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TESSARO
SSIS Veneto - Corsi speciali per lidoneit allinsegnamento tecnico-pratico (L. 143/2004)
Area della trasversalit (per tutti i settori disciplinari)
Modulo: Metodi e tecniche dellosservazione e della valutazione
Unit Formative:
Val 01 I fondamenti della valutazione scolastica
Val 02 Losservazione e laccertamento in laboratorio
Val 03 La verifica e la valutazione degli apprendimenti
Val 04 Il portfolio: tra valutazione e certificazione delle competenze
1.1
Val 01-1
F.TESSARO
Succede che qualche insegnante utilizzi i momenti della valutazione come forche caudine
per esercitare lultima azione che ci rimasta per poter esercitare un minimo di potere sugli 2
studenti. una deriva deontologicamente riprovevole e denota lincapacit di affermare le
proprie competenze professionali.
Val 01-2
F.TESSARO
Es.: Gli allievi hanno svolto una prova di verifica. Le attivit valutative
dell'insegnante rispetto la prova sono:
Misura: sommatoria delle risposte positive e/o errate.
Apprezzamento: comparazione (valorizzazione) tra i risultati ottenuti dallo
studente rispetto a quelli (suoi) precedenti o a quelli della classe o agli obiettivi
(criteri) prefissati.
Interpretazione: linsegnante TP si rende consapevole circa i vissuti inerenti
le prove di verifica (sia i suoi vissuti che le reazioni personali e collettive degli
studenti).
Val 01-3
F.TESSARO
Val 01-4
F.TESSARO
1.2
5
Va da s che nessuna norma legislativa potr imporre la repentina trasformazione di una
consolidata cultura al lavoro solitario dellinsegnante TP. Si renderanno necessarie azioni
formative per il personale in servizio, concertazioni progressive (in particolare tra docenti della
medesima area disciplinare), progettazioni condivise (in particolare tra docenti che operano nei
confronti di uno specifico gruppo di studenti).
6
Perch il numero tre? Bisogna subito precisare che il tre non il numero ideale, ma il 5
numero minimo per garantire lattendibilit di una valutazione qualitativa: aumentando i
punti di vista si incrementano gli incroci e le comparazioni, e questo non potr che affinare la
Val 01-5
F.TESSARO
Oggetto
della
valutazione
Punto di
vista di B
Punto di
vista di C
Val 01-6
F.TESSARO
1.3
Val 01-7
F.TESSARO
intesa nel senso di verifica della regolarit dellesercizio di una funzione, di una
azione o di una procedura, dallaccezione inglese (control), nel senso cibernetico
di pilotaggio, guida, direzione. Valutare per migliorare (accezione inglese)
presuppone la verifica della regolarit delle procedure (accezione francese) ma
non pu fermarsi ad essa.
Valutazione interna o esterna?
Il miglioramento deriva da una valutazione soprattutto interna (una sorta di
autocontrollo riflessivo degli stessi allievi e insegnanti), mentre il controllo
richiede una valutazione soprattutto esterna (poich un buon controllo
presuppone distacco e neutralit). Per questo, pur enfatizzando lo scopo di
miglioramento, la valutazione non pu dimenticare la funzione di controllo.
Va cercata unutile integrazione: il solo controllo esterno esercizio di
potere che crea dipendenza (non autonomia ma sudditanza); la sola
valutazione interna rischia di ridursi a sterile circolo autoreferenziale,
rannicchiato in se stesso (non autonomia ma autarchia). Il circolo virtuoso per
un cambiamento efficace garantito da un processo valutativo integrato,
insieme interno ed esterno, necessario per regolare i raccordi tra i progetti
formativi e le loro implementazioni nelle situazioni reali, tra le procedure e i
processi, per perfezionare in itinere la direzione del senso formativo.
1.4
Val 01-8
F.TESSARO
Val 01-9
F.TESSARO
10
Val 01-10
F.TESSARO
SSIS Veneto - Corsi speciali per lidoneit allinsegnamento tecnico-pratico (L. 143/2004)
Area della trasversalit (per tutti i settori disciplinari)
Modulo: Metodi e tecniche dellosservazione e della valutazione
Unit Formative:
Val 01 I fondamenti della valutazione scolastica
Val 02 Losservazione e laccertamento in laboratorio
Val 03 La verifica e la valutazione degli apprendimenti
Val 04 Il portfolio: tra valutazione e certificazione delle competenze
condizione
necessaria
per
lautovalutazione dellallievo.
Nella scuola si valuta solo ci che funzionale al miglioramento dei processi di
apprendimento e di insegnamento.
