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IMMUNITà

 Immunità degli organi:


Gli individui-organi di Stati stranieri beneficiano di :
1) immunità funzionali o ratione materiae – atti compiuti nell’esercizio delle funzioni ufficiali ne
godono tutti gli organi stranieri
il comportamento/attività dell’organo è attribuito allo Stato estero direttamente (che ne
risponde in quanto tale)

2) immunità diplomatiche o ratione personae – atti compiuti dall’individuo-organo a titolo privato


non spettano a tutti gli organi stranieri ma soltanto a:
- agli agenti diplomatici
-ad alcuni organi di vertice (Capi di Stato, di governo, Min. esteri )

 Conv. Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961:


-Art. 22
«1. I locali della missione sono inviolabili. Senza il consenso del capomissione, è vietato agli agenti
dello Stato accreditatario accedere alle stesse.
2. Lo Stato accreditatario è particolarmente tenuto a prendere tutte le misure appropriate per
impedire che i locali della missione siano invase o danneggiate, la pace della missione sia turbata, e
la dignità della stessa diminuita
-Art. 29 – «La persona dell’agente diplomatico è inviolabile. Egli non può essere sottoposto ad
alcuna forma di arresto o di detenzione. Lo Stato accreditatario lo tratta con il rispetto dovutogli e
provvede adeguatamente a impedire ogni offesa alla persona, libertà e dignità dello stesso.»
-Art. 30 – «1. La dimora privata dell’agente diplomatico gode della medesima inviolabilità e
protezione delle stanze della missione.
2. I suoi documenti, la sua corrispondenza e, con riserva del par.3 dell’art.31, i suoi beni godono
parimente dell’inviolabilità.
-Art. 31
«1. L’agente diplomatico gode dell’immunità dalla giurisdizione penale dello Stato accreditatario.
Esso gode del pari dell’ immunità dalla giurisdizione civile e amministrativa dello stesso, salvo si
tratti di:
a.) azione reale circa un immobile privato situato sul territorio dello Stato accreditatario, purché
l’agente diplomatico non lo possegga per conto dello Stato accreditante ai fini della missione;
b.) azione circa una successione cui l’agente diplomatico partecipi privatamente, e non in nome
dello Stato accreditante, come esecutore testamentario, amministratore, erede o legatario;
c.) azione circa un’attività professionale o commerciale qualsiasi, esercitata dall’agente diplomatico
fuori delle sue funzioni ufficiali nello Stato accreditatario.

In conclusione
questo accordo di codificazione prevede:
-Inviolabilità della persona, sede, dimora, corrispondenza …
-esenzioni fiscali
-Immunità dalla giurisdizione dei tribunali dello Stato accreditatario
- giurisdiz. penale: assoluta
- giurisdiz. civile: relativa (art. 31)
 IMMUNITà diplomatiche di altri organi :
-agenti consolari: sono organi attraverso i quali lo Stato svolge atti amministrativi di diritto interno
in territorio straniero, a seguito di una convenzione consolare godono di immunità funzionali per gli
atti che attengono all'esercizio delle funzioni
- Es. . Conv. Vienna 1963 sulle relazioni consolari

-Funzionari di OI: godono di immunità in base ad un accordo fra l’Organizzazione e gli Stati membri
Es. Accordo sui privilegi e sulle immunità della Corte penale internazionale,
adottata dall'Assemblea degli stati partiti il 9 settembre 2002

 Affare relativo al personale diplomatico e consolare degli Stati Uniti a Teheran 1980
Nel corso della rivoluzione islamica di Teheran, il 4 novembre 1979 alcuni militanti fanno irruzione
all'ambasciata statunitense prendendo in ostaggio 52 persone del corpo diplomatico americano.

