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Ricordati di vedere cos’è l’angioma

• Orticaria:
Definizione: si definisce orticaria un’eruzione cutanea caratterizzata dalla presenza di pomfi leggermente
rialzati, rossi e pruriginosi.

Aspetto macroscopico:
Il gonfiore è dovuto al rilascio di sostanze chimiche (come
l’istamina) dai mastociti della cute, che causano la temporanea
fuoriuscita di liquido dai piccoli vasi sanguigni. Il prurito può essere
grave. I bordi possono essere chiaramente definiti e avere un
centro chiaro. In genere, l’orticaria compare e scompare. Una
papula può persistere per diverse ore, poi scomparire e in seguito
può comparirne un’altra altrove. Una volta scomparsa l’orticaria, la
pelle appare del tutto normale.
Inoltre, tale malattia può presentarsi con angioedema, che come
l’orticaria causa gonfiore. Tuttavia, il gonfiore dell’angioedema è
localizzato al livello dermico piuttosto che al livello dell’epidermide.
A volte, l’angioedema colpisce il viso, le labbra, la gola, la lingua e le
vie aeree. Può essere letale se il gonfiore interferisce con la
respirazione.

Cause:
- L’orticaria e l’angioedema possono essere reazioni allergiche, infatti può verificarsi quando
vengono inalate, consumate, iniettate o toccate certe sostanze chimiche. Queste sostanze
chimiche possono essere nell’ambiente, negli alimenti, nei farmaci, negli insetti, nelle piante o in
altre fonti. Non sono pericolose per la maggior parte delle persone, ma negli individui sensibili a
tali sostanze chimiche definite in questo caso allergeni, può verificarsi una reazione allergica,
ovvero il sistema immunitario reagisce eccessivamente alle sostanze chimiche.
- Tuttavia, nella maggior parte dei casi, l’orticaria non si manifesta nell’ambito di una reazione
allergica e non può essere identificato un allergene. Ad esempio, può essere causata da  disturbi
autoimmunitari. In questi disturbi, è presente una disfunzione del sistema immunitario, che
erroneamente riconosce i propri tessuti come estranei e li attacca.
- Inoltre, alcuni farmaci causano l’orticaria direttamente senza scatenare una reazione allergica.
- Alcuni stimoli fisici (come il calore, il freddo, la pressione, la frizione o la luce solare) possono
causare l’orticaria, per ragioni non del tutto chiare.

Classificazione:
- Solitamente, l’orticaria dura meno di 6 settimane ed è classificata come acuta.
- Se si protrae per più di 6 settimane, allora viene classificata come cronica.

• Orticaria acuta:
Nella forma acuta se può essere identificata una causa, è più comunemente causata da:
- Reazioni allergiche, Le reazioni allergiche sono spesso scatenate da certi alimenti, in particolare,
uova, pesce, molluschi, noci e frutta, da additivi alimentari o da punture di insetti. Perfino
l’ingestione di piccole quantità di certi alimenti può improvvisamente indurre l’orticaria. Tuttavia,
nel caso di altri alimenti (come le fragole), la reazione allergica si manifesta solo dopo averli
ingeriti in notevole quantità. Molti farmaci, in particolare gli antibiotici, possono causare
l’orticaria. Reazioni allergiche immediate possono anche presentarsi quando una sostanza entra
direttamente a contatto con la pelle (come il lattice), dopo una puntura d’insetto o come reazione
a una sostanza che viene inalata nei polmoni o attraverso il naso.
- Reazioni non allergiche, Mentre le cause non allergiche dell’orticaria includono le infezioni, alcuni
farmaci e alcuni stimoli fisici (come la pressione o il freddo).

In oltre la metà dei casi, la causa specifica dell’orticaria acuta non può essere identificata.

• Orticaria cronica:
Le possibili cause identificabili dell’orticaria cronica sono le stesse di quella acuta. Tuttavia, nella
stragrande maggioranza dei casi, la causa non può essere identificata (è idiopatica). La maggior parte dei
casi di orticaria cronica che non ha una causa identificabile si ritiene essere dovuta a una reazione
autoimmune che non ha una causa identificabile di per sé. Comunque, si deve fare tutto il possibile per
identificare la causa, in quanto l’eliminazione della causa è il migliore approccio di trattamento.
A volte, la causa viene facilmente trascurata, come quando gli individui ripetutamente consumano un
alimento non riconosciuto come scatenante, come un conservante o un colorante nei cibi o la penicillina
nel latte. Spesso, nonostante tutti gli sforzi, la causa rimane sconosciuta.
L’orticaria cronica può durare per mesi o anni, e quindi a volte sparire senza una ragione evidente.

• Vitiligine:
Definizione: Malattia caratterizzata dalla perdita di melanociti e consecutivamente dallo schiarimento di
alcune zone della pelle.