- La valutazione non deve cercare soltanto il senso, ma deve puntare al valore.
3 Assioma: la valutazione di una persona sempre soggettiva (e ci produce
ricchezza valutativa, ma anche autarchia valutativa).
- Le distorsioni soggettivistiche (come leffetto alone o leffetto Pigmaglione),
vanno superate con la triangolazione dei punti di vista.
- Quando non si pu essere in tre necessaria la triangolazione tecnicostrumentale.
4 Assioma: la principale funzione della valutazione scolastica regolativa: si
valuta per migliorare e non semplicemente per controllare.
- Tutte le persone (nella scuola) sono soggetti e non oggetti di valutazione.
- Un allievo apprende solo se soggettivamente consapevole del senso e del
valore personale del sapere che scopre e che costruisce.
- il cammino verso lautovalutazione comporta il distacco dalla sola valutazione
esterna per integrarsi con processi autovalutativi, attraverso tecniche di
covalutazione.
Val 02-1
F.TESSARO
2.1
diverse
attivit
Val 02-2
12
F.TESSARO
VERIFICA
Progetto
ACCERTAMENTO
Prodotto - Risultato
MONITORAGGIO
Orientamento sistema
VALUTAZIONE
Processo
METAVALUTAZIONE
Sistema valutativo
13
Val 02-3
F.TESSARO
2.2
Questo punto vale sia per lallievo che per linsegnante. Linsegnante che valuta deve
essere consapevole delle proprie rappresentazioni mentali.
Val 02-4
14
F.TESSARO
2.3
Per es. sono intenzionali questi accertamenti: quanti studenti hanno utilizzato la tecnica
indicata dal professore? Quanti hanno portato il materiale richiesto? Quanti hanno risposto
positivamente alla domanda 4?
4
Per es. sono spontanei gli accertamenti che riguardano queste domande: come mai oggi la
classe particolarmente turbolenta? Perch gli studenti sono intervenuti in questo modo?
Come mai Andrea ha usato una procedura diversa dalla mia? Quali processi mentali ha messo
in atto?
5
M. Postic e J.M. De Ketele (1993, pp. 65-69) collocano losservazione sistematica tra le
tipologie riservate alla ricerca sperimentale classica. In questottica, il ricercatore 15
essenzialmente preoccupato di definire con cura le variabili implicate e di costruire un
dispositivo di osservazione che si avvalga di un massimo grado di garanzie di ripetibilit da
Val 02-5
F.TESSARO
parte di altri ricercatori. Gli autori indicano, tra le qualit necessarie per losservazione
sistematica, la pertinenza, che si riferisce a ci che il ricercatore vuole osservare e allobiettivo
della sua ricerca, la validit, che analizza un accordo tra losservazione reale e lobiettivo
dellosservazione, laffidabilit, ossia la ripetibilit dei procedimenti, la trasferibilit che consiste
nel delimitare la generalizzazione dei metodi utilizzati nella ricerca.
6
Limprevisto importante, dal punto di vista formativo, anche quando non deriva dallo
studio e dalla riflessione degli studenti. Le risposte degli studenti possono essere casuali,
azzardate, sparate: in ogni caso possono essere un buon punto di partenza per iniziare a 16
ragionare (e con il ragionamento e la discussione si possono trovare elementi di interesse
formativo anche nelle sciocchezze).
Val 02-6
F.TESSARO
2.4
Val 02-7
F.TESSARO
Lavvio dei progetti nella scuola dellautonomia trova ampie resistenze, in particolare nei 18
licei, in particolare da parte di quegli insegnanti che soffrono limpoverimento della propria
disciplina a vantaggio di attivit trasversali che poco o nulla hanno a che fare con la scuola.
Val 02-8
F.TESSARO
formativi si lasciano curvare e riorientare per adeguarsi alle procedure, agli iter
prefigurati; daltro canto anche le procedure, in genere frutto di consuetudini
consolidate, si presentano rigide e difficilmente modificabili. Pertanto, tra regole
procedurali e gestione dei processi reali, viene a determinarsi un percorso a tratti
schizoide, a causa di incomprensioni, di sottintesi, di aggiustamenti precari.
Il controllo qualit riveste un'importanza capitale nelle procedure di
laboratorio, in particolare nei laboratori connessi alle realt produttive.
