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17 novembre 2023
Corso di specializzazione per le attività di sostegno
didattico agli alunni con disabilità
a.a. 2022-2023
Lezione di Legislazione
Dott. Massimo Iavarone
2
Planning dell’incontro
Massimo Iavarone
4 Alcune norme
Il docente nominato in ruolo, prima ancora di sottoscrivere un
contratto, viene individuato su un ambito territoriale (art.1, c.66 legge
107/2015).
I ruoli del personale docente sono regionali, articolati in ambiti
territoriali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di
concorso e tipologie di posto.
L’art.1, c.10 del CCNL comparto istruzione e ricerca sottoscritto ad
aprile 2018 in questa parte salva le disposizioni del CCNL del
29/11/2007 pertanto il contratto deve essere redatto in forma scritta
con data inizio e cessazione (se T.D.) ed altri elementi essenziali
Massimo Iavarone
6 …e ancora
Massimo Iavarone
7 Gli obblighi del lavoro dell’insegnante
Gli obblighi del lavoro del personale docente sono articolati in attività di
insegnamento e in attività funzionali all’insegnamento
A livello regionale si definisce il calendario scolastico con: 25 ore settimanali
nella scuola dell’infanzia, 22+2 ore settimanali nella scuola primaria e 18 ore
nelle scuole secondarie di primo e secondo grado
Il modulo orario inferiore ai 60 minuti comporta il recupero della quota
oraria non prestata con delibera del Collegio dei Docenti
Massimo Iavarone
8 Obblighi
Orario giornaliero
L’orario giornaliero non può di norma eccedere le quattro ore per infanzia
e primaria: per i docenti che operano la vigilanza e l’assistenza durante la
mensa il tempo impiegato rientra a tutti gli effetti nell’orario di attività
didattiche
Massimo Iavarone
9 Obblighi
Attività funzionali all’insegnamento
Al fine di assicurare accoglienza e vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono
tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni
Massimo Iavarone
10 Obblighi
Altri attività funzionali all’insegnamento
Preparazione delle lezioni e delle esercitazioni
Correzione degli elaborati
Rapporto individuale con le famiglie (ricevimento settimanale)
Massimo Iavarone
11 Incompatibilità (cenni)
Divieto di impartire lezioni private ad alunni del proprio istituto (art. 508
D.Lgs. 297/1994) con obbligo di indicare al DS i nominativi degli alunni
seguiti con facoltà del DS di interdirne la prosecuzione.
L’impiego è esclusivo e non può essere cumulato con altra attività presso
altra P.A. (occorre optare esplicitamente).
Non può essere svolta attività commerciale, industriale, professionale (salvo
deroghe) e comunque il divieto non si applica alle società cooperative.
La libera professione è possibile previa autorizzazione del DS e a condizione
che sia compatibile con l’orario di insegnamento e di servizio.
Massimo Iavarone
12 Obblighi
Attività di carattere collegiale
Partecipazione alle riunioni del Collegio dei Docenti e informazione alle
famiglie sui risultati degli scrutini intermedi e finali fino a 40 ore annui
La partecipazione alle attività collegiali dei Consigli di classe, di interclasse,
di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività rispondono a criteri
stabiliti dal Collegio dei Docenti. Tali impegni non possono superare le 40
ore annue
Svolgimento di scrutini ed esami compresa la compilazione degli atti relativi
alla valutazione
Massimo Iavarone
13 Diritti
Principali assenze previste per i docenti T.I.
Ferie e Festività
I docenti neo assunti hanno diritto a 30 giorni lavorativi di ferie (dopo tre
anni diventano 32) di norma fruite entro il periodo di sospensione
dell’attività scolastica sei giorni però possono essere richiesti entro nella
rimanente parte dell’anno senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione.
Ulteriori quattro giorni di riposo ex L.937/1977 (Festività soppresse) da fruirne
esclusivamente quando vi è la sospensione delle attività didattiche
Ulteriore giorno di festività è la festa patronale.
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14 Diritti
Permessi retribuiti
Partecipazione a concorsi o ad esami: gg. 8 comprensivi di quelli
eventualmente richiesti per il viaggio.
