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Università di Urbino

17 novembre 2023
Corso di specializzazione per le attività di sostegno
didattico agli alunni con disabilità
a.a. 2022-2023
Lezione di Legislazione
Dott. Massimo Iavarone
2
Planning dell’incontro

Illustrazione del percorso e relative modalità di valutazione

Il personale docente nel quadri contrattuale e normativo.

Gli organi collegiali dell’istituzione scolastica

Interventi dei partecipanti i

Chiarimenti e saluti conclusivi

Massimo Iavarone 17 novembre 2023


3 Il personale docente
 I docenti sono lavoratori del pubblico impiego, ma non
« a regime pubblico»
 Hanno quindi un rapporto di lavoro di natura
privatistico (eliminazione di alcune tutele troppo
ampie)
 In conseguenza di ciò il rapporto si instaura con un
contratto individuale nel rispetto del CCNL (questo
comporta la sostituzione del provvedimento di nomina
anche se è solo un aspetto terminologico poiché per
individuare il soggetto si seguono le regole
precedenti).

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4 Alcune norme
 Il docente nominato in ruolo, prima ancora di sottoscrivere un
contratto, viene individuato su un ambito territoriale (art.1, c.66 legge
107/2015).
 I ruoli del personale docente sono regionali, articolati in ambiti
territoriali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di
concorso e tipologie di posto.
 L’art.1, c.10 del CCNL comparto istruzione e ricerca sottoscritto ad
aprile 2018 in questa parte salva le disposizioni del CCNL del
29/11/2007 pertanto il contratto deve essere redatto in forma scritta
con data inizio e cessazione (se T.D.) ed altri elementi essenziali

 N.b.: è comunque causa di risoluzione del contratto l’annullamento


della procedura di reclutamento che ne costituisce il presupposto.
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5 La funzione del docente ed il profilo
professionale.
 L’art. 395 del D.Lgs. 297/1994 (T.U. in materia di istruzione) definisce la funzione
docente come esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura,
di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei
giovani a tale processo e alla formazione critica della loro personalità.
 La norma prevede che oltre all’orario di insegnamento si espletino le attività
connesse con la funzione docente.
 In particolare:
 a) curano il proprio aggiornamento professionale (anche definiti dagli organi
competenti (es. sicurezza sul lavoro), ma vedi anche L.107/2015
 b) partecipano a partecipano alle riunioni degli organi collegiali di cui fanno
parte
 c) partecipano alla realizzazione delle iniziative delle iniziative educative della
scuola deliberate dagli appositi organi

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6 …e ancora

 d) curano i rapporti con le famiglie delle classi dove insegnano (in


particolare gli insegnanti di sostegno e i coordinatori di classe)
 e) partecipano ai lavori delle commissioni di esame e di concorso di cui
siano stati nominati componenti
 Inoltre il docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento,
volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale
degli alunni. Si tenga conto dell’art.33 della Costituzione.

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7 Gli obblighi del lavoro dell’insegnante

 Gli obblighi del lavoro del personale docente sono articolati in attività di
insegnamento e in attività funzionali all’insegnamento
 A livello regionale si definisce il calendario scolastico con: 25 ore settimanali
nella scuola dell’infanzia, 22+2 ore settimanali nella scuola primaria e 18 ore
nelle scuole secondarie di primo e secondo grado
 Il modulo orario inferiore ai 60 minuti comporta il recupero della quota
oraria non prestata con delibera del Collegio dei Docenti

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8 Obblighi
Orario giornaliero
 L’orario giornaliero non può di norma eccedere le quattro ore per infanzia
e primaria: per i docenti che operano la vigilanza e l’assistenza durante la
mensa il tempo impiegato rientra a tutti gli effetti nell’orario di attività
didattiche

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9 Obblighi
Attività funzionali all’insegnamento
 Al fine di assicurare accoglienza e vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono
tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni

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10 Obblighi
Altri attività funzionali all’insegnamento
 Preparazione delle lezioni e delle esercitazioni
 Correzione degli elaborati
 Rapporto individuale con le famiglie (ricevimento settimanale)

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11 Incompatibilità (cenni)

 Divieto di impartire lezioni private ad alunni del proprio istituto (art. 508
D.Lgs. 297/1994) con obbligo di indicare al DS i nominativi degli alunni
seguiti con facoltà del DS di interdirne la prosecuzione.
 L’impiego è esclusivo e non può essere cumulato con altra attività presso
altra P.A. (occorre optare esplicitamente).
 Non può essere svolta attività commerciale, industriale, professionale (salvo
deroghe) e comunque il divieto non si applica alle società cooperative.
 La libera professione è possibile previa autorizzazione del DS e a condizione
che sia compatibile con l’orario di insegnamento e di servizio.

