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La valutazione descri1va e i processi di

inclusione

• 1. Sonia Sorgato

La valutazione deve essere formativa, ruotare attorno


all'inclusione.
La valutazione non serve solo all'insegnante, ma è anche
una risorsa per i bambini stessi, è necessario quindi renderli
consapevoli e partecipi, ad esempio con l’autovalutazione.
La nuova valutazione comprende 4 dimensioni:

• autonomia
• con*nuità
• *pologia delle situazione
• Risorse

Con i livelli avanzato, intermedio, base e in via di prima acquisizione.

La valutazione non è solo finale, ma periodica e in i<nere in modo che


l'insegnante abbia un quadro generale sul funzionamento delle strategie
usate.
Per garan(re una dida,ca inclusiva è necessaria collaborazione tra gli
insegnan( e le varie figure specializzate ce agiscono sul territorio e le
famiglie.

Gli obie,vi devono essere osservabili nel concreto e contengono sia


l'azione che il contenuto sul quale essa deve agire e sopra?u?o devono
essere in grado di accogliere le esigenze di tu, gli alunni della classe.

La valutazione parte dall'osservazione sistema(ca degli alunni sulla base


delle interazioni verbali e dei prodo, degli stessi.
2. Lucio Cottini
Gli interventi e le strategie adatte ad intervenire in maniera funzionale sulla
disabilità si riferiscono al concetto di salute dell' ICF che comprende diverse
aree:
- funzioni corporee
- strutture corporee
- attività e partecipazione
- fattori ambientali.

Il funzionamento dell'individuo è influenzato dalle condizioni di salute e dai


fattori contestuali.
L'accomodamento ragionevole
esplicita che il contesto debba
Il livelli di apprendimento sono
ada5arsi all'alunno, sfru5ando le
ada5a< agli alunni con disabilità
risorse disponibili sul territorio, in
a seconda dello sviluppo delle
modo che l'alunno con disabilità
loro potenzialità.
possa essere facilitato nelle
azioni quo<diane comuni.
3. Milena Piscozzo

Il nuovo per è regolato dal decreto 182/2020 e accerta la condizione di


disabilità ai fini dell’ inclusione scolastica e del profilo di funzionamento, è
redatto a partire dall'infanzia e nei passaggi tra i gradi di istruzione è seguito
dall'interlocuzione tra i docenti precedenti e successivi.
I criteri di valutazione sono uguali alla classe se l'alunno con disabilità segue la
progettazione didattica della stessa, altrimenti se la progettazione didattica è
personalizzata, lo sono anche i criteri di valutazione.
Lo stesso vale per i criteri del comportamento.

Il decreto 172/ 2020 regola le modalità di valutazione per gli alunni con DSA.
La descrizione dei livelli può essere adattata al grado di disabilità, ma non ai
livelli stessi.
Analogamente, nel caso di alunni che presentano bisogni educativi speciali
(BES), i livelli di apprendimento delle discipline si adattano agli obiettivi della
progettazione specifica, elaborata con il piano didattico personalizzato.
Quindi concludendo la valutazione è in base al PDP.

-Marta Viani, Giulia Tognocchi, Anna Demi, Chiara Maisano, Viola Ferrari e Alessia Galione.

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