Occupazione dell'ambasciata statunitense a Teheran da parte di studenti iraniani. In altre parti


dell'Iran occupate anche le sedi consolari USA.
Le forze di sicurezza iraniane non fanno nulla per prevenire gli attacchi o reprimerli. In seguito questi
atti sono stati approvati ufficialmente dal governo dell'Iran e perdura la detenzione degli ostaggi
americani per 400 giorni.
20 gennaio 1981: Firma degli Accordi di Algeri e rilascio dei 52 diplomatici tenuti in ostaggio, dopo
444 giorni di prigionia.
CIG, sentenza 24 maggio 1980:
Con la perdurante l’occupazione dell'ambasciata e delle sedi consolari USA e la presa in ostaggio del
personale l’Iran ha violato e continua a violare obblighi nei confronti degli USA posti da:
- Conv. Vienna 1961 sulle relazioni diplomatiche
- Conv. Vienna 1963 sulle relazioni consolari
- e DI generale

 Immunità e crimini internazionali Statuto di Roma


-art. 27 “Irrilevanza della capacità ufficiale”
1. “Il presente Statuto si applica ugualmente a tutte le persone senza alcuna distinzione basata sulla
capacità ufficiale”
2. “Le immunità o le regole speciali di procedura inerenti alla qualifica ufficiale di una persona in forza
del diritto interno o del diritto internazionale non impediscono alla Corte penale di esercitare la sua
giurisdizione nei confronti di detta persona.”

-Articolo 86 Obbligo generale di cooperare: Secondo le disposizioni del presente Statuto gli Stati parti
cooperano pienamente con la Corte nelle inchieste ed azioni giudiziarie che la stessa svolge per reati
di sua competenza.

-Articolo 87 Richieste di cooperazione: disposizioni generali: 1. a) La Corte è abilitata a rivolgere


richieste di cooperazione agli Stati parti. Tali richieste sono trasmesse per via diplomatica o mediante
ogni altro canale appropriato che ciascuno Stato parte può scegliere al momento della ratifica,
accettazione o approvazione del presente Statuto o dell'adesione allo stesso. (..)
-Articolo 88 Procedure disponibili secondo la legislazione nazionale
Gli Stati parti si adoperano per predisporre nel loro ordinamento nazionale, procedure appropriate
per realizzare tutte le forme di cooperazione indicate nel presente capitolo

-articolo 89 Consegna di persone alla Corte


1. “Gli Stati Parte devono, in conformità con le disposizioni della presente Parte e la procedura
prevista dal loro diritto nazionale, soddisfare le richieste di arresto e consegna”.

-Articolo 98 Cooperazione in merito alla revoca dell'immunità e al consenso alla consegna


1. “La Corte non può procedere con una richiesta di consegna o di assistenza che richiederebbe allo
Stato richiesto di agire in contrasto con i suoi obblighi derivanti dal diritto internazionale in relazione
all'immunità statale o diplomatica di una persona o beni di uno Stato terzo, a meno che il Il tribunale
può prima ottenere la collaborazione di tale Stato terzo per la revoca dell'immunità

ES. CIG, Caso del mandato d’arrestoCongo v. Belgium 2002


 IMMUNITà STATO
-Regola generale: uno Stato non può essere convenuto in giudizio di fronte ai tribunali interni i un
altro Stato (a meno che non ne accetti volontariamente la giurisdizione)
La regola sull’esenzione dalla giurisdizione è natura consuetudinaria
-Regola attuale: lo Stato è esente quando compie attività che sono manifestazione delle sue funzioni
sovrane = attività iure imperii
Lo Stato è sottoponibile a giurisdizione quando pone in essere atti di natura privatistica = attività
iure gestionis

 Conv. di New York del 17 gennaio 2004 sull’immunità dalla giurisdizione degli StatI e dei loro beni
(CDI) (l’Italia vi ha aderito con L. 14 gennaio 2013, n. 5)
la conv. adotta il metodo della lista:
-come regola generale vale l’immunità ma con varie eccezioni nei casi espressamente indicati (artt.
10-17), tra cui: controversie in materia di transazioni commerciali, contratti di lavoro, risarcimento
danni per lesioni, proprietà e possesso di beni, partecipazioni in società

ES caso ferrini germani vs italia 2004


La Cass. è stata chiamata a pronunciarsi circa la sussistenza della giurisdizione civile italiana nei
confronti dello Stato tedesco, in merito alla richiesta di risarcimento dei danni patrimoniali e morali
avanzata da Luigi Ferrini, un ex deportato durante la seconda guerra mondiale, catturato in provincia
di Arezzo da forze militari tedesche e sottoposto a lavori forzati in Germania.
Secondo i giudici italiani, la norma consuetudinaria sull’esenzione dalla giurisdizione dello Stato
straniero non è invocabile quando detto Stato è l’autore di gravi violazioni di norme internazionali di
jus cogens, quali quelle che attengono al rispetto della dignità umana e ai diritti inviolabili dell’uomo.
La Cass. ha stabilito che:
le norme sulla repressione dei crimini internazionali, in quanto si occupano di «delitti che si
concretano nella violazione particolarmente grave per intensità e sistematicità dei diritti
fondamentali della persona umana la cui tutela è affidata a norme inderogabili che si collocano al
vertice dell’ordinamento internazionale >>
bilanciamento fra :
- principio del rispetto della potestà di governo di uno Stato straniero (=immunità)
e
-diritto di accesso al giudice in funzione della gravità degli atti attribuiti allo Stato estero e considerata
l’assenza di altri strumenti compensativi per avere giustizia