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12 Obblighi
Attività di carattere collegiale
 Partecipazione alle riunioni del Collegio dei Docenti e informazione alle
famiglie sui risultati degli scrutini intermedi e finali fino a 40 ore annui
 La partecipazione alle attività collegiali dei Consigli di classe, di interclasse,
di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività rispondono a criteri
stabiliti dal Collegio dei Docenti. Tali impegni non possono superare le 40
ore annue
 Svolgimento di scrutini ed esami compresa la compilazione degli atti relativi
alla valutazione

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13 Diritti
Principali assenze previste per i docenti T.I.

 Ferie e Festività
 I docenti neo assunti hanno diritto a 30 giorni lavorativi di ferie (dopo tre
anni diventano 32) di norma fruite entro il periodo di sospensione
dell’attività scolastica sei giorni però possono essere richiesti entro nella
rimanente parte dell’anno senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione.
 Ulteriori quattro giorni di riposo ex L.937/1977 (Festività soppresse) da fruirne
esclusivamente quando vi è la sospensione delle attività didattiche
 Ulteriore giorno di festività è la festa patronale.

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14 Diritti
Permessi retribuiti
 Partecipazione a concorsi o ad esami: gg. 8 comprensivi di quelli
eventualmente richiesti per il viaggio.
 Lutti per la perdita del coniuge, di parenti entro il secondo grado, di
soggetto componente la famiglia anagrafica o convivente stabile e di
affini entro il primo grado: gg 3 anche non continuativi.
 Ulteriori tre giorni a istanza del docente per motivi personali o familiari
documentati anche mediante autocertificazione
 15 giorni in caso di matrimonio
 Le cd 150 ore di permesso studio.
 Permessi brevi non superiori a due ore a condizione che sia possibile la
sostituzione. Vanno restituite entro due mesi.

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Diritti  L’art. 19 del CCNL del 2007 prevede l’estensione
anche ai «precari» di quanto previsto per i docenti

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Principali aT.I. con alcune precisazioni:

assenze  Le ferie sono in proporzione al servizio prestato


 I permessi per concorsi ed esami NON sono retribuiti
docenti T.D. così come quelli per motivi personali o familiari.
• Per attività che vanno oltre gli obblighi
ordinari di servizio
 Il contratto prevede compensi di natura
aggiuntiva
 Legati allo svolgimento di determinate
funzioni
Diritti – Salario  O a maggiori carichi orari di lavoro
sostenuti
Accessorio • La gestione del salario accessorio è
determinata dalla contrattazione di
istituto.

28/12/2023 Massimo Iavarone 16


• Spettano, a domanda dell’interessato, nelle
misure stabilite dal contratto (30 – 32 giorni
lavorativi ad anno scolastico) e 4 giorni di
festività soppresse (non per tutti)
• Per il personale docente
Diritti - Ferie  Sono fruite nei periodi di sospensione delle
attività didattiche
 Nei periodi di lezione, i docenti possono
usufruire di una quota massima di 6 giorni
di ferie a condizione che non vi siano costi
per la loro sostituzione

28/12/2023 Massimo Iavarone 17


• Al personale docente neo assunto in ruolo (da
GM, GMRE e da GAE)
 Viene nuovamente assegnata le titolarità su
scuola

Diritti – Sede di Servizio • La scuola di titolarità (a seguito del CCNI


26/06/2018)
 Viene individuata in base al punteggio delle
varie graduatorie (GM, GMRE o GAE)
 Fatto salvo il rispetto delle eventuali
precedenze

28/12/2023 Massimo Iavarone 18


• È resa disponibile per ogni docente assunto a
tempo indeterminato

Diritti – Carta Elettronica  Tramite apposita carta elettronica


 La somma di 500 euro per anno scolastico
per l’Aggiornamento e la  Utilizzabile per spese finalizzate ad
aggiornamento e formazione
Formazione dei Docenti  (Libri, strumenti informatici, ingresso a
musei, mostre, concerti, iscrizione a corsi
per attività di aggiornamento, ecc.)