La verifica merceologica di tutti i prodotti che fanno capo ad una "filiera"
viene effettuata in specifici laboratori tra cui quello tecnologico; in esso vengono
presi in esame materie prime, semilavorati e prodotti finiti, al fine di verificarne
le prerogative qualitative e commerciali e di determinare la rispondenza di tutta
la merce alle specifiche che il mercato impone. Le apparecchiature presenti in
questo ambiente sono sufficienti a esprimere valutazioni precise in merito alle
prerogative tecnologiche di ciascun tipo di materiale nelle diverse fasi di
lavorazione nonch a verificare la corretta esecuzione delle operazioni di
confezione e finissaggio del prodotto finito.
Nel laboratorio tecnologico, lo studente acquisisce manualit con
apparecchiature e materiale, ma soprattutto affina le proprie capacit critiche e
decisionali dovendo comunque esprimere giudizi e valutazione sui prodotti che gli
vengono sottoposti.
Il reparto tecnologico viene inoltre impiegato da docenti di indirizzo, per
l'esecuzione di analisi "conto terzi"; tale servizio viene offerto dalla scuola alle
Aziende anche allo scopo di ottenere interscambi culturali di interesse reciproco.
19
Val 02-9
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20
Val 02-10
F.TESSARO
SSIS Veneto - Corsi speciali per lidoneit allinsegnamento tecnico-pratico (L. 143/2004)
Area della trasversalit (per tutti i settori disciplinari)
Modulo: Metodi e tecniche dellosservazione e della valutazione
Unit Formative:
Val 01 I fondamenti della valutazione scolastica
Val 02 Losservazione e laccertamento in laboratorio
Val 03 La verifica e la valutazione degli apprendimenti
Val 04 Il portfolio: tra valutazione e certificazione delle competenze
3.1
Val 03-1
F.TESSARO
Val 03-2
F.TESSARO
3.2
Val 03-3
F.TESSARO
3
La concezione istruzionale (in cui insegnare = istruire) si rif alla progettazione per
contenuti, che enfatizza la fase della selezione dei contenuti stessi. I contenuti da insegnare
sono scelti sulla base del loro potere accademico riconosciuto, in quel momento, dalla
comunit degli studiosi e/o dai programmatori ministeriali (es: I promessi sposi sono il
migliore romanzo storico-popolare in lingua italiana, perci dobbligo la sua lettura critica
nelle superiori). Con questa concezione il valore epistemologico-disciplinare assorbe e
annulla sia il valore semantico che il valore personale.
4
Proseguendo con lesempio, il valore semantico potrebbe essere rappresentato
dallespressione Per lallievo adolescente, la lettura de I promessi sposi pertinente e
funzionale allapprendimento, meglio di altri romanzi, sia ai fini delleducazione linguistica che
delleducazione letteraria; il valore personale infine quello su cui si innesta la mediazione
didattica a partire dalle concezioni e dai vissuti dellallievo (es: Il miglior modo per avvicinare
Stefano, 15 anni, II Liceo scientifico, alla lettura alta, alla riflessione sulla lingua, al
perfezionamento della sua produzione scritta, al piacere dellincontro e del confronto con
lautore rappresentato dalla lettura de I promessi sposi).
Val 03-4
F.TESSARO
Val 03-5
F.TESSARO
3.3
I RISULTATI DI APPRENDIMENTO:
Il caso. Lignoranza dei potenti, si sa, oggetto di facile ironia. Qualche mese fa, in una
trasmissione televisiva, deputati e senatori della Repubblica, che da trentanni
implacabilmente legiferano per migliorare lo stato della scuola, sono stati interpellati su
alcune facilissime domande di storia: In quale anno Cristoforo Colombo ha scoperto lAmerica?
oppure In quale anno iniziata la Rivoluzione Francese? o ancora pi recentemente In quale
anno si svolto il referendum monarchia-repubblica?. Le risposte, tristemente esilaranti (errori
di secoli per la scoperta dellAmerica, confusioni tra rivoluzioni 1792 o 1917 , errori di
anni per il referendum monarchia-repubblica) mettevano in evidenza la fugacit delle
conoscenze di studio fine a se stesse, la labilit della memoria e del ricordo, la breve durata
dei risultati dellapprendimento quando questi non diventano parte della vita della persona.
Quelle domande, e altre ancora, vengono da sempre proposte in tutte le nostre aule, sotto
forma di prove. Perch le prove? A che cosa servono? La risposta scontata: per vedere se
gli studenti hanno capito! Se sanno! Se hanno studiato! E poi, si sempre fatto cos!. In realt
le domande sono sempre state poste, ma non sono sempre diventate prove: negli ultimi
decenni, con una forte accelerazione negli anni pi recenti, le tipologie di prove
somministrate agli studenti sono andate diversificandosi (non c pi solo lo scritto e lorale)
e oggettivandosi (tendenti ad una maggior neutralit).