Nb: Diritto di accesso alla giustizia per i singoliart. 24 Cost.; art. 6 CEDU
Regola consuet. Sull’esenzione giurisdizionale Stato estero (art. 10 Cost.)

Continuo caso ferrini….

In conformità alla sentenza Ferrini si è sviluppato un orientamento giurisprudenziale che ha


costantemente disconosciuto l’immunità della Germania dalla giurisdizione di cognizione italiana per
i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi dal Terzo Reich (tra 1943 -1945), con
conseguente condanna dello Stato tedesco al risarcimento dei danni.
I trib. Italiani hanno anche concesso l’exequatur nei confronti di alcune decisioni dei tribunali ellenici
che avevano condannato la Germania per i medesimi fatti in grecia.
La Repubblica federale tedesca non ha mai ottemperato alle condanne.
Proprio al fine di dare esecuzione a talune delle sentenze emesse nei confronti della Germania, è
stata iscritta ipoteca su Villa Vigoni, immobile di proprietà dello Stato tedesco sul lago di Como
Per questo la Germania ha depositato nel 2008 una prima Application alla Corte internazionale di
giustizia contro lo Stato italiano, chiedendo di accertare e dichiarare che l’Italia:
La Germania chiede alla CIG di accertare e dichiarare che l’Italia ha violato :
l’immunità dalla giurisdizione civile di cognizione straniera di cui lo Stato tedesco gode in base al
diritto internazionale per gli acta iure imperii, consentendo che fossero intentate contro la Germania
azioni civili basate sulle violazioni del DIU commesse dal Terzo Reich;
l’immunità dei beni dello Stato tedesco dalle misure coercitive straniere prevista dal diritto
internazionale quando i beni hanno destinazione pubblicistica, (l’iscrizione di ipoteca su Villa Vigoni)
dichiarando esecutive in Italia le sentenze greche fondate su azioni civili promosse contro la
Germania

 International Cort of Justice Case “Jurisdictional Immunities of the State (Germany v. Italy)
judgment 3 feb. 2012
La CIG nel 2012 ha riconosciuto le ragioni tedesche:
- l’esenzione dalla giurisdizione deve essere garantita ad uno Stato per tutti gli acta iure imperii,
senza la possibilità che si configurino delle eccezioni 
- i beni di uno Stato siti sul territorio di un Paese straniero possono essere oggetto di misure
coercitive da parte di quest’ultimo solo qualora abbiano impressa una destinazione commerciale
Per la CIG l’Italia ha violato la norma consuetudinaria sull’immunità giurisdizionale degli Stati
stranieri, poiché nessuna delle argomentazioni fornite ha dimostrato l’avvenuta modificazione del
regime tradizionale delle immunità statali
-Per conformarsi alla sentenza di condanna l’Italia ha adottato la legge 14 gennaio 2013 n. 5, con cui
ha recepito la Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro
beni (2004), introducendo nell’ordinamento interno specifiche norme per adeguarsi al rispetto delle
immunità degli Stati, come stabilito nella conv.
-Art. 3 della legge n. 5/2013 di ratifica ed esecuzione Conv. NY :
1 «quando la CIG con sentenza ..ha escluso l'assoggettamento di specifiche condotte di altro Stato
alla giurisdizione civile, il giudice davanti al quale pende controversia relativa alle stesse condotte
rileva, d'ufficio e anche quando ha già …riconosciuto la sussistenza della giurisdizione, il difetto di
giurisdizione in qualunque stato e grado del processo
2. Le sentenze passate in giudicato in contrasto con la sentenza della CIG, anche se
successivamente emessa, possono essere impugnate per revocazione

 CORTE EDU E IMMUNITà


la CIG ha potuto basarsi anche sulla giurisprudenza della Corte CEDU, che pure ha adottato una linea
interpretativa conservatrice:
La Corte EDU, pur riconoscendo l’esistenza di norme inderogabili a tutela dei diritti umani, come
quelli sanciti negli artt. 6 equo processo controversie di lavoro e art 3= Divieto di tortura
CEDU, non si è spinta fino al punto di ammettere la cd. human rights exception, (tale da giustificare
l’erosione dell’ambito di operatività della regola generale sull’esenzione giurisdizionale degli Stati.)