Cause: La causa della vitiligine è sconosciuta, ma è un disturbo della pigmentazione cutanea  che
potrebbe comportare un attacco da parte del sistema immunitario alle cellule che producono il pigmento
cutaneo melanina (melanociti). La vitiligine può avere carattere familiare o si può sviluppare
spontaneamente. Potrebbe verificarsi in concomitanza con certe altre malattie, ed è associata
alle malattie autoimmuni (quando il corpo attacca i propri tessuti), tra le quali la malattia tiroidea è la più
comune. È associata più strettamente alle patologie che rendono la tiroide iperattiva (ipertiroidismo, in
particolare se causato dalla malattia di Graves) e a quelle che rendono la tiroide ipoattiva ( ipotiroidismo,
in particolare se causato dalla tiroidite di Hashimoto). Anche le persone affette da diabete, morbo di
Addison e anemia perniciosa sono maggiormente predisposte alla comparsa di vitiligine. Comunque, la
relazione tra questi disturbi e la vitiligine non è chiara.
Occasionalmente, la vitiligine si verifica dopo una lesione fisica della pelle, ad esempio in risposta a
un’ustione da sostanze chimiche o a un’ustione solare. Chi ne è affetto potrebbe anche notare che la
vitiligine viene scatenata da un episodio di stress emotivo

Sintomi:
In alcune persone compaiono una o due chiazze di
vitiligine ben definite. In altre, le chiazze si manifestano
su un’area vasta del corpo. Raramente, la vitiligine si
verifica sulla maggior parte della superficie cutanea. Tali
variazioni sono più evidenti nelle persone di pelle scura.
Comunemente le zone affette sono il viso, le dita delle
mani e dei piedi, i polsi, i gomiti, le ginocchia, le mani, la
cresta tibiale, le caviglie, le ascelle, l’ano e l’area
genitale, l’ombelico e i capezzoli. La cute affetta è
estremamente predisposta alle ustioni solari. Le zone
cutanee interessate dalla vitiligine producono anche
peli di colore bianco, poiché i melanociti non sono più
presenti nei follicoli piliferi.
• Albinismo:
Definizione: L’albinismo olo-cutaneo è un difetto ereditario della sintesi della melanina, nella quale
viene ipoprodotta o al contrario la sua produzione è totalmente assente; perciò, è responsabile di
ipopigmentazione diffusa della cute, dei capelli e degli occhi.
Al contrario dell’albinismo oculare colpisce solitamente solo gli occhi, e causa strabismo, nistagmo e
diminuzione del visus.

Causa:
L'albinismo oculo-cutaneo comprende una serie di patologie ereditarie rare in cui i melanociti sono
presenti in numero normale ma la sintesi di melanina è assente o notevolmente ridotta. L'albinismo
oculo-cutaneo si può manifestare in qualsiasi etnia e in qualsiasi parte del mondo. Sono presenti sia
patologia cutanea che oculare (coinvolgimento oculare). I segni di coinvolgimento oculare comprendono
lo sviluppo di un tratto ottico alterato, che si manifesta con ipoplasia della fovea e riduzione dei
fotocettori e mal rotazione delle fibre del chiasma ottico.

Nella maggior parte dei casi l'albinismo oculo-cutaneo è a trasmissione autosomica recessiva;


l'ereditarietà autosomica dominante è rara.

Sintomi:
L’albinismo è facilmente riconoscibile dal tipico aspetto con capelli bianchi, cute pallida o bianca e occhi
rosa o grigio-azzurro chiaro. Gli occhi sono molto sensibili alla luce e spesso i soggetti albini cercano di
evitare luci intense.
I soggetti con forme meno tipiche di albinismo possono avere un po’ di colore nella cute, avere i capelli
rossicci e/o gli occhi azzurri o marroni.
Poiché la melanina protegge la cute dai raggi solari, le persone affette da albinismo sono maggiormente
predisposte alle ustioni solari e al cancro della cute (soprattutto il carcinoma squamo-cellulare). Persino
un’esposizione di pochi minuti a luce solare intensa può provocare ustioni gravi.

Alterazioni del cuoio capelluto:

• Psoriasi:
Definizione: La psoriasi è una malattia cronica, recidivante, caratterizzata dalla comparsa di chiazze
rialzate arrossate, con margini distinti, ricoperte da squame argentee che si formano tra la placca e la
cute normale. Tali squame si sfaldano se grattate e provocano lesioni e croste.

Cause:
L'eziologia della psoriasi è sconosciuta, ma risulterebbe implicato il sistema immunitario che causerebbe
un'iperproliferazione dei cheratinociti . Si ritiene che un fattore scatenante ambientale evochi una
risposta infiammatoria e la successiva iperproliferazione dei cheratinociti.
I fattori scatenanti ben identificati comprendono
- Traumatismi (fenomeno di Koebner)
- Ustioni solari
- Infezione da HIV
- Infezione da streptococco beta-emolitico (che porta a psoriasi guttata)
- Farmaci (in particolare beta-bloccanti, clorochina, litio, ACE-inibitori, indometacina, terbinafina, e
interferone-alfa)
- Stress emotivi
- Consumo di alcol
- Fumo di tabacco
- Obesità