Val 03-6
F.TESSARO
27
Val 03-7
F.TESSARO
Esempi: accade, in genere, nelle interrogazioni e nei colloqui, in cui il docente sollecita
lallievo ad esprimere consenso o a seguire il suo discorso. In altre parole, chi interroga
ricerca solo una conferma alle proprie convinzioni e non indaga il reale apprendimento
dellallievo. Si tratta perci di pseudo-prove7.
Lo stimolo generalmente ampio, ma improprio, perch non indirizzato allallievo.
La risposta, conseguentemente allo stimolo, impropria, perch non riguarda la
manifestazione di abilit e conoscenze.
STIMOLO CHIUSO - RISPOSTA CHIUSA
7
Nellinterrogazione (o nel colloquio) possiamo trovare due tipologie opposte di processi
comunicativi messi in atto dallinsegnante. Nella prima tipologia (narcisismo intellettuale), il
docente parla, parla (parla quasi solo lui) e lo studente deve ascoltarlo mostrando deferenza
intellettuale e interesse sincero. Nella seconda (maternage), linsegnante vuole aiutare
lallievo che presenta difficolt (nella comunicazione e/o nellapprendimento-studio): il docente
pone il quesito, lo studente non d segni di comprensione, il docente riformula il quesito,
propone esempi e analogie, contestualizza; lespressione attonita dello studente conduce piano
piano linsegnante ad inoltrarsi nella risposta, lasciando allallievo soltanto la parolina
conclusiva. Leffetto, talvolta, ridicolo per il resto della classe, umiliante per lallievo,
sconfortante per il docente. In ogni caso sono pseudo-prove.
8
Val 03-8
F.TESSARO
di
una
prova
strutturata
sono
10
Val 03-9
F.TESSARO
Val 03-10
F.TESSARO
i soggetti ai quali la prova viene somministrata sono posti tutti nelle stesse
condizioni, dato che si richiede loro di svolgere il medesimo compito, nello 31
stesso tempo, nelle stesse condizioni ambientali.
Val 03-11
F.TESSARO
3.4
Innanzitutto bisogna scegliere la tipologia dei quesiti, che varia col variare
delle modalit con cui vengono strutturate sia le domande sia le risposte. I pi
importanti tipi di item sono vero-falso, completamento, corrispondenza,
scelta multipla ad una o pi soluzioni.
La scelta dell'una o dell'altra tipologia dipende dalle variabili in gioco nel
contesto in cui si deve attivare il processo di verifica, dalle specifiche funzioni
valutative che si intendono attuare e, soprattutto dalle caratteristiche degli
ambiti conoscitivi e degli obiettivi cognitivi da sottoporre a controllo. Il
numero di item che compongono la prova deve essere rapportato alla situazione
oggettiva in cui si opera. Nel caso di item a scelta multipla generalmente
considerata valida una prova costituita da 30-35 item, per la risoluzione dei
quali necessiti un tempo variabile fra un'ora e un'ora e mezza. Un tempo pi
breve non consente la necessaria concentrazione, mentre un tempo pi lungo
diviene elemento di distrazione.
32
Val 03-12
F.TESSARO
Nella costruzione della prova la massima attenzione deve esser posta nel
bilanciare gli item "difficili" e gli item facili, gli item discriminanti da quelli non
discriminanti.
3.4.1 Item difficili o item discriminanti?
La difficolt non va confusa con la discriminativit. Analizziamo i due
concetti.
Il termine "difficile" decisamente ambiguo: la difficolt reale di un item
dovuta all'interazione di tre fattori: il soggetto, il contenuto, la situazione. Si
pu statisticamente (in ambito sperimentale e standardizzato) definire la
difficolt di un item sulla base della percentuale delle risposte errate (es: livello
di difficolt 90 significa che un item ha ricevuto il 90% di risposte errate).
In ambito docimologico un item discriminante quando il suo livello di
difficolt si avvicina al 50%, ossia quando "discrimina", divide, il campione in
due parti uguali.
Quale allora la composizione ideale di una prova: docimologicamente
corretto (ed pure dettato dal buon senso) l'equilibrio, in una prova, tra item ad
"alta difficolt" (tra il 95 e il 65% di risposte errate), a "media difficolt" (tra il
65 e il 35%) e a "bassa difficolt" (tra il 35 e il 5%). Vanno scartati gli item dove
tutti rispondono in modo corretto o in modo sbagliato.