28/12/2023 Massimo Iavarone 19


Doveri – Periodo di Prova e Formazione

• Per essere confermati in ruolo occorre superare con esito positivo un periodo di prova che dura un
anno scolastico per il personale docente
 Richiesti almeno 180 giorni di effettivo servizio
o Dei quali almeno 120 per le attività didattiche
o Per la valutazione dei quali non sono validi i giorni di assenza
• Il personale docente di nuova assunzione svolge specifiche attività di formazione con modalità
definite dal D.M. 850/2015
• Alla fine dell’anno scolastico la conferma in ruolo sarà disposta dal Dirigente Scolastico
 Sentito il Comitato di Valutazione costituito presso ciascuna istituzione scolastica
• Il mancato superamento del periodo di prova per esito negativo comporta la sua ripetizione,
ammessa per una sola volta

28/12/2023 Massimo Iavarone 20


Cose da Fare e da Sapere Importanti e Urgenti
– Contratto di Lavoro

Per
È sottoscritto dalle
l’Amministrazione
parti all’atto
firma il Dirigente
dell’assunzione
Scolastico

28/12/2023 Massimo Iavarone 21


Cose da Fare e da Sapere Importanti e Urgenti –
Documenti di Rito
• Il personale neo assunto è tenuto a consegnare alla scuola di servizio
• Entro 30 giorni dall’assunzione
• I seguenti documenti
1. Titolo di studio
2. Abilitazione
3. Certificato di nascita
4. Certificato cumulativo di cittadinanza italiana e godimento diritti civili
5. Casellario Giudiziale
6. Documento militare (se previsto)
• Tutta la documentazione, fatta eccezione del documento militare, può essere sostituita da
autocertificazione

28/12/2023 Massimo Iavarone 22


Cose da Fare e da Sapere Importanti e Urgenti –
Ricostruzione di Carriera
• All’atto della conferma in ruolo
• Nel periodo tra il 01/09 e il 31/12 di ogni anno
• Conviene chiedere la valutazione dei servizi pre-ruolo
 Ai fini del conseguimento delle posizioni stipendiali legate all’anzianità
• La richiesta va fatta alla scuola di servizio
• Inviando, tramite POLIS, la documentazione necessaria

28/12/2023 Massimo Iavarone 23


Cose da Fare e da Sapere Importanti e Urgenti –
Valutazione dei Servizi (ai fini previdenziali)
• Il personale neo assunto può dichiarare i servizi pre-ruolo da computare o ricongiungere ai fini
pensionistici
• Servizi
 A tempo indeterminato o determinato (Scolastici e non scolastici)
 Alle dipendenze dello Stato
 Prestati presso Enti Pubblici
 Prestati in scuola dell’infanzia e primaria parificate o in scuola legalmente riconosciute, paritarie
e pareggiate
 Servizio militare
• Lavoro presso ditte o aziende private
• O lavoro autonomo

28/12/2023 Massimo Iavarone 24


Cose da Fare e da Sapere
Importanti e Urgenti – • È inoltre possibile il riscatto del periodo di studi
Valutazione dei Servizi (ai universitari (durata legale).
• Valutare i costi dell’operazione
fini previdenziali) /parte
2

28/12/2023 Massimo Iavarone 25


• Chi lavora nella scuola ha la possibilità di
Cose da Fare e da Sapere costruirsi una pensione complementare, da
affiancare a quella pubblica, attraverso
Importanti e Urgenti – l’adesione al Fondo di Previdenza «ESPERO»
• L’adesione comporta il versamento di quote
Previdenza contributive la cui misura è decisa dal lavoratore
Complementare (Fondo stesso in base alle sue esigenze
• Anche l’Amministrazione concorre ad alimentare
ESPERO) con una suo quota il conto individuale del
lavoratore iscritto ad ESPERO

28/12/2023 Massimo Iavarone 26


• Poiché per molti importanti adempimenti si
seguono ormai esclusivamente le procedure
online
• Occorre provvedere subito a dotarsi dei
Cose da Fare e da Sapere parametri necessari per accedere ai servizi sia di
Importanti e Urgenti – Istanze Online
 Vedi istruzioni indicate nella sezione
Accreditamento a Istanze «Istanze on line» del sito MIUR
http://ww.istruzione.it
Online e NoiPA • Sia di NOiPA
 Per gli aspetti retributivi, con
accreditamento presso la segreteria della
scuola di servizio