Lutti per la perdita del coniuge, di parenti entro il secondo grado, di
soggetto componente la famiglia anagrafica o convivente stabile e di
affini entro il primo grado: gg 3 anche non continuativi.
Ulteriori tre giorni a istanza del docente per motivi personali o familiari
documentati anche mediante autocertificazione
15 giorni in caso di matrimonio
Le cd 150 ore di permesso studio.
Permessi brevi non superiori a due ore a condizione che sia possibile la
sostituzione. Vanno restituite entro due mesi.
Massimo Iavarone
Diritti L’art. 19 del CCNL del 2007 prevede l’estensione
anche ai «precari» di quanto previsto per i docenti
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Principali aT.I. con alcune precisazioni:
• Per essere confermati in ruolo occorre superare con esito positivo un periodo di prova che dura un
anno scolastico per il personale docente
Richiesti almeno 180 giorni di effettivo servizio
o Dei quali almeno 120 per le attività didattiche
o Per la valutazione dei quali non sono validi i giorni di assenza
• Il personale docente di nuova assunzione svolge specifiche attività di formazione con modalità
definite dal D.M. 850/2015
• Alla fine dell’anno scolastico la conferma in ruolo sarà disposta dal Dirigente Scolastico
Sentito il Comitato di Valutazione costituito presso ciascuna istituzione scolastica
• Il mancato superamento del periodo di prova per esito negativo comporta la sua ripetizione,
ammessa per una sola volta
Per
È sottoscritto dalle
l’Amministrazione
parti all’atto
firma il Dirigente
dell’assunzione
Scolastico
Componenti:
Presidente: il dirigente scolastico;
-tutti i docenti in servizio
Il Collegio dei docenti è composto dal personale docente nell’Istituto (compresi segretario: un docente (di solito uno
di ruolo e non di ruolo in servizio nell’istituzione scolastica docenti a tempo dei collaboratori del dirigente
determinato); scolastico);
ed è presieduto dal Dirigente scolastico.
-il dirigente scolastico;
Ha potere deliberante in materia di funzionamento
didattico dell'istituto. In particolare, cura la
programmazione dell'azione educativa anche per Collegio dei
adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola docenti
stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle
specifiche esigenze ambientali e di favorire il Funzioni:
coordinamento interdisciplinare. Con l’autonomia -deliberative: in merito alla
programmazione dell’azione educativa
scolastica del 1999 le competenze del collegio dei docenti Durata: annuale (PTOF); all’adozione dei libri di testo e alle
iniziative di sperimentazione;
si sono ampliate (articolo 7 del Decreto Legislativo 297 si riunisce su convocazione del -propositive: per la formazione e la
del 16 aprile 1994 e successive modifiche; Decreto del dirigente o per iniziativa di almeno composizione delle classi e per
1/3 dei suoi componenti; l’aggiornamento dei docenti (Piano
Presidente della Repubblica 275 dell’8 marzo 1999, in triennale per la formazione dei docenti);
-valutative: sull’andamento complessivo
particolare articoli 3, 4 e 5). dell’azione didattica;
- elettive: elezione dei rappresentanti per il
Comitato di valutazione dei docenti e
funzioni strumentali;
Il Collegio dei docenti
L’Art. 7 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n. 297 definisce i compiti del Collegio dei
docenti:
Il collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto,
ed è presieduto dal direttore didattico o dal preside. Fanno altresì parte del collegio dei docenti i docenti di
sostegno che ai sensi del successivo articolo 315, comma 5, assumono la contitolarità di classi del circolo o istituto.
[…] 2. Il collegio dei docenti:
a)ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto. In particolare cura la
programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola
stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il
coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a
ciascun docente; […]
d) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli
orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento
dell'attività scolastica;
Il Collegio dei docenti:
L’Art. 10 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n. 297 definisce i compiti del Collegio dei
docenti:
Il consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. […]
3. Il consiglio di circolo o di istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di
classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e
dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
a) adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto che deve fra l'altro, stabilire le modalità per il funzionamento della
biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza
nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio ai sensi dell'articolo
42; […]
d) criteri generali per la programmazione educativa;
e) criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare
riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione;
f) promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere
eventuali iniziative di collaborazione;
g) partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;
h) forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dal circolo o dall'istituto.