L'equilibrio richiesto, in ambito scolastico, non soltanto di tipo statistico (es:
5 item a difficolt alta, 5 media e 5 bassa) ma invece dettato dalla funzione
valutativa attribuita alla prova rispetto ai tre fattori precedentemente indicati: i
soggetti (in una specifica classe si possono utilizzare item pi difficili o pi
facili), i contenuti (certi argomenti sono di per s pi facili o pi difficili), la
situazione (una prova di verifica a meta anno pu essere percepita meno
difficoltosa della stessa prova in sede d'esame a fine anno).
Durante la somministrazione della prova la massima cura deve esser posta
nellevitare indebite comunicazioni fra gli allievi, cos come non dovr esser
fornito alcun input da parte dellinsegnante.
L'uso di un apposito "foglio risposte" preparato in precedenza pu rivelarsi
molto utile per rendere pi veloce la correzione della prova.
3.4.2 Azioni per la progettazione del test
1. Definizione, chiara e precisa, degli obiettivi didattici da sottoporre a
verifica [articolando] secondo criteri logico-sequenziali l'ambito disciplinare.
E questo lelemento cruciale per costruire prove sensate. Inizialmente
bisogna indicare che cosa la prova va a verificare (ossia che tipo di azione
mentale, o di processo di apprendimento, o di pensiero, con essa si attiva).
Dopo di ch bisogna sempre ri-chiedersi: Ma davvero questa prova ha
stimolato questa azione mentale?
2. Analisi degli obiettivi determinati al fine di escludere quelli ridondanti e di
integrare l'elenco con quelli inavvertitamente omessi.
3. [ Per gli ] obiettivi da sottoporre a controllo e determinazione della tipologia
e del numero degli items da impiegare. Quando si predispone una prova e,
per esempio, si intendono verificare tre dimensioni (comprensione, analisi e
sintesi) necessario che ciascuna dimensione sia rappresentata da un
numero coerente di item (es: 10 item per ogni dimensione; e non 3 per
una dimensione, 18 per unaltra e 9 per lultima).
33
Val 03-13
F.TESSARO
34
Val 03-14
F.TESSARO
3.5
3.5.1
3.
Accorgimenti costruttivi:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Con i quesiti V/F possibile costruire una prova che consente di toccare un gran
numero di argomenti ma in genere non possibile verificare altro che livelli di pura
conoscenza. Vi inoltre una forte probabilit che siano fornite risposte del tutto casuali.
Poich per ciascun quesito la probabilit di "indovinare" la risposta corretta del 50%,
per diminuire il rischio complessivo di ottenere risposte casuali talvolta si tende
erroneamente ad aumentare il numero dei quesiti: in realt aumentando il numero degli
item non diminuisce la probabilit di risposte casuali.
3.5.2
Movimenti di capitali
bilancia commerciale
partite invisibili
saldo attivo
bilancia dei pagamenti in deficit
esportazioni
importazioni
1.
2.
3.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
4.
Servizi
diminuzione riserve valutarie
crediti
importazioni/esportazioni
investimenti diretti
surplus
aumento di valuta estera
partite a debito
5.
6.
7.
35
Val 03-15
F.TESSARO
Per rendere trascurabile il fattore "risposta a caso" necessario che la seconda lista
contenga uno o due elementi in pi della prima.
Accorgimenti costruttivi:
1. curare la "omogeneit" tra premesse e risposte;
2. usare liste brevi, al massimo una decina di elementi, l'optimum e di 5-8 elementi;
3. per rendere trascurabile il fattore "caso" si inseriscono uno o due elementi in pi
nella seconda lista.
3.5.3
Item a "COMPLETAMENTO"
3.5.4
36
Val 03-16
F.TESSARO
Struttura: risposta a scelta tra pi proposte (con distrattori) di cui una sola esatta.
Sono formati da un nucleo centrale, la domanda, e da una serie di risposte alternative
delle quali, di solito, una sola esatta. I quesiti a scelta multipla pi usati sono quelli che
prevedono quattro alternative di risposta.