28/12/2023 Massimo Iavarone 27


Legislazione scolastica
Gli Organi collegiali
dell’istituzione scolastica
Gli Organi Collegiali sono organismi di CONSIGLIO
governo e di gestione delle attività di
scolastiche a livello territoriale e di ISTITUTO
singolo Istituto. Il DPR 416/74 (c.d.
Decreti Delegati) ha istituito ad ogni
livello territoriale (circolo, istituto,
distrettuale, provinciale e nazionale) DIRIGENTE SCOLASTICO
GIUNTA ESECUTIVA
gli organi collegiali (consiglio di Capo di Istituto
classe, collegio dei docenti, consiglio
di istituto, comitati, assemblee,
consiglio scolastico distrettuale e CONSIGLI di
provinciale, Consiglio Nazionale della INTERSEZIONE
Pubblica Istruzione) per realizzare “la COLLEGIO DOCENTI CONSIGLI di
INTERCLASSE
partecipazione della gestione della CONSIGLI di CLASSE
scuola quale comunità”.
Le sue disposizioni sono poi confluite
nel Dlgs 297/94 (c.d. Testo Unico) che COMITATO
le ha integrate e codificate in maniera VALUTAZIONE COMITATO GENITORI
organica. DOCENTI
Il Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe

L’Art. 5 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n. 297 afferma:


Il consiglio di intersezione nella scuola materna, il consiglio di interclasse nelle scuole elementari e il consiglio di
classe negli istituti di istruzione secondaria sono rispettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso
plesso nella scuola materna, dai docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso nella
scuola elementare e dai docenti di ogni singola classe nella scuola secondaria. Fanno parte del consiglio di
intersezione, di interclasse e del consiglio di classe anche i docenti di sostegno che ai sensi dell'articolo 315 comma
5, sono contitolari delle classi interessate.
2. Fanno parte, altresì, del consiglio di intersezione, di interclasse o di classe:
a)nella scuola materna e nella scuola elementare, per ciascuna delle sezioni o delle classi interessate un
rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti; […]
b) nella scuola media, quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe.
8. I consigli di intersezione, di interclasse e di classe sono presieduti rispettivamente dal direttore didattico e dal
preside oppure da un docente, membro del consiglio, loro delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario
delle lezioni, col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e
ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori
ed alunni. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione
previste dagli articoli 126, 145, 167, 177 e 277. Si pronunciano su ogni altro argomento attribuito dal presente
testo unico, dalle leggi e dai regolamenti alla loro competenza.
Il Collegio dei docenti

Componenti:
Presidente: il dirigente scolastico;
-tutti i docenti in servizio
Il Collegio dei docenti è composto dal personale docente nell’Istituto (compresi segretario: un docente (di solito uno
di ruolo e non di ruolo in servizio nell’istituzione scolastica docenti a tempo dei collaboratori del dirigente
determinato); scolastico);
ed è presieduto dal Dirigente scolastico.
-il dirigente scolastico;
Ha potere deliberante in materia di funzionamento
didattico dell'istituto. In particolare, cura la
programmazione dell'azione educativa anche per Collegio dei
adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola docenti
stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle
specifiche esigenze ambientali e di favorire il Funzioni:
coordinamento interdisciplinare. Con l’autonomia -deliberative: in merito alla
programmazione dell’azione educativa
scolastica del 1999 le competenze del collegio dei docenti Durata: annuale (PTOF); all’adozione dei libri di testo e alle
iniziative di sperimentazione;
si sono ampliate (articolo 7 del Decreto Legislativo 297 si riunisce su convocazione del -propositive: per la formazione e la
del 16 aprile 1994 e successive modifiche; Decreto del dirigente o per iniziativa di almeno composizione delle classi e per
1/3 dei suoi componenti; l’aggiornamento dei docenti (Piano
Presidente della Repubblica 275 dell’8 marzo 1999, in triennale per la formazione dei docenti);
-valutative: sull’andamento complessivo
particolare articoli 3, 4 e 5). dell’azione didattica;
- elettive: elezione dei rappresentanti per il
Comitato di valutazione dei docenti e
funzioni strumentali;
Il Collegio dei docenti