Il Consiglio d’Istituto:
Il Regolamento dell’autonomia (DPR 275/99) lascia al Consiglio di istituto la competenza di definire gli “indirizzi
generali per le attività della scuola” ed introduce il Piano dell’Offerta Formativa, predisposto con la
partecipazione di tutte le componenti “tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e
dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti”. Con la L
107/15 viene modificato l’art. 3 del Dpr 275/99, riconoscendo al Consiglio di istituto la competenza di
“approvare” (e non più “adottare”) il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, ma lo priva della sua competenza
di indicare i criteri generali dell’attività dell’istituzione, che è assegnata al dirigente. In compenso (comma 129)
vengono introdotti due genitori (ovvero un genitore ed uno studente nel secondo grado) nella composizione
del rinnovato comitato per la valutazione dei docenti (art. 11 Dlgs 297/94).
L’iter di elaborazione e approvazione del PTOF
Il dirigente scolastico pubblica l’Atto di indirizzo sulla base dei risultati del
monitoraggio della precedente offerta formativa e tenuto conto dell’analisi del
contesto, delle consultazioni con gli stakeholders e delle risultanze del RAV.
27 gennaio 2022
43
Nonostante la Costituzione (artt. 3, 34 e 48) fino alla fine degli anni sessanta
sono assenti politiche attive per favorire l’integrazione con la persistenza di
scuole speciali a favore di alunni ciechi e sordi purché non affetti da altre
anormalità (così il R.D. 3126 del 1923).
Scuole speciali (istituti per minorati) e classi differenziali alle scuole
elementari comuni (per alunni nervosi, tardivi e instabili).
la legge 118/1971 può definirsi una rivoluzione mancata, ma resta una
norma fondamentale poiché riconosce formalmente il diritto dei disabili
all’inserimento nelle classi comuni.
Massimo Iavarone
45 La sentenza della Corte Costituzionale
n. 215/1987: una decisione storica
Tale sentenza dichiara illegittimo il terzo comma dell’art. 28 della legge
118/1971 laddove si statuisce che la frequenza della scuola secondaria
superiore «sarà facilitata» e non «assicurata».
I principi di questa sentenza saranno i principi su cui si baserà la successiva
legge 104/92 che unifica e coordina le disposizioni esistenti.
La 104 si occupa, per la prima volta, del processo di integrazione in
prospettiva sistemica
Prevenzione-cura-riabilitazione alla integrazione sociale.
Dall’educazione e istruzione alla formazione professionale e alla
integrazione lavorativa
Dalla eliminazione delle barriere architettoniche alle agevolazioni fiscali.
Massimo Iavarone
46 L’art. 3 della legge 104/1992
Massimo Iavarone
47 La Legge 170/2010
Segna una svolta ulteriore poiché valorizza il diverso canale della cura
educativa e della presa in carico dell’alunno con DSA da parte di ciascun
docente curricolare.
Le linee guida del MIUR del 2011 coerentemente stabiliscono le modalità
attuative, le azioni educative didattiche e di supporto, le misure
dispensative e gli strumenti compensativi, le forme di verifica e di
valutazione.
Massimo Iavarone
48 Una riflessione sul primo comma
dell’art. 33 della Costituzione
«L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento»
Massimo Iavarone
49 Le più recenti disposizioni in materia di
disabilità
La legge di bilancio 2019
ridetermina i requisiti di accesso ai concorsi per i posti di sostegno,
prevedendo il superamento dei percorsi di specializzazione ai quali si
accede anche in assenza di abilitazione (purché con laurea e 24 CFU).
Ridefinisce il percorso di accesso nei ruoli di docente di scuola secondaria,
sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, abolendo il percorso
triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione
docente (FIT) introdotto col D.Lgs. n. 59/2017 e sostituendolo col percorso
annuale di formazione iniziale superato il quale il docente è confermato in
ruolo presso l’istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova ed è
tenuto a rimanere nella predetta istituzione scolastica, nel medesimo tipo
di posto e classe di concorso per altri quattro anni.