Es.: Un paese registra, da qualche anno, un deficit della bilancia dei pagamenti; quale
misura potrebbe adottare?
a) aumentare le imposte
b) eliminare le barriere doganali
c) aumentare il tasso di interesse
d) combattere la disoccupazione
Accorgimenti costruttivi:
1. usare un linguaggio semplice e chiaro, con termini noti agli alunni;
2. ricordare che va verificata la capacit di risposta dell'allievo e non la sua abilit a
comprendere la domanda;
3. il quesito deve essere breve per essere letto e compreso rapidamente;
4. includere nella domanda tutte le parole che si ripetono in ogni risposta;
5. evitare le frasi negative e la doppia negazione; se proprio si deve usare la
negazione la si evidenzi o la si sottolinei;
6. le risposte devono essere tutte plausibili e sistemate secondo un ordine logico;
7. uniformare il pi possibile la lunghezza dei distrattori;
8. evitare che un quesito ponga come domanda la risposta di un precedente quesito;
9. rispettare laccordo grammaticale fra la domanda e tutte le alternative
10. evitare di fornire informazioni superflue o fuorvianti se tali informazioni non hanno
una funzione ben precisa in rapporto a ci che si vuole verificare;
11. evitare la ripetizione di una parola "chiave" nella domanda e nell'alternativa
corretta.
I quesiti a scelta multipla sono molto flessibili e consentono di verificare obiettivi che
vanno dal semplice livello di conoscenza (ad es. conoscenza di termini) a livelli che
implicano capacit di astrazione anche notevoli o comunque capacit di applicare in
contesti nuovi le conoscenze acquisite.
La formulazione dei quesiti a scelta multipla richiede molta attenzione: la domanda
deve essere semplice e chiara e i distrattori devono essere errati come risposta alla
domanda, ma al contempo plausibili, cos che l'alunno non sia posto in grado di scartarli
immediatamente per manifesta illogicit e che non "inquinino" la conoscenza.
3.5.5
3.5.6
Val 03-17
F.TESSARO
3.5.7
Questa domanda prevede che lallievo non barri una casella, ma scriva una risposta di
tipo alfabetico o di tipo numerico, pertanto dopo la domanda dovr scrivere la risposta
esatta. Bisogna fare attenzione, in particolare quando si utilizzano dei correttori
automatici, che le risposte di tipo alfabetico non sempre prevedono ununica risposta
esatta, o pu essere formulata in vari modi (Es. Domanda: Come viene definita la
programmazione
di
impronta
comportamentista?
Risposte
corrette
possibili:
Programmazione lineare Programmazione per obiettivi Istruzione programmata ).
Per quanto attiene le risposte di tipo numerico dopo avere formulato la domanda
lallievo scrive il valore numerico della risposta (Es.: Calcolare la radice quadrata di 25.
Risposta esatta: 5). Pu anche verificarsi il caso che la risposta esatta pu essere non
unica ma compresa allinterno di un ventaglio di valori a seconda del tipo di calcolo
eseguito, dallarrotondamento delle cifre decimali o dalluso di tavole. (Es.:Calcolare
linteresse che matura in 285 giorni al tasso del 6,50% sulla somma di Euro 2500,00. La
risposta esatta pu essere compresa tra i valori che si differenziano di pochi euro luno
dallaltro). In questo caso va inserito il valore numerico esatto e nella casella adiacente
% di scostamento la percentuale di scostamento dal dato esatto inserito.
In questa tipologia di domanda si possono far confluire anche gli item ad un
completamento senza suggerimento in calce. Con essa si pu richiedere di completare
un brano dal quale sia stata tolta un termine (si lasciano al suo posto alcuni puntini di
sospensione). In particolare questa domanda si presta per brani particolari in cui la
risposta univoca o quasi (come nel caso di definizioni o principi o enunciati). Es. 1) In
un triangolo rettangolo, la somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti uguale
allarea del costruito sullipotenusa.
38
Val 03-18
F.TESSARO
SSIS Veneto - Corsi speciali per lidoneit allinsegnamento tecnico-pratico (L. 143/2004)
Area della trasversalit (per tutti i settori disciplinari)
Modulo: Metodi e tecniche dellosservazione e della valutazione
Unit Formative:
Val 01 I fondamenti della valutazione scolastica
Val 02 Losservazione e laccertamento in laboratorio
Val 03 La verifica e la valutazione degli apprendimenti
Val 04 Il portfolio: tra valutazione e certificazione delle competenze
Le domande chiave
Che cosa si pu/si vuole/si deve documentare e valutare in un
curricolo?
Che cosa implicano i concetti di competenza e di processo? Come si
raccordano tra loro?
In quali diversi modi strumenti come il portfolio e la certificazione
possono contribuire a soddisfare esigenze di documentazione e
valutazione?
Per trovare una soluzione possibile ai problemi della valutazione necessario
ricollocare la valutazione scolastica non concepita pi entro i soli ambiti
scolastici, ma piuttosto entro lesperienza reale di vita, in riferimento
allapprendimento di una persona che usa la conoscenza appresa per risolvere
problemi nuovi e reali.