L’Art. 7 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n. 297 definisce i compiti del Collegio dei
docenti:
Il collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto,
ed è presieduto dal direttore didattico o dal preside. Fanno altresì parte del collegio dei docenti i docenti di
sostegno che ai sensi del successivo articolo 315, comma 5, assumono la contitolarità di classi del circolo o istituto.
[…] 2. Il collegio dei docenti:
a)ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto. In particolare cura la
programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola
stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il
coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a
ciascun docente; […]
d) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli
orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento
dell'attività scolastica;
Il Collegio dei docenti:

▪ si articola in dipartimenti disciplinari e commissioni;


▪ individua le funzioni strumentali (cfr. Circolare Ministeriale 28 agosto 2000,
n.204) per l’attuazione del PTOF;
▪ elabora il PTOF sulla base delle proposte formulate dalle funzioni
strumentali, dai consigli di classe/interclasse/intersezione, delle
commissioni e dei dipartimenti disciplinari.
Il Collegio dei docenti:

▪ è presieduto dal dirigente scolastico ed è composto da tutti i docenti in


servizio nell’istituzione scolastica sia a tempo indeterminato che a
tempo determinato (si rinnova annualmente);
▪ è un organo tecnico a cui è delegata la programmazione didattica ed
educativa della scuola tenuto conto delle esigenze socio-culturali ed
economiche del contesto territoriale;
▪ le decisioni sono assunte a maggioranza tramite apposite delibere.
COLLEGIO DEI DOCENTI
COMPONENTI Competenze:
Il Dirigente Funzione
- elabora il PTOF (in base all’Atto di Indirizzo del
deliberativa
Scolastico DS) – il PTOF viene revisionato ogni anno entro il
Tutti i docenti in mese di ottobre;
servizio nel
Circolo/Istituto
- funzionamento didattico dell’istituto/circolo
- - adeguamento delle indicazioni alle esigenze
PRESIDENTE ambientali;
Il Dirigente - coordinamento interdisciplinare;
Scolastico - adozioni dei libri di testo su suggerimento dei
consigli di interclasse;
DURATA
- suddivisione dell'anno scolastico in due o tre
Un anno
scolastico periodi;
- piano annuale di formazione dei docenti.
COLLEGIO DEI DOCENTI
COMPONENTI Competenze:
Il Dirigente Funzione Criteri composizione classi.
Scolastico propositiva Formulazione orario delle lezioni, svolgimento delle attività
Tutti i docenti in didattiche.
servizio nel Scelta sussidi didattici.
Circolo/Istituto Sperimentazioni e aggiornamento.
Formazione dei docenti.
PRESIDENTE
Il Dirigente
Scolastico Funzione Valuta l'andamento complessivo dell'azione didattica per
valutativa verificarne l’efficacia (Valuta l’attività delle Funzioni Strumentali sui
rispettivi compiti relazionati - DPR Autonomia 275/99).
DURATA
Un anno
scolastico Funzione Elegge rappresentanti:
elettiva due insegnanti del Comitato di valutazione dei docenti;
funzioni Strumentali e ne valuta il lavoro.
Il Consiglio d’Istituto:

L’Art. 10 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n. 297 definisce i compiti del Collegio dei
docenti:
Il consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. […]
3. Il consiglio di circolo o di istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di
classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e
dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
a) adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto che deve fra l'altro, stabilire le modalità per il funzionamento della
biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza
nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio ai sensi dell'articolo
42; […]
d) criteri generali per la programmazione educativa;
e) criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare
riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione;
f) promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere
eventuali iniziative di collaborazione;
g) partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;
h) forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dal circolo o dall'istituto.
Il Consiglio d’Istituto:

▪ è l’organo di indirizzo e di gestione degli aspetti economici e organizzativi generali


della scuola;
▪ in esso sono rappresentate tutte le componenti dell’Istituto (docenti, studenti,
genitori e personale non docente) con un numero di rappresentanti variabile a
seconda delle dimensioni della scuola. Nelle scuole con popolazione scolastica
superiore a 500 alunni i componenti sono 19: 8 otto rappresentanti del personale
docente, due rappresentanti del personale A.T.A., 8 rappresentanti dei genitori e il
DS.
▪ è presieduto da un rappresentante dei genitori;
▪ ha durata triennale;
▪ delibera il PTOF.
Gli Organi collegiali e l’autonomia scolastica

