA DI METTERE IN ATTO PROGETTI CHE PERMETTANO DI LAVORARE SU


DIEMENSIONI O COSTRUTTI tra cui l’autoefficacia dove appunto lavorare sull’autoefficacia permette
di mettere in atto strattegie più funzionali per far fronte a delle situazioni anche problematiche.
(autoefficacia bandura).

Inerente covid

Bandura autoefficacia

Comportamento assertivo

Patto di corresponsabilità

ADOLESCENZA DAI 13 IN SU QUINDI SUPERIORI

FLIPPED CLASSROOM CAPOVOLGE LE SEQUENZE (VIENE MENO LA LEZIONE FRONTALE) e si dà in


anticipo un assegno per casa, senza dare informazioni. Lo studente acquisisce a casa i contenuti e sa già
quale lezione avrà di fronte.

DOPDOCHE L’INSEGNANTE DÀ LA VALUTAZIONE (QUI ENTRA ANCHE LA VALUTAZIONE DELLA


METACOGNIZIONE OVVERO SI VANNO A STUDIARE I PROCESSI E A VALUTARE LO STUDENTE E LA CLASSE
IN MODO Più ESTESO, OVVERO QUALI SONO STATI I TEMPI DI APPRENDIMENTO COGNITIVO)

SI PARLERA' ANCHE DI COOPERATIVE LEARNING ANCHE SE C’è POCO (CONFRONTO IN CLASSE SU COSA
SI è APPRESO, QUALI CONTENUTI SI SONO RICERCATI).
COOPERATIVE LEARNING (PEER TUTORING, ROLE PLAYING, O CIRCLE TIME)

L’INSEGNANTE ORGANIZZA E SEGUE L’ANDAMENTO DEL SISTEMA COOPERATIVO, SE HA FUNZIONATO O


MENO. PREPARA A MONTE I RUOLI DA ASSUMERE DOVE DEVE SCEGLIERE BENE IN MODO CHE IL
GRUPPO SIA ETEROGENEO

COME SI REALIZZA IL PENSIERO CONVERGENTE E DIVERGENTE IN RAPPORTO A DETERMINATI


PROBLEMI?

PEER TUTORING

PER SVILUPPARE CREATIVITA CONCASSAGE-MAPPE MENTALI-APPRENDIMENTO


SIGNIFICATIVO (AUSBEL)
Il “patto di corresponsabilità” è un modulo previsto ed elaborato dal Ministero dell’Istruzione al quale
quest’anno sono state aggiunte regole precauzionali e misure di sicurezza a cui scuole, genitori e alunni
devono attenersi per prevenire il coronavirus. I genitori hanno il dovere di firmarlo a meno che non
vogliano contestarlo, ad esempio se contiene obblighi non previsti o contrari dalle disposizioni del MIUR.
Di seguito qualche chiarimento ulteriore.
Cos’è il patto di corresponsabilità e perché bisogna firmarlo
Quando si parla di patto di corresponsabilità si intende il modulo che generalmente le scuole consegnano
ai genitori nelle prime settimane dopo l’inizio della scuola. Qui sono elencate le regole educative,
comportamentali e gli obblighi in capo alla scuola, ai genitori/tutori e agli alunni per garantire il miglior
diritto possibile all’istruzione. In altre parole, il patto di corresponsabilità è un documento pedagogico che
incentiva la collaborazione e la comunicazione scuola-famiglia nell’ottica di migliorare l’esperienza
scolastica.

Tali regole non sono scelte arbitrariamente dall’istituto ma sono dettate direttamente dal MIUR: il loro
riferimento normativo è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 21 novembre 2007. Ogni
scuola, pubblica o privata, può recepire in tutto o in parte le regole ministeriali ma senza stravolgerne il
senso.

Patto di corresponsabilità per l’anno scolastico 2020/2021


PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (ART. 3 – DPR n. 235/2007)
Dal punto di vista legale, il patto di corresponsabilità ha natura contrattuale e quindi i reciproci impegni
hanno effetto soltanto dopo l’apposizione della firma da parte del genitore o del tutore e in alcuni casi
anche degli studenti maggiorenni, pena l’inammissibilità al nuovo anno scolastico.
Patto di corresponsabilità Covid: obblighi a carico di scuola, famiglia e alunni
La situazione emergenziale che stiamo vivendo ha reso necessario un corposo aggiornamento del patto di
corresponsabilità scuola-famiglia elaborato dal MIUR. Si tratta di un lungo elenco di impegni reciproci
che l’istituto, gli studenti e le loro famiglie si assumono per scongiurare l’insorgere di focolai tra i banchi
di scuola.

A titolo puramente esemplificativo riportiamo alcuni punti del patto di corresponsabilità riguardo la
prevenzione del coronavirus (per l’elenco completo si consiglia di leggere attentamente il pdf del MIUR):

la scuola si impegna a fornire puntuale informazione rispetto ad ogni dispositivo organizzativo e igienico
sanitario adottato per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 e di impegnarsi, durante il periodo
di frequenza, a comunicare eventuali modifiche o integrazioni delle disposizioni;
la famiglia dichiara che il figlio/a, convivente all’interno del nucleo familiare, non è sottoposto alla
misura della quarantena ovvero che non è risultato positivo al COVID-19 e di informare immediatamente
il referente Covid del plesso di eventuali variazioni alle dichiarazioni. E’ consapevole che non deve
assolutamente mandare a scuola i figli che abbiano febbre (anche minima), tosse e/o raffreddore, oppure
che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con malati di COVID o con persone in isolamento
precauzionale;
la bambina/il bambino e l’alunna/l’alunno, compatibilmente con l’età, si impegna a prendere coscienza
delle semplici regole per prevenire e contrastare la diffusione del SARS CoV2 suggerite dalla segnaletica,
dagli insegnanti, dal personale collaboratore scolastico e applicarle costantemente.