Le competenze acquisite dallo studente possono essere riconosciute
dallallievo stesso (nel Portfolio delle competenze) e, per essere spendibili nel
mercato del lavoro devono essere certificate secondo parametri condivisi a livello
nazionale ed europeo.
4.1
Quali motivi?
Crescente interesse per la costruzione di un sistema nazionale di
certificazione delle competenze;
Diversi approcci metodologici ed una non ancora sistematica attuazione
di un modello di competenze;
Il concetto di competenza porta a dover ripensare le idee di ruolo,
qualifica e posizione;
Val 04-1
F.TESSARO
Val 04-2
F.TESSARO
Val 04-3
F.TESSARO
4.2
Val 04-4
F.TESSARO
competenze raggiunte dagli allievi, nonch dei processi messi in atto per
raggiungerle.
Il portfolio si ritiene lo strumento pi adatto per valutare lapprendimento
attraverso le prestazioni dello studente. In tal senso, il portfolio una raccolta di
materiali che documenta ad altri una serie di prestazioni eseguite nel tempo.
4.2.2 Domande e potenzialit3
Entrando nel merito del portfolio c da porsi innanzitutto alcune domande:
1) Quale funzione assegnare al portfolio rispetto alla valutazione in itinere,
periodica e a quella finale?
2) Con quali criteri selezionare il materiale prodotto dal soggetto e da
ritenere significativo per s e per gli altri nel processo dapprendimento?
3) Quale rapporto stabilire nella definizione dei criteri e nello svolgimento
dellattivit della scelta documentativa fra alunno/studente e insegnante/i?
4) Se e quale ruolo, spazio e finalit assegnare alla famiglia nel concorrere
alla composizione del portfolio?
5) da intendersi solo come una cartella documentativa di prodotti
dellalunno o insieme anche come un contenitore di documentazioni valutative
della scuola e di altri servizi sociali?
6) Come registrare il rapporto fra gli esiti raggiunti/registrati, il portfolio e la
disponibilit delle opportunit e della fruizione, del tipo, della variet e della
qualit degli strumenti informativi, tecnici/tecnologici, operativi a scuola e
nellextrascuola?
7) Quale spazio dare alle acquisizioni e ai crediti extrascolastici e in quale
rapporto connetterli con la valutazione complessiva dellalunno/studente?
8) Come documentare il Piano di Studio Personalizzato
progressione scolastica al di l dei singoli prodotti?
nella
sua
Val 04-5
43
F.TESSARO
Val 04-6
44
F.TESSARO
Val 04-7
F.TESSARO
Val 04-8
F.TESSARO
4.3
Biografia di apprendimento
Organizzazione e valorizzazione dei processi e dei prodotti pi significativi effettuati dagli
studenti. (IPSIA "Ripamonti" Como)
Ampliare la valutazione disciplinare con la certificazione di competenze per la
47
trasparenza negli apprendimenti degli studenti.
Val 04-9
F.TESSARO
Favorire lautovalutazione, da parte degli studenti, del processo formativo (IPSIA Monza
Mi)
Dare sistemazione alle diverse certificazioni utilizzando lo strumento che proposto (sia
a livello ministeriale, sia di organismi europei OCSE) come il libretto per il futuro cittadino
d'Europa.
Fornirsi di un valido supporto per lavorare sulle competenze anche disciplinari, oltre ad
essere uno strumento spendibile nel mondo del lavoro.
Attraverso il rapporto con le associazioni datoriali, o i singoli imprenditori far riflettere lo
studente sulle competenze richieste
Dare pi valore alle certificazioni.