Il Regolamento dell’autonomia (DPR 275/99) lascia al Consiglio di istituto la competenza di definire gli “indirizzi
generali per le attività della scuola” ed introduce il Piano dell’Offerta Formativa, predisposto con la
partecipazione di tutte le componenti “tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e
dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti”. Con la L
107/15 viene modificato l’art. 3 del Dpr 275/99, riconoscendo al Consiglio di istituto la competenza di
“approvare” (e non più “adottare”) il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, ma lo priva della sua competenza
di indicare i criteri generali dell’attività dell’istituzione, che è assegnata al dirigente. In compenso (comma 129)
vengono introdotti due genitori (ovvero un genitore ed uno studente nel secondo grado) nella composizione
del rinnovato comitato per la valutazione dei docenti (art. 11 Dlgs 297/94).
L’iter di elaborazione e approvazione del PTOF

Il dirigente scolastico pubblica l’Atto di indirizzo sulla base dei risultati del
monitoraggio della precedente offerta formativa e tenuto conto dell’analisi del
contesto, delle consultazioni con gli stakeholders e delle risultanze del RAV.

I consigli di classe, interclasse e intersezione formulano proposte al Collegio dei


docenti.

Le funzioni strumentali, le commissioni e i dipartimenti disciplinari presentano al


Collegio i risultati delle loro attività di realizzazione, monitoraggio e verifica
dell’offerta formativa e orientano le scelte del Collegio.

Il Collegio dei docenti elabora il PTOF.

Il Consiglio d’Istituto approva il PTOF.


Legislazione scolastica

27 gennaio 2022
43

Inserimento Integrazione inclusione

Massimo Iavarone 27 gennaio 2022


44 Bisogni Educativi Speciali (cenni storici)

 Nonostante la Costituzione (artt. 3, 34 e 48) fino alla fine degli anni sessanta
sono assenti politiche attive per favorire l’integrazione con la persistenza di
scuole speciali a favore di alunni ciechi e sordi purché non affetti da altre
anormalità (così il R.D. 3126 del 1923).
 Scuole speciali (istituti per minorati) e classi differenziali alle scuole
elementari comuni (per alunni nervosi, tardivi e instabili).
 la legge 118/1971 può definirsi una rivoluzione mancata, ma resta una
norma fondamentale poiché riconosce formalmente il diritto dei disabili
all’inserimento nelle classi comuni.

Massimo Iavarone
45 La sentenza della Corte Costituzionale
n. 215/1987: una decisione storica
 Tale sentenza dichiara illegittimo il terzo comma dell’art. 28 della legge
118/1971 laddove si statuisce che la frequenza della scuola secondaria
superiore «sarà facilitata» e non «assicurata».
 I principi di questa sentenza saranno i principi su cui si baserà la successiva
legge 104/92 che unifica e coordina le disposizioni esistenti.
 La 104 si occupa, per la prima volta, del processo di integrazione in
prospettiva sistemica
 Prevenzione-cura-riabilitazione alla integrazione sociale.
 Dall’educazione e istruzione alla formazione professionale e alla
integrazione lavorativa
 Dalla eliminazione delle barriere architettoniche alle agevolazioni fiscali.

Massimo Iavarone
46 L’art. 3 della legge 104/1992

 Pregio: unifica nella definizione di «persona handicappata» la diversa


terminologia usata in precedenza: idioti, deficienti, anormali,
irregolari,minorati…
 Difetto: concezione riduttiva della disabilità ancora legata a una
concezione biomedica.

 Conseguentemente solo a colui al quale viene riconosciuta una


minorazione, fisica, psichica o sensoriale viene riconosciuto un bisogno
speciale al quale la scuola deve dare risposte formative speciali attraverso
una didattica speciale e a risorsestraordinarie.

Massimo Iavarone
47 La Legge 170/2010

 Segna una svolta ulteriore poiché valorizza il diverso canale della cura
educativa e della presa in carico dell’alunno con DSA da parte di ciascun
docente curricolare.
 Le linee guida del MIUR del 2011 coerentemente stabiliscono le modalità
attuative, le azioni educative didattiche e di supporto, le misure
dispensative e gli strumenti compensativi, le forme di verifica e di
valutazione.

Massimo Iavarone
48 Una riflessione sul primo comma
dell’art. 33 della Costituzione
 «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento»

 Libertà di insegnamento non è arbitrarietà!