Massimo Iavarone
50 Chiusura temporanea della scuola
Massimo Iavarone
51 DSA: individualizzazione e
personalizzazione
La legge 170/2010 parla esplicitamente di didattica personalizzata e
individualizzata.
La d.individualizzata: consiste nelle attività di recupero individuale che può
svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o acquisire specifiche
competenze e possono essere svolte anche in classe.
La d. personalizzata invece calibra l’offerta didattica e le modalità
relazionali sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni
educativi che caratterizzano gli alunni della classe favorendo lo sviluppo
consapevole delle sue preferenze e del suo talento.
E’ evidente che sono due concetti distinti, ma complementari e che la loro
sinergia sia funzionale al diritto allo studio dello studente con DSA.
Massimo Iavarone
52 Strumenti compensativi e misure
dispensative
I primi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta nell’abilità deficitaria
Lo scopo delle misure compensative è quello di ridurre il divario iniziale tra
uno studente con DSA e il resto della classe.
Massimo Iavarone
53 La legge 107 del 2015 e i DSA
Massimo Iavarone
54 Disposizioni a carattere generale
(art.37 del T.U. D.Lgs. n. 297/1994)
Comma 2: Per la validità dell’adunanza… è richiesta la presenza di almeno
la metà più uno dei componenti in carica (quorum costitutivo).
Comma 3: Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti
validamente espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente
(quorum deliberativo)
Massimo Iavarone
DOTT. MASSIMO IAVARONE
La valutazione BES
Quando si valutano alunni con
disabilità, e più in generale coloro che
La valutazione manifestano difficoltà, occorre:
degli alunni H
Accertare i livelli essenziali di
Aspetti prestazioni comuni ( Indicazioni
normativi Nazionali 2012) o valorizzare il
percorso di apprendimento
e individuale?
Aspetti pratici
DI 182/20
• Entro maggio 2021 i docenti dovranno procedere alla verifica finale del PEI, indicando gli
obiettivi raggiunti dall’alunno.
• Entro giugno 2021, invece, il PEI dovrà essere consegnato in segreteria insieme ai
registri e ai documenti di fine anno scolastico, secondo quanto previsto dalla normativa
vigente.
• Lo scorso 13 gennaio sono stati trasmessi alle scuole i nuovi modelli nazionali del Piano
Educativo Individualizzato (PEI), definiti nel Decreto Interministeriale n.182 del 29
dicembre 2020 e differenziati in base ai diversi gradi di scuola, apportando numerose novità:
• Il PEI sarà redatto dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (il GLO),
coinvolgendo l’intero gruppo dei docenti di classe, le famiglie, gli operatori sanitari.
• Il nuovo modello di PEI dovrà essere adottato nel prossimo anno scolastico e utilizzato già
per il cosiddetto PEI provvisorio da predisporre, per i neoiscritti, entro il 30 giugno 2021.
• Vengono esplicitati gli assi attorno a cui è costruito il Piano, di cui saranno poi osservati
gli esiti.
• A partire da questo momento occorre agire in fretta: ogni insegnante deve imparare
quanto prima come leggere e utilizzare un Profilo di Funzionamento per redigere
un PEI su base ICF secondo le nuove regole.
Questa operazione, tuttavia, risulta molto complessa: le probabilità di commettere errori di
progettazione e valutazione sono molto alte, con conseguenze che possono facilmente
ripercuotersi sugli alunni, danneggiandoli gravemente.
• Come cambia il nuovo PEI? Quali sono le scadenze per la redazione e chi è coinvolto nella stesura?
• PEI provvisorio: cos’è? Quali sezioni occorre compilare? Va redatto ogni anno?
• Concretamente come si compila il nuovo PEI? Quali sono i compiti e gli obiettivi del GLO (Gruppo di
Lavoro Operativo)?
• La valutazione degli obiettivi come si accorda con i nuovi criteri di valutazione della scuola
primaria?
• Cosa si intende per “programmazione equipollente” in relazione al PEI della scuola secondaria di
secondo grado?