Utilizzare questo strumento per sviluppare le riflessione metacognitiva nello studente
come strumento per superare le difficolt di apprendimento
Dotare lo studente di uno strumento spendibile nel mondo del lavoro
Rispondere alle esigenze dei genitori, molto sensibili alle richieste del mondo del lavoro
(ITAS Limbiate Mi)
Dare una sistemazione a tutto il materiale di tipo certificativi e formativo prodotto negli
ultimi anni dal nostro Istituto
Favorire negli alunni la capacit di autovalutazione delle competenze acquisite e delle
esperienze formative realizzate
Rendere consapevoli gli studenti della loro situazione scolastica al fine di pianificare la
scelta orientativa al termine del corso di studi
Fornire lo studente di uno strumento utile per linserimento e la flessibilit nel mondo del
lavoro
Sviluppare negli studenti competenze organizzative e sistematizzative
Rendere il pi possibili trasparenti le certificazioni (ITC "DellAcqua" Legnano Mi)
Descrivere competenze professionali per facilitare la mobilit lavorativa
Fornire trasparenza e coerenza nei programmi professionalizzanti
Sviluppare competenze professionali in funzione delle richieste del mondo del lavoro (ITC
"Zappa" Saronno Va)
Motivare alla pratica autovalutativa
Indurre alla riflessione e sistematizzazione delle esperienze formative
Abituare alla pratica della archiviazione dei documenti personali
Rendere meno estemporanei i colloqui con tutor e docenti (ITCS "Levi" Bollate Mi)
Favorire la consapevolezza del percorso metacognitivo nello studente
Rendere pi trasparente la relazione fra valutazione e competenze
Contribuire al successo formativo (Liceo Classico e Scientifico "Casiraghi" Cinisello
Balsamo Mi)
Risolvere:
mancanza di consapevolezza nello studente del proprio percorso metacognitivo
assenza di trasparenza nella relazione fra valutazione e competenze
insuccesso formativo
carenza di elementi per lassunzione di decisioni sul soggetto sui temi del
passaggio, dellorientamento e del tutoraggio
difficolt nella lettura dei dati per analisi storiche e determinazione scelte della 48
scuola (Liceo classico Crema)
Val 04-10
F.TESSARO
4.4
finalit
del
portfolio
progressivo
formativo
possono
cos
Val 04-11
49
F.TESSARO
significato alla luce di ci che hanno appreso, sviluppa negli studenti un concetto
positivo di s, la fiducia di poter realizzare cose migliori in futuro.
Una riflessione dello studente o dello studente con linsegnante, o anche dei
destinatari un fattore molto importante per lefficacia del portfolio. In essa gli
studenti esprimono il loro pensiero, la finalit che intendevano raggiungere, il
loro giudizio, le cause delle imperfezioni, le difficolt incontrate, le impressioni
conclusive dopo aver tentato la loro realizzazione. La riflessione sul proprio
lavoro aiuta lo studente a essere consapevole della condizione di persona che
apprende: incertezza, attenzione, difficolt, fatica, persistenza, flessibilit,
cautela, entusiasmo e frustrazione. Costituisce anche unoccasione straordinaria
per insegnare agli studenti in modo individualizzato a riflettere sul lavoro che
hanno eseguito, e per sviluppare in loro una struttura cognitiva pi ricca e
critica.
Dopo aver realizzato un prodotto da inserire nel portfolio (non
necessariamente la decisione di inserire un prodotto avviene dopo averlo
realizzato; perch in alcuni casi, come nel portfolio dei prodotti migliori, la
decisione successiva, cio dopo varie realizzazioni), necessario, a partire dal
progetto e dalle scelte, prevedere ci che si deve fare. A questo punto, gli
studenti hanno la possibilit di esaminare il loro lavoro per intero, autovalutarsi,
dare un giudizio, scoprire il loro punto di forza e di debolezza e vedere
chiaramente le loro tendenze. Per esempio, uno studente potrebbe scoprirsi pi
capace di scrivere testi descrittivi e meno capace di risolvere problemi. Partendo
da queste osservazioni, gli studenti potrebbero gi pensare ad un loro futuro
apprendimento di successo, sviluppando le tendenze naturali che gi possiedono.
Dopo aver realizzato un certo numero di prodotti, possibile cominciare a
intravedere il tratto di percorso realizzato. Gli studenti, assistiti dagli insegnanti,
esaminano ci che stato fatto e decidono i prodotti da inserire in un portfolio di
valutazione.
4.5
I vantaggi che possono derivare dal suo utilizzo si possono cos sintetizzare :
potenzialmente autentico e ingloba i problemi della vita reale;
mostra la crescita delle prestazioni dello studente, che segnalata dai
cambiamenti nelle sue produzioni lungo il tempo;
pu mostrare lampiezza e la versatilit nel dominio, attraverso le
esemplificazioni di molteplici forme di lavoro in esso incluse;
pu favorire la consapevolezza e il controllo dei processi di apprendimento
(stile cognitivo, strategie di apprendimento, metodo di studio);
pu coinvolgere lo studente nel processo di valutazione del proprio lavoro e
favorire la sua iniziativa rispetto alla gestione dello stesso;
pu contribuire a dimostrare che egli in grado di conservare la produzione
personale nel tempo;
pu favorire la comunicazione tra docente e studente, nonch tra scuola e
famiglia.
Per queste ragioni, pu essere considerato espressione di valutazione:
formativa e incoraggiante, nella misura in cui non si limita al censimento
50
di lacune ed errori, ma evidenzia altres le mete raggiunte, anche se minime;
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F.TESSARO
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