Massimo Iavarone
49 Le più recenti disposizioni in materia di
disabilità
 La legge di bilancio 2019
 ridetermina i requisiti di accesso ai concorsi per i posti di sostegno,
prevedendo il superamento dei percorsi di specializzazione ai quali si
accede anche in assenza di abilitazione (purché con laurea e 24 CFU).
 Ridefinisce il percorso di accesso nei ruoli di docente di scuola secondaria,
sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, abolendo il percorso
triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione
docente (FIT) introdotto col D.Lgs. n. 59/2017 e sostituendolo col percorso
annuale di formazione iniziale superato il quale il docente è confermato in
ruolo presso l’istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova ed è
tenuto a rimanere nella predetta istituzione scolastica, nel medesimo tipo
di posto e classe di concorso per altri quattro anni.

Massimo Iavarone
50 Chiusura temporanea della scuola

 La vigente normativa esplicita poteri contingibili ed urgenti di chiusura di


chiusura delle scuole e, conseguentemente, di sospensione del servizio
pubblico scolastico soltanto ai Prefetti e ai Sindaci.
 In via residuale, e con obbligo di tempestiva informativa all’Autorità
preposta, può disporre la chiusura il DG dell’USR o il DS (ma se mancano i
presupposti si configura danno erariale e illecito penale ex art. 331 c.p.)
 L’interruzione del servizio scolastico causa forza maggiore non comporta la
mancata retribuzione del personale docente e nemmeno l’obbligo di
recupero delle ore di servizio non prestate.

Massimo Iavarone
51 DSA: individualizzazione e
personalizzazione
 La legge 170/2010 parla esplicitamente di didattica personalizzata e
individualizzata.
 La d.individualizzata: consiste nelle attività di recupero individuale che può
svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o acquisire specifiche
competenze e possono essere svolte anche in classe.
 La d. personalizzata invece calibra l’offerta didattica e le modalità
relazionali sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni
educativi che caratterizzano gli alunni della classe favorendo lo sviluppo
consapevole delle sue preferenze e del suo talento.
 E’ evidente che sono due concetti distinti, ma complementari e che la loro
sinergia sia funzionale al diritto allo studio dello studente con DSA.

Massimo Iavarone
52 Strumenti compensativi e misure
dispensative
 I primi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta nell’abilità deficitaria
 Lo scopo delle misure compensative è quello di ridurre il divario iniziale tra
uno studente con DSA e il resto della classe.

Massimo Iavarone
53 La legge 107 del 2015 e i DSA

 Art. 1, c. 7, lett. l prevede che l’incremento organico previsto per ogni


scuola possa essere impiegato anche per il «potenziamento dell’inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali»
 Spetta quindi alla scuola valutare se impiegare parte di queste risorse a
vantaggio degli alunni con DSA.
 L’autonomia scolastica dunque è anche strumento strategico per il
successo formativo di ognuno (cfr. nota MIUR 17 maggio 2018, prot. 1143) i
cui punti nodali sono:
 La comunità educante; la documentazione e rendicontazione sociale; la
centralità dell’agire didattico (sic!); l’unicità della persona.

Massimo Iavarone
54 Disposizioni a carattere generale
(art.37 del T.U. D.Lgs. n. 297/1994)
 Comma 2: Per la validità dell’adunanza… è richiesta la presenza di almeno
la metà più uno dei componenti in carica (quorum costitutivo).
 Comma 3: Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti
validamente espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente
(quorum deliberativo)

 l’insegnante di sostegno, contitolare della classe, partecipa alla


valutazione di tutti gli alunni e, per l’alunno seguito si attiene alla norma
specifica.
 In caso di più insegnanti di sostegno sullo stesso alunno essi si esprimono
con un unico voto.