Orizzontescuola oggi sul suo sito riporta un Patto aggiornato da un liceo di Monfalcone (GO) in cui si
rendono note le norme per le famiglie e gli studenti. Riportiamo qui di seguito la parte interessata.

● Coronavirus e scuola: ecco quando potrebbe arrivare la seconda ondata di contagi

RIENTRO IN CLASSE: COSA FARE 

Cosa deve fare la scuola:

1. Realizzare tutti gli interventi di carattere organizzativo, nei limiti delle proprie competenze e con
le risorse a disposizione, nel rispetto della normativa vigente e delle linee guida emanate dal
Ministero della Salute, dal Comitato tecnico-scientifico e dalle altre autorità competenti,
finalizzate alla mitigazione del rischio di diffusione del SARS-CoV-2;

2. Organizzare e realizzare azioni di informazione rivolte a all’intera comunità scolastica e di


formazione del personale per la prevenzione della diffusione del SARS-CoV-2;
3. Offrire iniziative in presenza e a distanza per il recupero degli apprendimenti e delle altre
situazioni di svantaggio determinate dall’emergenza sanitaria;

4. Intraprendere azioni di formazione e aggiornamento del personale scolastico in tema di


competenze digitali al fine di implementare e consolidare pratiche didattiche efficaci con l’uso
delle nuove tecnologie, utili anche nei periodi di emergenza sanitaria, a supporto degli
apprendimenti delle studentesse e degli studenti;

5. Intraprendere iniziative di alfabetizzazione digitale a favore delle studentesse e degli studenti al


fine di promuovere sviluppare un uso efficace e consapevole delle nuove tecnologie nell’ambito
dei percorsi personali di apprendimento;

6. Garantire la massima trasparenza negli atti amministrativi, chiarezza e tempestività nelle


comunicazioni, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici, garantendo il rispetto della
privacy.

Cosa deve fare la famiglia:

1. Prendere visione del Regolamento recante misure di prevenzione e contenimento della


diffusione del SARS-CoV-2 e del Regolamento per la didattica digitale integrata dell’Istituto e
informarsi costantemente sulle iniziative intraprese dalla scuola in materia;

2. Condividere e sostenere le indicazioni della scuola, in un clima di positiva collaborazione, al fine


di garantire lo svolgimento in sicurezza di tutte le attività scolastiche;

3. Monitorare sistematicamente e quotidianamente lo stato di salute delle proprie figlie, dei propri
figli e degli altri membri della famiglia, e nel caso di sintomatologia riferibile al COVID-19 (febbre
con temperatura superiore ai 37,5°C, brividi, tosse secca, spossatezza, indolenzimento, dolori
muscolari, diarrea, perdita del gusto e/o dell’olfatto, difficoltà respiratorie o fiato corto), tenerli
a casa e informare immediatamente il proprio medico di famiglia o la guardia medica
seguendone le indicazioni e le disposizioni;

4. Recarsi immediatamente a scuola e riprendere la studentessa o lo studente in caso di


manifestazione improvvisa di sintomatologia riferibile a COVID-19 nel rispetto del Regolamento
recante misure di prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 dell’Istituto;

5. In caso di positività accertata al SARS-CoV-2 della propria figlia o del proprio figlio, collaborare
con il Dirigente scolastico o con il suo Primo collaboratore, individuato come referente, e con il
Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria locale per consentire il monitoraggio basato
sul tracciamento dei contatti stretti al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili
altri casi;

6. Contribuire allo sviluppo dell’autonomia personale e del senso di responsabilità delle


studentesse e degli studenti e a promuovere i comportamenti corretti nei confronti delle misure
adottate in qualsiasi ambito per prevenire e contrastare la diffusione del virus, compreso il
puntuale rispetto degli orari di ingresso, uscita e frequenza scolastica dei propri figli alle attività
didattiche sia in presenza che a distanza e il rispetto delle regole relative alla didattica digitale
integrata.
Cosa deve fare lo studente:

1. Esercitare la propria autonomia e il proprio senso di responsabilità di persone che transitano


verso l’ultima fase dell’adolescenza ed entrano nel mondo delle responsabilità definite persino
nel Codice Penale, partecipando allo sforzo della comunità scolastica e delle altre realtà sociali di
prevenire e contrastare la diffusione del SARS-CoV-2;

2. Prendere visione, rispettare puntualmente e promuovere il rispetto tra le compagne e i


compagni di scuola di tutte le norme previste dal Regolamento recante misure di prevenzione e
contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 dell’Istituto;

3. Monitorare costantemente il proprio stato di salute, anche attraverso la misurazione della


propria temperatura corporea, e comunicare tempestivamente alla scuola la comparsa di
sintomi riferibili al COVID-19 (febbre con temperatura superiore ai 37,5°C, brividi, tosse secca,
spossatezza, indolenzimento, dolori muscolari, diarrea, perdita del gusto e/o dell’olfatto,
difficoltà respiratorie o fiato corto) per permettere l’attuazione del protocollo di sicurezza e
scongiurare il pericolo di contagio di massa;

4. Collaborare attivamente e responsabilmente con gli insegnanti, gli altri operatori scolastici, le
compagne e i compagni di scuola, nell’ambito delle attività didattiche in presenza e a distanza,
ovvero con l’ausilio di piattaforme digitali, intraprese per l’emergenza sanitaria, nel rispetto del
diritto all’apprendimento di tutti e dei regolamenti dell’Istituto.

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