 Corte cost. s. n. 238 del 22 ott. 2014


1° quesito: il g. di Firenze ha sollevato questione di legittimità costituzionale:
1) della «norma prodotta nel nostro ordinamento mediante il recepimento, ai sensi dell’art. 10,
1co., Cost.», della consuetudine internazionale accertata dalla CIG nella sentenza del 3 febbraio
2012, nella parte in cui nega la giurisdizione, nelle azioni risarcitorie per danni da crimini di
guerra commessi, almeno in parte, nello Stato del giudice adito, iure imperii dal Terzo Reich

2 quesito:

2) dell’art. 1, legge 17 agosto 1957, n. 848 (Esecuzione dello Statuto delle Nazioni Unite, firmato a
San Francisco il 26 giugno 1945),

nella parte in cui, recependo l’art. 94 dello Statuto dell’ONU, obbliga il giudice nazionale ad adeguarsi
alla pronuncia della CIG quando essa ha stabilito l’obbligo del giudice italiano di negare la propria
giurisdizione nella cognizione della causa civile di risarcimento del danno per crimini contro
l’umanità, commessi iure imperii dal Terzo Reich, almeno in parte nel territorio italiano;

3 quesito:

3) ) dell’art. 3 legge14 gennaio 2013 n. 5 (Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione delle
Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni, firmata a New York il 2
dicembre 2004, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno),

nella parte in cui obbliga il giudice nazionale ad adeguarsi alla pronuncia della CIG anche quando essa
ha stabilito l’obbligo del giudice italiano di negare la propria giurisdizione nella cognizione della causa
civile di risarcimento del danno per crimini contro l’umanità, commessi iure imperii dal Terzo Reich
nel territorio italiano, in riferimento agli artt. 2 e 24 della Costituzione.

-La Consulta ha asserito di dover seguire, in base al principio di conformità, l’interpretazione fornita
dalla CIG della norma consuetudinaria sull’immunità dalla giurisdizione di cognizione, ma che la
norma così come interpretata dalla CIG, non potesse fare ingresso nel nostro ordinamento tramite il
meccanismo di cui all’art. 10, c. 1, Cost., a fronte del contrasto con gli artt. 2 e 24 Cost., in virtù
dell’operatività dei controlimiti.“

- sempre sulla base del contrasto con gli artt. 2 e 24 Cost., la Consulta ha dichiarato illegittimità
costituzionale dell’art. 3 della L. 14 gennaio 2013 n. 5, attraverso il quale l’Italia aveva dato attuazione
alla sentenza della CIG, e dell’art. 1 della L. n. 848 del 1957, nella parte in cui, tramite il recepimento
dell’art. 94 dello Statuto ONU, obbligava i giudici italiani a conformarsi alla decisione della CIG

- Le richiamate norme vengono censurate in riferimento agli artt. 2 e 24 Cost., in quanto,

impedendo l’accertamento giurisdizionale e l’eventuale condanna delle gravi violazioni dei diritti
fondamentali subìte dalle vittime dei crimini di guerra e contro l’umanità, perpetrati sul territorio
dello Stato italiano, investito dall’obbligo di tutela giurisdizionale, ma commessi da altro Stato, anche
se nell’esercizio dei poteri sovrani (iure imperii),

contrasterebbero con il principio di insopprimibile garanzia della tutela giurisdizionale dei diritti,
consacrato nell’art. 24 Cost., il quale è principio supremo dell’ordinamento costituzionale italiano ed
in quanto tale costituisce limite all’ingresso sia delle norme internazionali generalmente riconosciute,
ex art. 10, primo comma, Cost., che delle norme contenute in trattati istitutivi di organizzazioni
internazionali aventi gli scopi indicati dall’art. 11 Cost. o derivanti da tali organizzazioni.

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