Massimo Iavarone
DOTT. MASSIMO IAVARONE
La valutazione BES
Quando si valutano alunni con
disabilità, e più in generale coloro che
La valutazione manifestano difficoltà, occorre:
degli alunni H
Accertare i livelli essenziali di
Aspetti prestazioni comuni ( Indicazioni
normativi Nazionali 2012) o valorizzare il
percorso di apprendimento
e individuale?
Aspetti pratici

DOTT. MASSIMO IAVARONE


•Legge 170/2010
Decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, contenente
disposizioni attuative
•Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli
studenti con DSA, allegate al DM n. 5669;
•Accordo in Conferenza Stato-Regioni su“Indicazioni
per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di
apprendimento (DSA)”, del 25 luglio 2012;
•Decreto Interministeriale MIUR-MS con il quale si
adottano le “Linee guida per la predisposizione dei
protocolli regionali per le attività di individuazione precoce
dei casi sospetti di DSA” del 17 aprile 2013

Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)


DOTT. MASSIMO IAVARONE
 Direttiva 27.12.2012 “Strumenti di intervento per alunni
con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione”
 Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 “Indicazioni
operative Direttiva 27.12.2012”
 Nota prot. 1551 del 27 giugno 2013 – “Piano Annuale
per l’inclusività”
 Nota Prot. n. 2563 del 22 novembre 2013 “Strumenti di
intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali - A.S.
2013/2014”

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

DOTT. MASSIMO IAVARONE


BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI
Distinzione tra:
ordinarie difficoltà di
apprendimento, gravi
difficoltà di apprendimento
disturbi di apprendimento

La Direttiva fornisce tutela alle situazioni in cui


è presente un disturbo clinicamente fondato,
diagnosticabile ma non ricadente nelle
previsioni della Legge 104/92 né in quelle della
Legge 170/2010.

DOTT. MASSIMO IAVARONE


• Legge 170/2010 (strumenti compensativi e
dispensativi)

• DM n.5669 del 12/7/2011 con allegate


Linee Guida

• D. Lgs. 62 del 13 Aprile 2017


(Norme in materia di valutazione e certificazione
delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato,
a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i),
della legge 13 luglio 2015, n. 107)
DOTT. MASSIMO IAVARONE
PEI SU BASE ICF PER L’A.S. 2020/21:
INDICAZIONI OPERATIVE PER LA
REDAZIONE, L’AGGIORNAMENTO E LA
VERIFICA ALLA LUCE DEL D.I. 182/20

DI 182/20
• Entro maggio 2021 i docenti dovranno procedere alla verifica finale del PEI, indicando gli
obiettivi raggiunti dall’alunno.

• Entro giugno 2021, invece, il PEI dovrà essere consegnato in segreteria insieme ai
registri e ai documenti di fine anno scolastico, secondo quanto previsto dalla normativa
vigente.

• Lo scorso 13 gennaio sono stati trasmessi alle scuole i nuovi modelli nazionali del Piano
Educativo Individualizzato (PEI), definiti nel Decreto Interministeriale n.182 del 29
dicembre 2020 e differenziati in base ai diversi gradi di scuola, apportando numerose novità:

• Il PEI sarà redatto dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (il GLO),
coinvolgendo l’intero gruppo dei docenti di classe, le famiglie, gli operatori sanitari.

• Il nuovo modello di PEI dovrà essere adottato nel prossimo anno scolastico e utilizzato già
per il cosiddetto PEI provvisorio da predisporre, per i neoiscritti, entro il 30 giugno 2021.

• Vengono esplicitati gli assi attorno a cui è costruito il Piano, di cui saranno poi osservati
gli esiti.

• Viene introdotta la nuova prospettiva bio-psico-sociale dell’ICF.

• A partire da questo momento occorre agire in fretta: ogni insegnante deve imparare
quanto prima come leggere e utilizzare un Profilo di Funzionamento per redigere
un PEI su base ICF secondo le nuove regole.
Questa operazione, tuttavia, risulta molto complessa: le probabilità di commettere errori di
progettazione e valutazione sono molto alte, con conseguenze che possono facilmente
ripercuotersi sugli alunni, danneggiandoli gravemente.

• Come cambia il nuovo PEI? Quali sono le scadenze per la redazione e chi è coinvolto nella stesura?

• PEI provvisorio: cos’è? Quali sezioni occorre compilare? Va redatto ogni anno?

• Concretamente come si compila il nuovo PEI? Quali sono i compiti e gli obiettivi del GLO (Gruppo di
Lavoro Operativo)?

• Debito di funzionamento e tabella per l’individuazione dei fabbisogni di risorse professionali


per il sostegno e l’assistenza (allegati c e c1): chi li compila?

• Cos’è un Profilo di Funzionamento? A cosa serve? Chi lo redige?

• La valutazione degli obiettivi come si accorda con i nuovi criteri di valutazione della scuola
primaria?

• Cosa si intende per “programmazione equipollente” in relazione al PEI della scuola secondaria di
secondo grado?

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