Sintomi:
La psoriasi a placche, il tipo di psoriasi più comune, di solito ha inizio con una o più piccole chiazze rosse,
argentate e lucide (placche) sul cuoio capelluto, ai gomiti, alle ginocchia, sulla schiena o sulle natiche.
Possono essere colpite anche le sopracciglia, le ascelle, l’ombelico, la pelle intorno all’ano e la fossetta in
cui le natiche si uniscono alla regione lombare. Molte persone affette da psoriasi possono presentare
anche unghie deformate, ispessite e striate.
È da notare che dato che tale malattia interessa gli strati superficiali della cute non influenza l’involuzione
del follicolo pilifero e quindi non causa perdita dei capelli.
La presenza di chiazze spesse o di chiazze su palmi delle mani, piante dei piedi o pieghe dei genitali causa
spesso prurito o bruciore, ma molte volte la malattia è asintomatica. Sebbene le chiazze non provochino
gravi disturbi fisici, sono molto evidenti e spesso creano imbarazzo nella persona interessata. Il disagio
psicologico causato dalla psoriasi può essere grave.

• Follicolite:
Definizione: La follicolite e gli ascessi cutanei sono sacche cutanee piede di pus causate da un’infezione
batterica. possono essere superficiali o profondi, possono colpire solo i follicoli piliferi o anche le
struttura più profonde della pelle.

La follicolite è un tipo di ascesso cutaneo di piccole dimensioni che interessa il follicolo pilifero. Altri tipi
di ascessi possono apparire sia sulla superficie della pelle sia all’interno delle strutture più profonde della
pelle, senza coinvolgere sempre un follicolo pilifero. La maggior parte degli  ascessi cutanei è causata da
batteri della specie Staphylococcus aureus e ha l’aspetto di sacche piene di pus sulla superficie cutanea.
Recentemente, un ceppo di stafilococco resistente ad antibiotici precedentemente efficaci è divenuto
una delle cause più comuni. Questo ceppo è chiamato Staphylococcus aureus resistente alla meticillina
(Methicillin-Resistant Staphylococcus Aureus, MRSA).
A volte, i batteri penetrano nella cute attraverso un follicolo pilifero, una piccola abrasione o una
puntura, ma spesso non esiste un punto di ingresso evidente. Le persone che vivono in ambienti affollati,
che hanno una scarsa igiene o soffrono di malattie croniche della pelle o coloro le cui cavità nasali
contengono lo stafilococco, hanno una maggiore tendenza agli episodi di follicolite o ascessi cutanei.
Anche un sistema immunitario indebolito, l’obesità, l’anzianità e, possibilmente, il  diabete sono fattori di
rischio comuni. In alcuni casi, possono verificarsi episodi ricorrenti di infezione per cause sconosciute.

Nello specifico:
Follicolite
La follicolite è un’infezione di un follicolo pilifero. Somiglia a un piccolo foruncolo bianco o rosso in
corrispondenza della base di un pelo. L’infezione può interessare uno o più follicoli. Ogni follicolo infetto
è pruriginoso o lievemente doloroso, ma il paziente non presenta malessere generale.

In alcuni casi, la follicolite può svilupparsi dopo un bagno caldo o un idromassaggio con acqua
insufficientemente clorata. Tale condizione, talvolta chiamata “follicolite da bagno caldo” o “dermatite
da bagno caldo”, è causata dal batterio Pseudomonas aeruginosa. Il suo esordio varia da 6 ore a 5 giorni
dopo l’esposizione. Le aree cutanee coperte dai costumi da bagno, quali il tronco e i glutei,
rappresentano le sedi più comuni.
Alcune persone sviluppano la follicolite leggera in aree umide e sottoposte a frizione, come le aree della
pelle sotto l’equipaggiamento sportivo o sui glutei.

I peli infetti cadono o possono venire strappati con facilità, ma nuovi foruncoli tendono a svilupparsi.

A volte, dopo la rasatura i peli rigidi nella regione della barba (o in qualsiasi area che viene rasata) si
arricciano e rientrano nella pelle (peli incarniti), producendo una lieve irritazione e infiammazione.
Tuttavia, non è presente alcuna reale infezione. Questo tipo di follicolite è chiamata  pseudofollicolite
della barba.

Ascessi cutanei
Gli ascessi cutanei sono sacche infette piene di pus, dolorose e calde che si sviluppano sotto la superficie
della pelle e che potrebbero comparire in qualsiasi punto del corpo. Possono variare da due a diversi
centimetri di diametro.

I foruncoli e i favi sono tipi di ascessi cutanei.

I foruncoli (pustole) sono ascessi più superficiali che, per definizione, coinvolgono il follicolo pilifero e il
tessuto adiacente. I foruncoli sono comuni sul collo, sulle mammelle, sul viso e sulle natiche. Sono
fastidiosi e possono essere particolarmente dolorosi nelle aree sensibili (per esempio, sul naso, l’orecchio
o le dita delle mani).
I favi sono grappoli di foruncoli multipli collegati l’uno all’altro sotto la superficie della pelle.
Se non vengono trattati, spesso gli ascessi maturano e si aprono, rilasciando un liquido bianco o rosa
cremoso. I batteri possono diffondersi dall’ascesso fino a infettare il tessuto circostante e i linfonodi. La
persona può presentare febbre e avvertire malessere generale.

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